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Carne viva. Una saga italiana fra Otto e Novecento
Fine Ottocento. Tempo di fame e di stenti. Nel Molise ancora unito all'Abruzzo la povertà era la regola. Dopo gli anni ribelli e tragici del brigantaggio, in quello scorcio di fine secolo, tutto era precipitato nell'oblio delle istituzioni. Padroni da una parte, servi dall'altra. Possidenti, proprietari e braccianti le tre categorie sociali. Tra gli ultimi due quell'universo prodigioso degli artigiani. Pochi e ricchi i primi, pochi e appena in grado di vivere i secondi e gli ultimi, tanti, tantissimi i terzi che per sopravvivere lottavano ogni ora del giorno. Questa è la storia di Concetta e Umberto, figli di un tempo e di una società che marchiavano a fuoco i destini, segnati per sempre dalla scala sociale. In questa narrazione tutto è vero. Persone, nomi, passioni, fatti, viaggi, epiloghi ricostruiti in anni di ricerche. Come in Cristo di è fermato a Eboli, emerge su tutto la società del tempo, la società nei nostri nonni e bisnonni, in cui oggi si può far fatica a immedesimarsi. Ma Loro siamo Noi, in quella che era l'Italia di poco più di cento anni fa, e questo pensiero oggi aiuta a far sentire le proprie radici salde e vive. -
Erbario poetico. Storie d'erbe, alberi e altri incanti
Noto naturopata, operatore di medicina tradizionale, esperto etnobotanico e etnomedicina. Marco Pardini, dopo il successo del suo primo romanzo ""Il piantastorie"""", è con questo nuovo libro al suo secondo romanzo. Un ciclo si chiude e un altro ciclo si apre. Come le stagioni anche i migliori racconti terminano per poi nuovamente iniziare. Non certo identici a se stessi, ma mutati, perché cambiando ci si rinnova, pur mantenendo salde le proprie radici. A differenza del primo romanzo erboristico legato alla sua infanzia qui Pardini ci racconta le storie che ha scoperto e ritrovato passeggiando tra paesi e natura, personaggi e cittadini 'di montagna', un vero sottobosco potremmo dire, di storie e aneddoti tutti da scoprire."" -
Lucca gioca con la città!
Lucca gioca con la città è una raccolta di 4 giochi per tutta la famiglia. Un libro e un gioco da smontare e ritagliare scoprendo così personaggi, monumenti e simboli della città di Lucca. E giocando a 4 diversi giochi con 2 tabelloni e 36 carte illustrate da Pier Luigi Puccini Il viaggio del Volto Santo Segui il Volto Santo da San Frediano a San Martino attraverso i simboli della città con un classico gioco dell'oca a tema Lucca. Un Giro di Mura Costruisci un percorso con le Carte di Lucca e cerca di arrivare per primo alla fine! Una frenetica corsa 'in bici' fra chiese, palazzi, ville e personaggi della storia di Lucca, ma attento alle Pantere! Pantera Sfida i tuoi amici a Pantera! Vince il più rapido e pronto di riflessi in un gioco divertente che non stanca mai! La Disfida dei Terzieri Le fazioni di S. Paolino, S. Frediano e S. Martino sono in lotta per la supremazia della città. Chi riuscirà ad accumulare più Zecchini d'oro? Difendi il tuo Terziere con l'aiuto dei Gonfalonieri e arricchiscilo con i signori di Lucca, e ancora una volta attento alle pantere!!! -
Le grotte delle fate. Culti ancestrali nella Garfagnana antica
Divinità misteriose e inquietanti abitano le cavità naturali della Garfagnana, a cui danno il nome; forse dall'interno di queste grotte osservano, indifferenti, le vicende umane; di loro si conosce pochissimo, a partire dal loro aspetto; l'unica certezza pare essere che in quegli anfratti non vivano da sole. Sono le ""Fate""""... Ma entrando in queste dimore è possibile cogliere evidenze che forse ci svelano almeno in parte il mistero, fornendoci le prove di attività cultuali qui praticate per millenni dalle genti che abitarono questo territorio. Quelle stesse genti che, spinte da esigenze e domande che forse sono ancora oggi le nostre, ci hanno lasciato traccia di riti e culti anche in altri contesti all'aperto, consentendoci di ricostruire, in un affascinante viaggio a ritroso nel tempo, l'evoluzione del loro sentire magico-religioso per oltre 10.000 anni, dal Paleolitico alle soglie del Medioevo."" -
Esecuzioni capitali a Lucca nel secolo XIX
