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La regal Torino. Da capitale del ducato a capitale del regno
150 anni 1563-1713 storia di Torino capitale. -
Voci dall'anima. Storie, figure, tradizioni delle valli cuneesi
Viaggio nelle cose belle e semplici che hanno caratterizzato il passato delle valli cuneesi, dei suoi abitanti. -
Primalpe duemilaventidue. Cultura e tradizioni
Cultura e tradizioni antologia di narrativa e poesia. -
Primalpe ragazzi 2022
Età di lettura: da 7 anni. -
Le manusie
Poesie. -
Col naso all'insù
Età di lettura: da 6 anni. -
Andrea Arione. Il papà dei cuneesi al rhum
L'anima di una città si fonda e sui sacrifici di chi in quella città ha saputo lasciare la sua impronta. In queste pagine ci si immerge in una Cuneo di altri tempi, tempi caratterizzati da sviluppi lenti e genuini, alla riscoperta dei valori del passato. Si svela il lavoro di un uomo, Andrea Arione, che si afferma costante e tenace nella dimensione di quella Cuneo antica, quasi dimenticata. Ed è qui che nasce la magia: il cuneese al rhum, piccola prelibatezza al cacao ormai simbolo della nostra cittadina. -
Vivere al secolo cent'anni di ricordi, persone, emozioni
Una saga familiare di affetti e di emozioni, memoria di una comunità viva e partecipe alle gioie e ai dolori di tutti. Con verve e ironia. Il sentire quotidiano, l'orgoglio di appartenenza, la casa che interagisce con i ricordi. Un testimone tramandato per guardare al futuro con ducia e far crescere i sogni. Sull'architrave dei nostri cuori un raggio di sole scrisse: «Per sempre». Era il 4 ottobre 1970. Un castello, il Roccolo di Busca, il lago delle ninfee, il tigli secolari. Quattro anni dopo al santuario di Monserrato, a Borgo San Dalmazzo, l'abbraccio di due nubi lo confermarono con un pennello intinto di pioggia e con il fragore di un lampo. Restarono i violini e l'Ave Maria. Un attimo di buio e di raccoglimento, poi, ad accogliere gli sposi sul sagrato, un sole benaugurante. Un sel e vecchia maniera li consacrò la settimana dopo nel parco d'Abruzzo: due orsi bruni con due cucciolotti al seguito, un maschietto e una femmina. Irti, teneri e felici. Negli anni a seguire ne incontrarono altri due, altrettanto gioiosi, altrettanto cari. Le ninfee del Roccolo per festeggiare si aprirono a mostrare il sorriso di tre piccole principesse. É l'incipit di una favola? No, è una storia vera. Una narrazione aperta. A chi la penna? -
Pennellate di un carisma. Il «Piccolo Disegno» di padre Médaille nel nostro tempo
Jean-Pierre Médaille, sacerdote gesuita, nato a Carcassonne (Francia) il 6 ottobre 1610 e morto a Ballon (Francia) il 30 dicembre 1669, fondatore delle Suore di San Giuseppe, fa parte di quelle persone che dietro le quinte hanno agito seminando la profezia del Vangelo nel silenzio delle piccole cose quotidiane. Le pagine di questo libro vogliono essere una semplice rilettura della spiritualità di padre Médaille, il cui progetto è appellato 'Piccolo Disegno'. L'autore la rivisita secondo quattro 'tratti creativi di colore': la spiritualità del quotidiano, la fraternità che nasce dall'Eucarestia, la profezia dell'umiltà e la missione che si muove dal cuore pulsante del Dio Trinità. -
Quintessenza il cuore della consapevolezza
Quintessenza è un processo esperienziale di Ricerca Personale Interiore scaturito da conoscenze e strumenti acquisiti e praticati dall'autrice nell'arco di oltre trent'anni. Tali strumenti aiutano a mettere in luce che la realtà esterna è un riflesso del mondo interiore e che Per procedere nel viaggio della vita con piedi più leggeri possiamo assumerci la responsabilità delle convinzioni con cui andiamo in giro, delle etichette che scegliamo di mettere su ogni cosa, delle somme che tiriamo da addendi che non corrispondono a numeri che abbiamo veramente scelto. L'intento del percorso ""Quintessenza"""" è allenarsi a trascendere le limitazioni personali con discernimento e onestà a partire dal punto e dalla condizione in cui ci si trova."" -
Valle Stura terra di frontiere. Sessanta giorni in montagna
Riedizione del diario di viaggio del 1913 (Edizione Torino Tipografia Barravalle e Falconieri). -
Fërvaje 'd vita
Con “Fërvaje ‘d vita”, lavoro composto di poesie e brani di prosa, continua la pubblicazione di opere in piemontese. Il lavoro si inserisce a buon diritto nella collana di poesie, iniziata nel febbraio 2010, con il libro “Davzin al feu”‘, che rappresenta l’avvio della sua attività letteraria. La raccolta continua con”Fotografando in rima” nel 2015, nel 2017 con”A caval dij seugn”, nel 2020 con “L’ultima brasa” e nel 2021 con”Mëssonand… ij mè sonèt”. -
Un anno con Gnec
