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Storie di uomini e di matematica
In genere, in un testo di matematica si legge il nome degli autori dei vari teoremi o di quelli più importanti, ma non si dice nulla della loro vita. Questo libro invece non tratterà solo del lavoro e dei risultati dei matematici, ma avrà cura e attenzione delle vite di questi uomini di scienza, e dunque anche delle loro vicissitudini umane e delle loro passioni politiche e intellettuali. Lo sviluppo della scienza impone agli scienziati rilevanti quesiti morali sulla loro opera, ed il dilemma sull'utilizzo delle conquiste scientifiche è diventato sempre più pressante e a volte drammatico, come nel caso delle armi atomiche. La matematica è una forma del sapere che stabilisce, una volta provate, verità assolute e non approssimazioni della realtà. Galileo Galilei soleva dire che il pensiero matematico era lo stesso di quello di Dio. Il tema di Dio è ricorrente nella mente degli scienziati, infatti una mente abituata a cercare risposte ai fenomeni naturali che accompagnano la nostra esistenza inevitabilmente finisce con il chiedersi il perché, ed il senso di tutto ciò che si offre alla nostra esperienza. La risposta sarà ovviamente differente, alcuni troveranno Dio, altri lo negheranno. -
Pedagogia, controllo simbolico e identità. Teoria, ricerca, critica
L'opera di riflessione e ricerca di Basil Bernstein, sviluppata nell'arco di più di quarant'anni, è stata da lui stesso riordinata e sviluppata in una serie di quattro libri con il comune titolo di ""Class, codes and control"""", comparsi tra il 1971 e il 1990: il volume qui tradotto rappresenta il quinto ed ultimo della serie, anche se porta un titolo diverso. Molta parte dei capitoli che lo compongono costituisce una rielaborazione di lavori precedenti: con una procedura personalissima, Bernstein afferma che «ogni articolo, a cominciare dai primi, è pensato come parte di una serie futura, che al momento in cui scrivevo non mi era nota. In un certo senso, ogni articolo vale di per se stesso, incorporando e sviluppando i precedenti e preannunciando un testo non ancora scritto e spesso sconosciuto... per me gli articoli sono il mezzo per scoprire che cosa penserò, non che cosa penso». Dai suoi primi lavori sul linguaggio, i codici di comunicazione e la scuola, fino alle ultime riflessioni sul discorso e la pratica pedagogica e sulla trasmissione che avviene nella scuola, Bernstein formula una teoria generale sui codici sociali e pedagogici, sugli effetti che hanno sulla riproduzione sociale e sui legami con l'appartenenza di classe. Noto in Italia quasi esclusivamente per i suoi lavori sul linguaggio, che lo occuparono solo per pochi anni, Bernstein fu in realtà un sociologo a tutto campo, e rifacendosi esplicitamente a Durkheim, la sua teoria sviluppa concetti come classificazione, framing, codice, ed è centrata sulla ricontestualizzazione della conoscenza operata dalla pedagogia per mantenere «le relazioni di potere, che determinano l'organizzazione, la distribuzione e la valutazione della conoscenza nei contesti sociali»."" -
A lezione di regia teatrale. Conoscere lo spettacolo teatrale attraverso il racconto degli allestimenti. Quaderno. Vol. 4
Sin dalle origini, nell’antica Atene, la pratica teatrale comprende due aspetti complementari: la drammaturgia e la regia. I drammi nascono come copioni, destinati ad essere imparati a memoria. Una volta trascritti diventano parte di una lunga catena di tradizione e ricezione, formata da innumerevoli traduzioni e riscritture. Ne danno testimonianza i testi qui raccolti, per la prima volta sottoposti a un confronto diretto: Pace di Aristofane, nella traduzione di Martina Treu, e Pace! Esorcismo da Aristofane di Marco Martinelli, riscrittura della stessa commedia, rivista, corredata di note e del saggio inedito Aristofane a Pompei. All’antica città vesuviana il volume fa capo per nascita e fine, come premessa e manuale di ‘istruzioni per l’uso’ al più ampio progetto aristofaneo mai prodotto finora: Sogno di volare, dopo il successo di Uccelli (2022) prevede l’allestimento di una ‘trilogia aristofanea’, prodotta da Parco Archeologico di Pompei e Ravenna Festival. Il volume intende fornire ad attori, lettori e spettatori, ma anche ai visitatori di Pompei, strumenti utili per fruire dei testi nella loro dimensione teatrale, secondo l’intento che caratterizza l’intera collana. -
Dentro e fuori il testo. Dall'editoria alla filologia
