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Istria e Dalmazia. Le città della Serenissima e la loro difesa. Ediz. bilingue
Questo reportage fotografico, costituisce un fondamentale studio sulle rotte commerciali della Repubblica Veneziana e sulle strutture difensive, ma anche sugli altri manufatti architettonici, costruiti dalla Dominante lungo le coste istriane e dalmate. Scaturito da un lungo lavoro di studio e ricerca sulla cultura istroveneta, e supportato dalla catalogazione rivolta al recupero e alla valorizzazione dei beni culturali di questo territorio, il volume offre un'ampia gamma di spunti di riflessione sui legami che hanno avvicinato Venezia alle coste istro-dalmate nel corso della storia. L'obiettivo di questa pubblicazione è infatti anche quello di far conoscere al lettore le radici comuni dei popoli istro-veneti per valorizzarne il patrimonio naturale, marino in particolare, e quello storico-architettonico: elementi volti a unire e a sviluppare rapporti di interscambio turistico e culturale tra questi Paesi affacciati sullo stesso mare. -
I dolci segreti dei pasticcieri padovani. Vol. 2
Dopo la prima edizione de ""I dolci segreti dei pasticcieri padovani"""", a meno di un anno di distanza esce il secondo volume che raccoglie 23 nuove ricette proposte da alcuni dei più rinomati pasticcieri padovani. Un volume riccamente illustrato, e che comprende anche una breve descrizione di ogni pasticceria e del suo Maestro pasticciere, che racchiude le dolci specialità di ognuno di loro. Chi lo desidera può cimentarsi in quest'arte seguendo le ricette proposte che sono illustrate e spiegate in modo chiaro e completo."" -
Le fastose cene di Paolo Veronese nella Venezia del Cinquecento. Ediz. illustrata
Paolo Veronese è l'interprete del modo di vivere intellettualmente libero e gioioso della società veneziana nel Cinquecento. La sua descrizione delle Sacre Cene si discosta significativamente dal soggetto evangelico, compiacendosi, invece, della fastosa rappresentazione di una società mondana e raffinata, come quella della Venezia del XVI secolo, in cui i banchetti costituivano una vera e propria espressione del potere politico e sociale, fossero in onore di dignitari in visita, o per feste e matrimoni. Le Cene del Veronese non smettono di consegnarci una meravigliosa atmosfera di festa che arriva a contagiare l'osservatore, poiché il pittore riesce nel miracolo di creare una solarità capace di irraggiare allegria e gioia di vivere, incantando l'animo di coloro che vengano a trovarsi davanti ai suoi banchetti, dove gli abitanti del mondo celeste si confondono con i comuni mortali. -
Alimentazione consapevole evolutiva. La consapevolezza delle nostre scelte fa la differenza! Madre Terra ci chiama, la nostra anima ci chiama. Riconnettiamoci
Questo scritto nasce da un'ispirazione interiore profonda e dal sentimento di condividere strumenti importanti. L'intuito guida a concezioni che la scienza traduce nel tempo. -
Manuale dello studente del Ponte alla Libertà
"All'interno del libro troverete diversi discorsi dei Maestri Ascesi donati attraverso il Ponte alla Libertà Spirituale, con i quali i Maestri offrono dei preziosi insegnamenti tanto per gli studenti quanto per i direttori di gruppo. Tra gli argomenti più importanti vi sono le preparazioni che riceve lo studente dagli Angeli e dagli Elementali prima e durante un'attività spirituale; come collaborare affinché ci sia una maggiore scarica di energia ascesa e vari suggerimenti per il direttore di gruppo su come dirigere e assistere una riunione""""." -
Il ritorno di Djwal Khul
Vostro Fratello in eterno il Tibetano. -
Discorsi dell'Amato Saint Germain per i suoi studenti
