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La stanza della luce
"Giungere nella stanza della luce significa penetrare un luogo dell'anima, una dimensione individuale e cosmica insieme, che si cela inconscia nell'interiorità dell'uomo, mentre trova la propria epifania nel ripetersi ininterrotto dei cicli della natura: qui, dietro il continuo fluire dell'apparenza, si rivela l'essenza stessa delle cose. 'Luce antica dono del drago' è la luce primordiale della purezza e della rinascita, è l'accesso alla sapienza originaria, possibile solo attraverso un processo paziente e lento di trasformazione: dall'impermanente, di cui fanno parte il dolore come la gioia, al permanente; dalla caducità delle esperienze vissute al 'canto antico e infinito' che rivela l''arcano'. È la comprensione del dolore come 'passaggio per...' che porta alla luce; è il dolore 'la ferita' che dona la veggenza, purché le forze originarie dell'inconscio riescano a sprigionarsi intatte nella magia della danza, nella musica, nella poesia, per esprimere liberamente la propria purezza primigenia. Solo allora può aprirsi improvvisamente quel varco che va oltre la volubilità dell'impermanenza e coglie il senso stesso dell'essere e della vita: il sorriso della maschera di Buddha, 'da nulla più scalfito'. Cifra stilistica del testo è la musicalità cantilenante, a volte ossessiva, che riproduce la danza, il sortilegio, le forze oscure evocate dal mago, perché attraverso il processo si compia la 'visione magica'."""" (Cristina Morandi)" -
Quel gioco d'azzardo chiamato «Giustizia»
La Giustizia è solo e semplicemente un gioco d'azzardo... un terno al lotto! Nel gioco d'azzardo vince solo chi può rischiare. La Giustizia è come il poker, rilancia chi può perdere, non necessariamente chi ha buone carte, vince chi bluffa... Questo romanzo che si dipana seguendo due filoni narrativi che si intrecciano, la vita della protagonista e l'evolversi di una causa civile, racconta con ironia, sarcasmo e struggente malinconia come una vicenda dalla sconcertante banalità possa trasformarsi in un incubo. Come la dignità di cittadino possa essere calpestata, come delle vite possano essere stravolte quando, ricorrendo alla Giustizia per avere ragione di torti subiti, la ""giustizia"""" viene negata da uomini a cui mancano quelle virtù fondamentali che dovrebbe avere chi esercita una funzione così delicata: la consapevolezza e la """"pietas"""". Sullo sfondo un Paese malato che ha perso il senso della convivenza civile e dove la gestione """"mafiosa"""" del potere permea la società anche negli aspetti più quotidiani. Un Paese in cui l'egoismo e la rassegnazione hanno rubato prepotentemente il posto alla solidarietà e all'impegno civile. Un pesante atto di accusa contro il sistema giudiziario ormai allo sfascio fra lungaggini e impunità."" -
Lauritano è bello! Lo giuro. (Percorsi in Circumvesuviana)
Piccole storie minimali, tranche de vie, in un percorso ferroviario sempre uguale, in vagoni affollati, maleodoranti e dissestati, su una ferrovia sconquassata, disastrata, distrutta; e una persona sola che ha cercato di sopravvivere a questo sconquasso, che viaggiava tutti i giorni, due volte al giorno su questa ferrovia. Tutto quello che si racconta in queste storie minimali è veramente accaduto e spesso la letteratura non riesce a dire ciò che la realtà invece ti fa incontrare tutti i giorni con impietosa brutalità. Queste storie che si raccontano qui allora, vanno in un'unica direzione: una meditazione sullo stato di eccezione o sulla meraviglia del mondo, ma di più ancora, una meditazione sul mostruoso dell'umanità. -
La matrice Alvo di ordine infinito che evidenzia l'infinità dei numeri primi gemelli
