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Octavio Paz nel suo secolo
Leggendo la biografia di Octavio Paz scritta da Christopher Domínguez Michael si può, forse per la prima volta, misurare in tutta la sua ampiezza la singolarità della traiettoria esistenziale e intellettuale di uno dei grandi poeti-critici del XX secolo (solo Yeats, Valéry, Pound ed Eliot condividono la profondità analitica e la grandezza poetica di Paz). Il biografo è riuscito, infatti, oltre che a documentare e a descrivere l’impegno e la vocazione dello scrittore messicano, ad apportare una profonda e originale riflessione sulla sua opera letteraria, in particolare sulla poesia matura, scritta da Octavio Paz durante i suoi soggiorni in India negli anni Cinquanta e Sessanta, fino a quella prodotta dopo il suo ritorno in Messico negli anni Settanta. Infine vi si trovano raccontate, in modo lucido e privo di sotterfugi ideologici, la grande avventura letteraria e politica della rivista “Vuelta”, la svolta liberale del poeta nel corso degli anni Ottanta e le sue prese di posizione dopo il 1989 e la rivolta neozapatista nel Chiapas. -
Le mie quattro patrie
Dopo aver letto Le mie quattro patrie e aver girovagato (ma il verbo giusto sarebbe il tedesco Wandern) per Spagna, Francia, Inghilterra e Germania, si avrebbe voglia di domandare a Tessari verso quale luogo diriga davvero i suoi passi. La risposta, verosimilmente, sarebbe la stessa data da Enrico di Ofterdingen nell’eponimo capolavoro di Novalis: “Sempre verso casa”. Se vi è un merito del libro, questo consiste nell’aver compreso che l’Europa è, come diceva Camus, “la nostra patria più grande” e che per un europeo dovrebbe essere naturale sentirsi a casa ovunque, tanto in Spagna quanto in Germania, perché ovunque egli incontrerebbe la medesima grammatica del pensiero, quella dei distinti-uniti, di un’unità vivificata da una perpetua agitazione della pluralità che la abita. Viviamo in tempi intrisi dell’aria mefitica del nazionalismo, lo stesso che spinse l’Europa al duplice suicidio delle guerre mondiali. Il Wanderer Tessari ci mostra invece che esiste un’altra Europa, la quale ha nell’amicizia – intesa come implacabile curiosità e inesausta passione per la diversità – la propria testata d’angolo. In questo senso il libro, lungi dall’essere soltanto un memoir, dove sapidi aneddoti si alternano a riflessioni dalla spiccata contenenza gnomica, è in realtà un ambizioso tentativo di restaurazione umanistica. Presentazione di Andrea Panzavolta. -
«Amo l'America, nonostante...» Le vite parallele di Ezra Pound e Gore Vidal
Cogliendo l’occasione del doppio anniversario – 10 anni dalla morte di Vidal e 50 da quella di Ezra Pound –, il saggio analizza le vite e le opere di due outsider della cultura americana, a prima vista assolutamente diversi e affatto incompatibili. Ricco, proveniente da una potente famiglia inserita nell’apparato politico, radicale di sinistra e omosessuale dichiarato il primo, poeta difficile, accusato di fascismo, rinchiuso per dodici anni in manicomio criminale e privato della personalità giuridica il secondo, Vidal e Pound sembrano davvero non avere nulla in comune. Eppure, a un’analisi più approfondita, emergono molti e importanti interessi condivisi e coltivati da entrambi: le vicende della storia americana, la passione per la giustizia e la consapevolezza della necessità di sviluppare, come intellettuali, la coscienza critica nei confronti degli U.S.A., Paese da loro molto amato, e proprio per questo criticato spietatamente. Sia Pound sia Vidal, inoltre, vissero a lungo in Italia, di cui ammirano la storia, la cultura e il sistema scolastico, ancora oggi potenzialmente in grado di formare una classe dirigente che ha studiato sui classici. Analizzando le principali opere di Pound, i Cantos, e quelle di Vidal, il ciclo Narratives of Empire, emerge inoltre una comune stima per i Padri fondatori, la Rivoluzione americana e per la tradizione populista a stelle e strisce che contrappone al mondo della finanza, di Wall Street e degli speculatori che controllano il denaro rendendolo scarso, il mondo degli agricoltori, fautori di una economia basata sulla ricchezza reale e su una circolazione del denaro sufficiente a soddisfare le esigenze del mondo del lavoro. Prefazione di Francesco Ingravalle. -
Fata Morgana Web (2022). Vol. 2: discorsi, I.
