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L' Italia che vola. Parabiago la città iridata da Ferrario Zurigo 1923 a Saronni Goodwood 1982
Parabiago: una città alle porte di Milano e due campioni del mondo di ciclismo su strada. Libero Ferrario, primo italiano a indossare la maglia iridata, Mondiali del 1923 - Zurigo (Svizzera), categoria dilettanti, e Giuseppe Saronni, iridato ai Mondiali del 1982 - Goodwood (Inghilterra), categoria professionisti. Tutti e due in volata: Ferrario su sei compagni di fuga, Saronni sul gruppo dei migliori. A cento anni dal trionfo inatteso di Ferrario e a quaranta da quello attesissimo di Saronni, qui si ricordano le due imprese. Luoghi e tempi, strade e cieli, compagni e avversari, emozioni e brividi, confidenze e retroscena. -
La terapia del bar. Piccole storie di luoghi resistenti, baristi filosofi e varia umanità
La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Paolo Ciampi, scrittore e viaggiatore, a raccontarci i bar resistenti, oasi dove isolarsi, connettersi con altri, nascondersi o incontrarsi. Luoghi abitati da baristi filosofi, statisti mancati, potenziali commissari tecnici della nazionale. Dove ritrovare persone, ma anche essere ritrovati e ritrovarsi. -
Il cammino di San Bartolomeo a piedi. Da Fiumalbo a Pistoia in 5 tappe
Il Cammino di San Bartolomeo è un itinerario di circa 100 chilometri che unisce i luoghi dedicati al culto del santo fra Emilia e Toscana, da Fiumalbo a Pistoia passando per Cutigliano e Spedaletto. Percorribile a piedi in cinque giorni, adatto anche a escursionisti non esperti, permette di toccare con mano eccellenze storiche, artistiche e religiose. Un cammino che, snodandosi nel suggestivo contesto naturalistico dell’Appennino pistoiese, si sviluppa quasi interamente all’ombra del bosco, offrendo ai pellegrini una grande varietà di paesaggio naturale. La guida, oltre ad accompagnare il pellegrino con tutte le informazioni pratiche necessarie per organizzare il cammino, è arricchita con approfondimenti sulla storia locale e con le curiosità che rendono unica ogni tappa.rnLe foto presenti nella guida sono di Lorenzo Gori, fotografo professionista e curatore della mostra dedicata al Cammino di San Bartolomeo “Un cammino sotto al bosco”. -
On top of the world
Parabiago: a city lying not far from Milan and two road cycling World Champions. Libero Ferrario, the first Italian to wear the cycling Champions shirt, World Champion in 1923 – Zurich (Switzerland), amateur category, and Giuseppe Saronni, World Champion in 1982 – Goodwood (England), professional category. Both of them sprinting: Ferrario against six breakaway teammates, Saronni against a group of the very best. One hundred years after the unexpected victory of Ferrario and forty from the highly expected one of Saronni, here we recall the two great feats. Places and times, roads and skies, companions and opponents, emotions and shivers, secrets and behind-the-scenes stories. -
Il viaggio delle donne. Piccolo manifesto al femminile sul cammino della vita
La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita AlessandrarnBeltrame, scrittrice e giornalista, ad accompagnarci inrnun cammino con le donne e per le donne.rnUn’esplorazione alla scoperta del senso delle donnernper il viaggio, nomadi per sempre sui sentieri tortuosirne in salita dei diritti e della parità di genere, sulla stradarnper l’emancipazione e la libertà. -
Alle origini della bicicletta. Vol. 1: L' evoluzione tecnica
Da dove viene la bicicletta? Questo stupefacente veicolo sta vivendo oggi la sua terza giovinezza, è simbolo della locomozione sostenibile ma le sue origini si perdono ormai nelle nebbie dei secoli. Cosa può avere a che fare la bicicletta con un’eruzione vulcanica in una sperduta isola dell’Oceano Pacifico? Che mistero avvolge l’invenzione della pedivella e perché non esiste un suo brevetto a Parigi, la città che per prima vide il velocipede sfrecciare sui suoi boulevard? Quale ruolo ha avuto una famiglia alto borghese di armatori di navi nella fabbricazione dei bicicli? Come arriva il velocipede in Italia e perché la sua produzione si sviluppò proprio a Milano? Chi furono gli artefici delle invenzioni delle gomme pneumatiche e di molti altri meccanismi che ancora oggi sono fondamentali sulle nostre auto? È dal 1946 che manca in Italia un approfondimento della storia della bicicletta aggiornato con tutte le più moderne ricerche svolte a livello mondiale. Il progetto editoriale che viene proposto in due volumi (il primo, dedicato all’evoluzione tecnica; il secondo, dedicato all’evoluzione sociale e sportiva) finalmente colma questa lacuna storica. English captions support those in Italian below the photographs and illustrations. -