"La matrice Alvo di ordine infinito è costruita con gli n di tutti i numeri Composti C della forma (6n+5) e con gli n di tutti i numeri Composti C della forma (6n+7). In particolare è costruita con gli n: dei Composti C, n presenti sia nelle colonne 1°n o 4°n sia nelle colonne 2°n o 3°n , che dànno C e C = Composto e Composto = (6n + 5) e (6n + 7); dei Composti C della forma (6n + 5), i cui n sono presenti nelle colonne 2°n e 3°n; ne discende che i mancanti sono gli n di tutti i numeri primi della forma (6n + 5); dei Composti C della forma (6n + 7), i cui n sono presenti nelle colonne 1°n e 4°n; ne discende che i mancanti sono gli n di tutti i numeri primi della forma (6n + 7). La matrice Alvo ripartita in blocchi da 200 n. Gli n, per corrispondenza di posizione, in ciascun blocco conservano sempre la stessa cifra delle unità del primo blocco, che è il blocco sorgente. Peculiarità della matrice Alvo : in ciascun blocco, all'infinito, mancano sempre gli n di tutte le coppie di numeri Primi Gemelli P e P = (6n+5) e (6n+7), n che terminano per 1, 2, 4, 6, 7, 9. Ne discende che la matrice Alvo, non contenendo gli n dei numeri primi gemelli, all'infinito non conterrà tutti i numeri naturali, evidenziando così che I numeri primi gemelli sono infiniti. Si ritiene auspicabile che da questa specifica peculiarità possa discendere una rigorosa dimostrazione, per stabilire definitivamente che sono infiniti gli n mancanti nella matrice Alvo."""" (Ivars Peterson)" -
Uno di loro
L'autore descrive gli avvenimenti concreti e gli stati d'animo di un giovane di 18 anni, nato e cresciuto in un piccolo paese del ferrarese, che all'improvviso, nel corso della seconda guerra mondiale, viene brutalmente deportato all'estero. Nelle prime pagine viene spiegata sinteticamente la situazione storico/politica del momento. Nei capitoli successivi vengono descritti, come fosse un diario, le condizioni disumane ed i modi che venivano adottati nei confronti di questi giovani durante il viaggio dall'Italia al paese in cui dovevano prestare la loro opera. La parte centrale di queste ""brevi memorie"""" è dedicata al periodo trascorso, presso una famiglia polacca con le mansioni di accudire al bestiame. Questo è stato il periodo meno difficile in cui vengono raccontati momenti esilaranti che hanno fatto parte di un periodo in cui era importante sopravvivere sperando che il tutto potesse prima o poi finire. Dalla metà di Gennaio del 1945 inizia il periodo forse più pericoloso, però è il periodo che precede il ritorno a casa. L'incoscienza dei 18 anni, le terribili e disperate esperienze vissute, la speranza di riuscire di tornare agli affetti della famiglia ha dato la forza per superare e vincere i rischi e le paure. Infine il 17 ottobre del 1945 finalmente a casa... che però è rasa al suolo."" -
Ossidi
Per dominarlo, il tempo, l'uomo, gli ha dato la libertà condizionata degli orologi: perché, senza tempo, non v'è dolore, senza dolore, non v'è tempo, senza dolore e tempo, non v'è uomo; senza uomo non v'è perpetuazione del tempo che ci illudiamo di tenere, come un ondivago palloncino, legato all'invisibile ciclotimico filo della scrittura. Prigionieri del tempo che dorme in scatole cinesi, ulteriori come matrioske, e delle deterministiche strategie usate dal destino, caso, necessità, o un Dio, perché si giustifichi l'incontro degli uomini, la reciproca corruzione, o magnificazione, il miraggio d'assurgere a verità transeunti, interrogazioni irrisolvibili e, il quotidiano dolore, della perdita o scampo di un paradiso? Però nonostante la unidirezionalità del tempo, il cuore è sempre lo stesso e nulla può affrancarci dalle anidridi dell'anima e dagli ossidi della carne, che si depositano, come vile calcare, sulle ferite vive, o a strati, come preziosa madreperla su difetti, che ci faranno preziosi? -
Diamanti di luce
"Sotto una superficie all'apparenza immobile e grigia, si agita e affiora prorompente la speranza e la voglia di vivere che, come Diamanti di luce, risplendono e si accendono al calore dei ricordi e dell'amore.""""" -
Un ponte di stelle
L'autrice di questo libro, Michela Testani, sembra non appartenere a questo tempo. In un'epoca come quella che viviamo, nella quale le belle emozioni sembrano confinate in spazi troppo stretti e angusti, in questa raccolta di aforismi e immagini sembrano riprendersi il giusto spazio, lasciando finalmente respirare il loro potere, balsamo beneficio per gli animi. La vita di un essere umano è un puzzle composto da una quantità infinita di pezzi. Ogni tassello rappresenta un'esperienza, un'opportunità per riflettere e ricamare il nostro animo. Soprattutto i pezzi più difficili da incastrare sanno donare all'insieme un importante valore aggiunto. Il libro è la testimonianza di come sia possibile cadere e rialzarsi raccogliendo sempre qualcosa. -