Che cosa è accaduto da un punto di vista culturale e sociale in questo 2022? Che cosa abbiamo letto? Che cosa abbiamo visto? Quali sono i temi, le opere e le questioni che il nostro presente ci ha posto? E quali i ""nomi propri"""" di cui è ricorso l'anniversario che rimangono ancora bussole importanti per leggere l'oggi? A tali domande vuole rispondere quest'opera, suddivisa in due volumi (Le visioni e I discorsi), che raccoglie quanto di più significativo la rivista """"Fata Morgana Web"""" ha pubblicato quest'anno, integrandolo con due ampi testi d'apertura scritti da Roberto De Gaetano e Felice Cimatti, sulle parole chiave (prassi e verità) che hanno segnato il presente. Tra le questioni importanti che questo secondo volume affronta c'è il conflitto in Ucraina - con contributi che da prospettive diverse raccontano il rapporto tra intellettuali e potere - e la questione ambientale. Questo volume contiene anche uno speciale su Pier Paolo Pasolini a cent'anni dalla nascita e approfondimenti su alcune grandi tradizioni filosofiche e letterarie nazionali (italiana, francese e americana). Inoltre, alcuni dei più rilevanti studiosi e intellettuali italiani analizzano e recensiscono libri di saggistica e narrativa."" -
Fata Morgana Web (2022). Vol. 1: visioni, Le.
Che cosa è accaduto da un punto di vista culturale e sociale in questo 2022? Che cosa abbiamo letto? Che cosa abbiamo visto? Quali sono i temi, le opere e le questioni che il nostro presente ci ha posto? E quali i ""nomi propri"""" di cui è ricorso l'anniversario che rimangono ancora bussole importanti per leggere l'oggi? A tali domande vuole rispondere quest'opera, suddivisa in due volumi (Le visioni e I discorsi), che raccoglie quanto di più significativo la rivista """"Fata Morgana Web"""" ha pubblicato quest'anno, integrandolo con due ampi testi d'apertura scritti da Roberto De Gaetano e Felice Cimatti, sulle parole chiave (prassi e verità) che hanno segnato il presente. Il primo volume racconta tutto ciò che di importante è apparso quest'anno sui nostri schermi: da Cronenberg a Sokurov, da Raimi a Tornatore, da Dumont ad Hamaguchi fino a un focus sui film di """"Venezia 79"""". E poi ancora approfondimenti (in occasioni di scomparse o ricorrenze) su tre figure centrali del cinema, e non solo, come Douglas Sirk, Carmelo Bene e Jean-Luc Godard. Uno speciale su uno dei film chiave della stagione, Esterno notte di Bellocchio, insieme a riflessioni su mostre, spettacoli teatrali, opera lirica (con un'attenzione al lavoro di Mario Martone) e sul meglio della serialità televisiva (con un approfondimento su Better Call Saul) contribuiscono a completare il primo volume dell'opera."" -
Divine. Nuove prospettive sul cinema muto italiano
I saggi che compongono il volume, redatti da specialisti del cinema muto italiano e delle sue problematiche, danno conto di alcune delle direzioni in cui si sta incamminando la ricerca scientifica sul divismo femminile. Le linee di studio tracciate rispecchiano i più generali indirizzi degli studi di settore, dall'indagine strettamente storiografica, tesa alla (ri)definizione dei profili biografici delle dive e delle loro parabole nel sistema spettacolare italiano tra teatro, cinema, danza, all'analisi dei valori performativi, iconologici ed espressivi delle attrici, alla riconsiderazione del loro apporto artistico secondo un approccio più marcatamente filmologico, allo studio multidisciplinare dei rapporti tra alcuni film e le arti, in primo luogo l a pittura e la scultura. -
Socrate al cinema
Nell’immaginario collettivo, del suo tempo e della modernità, Socrate è il simbolo di una krisis a carattere antropologico-culturale e politico. È una figura sfuggente e, dunque, capace di adattarsi a qualsiasi contesto, in particolare artistico. Dapprima personaggio teatrale, a partire dal XX secolo diventa un personaggio cinematografico. Il presente lavoro, intrecciando l’analisi cinematografica a quella storico-filosofica, si propone non soltanto di analizzare i quattro film che lo vedono protagonista (Processo e morte di Socrate (1940), Barefoot in Athens (1966), Socrate (1970) e Il banchetto di Platone (1989) ma soprattutto, di mostrare che il famoso pensatore, in virtù della propria sfuggente essenza, diviene una cartina tornasole per comprendere le ideologie e i mutamenti storici alla base della nostra contemporaneità. Se non possiamo rispondere all’interrogativo “Socrate, chi sei?”, avvalendoci della sua stessa figura possiamo però rispondere alla domanda “Noi, chi siamo?”. -
