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Ul alchimista a Villecollefegato
La scoperta di un palazzetto antico, acquistato dallo zio di Napoli, conduce Ludovico a Villerose, un tempo Villacollefegato, alla ricerca delle lontane radici di una spezieria e di Lorenzo, il prete che l'aprì, alchimista per vocazione e medico. In un lungo racconto che coniuga passione erboristica con medicina e teologia, ripercorre con Lorenzo gli anni del post-Rinascimento in cui nella scienza si afferma il metodo sperimentale, l'alchimia evolve in chimica, la medicina accende nuove speranze con l'anatomia. Spinto dalla sua ferivda curiosità a indagare il mondo e le sue manifestazioni, Lorenzo affronta la vita con la mente aperta di uno scienziato ponendosi spesso in aperto contrasto con il pensiero corrente. Un dualismo che si sposa faticosamente e solo a tratti con la scelta che compie, l'unica che possa garantirgli abnegazione nei confronti della medicina così come nei confronti di quel Dio in cui egli, prete, rimette la propria vita. -
Lettura e società irretita nel pensiero di Franco Ferrarotti
Questo libro tratta della crisi della lettura e del libro (del libro non come ""prodotto"""", ma come «cultura fondata sulla pagina scritta»), in una società caratterizzata da una mentalità tecnicistica e utilitaristica, dalla diffusione dei mezzi di comunicazione di massa e delle diverse tecnologie dell'informazione, dalla perdita della dimensione del passato, dalla crisi del sistema educativo scolastico. Tuttavia, sebbene abbia perso la sua preminenza, il libro non è morto, è vivo, come forma di """"medium"""" comunicativo, come conoscenza di sé e dell'uomo, come testimonianza e memoria storica, come strumento di lotta."" -
Mademoiselle Bistouri di Baudelaire o dell'insensatezza
Queste pagine sul poemetto in prosa di Baudelaire Mademoiselle Bistouri, uno dei più sibillini dello Spleen de Paris, sono esaminate da Marina van Zuylen alla luce di una nuova interpretazione della monomania, in questo caso di una monomania a due. L’autrice, accostando alcune idee di Kant e di Hegel sulla follia, grazie al supporto teorico del Dialogue avec l’insensé di Gladys Swain, vede nell’idea fissa della pazza protagonista una sorta di antidoto alla coscienza infelice. Fra i vari incontri occasionali di Baudelaire che si mescola alla folla e passeggia per i dedali della capitale parigina, mostruosa morfologia che si trasforma sotto l’incalzante capitalizzazione dello spirito, oltre ai dimenticati della vita, ai ciechi, ai saltimbanchi, alle vecchierelle e alla celebre passante dalla «fuggitiva bellezza», l’impatto con Mademoiselle Bistouri, eroina dell’omonimo poemetto, ha una valenza a parte e uno statuto tale da interessare la psicologia del profondo. Si tratta di un’insolita peripatetica che ha l’idea fissa di invitare in casa uomini che svolgono la professione medica per farsi raccontare le loro esperienze in sala operatoria. Probabile figlia di un abuso giovanile o di qualche induzione abortiva, la pazza scambia il narratore per un chirurgo e lo invita a casa sua per incalzarlo con le sue monomanie. Il narratore sta al gioco, sia per distrarsi dalla banalità del quotidiano e dallo spleen, sia per carpire «l’enigma insperato» che si annida dietro l’insana passione della donna. Ne esce un dialogo serrato fra ragione e irragionevolezza, fra realtà e irreale. Ma il narratore disincantato, che all’inizio la guarda con sufficienza, finirà per farsi guidare da questa nuova passante le cui norme sono perfettamente autonome. Così dal monologo di un dandy altezzoso passiamo al dialogo con un’insensata che gli insegnerà forse maggiormente chi è lui. All’analisi di Marina van Zuylen abbiamo fatto seguire una «lettura psicanalitica» di Giuseppe Bevilacqua, non priva di utili suggerimenti freudiani. -
Il più grande centromediano mai esistito. Luciano Bianciardi e lo sport
