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Il pensiero. Rivista di filosofia (1992). Vol. 32/1-2
All'interno: M. A. Bakunin, ""Discorsi ginnasiali di Hegel"""". Prefazione del traduttore; G. V. Di Tommaso, """"Ruolo e principio della filosofia agli albori del pensiero schellinghiano""""; L. Lugarini, """"Hegel e la tradizione arcaica""""; F. Mancini, """"Il concetto hegeliano dell'assoluto nella «Scienza della logica»""""; C. Tuozzolo, """"Esperienza, esistenza e creazione nell'ultimo Schelling e in Spaventa. G. Traversa, """"Il valore di verità quale condizione necessaria del conoscere (Frege e Quine)""""; B. Minozzi, """"Gustavo Bontadini e la metafisica classica""""; F. Minazzi, """"Preti-Renaissance? Su alcuni recenti studi; A. Momigliano, """"Le radici classiche della storiografia moderna""""; R. Vitali, """"AO-EA-AlIATH. Note su Gorgia e la poesia""""; G. SOLZA, """"Hegel. Filosofia del diritto 140 e la sua prima recezione""""; L. Sichirollo, """"Antonio Banfi e l'ingresso di Husserl in Italia."" -
Il pensiero. Rivista di filosofia (1991). Vol. 31/1-2
All'interno: G. V. Di Tommaso, ""Sul rapporto Hegel-Schelling nei primi anni del 1800""""; C. Tuozzolo, """"Schelling e la riforma della dialettica hegeliana in Werder, Fischer e Spaventa""""; G. Bonacina, """"Note su Jean Hyppolite e Alexandre Kojève interpreti della Fenomenologia dello spirtio""""; L. Lugarini, """"La logica nell'orizzonte di «Essere e tempo»""""; F. Bosio, """"Heidegger e la memoria della metafisica""""; R. CRISTIN, """"Fondamento e abisso. Osservazioni su metafisica e 'altro inizio' in Heidegger"""". R. Vitali, """"Aristotele (Metaph. K6) e il principio di contraddizione""""; R. Bordoli, """"Memoria e abitudine in Spinoza"""". Appendice: «Il Pensiero» I-XXX-1956-1990. Indice degli autori, dei recensori e delle materie (a cura di Livio Sichirollo)."" -
Il pensiero. Rivista di filosofia (1982). Vol. 23/1-2
Fascicolo 1: Saggi: F. Bosio, Heidegger e il tramonto dell’Occidente; G. Guzzoni, Heidegger e la metafisica; V. Vitiello, Di là dall’evidenza, verso l’ombra (Heidegger interprete di Platone). Discussioni: F. Volpi, Adorno e Heidegger: un dialogo positivo? Ricerche: E. Lisciani Petrini, Il silenzio delle cose; E. Mazzarella, Esistenza storica e virtù della terra. Karl Löwith e Martin Heidegger. Note: Fascicolo 2: Saggi: K. Düsing, Lineamenti di ontologia e teologia in Aristotele e Hegel; F. Bosio, Sapere assoluto e metafisica; C. Amadio, La logica jenese di Hegel e la logica esistenziale di Jaspers. Testi e traduzioni: J.G. Fichte, La recensione dell’ «Enesidemo» (traduzione italiana di E. Garulli). Discussioni: D. Losurdo, Hegel: Grande Enciclopedia, Piccola Logica e «Zusätze». Ricerche: M. Venturi Ferriolo, La lenza e la moneta. Per un’introduzione ad Aristotele e la crematistica. -
Il pensiero. Rivista di filosofia (1963). Vol. 8/1-3
Fascicoli 1-2: Atti del II Congresso Internazionale sul tema Filosofia e insegnamento (Milano, 1-2 Novembre 1961) pubblicati a cura di A. Catoni. A. Catoni, Programma del Congresso; A. Sapori, Discorso introduttivo – Discours introductif; Temi della prima giornata (1 novembre 1961); F. W. Williams, Relazione americana; W. Dürrheim, Relazione austriaca; B. Guillemain, Relazione francese; E. Lebek, Relazione tedesca; E. Becchi, Relazione italiana; I. Gutiérrez Zuluaga, I Relazione spagnola; M. Mindán Manero, II Relazione spagnola; F. Sevilla Benito, III Relazione spagnola; W. R. Corti, Relazione svizzera; Questioni della prima giornata (1 novembre 1961); Temi della seconda giornata (2 novembre 1961); F. Brunner, Relazione austriaca; L. M. Morfaux, Relazione francese; M. Dal Pra, Relazione italiana; E. Fey, Relazione tedesca; D. Christoff, I Relazione svizzera; P. M. Roesle O. S. B., II Relazione svizzera; Questioni della seconda