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Spiritualità eucaristica e missione
L'Eucarestia è uno dei grandi misteri della nostra fede. Mistero non nel senso che non possiamo comprendere il significato di questo grande dono del Padre, ma nel senso che noi comprendiamo l'Eucarestia, in quanto partecipiamo in essa in modo attivo e con fede. Uno spettatore, uno che considera l'Eucarestia dal di fuori, non potrà mai penetrarne il suo significato e da essa non potrà mai essere trasformato interiormente. Ecco allora la Spiritualità Eucaristica che ci ispira nel nostro cammino di vita e ci fa capire che l'Eucarestia non solo ci definisce come seguaci di Cristo, ma anche ci rende capaci di vivere come tali. Le pagine semplici di questo libretto mirano a farci comprendere che nella vita della Chiesa dire Eucarestia significa dire tutto. -
Preghiamo il Rosario per il mondo
Prendendo esempio dalla testimonianza del Venerabile bambino Silvio Dissegna, che recitava il Rosario ogni giorno, questo libretto è rivolto ai bambini che desiderano conoscere e ad amare la preghiera del Rosario, per guardare alla vita di Gesù con lo sguardo e con il Cuore di Maria. Le preghiere dei bambini, prediletti di Gesù e Maria, nella loro semplicità, sanno oltrepassare le ""nubi del cielo"""" e raggiungere il """"Cuore di Dio"""". Con la Corona del Rosario in mano, anche noi, insieme a loro, possiamo pregare per il mondo intero e costruire """"un arcobaleno di pace"""", che unisca la terra al Cielo."" -
Venerabile Orsola Benincasa. Fondatrice delle suore Teatine dell'Immacolata Concezione
Orsola Benincasa nasce a Napoli il 21 ottobre 1550, ultima di una numerosa famiglia. Orfana, ancora ragazzina, di entrambi i genitori, rimane in casa con la sorella Antonia e il fratello Francesco, avviato al sacerdozio. Quando anche Francesco e Antonia muoiono, Orsola decide di entrare in convento, ma al primo tentativo presso le Clarisse Cappuccine di Santa Maria in Gerusalemme non viene accettata. Orsola inizia a sperimentare estasi mistiche, durante le quali comprende che il Signore la chiama a ritirarsi in un luogo solitario che individua nel monte Sant'Elmo. Ella vi si stabilisce con alcuni suoi familiari, iniziando una vera e propria vita monastica. Su ispirazione mistica è condotta a Roma (3 maggio 1582) dal papa per comunicargli un messaggio divino che esorta alla riforma della cristianità intera. Il papa l'accoglie benevolmente, ma decide anche di istituire una commissione, per saggiare la veridicità degli eventi e delle parole di Orsola. Tra i membri della commissione inquisitoria c'è anche il sacerdote Filippo Neri. Orsola per vari mesi è messa duramente alla prova con umiliazioni, maltrattamenti, esorcismi, rigorosa clausura. Alla fine la commissione riconosce la sincerità di Orsola che, benedetta dal papa, ritorna nella sua terra: avrà il permesso di creare una comunità religiosa con le parenti che già vivono con lei a monte Sant'Elmo e con la possibilità di accogliere anche altre giovani. È il primo nucleo delle Oblate della Santissima Concezione di Maria Vergine Immacolata (che diventeranno poi le suore Teatine dell'Immacolata Concezione). Il 2 febbraio 1616 Orsola ha una rivelazione divina che la incoraggia a fondare un monastero di Romite della Santissima Concezione di Maria, il ramo contemplativo della sua famiglia religiosa. Dopo vari mesi di malattia a letto, Orsola Benincasa muore il 20 ottobre 1618. -
Mons. Antonio Maria Roveggio
"Conobbi il Servo di Dio nel seminario di Vicenza di cui egli era ex allievo. Parlò a noi seminaristi e chierici in una conferenza nella cappella del seminario, raccontando episodi della sua vita missionaria. Parlava bene, con entusiasmo e amore dell'Africa e di tutte quelle anime da salvare. Io ebbi di lui l'impressione di un uomo santo, di un'anima pia, di un vero apostolo. Così appariva anche dal suo contegno e dal suo modo di parlare. I superiori e quelli che erano più avanti di me negli studi parlavano tutti con ammirazione e venerazione di questo pioniere delle missioni africane, caduto giovane ancora sul campo del suo apostolato."""" (Da un testo scritto il 24 gennaio 1953 da Mons. Elia Dalla Costa). Prefazione di Venanzio Milani." -
