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La leggenda del re di pietra
Una favola ecologica, che mette in primo piano la natura: una storia per tutti, con un messaggio eterno quanto le montagne. ""Il Monviso è veramente una sentinella che avverte precocemente l'umanità del rischio climatico incombente. Ma il suo grido non è stato finora ascoltato e ora i suoi piccoli ghiacciai sono pressoché estinti, mentre alle conferenze internazionali si ripete insistentemente che siamo in emergenza climatica, ma non ci si convince una volta per tutte a iniziare la cura disintossicante e a fare una pace duratura. Allora ben venga questa riedizione, per provare ancora una volta a fare intendere l'avvertimento del Re di Pietra agli uomini distratti, indifferenti e un po' stolti: prestiamo fede alle sue sagge parole, egli ne sa certamente più di loro, avendo milioni di anni d'esperienza."""" (dalla prefazione di Luca Mercalli)"" -
Un padre su misura
"Da Solimano il Magnifico a Gandhi, da Stalin a Pasolini, da Coco Chanel a Peppino Impastato, dai Pontefici rinascimentali - che senza neppure tutto lo scaldalo che oggi potremmo immaginare, erano anche padri - a Einstein. Paternità vissute e manifestate in molteplici forme, che ritroviamo in ogni singola biografia, declinate secondo le caratteristiche dei loro protagonisti. Dieci storie dal passato più una, contemporanea, a suo modo straordinaria. Una storia di oggi, dell'Italia in cui viviamo. Una storia che dà speranza, che ci mostra come essere padri e figli sia ancora qualcosa di inesplicabile, ma che, soprattutto, si può imparare. Sempre. Quasi tutte le vicende raccontate nel libro sono una testimonianza della difficoltà di essere padri e figli. Lo sguardo - per vedere il loro faro piantato da qualche parte nel tempo e nello spazio, e nei casi migliori ancora ci illumina - è lungo e troppo ampio per passare dal buco di una serratura. A meno che, spinti dalla curiosità che suscitano proprio in quanto persone fuori dall'ordinario (nel bene e nel male) o dalla difficoltà di afferrarle nello specifico della loro fama, non si voglia vederle più da vicino."""" (Dalla prefazione di Mattia Feltri)" -
L'ora del pastore
Un romanzo che racconta di pastori, di amore, di pecore, di denaro tra le montagne e le pianure del Piemonte. Chi è Luis, l'uomo di cui si innamora Anna, una giovane commessa di un negozio di paese con la passione per la pasticceria? Un pastore con un immenso amore e dedizione per i suoi animali, un vibrante narratore di storie, un animo sensibile, un uomo che dedica la sua vita al bene del gregge o una persona avida che infrange la legge in nome del guadagno? Quando il suo mondo precipita improvvisamente, Anna vuole capire, rifiuta di arrendersi e tenta ogni strada per avere delle risposte. Quando queste finalmente arriveranno, sente la necessità di raccontare la sua storia per mettere ordine nei pensieri, archiviando quelli che più la fanno soffrire e indugiando sui ricordi evocativi delle giornate trascorse al pascolo, all'aria aperta, in compagnia delle pecore e del suo amato pastore. Solo alla fine di questo percorso potrà guardare il passato con altri occhi e aprire il suo orizzonte su nuove strade, anche se queste inevitabilmente finiranno per intersecare ancora il cammino di qualche gregge. -
Il treno a Milano. Stazioni ferroviarie tra ’800 e ’900
La storia dei trasporti ferroviari italiani inizia quasi duecento anni fa, ben prima dell’unità d’Italia, e il suo percorso è strettamente intrecciato con l’evoluzione politica, industriale e sociale del nostro Paese. Questo settore ha vissuto il passaggio dalla trazione a vapore all’elettrificazione, dai raddoppi dei tracciati alla realizzazione di percorsi sempre più efficienti, progettati per attraversare l’eterogeneo territorio italiano. Questo libretto è stato allestito per riassumere gli eventi e i luoghi con cui la città di Milano è stata una protagonista di primo piano di questa complessa evoluzione dei trasporti nell’arco di un secolo, dall’inaugurazione della linea Milano-Monza all’apertura della Stazione Centrale che utilizziamo ancora oggi. -
Il ragazzo smarrito
Il ragazzo smarrito è la storia di una caduta e di una redenzione. Un ragazzo che compie terribili crimini prima dei vent'anni, ma negli anni del carcere si ravvede, con grande forza di volontà e tenace impegno, risale l'abisso, ritrova se stesso e ricomincia. -
Una voce nel deserto. Nell'Egitto moderno, una storia d'amore e dignità