giornata (2 novembre 1961); L. M. Morfaux, Conclusion du Congrès; M. Robertazzi, I Relazione sul Congresso; A. Maros Dell’Oro, II Relazione sul Congresso; E. Hunger, III Relazione sul Congresso; F. Sevilla Benito, IV Relazione sul Congresso; Nuovo studio; Elenco degli intervenuti al Congresso; Nota bio-bibliografica. Fascicolo 3: Saggi: L. Ricci Garotti, Heidegger contra Hegel?; L. Lugarini, L’orizzonte linguistico del sapere in Aristotele e la sua trasformazione stoica; G. Guzzoni, Considerazioni provvisorie sulla domanda dell’essere in Platone ed Aristotele. Rassegne: Enrico Berti, Aristotele e il problema della metafisica. Ricerche: Jerzy Pogonowski, Lo psichismo alla luce della filosofia indù. Recensioni. Libri ricevuti . -
Il pensiero. Rivista di filosofia (1958). Vol. 3/1-3
In questo numero: Fascicoli 1-3: Saggi: Leo Lugarini, In ricordo di Vito Fazio Allmayer; Gerhard Lehmann, System und Geschichte in Kants Philosophie; Carlo Mazzantini, L’identico sempre diverso; Martin Heidegger, Vom Wesen und Begriff der Φύσις, Aristoteles Physik B 1(I); Leo Lugarini, Sulla questione heideggeriana del superamento della metafisica; Martin Heidegger, Vom Wesen und Begriff der Φύσις, Aristoteles Physik B 1(II); Lettere di Maimon a Kant sulla «Critica della ragion pura» (trad. it. A cura di L. Sichirillo). Rassegne: Alfredo Cantoni, La «Teoria della Scienza» del 1798 di G. A. Fichte; Alfredo Guzzoni, Il «movimento» della differenza ontologica di Heidegger; Giorgio Guzzoni, Dell’ultimo ritorno del pensiero tedesco la «Geschichte» del primo pensiero occidentale in Grecia. Ricerche: Luigi Quatrocchi, Elementi filosofici nel pensiero di Theodor W. Adorno; Arturo Deregibus, Aspetti della filosofia americana. Recensioni. Note critiche. Appendice: Gerhard Lehemann, Sistema e storia nella filosofia di Kant (trad. it. di L. Sichirollo); Martin Heidegger, Dell’essere e del concetto della Φύσις, Aristotele Fisica B 1 (I) (trad. it. Di G. Guzzoni); Martin Heidegger, Dell’essere e del concetto della Φύσις, Aristotele Fisica B 1 (II) (trad. it. Di G. Guzzoni). Libri ricevuti. Dalle riviste. -
Humanity. Tra paradigmi perduti e nuove traiettorie. Vol. 2
Umano, postumano, transumano, antropocene, animalità, relazione mente-corpo, intelligenza artificiale, diritti umani e inclusione, humanitas e umanesimo: queste le aree tematiche di indagine dei saggi che compongono il secondo dei due volumi di Humanity. L’analisi che ne deriva fotografa un’umanità che – dalla modernità alla contemporaneità – si trova in continuo transito tra paradigmi perduti e nuove traiettorie. Le attuali emergenze umanitarie, i frequenti disastri ambientali, le non più avveniristiche ibridazioni tra umano e tecnica impongono un costante e rinnovato ripensamento delle condizioni e dei limiti a cui è esposta la nostra esistenza. La riflessione filosofica ed etico-politica sull’umano si situa, oggi, in una complessa e articolata scena di mondo: qui essa incontra il versante dell’arte o, più in generale, dell’estetico. Proprio risalendo alle origini del moderno, si possono trarre spunti per un rilancio critico del progetto umano, di un nuovo umanesimo finalmente depurato da retaggi ideologici e ipoteche metafisiche. -
Creatività responsiva