Lo sport come proiezione di un desiderio mai sopito; lo sport come espressione di quell'io che alcuni studiosi hanno già definito ""opaco""""; lo sport come utopia ludica da affiancare all'erotismo, in assenza delle fallimentari utopie politiche; lo sport come evasione e svago, da vivere nell'intenso rapporto intergenerazionale padre-figlio; lo sport come scusa, per parlare d'altro. Sono, quelli appeni citati, soltanto alcuni degli aspetti dell'intenso rapporto tra Luciano Bianciardi e lo sport, un tema che lo scrittore maremmano attraversa certo con la passione del bambino preso per mano e portato allo stadio dal padre portiere, ma anche con l'occhio professionale di chi con la scrittura sportiva lavora, ad esempio nella fervida redazione de «Il Guerin Sportivo» di Gianni Brera, e di quella stessa scrittura si serve, riversandola nell'opus """"maggiore"""" dei romanzi e dei racconti. Percorrendo i mille rivoli del corpus bianciardiano, dov'è difficile distinguere il finzionale dal non finzionale, il letterario dal giornalistico, tenteremo di dare corpo e vita a quel centromediano che lo scrittore non fu mai, ma che nondimeno vive nelle sue splendide pagine di sport."" -
Céline e le donne
Louis-Ferdinand Céline da un enorme fascino magnetico. Molti uomini lo amarono - senza speranza - e molte donne, tra le più belle e intelligenti dell'epoca, ne caddero preda arrivando fino al suicidio dopo il suo inevitabile abbandono. Il suo modo di parlare alle donne fu estremamente libero, con parole tolte dal gergo dell'argot o dai manuali di ginecologia. Nessun romanticismo. Mai volle arrendersi al sentimento. Però non fu semplicemente un esteta tombeur des femmes, libertino oltreché raffinato amatore aperto a tutte le esperienze. In lui, infatti, sempre troveremo vari aspetti della sua personalità e del suo pensiero su diversi argomenti. Uno di questi è il suo femminismo, in un'epoca in cui non era alla ribalta come adesso; arriva dove le femministe non erano ancora arrivate, ossia a criticare una eguaglianza tra i sessi che secondo lui abbasserebbe la donna al livello dell'uomo, che egli disprezza profondamente. Un altro aspetto della visione céliniana della femminilità sarà il parto. La Nascita. Di fronte a questo, che vede come un miracolo, tutte le sue difese crollano. Ma non finisce qui: l'elemento femminile, sia visionario che reale, influenzerà tutta la sua vita. -
Le nuove stanze segrete di Emilio Salgari
A 160 anni dalla nascita di Emilio Salgari (1862-2022), le scoperte che riguardano la strutturata officina letteraria del romanziere sono sempre dietro l'angolo. E addentrarsi, con rispetto e cautela, nelle sue labirintiche stanze segrete, è continuo motivo di stupore e ammirazione. Non solo si ottengono riscontri di una faticosa attività di documentarsi al meglio possibile, quando per farlo occorreva consultare migliaia di testi, ma si assiste con emozione alla fluidità di una instancabile penna che amava raccontare avvenimenti a lui vicini e distanti nel tempo, a volte particolarmente estrosi e paurosi, senza cedere mai alle lusinghe del soprannaturale e dell'esoterico, se non quando le sue fonti lo inducevano a farlo. Ed è possibile verificare, sedendosi idealmente accanto a lui e al suo vecchio tavolo di lavoro, la inimitabile magia che consiste nel saper trasformare i più diversi materiali altrui in un prodotto nuovo e brillante, del tutto autonomo. Perché Salgari è stato non solo il creatore del genere avventuroso in Italia, ma anche il più abile e ammirato alchimista dell'avventura. Come si è detto per Poe, ciò che lo ha fatto morire è stato anche ciò che ha esaltato intere generazioni di lettori in Italia e all'estero. -
Le coscienze perdute nella società irretita
Questo libro si occupa, soprattutto nella «seconda parte», del problematico rapporto fra tattica e strategia. Oggi i gruppi sociali al potere sono tenuti a risolvere i problemi della quotidianità, ma senza dimenticare i grandi ideali di eguaglianza e giustizia sociale, allo scopo di dar corso a un nuovo riformismo, né minimalista né massimalista, bensì consapevole che il progresso tecnico non è di per sé sufficiente a garantire una società più giusta. -