Gaudete et exsultate. Esortazione apostolica del santo padre Francesco sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo
Non ci si deve aspettare qui un trattato sulla santità, con tante definizioni e distinzioni che potrebbero arricchire questo importante tema, o con analisi che si potrebbero fare circa i mezzi di santificazione. Il mio umile obiettivo è far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità. Perché il Signore ha scelto ciascuno di noi ""per essere santi e immacolati di fronte a Lui nella carità"""" (Ef 1,4)."" -
Fra' Andrew Bertie. The first servant of god grand master of the sovereign military Order of Malta
Nel corso del suo ministero Fra' Andrew Bertie è testimone e protagonista di grandi cambiamenti nella vita dell'Ordine, dallo sviluppo delle attività umanitarie alla riforma della Carta Costituzionale; la sua attività di Gran Maestro si concretizza soprattutto in grandi iniziative sociali presso molti Paesi del mondo. È attualmente in corso la Causa di Beatificazione e di Canonizzazione del Servo di Dio Fra' Andrew Bertie. -
Beato Giuseppe Benedetto Dusmet. Benedettino, arcivescovo di Catania e cardinale: pane, fede e umiltà
Il 25 settembre 1988 Dusmet è proclamato Beato da Giovanni Paolo II. Nell'omelia della solenne celebrazione in piazza San Pietro il Papa ne sintetizza la vita e l'esemplarità: ""Egli si erge quale testimone della carità evangelica [...]. Fece della povertà, vissuta in funzione di servizio e di donazione agli altri [...]. Grande rilievo ebbe pure l'opera da lui svolta a servizio dell'Ordine Benedettino, a cui apparteneva [...]."" -
Diario di padre Gianantonio da Romallo
Se c'è uno scopo perché questo diario venga pubblicato è proprio quello che, oltre ai paesani che hanno conosciuto o sentito parlare di p. Gianantonio, ""el frate dale pole"""", anche i giovani possano darci una sbirciata e non solo, prendendolo come lettura avvincente di un giovane d'altri tempi, anche quelli non facili, che assieme ai suoi compagni ha saputo sognare e sognare in grande."" -
Padre Geremia Arosio. Memorie 1934-1976 dalla Cina e dal Brasile
Padre Geremia Arosio, originario di Lissone, è stato una sorprendente figura di missionario del PIME in Cina, dal 1934 al 1947, nel difficile periodo segnato dalla guerra sino-giapponese, dal secondo conflitto mondiale e dalla lotta tra i nazionalisti di Chiang Kai-shek e i comunisti di Mao Zedong, e, dal 1950 al 1976, nelle missioni ìn Brasile. Queste pagine delle sue ""memorie"""" narrano una storia singolare, forse dal sapore un po' antico, ma con una genuina testimonianza, capace ancora oggi di provocare e coinvolgere: egli racconta la sua esperienza missionaria che, unicamente nel nome di Cristo, ha condiviso la vita quotidiana delle popolazioni, con fatiche, gioie, difficoltà e dolori, nella diversità di situazioni e luoghi in cui è stato inviato ad annunciare il Vangelo. Il carattere semplice, colloquiale e stringato rende il testo avvincente e ne mette in evidenza anche il valore di documentazione sia storica sia ecclesiale."" -
Ecco l'uomo. Per amore del tuo amore
Questo libro è una semplice comunicazione evangelica che ha l'intento di raccontare l'evento Gesù di Nàzaret il Cristo. Gesù provocò la gente della sua terra ad accogliere un annuncio rivoluzionario, di prossimità, di misericordia, di compassione. E questa provocazione è tuttora attuale nella nostra storia di ogni giorno. Sia che lo si accolga, sia che lo si rifiuti, Gesù non lascia indifferenti compreso in un ambiente come quello carcerario. Proprio dai colloqui con alcuni carcerati mi è venuta l'ispirazione di scrivere questa vita di Gesù il Cristo, per incoraggiare loro e tutti a leggere i Vangeli, per trovare quel filo rosso che è presente nelle Sacre Scritture: l'amore sconfinato e misericordioso di Dio per l'uomo. Edizione riveduta e ampliata di ""Vita di Gesù il Cristo""""."" -