Intarsi. Gocce di narrazioni in spicchi di vita
Ambra Manuela Tremolada è autrice di testi poetici e in prosa. -
CET. Scuola autori di Mogol 2017
"Ci sono eventi che inorgogliscono chi li organizza e che sono accolti con maggiore calore e partecipazione di pubblico, per l'esclusività che li caratterizza. Tante iniziative progettate dalla Aletti Editore rientrano in questa categoria speciale, accomunate dal successo e anche da una grande eco sui media nazionali, e tra queste un posto d'onore è riservato certamente al premio «CET. Scuola autori di Mogol». Non poteva essere diversamente, dal momento che il premio, giunto alla sua terza edizione, è contrassegnato dalla partecipazione di un'icona della musica italiana. Proprio Mogol, infatti, il più noto autore di canzoni in Italia, dopo un'accurata valutazione dei testi finalisti, ha scelto ogni volta il vincitore a cui consegnare una borsa di studio per frequentare la sua prestigiosa scuola."""" (Dalla Prefazione di Caterina Aletti)" -
Nadezda e le onde
La raccolta di poesie trae spunto dalla vita vissuta di Osip Mandel'stam, uno dei più grandi poeti del '900, e di sua moglie Nadezda M. La loro storia si è svolta all'ombra delle purghe di Stalin verso cui Osip scagliò un epigramma contro l'orrore. Osip subì per questo l'esilio con l'ordine che fosse ""isolato ma mantenuto in vita"""". Gli intellettuali erano malvisti dal potere, """"ogni morte è una fragola"""" diceva il dittatore. Saranno tre anni in un villaggio senza mezzi per sopravvivere, in realtà la solita eliminazione, senza testimoni, al momento adatto. In questo modo si uccideva ogni ricordo destinando persone e opere all'oblio. Se la poesia di Osip sopravvive è dovuto al coraggio e all'esercizio della memoria di Nadezda, poiché trascrivere pensieri su carta sarebbe stato un suicidio. Si affidò anche all'aiuto degli amici per recuperare e salvare ogni verso. Lei stessa descriverà al meglio la crudezza dei tempi vissuti in sue opere autobiografiche. Il ruolo degli intellettuali oggi ha un valore su cui si riflette poco, il loro operato evidenzia gli accadimenti sociali che ci coinvolgono inevitabilmente, in special modo la poesia, e quasi sempre il personale si fonde con la realtà. Dedicato al loro esempio, il manoscritto è suddiviso in due parti: la prima in memoria di Nadezda raccoglie suggestioni e pensieri che traggono spunto da episodi, spesso cruenti dell'epoca contemporanea, la seconda con riferimento a Osip contiene poesie più intime e personali. Sono """"onde"""" della memoria affidate a nuove testimonianze. L'efferatezza oggi conosce mezzi, più sofisticati e rudimentali allo stesso tempo, per svilupparsi. La storia dei popoli e l'arte sono prese di mira, c'è bisogno di affidarsi ancora alla forza del rigore della onestà intellettuale."" -
Lisistrata è tornata. (Mettere dei fiori nei vostri cannoni)
Lisistrata è un'opera che va oltre il suo tempo e ancora oggi dispiega tutta la forza del suo messaggio ""rivoluzionario"""". La rielaborazione proposta da Maurizio Bonanno riscopre il messaggio di Lisistrata, che, oltre all'invito alla pace e alla riconciliazione tra i Greci, rilancia l'affermazione della parità fra l'uomo e la donna, tornata di drammatica attualità e che rappresentò una tematica di forte impatto rivoluzionario (e piena attuazione) nel periodo storico della seconda metà del XX secolo, che nel femminismo e nel pacifismo ebbe i suoi simboli caratterizzanti. Ed ancora, un messaggio di pace tragicamente attuale, purtroppo, in questo momento in cui venti di guerra sconquassano soprattutto l'area del Mediterraneo. Ecco, allora, che questa trasposizione temporale rappresenta la volontà di lanciare, prendendo a riferimento il pacifismo hippie degli anni '60, l'appello al trionfo della pace ed al ripudio della guerra: """"Mettete dei fiori nei vostri cannoni""""! Sono trascorsi appena cinquant'anni - un'inezia nella storia dell'umanità - da quella rivoluzione, che fu culturale e di costume, che ha segnato definitivamente un salto epocale, eppure oggi i temi del pacifismo, del femminismo e della libertà sessuale, dell'uguaglianza di genere e della parità dei sessi, sono tornati a essere poco considerati. In una fase storica come quella attuale, dove l'intolleranza sembra prendere il sopravvento