"Responsività"""" (Responsivitdt) è un termine chiave della fenomenologia waldenfelsiana: una fenomenologia incentrata, in ogni sua possibile declinazione, sull'esperienza dell'estraneo quale si annuncia, sotto forma di pathos, nella sua irriducibile, estrema radicalità. Bernhard Waldenfels deve il termine in questione —se lo si assume nella sua accezione più generale - al neuropsicologo Kurt Goldstein, autore di un lavoro sull'organismo, ancora oggi attuale, che ha fortemente segnato la cultura del Novecento: Der Aufbau des Organismus. Con gli scritti di Merleau-Ponty, l'opera di Goldstein qui ricordata ha contribuito a promuovere il processo di sviluppo ed elaborazione dell'originale fenomenologia di Waldenfels. """"Responsività"""" designa, nel senso indicato, la capacità (o incapacità in caso di patologie), in un individuo animale (umano e non umano), di rispondere adeguatamente alle richieste del proprio milieu. In questo nuovo saggio capace di restituire, nella meraviglia, il pathos stesso della filosofia, Waldenfels illumina, in un'ottica """"terapeutico""""-trasformazionale, il nesso che sussiste tra il fenomeno della creatività e quello della responsività. Introduzione di Roberta Guccinelli." -
Paradosso sull'attore
L'arte, secondo Diderot, trova il suo modello nella natura, ma nel Paradosso sull'attore afferma che il teatro è finzione e che l'arte dev'essere menzogna, affinché il suo effetto sia veritiero e capace di emozionare il pubblico. «Non si va a teatro per veder piangere», infatti, «ma per sentire discorsi che ci strappano le lacrime», sostiene uno dei personaggi messi in scena. Il vero paradosso di questo dialogo è però la tesi più nota e dibattuta, cioè che l'attore insensibile, freddo e capace di controllare le proprie emozioni, sia superiore all'attore passionale, che si lascia trasportare dai sentimenti del proprio personaggio. Un dialogo brillante, a tratti elusivo, che suscita interrogativi sul teatro, sull'arte, e che tratta alcuni grandi temi che dalla modernità giungono fino ai giorni nostri. -
L'accompagnamento
René de Ceccatty racconta gli ultimi giorni di Gilles Barbedette, morto di AIDS nel 1992. Dal punto di vista di un accompagnatore sull'ambiente ospedaliero, l’autore guarda con lucidità il suo amico e le sue ultime richieste. -
Democrazia
La democrazia greca in parte ci appartiene, in parte ci è estranea. È questa la ragione della sua attualità ma anche delle trappole alle quali siamo esposti nel parlare di quell'esperienza. Libertà, uguaglianza, partecipazione erano, nella democrazia greca, nozioni centrali, ma immerse in un paesaggio culturale e in dinamiche sociali proprie. Garantendo agli strati popolari e ai poveri pieno accesso alla cittadinanza, la demokratia stabiliva principi nuovi e meccanismi istituzionali originali per rispondere a nuovi bisogni, anzitutto di natura sociale, nella complessa realtà dell'Atene classica, rilanciando la questione (questa senz'altro ancora attualissima): chi ha diritto a far parte di una comunità politica? -
Il pensiero. Rivista di filosofia (2021). Vol. 60/2: A partire dal Tractatus: Wittgenstein cent'anni dopo
Cent'anni fa veniva pubblicato il Tractatus logico-philosophicus di Wittgenstein (1921). Un'opera che in un numero tutto sommato esiguo di pagine riesce a tracciare un affresco in un certo senso completo e rigoroso del pensiero logico-filosofico di quel tempo, proponendo con ciò stesso una soluzione chiara e geniale delle grandi questioni che coinvolgevano i maggiori pensatori dell'epoca. Nell’occasione del centenario si è ritenuto importante riflettere su che cosa significhi questo testo per il pensiero filosofico, dedicandovi un numero monografico della Rivista. Il fascicolo si compone di due parti. La prima consiste di una serie di saggi dedicati al Tractatus, naturalmente letto nel contesto del pensiero complessivo di Wittgenstein, a sua volta considerato da diversi punti di vista. La seconda parte consta di «Intervista logico-philosophica», cioè una intervista a più voci promossa da Luigi Vero Tarca, con Carlo Sini. -
Da altrove, la rivelazione. Contributo a una storia critica e a un concetto fenomenico di rivelazione