Il viaggiatore immobile. Saggi per Gianfranco de Turris in occasione dei 60 anni di attività (1961-2021)
La figura di Gianfranco de Turris è di quelle che concedono ben poco spazio alla retorica, specialmente attorno alla sua persona. Eppure, se esiste un'occasione che merita di essere celebrata, è il compiersi di un anniversario - quello dei sessant'anni di carriera - che già solo con la sua consistenza numerica, ben accenna al ruolo da lui svolto nell'ambito della divulgazione della letteratura dell'Immaginario e di tutto ciò che è Fantastico. Nasce da qui lo spunto che ha riunito colleghi, vecchi amici e nuove generazioni per questo omaggio collettivo, una miscellanea di contributi e saggi a tema che ha assieme la caratura amicale del festeggiamento e l'approccio analitico della Festschrift accademica. Tutte le tappe fondamentali del viaggio di de Turris oltre la soglia dell'Altrove letterario - dagli studi lovecraftiani alla critica tolkieniana, dalle dispute sulla fantascienza fino all'emergere di una vena italiana al Fantastico - vengono dunque ripercorse dalla viva voce di chi ha lavorato e tuttora collabora con lui; ne deriva un mosaico variegato, le cui tessere coincidono sovente con ricordi, aneddoti e fatti, che svelano molto anche dell'uomo, oltre che dello studioso. -
Verso l'auto-annientamento e la possibile rinascita
Questo libro è un grido d'allarme che non si fa illusioni. Grida di questo genere non sono mancate nel corso dei due secoli trascorsi. Dall'Oltre-uomo di Nietzsche all'uomo funzionario di Weber, dall'uomo etero-diretto di Riesman all'uomo egotistico di Sartre e a quello unidimensionale di Marcuse, i segnali di rischio sono stati numerosi e meditati. Ma oggi è in gioco non solo la riduzione o lo sfruttamento dell'uomo, bensì la sua stessa esistenza come soggetto consapevole, individuo autotelico, autodiretto, socialmente orientato. È urgente guardare in faccia questa realtà per comprenderla e preparare una possibile rinascita. -
Patria e identità
Gianfranco Amato e Matteo Castagna sono due cattolici militanti, che con lo studio, la preghiera e l'azione vogliono contribuire a mantenere viva la fiaccola della Tradizione e rilanciare l'Identità classico-cristiana dell'Europa contro i dogmi del Pensiero Unico. Nella Primavera del 2021 è nata l'idea di questo libro che si divide in tre parti: ""Uno sguardo sulla Politica"""", """"Un'occhiata sulla Società"""", """"Una sbirciata sulla Chiesa"""". Gianfranco Amato e Matteo Castagna alternano i capitoli inerenti le tre parti, firmando ciascuno il suo. Ne esce un testo controcorrente rivolto a tutti, credenti e non, per riflettere sull'attualità, sul ruolo della Religione, sulla fondamentale necessità del pensiero integralmente cattolico per smontate i falsi miti di una post-modernità che ha sostituito Dio con il denaro, la patria con il mondialismo globalista contro l'interesse dei popoli e la famiglia con la società fluida, priva di identità."" -
Rosa del tempo
Palazzo Flamel è una nobile residenza di fine Ottocento al centro della città di Verona. Il suo portone, rimasto chiuso al mondo per decenni, si apre a Rosa Di Maggio, una restauratrice di professione, casualmente invitata per un tè da una delle proprietarie. Chiamata a occuparsi del ripristino degli spazi originali, Rosa si rende subito conto che una strana atmosfera aleggia nella casa, la cui quiete risulta quasi irreale. Cosa nasconde il palazzo? Quali sono le origini della famiglia che ci abita? Per quale motivo le è stato dato questo incarico? Rosa inizia un viaggio a ritroso nella Storia, indagando su una setta segreta, su enigmi e misteri, alla ricerca di qualcosa andato perduto. Le sarà accanto Giovanni, fedele amico e collega, che con lei affronterà situazioni pericolose e inaspettate, nate forse nel lontano 1614, quando tra le vie di Parigi era comparso un opuscolo anonimo dal titolo ""Fama fraternitatis Rosae Crucis""""... Il Segreto dei Segreti, nascosto nelle radici della famiglia Flamel, non dovrà morire con loro."" -
