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Madre Valeria Succi. Fondatrice delle Suore Oblate di Sant'Antonio di Padova
Augusta Costanza Succi (1846-1922) giunge in Salento a 54 anni, dopo un'esperienza matrimoniale finita tragicamente, senza figli, e con tanta voglia di dedicarsi all'insegnamento. Durante la permanenza tra le suore Francescane Margheritine, cambiando il nome in ""suor"""" Valeria, matura nel suo cuore il progetto di realizzare una comunità dedita alla gioventù in difficoltà e dopo tante vicissitudini riesce a fondare le """"Oblate di Sant'Antonio di Padova""""."" -
Madre Maria Anna Teresa Maggiori. Fondatrice delle Suore Oblate di Gesù e Maria. Nell'educazione la vera libertà
Maria Maddalena Maggiori (1686-1771), animata da una fede profonda e molto attenta alla situazione sociale della sua epoca, decide di rimediare alla mancanza di istruzione delle donne e, con spirito profetico, apre ad Albano una scuola gratuita per le giovani sue compaesane. Più tardi darà vita alla nuova congregazione delle Suore Oblate di Gesù e Maria, cambiando nome in Madre Maria Anna Teresa, Superiora della comunità. -
La santità giovane. San Nunzio Sulprizio
Il 14 ottobre 2018 Papa Francesco ha canonizzato il primo santo di origini pescaresi: Nunzio Sulprizio, nato a Pescosansonesco (Pescara) e morto a soli 19 anni a Napoli per tubercolosi ossea. La vita di questo giovane operaio, segnata dal dolore e dalla malattia, è tutta illuminata dalla forte amicizia con Gesù, dal profondo amore per l'Eucaristia e dalla tenera devozione per la Madonna. San Nunzio ci insegna a vivere con amore il presente, ad affidarci al Padre con fiducia e pazienza nelle prove, a vincere il male con il bene, a prestare attenzione alle necessità dei fratelli per essere testimoni credibili nella nostra quotidianità. -
Beato Carlo d'Austria. Imperatore e re
Il Beato Carlo I (1887-1922), imperatore d'Austria e re d'Ungheria, visse in un periodo in cui la belligeranza e il nazionalismo estremo caratterizzavano la vita dei popoli: egli tuttavia scelse coraggiosamente un'altra via, quella della pace e della conciliazione, sentendosi responsabile, di fronte a Dio, per tutte le persone di cui era sovrano e prendendo molto sul serio quell'impegno. Oggi è un esempio per chi esercita responsabilmente la professione politica. -
La Badia di San Leone Bitonto
A Bitonto si erge l'antico complesso monastico benedettino dedicato a San Leone Magno. Non si conoscono con esattezza le origini: il primo documento che ne attesta l'esistenza risale al 1105. Si sa che verso la metà del XIII secolo la chiesa e il primo monastero sono in rovina. Con l'arrivo degli Olivetani alla fine del Quattrocento il monastero riconquista prestigio e importanza; nel 1526 viene costruito il monumentale chiostro. Nel 1807, con la soppressione degli Olivetani, il complesso viene abbandonato e piano piano diventa un rudere. Nel 1866 p. Agostino Del Vecchio da Barletta, che era stato per ben tre volte Provinciale degli Osservanti, ridotto allo stato secolare e dimorando a Bitonto mette gli occhi sui resti dell'antico monastero sognando in quel luogo la ripresa della straordinaria esperienza della vita francescana. Quando il governo liberale concede la possibilità di riprendere di nuovo la vita religiosa e claustrale, il suo sogno si trasforma in progetto, riuscendo, insieme ad altri confratelli, ad acquistare il complesso, e poi diventa realtà realizzando in vari anni il restauro completo: l'antica Badia di San Leone diviene così un Convento francescano. -
L' abbazia cistercense di Santa Maria di Morimondo
L'abbazia di Morimondo si trova a pochi chilometri da Milano, ai confini con il territorio di Pavia. La sua storia comincia nel 1134 quando un gruppo di monaci cistercensi provenienti da Morimond si stabilisce nei pressi dell'attuale complesso. La vita del nuovo monastero diviene subito vivace, attiva e ricca di vocazioni. Dopo aver attraversato quasi nove secoli di storia, tra crisi e riprese, oggi continua ad essere un importante centro di spiritualità e cultura. -
Spiritus Movens. Biografia di don Bernardo Antonini (1932-2002)
Italiano di nascita, era diventato russo di cuore. Amava la Russia con tutto il suo grande cuore aperto a tutti: cattolici, ortodossi, credenti e non credenti. Le sue capacità intellettuali e organizzative, la sua profonda spiritualità e preghiera erano a servizio dell'amore per tutti. Speranza contro ogni speranza, instancabile lavoro giorno e notte hanno meritato a lui una grande riconoscenza del popolo russo. Bastava dire ""Don Bernardo"""" e tutti sapevano di chi si parlava."" -
Santa Maria Goretti «piccolo fiore di campo»