Joan Baez. La vita, le canzoni, le battaglie
Il libro offre una ricostruzione completa e accuratamente documentata della vita, della straordinaria esperienza artistica e dell’instancabile impegno civile di Joan Baez, la più grande cantante folk e insieme un mito che ha attraversato più generazioni. Dall’opposizione alla guerra in Vietnam alle battaglie per la non violenza e per i diritti umani l’attivismo della Baez non conosce soste. Il libro propone inoltre contributi che gettano nuova luce sulla sua vicenda artistica e sul suo profilo intellettuale. Viene utilizzata per la prima volta in modo sistematico la splendida autobiografia della Baez, E una voce per cantare. Alla costruzione monografica fanno da contrappunto alcuni ricordi personali dell’autore, che vanno dal primo ascolto della sua voce ai concerti cui ha assistito nel corso del tempo. A tanti anni di distanza dallo storico debutto al primo Newport Folk Festival nel 1959, la figura della Baez conserva inalterato tutto il suo fascino. Il libro è completato in appendice dalla discografia, dalla filmografia e dalla bibliografia di e su Joan Baez. -
Siric e il filo della fiducia. Una storia per parlare di psicoterapia, eventi traumatici ed EMDR. Ediz. illustrata
Tanto più le ferite dei bimbi sono profonde, tanto più spesso le loro emozioni abitano luoghi nascosti difficili da raggiungere. Spesso i bambini con storie traumatiche hanno corpi che parlano molto, ma poca voce per esprimere ciò che sentono o hanno vissuto. Per aiutare i piccoli pazienti a guarire le proprie ferite, il clinico deve trovare l’accesso a quei luoghi nascosti. Questo albo illustrato è ispirato dal lavoro terapeutico con i tanti bambini che l’autrice ha avuto la fortuna di incontrare, dalla bellezza dei traguardi di guarigione, dagli errori commessi e, soprattutto, dai grandi insegnamenti ricevuti dai piccoli pazienti. Così è nata l’idea di scrivere una storia illustrata per raccontare la psicoterapia, parlare di trauma e introdurre la terapia EMDR ai bimbi e alle loro famiglie. -
Critica della ragion burocratica
La burocrazia si è prestata storicamente a interpretazioni in netto contrasto tra di loro: da un lato, la lettura di Max Weber che la assimila a un processo di progressiva razionalizzazione della società; dall'altro lato, una lettura critica, per lo più anglosassone, che vi intravvede soltanto gli aspetti negativi, gli eccessi formali e il carattere autoreferenziale. La critica della ragion burocratica cerca invece di inserire la burocrazia nell'ambito di un dispositivo immunitario a priori, che gestisce e organizza le molteplicità sociali attraverso la produzione di infiniti documenti. I suoi tratti negativi - distrazione, differimento, cronicizzazione, inazione - costituiscono delle precise tecniche immunitarie finalizzate a contenere il rischio sociale sia endogeno che esogeno. Grazie a questa struttura, la burocrazia non riguarda più solo l'amministrazione pubblica, ma anche gli ambiti ben più ampi dell'economia, della scienza, della medicina, della scuola, della vita privata. È nato il ""soggetto burocratico"""", i cui tratti talvolta perversi, insensati ed eccessivi segnalano un'evidente situazione di impasse all'interno delle società occidentali."" -
Heidegger e la gnosi
La costellazione teoretica di Martin Heidegger e la luce esistenziale della Gnosi convergono e si raccolgono in un libro che descrive movimenti e tematiche religiose ma non è teologia, che attraversa le tensioni e i drammi dei primi secoli del Cristianesimo ma non è storia, che analizza le testimonianze letterarie di alcuni tra i miti fondanti la nostra civiltà – caduta, colpa, ritorno, redenzione – ma non è letteratura o filologia, che affronta concetti come l’essere, la verità, il tempo ma non è metafisica. Heidegger e la Gnosi è infatti teologia, storia, letteratura, metafisica racchiuse in un percorso nel quale queste esperienze dell’esistere e del pensare si illuminano l’una con l’altra. Nelle sue pagine il rigore dell’ermeneutica è pari alla passione dello stare al mondo e la filosofia mostra ancora una volta che il suo radicarsi in storie, forme, itinerari complessi ha come senso e obiettivo la comprensione della nostra condizione di enti che abitano il tempo, che cercano la luce. -