Amati studenti della Luce, con onore, gioia e immensa gratitudine alla Divina Presenza IO SONO e all'Amato Maestro Saint Germain, vi presentiamo il Suo libro Discorsi dell'Amato Saint Germain per i Suoi Studenti, finora inedito in lingua italiana. In questo libro il Maestro ci istruisce attraverso un'infinità di argomenti tra i quali: Il Centro Cuore di Luce; la Fiamma Auto-sostenuta; La Croce di Fiamma Azzurra; L'Immagine della Presenza IO SONO; L'alimentazione; L'importanza di utilizzare le gemme e la musica nelle applicazioni; Del Potere della Luce e l'importanza dell'America; Istruzione spirituale della Nuova Era basata su modelli di completa libertà. Il Maestro dona consigli per le attività di gruppo relative all'Insegnamento e, soprattutto, per le applicazioni delle pratiche d'invocazione e decreti del Fuoco Sacro; L'importanza dell'utilizzo dei Gioielli di Luce o Talismani, che sono forme dei piani superiori caricate con l'energia dei Maestri Ascesi, con il proposito di emanare l'energia Maestra Ascesa ovunque noi andiamo attraverso i Gioielli di Luce. Anche in questo testo il Maestro parla dell'arte della Precipitazione, ossia di come manifestare le idee divine che risiedono nel Grande Sole Centrale. Questo libro è un gioiello di grande saggezza e aiuta lo studente a vivere la quotidianità in costante collegamento con la Divina Presenza IO SONO. Chi legge questo testo con attenzione, come anche gli altri libri del Maestro, sentirà che l'Amato Saint Germain gli sta parlando in prima persona e sta entrando con la Sua Luce fino alle più intime fibre del suo essere. -
L' altra guerra-Der Andere Krieg. 1915-1918. Ediz. bilingue
Il tratto del fronte della Grande Guerra compreso tra il Pasubio e gli Altipiani, viene rivisitato attraverso una straordinaria sequenza fotografica ricavata dall'album personale di un capitano dell'Esercito Imperiale. Si tratta di Johann Radda originario di Olomutz Cekia, il quale dal quartiere di Villa Parisa presso Lavarone, dove aveva sede il suo Comando, aveva ampia facoltà di muovere e di fotografare (anche mediante ricognizioni aeree) il fronte visto dall'altra parte, ovvero dalla parte dei nostri ex nemici. Sono foto inedite, di ottima qualità, sortite dall'album personale di Radda, casualmente ritrovato tra libri e oggetti antiquari, che, come in un diario visivo, riporta tutti i luoghi conosciuti nel suo peregrinare bellico, fino anche al campo di prigionia di Servigliano dove concluse il suo percorso militare prima di poter rientrare in Patria. -
Nietzsche tra le stelle. L'eterno ritorno e la cosmologia
Una delle concezioni del tempo più suggestive è senza dubbio quella dell'eterno ritorno di Nietzsche, punto focale del pensiero nietzscheano di cui spesso però si mette in luce la contraddizione con il resto del pensiero del filosofo. Nietzsche da una parte nega ogni forma di meccanicismo e dall'altra afferma con decisione il continuo riproporsi di una catena di eventi che non può essere cambiata nemmeno nel minimo particolare. Ogni attimo è già stato vissuto e ogni momento futuro è già segnato per Nietzsche, giungendo così a una visione nichilista del mondo e della vita. È una strada senza fine e senza via d'uscita quella tracciata da Nietzsche. È possibile tuttavia una lettura dell'eterno ritorno diversa da quella morale, ed è quella scientifica. L'eterno ritorno può essere inteso come teoria cosmologica in risposta alle questioni sollevate dalla scienza dell'epoca. La scienza non è al centro della riflessione di Nietzsche, ma in questa egli ricerca un maggiore sostegno alle sue teorie, che più che filosofiche sono teorie morali. La teoria dell'eterno ritorno è stata formulata da Nietzsche sulla base di una motivazione morale, per dare un forte sprono su questo piano, ma la sua formulazione è anche una risposta ai timori sollevati sul piano scientifico dalla formulazione del secondo principio della dinamica che porta necessariamente alla morte termica per il nostro universo. L'idea della ciclicità del tempo e del mantenersi dell'universo sempre costante riproponendosi con la stessa materia è ancora alla base di alcune teorie cosmologiche scientificamente accreditate per le quali il pensiero di Nietzsche può costituire un valido fondamento filosofico. Proprio queste cosmologie contemporanee possono inoltre mostrare una via d'uscita alle contraddizioni dell'eterno ritorno, indicando una terza via che non cada nel rigido determinismo. -
