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«Cucirò loro un camicino...». Incontri con Marcella Fragapane tra fiabe e gestalt
Al centro del libro c’è il tempo dei bambini. Stare nel tempo dei bambini. Insisto su ‘nel’ perché questa preposizione ci invita, in modo leggero e profondo, a un radicale cambiamento di mentalità: dal sapere il tempo del bambino all’entrare, all’immergersi nel tempo del bambino. L’uso della preposizione fa la differenza ed esprime lo spirito del libro e dell’insegnamento di Marcella. -
La lunga e sofferta storia della criminologia italiana. (Da Cesare Lombroso ai giorni nostri). Il contributo della scuola barese
La criminologia nasce nel 1876 con la pubblicazione de ""L'uomo delinquente"""" ad opera di Cesare Lombroso dopo l'osservazione dello studioso di migliaia di delinquenti nelle carceri o al tavolo settorio. Il pensiero di Lombroso, cattedratico di Medicina legale dell'università di Torino, si concentra sul postulato del delinquente nato quanto necessitato. Grazie al connubio con Enrico Ferri, illustre penalista e deputato socialista, nacque la scuola positiva che proponeva profonde riforme in ambito penale e penitenziario. La dottrina lombrosiana fu avversata da molti studiosi cattolici perché metteva in crisi il dogma del libero arbitrio. In seguito, la criminologia fu avversata dal fascismo, regime autoritario contrario ad ogni idea di comprensione del crimine e del recupero del reo. L'avversione del regime condusse addirittura nel 1936 alla cancellazione della Antropologia criminale da tutte le università del regno."" -
L'educatore. Profilo storico con appendice antologica
L’educatore, così come lo conosciamo oggi, ha una storia recente: é una figura che sorge per rispondere ai bisogni formativi del nostro tempo e della nostra società. Anche se “professione giovane”, dai confini ancora aperti, non è però priva di radici storiche o di una tradizione in campo pedagogico. Può rivendicare legittimamente una importante eredità per varie ragioni. Innanzitutto per la scelta di questo termine “educatore”, che rappresenta un concetto essenziale, centrale di tutta la tradizione pedagogica. Poi perché suo principale ambito di intervento è l’educazione extrascolastica, che rimanda a esperienze decisive nella storia formativa individuale: da quelle dell’esistenza quotidiana a quelle vissute nei gruppi, nelle associazioni o in istituzioni informali o non formali, come la famiglia o il luogo di lavoro. L’educatore si qualifica per le attività di cura e di accompagnamento, di reinserimento e di riabilitazione sociale, di prevenzione e di promozione di modi di essere, di atteggiamenti e di saperi, che egli propone come conquiste del soggetto ... -
Essere presenza educativa. Lineamenti di educazione professionale
Come dice nella sua Prefazione il prof. Giuseppe Milan «il distillato essenziale di questo volume è espresso dal titolo, dove si evidenzia l’imprescindibile legame tra “professione educativa” e “presenza”». In questo sfondo il libro introduce all’ambito disciplinare dell’educazione professionale affrontando principi etici e metodologie di intervento che fanno riferimento sia a risultati di ricerca che a riflessioni nate da esperienza diretta nel campo sociosanitario e della formazione. Prepararsi a svolgere un lavoro educativo in questo settore delicato e complesso richiede un’intensa attività didattica teorica, esperienziale e pratica, in quanto l’attività si rivolge direttamente sia a soggetti con importanti fragilità, con problemi di salute mentale, dipendenza o con disabilità e sia alla loro comunità locale. Nella nostra società, infatti, essi sono ancora particolarmente esposti ad emarginazione e disuguaglianze, per cui l’impegno dell’educatore professionale è diretto oltre che alla riabilitazione sociale, anche alla sensibilizzazione della cittadinanza. -
Ri-connettere generazioni. L'apprendimento intergenerazionale per sviluppare nuovi modelli di welfare e città per tutte le età
Il volume nasce a seguito degli esiti del progetto europeo Generation in Interaction (Ge&In) che ha consentito a un consorzio di sei partner appartenenti a cinque paesi (Finlandia, Polonia, Slovenia, Romania e Italia) di confrontarsi sul tema dell’apprendimento intergenerazionale in relazione alla domanda di coesione e di inclusione sociale. Il testo, a partire dalla definizione dei fondamenti teorici e delle condizioni di esercizio dell’apprendimento intergenerazionale, pone una riflessione sul nesso fra la solidarietà intergenerazionale e lo sviluppo di una visione del welfare di tipo partecipativo... -
La formazione del Sé corporeo. Genesi socio-culturale e percorrenze educative
