Sfoglia il Catalogo ibs034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4641-4660 di 10000 Articoli:
-
Nuovi studi di pedagogia leopardiana
Leggere Leopardi pedagogicamente significa andare oltre i consueti clichés legati alla vulgata, ma significa pure suggerire una nuova prospettiva esegetica capace di aggiungere luce al quadro della critica. Svolte in continuità con le Pagine di pedagogia leopardiana, queste ricerche indagano il sostrato genetico, dunque l’influenza di letture, autori – primo fra tutti J.-J. Rousseau – e contesto recanatese, così fecondo nello stimolare la teoresi. Altro tema è l’autodidattica ideata per studiare e scrivere con successo; e, ancora, la Crestomazia, raccolta antologica compilata per fornire un percorso formativo. Questi Nuovi studi consegnano l’immagine inedita di un Leopardi nutrito di buona pedagogia nonché interessato a dare soluzione a problemi pratici. Di un Leopardi“impegnato” anche in chiave pedagogica. -
L'uomo e il paesaggio. L'economia umana e la sua influenza sugli aspetti paesaggistici e sulla biodiversità di un territorio
L’Abruzzo è la regione appenninica per eccellenza, l’unica area dell’Italia peninsulare in cui la montagna è stata centrale nella vita economica, sociale e culturale, perlomeno fino agli inizi del ’900. Oggi la situazione è cambiata. La montagna è stata abbandonata dai suoi abitanti, richiamati dalle nuove attività economiche che si concentrano nel fondovalle, lungo la fascia costiera, nelle aree metropolitane sempre più bulimiche e caotiche. Il ruolo centrale e secolare della montagna, nella nostra regione, improvvisamente si è dissolto. Si tratta di un evento epocale, frutto di uno sconvolgimento avvenuto a partire dal XVIII secolo che ha portato l’uomo a distaccarsi dal suo ambiente naturale. -
Il gioco della logica
La logica come gioco del pensiero, il gioco come metodo logico. Questa è la sfida che Lewis Carroll intraprende con questa opera anticonvenzionale. Un manuale di logica sillogistica per bambini, incentrato su di un gioco da tavolo originale, semplice ed istruttivo. Scritto in piena continuità con la poetica nonsense dei famosi racconti di Alice, il libro introduce il lettore ai concetti di base della logica e gli offre un gran numero di quiz con cui esercitarsi e sorridere. Questa nuova edizione si compone di una nuova traduzione, un saggio introduttivo su alcuni temi centrali della narrazione carrolliana e di una postfazione che analizza questa e le altre opere logiche di Lewis Carroll. Il lettore scoprirà aspetti nuovi del poliedrico scrittore, in modo interattivo e divertente. -
L'amore è una sciarpa rossa. Pio e Gio
Questo libro non solo è una testimonianza d’amore – già soltanto per questo avrebbe comunque un valore immenso –, ma è interessante perché raccoglie una documentazione esaustiva e importante di anni particolari, di eventi che attraversano la vita di numerose persone, asssociazioni e gruppi abruzzesi: persone che ruotano attorno all’attività parlamentare e politica di Pio Rapagnà, ma fanno soprattutto parte di quella vita associativa nella quale il nostro ha trovato la sua gente e le sue battaglie. -
Riflessioni sulla crisi. Il fisco... questo sconosciuto
In Italia dal 2008 la crisi economica sta creando gravissimi problemi alle piccole imprese e ai cittadini meno abbienti. La disoccupazione, specie quella giovanile, ha raggiunto livelli intollerabili. Molti giovani per trovare lavoro sono costretti a emigrare all’estero. I ricchi, avidi a dismisura, cercano di sopraffare i poveri con tutti i mezzi che hanno a isposizione. I normali cittadini sono confusi e spesso non sanno neanche come far valere i propri diritti. Ecco che allora compiono la scelta irrazionale e dannosa di cercare il cosiddetto “uomo della provvidenza”, il salvatore della Patria, in cui ripongono tutte le loro speranze. La società di oggi è sicuramente malata. Supportato dai pensieri dei migliori economisti e ricercatori a livello mondiale, il libro cerca una soluzione equa e ragionevole per poter risolvere la crisi attuale e migliorare la convivenza sociale. -
Dell’Amore, del Miracolo e della Morte. Eleonora Duse, Alessandra di Rudinì, Giuseppina Mancini: tre donne alla Capponcina di Gabriele d’Annunzio