Una donna francese, moglie di un ingegnere mandato in un cantiere dalle parti del Cairo, si trova ad affrontare un universo lontano dalla sua sensibilità. Troverà un senso al tempo che deve trascorrere in questo villaggio nel deserto facendo la volontaria in una casa famiglia, gestita da una suora tutta particolare. Il libro, tratto da una storia vera, racconta delle giovani che vivono questa realtà totalmente diversa dal sentire europeo. Myra all'inizio sembra non farcela a sostenere questa nuova prova, poi con pazienza infinita riuscirà nell'accettare, e nel farsi accettare. Un romanzo pieno di umanità, così distante, così vicina. -
Odore di terra
Kenya, prima metà degli anni ottanta: Paolo, forte del suo diploma di geometra, in fuga dai fantasmi di un passato tragico, raggiunge il cugino che lavora alla costruzione dei villaggi turistici di Malindi. Nel suo cuore c'è una grande voglia di vivere e di amare, tutto intorno l'Africa delle contraddizioni estreme: natura lussureggiante e feroce, giornate di sole abbagliante e notti buie come l'inferno, cieli stellati infiniti e fame altrettanto infinita, allegria e disperazione. L'incontro con Elisa, giovane dottoressa piemontese che ha scelto l'Africa con l'entusiasmo di chi crede di poter salvare il mondo, porterà il timido ragazzo di provincia alla consapevolezza che niente è deciso a priori, che la vita può sempre sorprendere e che tutto di colpo può cambiare, senza perdere il senso del legame con la propria terra. Dalle Langhe all'Africa, la storia di un ragazzo che diventa uomo. -
Coscienze smarrite
Coscienze smarrite è il seguito di False apparenze, il primo libro di Claudio Streri. In questo nuovo romanzo, Isolieta, tranquilla città del basso Piemonte, è il teatro di un altro delitto: uno dei protagonisti della storia precedente viene assassinato, e l'avvocato Andrea Salani da difensore diventa imputato. Una vicenda di mafia, di amori illegali, di invidie provinciali, di amicizie forse tradite. -
Le ultime tradotte per la Russia. Gli alpini dei Battaglioni Complementi della Cuneense
"Le ultime tradotte per la Russia"""" ricostruisce la storia dei due Battaglioni Complementi della Divisione Alpina Cuneense, che formavano il 104° Reggimento Alpino di Marcia e sono partiti dall'Alta Val Tanaro negli ultimi giorni del 1942 per il fronte russo, che hanno avuto un destino opposto. Il primo è arrivato regolarmente a destinazione ed è stato quasi totalmente massacrato dopo pochi giorni. Il secondo, grazie alle azioni di protesta e di sabotaggio di un gruppo di alpini, è arrivato in ritardo e, per una questione di pochissime ore, è stato fermato prima di finire al centro dell'attacco russo ed è riuscito a salvarsi. Il libro narra anche la battaglia di Rossosch, le vicende della ritirata, e il tempo dopo, quando la guerra lascia il posto alla pace e la memoria condivisa porterà vita dove ci fu soltanto morte." -
La Divisione Cuneense sul fronte del Don. Storia e memoria degli Alpini
Il volume di Rossetti, frutto di un'attenta analisi delle fonti bibliografiche e di una personale passione per la storia del proprio territorio, restituisce il contesto nel quale i fatti avvennero: un impegno militare sottoscritto da Mussolini e inizialmente destinato alle montagne del Caucaso, con conseguente mobilitazione massiccia di truppe da montagna; la resistenza e la controffensiva sovietica di Stalingrado; un nuovo quadro operativo, con gli Alpini e l'Armir mandati a presidiare l'ansa del Don nella pianura; le forze italiane schierate nel saliente del fronte e autorizzate dal Comando tedesco alla ritirata solo quando la situazione era compromessa; la marcia a piedi nella neve e nel ghiaccio, tra morti, congelati, feriti, prigionieri; lo sganciamento a Nikolajewka, dove i reparti arrivano decimati. -
Non raccogliere gli ananas
Sono trascorsi quarant'anni da quando la guerra ha allontanato Sébastien da Dogliani, il paese delle Langhe che l'ha visto innamorato, appagato, disilluso. Il paese che ha deciso di lasciarsi alle spalle per sempre. Eppure basta una telefonata inaspettata a rimettere in discussione la sua scelta. Per Sébastien è il momento di tornare, ma anche quello del confronto, troppo a lungo rinviato, e della ricerca dolorosa, ostinata, della verità. Non raccogliere gli ananas è la storia di un passato che non passa, di un senso di colpa impossibile da superare, di un amore grande e di terribili passioni. Un romanzo avvincente, tra il tempo di una volta e le cose di oggi, che l'autrice affronta senza retorica. -