Ernesto Nathan Rogers. La rappresentazione come strumento per la conoscenza dell'architettura. L'architettura come strumento per la rappresentazione della società
Sappiamo bene che certi temi sono ormai completamente avulsi dal contesto storico attuale, tuttavia, quello che si è cercato di focalizzare in questo breve scritto sono soltanto alcuni aspetti dell'opera e del pensiero di Ernesto N. Rogers che riguardano fondamentalmente il rapporto tra l'uomo, l'architettura e la società e che rappresentano la base dei suoi insegnamenti. Di conseguenza, a partire dall'idea contenuta nel concetto ""rogersiano"""" di disegno, che è inteso non come semplice tecnica di rappresentazione bensì come studio dell'opera architettonica rivolto alla conoscenza della storia, si è poi cercato di delineare, attraverso una chiave di lettura che potesse essere in grado di eviscerarne tutta la complessità, il tipo d'interesse che egli pone nei riguardi del rapporto tra tradizione e innovazione. Quando Rogers, infatti, alla fine del 1953 assume la direzione di Casabella, oltre alla questione del disegno, fa sì che la rivista si caratterizzi fin dai primi numeri proprio per la volontà di tenere insieme l'archetipo, inteso come tradizione, e l'innovazione tecnologica. Tuttavia, un altro aspetto importante che caratterizza questa prima fase della rivista è proprio la continuità - anche se di breve durata - con quel filone 'spontaneista' inaugurato dalla precedente conduzione di Pagano. Pertanto noi crediamo che il concetto dell'architettura come rappresentazione dei valori non solo di una comunità ma dell'intera società, si evinca proprio dai temi trattati in questi primi numeri di Casabella e dai progetti che Rogers realizza negli stessi anni; tra questi, quello per Borgo San Sergio a Trieste."" -
Beni mobili: la movimentazione delle opere d'arte
Questo libro è la storia di un viaggio dentro la movimentazione delle opere d'arte a partire dalle ragioni, dalle condizioni e dalla legislazione che la consente, per passare al sistema degli imballi e dei trasporti, per arrivare attraverso la lettura della materia delle opere alle modalità della loro descrizione, fino alla dotazione di un repertorio bibliografico per chi intenda documentarsi prima di partire. È un'esperienza nata dentro al museo perché è luogo della partenza e del ritorno, per i beni mobili e per noi che, consapevoli di un privilegio, ci lavoriamo. -
Il monastero e la città. Architettura francescana femminile nell'Italia medievale
Il francescanesimo ebbe una cruciale portata storica, sociale e culturale nell'Italia medievale. Gli effetti dell'azione e della presenza dei frati Minori nelle città sono ormai noti alla storiografia e, ancor oggi, ben percepibili dalla monumentale presenza delle loro architetture religiose negli spazi urbani. In tale quadro, rimangono tuttavia molti aspetti da chiarire circa il ruolo svolto dalla componente femminile, ovvero dall'Ordine delle clarisse. La silente immanenza del monastero e la clausura: sono le principali caratteristiche alla base dell'idea che, a causa dell'ordinamento patriarcale medievale, le religiose vivessero in un mondo a parte. Eppure l'isolamento fisico delle comunità non corrispondeva alla cancellazione della significativa funzione culturale e sociale determinata dalla loro esistenza. Questo volume offre una lettura del rapporto fra il monastero e la città. Un'osservazione compiuta sia dall'esterno, sia dall'interno, attraverso un percorso di analisi architettonica fra i pochi edifici delle clarisse sopravvissuti ai secoli nell'Italia nordorientale. Un numero contenuto di chiese e strutture claustrali, spesso estremamente rimaneggiate o destinate a nuovo uso, esaminate in maniera approfondita e poi poste a confronto con le architetture dell'Ordine presenti in altre regioni d'Italia. Monumenti rari, talvolta dimenticati, che furono luoghi rilevanti per le città e, al contempo, spazi speciali della spiritualità medievale. -