L'argomento non è bello. Si tratta di lugubri ricordi di delitti e di pene e di fatti e di arnesi e di mestieri che l’ala del tempo e l’evolversi delle leggi e dei costumi hanno bandito (almeno tra noi) dalle procedure criminali del secolo nostro. Il 30 novembre 1786, il Granducato di Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte grazie a una legge di Pietro Leopoldo. Ma il 29 luglio 1845 a Lucca, sul prato antistante Porta San Donato, furono ghigliottinati cinque componenti la banda di malviventi, che aveva terrorizzato il territorio del Ducato tra il 1837 e il 1842. Lo “spettacolo” fu seguito da migliaia di persone accorse in città, ma alla vista del sangue versato e delle teste mozzate molti di coloro rimasero disgustati. Il 26 novembre 1852 un editto granducale ripristinava la pena di morte e Firenze (la terra classica per il progresso delle istituzioni criminali) vedeva il ritorno della ghigliottina. -
Un orto prezioso. L'orto botanico di Lucca nel bicentenario della fondazione
Concepito per essere presentato nel bicentenario della sua realizzazione (1820-2020). Il volume racchiude storia e personaggi dell'orto botanico di Lucca: vere e proprie radici di questa struttura che si trova ancora oggi a ridosso della scarpata interna delle mura urbane. L'orto botanico conserva collezioni viventi di piante in un percorso di colori, suoni e odori che ci conduce in giro per il mondo illustrando le specie provenienti da paesi lontani, fino alla scoperta dei tesori della flora locale e della biodiversità. -
Il trigramma IHS del Santo nome. Le vicende lucchesi
"Il saggio ripercorre in maniera sintetica quanto documentata le vicende che legano san Bernardino da Siena alla lucchesia e approfondisce il significato del trigramma IHS, di cui il santo senese si serviva nella sua predicazione per richiamare i numerosi fedeli che lo ascoltavano a confidare nel potere salvifico del nome di Gesù. Passeggiando per le vie delle città e dei paesi della nostra provincia è sufficiente alzare gli occhi in alto per vedere l'emblema bernardiniano posto sopra i gli stipiti di molti palazzi nobiliari come delle abitazioni più umili. Sono testimonianze di un contesto socio-culturale fortemente segnato dal riferimento a Dio, ma soprattutto sono espressione di una fede vissuta e tramandata per secoli e che una concezione secolare della vita ha reso, ai più, muti e senza significato. Il merito della ricerca minuziosa e appassionata del prof. Macchia, arricchita da un ampio repertorio iconografico curato dal compianto Graziano Concioni, ha dunque il pregio di ridare voce e rilevanza culturale, artistica e teologica a questi simboli identitari con cui i nostri antenati hanno espresso la loro fede nel nome del Salvatore."""" (Dall'introduzione di Piero Ciardella)" -
Il denaro è cipria. Avventure e amori del conte Ottavio Sardi, cittadino del '700 prete mancato a Lucca, banchiere a Amsterdam e colono in America
1790. Mentre per l'antica Repubblica aristocratica di Lucca si apre l'ultimo decennio di indipendenza prima della bufera napoleonica, nella Guiana olandese muore Ottavio Sardi, patrizio lucchese e conte del regno di Polonia. Prete mancato a Lucca, banchiere a Amsterdam, colono in America. Questo libro è il racconto delle tre vite di un cosmopolita del Settecento, cittadino sfortunato di un secolo che si credeva fortunatissimo, un diario scritto sui tavoli dei cambivalute e nei palazzi patrizi, nei salotti, nelle piantagioni di cotone, tra mille incontri con un'indimenticabile folla di personaggi, cicisbei, virtuosi del canto, monache, seduttrici, schiavi e predicatori. Di lui rimangono 666 lettere redatte in pessima calligrafia e scritte quasi sempre in un francese arcaico e ridondante: 147 inviate da Modena, 519 da Amsterdam, 45 da Demerari. Donate dagli eredi all'Archivio di Stato di Lucca, insieme a tutti i documenti della famiglia, lì stanno nelle loro brave filze rivestite di cartoncino rosso rifilato in tela beige. Sono scritte per lo più con inchiostro di seppia, e in un corsivo sottile che si modifica negli anni facendosi sempre più stretto e contorto. -
Prometeo e Atalanta. Pompeo Batoni torna a Lucca. Prometheus and Atalanta Pompeo Batoni Returns to Lucca. Ediz. bilingue