Adanira
Il romanzo suggerisce che nella vita di ciascun essere umano tutto è possibile e nulla è scontato. L'esistenza è costellata da eventi imprevedibili capaci di rovesciarla totalmente e Adanira vuol rendere i lettori consapevoli del ""meraviglioso"""" che può accadere. La capacità di Sergio Vigna di coinvolgere e trasmettere il gusto della scoperta dell'ignoto consente di indagare la realtà contemporanea, mostrandone la complessità, le crudeltà, le fragilità e fortunatamente le positività. Pochi attori agiscono nello scenario dipinto per questo romanzo; semplici le battute nel copione scritto per loro, efficaci i """"colpi di teatro"""" che l'attenta """"regia"""" dell'autore colloca al posto giusto della narrazione. Lavoro diverso e innovativo rispetto alla produzione precedente di Sergio Vigna, più profondo e attento nell'indagare l'animo umano."" -
Bibbia e democrazia. Le origini bibliche dello spirito democratico moderno e il suo declino
Questo libro è stato scritto per raccontare una ""storia"""" molto diversa da quella tradizionale sulle origini greche della nostra democrazia occidentale. Una storia che ha a che fare con la Bibbia. Ma anche con la Riforma protestante e specialmente con il Calvinismo, che fin dal XVI secolo ha educato milioni di europei, appena usciti dal Medio Evo, a imparare a prendere """"insieme"""" le proprie decisioni nelle locali """"Assemblee di chiesa"""", e a eleggere insieme attraverso di esse i loro """"Pastori"""" e """"Anziani di chiesa"""" e i loro propri """"Deputati"""" ai Parlamenti ecclesiali nazionali (i """"Sinodi"""" elettivi, istituiti in molti paesi europei fin dalla seconda metà del 1500) preposti al governo della Chiesa. Una Chiesa moderna, priva di """"Vescovi"""", di sacerdoti e di gerarchie sacerdotali. Si viene così lentamente a formare uno """"spirito democratico"""" (prima ancora di un consapevole """"pensiero democratico"""") e un'abitudine ad """"auto-governarsi"""", che nel corso della Storia si trasferirà poi dalla Chiesa allo Stato attraverso le """"città-repubblica"""" calviniste, la repubblica olandese, la Rivoluzione Inglese e i primi """"Commonwealth"""" puritani nelle colonie d'Oltreatlantico, che sfoceranno più tardi nella """"Repubblica"""" americana. Verranno in questo modo poste le basi degli attuali ordinamenti democratici occidentali, successivamente """"laicizzati"""" dall'Illuminismo e dalla Rivoluzione Francese. Ma questo moderno """"spirito"""" di """"autogoverno"""" democratico sembra ormai anche inesorabilmente avviato sulla strada del suo declino. Prefazione di Piercamillo Davigo."" -
Tuo padre suonava l'armonica
Siamo in una grangia monferrina, nella pianura vicino al Po, quando sta per arrivare l'alluvione del 1994. Un sindaco troppo attivo cerca di svendere velocemente la borgata per costruire un ""happy village"""", una sorta di paese dei balocchi per il divertimento. Il paese insorge, guidato da una anziana maestra e dalla nipote, avvocatessa milanese che si riscopre profondamente legata alle sue radici. Un'avvincente storia di malaffare, memoria, ecologia, dove uomini, e donne, senza scrupoli, pensano di agire a loro piacimento, senza tener conto della natura. Una natura benigna fino a che la si rispetta, ma quando la violenza è troppo grande, allora anche la vendetta va di pari passo."" -
Augusto Monti. Letteratura e coscienza democratica
Educatore e scrittore, Augusto Monti (1881-1966), autore della saga dei Sanssôssì, è un intellettuale che ha attraversato il suo secolo vivendone i passaggi cruciali: la prima guerra mondiale da interventista (democratico), il primo dopoguerra da gobettiano, il fascismo da antifascista, la Resistenza da fiancheggiatore, il secondo dopoguerra da interprete attivo e combattivo. Sostenitore di un'attività letteraria ""utile"""", mai disgiunta dall'impegno, ha sempre parlato per sé e per i suoi allievi (tra cui spiccano i nomi di Massimo Mila, di Vittorio Foa, di Cesare Pavese, forse di tutti il maggior cruccio, usciti dal Liceo D'Azeglio di Torino) di una letteratura attiva, non separata dalla vita ma impegnata sempre nelle civili cure dei giorni. In questo volume Giovanni Tesio raccoglie i saggi e gli interventi scritti via via su Monti dopo la biografia """"Attualità di un uomo all'antica"""" pubblicata nel 1980 dall'Arciere di Cuneo. Saggi e interventi mirati soprattutto a restituire di Monti la qualità di scrittore atipico, stilisticamente originale e persino - come per primo sottolineò Massimo Mila parlando di """"scrittura d'ascolto"""" - di databile, ma non marginale modernità."" -