Eleonora Duse, Alessandra di Rudinì e Giuseppina Mancini, tre grandi amori di Gabriele d’Annunzio sullo sfondo della «casa dei sogni», la Capponcina. Tre grandi passioni che Tobia Iodice ripercorre in questo volume ricco di frammenti di lettere e articoli di giornale inediti, da sorprendenti e nuove prospettive. Il legame con la celebre attrice viene ricostruito attraverso le cronache delle prime rappresentazioni teatrali delle opere che il Poeta scrisse per lei, La ricerca di una dimensione spirituale completa e di un senso profondo della vita è invece il filo attraverso cui viene letta la storia con la marchesa Alessandra di Rudinì, che in quell’amore investì tutta se stessa, La follia è il segno sotto il quale il lettore potrà infine risalire il lungo e tortuoso corso della relazione del Vate con la contessa Giuseppina Mancini, rivivendo attraverso le parole e le azioni a tratti farneticanti della donna una passione che fu probabilmente l’ultima vissuta da d’Annunzio con il massimo coinvolgimento possibile. -
Forme della notte
C'è un suono nuovo nella poesia di Giorgio Luzzi, una cadenza di rinnovata verità, più profondamente aderente alla ""non aggettivabile vicenda"""" della vita nel suo darsi nel tempo circoscritto dei giorni e dei mesi, ma più ancora nel suo perdersi, nel suo fuggire. Da sempre nitido, incisivo, e frequentemente epigrafico e perfino sentenzioso nella lucidità di uno sguardo acuto e ricco tanto di forza quanto di ironia, il verso sapiente di Luzzi si fa qui - in quest'ultimo libro, ultimo dei molti che lo hanno preceduto - non si dica arreso, ma più chiaro e accogliente, e insieme più robusto e riflessivo. Quasi un libro-congedo, un libro testamentario, dal titolo fortemente allusivo: uno di quelli a cui si consegna per immagini l'infinita e ad un tempo sintetica nostalgia dell'essere, espressa con parole tanto usuali quanto colte, che si dispongono in rime perfette nella loro dissimulata e ritmica congiunzione."" -
Volti
Sono ombre leggere, quelle da cui è attratto Luigi D’Isernia in questo libro, che ha come protagonisti gli sconosciuti, la massa che avanza e che scorre sotto gli occhi del flaneur girovago, osservatore attento e curioso. A guardar bene, nel libro si cela l’idea filosofica del flusso umano che passa sulla terra senza lasciar traccia. Tutto ciò produce quella malinconia intensa che avvolge i testi e che è, quasi certamente, la cifra essenziale della personalità del poeta, il quale mostra la propria insoddisfazione sull’andamento delle cose del mondo e soffre per l’impossibilità di realizzare l’umana aspirazione all’eterno (dalla Premessa di Gianni Oliva). -
Fermare il vento con le mani
Nella piccola città-fortezza di Pescara, nella seconda metà dell'800, vive Dorastella, una giovane donna dai capelli di fiamma e gli occhi chiari come il cielo all'alba. Nella sua sensibilità, per garantire la sicurezza economica al padre vecchio e malato, accetta di sposare un rozzo benestante, ma questo legame le porterà dolore e violenza, e sarà costretta a scelte tanto difficili per i tempi quanto coraggiose per poter riscattare la sua dignità e la sua vita. Tutto ciò mentre avvengono sconvolgimenti politici e sociali che trasformeranno il borgo in moderna cittadina. La storia di Dora è una delle tante possibili nel dipanarsi della messa in scena di un pezzetto di Storia in un angolo d'Italia in tempi cruciali, e di uno scorcio di vita quotidiana nell'atmosfera dell'epoca: c'è una girandola di briganti e patrioti; soldati e galeotti; l'eco dei moti rivoluzionari; i piemontesi; alluvioni ed epidemie; usi e costumi popolari; gente che, fra guerre e commerci, vive di un'ironia divertita e dissacrante; l'avvio del progresso con le sue nuove strade e case, ponti e ferrovie; i mestieri di ieri e i sentimenti di sempre. -
Quando la vita? Quaderno di poesie e traduzioni
“Tu sei bella – goccia di luce che penetra la notte del mondo” -
Dialetto e letteratura. Alessandro Dommarco e altre carte abruzzesi
I saggi compresi in questo volume nascono dal desiderio di riunire per la prima volta i lavori e gli studi di Antonella Del Ciotto, condotti a partire dalla fine degli anni ’90 a oggi. Il ""fil rouge"""" che li tiene insieme è rappresentato dall’attenzione e dall’interesse per la letteratura regionale, sia essa in lingua che in dialetto, di scrittori che hanno vissuto tra la seconda metà dell’Ottocento e il Novecento. La raccolta appare suddivisa in tre sezioni: la prima racchiude gli studi sulla produzione di Alessandro Dommarco, in versi e in prosa, riferibile anche ai suoi interessi di critica d’arte e di traduttore; la seconda riguarda la figura di Domenico Ciampoli, romanziere e novelliere di area verista, saggista, slavista e giornalista-divulgatore dell’abruzzesità; infine, la terza sezione si propone al lettore come una miscellanea in cui riaffiorano intellettuali abruzzesi quali Guido Giuliante, Domenico Postiglione, Vincenzo Bonanni, Ettore Janni e Luigi Dommarco che, con i loro scritti, hanno contribuito a far conoscere l’Abruzzo fuori dai confini regionali."" -