"Ripensa a tutti gli avvenimenti della giornata: la faticaccia della spesa, la rabbia mentre tornava a casa, l'incontro con Lello, la scoperta di posti nuovi, la conoscenza di Serenella, la raccolta dell'uva e del mais, il pranzetto, le capriole… Quante cose! La più bella è che prima era solo, adesso ha due amici."""" Età di lettura: da 4 anni." -
Un prete si racconta
L’unico pensiero che mi tormenta è questo: sarò capace? Avrò la salute? Nello stesso tempo, però, sento molta serenità, frutto, certo delle nostre preghiere. Mi sento nelle mani del Signore; sento che devo mettere tutta la fiducia in Lui; Lui non mi chiede neppure la riuscita, mi chiede solo di lavorare; al resto penserà Lui che sa scrivere diritto anche nelle righe storte e che sa salvare le anime anche servendosi di strumenti da poco. Non mi nascondo che ci sarà da faticare, ma il mio Paradiso sarà più bello! […] Che cosa cercherò nel mio lavoro in mezzo a voi? Di salvare la mia anima e di aiutarvi nel salvare la vostra anima! Tutto il resto è molto secondario! Noi ci salveremo l’anima se vorremo molto bene al ‘Signore e se per amore del Signore ci vorremo molto bene tra di noi! Il mio lavoro sarà sempre di seminare nei cuori la carità cristiana. -
1994. Dalla furia del Tanaro all'intreccio della vita. 2019. Ciò che rimane
Nel buio si intravede una canoa nell'acqua seguita docilmente da un vitello bianco. È uno spettacolo surreale. Un ragazzo con la canoa cerca di salvare i vitelli ancora legati nelle stalle completamente allagate, li raggiunge, si immerge per slegarli e li guida con la canoa verso la salvezza. È il simbolo dell'umanità in mezzo alla tragedia. L'umanità che restituisce il valore alla vita di ogni tipo. -
Io e Pino
Storia di due amici inseparabili, che si sono divertiti facendo tanta musica, scherzi e carri di carnevale. Nonostante le difficoltà e le conseguenze della guerra. -
Pietre
Ana Sofia che ama le pietre, che adora raccoglierle e collezionarle, raggranellando un ""tesoro"""" dal peso notevole, ma allo stesso tempo leggero, poiché quei sassi, come i luoghi, i cibi, i personaggi, i sapori e gli odori che incontrerà, non sono altro che la vera anima dei posti che questa donna ha visitato e delle persone che ha incontrato."" -
Lo sfregio 2065
Così è nato questo romanzo distopico, per i ragazzi, ma anche per gli adulti, per provare a immaginare che quello che oggi accade ad altri popoli un domani non troppo lontano potrebbe capitare a no: siccità, fame, violenze, guerre, mancanza di diritti e di qualsiasi forma di welfare, schiavitù, campi profughi, emigrazione, insieme a resistenza, speranza, solidarietà. Questo non tanto per essere profeti di sventure, ma per renderci meno indifferenti. -
La Val Maira nella storia e la sua gente
Da luogo inaccessibile e inospitale, a benevolo rifugio, a terra di emigrazione, la Val Maira ha visto l'alternarsi nel corso della sua storia di invasioni, dominazioni, scontri tra eserciti, epidemie e guerre di religione. Di tutto ciò sono rimaste tracce indelebili, che ancor oggi caratterizzano la specifica identità della valle. L'autore percorre 5000 anni di storia, dal tempo dei primi insediamenti umani, fino all'inizio del secolo scorso, conducendoci in un viaggio fatto non solo di grandi eventi, ma anche di piccole vicende di persone comuni, spesso non consapevoli di aver anche loro fatto la grande storia. Gente sparita dalla terra e dalla memoria, dissolta nel nulla, ma che si ripete senza saperlo nelle generazioni, in un'eternità della specie, che la fa ancor vivere in noi. Il libro cerca di riportare in vita queste persone, di dare loro un nome e di guardare lo scorrere della storia con i loro occhi. Scopriremo i nomi delle prime famiglie e vedremo i loro discendenti protagonisti di tanti piccoli episodi che nei secoli hanno animato la valle. Vedremo come queste persone hanno contribuito al formarsi di una specifica identità culturale che si espressa nella lingua, nel costume e nell'arte. Il tutto raccontato in una forma più narrativa che saggistica, che ha l'intento di renderne più piacevole e attraente la lettura. -
Sognare Europa. Sperare in tempo di guerra
Nella nuova Europa di questo inizio secolo il sogno dei Padri fondatori incontra l'Unione Europea ad un bivio: andare avanti verso una complessa ma indispensabile ""sovranità europea"""" o tornare indietro alle vecchie sovranità nazionali, ripercorrendo la storia a ritroso come sta facendo la Russia in Ucraina e interrompendo la riunificazione continentale che si andava sviluppando con l'abbattimento del Muro di Berlino e la dissoluzione dell'Unione Sovietica. Non basterà una manutenzione ordinaria per riprendere la strada dell'integrazione europea: è urgente svoltare verso un'altra Unione con chi condivide il sogno di un'autentica cittadinanza europea, dalla quale non escludere quanti vengono in questa nostra """"casa comune"""" a cercare dignitose condizioni di vita.""