Contro metaverso. Salvare la presenza
Dopo Facebook, il nuovo vangelo di Zuckerberg, il Metaverso, ci promette il compimento della vita ""ibrida"""", """"potenziata"""", dell'onlife: la piena transitività, grazie al digitale e all'Intelligenza Artificiale, del mondo reale nel mondo virtuale. Uno shock antropologico per cui troppi non vedono il vero pericolo di questa distopia del post-umano, cioè l'effetto gorgo, il buco nero dell'online che fagocita la realtà offline, la vita come tale. Non governata, l'era digitale più che spaesare rischia di svellere l'umano da sé stesso e dal suo ambiente, in nome della truffa dell'Intelligenza Artificiale che vuole consegnare l'umano a una rete di governo e di controllo, anziché dargli più """"mondo"""", più libertà. Immersi come siamo in questa distopia, l'unica via di uscita possibile è """"salvare la presenza""""."" -
Theatrum philosophicum
La filosofia di Deleuze come un teatro fatto di maschere e simulacri, di doppi incerti e di soggetti larvali in metamorfosi, solcati da un'incrinatura. Al grido di ""Rovesciare il platonismo"""", Deleuze dipana tutta un'altra metafisica, una metafisica dell'evento incorporeo e del fantasma: una fantasma-fisica. Secondo Foucault, che qui ne fornisce una lettura intensiva e fortemente simpatetica, la grandezza di Deleuze risiede nell'aver saputo riproporre la domanda """"Che cosa significa pensare?"""" al di fuori delle coordinate classiche della rappresentazione, definendo Differenza e Ripetizione come categorie dell'avvenire: """"E quando il caso, il teatro e la perversione entrano in risonanza, quando il caso vuole che fra i tre ci sia una simile risonanza, allora il pensiero è una transe; e vale la pena di pensare""""."" -
Il gioco della vita. Lettere a Jean Debuffet (1945-1949). Seguito da dieci lettere di Jean Dubuffet a Joë Bousquet
Il volume raccoglie la traduzione della corrispondenza inedita intercorsa dal 1945 al 1949 tra Joë Bousquet e Jean Dubuffet. Nel carteggio lampeggia non solo l'intensità di una profonda amicizia, ma anche l'intelligenza artistica del poeta di Carcassonne - il grande ferito della Prima guerra mondiale, che trae ispirazione dalle tele del pittore materico per le sue innovazioni stilistiche - e di Jean Dubuffet, l'inventore dell'Art Brut, per il quale la parola s'incide nel dipinto facendosi dialogo nei suoi grafismi. Bousquet è uno tra i primi, e pochi, critici che comprendono e valorizzano, fin dagli esordi, la pittura di Dubuffet come espressione minerale dell'oscurità nell'abisso tumultuoso della materia. Le lettere accompagnano gli ultimi tratti di un complesso cammino poetico, esprimendo l'ambizione che spinge Bousquet, in lotta tra l'incompletezza formale e l'introspezione, a scrivere come Dubuffet dipinge. -
Diamanti grezzi. Vol. 2: Un avvicinamento al disturbo borderline della personalità. Manuale informativo per professionisti, pazienti e familiari
Tra i disturbi di personalità, il disturbo borderline è sicuramente uno dei più diffusi. Recenti studi stimano che almeno il 2% della popolazione mondiale sia colpito da questa condizione. Il libro della psicologa e psicoterapeuta Dolores Mosquera vuole percorrere le diverse aree problematiche del disturbo borderline di personalità, mettendo a disposizione del lettore un itinerario sistematico che passi in rassegna tutti gli aspetti centrali della patologia. Dopo un primo volume strutturato per professionisti e ricercatori, l’autrice dedica questa nuova pubblicazione ai pazienti, proponendo riflessioni utili da affiancare alla terapia clinica. -
La filosofia di Stranger Things
La filosofia di Stranger Things è il primo libro a esaminare in chiave filosofica il fantastico mondo della pluripremiata serie Netflix. Questa è ricca di miti antropologici complessi, di riferimenti letterari e cinematografici e di citazioni culturali legate principalmente al colorato mondo plastificato degli anni Ottanta. Nel suo insieme, Stranger Things ha posto più domande di quante risposte abbia saputo fornire: quali sono le implicazioni morali dei progetti governativi segreti? Perché la natura dell'horror ci affascina così tanto? Quali connessioni genera nella nostra mente la nostalgia di un tempo passato? È possibile comprendere la metafisica del Sottosopra? Le riflessioni filosofiche qui proposte promettono di illuminare tali e altre questioni, offrendo al lettore gli strumenti per esplorare i diversi livelli di comprensione della serie, spingendosi nei più profondi e terrificanti abissi del Sottosopra. -