violentando i termini della convivenza civile, la sfida è essere attivi e responsabili in una società che sia aperta al dialogo con altre esperienze. Dal Medioriente all'Asia, dai Paesi arabi alla Corea, passando inevitabilmente - inesorabilmente, verrebbe da dire - per gli USA di Trump, nuovi, pericolosi venti di guerra spaventano. Eppure, stavolta il pacifismo sembra zittito da una verve di fanatismo che, attraverso i catalizzatori rappresentati dai nuovi social media, lascia spazio agli estremismi. Avanziamo verso un mondo che si globalizza, ma non per questo dobbiamo perdere la nostra identità, che è quella classica, culla della civiltà occidentale, la rilettura in chiave attualizzata dell'opera di Aristofane diventa così un modello che, attraverso l'impegno di una nuova Lisistrata sia capace di rinverdire la regola che si può definire """"rigorosamente antieroica"""", ma dalla forza dirompente."" -
L' ammutinamento è servito! Tre. Vol. 3
Questo volume rappresenta l'ultimo della trilogia intitolata ""Tre"""", composta dai volumi: """"Tre. Uno per tutti tutti per uno""""; """"Tre. Parte 2: ... e questa volta non ci fermerà nemmeno la criptonite!""""; """"Tre. Parte 3: l'ammutinamento è servito!"""". Tale trilogia è stata fortemente voluta e realizzata anche allo scopo di cercare una soluzione alle problematiche che si possono presentare quotidianamente nell'ambito della vita familiare, dove i poveri genitori appaiono come attori non protagonisti, mentre i panni delle guest star vengono vestiti dai figli, in questo caso dai 3 figli maschi. Nel volume 1 si è voluto raccontare l'infanzia dei tre piccoli eroi e cercare di risolvere le problematiche che insorgevano quando erano in tenerissima età. Nel volume secondo si è voluto argomentare circa la vita familiare diventata più complessa, essendo i tre decisamente più cresciutelli e trovandosi in una età nella quale si sviluppano concetti e idee di persone già grandicelle e con una materia grigia più sviluppata e in grado di sviscerare argomentazioni del tutto personalizzate e individuali e sempre meno filtrate dai genitori. Nel volume 3 ormai i bimbi sono abbastanza grandi per affrontare, sempre ovviamente senza l'aiuto costante degli attori non protagonisti, le problematiche che la quotidianità della vita può presentare e comunque con un diverso modo di approcciare le medesime, essendo gli stessi ormai in grado di capire, di apprendere, di poter sviluppare concetti a 360 gradi al fine di condurre in porto determinate decisioni, prese di posizione e scelte oramai prive o quasi totalmente prive di filtri."" -
La casa sul lago
Sabrina ha perso in un violento e inatteso incidente stradale la sua famiglia. Vive in una casa sulle sponde di un lago in un Paese piccolo. Dopo un periodo di difficoltà emotiva e esistenziale trova l'amore di Armando che la riesce ad amare e che sarà la sua ancora di salvezza lì nella solitudine del lago. Dopo la fine però del suo amore fugge all'estero, dove si reca a trovare una sua vecchia collega di lavoro: Paola. Questa è immersa in un vortice di droga e alcol che solo la sua amica potrà fermare. Le due donne vedono la vita in maniera più allegra adesso quando però tornano alla loro vecchia e ora fatiscente abitazione trovano tutto cambiato. Il panorama è devastato dalle costruzione abusive sorte tutt'intorno e persino la collina, che prima si erigeva si stagliava nell'orizzonte del cielo sembra cambiata per sempre. ""La casa sul lago"""" è un romanzo sulle difficoltà esistenziali legate al nichilismo e alla solitudine dell'uomo moderno che vive in una città lontana antenata dei centri storici in cui aveva vissuto da bambino. Con il paesaggio che cambia radicalmente nelle viscere cambia anche la personalità della persona; Sabrina e Paola trovano nel romanzo l'unico svago alle loro tristi solitudini nella decappottabile o nel divertimento più sfrenato simbolo di una perdita umana di valore, cuore e amore verso coloro che come Oreste nel romanzo vengono visti come nemici e quindi da abbandonare. Ma l'animo delle due donne rimane ferito fino nel profondo da cotanta solitudine il cui vuoto sarà riempito solo da accelerate con la macchina oppure con tristi e rammaricanti ricordi di un tempo ormai finito e concluso."" -
Antidoto