Gli enzimi per il trattamento di manufatti artistici
Gli enzimi sono catalizzatori biologici capaci di modificare la velocità di reazioni chimiche di trasformazione di vari substrati negli organismi viventi, o secreti all'esterno. Di particolare interesse sono quelli che accelerano queste reazioni, così da farle avvenire in tempi brevi. Negli ultimi decenni il progredire delle scienze biologiche e delle biotecnologie ha reso possibile ottenere molti enzimi in forma purificata da varie specie viventi, così da renderli facilmente disponibili come comuni reagenti chimici. La fondamentale differenza tra i convenzionali reagenti chimici è il duplice livello di specificità degli enzimi: la selettività verso il tipo di substrato su cui agire, e la capacità di catalizzare una specifica trasformazione. Attualmente gli enzimi idrolitici sono quelli che trovano maggior applicazione nella conservazione e restauro dei Beni Culturali: per la rimozione di sostanze filmogene invecchiate, rimozione che altrimenti verrebbe condotta con materiali tradizionali, come i solventi organici, gli acidi e gli alcali, con scarsa selettività e maggiore rischio di tossicità per l'operatore e di impatto ambientale. Le positive esperienze condotte in questi decenni a livello internazionale dimostrano inequivoca¬bilmente che questo preziosi reagenti devono diventare materiali di elezione nella dotazione dell'operatore in vari settori del restauro. -
Polimeri di sintesi per la conservazione della pietra
Il mercato dei prodotti per il restauro, troppo di nicchia per poter sostenere una ricerca mirata, ha sempre ""preso a prestito"""" materiali nati per altri settori. Non sempre però per le resine sintetiche sono state fatte valutazioni di resistenza nel tempo che potessero fornire un buon margine di sicurezza per l'integrità dell'opera. Questo agile volume si propone di presentare in maniera unitaria i materiali di sintesi che trovano attualmente utilizzo nel settore del restauro lapideo (esteso naturalmente non solo alla pietra ma ai laterizi e alle malte), senza perdersi in una trattazione chimica che viene rimandata ai testi classici. Il lettore troverà quindi esposte le caratteristiche delle principali classi di polimeri (e non solo), con particolare riguardo alle modalità applicative, alla sicurezza per l'operatore, alla resistenza nel tempo. Vengono riportati sinteticamente anche esempi di applicazioni di prodotti commerciali su monumenti, tratti sia dalla letteratura che dalla esperienza personale dell'autore, così come i risultati di studi comparativi, che hanno spesso messo in evidenza le problematiche di questo settore. Un volume rivolto quindi ai restauratori e agli operatori del settore, mirato a chiarire gli interrogativi che nascono """"sul campo"""""" -
Mago bianco. Vita e segreti di Pietro d'Abano, Medico ed eretico
Pietro d’Abano (1250-1315) è un genio avvolto nel mistero. Uno di quei pionieri della scienza, quando ancora si chiamava magia, che propiziarono l’uscita dal Medioevo e l’avvento del Rinascimento. Fu filosofo, astronomo e astrologo, ma soprattutto medico, e per questo a lungo perseguitato dall’Inquisizione, che ben tre volte cercò di condannarlo al rogo come eretico e negromante. Le sue opere sono note agli studiosi, ma poco si sa della sua vita. Anzi, delle sue vite. Perché, in un’epoca in cui il solo viaggiare era un azzardo, dopo l’adolescenza tra Abano e Padova fuggì a Costantinopoli, dove imparò le lingue e le arti mediche, quindi visse dieci anni nella nuova capitale d’Europa, Parigi, da insegnante alla Sorbona, e infine tornò a Padova, dove diede inizio alla sua famosa scuola medica, prima di sparire letteralmente dalla faccia della terra. Ma la morte è solo l’ultimo degli enigmi di Pietro d’Abano che queste pagine intendono svelare. -