Uomo in salita. Tentativi a pedali sulle erte di casa
«Quanta tempra del carattere, quanto vigore fisico, lasciamo nel piatto sfuggendo la salita? Chi potremmo essere se la capissimo? La salita rende umili. Solo sottomettendosi a essa si lascerà percorrere». La globalizzazione allarga i confini del mondo omologando, appiattendo. Invece Niccolò Bulanti ha deciso di rimpicciolire gli orizzonti, tornare a socializzare con il locale, per darsi l’opportunità di rileggere ciò che ci circonda e riconnettersi, così, alla vita. Per questo ha percorso in bicicletta, in solitaria, le più impegnative e simboliche salite valtellinesi. In piedi sui pedali ha scoperto la bellezza di luoghi unici, di scorci dimenticati, le emozioni e le sensazioni, le idee e i punti di vista. Perché la strada non finisce, con la salita, ma inizia. Prefazione di Enrico Camanni. -
Haiku in cammino. Manuale per viandanti poeti
Questo piccolo manuale insegna a fissare sulla carta le impressioni e le emozioni attraverso gli haiku, quasi fossero le foglie o le conchiglie più belle raccolte lungo sentieri, montagne, fiumi, mari, città e giardini. Ogni capitolo si conclude con proposte di esercizi. Al tempo stesso offre una piccola antologia dei più famosi autori classici di haiku, insieme a composizioni del suo autore. rnInfatti sin dal tempo di Matsuo Bashō, nel Giappone del XVII secolo, la poesia haiku si intreccia strettamente con il cammino: molti degli haiku più famosi furono composti proprio strada facendo, a stretto contatto con la natura. Anche il moderno viandante può esprimersi in questa forma poetica, per essere più consapevole del proprio percorso e al tempo stesso guardare dentro di sé. -
Guida alle più belle ciclovie e piste ciclabili in Emilia Romagna. Vol. 1: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena
Una guida alle migliori ciclovie dell’Emilia Romagna occidentale, con mappe, immagini e approfondimenti. Terra ricca di storia e di paesaggi, l’Emilia Romagna ha dato i natali a grandi ciclisti e offre itinerari in sicurezza per tutte le gambe. Sono mappate le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Tra le pagine sono descritte, con l’ausilio di mappe e un ricco corredo fotografico, 7 ciclovie per Piacenza, 16 per Parma, 11 per Reggio Emilia e 12 per Modena per un totale di 46 percorsi. Itinerari selezionati in modo da essere percorribili per tutti, sicuri, godibili e riconoscibili sul territorio. I percorsi proposti hanno diverse lunghezze, per uscite di mezza giornata o un weekend. È anche indicata la possibilità di connettere ciclovie contigue, in modo da trasformare l’uscita in una vacanza di una settimana. Alcuni itinerari incrociano o percorrono parte di ciclovie dal respiro nazionale, come la Rete di Bicitalia, oppure europeo, come EuroVelo. -
Mare d'Abruzzo e trabocchi in bicicletta
La prima guida che riunisce in un unico libro una rete di itinerari ciclabili lungo la costa abruzzese per vedere da vicino i trabocchi, le spiagge più belle e nascoste, le riserve naturali e le aree marine tutelate.rnSette proposte, dai 134 km sul mare da percorrere tutti insieme o in singole escursioni giornaliere, al tracciato urbano nella rete ciclabile pescarese. Aree protette, itinerari che attraversano paesaggi di sabbia, ciottoli e dune, ponti ciclopedonali, stazioni FS d’appoggio. rnLo sguardo verso Maiella e Gran Sasso. Per non dire del legno e delle cime che sostengono i trabocchi di fronte alla forza delle onde. rnL’Abruzzo dei Parchi nazionali, grazie alla bicicletta, unisce idealmente il cuore verde al blu. rnNatura selvaggia, inaspettata, che si mostra splendente e meraviglia, con i sapori e le culture del territorio. -
Alla conquista delle Alpi con una bici pieghevole. Le avventure in sella a Margot