I mille lama. Alla ricerca della città invisibile Paititi-Akakor
Alla ricerca dell’eldorado nella selva amazzonica del Madre de Dios, a sud est del perù nel territorio degli ultimi incontactados. Monsignor Guido Canale, curatore dei reperti inca per i musei vaticani, viene in possesso del disco d’oro che Atahualpa pare portasse al collo quando venne trucidato da Francisco Pizarro nel 1533, poi donato dal suo sodale, padre vincente de valverde, al papa. Monsignor Canale trasmette le foto del disco alla sua più promettente ex allieva, Christine Spiller, e al suo socio Paolo Laurenzi, titolari dell’agenzia investigazioni L&S di Bolzano. Esaminando il disco i due scoprono alcune incisioni che indicano come raggiungere la città invisibile di Paititi-Akakor. Monsignor Canale organizza quindi una spedizione in Perù. Contemporaneamente, il professore dell’università di Lima Frank Emiliano scopre le coordinate del sito interpretando alcuni petroglifi incisi su una pietra nel Rio Queros. Il professore organizza quindi una seconda missione. I due gruppi si incontreranno nella selva peruviana del Madre de Dios. -
Detto Caino
Una vecchia racconta ai nipoti i fatti di cui è stata testimone durante la giovinezza. Dopo molti anni, uno di loro, per bisogno di verità, sente la necessità di trasmetterli. La vecchia continua a essere presente nel racconto soprattutto per dire la sua sui temi dominanti: bene e male, eroismo e viltà, egoismo e generosità. È il tempo in cui si costruisce l’Unità d’Italia. In un comune montano chiamato “Paese”, dopo una prima adesione all’idea unitaria sulla suggestione garibaldina, si verifica una violenta reazione popolare, nell’ambiguità dei comportamenti che fanno leva sulla necessità di difendere le tradizioni, la religione e, dunque, il vecchio regno borbonico. Il popolo si ribella, aggredisce le case dei notabili e ne uccide alcuni. Lo Stato reagisce mobilitando la Guardia Nazionale, i Carabinieri e l’Esercito. Gli avvenimenti che si susseguono, in parte spiegano il permanere nel tempo, e fino ai nostri giorni, della diffidenza verso le Istituzioni, il sospetto di broglio per qualunque proposta di cambiamento e confermano anche il contesto sociale che ancora oggi chiamiamo “conservatore”. -
«Nessuna parola inutile». Poesia, prosa e teatro nella vita di Elena Bono
Amante della ricerca erudita e del labor limae, profonda conoscitrice delle Sacre Scritture e della cultura classica, protagonista della vita intellettuale degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, apprezzata da Pasolini, legata al mito di Leopardi e a Emilio Cecchi e, non ultimo, staffetta partigiana, Elena Bono ha alle spalle una vicenda umana e artistica che rappresenta un itinerario importante della storia letteraria e culturale italiana del secondo dopoguerra. Il presente volume ripercorre la vita e le opere della scrittrice ligure d’adozione, dagli esordi con Garzanti (1952), attraverso l’ampia produzione di saggi, poesie e racconti sull’esperienza partigiana, fino agli scritti degli ultimi anni (2011), ai romanzi sul tramonto della coscienza umana e civile dell’uomo al servizio del male e alle più recenti prove drammatiche, dominate dal tema della memoria storica e dei rapporti intergenerazionali. Le vicende biografiche sono arricchite da testimonianze personali, frutto delle conversazioni private intercorse tra l’autrice e la studiosa, e da notizie inedite, documenti, carteggi, appunti trascritti per la prima volta. -
Silvio Spaventa. Nel bicentenario della nascita
L'anniversario della nascita di Silvio Spaventa è un'occasione per ricordarlo e per ripercorrere alcune tappe della sua vita avventurosa, immaginando un'epoca in cui non si nasceva italiani, ma ""Napolitani"""", Piemontesi, Toscani, ecc. Silvio Spaventa volle, insieme a tanti altri intellettuali e rivoluzionari, uno Stato unitario in cui ciascuno si sentisse membro di un'unica nazione. A costoro riuscì l'impresa, che sembrava impossibile, di unificare il territorio che oggi chiamiamo Italia. Questo libro si pone l'obiettivo di diffondere la conoscenza di Silvio Spaventa attraverso il racconto degli avvenimenti principali della sua vita e di portare all'attenzione dei lettori alcuni documenti inediti, come l'albero genealogico della sua famiglia (redatto dal pronipote Rosario Spaventa) e le vicende storiche della realizzazione dei due monumenti a lui dedicati a Roma e a Bomba."" -