I saggi raccolti in ""Dentro e fuori il testo"""" rappresentano una sintetica summa degli studi di Alberto Cadioli, mettendo in risalto alcuni dei passaggi più rilevanti - dal punto di vista teorico-metodologico - di una lunga attività di ricerca. Pur nella varietà e nella dinamicità dei percorsi, queste pagine rivelano la fedeltà a un presupposto che, già individuabile nei primi lavori, è rimasto sempre presente: la vocazione a indagare i nessi che stringono chi crea il testo letterario, chi lo porta alla stampa, chi lo riceve. «Fuori» e «dentro» il testo, dunque, coltivando una critica letteraria che, nelle prime indagini, utilizza gli strumenti della sociologia della letteratura e della storia dell'editoria, e poi via via quelli della filologia, in particolare dei testi a stampa e della filologia d'autore. Dall'editoria alla filologia, dunque, con l'obiettivo di approfondire la storia dei testi e della loro trasmissione, la storia della loro genesi e della mediazione editoriale che li ha portati ai lettori nelle forme di un oggetto storicamente e materialmente definito. Le riflessioni teoriche e le indicazioni metodologiche dei saggi qui proposti hanno spinto Cadioli a percorrere sentieri scarsamente battuti, a suggerire indirizzi di ricerca nuovi sui quali sono cresciuti e consolidati nuovi orientamenti critici, ormai radicati nel panorama degli studi sull'Otto-Novecento letterario. Premessa di Gian Carlo Ferretti."" -
Una storia qualunque
Anni '50. Un gruppo di ragazzi e la loro vita quotidiana fatta di scuola, di estati e vacanze, di amicizie e amori in una città, Napoli, che finalmente si rivela in una luce inedita, a misura d'uomo e d'umanità. Proprio Napoli è la cornice dell'amore, estatico sentimento del cuore, che fa breccia tra le passioni adolescenziali del protagonista Andrea Parini. Il volto supremo di questo amore è quello della musica, la pietra filosofale che rende magica ogni cosa. Così, da romanzo di formazione, ""Una storia qualunque"""" diventa romanzo di iniziazione. Iniziazione alla musica, all'amore e alla vita. Grazie alla musica questa storia """"qualunque"""" - la storia di un gruppo di ragazzi """"qualunque"""" in una città """"qualunque"""", con la loro amicizia, i loro amori, le loro passioni e le loro delusioni - diventa una storia unica, anzi la storia più preziosa che possa mai essere vissuta, e raccontata."" -
Le forme del cantare epico-cavalleresco
Questo studio si propone di definire il genere «cantare» da un punto di vista formale e sincronico. La scelta di un taglio prevalentemente descrittivo nasce dalla considerazione che allo stato attuale manca un lavoro interamente dedicato alla delimitazione e definizione di quella vasta produzione narrativa in ottava rima, diffusa per almeno due secoli, che è nota sotto questo nome. Di essa si è molto parlato, soprattutto in rapporto al romanzo cavalleresco, ma spesso con molta imprecisione, forse proprio perché, come osserva il Limentani, «il corpus dei cantari appare come un sottobosco su cui in troppo incombono gli alberi d'alto fusto: sia all'inizio (Boccaccio), sia in arrivo (Boiardo, Pulci, Ariosto, ecc..)». Ora ciò che colpisce, già ad una visione d'insieme, nella produzione canterina, è la persistenza e la relativa fissità di certi procedimenti narrativi legati alla originaria destinazione spettacolare del prodotto: mutuati in parte dal successivo romanzo cavalleresco, essi garantiscono, al di là delle modificazioni socio-culturali, la compattezza e la durata di un genere. Maria Cristina Cabani (Carrara, 1954) è professore ordinario di Letteratura italiana presso il Dipartimento di filologia, letteratura e linguistica dell'Università di Pisa. I suoi interessi di ricerca si sono concentrati in modo particolare sul poema in ottave e le sue trasformazioni dalle Origini al Seicento, a partire dalla tradizione epico-cavalleresca dei cantari, fino a Pulci, ad Ariosto (con importanti contributi sull'intertestualità ariostesca), e ancora a Tasso, a Marino e alla nascita e affermazione del poema eroicomico con Tassoni. Premessa di Michele Comelli. -
Social media e politiche dell’identità
Il testo prende in considerazione l’aspetto politico dell’identità, vale a dire il ruolo delle piattaforme digitali nella creazione di sistemi simbolici, saperi condivisi, sentimenti di appartenenza, dinamiche di inclusione/esclusione, movimenti innovativi e di trasformazione sociale. A partire dall’analisi di alcuni casi etnografici si interroga sull’aspetto sempre più interreale di questi processi: i social media infatti hanno creato uno spazio sociale ibrido che mette in costante interazione il digitale e il mondo fisico, con un impatto diretto sui processi di costruzione della realtà e delle identità individuali e collettive. Per indagare queste dinamiche lo sguardo dell’antropologia come sapere critico sulle pratiche e sulle rappresentazioni in atto si rivela strumento fondamentale in quanto in grado di mettere a fuoco e interpretare i modi in cui nelle piattaforme social emergono e si consolidano nuove forme di negoziazione e riproduzione delle identità dei partecipanti ma anche nuove forme di resistenza e di cambiamento sociale. -