Due opere singolari, luminose, di una nitidezza che invita a osservare, a cercare il dettaglio nel particolare. Due opere che sono presentate al pubblico, ai Lucchesi e a tutti gli amanti dell'arte, appena entrate a far parte della collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Un'occasione importante per la città: riabbracciare due tele significative nel contesto della produzione del pittore più autorevole che il nostro territorio abbia mai espresso. Commissionate proprio per una famiglia lucchese, il Prometeo e l'Atalanta rappresentano un'importantissima testimonianza del talento di Pompeo Batoni, capace di cimentarsi con tematiche varie ed estremamente colte. Lo conosciamo infatti soprattutto come ritrattista, calato in un genere che lo ha consacrato come pittore più richiesto della Roma settecentesca, ma le sue committenze, soprattutto quelle per la 'patria' Lucca, ci parlano di un artista dagli interessi trasversali che seppe mettere a frutto in maniera importante e originale i lunghi anni di studi compiuti a Roma. Due tele cruciali nella produzione della prima maturità del pittore, che raccontano anche la storia di un uomo legato alla sua terra, sempre amata e sempre fonte di importanti commissioni. -
Di mare, di montagna
8 Racconti, Racconti della montagna, Racconti del mare e un ultimo racconto per concludere, per tornare a casa. 8 racconti che ci parlano di territorio, di persone di rapporti, luoghi e momenti vissuti e immaginati. Racconti che sanno di casa, storie di Garfagnana: familiari e consuete, eppure sempre nuove. -
Homo imaginificus. Sogni e visioni nella storia dell'arte dal paleolitico superiore al Rinascimento
Oggetto del volume è un aspetto fondamentale dell'arte, vale a dire la componente dell'immaginario, grazie alla quale gli artisti si sono cimentati con il tema del sogno e della visione. La caratteristica principale e la novità del lavoro è la millenaria estensione temporale e geografica della ricerca, mediante la quale vengono ad essere indagati e messi a sistema tematiche e modelli figurativi che vanno dall'arte greco-romana fino al Cinquecento compreso.Lo studio prende in considerazione anche fenomeni visivi di gran lunga precedenti, dove la materia dell'immaginario è appena avvertita, in epoche e aree geografiche non ancora pienamente consapevoli del fenomeno. Vengono così esaminate le pitture rupestri della grotta Chauvet in Francia, per la prima volta collegate alla percezione del sogno, le sculture mesopotamiche ispirate al mito di Gilgamesh, primo grande sognatore della storia, e le pitture su papiri e ostraka dell'antico Egitto riferibili alla sensibilità irrazionale e distorta dell'esperienza onirica. Ma è nell'arte della Grecia antica che il tema del sogno - diffuso nella contemporanea filosofia e nelle tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide - si afferma, con i rilievi votivi presso i santuari dedicati agli dei taumaturgici Asclepio e Anfiarao, dove si veniva curati con la pratica dell'incubazione nei pressi della statua della divinità; mentre grande attenzione veniva prestata all'argomento del sonno, ora nella pittura vascolare, sia attica che magnogreca, ora nella scultura con i miti di Arianna ed Ermafrodito, e con le rappresentazioni di Eros dormiente. Sarebbe comunque spettato agli artisti di Roma antica dare compiuta forma visiva alle grandi narrazioni oniriche, quali l'incontro, legato alla mitica fondazione della città eterna, di Rhea Silvia con Marte avvenuto nel sogno, e i sogni narrati nell'Eneide; anche se risulta assai più documentata la produzione artistica legata al sonno, con i miti di Arianna ed Endimione, rappresentati nelle pitture pompeiane e nei cicli dei sarcofagi, fino a giungere alla statuaria, con le repliche dell'ellenistica Arianna dormiente, quali l'Arianna vaticana che tanta influenza avrebbe avuto nel Rinascimento. -
Le montagne di Citluvit. Storia e storie di Fosco Maraini