Quest'opera corrisponde a una tappa decisiva del percorso di Jean-Luc Marion: il nesso tra fenomenologia della donazione e rivelazione non è più affrontato definendo le competenze della filosofia e della teologia, ma tramite l'abbandono al campo aperto della speculazione, senza ulteriori caratterizzazioni. L'autore intesse un serrato dialogo con la Scrittura e con la storia del pensiero filosofico e teologico, fino a determinare la fenomenicità della rivelazione quale modalità privilegiata del fenomeno, caratterizzata come adveniente da altrove. L'abbandono delle categorie elaborate dalla metafisica è definitivo: la rivelazione è s-coperta (apokalypsis) e non mero disvelamento (aletheia), di conseguenza anche i concetti classici di Dio, essere, tempo, storia e soggetto vengono riconsiderati. La fenomenologia della donazione dispiega tutta la sua forza speculativa definendo la plausibilità della manifestazione trinitaria del divino e la forma testimoniale dell'umano che vi si lega. Radicalizzando i temi grazie ai quali si è inserito nel dibattito contemporaneo, Marion si conferma un autore capace di contribuire al pensiero interpellandolo con nuovi e decisivi motivi di riflessione. -
Tutti a cena da Don Mariano. Letteratura e mafia nella Sicilia della nuova Italia
«Non risulta possibile studiare un fenomeno, certamente circoscritto, della storia letteraria isolana senza condurre una riflessione preliminare su quell'idea di Sicilia, dentro l'unico grande libro a cui tutti gli scrittori isolani che si rispettino, almeno da Verga e Capuana in poi, non hanno fatto altro che aggiungere qualche pagina. Questo è il punto: la Sicilia, nella sua peculiarità culturale, potrebbe anche non essere mai esistita, bisognerebbe comunque fare i conti con ""l'isola di carta"""" che gli scrittori siciliani ci hanno consegnato in questi ultimi centotrent'anni»."" -
Utopia
"Utopia"""" è una parola greca che si cercherebbe invano nei lessici del greco antico: come tutti sanno, la parola utopia è un conio moderno che risale alla geniale e fortunatissima intuizione di Thomas More. Eppure i greci antichi hanno pensato l’utopia: da Omero a Esiodo, da Aristofane a Platone a Luciano, i greci immaginano senza posa l’altrove, ciò che ancora non è e che si vorrebbe che fosse. Questo libro tenta di indagare in che termini questo processo di costruzione del possibile si è realizzato, partendo da Omero e giungendo fino ai primi secoli della nostra era." -
Einverleibung e «organismo sociale». Modelli e metafore della relazione individuo, Stato e società in Nietzsche
La categoria dell'Einverleibung (incorporazione) lascia emergere una dottrina nella quale cellule, organismi, individui, popoli, civiltà, società e lo Stato stesso vengono sussunti nel modello dell'«organismo sociale», con cui Nietzsche riconfigura il rapporto tra il biologico e il politico sub specie corporis. Einverleibung non rappresenta, infatti, esclusivamente la legatura tra la seconda Unzeitgermässe Betrachtung del 1874 sino ai frammenti postumi del 1888, bensì un filosofema che emerge come riferimento nodale nel programma filosofico di Nietzsche: dal rapporto con il Biologismus-Debatte del XIX secolo alla presa di posizione all'interno del Darwinismus-Streit, dalla tensione tra individuazione e sociogenesi al superamento del paradigma sociologico, dall'istanza trasformativi dell'«eterno ritorno» sino all'idiosincrasia con la «verità ultima», dalla concezione dello Stato come fattore evolutivo alla configurazione politica dell'organismo, dalla coscienza come mediatrice tra sistema e ambiente sino a una prefigurata fisiologia della storia, l'incorporazione si manifesta come l'accadere fondamentale del principio universale della processualità ermeneutica della volontà di potenza. -
Il pensiero. Rivista di filosofia (2022). Vol. 61: L' intuizione intellettuale