Breve raccolta di scritti e navigazioni poetiche (2016-2021)
Si scrive quando si vuole far arrivare qualcosa di noi a qualcuno. La scrittura è terapeutica si dice. In effetti scrivere può rappresentare una valvola di sfogo per liberare le proprie emozioni e per aiutarci a superare i nostri dolori. Cosi le ""navigazioni poetiche"""" come intese dall'autrice vogliono trasportare da uno stato di solitudine ad uno stato di superamento del dolore e ad assaporare la Libertà da emozioni negative. Scrivere anche semplicissime poesie ispirate alla natura aiuta a conoscere i vari aspetti della vita, ad apprezzarla per le sue gioie e i suoi dolori. Scopo dì questo breve volumetto è stato raccogliere questi pensieri con la speranza di stimolare sensazioni, emozioni, ricordi attraverso semplici parole."" -
Cresciuta nell'ultima dittatura d'Europa. La lotta per la libertà in Bielorussia
Viktoryia Andrukovič è un’attivista politica bielorussa, difensore dei diritti umani, nata nel 1994 quando Alexander Lukashenko è salito al potere. Ha conosciuto la sua patria soltanto sotto il giogo di un regime sempre più autocratico, la sua vita è trascorsa tra privazioni e minacce e la speranza in un futuro migliore e libero per il suo paese. Ora lavora con le organizzazioni bielorusse in esilio. Ora racconta la sua storia, la storia di una generazione di bielorussi nati e cresciuti sotto la dittatura, una storia di paura e persecuzione, di speranza e di lotta per una Bielorussia libera, per i diritti umani e la democrazia contro l’oppressione e la violenza. -
L'intelligenza della folla
Contributo fondamentale per la storia della psicologia sociale del Novecento, L'intelligenza della folla di Scipio Sighele ha raggiunto fama internazionale ed è stata d'ispirazione per studiosi come Gustave Le Bon, Émile Zola, Émile Durkheim e Max Simon Nordau. In quest'opera l'autore analizza i meccanismi complessi della folla sottolineando come l'essere umano, inserito in un simile contesto, perde ogni forma di autocontrollo razionale lasciando entrare in gioco la sua natura crudele e i suoi istinti criminali. -
Il libro di costumanza. Fonti, tradizione, testi
La tradizione romanza del Moralium Dogma Philosophorum, compendio di filosofia morale dubitativamente attribuito a Guglielmo di Conches, non è mai stata oggetto di attenzione nel suo complesso. Il volume si occupa in particolare del volgarizzamento italiano, il cosiddetto Libro di Costumanza, realizzato attraverso la mediazione dalla versione francese (nota col titolo di Livre de Moralitez). Proprio al Livre de Moralitez è dedicato ampio spazio nello studio introduttivo, dove viene tra l’altro tracciato uno stemma codicum dei testimoni completi. Una volta illustrate le dinamiche della tradizione francese, si offre un quadro generale delle otto redazioni nelle quali è articolato il Libro di Costumanza. La seconda sezione dello studio è dedicata all’inedita redazione siglata δ, di cui viene procurata l’edizione critica corredata da un glossario. Chiude il volume un’edizione diplomatico-interpretativa della redazione α secondo la lezione del codice di Fantino da San Friano. -
Computer, C e Linux: 101
Questo testo nasce con il chiaro intento di offrire al lettore una sintesi multidisciplinare su alcuni concetti chiave dell'informatica, della programmazione e dell'uso dei sistemi GNU/Linux. Il libro è diviso in tre macro percorsi per venire incontro alle possibili esigenze di un pubblico differenziato in termini di interessi e preparazione; parte da argomenti teorici introduttivi per poi portare il lettore su esercizi di applicazione pratica. Al fine di mantenere un'elevata accessibilità ai contenuti è stato scelto di abbandonare il formalismo classico della materia in favore di un linguaggio più semplice e discorsivo. A tutti gli effetti si può intendere questo testo come uno studio propedeutico per il libro ""Sistemi Embedded: Teoria e Pratica""""."" -
Forme del tragico nella narrativa contemporanea