John Henry Newman e l'idea di letteratura. Con due saggi tradotti e commentati
San John Henry Newman (1801- 1890) è stato uno dei più grandi pensatori nell’ambito della cultura di lingua inglese. Uomo di Chiesa, Anglicano convertitosi al Cattolicesimo nel 1845, ha lasciato una solida eredità intellettuale per il pensiero teologico e filosofico, eredità formata attorno a capacità e conoscenze letterarie spiccatissime. Questo volume, composto da un saggio introduttivo e da una nuova traduzione annotata di due saggi newmaniani curati dall’autrice, vuole concentrarsi sugli aspetti letterari dell’opera di Newman, mirando, da un lato, a sottolineare la lungimiranza teorica e la reciprocità fra questa e il pensiero teologico del Cardinale e, dall’altro, a definire i tratti della sua straordinaria influenza sulle lettere vittoriane e moderniste. -
Umbrarma
La poesia di Marino è poesia di discrezione appartenente all’uomo prima ancora che al poeta. La scelta o l’elezione dialettale trova così naturaliter il proprio habitat; un calabrese asciutto di scrittura, e davvero essenziale. Un orto coltivato liricamente quasi in segreto fin dal lontano esordio di Umbri (1992), ma ora tanto più consapevolee si direbbe definitivo, grazie alla profonda sensibilità di un orecchio avvertitissimo. Il libro di un poeta raro e rado, che dà vita a un mondo di ombra e di luce, di sentimenti e di affetti, di carne e di anima (parola-chiave): quotidianità colte e restituite nelle loro piùintime e domestiche risonanze. -
I manoscritti non bruciano. Ponzio Pilato e Bulgakov
I manoscritti non bruciano parla sia del “personaggio” Ponzio Pilato che agisce nel libro di M.A. Bulgakov il maestro e margherita sia della vera figura storica del “giudice della giudea”, inquadrata con più esattezza di quanto si è fatto sinora dal punto di vista storico, umano e religioso. L’autore, sulle figure di Gesù e Ponzio Pilato, ha scritto una storia tutta sua, a tratti anche commovente, con l’intento di colmare un’indegna lacuna storica, letteraria e, se si vuole, anche religiosa, con l’obiettivo, seppure ardito, di gettare un po’ di sole sulla figura del giudice romano rimasta per troppi secoli nel buio della storia e del giudizio umano. Quello che nelle intenzioni dell’autore doveva essere un saggio, si è poi trasformato in una narrazione serrata e avvincente. Non poteva essere altrimenti. -
Finché c'è il merlo e altre poesie
Fu Gianfranco Contini a raccomandare a Scheiwiller il primo libro poetico di Roberto Luciano Tàpparo, Finché c’è il merlo. Sistemate in questa scelta oculata di Margherita Cassani, dalle poesie che Tàpparo ha scritto negli anni (fino alle poesie inedite raggruppate nell’ultima sezione) emerge la figura di un poeta defilato, ma concretamente domiciliato nel suo terroir, sia perché sempre in lui l’”ispirazione” procede dall’occasione, sia perché vi si mantiene vivissima la “crepuscolare” e ironica necessità di muoversi su registri che innervano il poetico nel prosastico, traendo dalla radice emblematica delle cose le parole che ne mantengono – pur nelle proiezioni analogiche – la terrestrità allegorica, la loro umile quota di realtà. -
I miei occhi mi lasciano partire
Il viaggio e il ritorno, storie d’amore abbandonate come mozziconi in un posacenere; partenze, addii rappresi come lacrime sulle ciglia; autobus, traghetti, bar, strade, stazioni, taverne untuose, divani slavati, musica, tanta musica e colline spruzzate di viola; sbronze di vino in camere ammobiliate, molto ridere e piangere insieme, meste bevute tra lenzuola sfilacciate come le nuvole nel cielo; dischi jazz spaccati sul pavimento, frammenti, istantanee, profumi, sigarette spente e accese, vorticare e bruciare di amori brevi come il tempo; bottiglie, pagine mucide, spasmodici roghi nei cuori e sogni di una vita insieme. Dodici racconti brevi, uno per ogni mese dell’anno. Perché d’altronde, quel che resta del tempo e di noi, è solo una dolce nostalgia da bere scrutando la vita nel fondo di un bicchiere abbandonato su una tavola sparecchiata.