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Il vecchio e il mare
Silent Book Omaggio al celebre libro di Ernest Hemingway, “Il vecchio e il mare”, romanzo considerato dalla critica un capolavoro della letteratura, per il quale lo scrittore vinse il premio Pulitzer. Non è da tutti confrontarsi con un classico di questa portata, ma Isabella Labate ci prova e ci riesce: un albo senza parole che ci regala, in silenzio, l'emozione di un'opera d'arte. -
Chissà com'è
I cuccioli della savana sono tutti a scuola, in classe con il loro maestro Elefante. Si chiedono come sia fatto un coccodrillo, perché pur non avendolo mai visto, ne hanno molta paura. Provano a rappresentarlo e ognuno di loro lo disegna a modo proprio. Il maestro, prendendo spunto dalle loro interpretazioni, ne approfitta per far capire ai cuccioli che cosa caratterizza i vari movimenti artistici. Un albo divertente e anche istruttivo. Età di lettura: da 4 anni. -
Sentirsi a casa. Ediz. illustrata
C'è chi si sente a casa ovunque e chi non si sente a casa da nessuna parte. Il protagonista di questo albo appartiene a questa seconda specie. Per quanto abbia girato il mondo non è mai riuscito a trovare un posto che facesse per lui. Ma forse perché una casa non era quello che stava cercando, almeno fino a quando non lo è stato per davvero e allora, per sentirsi a casa, è dovuto tornare proprio nel luogo da cui era partito. Una storia che racconta fin dove si può andare per seguire i proprio sogni e ambizioni e dove si può tornare per ritrovare il calore dei ricordi e degli affetti. Età di lettura: da 4 anni. -
Altroquando
Ormai quasi tutti viviamo in un'altra dimensione, che è quella in cui ci conducono i nostri cellulari, ipad, e computer. Questa dimensione può essere chiamata ""altroquando"""". È il posto dove siamo veramente, anche se non fisicamente. Questo albo racconta, senza usare le parole, quanto ormai viviamo in questo mondo e come possiamo sentirci disorientati quando veniamo sconnessi da questa dimensione, che ormai è quasi la nostra vita stessa. Età di lettura: da 7 anni."" -
Il viaggio di Pippo. Ediz. illustrata
Questo albo realizzato da Satoe per il Premio SM, racconta la storia di Pippo, una piccola ranocchia si addormenta con la sensazione di aver perso qualcosa. Mentre sta contando le pecore, comincia a far conversazione con una di loro, lamentandosi di non riuscire più a sognare. La pecora le propone allora di attraversare i sogni con la speranza che questa esperienza possa aiutarla. Alla fine del suo viaggio Pippo scoprirà di avere già quello che stava cercando. Età di lettura: da 6 anni. -
È così difficile! Ediz. illustrata
Per qualcuno trovare la forza di esprimersi, di fare sentire la propria voce può richiedere una grande sforzo. La semplice routine di un giorno di scuola può rappresentare una vera e propria sfida con se stessi. Il fatto che gli altri sappiano riconoscere e rispettare questa difficoltà può essere d'aiuto e ogni piccolo progresso può rappresentare una conquista. Età di lettura: da 5 anni. -
Sei alpini e un fante nel vortice della seconda guerra mondiale
Quattro alpini della Tridentina raccontano la loro odissea iniziata in terra di Russia, dal fronte sul Don, alle infinite marce nella neve, nel gelo implacabile, alla disperata ricerca di un’Isba dove trovare tepore, riposarsi e sfamarsi. Un’odissea proseguita dopo l’otto settembre quando sono catturati e inviati nei lager nazisti come schiavi nell’economia di guerra tedesca.rnDue altri alpini, ancora troppo giovani per essere inquadrati nell’ARMIR, ricordano come anch’essi sono stati fatti prigionieri e subiscono la disumana esperienza dei lager.rnIl settimo reduce è un fante che trascorre cinque anni nei Balcani, dapprima sul fronte greco- albanese e poi come combattente tra le fila dei partigiani di Tito. Viene raccontata una esperienza sconvolgente e spietata.rnMa è a giovani come questi, semplici soldati risparmiati dalla guerra e così miti per chi li ha conosciuti, che si deve la ricostruzione morale e materiale del nostro Paese. -
Enciclopedia della poesia italiana inedita. Gli inediti del Premio internazionale Mario Luzi 2012. Vol. 3
L'uscita del volume annuale fa parte della Enciclopedia della Poesia Italiana Inedita. L'opera costituisce una ampia documentazione critica della poesia contemporanea che non si esaurisce nelle signole edizioni, ma che compone, negli anni, una significativa testimonianza storica e culturale del settore. La vasta opera contiene circa 90 autori all'anno su oltre 2000 partecipanti al Premio Internazionale Mario Luzi, per 300 testi inediti e 500 pagine complessive. La collana è ideata e diretta da Mattia Leombruno che la definisce così: ""Questa antologia - unica nel suo genere e soprattutto così variegata, molteplice ed ampia - possiede qualcosa di molto nobile ed ambizioso. Nulla di analogo è stato infatti mai tentato: di mettere liberamente insieme autori fra loro così diversi per stile e generazione, di unire il molteplice e fare il grande criterio di fratellanza umana e letteraria, nel nome delle più nobili intenzioni poetiche. Il criterio di selezione che è stato scelto prescinde dalla popolarità degli autori e tiene soprattutto conto del valore reale delle opere""""."" -