Beato Alberto Marvelli. Una vita fatta dono
Ferrara. Alberto Marvelli nasce il 21 marzo 1918. La sua famiglia è profondamente cristiana e soprattutto dedita a tante opere di carità. Per motivi di lavoro del padre, i Marvelli si spostano più volte in varie città. Rimini. Nel 1930 si stabiliscono a Rimini; qui Alberto comincia a frequentare l'oratorio salesiano e inizia il suo impegno nell'Azione Cattolica a livello diocesano. Terminati gli studi superiori si iscrive ad ingegneria meccanica all'università di Bologna, dove si laurea il 30 giugno 1941. È chiamato alle armi e parte per Trieste. A dicembre gli viene dato il congedo illimitato e torna a Rimini. Va a lavorare alla Fiat di Torino. Pochi mesi dopo ritorna a Rimini dove apre uno studio di geometra e inizia a insegnare. Riprende i suoi impegni nell'ambito della parrocchia e dell'Azione Cattolica. Nel marzo del 1943 è richiamato nell'esercito, a Treviso. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, Alberto ritorna a Rimini, dove con eroica generosità si dedica a soccorrere in tutti i modi possibili la popolazione provata dalla guerra e a salvare tante vite dalla deportazione nazista. Viene anche arrestato dai tedeschi, ma riesce rocambolescamente a fuggire. Terminato il conflitto, Alberto è eletto assessore per la ricostruzione, divenendo il tenace e instancabile organizzatore per la ricostruzione della città e l'assistenza agli sfollati. Muore prematuramente, all'età di ventotto anni, per un tragico incidente stradale, il 5 ottobre 1946. Giovanni Paolo II lo proclama beato il 5 settembre 2004. -
Tutto è preghiera... Se si vuole
Il tema generale di questo piccolo libro sulla preghiera viene illustrato a partire da alcune situazioni di vita quali, ad esempio: l'ascolto, il silenzio, il lavoro, lo sport, la liturgia, i salmi, l'attesa della nuova venuta del Signore, ecc. La tesi di fondo qui proposta - tutto quello che facciamo di buono può ritenuto preghiera - è in piena armonia con il celebre passo che leggiamo in una lettera dell'apostolo Paolo: ""Sia dunque che mangiate, sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto a gloria di Dio"""" (I Corinti 10,31). Nulla è profano davanti a Dio, fuorché il peccato."" -
Venerabile Luigi Bosio. Mistico dell'eucaristia e della misericordia
"Chiunque abbia avuto la grazia provvidenziale di fruire del ministero di mons. Luigi Bosio non può che gioire del decreto di papa Francesco sulla sua venerabilità, cioè sul riconoscimento, da parte dell'autorità suprema della Chiesa, delle virtù teologali e cardinali da lui esercitate in modo eroico ed esemplare durante il corso del suo ministero di presbitero. Tutti lo abbiamo sperimentato come un sacerdote di eccezionale fede, espressa specialmente quando presiedeva la celebrazione della Messa. Lì, dagli atteggiamenti, dalle parole e dallo stesso timbro della voce, tutti i fedeli intuivano la sua singolare fede nel Mistero eucaristico. La sua era abitualmente un'esperienza mistica della Liturgia eucaristica. Del resto, è nota la sua conoscenza teologica ed esperienziale, fino alla commozione, della divina Liturgia, nella quale ha anticipate persino il Concilio Vaticano II. La Liturgia, celebrata nel contesto vibrante del canto gregoriano, era per lui il clima spirituale nel quale si trovava immerso a suo agio. E della Liturgia nutriva lo spirito nella quotidianità."""" (dalla presentazione di mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona)" -
Sant'Antonio di Padova in Anzino. Un santuario ai piedi del Monte Rosa