"Odori, sapori, immagini, sensazioni vissute da un giorno o da tanti anni si addensano all'improvviso tutti insieme in pochi versi, che scrivo più velocemente di un battito di ciglia. Lì ci sono la mia vita, reale o sognata, e le vite di tante altre persone che percepisco come fossero le mie. Scrivo sentendo e pensando a un qualcosa o al nulla; poi i versi sembrano rivelare tanti altri significati che non avevo immaginato e che appaiono come arrivare da un luogo molto lontano. Insegno a Roma, come docente di sostegno, in un liceo. Mi sono dedicata per diversi anni allo studio della matematica, da cui ho imparato la tenacia nel perseguire un obiettivo, a non arrendermi di fronte alle difficoltà, a unire il tutto in una visione ordinata e controllata della realtà, riuscendo così a tenere lontani dolori e sofferenze. Poi all'improvviso la poesia è arrivata nella mia vita, come la chiave che è riuscita a riaprire il cassetto di ciò che avevo nascosto e lasciato all'oscuro. Scrivere poesie mi ha fatto riscoprire la bellezza del vivere davvero, cioè vivere continuando a sentire e lasciandomi alle spalle la paura di provare fino in fondo le tante troppe emozioni che intensamente respirano fuori e dentro di me."""" (L'autrice)" -
Universo o multiverso
"Universo o multiverso"""" a dispetto del titolo, è una silloge poetica. Cambia solo la dinamica della scelta, così alla fine l'amore vince. Trattasi della controvertibile prospettiva in versi, del formidabile """"Pensiero al Contrario"""" (pAc), inverosimilmente sproporzionale a quella noiosamente infastidita del """"Pensiero Contrariato"""". Un fulgido esempio di biomeccanica mono binaria a impulsi qualsiasi, schierato a prescindere da una parte, con lampeggiante disappunto nei confronti dell'altra. Che manifesta attraverso emissioni tossico-neurali altamente indignanti, in ottemperanza al solo protocollo ostile a righe in bianco. L'imprescindibile pAc, di concezione tridimensionale a led, si pone in accordo per suonare meglio, e ci riesce benissimo. Con fare seducente, ammalia una parte, per scegliere """"l'infinito"""" delle altre, certo di ritrovarla ad aspettarlo, in virtù del suo fascino, a dir poco straordinario. Un principio esposto da quella sagoma del pAc, per essere messo in discussione, da chi vorrà onorarlo di valutare posizioni privilegiate rispetto alla sua, velatamente accattivante e a detta dei più, maledettamente sexy." -
Diario di una separazione
"In realtà si tratta di una novella. Quando siamo con qualcuno, o pensiamo a un soggetto qualsiasi, diventiamo per natura stessa della comunicazione una simbiosi complessa con il soggetto del nostro pensiero e con l'ambiente in cui questo soggetto è collocato. Questa simbiosi prodotta dalla comunicazione che firmo abbreviando Gordana Rukavina (1964) - Nana - ha la sua personalità. La storia comincia da incontri casuali sul pianerottolo della stessa scala del palazzo dove abitavo. Il seguito lo leggerete nel libro."""" (L'autrice)" -
Raccontar...si
In ognuno di questi racconti ci sono momenti indimenticabili della mia vita. Mentre li scrivevo ho messo a fuoco nella mente e nel cuore quei ricordi, li ho resi definitivi, non ho permesso al cervello di rimuoverli e l'ho fatto perché prima o poi tutti dobbiamo avere il coraggio di crescere. Per chi mi conosce forse ""leggermi"""" sarà una sorpresa, nei miei raccontini scoprirà una Marica diversa, una donna celata, vulnerabile, emotiva, sentimentale, tenera, passionale, quella insomma che la """"Marica ufficiale"""" ha sempre nascosto dietro corazze di presunta sicurezza, inattaccabilità, inamovibilità. La vera Marica è qui e forse può non piacere, deludere, ma è lei, e sarebbe bello apprezzare il suo coraggio a spogliarsi imparando a volerle bene per come finalmente ha accettato di presentarsi..."" -
Fiori e spine
"Non mi resta che ridere mentre porto fiori sulla mia tomba al cimitero degli uccisi dai battiti del loro cuore""""." -
Petali
"'Petali' è la prima silloge e raccoglie poesie recenti e meno recenti: un filo invisibile, che come un inno, intesse e attraversa diversi passaggi del mio percorso a cui corrispondono stili ed episodi autobiografici sublimati in versi. Una sequenza in tre parti contrassegnate simbolicamente da degli asterischi."""" (L'autore)"