I saggi raccolti in questo volume studiano la presenza del tragico nella narrativa contemporanea. Oltre la morte della tragedia di cui scriveva George Steiner, infatti, il tragico continua ad abitare la letteratura come costellazione di problemi, concetti, dispositivi e situazioni. Le autrici e gli autori dei saggi qui proposti ne ricavano un'euristica per proporre nuove interpretazioni dei romanzi e delle narrazioni di nonfiction di David Foster Wallace, Cormac McCarthy, Jesmyn Ward, J.M. Coetzee, Nicola Lagioia ed Emmanuel Carrère. -
Elogio della diplomazia. Il ruolo dei diplomatici nelle relazioni internazionali
Cos’è la diplomazia? Chi sono e cosa fanno i diplomatici? Specie ora che venti di guerra soffiano impetuosi sul nostro continente, rendendo vieppiù delicata una situazione mondiale già molto complessa, sono domande che ci poniamo spesso con un certo scetticismo. Eppure la diplomazia, tante volte incompresa o addirittura bistrattata, rimane l’unica via per comporre le controversie, prevenire o risolvere i conflitti che si aprono all’interno della comunità internazionale, salvaguardare la pace. Elogio della diplomazia dunque, in un libro che propone una puntuale indagine sulla professione del diplomatico. Con particolare riferimento, com’è naturale, all’Italia e all’assetto attuale del nostro Ministero degli affari esteri, costituito dall’Amministrazione centrale e da una solida rete di “uffici all’estero” (Rappresentanze diplomatiche, uffici consolari, Istituti italiani di cultura) ma con una visione più ampia di un mestiere antichissimo che costantemente si invera nelle diverse realtà in cui è chiamato ad agire. Diplomazia “nuova”, perché rispondente alle necessità del presente ma, come è nel suo DNA, fortemente legata alla tradizione. -
Inabilità ed idoneità nel pubblico impiego
I pubblici dipendenti non costituiscono una categoria omogenea, ma comprendono tutta una serie di figure professionali, destinatarie nel corso degli anni di molteplici interventi normativi nell’ambito dei settori assistenziali e previdenziali. Tale normativa, pur se ormai con una sua storicità, è dunque disomogenea e settoriale, di qui l'esigenza di ripercorrerne i lineamenti storico-evolutivi e di riflettere sui concetti di inabilità. L'analisi si concentra sul tema dell’idoneità al lavoro, che per i pubblici dipendenti è strettamente connesso a quello dell'inabilità, e si sofferma sui procedimenti di accertamento che, secondo la Legge 4 agosto 2022, saranno svolti dall'INPS con le medesime modalità già in uso per i lavoratori del settore privato. Infine si dedica una particolare attenzione alla norma riguardante il personale scolastico per l'importanza di garantire la massima efficienza di una funzione delicata come quella educativa, evitando la dilatazione della spesa pubblica ed offrendo una ricollocazione lavorativa anche a chi ha una ridotta efficienza psicofisica. -
Il Vaticano e l'Italia
Negli scritti tratti dai ""Quaderni del carcere"""" qui raccolti Gramsci studia la storia dei rapporti fra la Chiesa e lo Stato italiano, la politica dell’Azione cattolica e delle altre organizzazioni confessionali nei riguardi della questione sociale e i problemi posti al movimento operaio del nostro Paese dalla presenza delle masse cattoliche e dall’influenza esercitata in Italia dal Vaticano. La lettura di questi scritti assume un particolare interesse ora e può servire a verificare il contributo storico e critico fornito da Gramsci all’analisi della realtà italiana. Ledizioni ripubblica questa fondamentale opera con una approfondita prefazione di Noemi Ghetti."" -
Ritorno al futuro. Rapporto ISPI 2023
L'invasione dell'Ucraina ha rimesso in discussione gli equilibri geopolitici in Europa, con conseguenze e riflessi su tutti i paesi del mondo. Un mondo che ora sembra tornare a un futuro sempre più simile a molti ""passati"""" che pensavamo di esserci ormai lasciati alle spalle. Ritorna o sembra tornare la logica dei """"blocchi contrapposti"""" in Europa. La NATO ritrova la propria identità dopo un trentennio di smarrimento. Torna a crescere l'importanza dei paesi """"non allineati"""", in primis Cina e India ma anche molti governi dell'America Latina, alla ricerca di un difficile equilibrio tra i """"grandi"""". Ritorna l'accoppiata di alta inflazione e crisi energetica, che ci proietta agli anni Settanta, l'epoca dei razionamenti e dei tassi a doppia cifra. E poi tornano la minaccia nucleare, la povertà e, forse, il rischio di un mondo meno globalizzato. Tutti questi """"ritorni"""" sono cambiamenti cruciali che impattano sull'Europa e sull'Italia e che il Rapporto ISPI 2023 cerca di tratteggiare. Per offrire ai lettori una bussola per un mondo che cambia."" -