Si può affrontare un lungo viaggio sulle Alpi senz’auto confidando esclusivamente in una bicicletta pieghevole da usare solo in discesa e nei trasporti pubblici locali?rnCullando il sogno di una montagna car-free, regno di ciclisti, camminatori e corriere ecologiche, il nostro eroe, sostenuto dai versi immortali di Orazio ma anche da un sommo sprezzo del ridicolo, è filato via leggero da Trieste a Savona alla ricerca della sua mother road alpina. Attento a ridurre la propria impronta ecologica Paolo Merlini è fuggito dal trantran quotidiano e, valico dopo valico – grazie alla bicicletta Margot, alla grande bellezza delle montagne ma soprattutto a numerosi incontri indimenticabili –, ha portato a spasso il bambino dentro di sé.rnIn queste pagine ci restituisce tutti gli ingredienti di un viaggio avventuroso e incauto, tra salite impossibili, panorami mozzafiato, discese al cardiopalma, incontri del destino e mangiate luculliane. -
Il paradiso delle biciclette. Di angeli, biciclette e strade celestiali
Quando muoiono le biciclette vanno in paradiso o all’inferno?rnSe lo chiede la bici protagonista che, come un Dante con telaio e pedivella, si ritrova a pedalare nell’Empireo imbattendosi in sue simili di tutti i tipi e trascorsi.rnErrando per le strade celestiali, incontrerà storie struggenti ed eroiche, bici testimoni di sofferenze e conquiste, che hanno avuto in sella donne, uomini e artisti eccezionali, che hanno condiviso fatiche e sogni, desideri e sconfitte.rnGiovanni Casalegno scrive un libro originale e creativo, una raccolta di venti storie avventurose che vedono protagoniste bici da corsa, da bambino, elettriche, gravel, biciclette partigiane, rubate, ricomposte, artistiche e immaginate… -
Le infinite strade della Vespa. Piccole ruote per andare lontano
La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Lorenzo Franchini, scrittore e vespista, a esplorare la malia di questo mezzo iconico, dalla personalità spiccata e dallo stile inimitabile, capace di essere un compagno di viaggio speciale per muoversi sulle strade del mondo, come di ispirare la penna di autori importanti o la fantasia di artisti famosi. -
L'incantesimo dei luoghi. Piccole fughe verso l'ignoto
La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Valentina Evangelista, esperta di mete insolite, ad accompagnarci in luoghi nascosti, disposti a rivelarsi solo a chi dimostra una sensibilità particolare e non teme di immergersi nel mistero. Destinazioni che propongono simboli, enigmi e vibrazioni inedite, concepite per confortare il cuore, nutrire l’anima ed elevare la mente. -
Guida alle più belle ciclovie e piste ciclabili in Emilia Romagna/2
Una guida alle migliori ciclovie dell’Emilia Romagna orientale, con mappe, immagini e approfondimenti. rnDal delta del Po alla costiera romagnola, dai colli bolognesi alle torri del castello di Ferrara. rnIl testo propone una mappatura delle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Ferrara. Tra le pagine sono descritte 12 ciclovie per Bologna, 6 per Ravenna, 4 per Forlì-Cesena, 4 per Rimini e 16 per Ferrara per un totale di 42 percorsi. rnSi tratta di itinerari selezionati in modo da essere percorribili per tutti, sicuri, godibili e riconoscibili sul territorio. rnI percorsi proposti hanno diverse lunghezze, per uscite di mezza giornata o un weekend. È anche indicata la possibilità di connettere ciclovie contigue, in modo da trasformare l’uscita in una vacanza di una settimana. Alcuni itinerari incrociano o percorrono parte di ciclovie dal respiro nazionale, come la rete Bicitalia, oppure europeo, come la rete EuroVelo. -
I sentieri delle Cinque Terre. Il Sentiero Verde Azzurro da Portovenere a Levanto e un’escursione sull'antica Via Aurelia