Il 6 luglio 1902 si chiudeva l'avventura terrena di Maria Goretti, ""l'Agnese del ventesimo secolo, il Giglio ammantato di Porpora"""", secondo le parole pronunciate da Papa Pio XII il 25 giugno del 1950, giorno della sua Canonizzazione, in una Piazza San Pietro traboccante di popolo. Da quel giorno, Maria Goretti insegna un cammino, il suo nome significa un messaggio preciso e limpido, anche se spesso incompreso. Maria nasce a Corinaldo (AN) il 16 ottobre 1890 da Luigi Goretti ed Assunta Carlini. Costretta dalla povertà ad emigrare, l'intera famiglia si trasferisce prima a Colle Granturco, vicino a Paliano e poi a Le Ferriere di Conca, nell'Agro Pontino, a pochi chilometri da Nettuno. La piccola Maria si fa notare per l'instancabile carità verso tutti e per la disponibilità umile e premurosa. Il 5 luglio 1902 alle 15.30 Marietta viene aggredita da Alessandro Serenelli, un giovane diciottenne che si era invaghito di lei; alla sua ferma resistenza per difendere la sua castità, viene accoltellata brutalmente e muore il giorno successivo dopo aver perdonato il suo aggressore."" -
Don Tonino Bello. Vescovo fatto popolo
Don Tonino (1935-1993) si distinse per il coraggio profetico con cui fu capace di indicare le strade per la costruzione della pace alla luce del Vangelo. Rimane famosa la sua definizione della ""chiesa del grembiule"""", di una comunità cristiana che sa chinarsi umilmente sui piedi degli uomini."" -
Akash Bashir. Giovane pakistano testimone di Cristo
Il semplice ma significativo filo conduttore che ha reso diversa l'esistenza del giovane martire pakistano Akash Bashir (1994-2015) è stato il ""servizio"""". Ogni momento della sua vita è stato un atto di servizio, ed è morto servendo la sua gente, dando la sua stessa vita per proteggere e salvare la sua comunità. Akash è la bandiera, il segno, la voce di tanti cristiani che vengono attaccati, perseguitati, umiliati e martirizzati nei paesi non cattolici. È la voce di tanti giovani coraggiosi che riescono a dare la loro vita per la fede nonostante le difficoltà, la povertà, l'estremismo religioso, l'indifferenza, la disuguaglianza sociale, la discriminazione. È un esempio di coerenza evangelica per tutti i giovani cristiani del mondo."" -
Don Fausto Resmini. Prima l'altro, poi io
Non si è voluto scrivere questo libro semplicemente per ricordare qualcosa di bello e importante, ma perché la memoria di don Fausto Resmini (1952-2020), un prete che ha segnato non solo la vita del Patronato S. Vincenzo, ma anche quella della Chiesa di Bergamo, del suo stile caritativo e del suo metodo educativo, del suo carisma e dei valori che lo hanno ispirato, possa continuare a generare servizi capaci di accogliere chi ha bisogno di cura in ambito educativo. -
È qui la festa! Sulle tracce di don Giussani attraverso 7 canti
Questo simpatico racconto, impreziosito da fantastiche illustrazioni, è dedicato a don Luigi Giussani nel centenario della sua nascita. L'Autore sceglie un modo originale per onorare la sua memoria, partendo da quelle ""tracce di vita"""" che sono alcuni canti propri della sua esperienza cristiana carismatica, canti che nel libro sono i protagonisti personificati di un viaggio speciale, rivolto ad adulti e bambini per risvegliare il desiderio di scoprire o riscoprire questo grande educatore. Alcuni dei brani presenti nel racconto sono nati da giovani studenti che hanno incontrato don Giussani, e sono rimasti affascinati dalle canzoni e dalle musiche che lui faceva ascoltare a scuola parlando così, in modo assolutamente innovativo, della vita e del senso religioso. Prefazione di Walter Muto. Età di lettura: da 4 anni."" -
Bergamo loves Venezia. Ediz. illustrata
Il volume vuole essere un contributo dell'Autore - legato da un rapporto di ""amicizia"""" restato costante con l'ambiente veneziano - alle celebrazioni dei 1600 anni della Serenissima Repubblica (421 - 25 marzo - 2021). Il testo si concentra sui vari coinvolgimenti tra il potere politico e quello religioso, sui vari momenti religiosi che hanno coinvolto Venezia come Repubblica, sulla gestione del potere politico sostenuto dal potere religioso, in un'approfondita ricerca dei punti di contatto tra le varie realtà della vita quotidiana e del rapporto con la religiosità. Il lettore sarà guidato, con competenza ed eleganza, alla gradevole scoperta di Venezia e dei suoi aspetti nascosti."" -
Giuseppe Carraro. Vescovo lungimirante «Venerabile». Ediz. illustrata
Mons. Giuseppe Carraro (1899-1980) è stato un Vescovo profondamente amante della Chiesa, sensibile alle problematiche della sua diocesi, pastoralmente lungimirante, aperto alla missionarietà, particolarmente attento alla formazione dei seminaristi e dei sacerdoti. Prima Vescovo ausiliare di Treviso poi Vescovo di Vittorio Veneto, dal 1958 al 1978 ha guidato la diocesi di Verona. Quest'ultimo ventennio di episcopato è stato caratterizzato dalla preparazione, dalla celebrazione e dall'applicazione del Concilio Vaticano II. -