Psicologia e sessuologia in libera uscita
Psicologia e sessuologia hanno forse già detto tutto quello che c'era da dire anche se restano i contributi oggettivi che abbisognano sempre più di una corretta (e fattiva) interpretazione non solo nella pratica psicoterapeutica ma soprattutto nella divulgazione scientifica. Questo libro raccoglie articoli pubblicati su quotidiani (a diffusione nazionale), la maggior parte su una rubrica con regolare scansione settimanale e altri sparsi. Fine comune: serrata critica a bluff, stereotipi e dogmatismi, anche se le disamine sul costume, sul sociale e in particolare sul politico in una stampa imbavagliata possono dare qualche fastidio (e allora si ferma tutto). -
«Giacinta» di Luigi Capuana. Dall'idea del romanzo al teatro
Oggetto dello studio è ""Giacinta"""" di Luigi Capuana, romanzo dalla gestazione ventennale. La prima parte si concentra sulla lunga elaborazione, dai primi abbozzi - ms Accademico-Linceo n. 98 - all'edizione Brigola del 1879, legata a modalità descrittorie di ascendenza francese e a strutture narrative ottocentesche. La critica coeva decreterà che «si è affatto fuori dal reale» inducendo l'autore al rifacimento totale. Si esamina poi l'evoluzione del testo, generata dalla narrativa verghiana: con la lettura di """"Vita dei campi"""" (1880) e de"""" I Malavoglia"""" (1881) Capuana comprenderà la necessità di revisionare la materia, i temi e il ruolo dei personaggi, passando dai 12 lunghi capitoli del 1879 alle 3 parti dell'edizione successiva, più snelle e veloci. La """"seconda"""" """"Giacinta"""" uscirà nel 1886 presso Giannotta di Catania. Si considerano, infine, la riduzione teatrale in 5 atti (1888) e l'edizione a stampa del 1889: quest'ultima poco muta per struttura ed organizzazione della materia, concentrandosi sulla veste linguistica. La sua importanza risiede inoltre nella lettera prefatoria a Neera, che ricostruisce il percorso creativo seguito e le tappe che hanno portato il romanzo alla forma definitiva. Presentazione di Luciana Pasquini."" -
Le donne non ci vogliono più bene
"Le donne non ci vogliono più bene"""" (nuovo titolo di """"Donne e mitra"""", 1950, approvato a suo tempo dallo stesso autore) ricrea vividamente la realtà dura e angosciante che pervase l'Italia fra l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945: 600 giorni di guerra civile in cui provvisorietà, incertezza e coraggiosi idealismi convivevano in modo contrastato e violento. Cinque racconti descrivono, in un affresco impressionista a tinte crude, personaggi ed eventi di quei giorni catturati dalla memoria di Enrico de Boccard, che li visse in prima persona e li raccontò """"a caldo"""" a tre anni dai fatti. I protagonisti, veri simboli dell'avventura disperata di chi si rese conto di aver scelto """"la parte sbagliata"""", con orgoglio, onore e buona fede seguirono la propria strada spesso pagando con la vita. L'atmosfera tratteggiata dai racconti confluisce nel romanzo breve """"Fine del diario storico"""", storia di guerra e amore del tenente L. e della signora Rosamarì; intorno all'illusione del loro impossibile legame sentimentale, una manciata di personaggi dai singolari pseudonimi, tra cui si riconosce lo stresso autore; storie che s'intrecciano nel vorticoso tumulto del senso di sconfitta, accettata in nome di un'idea." -
Sacrificio vivente e santo
"Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale"""" (Romani 12:1). Il libro si snoda intorno a questo versetto e, in particolare, al termine """"sacrificio""""; parola di certo familiare ma che risuona come una grande sfida per il credente. In una società """"confortevole"""" e disimpegnata, lo Spirito Santo ci intima di offrire noi stessi, senza riserve, al Signore. Attraverso le pagine di questo breve libro risuona forte il richiamo di Dio a dare noi stessi in sacrificio vivente, santo e accettevole a Lui. Ma che vuol dire? Simon Guillebaud cita diversi esempi e racconta esperienze di chi ci ha preceduto nella fede dimostrando, in pratica, il significato di """"sacrifico vivente"""". Sei disposto a esserlo anche tu? A te la risposta." -