Dieci itinerari tra mare e montagna, in un angolo d’Italia tra i meglio conservati dal punto di vista paesaggistico. Con il termine di Cinque Terre si distinguono tre Comuni (Riomaggiore, Vernazza, Monterosso) e due frazioni (Manarola, Corniglia), compresi fra la Costa di Tramonti e Punta del Mesco. Sono luoghi di gente caparbia, gelosa della loro identità di contadini e marinai, ma affratellata da uno storico isolamento. Qui il paesaggio sorge dal Tirreno e si arrampica sugli Appennini con un susseguirsi di terrazzi coltivi, di vigne e di ulivi. Altrove la macchia sparge i suoi sentori selvatici coprendo la nuda roccia. In alto, la pineta ombreggia le sommità dei monti e i più solitari valloni. Migliaia di escursionisti visitano le Cinque Terre e tutti percorrono i suoi sentieri. La guida descrive in sei tappe l’intero percorso da Porto Venere a Levanto lungo il Sentiero Verde Azzurro, asse pedonale del Parco nazionale. A queste aggiunge il sentiero religioso per la Madonna di Soviore, l’anello dell’Isola Palmaria, il periplo dei villaggi di Levanto e un’escursione nell’entroterra sull’antico tracciato della Via Aurelia al Passo del Bracco. -
Parenzana by bike. From Trieste to Poreč along the former Istrian railway, between Italy, Slovenia and Croatia. Ediz. a spirale
A journey that, connecting three nations – Italy, Slovenia and Croatia – crosses the most secret Istria, far from the holiday crowds. From Trieste to Poreč, passing through Koper, Portorož, Buje, Grožnjan, Motovun, Vižinada, along what was a very popular railway line between 1902 and 1935, today runs the Parenzana cycle path.rn133 km accessible to all, equipped with effective signs and enhanced in the most interesting points, which lead to the discovery of the infinite suggestions of a territory suspended between the sea and the hills.rnAn opportunity to meet and fully learn, with a slow and curious pace, the treasures of Istria: cities and towns rich in history and artistic preciousness; enchanting panoramas between sea and countryside, between the salt flats on the coast and the trekking routes of the interiors; a world of aromas and flavors, from oil to wine, truffles and the delicacies of a cuisine that is a melting pot of Mediterranean and Oriental traditions.rnThe guide is enriched – in addition to a rich cartography – by all the technical and tourist information necessary to tackle the route in complete relaxation and safety. -
Grazia Deledda
(Nuoro, 1871 - Roma, 1936). Prima donna italiana a vincere il Premio Nobel, per la letteratura per il 1926; condivide l'alto riconoscimento dell'Accademia Reale svedese con una sola altra italiana: Rita Levi Montalcini. -
The Lucca comic book. Mysteries and legends
Leggende, miti di Lucca, storie incredibili della città. Lucida, Lucrezia, il Volto Santo, la pietra dell'angelo di San Michele, Santa Zita e Ilaria del Carretto. Dove la storia si trasforma in mito e le leggende si possono quasi sfiorare. Sei storie a fumetti per la città di Lucca. Per riscoprire i luoghi degli avvenimenti e guardare la città con occhi diversi. I due artisti ci accompagnano nel XVIII secolo a conoscere il patto demoniaco di Lucida, ben prima di Dorian Grey, e la sua tragica fine. A Lucca il mito è ancora una volta Donna con le vicende di Lucrezia Buonvisi e i suoi amori, e con Santa Zita, santa popolana, la dama dei fiori. L'arrivo del cristo nero, il Volto Santo, su una barca nel porto di Luni nell'VIII secolo e come Lucca ebbe il suo Volto Santo. La pietra dell'angelo di San Michele che ogni lucchese sa come trovare e affascina da sempre la gente della città delle mura. -
Elisa Bonaparte Baciocchi
Da queste pagine emerge un ritratto equilibrato di Elisa Bonaparte, abile interprete della situazione politica, desiderosa delle redini del governo, prima artefice della propria ascesa al potere. Imposta ai Lucchesi come sovrana, accettata come unica possibilità al mantenimento in vita del piccolo Stato di Lucca, orgoglioso delle secolari tradizioni di indipendenza, Elisa governò con indubbia capacita l'epocale e definitivo passaggio della Lucchesia e poi di tutta la Toscana dall'Antico Regime al nuovo concetto di Stato moderno. Nonostante le dolorose soppressioni degli enti religiosi e di molte istituzioni antiche con la requisizione dei relativi beni, nonostante l'imposizione di un regime pressoché assoluto, già dall'epoca immediatamente successiva alla Restaurazione, gli storici riconobbero gli indubbi meriti della Principessa di Lucca e Piombino, in particolare l'impegno nelle opere pubbliche, nelle istituzioni assistenziali e di istruzione e nella committenza artistica. La popolazione lucchese mantenne a lungo memoria e gratitudine per essere stata esclusa grazie all'intervento di Elisa, dal prestare servizio militare sotto le gloriose ma sanguinose insegne di Napoleone.