Domine, Ivimus. Pellegrini del II secolo in Terra Santa sognando il tempo di Gesù
Molti pellegrini, visitando i santuari di Terra Santa, si chiedono come potevano essere quei luoghi ""al tempo di Gesù"""" ... è con il medesimo desiderio che questa immaginaria comitiva di pellegrini cristiani, dalla Roma imperiale del sec. II, attraversa il Mediterraneo ed approda nella Terra Santa. Sotto l'impero di Antonino Pio, le condizioni storiche rendevano possibili viaggi del genere e la nostra comitiva vuole lì scrutare le Scritture, udendo i suoni che potevano udire anche Giuseppe e Maria, vedendo i medesimi paesaggi che vedevano gli apostoli, odorando e gustando odori e sapori propri del popolo ebraico, camminando su quelle strade, che anche i piedi del Signore Gesù avevano percorso... lì leggere il famoso Quinto Vangelo: la Terra Santa. Le due Rivolte Giudaiche erano ormai un lontano ricordo e questi pellegrini hanno la possibilità di vedere ancora molti dei luoghi e dello stile di vita come erano """"al tempo di Gesù"""", un ritornello che più volte torna nel corso del racconto, incontrando anche personaggi eminenti di quegli anni."" -
Madre Maria Costanza Zauli. Fondatrice delle Ancelle Adoratrici del Santissimo Sacramento
Suor Maria Costanza Zauli (1886-1954), dopo alcuni anni passati tra le Ancelle del Sacro Cuore, è chiamata dal Signore a fondare una nuova Congregazione dedita all'Adorazione eucaristica perpetua. È colpita da una misteriosa paralisi che la terrà a letto ben 10 anni, guarendo miracolosamente all'inaugurazione del nuovo monastero. L'anno successivo le sue ""Ancelle Adoratrici del Santissimo Sacramento"""" sono riconosciute come Congregazione di diritto diocesano."" -
Dall'epistolario: lettere a padre Bonaventura
In questo volume, della collana dedicata all'Epistolario di San Ludovico da Casoria, sono raccolte in ordine cronologico tutte le lettere che ha scritto al suo fedele amico, Ignazio Maresca, diventato poi padre Bonaventura di San Francesco dei Frati Bigi di cui si troverà, all'interno, una piccola presentazione e una biografia tratta da ""L'Orfanello e La Carità"""" del 1917."" -
Giovannimaria Rainaldi. Come un'Ostia viva
La commovente ed edificante storia di Giovannimaria Rainaldi (2006-2013) ci costringe a misurarci con il mistero del dolore innocente. Tutta la sua breve ma intensa esistenza è segnata, infatti, da un male incurabile che non gli lascia scampo. Tuttavia, pur nella sua tenerissima età, Gio dà prova di una fede matura e di una fortezza straordinaria e, sebbene immerso nella sofferenza, non smette di essere un bambino gioioso e di portare consolazione a quelli che entrano nella sua vita, dimostrando giorno dopo giorno un'eccezionale ""sapienza che viene dall'Alto"""" unita ad un'eroica docilità alla volontà di Dio. Prefazione di mons. Daniele Libanori."" -
Agendina vita cristiana 2023
Il tema per il 2023 dell'Agendina della Vita cristiana coincide con quello per l'itinerario sinodale per la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, approvato da Papa Francesco il 24 aprile 2021: ""Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione"""". Il percorso per la celebrazione del Sinodo si articola in tre fasi, concludendosi nel 2023: I. Fase diocesana (ottobre 2021 - aprile 2022); II. Fase continentale (settembre 2022 - marzo 2023); III. Fase della Chiesa Universale (ottobre 2023). Il Sinodo dei Vescovi è il punto di convergenza del dinamismo di ascolto reciproco nello Spirito Santo, condotto a tutti i livelli della vita della Chiesa, in un processo che coinvolge in sinergia il Popolo di Dio, il Collegio episcopale e il Vescovo di Roma, ciascuno secondo la propria funzione"""". Le preziose indicazioni del Santo Padre per un fruttuoso sviluppo sinodale, riportate in varie pagine dell'Agendina, sono utilissime per qualsiasi incontro ecclesiale (riunioni, meeting, tavole rotonde, convegni, congressi) a tutti i livelli."" -
Bellezza splendore di verità. Agenda 2023
Il tema dell'Agenda per il 2023 è ""Bellezza, splendore di verità"""". L'autore, don Valentino Salvoldi, accompagna il lettore giorno dopo giorno a rispondere alla domanda: """"Quale bellezza salverà la presente generazione?"""" analizzando varie intuizioni e avvalendosi delle riflessioni etiche e morali condivise, nel corso della sua vita, con tanti studenti di diverse culture, in molti angoli della terra. La bellezza, mentre nutre l'anima assetata di verità, bontà e armonia, diventa fonte di intima gioia, contribuisce a generare l'arte d'amare e di essere amati. Per questo il cammino proposto si apre alla speranza, esortando a contemplare già qui in terra la Bellezza assoluta: Dio.""