Speranza e utopia. Conversazione 1964-1975
Rileggere oggi Ernst Bloch, il filosofo dell’utopia e della speranza che ha attraversato quasi tutto il Novecento, può avere un effetto straniante. Il volume raccoglie conversazioni – finora inedite in Italia – con pensatori e studiosi contemporanei all’autore: da György Lukács a Theodor W. Adorno, dal sociologo Iring Fetscher al giornalista Leonhard Reinisch, che ha intervistato anche Emil Cioran. rnQuesti incontri, caratterizzati da un linguaggio desueto, risalgono a una cinquantina d’anni or sono, ma nonostante questo contengono un avvertimento per il presente, un invito a non buttare via il meglio, e forse a continuare a cercarlo. Emergono così, esposti in modo colloquiale e diretto, i temi principali del pensiero blochiano, che disegnano anche per la contemporaneità la topografia di una riflessione necessaria per infondere coraggio e per orientarci nel deserto o nella giungla in cui ci troviamo. -
La mitologia spiegata ai truzzi
Se i truzzi hanno imparato ad apprezzare l'arte, perché non introdurli a un altro affascinante aspetto della cultura, ossia il mito? Gli amorazzi extraconiugali di Zeus, le gare musicali di Apollo e Marsia versione ""X Factor"""", le sfighe di Edipo, i viaggi di Ulisse turista controvoglia e quelli di Enea rifugiato, la rappresentazione maschilista delle donne e quella sorprendente della fluidità dei generi: il mito classico è storico e insieme eterno, sembra lontano ma ci è più vicino di quanto pensiamo. Con una buona dose di libertà e ironia, la mitologia greco-romana viene qui rivisitata, criticata e commentata, ma soprattutto raccontata in modo semplice e divertente. Lo scopo è farci sorridere ma anche toccare i grandi temi universali che ci rendono umani."" -
Questo è il ciclo. Dall'orgasmo alla luna: cicli naturali ed ecologia mestruale
Aver perduto il contatto con i ritmi naturali ci porta a vivere in società inquinate e inquinanti e ad avere scarsa consapevolezza del nostro corpo. Si moltiplicano così i disturbi di cicli vitali come sonno, digestione o ciclo mestruale. Questi indeboliscono le nostre risposte alle sfide odierne, proprio ora che è a rischio la specie umana. Ma la soluzione esiste, ed è innata: il riappropriarsi dei ritmi naturali e della consapevolezza di ciò che qui viene definita la teoria della Matrice Ciclica. Con dati alla mano e risvolti pratici, l'autrice propone una lettura avvincente della ciclicità e del ciclo mestruale, svelando il ruolo vitale che esso può avere nel quotidiano e nei progetti personali o di lavoro e le cause più profonde di dolori e disturbi, specialmente in fase premestruale. Attraverso lo studio interdisciplinare dei cicli naturali, questo saggio ci introduce in maniera chiara ed efficace al disegno rigenerativo sottostante, un'alternativa concreta per prosperare in sinergia con l'ecosistema. -
Pensare il paesaggio
Il pensiero paesaggista non è il pensiero del paesaggio e questo libro non traccia una storia del pensiero del paesaggio. Ci si pone invece qui una domanda: per quale motivo esiste un sorprendente contrasto tra le generazioni passate che non hanno pensato ed elaborato teorie sul paesaggio ma che hanno lasciato paesaggi meravigliosi, e quelle contemporanee che, pur non smettendo di parlare e scrivere di paesaggio, lo stanno distruggendo, a parte qualche icona, su larga scala? Abbiamo un pensiero del paesaggio, ma non abbiamo più un pensiero paesaggista, ossia un pensiero sensibile, vivo e attivo che si esprime attraverso bei paesaggi. Rendere un feticcio questo oggetto di consumo (turistico, immobiliare, accademico ecc.) che è oggi il paesaggio non sarà sufficiente per ritrovare il modo di essere che si incarnava nel pensiero paesaggista. Anzi, accade il contrario. Come dice un poeta cinese del IX secolo, se vogliamo smettere di ""uccidere il paesaggio"""", dobbiamo prima capire in cosa consisteva il pensiero paesaggista.""