Sono ancora vivo
"Potremmo ben dire che la storia di questo romanzo - che ha una forte componente personale, in quanto incentrato sul carattere del protagonista - ha inizio dalla sua fine. Prende cioè inatteso spunto, rinvigorisce e rinviene, da quel fuoco esistenziale che quasi pare dispento, e che invece cova, sotto la cenere, altra inedita vita. Il dolore è questa sorta di catalizzatore: dapprima richiama a sé, come il sangue dagli abissi i pescecani, altro dolore, addensa nel presagio della morte una ulteriore e feroce mortalità. Toni, il protagonista, deve letteralmente sperimentare il lato peggiore di sé, infliggersi un supplemento di dolore per esorcizzare il male che lo affligge: bisogna veramente ed in qualche misura mettersi in pericolo per trarsi poi in salvo. Questo romanzo, abilmente scritto, può aiutarci e stimolare ad entrare in una dimensione interiore che, va detto, è imprescindibile per trovare un punto d'approdo, una pace non più rinviabile"""". (Dalla prefazione di Mattia Leombruno)" -
Quasi blue
"'Quasi blu' è un'opera perfettamente imperfetta e completamente incompiuta, un'opera umana che tende all'infinito. A metà strada fra due estremi, come il capo di un medesimo cordone ombelicale che a lei ci lega, da un lato alla finitezza del presente, alla sua misura difettiva e dall'altro idealmente ci compie nell'orizzonte dilatato delle albe di là da venire. La vita si situa fra questi due poli, in mezzo al fuoco incrociato fra il soggetto e l'universo, fra il particolare e il molteplice, fra l'osservazione del mondo e il valore di quelle immagini tratte in noi. Questo senso di labile provvisorietà dell'essere è però anche quello che ci mette in moto, una sorta di tensione come della foglia protesa verso la luce e di noi verso la vita."""" (Mattia Leombruno, Presidente Fondazione Mario Luzi - marioluzi.it)" -
Vidacilius
Intorno al primo secolo avanti Cristo, nel Piceno, stanno crescendo due giovani, anzi sono già due guerrieri forti e pronti a lottare per le loro città. Gneo Strabone è un romano nato a Firmum, nobile, appartenente alla Gens Pompeia, l’altro Caio, asculano, è il figlio di Primo Vidacilio, il console di Asculum. Le loro vite si incrociano pericolosamente e i due saranno i protagonisti di quella guerra conosciuta come guerra dei socii che infiammo l’Italia centrale di allora e porto alla distruzione di Asculum. -
Altre parole dalla notte
«Pubblico ""Altre parole nella notte"""" con la Genesi Editrice di Torino. Mi sono così permesso di aggiungere nove poesie, una traduzione dal francese, una dal tedesco e altre poesie che mi sembravano integrarsi bene con il libro. È un viaggio meco stesso cercando prima la mia voce poetica, portandola poi traverso le quartine e la scoperta del ritmo. Continuo il viaggio con uno studio della metrica e mi approprio poi di qualche sonetto e madrigale e concludo liberto nella scrittura, in totale assenza di metro.»"" -
Emozioni
"Questo volume poetico è come un’Arca dell’Eterna Alleanza. Porta in salvo lo spirito umano e al contempo divino che abita la vita, dai dilavamenti della memoria, dalle copiose fiumane ove i giorni operano le loro ordinarie cancellature, finché c’è vita. E, allora, esso è forse anche un libro della salvezza, personale dell’autrice e nostra, attraverso il magistero della Parola, la sua profezia e la capacità trasformatrice di trasmutare il piombo in oro. Nell’alchimia classica la trasformazione della materia passa sempre per una fase intermedia di purificazione, prima che essa sia sublimata. E ciò, per certi versi, ricorda le tappe evolutive della nostra persona, nell’idea di ascesa e innalzamento che, in qualunque caso, abbiamo sempre a mente e che ha ispirato tutta la storia dell’uomo in occidente e non solo"""". Prefazione di Mattia Leombruno." -
Ti cerco oltre