I pigmenti dell'800
L'Ottocento è stato senza dubbio il secolo più importante per lo sviluppo del colore come lo conosciamo oggi. Con i primi, incerti, passi della chimica moderna compaiono alcuni pigmenti destinati a imporsi negli atelier degli artisti, per arrivare fino a noi: cobalto, cromo, zinco e cadmio sono i nuovi elementi che andranno a riempire le tavolozze, tra una diffidente cautela e una entusiastica adozione. L'affinamento dei metodi di sintesi e la complessità nella composizione dei colori, con le parallele progressioni dello sviluppo tecnologico e quello commerciale, porteranno alla quasi totale scomparsa della conoscenza dei materiali da parte dei loro utilizzatori finali, ossia gli artisti, lasciando anche spazio ad adulterazioni e formulazioni fallimentari. I pigmenti della tradizione verranno ripresentati in forma più pura, mentre alcuni pericolosi protagonisti, come il bianco di piombo e i verdi arseniosi, continueranno a mietere vittime in attesa delle normative sulla sicurezza del secolo successivo. Si tratterà di un difficile viaggio tra i trionfi della scienza, celebrata dalle esposizioni universali, le correnti artistiche alla ricerca di nuove rese del colore, e le sperimentazioni rese possibili dagli avanzamenti tecnologici, ma nascoste dietro le barriere dei segreti industriali. Un viaggio che richiede come sempre un minimo di spirito d'avventura e di curiosità nei confronti dell'ignoto. -
Disabilità: la storia, il linguaggio, la condizione, la convenzione ONU
Il presente Quaderno dà avvio alla Collana Per una Nuova Cultura della Disabilità che vuole contribuire alla creazione di un nuovo approccio culturale e sociale nei confronti della condizione di disabilità, per consentire una piena partecipazione e inclusione sociale. Al tempo stesso, tale Collana si offre per essere uno strumento di lavoro di riferimento per professionisti, esperti nell'ambito del disability management, oltre che per volontari i quali condividano un impegno comune nella tutela dei diritti delle persone con disabilità. A tale scopo vengono inizialmente ripercorse le tappe storiche di maggior rilievo e i cambiamenti sociali e culturali nel corso delle differenti epoche che hanno interessato il modo di concepire la disabilità. Viene successivamente realizzato un focus sull'evoluzione concettuale e culturale che ha portato a significative modifiche del lessico, degli approcci e delle politiche in materia di disabilità. Un'attenzione particolare è data alla ""condizione umana"""", al carattere di dinamicità della stessa e di peculiarità a seconda del singolo individuo. A conclusione del presente volume viene trattata la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che pone al centro del sistema di tutela della disabilità la parità di trattamento e l'uguaglianza dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone con disabilità e che rappresenterà quel filo conduttore di riferimento per gli approfondimenti dei futuri Quaderni."" -
I 60 anni della carta di Gubbio. Strategie per la salvaguardia dei centri storici
Dal 17 al 19 settembre 1960 si tiene a Gubbio un importante convegno sul tema della Salvaguardia e il Risanamento dei Centri Storici, promosso da otto Comuni italiani: Ascoli Piceno, Bergamo, Erice, Ferrara, Genova, Gubbio, Perugia, Venezia. Siamo nell'Italia che usciva faticosamente dalle ferite del secondo conflitto mondiale. A distanza di oltre 60 anni da quel settembre del 1960, Italia Nostra, con le Università ""Lumsa"""" di Roma, """"Giustino Fortunato"""" di Benevento, la Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio della """"Sapienza"""" Università di Roma e con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Centri Storico Artistici, ha ricordato quei giorni organizzando una serie di iniziative che avessero