Turismo sostenibilità e comunità
Il turismo è una delle attività da cui dipende, in misura non secondaria, la sostenibilità del modello di sviluppo a scala globale, come pure a quella dei singoli paesi, regioni e territori. Esso rappresenta una forma di mobilità che ha visto una intensa crescita negli ultimi decenni ed è un comparto economico importante per molti contesti. Le modalità con cui si esplica stanno cambiando rapidamente, ma è ancora fortemente presente una forma di turismo massificato, interessato unicamente alla redditività degli investimenti e poco attento agli impatti sull'ambiente, i territori e le popolazioni su cui incide. Il libro affronta i temi del turismo sostenibile, sottolineando la necessità di un equilibrio tra le diverse dimensioni in cui la sostenibilità si articola, nella prospettiva indicata dall'Agenda 2030 dell'ONU e dai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile. Il testo affronta dapprima la definizione del turismo e della sua evoluzione, mettendo poi l’accento sulle forme alternative orientate alla sostenibilità, specificando le forme concrete in cui esse possono essere realizzate. Aspetti fondamentali di queste sono l’apporto del turismo allo sviluppo locale delle comunità ospitanti, la presenza di una governance consapevole ed efficace, il contributo delle donne alla costruzione di comunità sostenibili. Inoltre, vengono specificate le caratteristiche che il turismo sostenibile può assumere in diversi contesti: urbani, rurali, nei paesi a basso reddito. Nella parte finale del volume sono illustrate le linee delle politiche italiane ed europee sul turismo, sono indicate fonti di dati per l'approfondimento delle diverse tematiche, sono trattati alcuni strumenti per migliorare la sostenibilità dell’attività turistica. Il libro è rivolto non solo agli studenti, ma anche ad operatori del settore, funzionari pubblici e di terzo settore interessati ad approfondire i temi del turismo, con un orientamento alla sua sostenibilità, in tutti gli aspetti che concorrono a garantirla. -
Le viventi
17 aprile 1975. I Khmer rossi seguaci di Pol Pot entrano a Phnom Pehn senza incontrare resistenza. S'instaura così il regime comunista cambogiano che dall'aprile del 1975 al gennaio del 1979 darà compimento al massacro di un milione e mezzo di persone. È in questa cornice storica che Richard Rechtman racconta le vicissitudini delle vittime del genocidio. Nel fare ciò, l'antropologo francese sceglie di assumere la voce delle sopravvissute incontrate e intervistate durante gli anni di ricerca etnografica. Il loro punto di vista viene condensato in un'unica voce narrante. Una voce corale che veicola le storie di violenze efferate, lavori forzati, violazione dei diritti umani e delle dignità fondamentali; atti che riducono la soggettività a mero oggetto, reificandola nella glaciale ontologia delle cose, dei cadaveri lasciati senza degna sepoltura. L'uso della prima persona, lungi da essere uno scandalo etnografico, diventa così l'unico modo per parlare della vita e della morte dell'altro. ""Personne peut mourir à ma place"""" diceva Derrida. Allo stesso modo l'io del ricercatore non può morire al posto dell'altro, non può soffrire al posto dell'altro, non può cioè giungere a una conoscenza incorporata del dolore altrui, ma può invece condividerne gli echi della sofferenza e della morte. È su questi echi che si concentra l'opera di Rechtman sul genocidio in Cambogia, echi che non possono essere veicolati se non alla prima persona singolare, una soggettività sofferente che si riverbera nella nostra soggettività di lettori."" -
Multipolarity after Ukraine: old wines in new bottles?
One year after the full-scale invasion of Ukraine, the war has exacerbated the rift between Russia and the ""collective West"""". While Western governments have been steadfast in punishing Russia for the invasion, other countries around the world have been more ambiguous, at times even choosing to side with Moscow politically or economically. These dynamics have revived the idea of a shift towards multipolarity along an anti-Western trajectory. Are we really heading in that direction? Are we facing increasing fragmentation due to the war or a re-consolidation of longstanding alliances? What principles underlie the formation of these blocs? What are the consequences of these dynamics for global security and the global economy? This Report aims to shed light on these questions, while also outlining the war's possible future implications for the Russian Federation, the """"West"""", and the international order.""