Un paese, un santuario, una storia: devozione, arte e natura. Questo libro vuole prenderci per mano per accompagnarci a scoprire un luogo tanto piccolo quanto pieno di bellezza. Ci invita infatti ad Anzino, un ridente paesello delle Alpi, ci introduce nella sua chiesa e ci fa incontrare, attraverso la bellezza e la storia, Sant’Antonio di Padova, che da 350 anni ha scelto questo paese come suo santuario. -
La luce nel cuore. «La vista non mi serviva più, ho ricevuto da Maria doni ben superiori»
Leone - il protagonista di queste pagine - è nato in una famiglia di ebrei ed è stato educato fino all'adolescenza nella fede di Abramo, è non vedente, per un incidente dell'età di tre anni. Il 16 ottobre del 1946, durante una gita a Ghiaie di Bonate, Leone avverte (lui non vedente) una presenza e riceve la certezza assoluta che Gesù è il messia, e la Madonna è madre di tutti noi. Leone in quel momento stava indifferente, senza pregare; eppure ha la certezza di aver ricevuto il dono gratuito della fede in Gesù. -
Venerabile don Bernardo Mattio. Parroco e arciprete di Dronero
L'impegno generoso e infaticabile di don Bernardo Mattio si dispiega su tre linee direttrici: una tipicamente religiosa, l'altra sociale ed infine una ecclesiastica. Istituisce varie opere sociali e di beneficenza e si impegna fervorosamente per portare pace e serenità nelle famiglie. -
Nel nome dello sposo. Madre Maria Candida. Nel respiro della grande tradizione monastica
"Richiestomi di stendere una prefazione a quanto segue, ho immaginato inizialmente di leggere un testo devoto, colmo di affetto per Madre Maria Candida Casero di cui ricorre, il prossimo 26 ottobre, il 30° del dies natalis e mi sono disposto, anche per motivi di stima e gratitudine personali, a leggere attentamente il volume che qui adesso presento. Devo confessare che, insieme all'intatta ricchezza di quanto tramandato come memoria vivente della visione della vita monastica secondo le intuizioni e le caratteristiche spirituali di Madre Candida alle sue figlie, il testo in oggetto invece appare come una miniera preziosissima per comprendere, motivare e illustrare il senso della vita monastica come tale in tutte le sue forme e spiritualità di cui si alimenta e con cui si esprime, in una sorprendente armonia spirituale, nel cuore del mistero della Chiesa stessa"""". Dalla prefazione di Luigi Stucchi." -
Pensieri sparsi verso l'oltre
I racconti, gli aforismi e le parabole di queste pagine hanno lo scopo di facilitarne la lettura, oltre a quello di evidenziare qualche importante messaggio al modo delle celebri favole di Esopo che terminavano sempre con il medesimo refrain: ""o mythos deloi"""" (la favola dimostra). Spesso, anzi, rinviano ad un """"Oltre"""" pressoché infinito mostrando, come scriveva P. Turoldo cui si devono tutte le poesie di fine capitolo, che """"il mondo gronda di Luce""""."" -
Spiragli di luce
"Spiragli di luce di Giovanni Spagnolo, che segue Briciole di luce (2011) e Parole di luce (2016), si rivela subito un diario poetico, che si snoda tra i meandri più profondi di un'anima, quella dell'Autore appunto. Un'anima sofferta ma sorretta sempre dalla speranza, anelante alla pace, in un'altalena di sogni, consapevole di percorrere un cammino in salita che è ascesi, nella certezza di poter trovare la luce."""" (dalla prefazione di Iosé Silvestre)" -
San Bruno il fondatore della Certosa. C'è qualcosa oltre
Bruno (1030-1101) era direttore della scuola cattedrale, quando matura nel cuore la vocazione alla vita monastica, distribuisce i suoi beni ai poveri e si reca nell'abbazia di Molesme in Francia. In seguito, con alcuni compagni, fonda il primo monastero del nuovo ordine certosino. Alcuni anni dopo è chiamato dal Papa a Roma come suo consigliere. All'età di 60 anni si trasferisce in terra calabra dove fonda l'eremo di Santa Maria e il monastero di Santo Stefano.