"Ti cerco oltre, titolo di questa opera, è sia nel nome che nella sostanza, la sintesi perfetta ed evocativa nella quale idealmente ricomprendere il fuggevole orizzonte della vita. Non che di esso ci sia dato afferrarne mai la pienezza, una identità compiuta e finita, ma quanto meno di suscitare una rievocazione dei suoi più ricorrenti ed enigmatici tratti. L’idea cioè di un altro luogo di là da noi, fuori dal perimetro del contingente e poi quella di una ricerca inesauribile delle cose. In questo vi è una certa visione che io qui ben riconosco e non oso a definire tipicamente agostiniana: è perché è nascosto che lo cerchiamo, è perché è misterioso che è introvabile. La ricerca, in questo sguardo d’oltre mondo, ci riporta a un luogo d’esercizio che al pari è anche sempre compresente e partecipato, nel grembo gestante delle ore. La dimensione mistica della conoscenza come luogo segreto e di custodia del sapienziale, e poi quella rivelativa epifanica, come un buon vento, una nova venuta, le copiose messi della Provvidenza. È proprio come dice René Char: il futuro è la cosa che accade più raramente"""". (Mattia Leombruno)" -
Corpi erranti
Alla domanda “Chi siamo?” si potrebbe contrapporre “Cosa siamo diventati?”. Da questo punto di arrivo si configura poi un nuovo inizio, persino il coraggio di una nuova era. Parte spesso così questo viaggio dell’umanità: dal tentativo di riannodare le fila di un pensiero, dalla tentazione di abbracciare un percorso altro perché questo stesso si riveli nelle sue contrazioni, segnato da momenti di meditazione e di azione allucinata, tra la tensione del trovarsi oltre e quella di farsi immobile centro. Così i corpi erranti sono questa dolorosa rappresentazione: l’essere ombra del proprio tempo, strumento sottile, più o meno inconsapevole, dell’entropia emotiva. Il linguaggio poetico è volutamente avulso dalla prosaicità intesa come condizione presente, teso piuttosto a cogliere il moto profondo di sentimenti e atti per restituirne quella perduta veridicità. Accade quindi che l’uso della punteggiatura abbia poche corrispondenze con l’andare a capo: o meglio è testimonianza che si stenta a trovare il capo del nostro ricercare nel mondo. -
Poesie
Questa raccolta è stata realizzata in occasione dell’edizione del Premio Mario Luzi 2020 mettendo insieme una serie di testi scritti a partire dall’anno 2014. Il gusto citazionale è una cifra ricorrente dell’opera, ben evidente fin dal primo componimento, dove si allude alla pièce teatrale Rhinoceros di Ionesco, fino al “delirio intertestuale” del Secondo canzoniere per A. Le poesie non sono disposte in ordine cronologico bensì per temi: il tedium vitae, la critica sociale, il mondo degli affetti, i luoghi ameni, la poesia d’amore e infine la spiritualità. Gli effetti di suono caratterizzano lo stile essenziale dei testi, che talvolta ricalca ironicamente lo slogan pubblicitario. I poeti che hanno influenzato maggiormente la ricerca poetica sottesa alla raccolta sono Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Giorgio Caproni. -
Poesie in cronaca
"Che cosa sia la poesia è una domanda che non ha risposta se non quella che prima di me molti hanno dato. La poesia è una spada che spacca in due il mondo e dare la risposta a che cosa sia la poesia è praticamente impossibile (all’incirca così Musil ne l’Uomo senza qualità) e ancora: cercate di spiegare una poesia e avrete distrutto la poesia (così Carofiglio ne Il bordo vertiginoso delle cose) e Magritte: l’intellettuale insegue il poeta ma questo gli sfugge continuamente."""" (Maria Monica Martino)" -
Ermeneutica clinica. Tra teoria e pratica
"La musica agisce sulla sensibilità culturale, il tritono di sei semitoni di un accordo o di una scala era usato dai menestrelli ma considerato dissonante da destare scandalo e diventare musica del diavolo per la chiesa e nel concilio di Trento venne abolito per non contaminare la musica sacra con quella profana, ma con C. Debussy è diventato un cavallo di battaglia del nostro tempo per le composizioni di “rottura” da M. P. Musorgskij a M. Ravel fino ai gruppi Metal e ai cartoni dei Simson. Per la sensibilità culturale di vertice era avvertito come una dissonanza sgradevole e stigmatizzata come musica da evitare nelle cerimonie ufficiali e malsana per i medici, ma non per la sensibilità popolare.""""" -
Sguardo e memoria. Le corrispondenze tra Giulio Paolini e «Le Cygne» di Charles Baudelaire
"Quest'opera non è né un inizio né una fine. Si tratta di un lavoro potenzialmente sempre attivo: parla ma desidera essere ascoltato"""". (Viola Fumagalli)" -
La soglia della rosa mistica. Dai diari interiori di Myriam, Jeshua, Sarah e Maryam. Vol. 1
“Lei che camminava silenziosa dietro di me. Io parlavo, lei guardava. Lei amava attraverso i suoi occhi. Lei entrava nel regno delle anime attraverso il suo sguardo; nei corpi, dentro i cuori. Lei creava il Contatto con l’Amore attraverso i suoi occhi. Lei taceva e traghettava. Lei amava. Lei curava. Lei guariva. Lei mi aveva insegnato più di quanto io fossi riuscito ad apprendere. In quella voragine la sua Presenza era assordante tanto da farmi scoppiare il cuore. Pensai di stare attraversando di nuovo la morte, sentivo il mio respiro sempre più lento, il corpo abbandonato. C’era Myriam e tutto l’Amore che è ed è sempre stata”.