per tema quello che fu alla base della Carta di Gubbio. Sono stati invitati a partecipare gli 8 Comuni firmatari della Carta e quelle città d'arte che hanno ottenuto riconoscimenti sia internazionali (Matera, prima città italiana a essere stata designata Capitale Europea della cultura nel 2019, a cui ha fatto seguito, per il 2025 Gorizia con Nova Gorica), sia nazionali dal MiC come Capitali italiane della Cultura (Lecce, Palermo, Parma, Procida e altre). Si è iniziato con un primo seminario preparatorio a Bologna (30 gennaio 2020), a cui è seguito il convegno di Benevento (22 ottobre 2020). Nella serie di seminari romani nel corso del 2021, che hanno concluso questo lungo, ma stimolante percorso, si è voluta ribadire l'attualità della Carta di Gubbio, rispondendo alla necessità di un esame critico della situazione attuale che ne ha reso più difficile l'applicazione; ponendo altresì l'obiettivo di far partire ricerche mirate e di dare corpo a proposte operative conseguenti all'analisi in campi diversi: economico, urbanistico ed edilizio, di sicurezza sismica e di preparazione culturale."" -
Gente di terraferma. Una quasi storia di Mestre raccontata attraverso trentacinque interviste
"Ogni limite ha la sua pazienza""""; è vero che è solo una battuta del padre della comicità di casa nostra, il mitico Totò, ma ci ricorda che sorridere può essere la modalità giusta per iniziare una camminata attraverso una città, fermandosi per incontrarne protagonisti, più o meno noti. Una battuta che può voler dire che dopo tanto tanto tempo trascorso su questo pianeta, addirittura a cavallo di due secoli, viene finalmente voglia di mettere da parte certi preconcetti e di ascoltare quanti, da anni, ti invitano a raccogliere in un volume articoli ed interviste, coerentemente con il lavoro di una vita. Facendolo per raccontare e raccontarsi, ma anche e soprattutto per il piacere di far conoscere persone, storie ed aneddoti che altrimenti non avrebbero altre strade. Il libro raccoglie le conversazioni con insegnanti, medici, scrittori, forze dell'ordine, ristoratori, professionisti, sportivi, artisti e molti altri. Un modo per portare in primo piano mestrini o comunque persone che hanno a che fare con Mestre, non tutti noti, e per far conoscere storie ed aneddoti che diversamente non sarebbero mai stati ricordati. Attraverso questi racconti, le memorie e le considerazioni dell'autore, si cerca di far rivivere il passato, raccontare il presente ed ipotizzare il futuro della città." -
Pittura e decorazione in Palazzo Cordellina a Vicenza
Questo terzo numero della rivista documenta il più importante cantiere-scuola organizzato e gestito dal Corso di restauro dell'Engim Veneto nei suoi ormai trent'anni di vita. Un'esperienza che ha visto docenti e allievi avvicendarsi nelle stanze di Palazzo Cordellina per oltre un quinquennio, mettendo in pratica le metodologie e le tecniche più avanzate apprese nelle aule e nei laboratori della scuola. Al centro del restauro, Palazzo Cordellina, uno degli edifici simbolo della Vicenza del tardo Settecento, che nelle sue sale custodisce uno dei più splendidi complessi decorativi della città, dovuto alla maestria di Giacomo Ciesa, Paolo Guidolini e David Rossi. Indice: Renzo Fontana, Editoriale; Chiara Visentin, Le ""vite"""" di Palazzo Cordellina; Chiara Rigoni, Pittura e decorazione: Giacomo Ciesa, Paolo Guidolin, David Rossi; Renzo Fontana, Modelli antiquari e numismatici nella decorazione del palazzo; Umberta Trevelin, Tecniche decorative; Patrizia Peruzzo, Intonaci, stucchi e doratura, Francesco Rizzi, Analisi diagnostiche; Roberta Giorio, Aspetti conservativi. Interazione fra l'attività di restauro e l'ambiente; Fiorella Soffini, Aurelia Rampon, Elena Zironda, Il restauro delle decorazioni pittoriche; Serena Franceschi, Adelmo Lazzari, Rilievo digitale per la documentazione, lo studio e la ricostruzione interpretativa del cassettonato ligneo della Sala Dalla Pozza.""