La città caduta
Bucarest, 1940. La ""guerra fittizia"""" ha lasciato il posto alle armi e la sempre più pressante minaccia dell'invasione tedesca fa crescere inquietudine e incertezza nella comunità straniera. Guy e Harriet Pringle, trasferitisi per lavoro nella capitale rumena subito dopo il matrimonio, non trovano un accordo sul modo di affrontare il pericolo imminente. Harriet preme per lasciare il Paese, Guy, determinato a restare, continua a spendersi per gli amici e temporeggia finché le vie di fuga non sono quasi tutte chiuse. Il loro conflitto privato diventa ben presto il simbolo del dramma di un'intera generazione costretta dalla storia a scelte laceranti, della lotta senza possibilità di soluzione tra pragmatismo e idealismo. """"La città caduta"""" il secondo romanzo della """"Trilogia dei Balcani"""", ispirata a Olivia Manning dalla propria vicenda personale."" -
Gita al faro
"È cosi che finisce"""", aggiunse, e scorse qualcosa nello sguardo del figlio che prendeva il posto dell'interesse per la fiaba, già dileguatosi: una meraviglia, come il debole riflesso di un lume, che lo aveva rapito e sconcertato al tempo stesso. Allora si voltò, guardò all'altro capo della baia, ed ecco, laggiù, tra i flutti inquieti, la lanterna del Faro che gettava la sua luce a intervalli regolari, prima due rapidi bagliori, poi uno lento. Il Faro era stato acceso." -
Sindrome Obama
Cos'è cambiato realmente da quando Bush ha lasciato la Casa Bianca? Molto poco, secondo lo scrittore e politologo marxista Tariq Ali. Le speranze suscitate in tutto il mondo dall'elezione di Obama sono rapidamente svanite. In patria, l'amministrazione Obama ha concesso a Wall Street la massima libertà senza ricevere in cambio niente; la riforma sanitaria è stata svuotata di contenuto; la scuola pubblica è sempre più soggetta alle leggi del mercato e le grandi banche fanno il bello e il cattivo tempo grazie a una legislazione compiacente. Bin Laden è stato ucciso, ma intanto gli abusi sui prigionieri afghani continuano, l'Iraq è un Paese allo sbando, Israele è libera di agire indisturbata, e lungo il confine fra Afghanistan e Pakistan gli attacchi aerei e di terra sono più numerosi dell'epoca Bush. Per giunta, gli insuccessi di Obama stanno spianando il terreno al ritorno dei repubblicani alla Casa Bianca, e fra i suoi supporter circola sempre più il malcontento. In questo saggio, Tariq Ali analizza in modo dettagliato e puntuale le contraddizioni dei primi mille giorni della presidenza Obama, offrendo un prezioso rapporto preliminare per comprendere gli aspetti salienti della politica americana. E lo fa muovendo una serrata critica da sinistra, nella convinzione che un'importante opportunità è andata sprecata ma anche con il sincero dispiacere di chi ha condiviso le speranze di rinnovamento coltivate da milioni di persone. -
Una vita così
Un uomo è il risultato delle sue passate esperienze. Partendo da questo assunto Walter Bonatti, il più celebre e stimato alpinista italiano, ha raccolto in un volume le cose dette, le interviste rilasciate nel corso di molti anni di attività e si è confrontato con esse. Un viaggio attraverso i ritagli di giornale e i filmati, lungo le tappe avventurose della vita di un uomo coraggioso e sempre coerente, i suoi successi, i rischi e le tragedie con cui uno sportivo estremo sa di dover convivere. Ma il libro è anche uno spaccato originale e a volte duro del tempo di cui Bonatti è figlio, una fedele testimonianza delle scelte di vita anticonformiste dell'alpinista, e, nel contempo, un omaggio agli intervistatori più attenti e sensibili. -
Madre, padre, figli
Una mattina, mentre sta facendo jogging, l'agente Petra Westman s'imbatte nel corpicino semiassiderato di un neonato. Non lontano da lì, in un cassone con la sabbia da spargere sui marciapiedi d'inverno, viene ritrovato il cadavere di una donna, forse sua madre o la baby-sitter. Contemporaneamente, un'anziana insegnante in pensione riceve una bizzarra telefonata da una bambina piccola che le dice di essere stata abbandonata dalla famiglia e di essere in casa da sola, mentre su un traghetto per la Finlandia un'addetta alle pulizie trova un'adolescente strangolata in una toilette. La squadra mobile della polizia di Hammarby, coordinata dal commissario Conny Sjöberg, comincia a indagare sui singoli casi, ma a poco a poco diventa chiaro che questi sono tragicamente intrecciati tra loro.