J. Hudson Taylor. L'autobiografia dell'uomo che ha portato l'evangelo in Cina
L'autobiografia del famoso missionario in Cina, fondatore della 'Missione per la Cina Interna'. Questo libro racconta la storia di un uomo che è stato fra i più efficaci strumenti nelle mani di Dio. -
John Wesley
Uomo piccolo e fragile, è stato un gigante della fede e della consacrazione a Cristo Gesù. Usato da Dio per infiammare l'Inghilterra con il più grande risveglio spirituale del suo tempo. -
Gesù oggi. Come evangelizzare atei convinti, spirituali ma non religiosi e cristiani nominali
Il 75% degli italiani si definisce ""cristiano"""". Il 10% degli italiani si definisce """"ateo"""" o """"agnostico"""". Il 10% degli italiani si definisce """"spirituale ma non religioso"""". La missione della chiesa in una società sempre più multiculturale è quella di rendere il Vangelo accessibile a tutti. Le persone hanno bisogno di ricevere il messaggio di Cristo in una forma che faccia prendere vita a questo annuncio. Se Gesù, ricorda l'autore, ha dato un volto e un nome all'amore, noi suoi figli siamo chiamati a fare altrettanto. Questo libro non vuole essere un """"manuale di evangelizzazione"""" ma un'ampia raccolta di spunti da usare a livello individuale, in piccoli gruppi e nelle nostre comunità. L'obiettivo è uno solo: raggiungere in maniera efficace tutti quelli che hanno bisogno di scoprire chi sia davvero Gesù."" -
Fuori dalla depressione. Dalla disperazione alla speranza
Viviamo in un mondo da cui riceviamo delle forti pressioni e molti sembrano non aver retto la spinta, finendo nell'oscuro angolo della depressione. Si insegue il mito della felicità che la nostra cultura propala a piene mani, vivendo come bambini viziati, si rincorre l'idolo del benessere e di fronte alle prime difficoltà e alla sofferenza, non rimane che il silenzio, l'isolamento e la passività. In tutto questo la presenza di Dio non è una variabile indipendente, una componente marginale, un'opzione secondaria e soggettiva, ma rappresenta la questione centrale. L'autore ci ricorda che la vita si risolve in una scelta: andare a Dio oppure evitarlo. La Parola si incarica di raddrizzare le traiettorie della nostra vita, proprio laddove la nostra esistenza sembra disallineata e il nostro cuore, come dice l'autore, appare ""fuori squadra"""". Si può riemergere da uno stato di depressione e dalle tenebre della solitudine, guardando fuori, verso Dio e in direzione degli altri."" -
La fine dei tempi. Le profezie dell'Apocalisse e il trionfo dell'Agnello. Nuova ediz.
Il termine ""Apocalisse"""" evoca nella nostra mente grandiose profezie: i nuovi cieli e la nuova terra, il regno glorioso di Cristo, le nozze dell'Agnello, la fine della morte e del peccato, la sconfitta di Satana e l'inizio dell'eternità. Sì, il libro di Apocalisse è un grande tesoro. Tuttavia, esso può costituire una fonte di follia e fanatismo per il lettore disattento o carnale. Questo libro non ci è stato donato per generare fanatismo o follia, quanto piuttosto per suscitare la fede. L'uso improprio o l'abuso di questo meraviglioso libro ha fatto sì che molti si allontanassero completamente da esso. Nel fare ciò, alcuni perdono la benedizione che deriva dall'enorme incoraggiamento che scaturisce da questo ultimo libro delle Scritture. In esso, inoltre, si possono cogliere insegnamenti edificanti non soltanto per il futuro, ma anche per oggi, ed è un peccato perderli. Dio, infatti, ha promesso una benedizione speciale a quanti leggono e porgono orecchio al libro di Apocalisse. Le ultime pagine della Bibbia ci assicurano che il futuro è nelle mani di Dio, e che il meglio deve ancora arrivare. Possiamo esserne certi!""