Le montagne – dagli Appennini alle vette elevate del Tibet – occupano un posto importante nella vita di Citluvit, Cittadino Luna Visita Istruzione Terra, come amava definirsi Fosco Maraini. Alpinista, antropologo, fotografo, orientalista, scrittore. Chi era Citluvit? Tanti universi in una persona libera e aperta alla conoscenza del mondo. Lo scopriremo proprio sulle Alpi Apuane attraverso lo sguardo curioso dei giovani protagonisti del libro, Andrea e Caterina che saranno conquistati dalle sue storie. Un nuovo racconto per ragazze e ragazzi di Francesca Brunetti che con il suo stile semplice e pulito sa trasportare il lettore, in questo caso, nella vita straordinaria di Fosco Maraini. Età di lettura: da 11 anni. -
La casa delle parole ritrovate. Storia di erbe e di amori sussurrati
Ci incontrammo proprio al centro della piazza. La pioggia, caduta fino a poco prima, faceva luccicare le pietre del lastricato; ci sorridemmo, allungammo insieme le mani, l'uno verso l'altra. Tra le pietre delle mura castellane crescevano cespugli carichi di fiori, erano fuori stagione ma tanto belli. Senza saperlo, poco prima, ognuno di noi ne aveva raccolto uno per donarlo all'altro. Ora reggevamo nella mano protesa un fiore bianco con pochi petali, arricchito di ciglia violacee che lo rendevano meraviglioso. Stupiti, ci stringemmo forte... Un misterioso manoscritto del '600 finisce in modo - fortuito? - in mano al restauratore lucchese Fabio Lunardi. La lettura di questo antico scritto e la storia dei suoi protagonisti lo coinvolgerà più del previsto. Le vite e vicende dimenticate da ormai quattro secoli diventeranno fin da subito occasione di riflessione e cambiamento -
Agricoltura femminile singolare. Donne che coltivano il futuro
Un viaggio dietro le quinte del percorso che porta al cibo. Oggi abbiamo a disposizione cibo sano e sicuro in modo facile ed economico. Tendiamo a dare per scontato il cibo e la sua disponibilità, eppure dietro a ciò che mettiamo sul piatto c'è molto lavoro, sia da parte dei ricercatori che si adoperano per migliorare la qualità e la sostenibilità del processo di produzione del cibo, sia da parte degli agricoltori che lo coltivano, sia da parte delle aziende del settore agroalimentare che lo trasformano in alimento. Dodici storie di donne che si occupano di ricerca e agricoltura a vario titolo, affinché fosse messo a disposizione di lettrici e lettori. -
Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino
Un libro indimenticabile. Da leggere tutto di un fiato e poi da giocare. Al termine del libro la riedizione dell'originale 'Teatrino di Pinocchio' di Pier Luigi Puccini, da ritagliare e montare, per nuove infinite avventure del burattino più famoso del mondo. Età di lettura: da 8 anni. -
Anche in politica, cristiani esigenti
«Non per nostalgia, ma per urgenza. A venticinque anni di distanza, la riedizione in versione anastatica di un titolo come quello di Maria Eletta Martini Anche in politica cristiani esigenti non risponde alla nostalgia dei tempi che furono. Tiene conto, invece, dell'urgenza sempre attuale di rinnovare la politica e di realizzare quell'amore politico indicato come necessario da papa Francesco nella Fratelli Tutti. Maria Eletta è nata nel 1922, cento anni fa, e ha vissuto la politica come vocazione. Vogliamo ricordarla per la sua trasparente testimonianza di cattolica. Il servizio del bene comune ha visto in lei un impegno specifico su alcuni temi: la famiglia, la vita umana, il volontariato, il ruolo della donna, l'obiezione di coscienza» -
Il sogno dell'amata nella lirica del Rinascimento
Questo saggio propone un percorso sul sogno dell'amata da Petrarca a Marino, considerando l'evoluzione del tema e dei suoi motivi entro le forme dell'imitatio lirica. Oltre a rendere visibili alcune 'catene' tra testi, si mettono in rilievo quei casi particolari in cui la poetica dei singoli autori dà vita a originali modellizzazioni del tema, destinate a una certa fortuna. Si tiene conto, inoltre, del modo in cui il sogno dell'amata partecipa alla dispositio di alcuni canzonieri o alla creazione di specifiche corone testuali. Come mezzo compensatorio dell'assenza dell'amata reale, il sogno è anche analizzato in quanto forma di rappresentazione, connessa ai processi dell'imaginatio e della cogitatio, ed è pertanto confrontato con altre modalità sostitutive analoghe ma non del tutto ad esso sovrapponibili, in primis il ritratto pittorico e quello mentale. Le oscillazioni tra visio e insomnium, che mettono in discussione la tassonomia medievale, l'invocazione al Sonno, che torna a essere un dio in ambito moderno, il rinnovato interesse verso i miti di Endimione e delle porte dei sogni e una ritrovata sensualità sono solo alcune delle innovazioni quattro-cinquecentesche del tema, ricollegabili talvolta all'influenza delle correnti orfiche e neoplatoniche, talvolta al repêchage di motivi classici e umanistici. -