Questo numero della rivista «Il Pensiero» intende raccogliere una serie di contributi scaturiti dall'interrogarsi sulla nozione di ""intuizione intellettuale"""". Essa presenta un notevole spessore semantico che copre una insospettata quanto estesa varietà di significati, anche se la si considera con riferimento a un ristretto arco temporale (fine del XVIII e prima parte del XIX secolo) della sua storia plurisecolare, e a un ambito geografico-culturale circoscritto alla sola Germania."" -
Dalla parte del desiderio. Da una paternità un metodo nella cura
«Credo proprio che la cosa che conta di più sia questo cogliere il cuore, il desiderio, dell'altro, non occupandosi di ciò che appare, di quello che risulta essere il ruolo che l'altro ha assunto, chissà poi per quale strada o per quale ragione, nel mondo. Quello che conta è arrivare dritti al cuore: solo questo permette l'incontro e quindi il cambiamento attraverso il perdono». Ripercorrendo la propria storia e l'incontro con il maestro, Cesare Maria Cornaggia, psicoterapeuta e docente universitario, rilegge il proprio mestiere come un cammino che lo ha reso sempre più compagno dei pazienti che gli si facevano incontro. La scoperta dell'umano sotto la diagnosi, la curiosità stringente, la prassi sfidante del maestro che non permetteva a nessuno dei suoi allievi di ridurre la persona ad una malattia. Si compone così una galleria di ricordi e relazioni: ogni paziente, con il suo insegnamento, segna una via di amicizia e stima tra maestro e autore, che li lega per la vita. -
Quaderni di Inschibboleth (2022). Vol. 17: Dire l'immediato
In questo numero: L’immediato nella filosofia italiana: saggi di Ludovica Boi, Antonio Lombardi, Michele Ricciotti, Francesco Saccardi, Francesco Valagussa. L’immediato nella filosofia europea e americana: saggi di Antonio Catalano, Alfonso Di Prospero, Giacomo Foglietta, Tommaso Tuppini. L’immediato e Nova Theoretica: saggi di Massimo Donà, Carmelo Meazza, Marco Moschini, Alessandro Cavotta, Nicola Cirulli. Altri saggi di Adalberto Coltelluccio, Marco Deodati, Sebastiano Ghisu, Erminio Maglione, Nazareno Pastorino, Giuseppe Pintus. Recensioni di Alberto De Vita e Lorenzo Mizzau. Volume a cura di Antonio Catalano e Michele Ricciotti. -
Manifesto filosofico del comunismo comunitario-Elogio del comunitarismo
Interprete originale del pensiero di Marx, in quest'opera Preve ne enfatizza gli elementi di continuità con il pensiero greco e con l'idealismo classico tedesco, rintracciando nella storia della filosofia occidentale un filone di lungo periodo caratterizzato dalla ricerca di pratiche di ricomposizione comunitaria, a fronte del disfacimento individualistico e crematistico del mondo. -
Variazioni su Grazia. Percorsi deleddiani
"Variazioni su Grazia"""" comprende una serie di saggi tematici nati dal raffronto fra testi deleddiani e di autori italiani e stranieri. Il senso del Sacro, la concezione della Donna, la Malattia, la Scrittura, la Solitudine, l'Arte, i rapporti con la tradizione orale trovano posto accanto agli scenari della sua biografia, sardi e non solo. Una dimensione spaziale che include le coordinate geografiche e i luoghi dell'anima e dell'ispirazione, un vicino e un lontano dentro cui l'Isola trova una nuova misura. A 150 anni dalla nascita della scrittrice nasce l'esigenza di ampliare il contesto culturale della sua narrativa, spesso rappresa in un ingiustificato ambito insulare e dentro movimenti e correnti non sempre adeguati a spiegare scelte originali. Attraverso percorsi trasversali si scoprono affinità con la letteratura nazionale e mondiale, e alcune intuizioni che scrittori più accreditati avrebbero poi cavalcato con maggior successo. Temi universali declinati in modi singolari, luci inedite sui rapporti con artisti e intellettuali italiani e stranieri sono presenti, insieme, in questo nuovo contributo per consolidare il ruolo della scrittrice nella letteratura al femminile."