Sogno, scetticismo e nichilismo. Dalla filosofia antica alle neuroscienze
In questo volume si avanza una lettura interdisciplinare di tre nuclei teorici decisivi - il sogno, lo scetticismo e il nichilismo - che hanno configurato i momenti principali della riflessione filosofica, scientifica e letteraria a partire dall'età antica fino alla contemporaneità a noi più vicina. Se già nell'atomismo antico (Democrito, Epicuro, Polistrato, Lucrezio) l'esperienza onirica consente di accedere a una realtà fuori dall'ordinario, dando così avvio alla ricerca del divino che prosegue nella veglia, nella Germania romantica lo scrittore Jean Paul (1763-1825) mostra la stretta connessione esistente tra la nascita delle immagini oniriche e il processo di creazione poetico-letteraria, al cui interno trova spazio anche un'acuta riflessione sul nichilismo che di lì a poco impronterà anche le visioni oniriche dei personaggi di alcuni celebri romanzi di Dostoevskij. Mentre nella Francia di fine Ottocento, grazie ai progressi dell'indagine psicologica, Bergson riporta il sogno nella realtà sociale e storica, interpretandolo come il fondamento immateriale della société ouverte. Passando infine al dibattito epistemologico contemporaneo, le indagini sul naturalismo e lo scetticismo mostrano come il «naturalismo scientifico» (da Quine a Sellars fino a Dennett), contestando lo statuto privilegiato della riflessione filosofica, ponga in primo piano un problema metodologico fondamentale, il quale ci permette di verificare l'attendibilità empirica delle percezioni condizionate dall'attività divinatoria degli individui. Ed è proprio sulla scia di questa impostazione che il contributo delle neuroscienze può spiegare come la continua riorganizzazione del nostro cervello attraverso prove ed errori ci metta nelle condizioni di costruire un nuovo principio di realtà ancora più inclusivo, resiliente e plurale, che può modellarsi anche sull'esperienza onirica. -
Adalgisa. Una nonna politicamente scorretta
"Era una mattina assolata dei primi anni '60, sentivo il calore del sole riflesso dal selciato che mi scaldava le gambe lasciate nude dai classici calzoncini corti. Nonna, per me, era altissima e mi stava rimproverando per chissà quale guaio avevo combinato. Già allora, avrò avuto forse tre anni, per quanto il rimprovero fosse stato aspro, ricordo perfettamente la sensazione di conforto provata nel riceverlo. Avevo sicuramente sbagliato, quindi dovevo essere corretto, ma né le parole né il tono potevano escludere o rendere illeggibili quell'affetto e quel rispetto con il quale nonna mi ha accompagnato per tutto il tempo…„ Ricordi, profumi, sapori… attraverso i quali l'autore fa rivivere nonna Adalgisa proiettandoci sul filo della memoria in una storia di altri tempi. Noi insieme a lui ci troviamo così nei luoghi della campagna lucchese con i suoi riti, i suoi usi, i tanti mestieri oggi dimenticati." -
Guida di Lucca (rist. anast. Lucca, 1843)
La Guida di Lucca del marchese Antonio Mazzarosa, edita per la prima volta nel 1843, è solo una delle tante guide che nel corso degli anni sono state scritte su Lucca. Il libro è qui proposto in anastatica senza le immagini a corredo, ma con la stessa paginazione e caratteri dell'epoca; è una vera e propria guida turistica ante litteram. Una guida che il marchese scrisse nel solco di una tradizione ben affermata in Italia e non solo. Quasi come un catalogo del Ducato, troviamo descritta la città e il suo territorio, le sue meraviglie e i suoi luoghi notevoli. Non troviamo però unicamente la descrizione di edifici ed opere d'arte, di ville, palazzi e industrie, ma anche pesi e misure, censimenti e informazioni, quasi una fotografia dell'epoca che saprà trasportare il lettore nella Lucca del secolo XIX.