Lo scopo generale di questo volume è quello di proporre una serie di spunti e di suggestioni utili a riflettere sull’influenza che i processi sociali e culturali possono svolgere nel formare il Sé corporeo. In tal senso, i processi di costruzione e di condivisione delle rappresentazioni di corpo e di corporeità che la cultura produce, divengono oggetto di interesse di uno sguardo pedagogico che mira a definire processi di formazione in chiave critico-educativa. Il volume offre, quindi, una riflessione sul rapporto tra Sé e corpo sullo sfondo delle dimensioni socio-culturali che lo delimitano, allo scopo di identificare possibili interpretazioni e spazi di educabilità, che si alimentano in particolare del riconoscimento consapevole della natura relazionale, mutevole e costruttiva del corpo stesso, ossia la corporeità. -
Fragili sguardi. Disabilità, società, diritto
Differenti prospettive di osservazione (giusfilosofica, socio-giuridica, etico-sociale) si intrecciano in questo saggio corale, in cui abitano riflessioni sulla condizione delle persone con disabilità: sulla loro fragilità, vulnerabilità e dignità; sul loro contesto di vita familiare; sulle forme di domiciliazione coatta cui sono state (e potrebbero essere di nuovo) costrette e sulla semantica giuridica che accompagna ancora oggi la disabilità. Saggi che convergono, divergono e fanno emergere possibili traiettorie di ulteriore ricerca e necessari tavoli di confronto e scavo, condivisione e potenziale contaminazione interdisciplinare. -
Approccio interdisciplinare e inclusivo delle attività motorie e sportive adattate nei contesti formativi
L’attività motoria e sportiva negli ultimi decenni è stata riconosciuta per il suo valore educativo, tanto da essere sempre più utilizzata nei contesti educativi, siano essi informali o formali, come strumento didattico dal grande potenziale formativo. La componente ludica propria dell’attività motoria, infatti, costituisce un comune denominatore che le permette di essere accessibile a tutti, indipendentemente dalle condizioni sociali, psico-fisiche ed economiche. Ciò è ancor più vero se ci si riferisce a quei contesti educativi in cui sono presenti soggetti con disabilità, i quali possono trarre grandi benefici dall’attività motoria, a qualsiasi livello svolta. Proprio in virtù delle intrinseche attitudini trasversali ed interdisciplinari, il contesto scolastico risulta essere l’ambiente ideale per attuare interventi il cui fine è quello di sfruttare il movimento al di là delle semplici lezioni di educazione motoria. -
Insegnamenti sul Taiji Quan. Shanghi Agosto 1990
Il testo è la trascrizione della registrazione di un seminario intensivo di taiji quan, tenutosi a Shanghai nel 1990, dai maestri Gu Mei Sheng e Xie Rong Kang. Il Seminario si fonda sull’esperienza personale di Gu Mei Sheng alla luce dell’insegnamento ricevuto dal suo Mastro Yue Huan Zhi poi proseguita dal figlio Yue Dan. Il testo sottolinea molto chiaramente come i requisiti, posti dal M° Yue Huan Zhi a chi voleva studiare il suo taiji quan, erano molto semplici ma molto impegnativi e poggiavano su tre punti sintetici: – volere – costanza nella pratica – qualità della pratica. I contenuti sono esposti in modo lineare ed essenziale e illustrano la pratica del taiji, la motivazione, la comprensione delle energie e la realizzazione fisico spirituale anche nel comportamento quotidiano. -
Fragile o vulnerabile? Traiettorie per una semantica interdisciplinare
La fragilità è un “oggetto di studio” prismatico, che richiede delicatezza e attenzione nella sua esplorazione. Ma è anche un “oggetto di indagine” che, per la sua pervasività, necessita di essere affrontato, il più possibile, lontano dai riduzionismi epistemici. Un solo guardo disciplinare non è in grado, nella sua parzialità di prospettiva, di esaurirne ogni considerazione e analisi, ancor prima di coglierne la pluralità delle forme che la connotano. Gli autori del presente volume si sono impegnati a ragionare attorno all’esistenziale della fragilità, a muovere dall’esigenza di esplorare, in un confronto interdisciplinare, traiettorie utili ad indagare i nessi che ne possono fare motivo di vulnerabilità. -
Un serpente in ufficio. Diario di mobbing mancato
La personalità del mobber risulta spesso improntata a narcisismo maligno ed egocentrismo perverso, o tratti paranoici con senso di grandiosità e connotazioni - risposte vendicative per ogni saluto che non ha gradito; gode del male degli altri e lo giustifica con la giusta umiliazione per la presunta superbia o incompetenza della vittima. Soffre della sindrome incontestata di onnipotenza ""Io-Dio"""" con tratti persecutori e sadici ben stratificati e solidi. In sintesi frequentemente la personalità del mobber risulta relativa ad un disturbo di personalità, più spesso di tipo narcisista o paranoide; alle volte con psicosi compensata, alle volte con struttura nevrotica tendente all'aggressività, manipolazione, dissimulazione e grandiosità. In questo breve saggio v'imbatterete nella figura inquietante di Rachele, un'assistente sociale che tenta in tutti i modi di mobbizzare Anna..."" -
Valutare la qualità. Interventi di sistema nel lavoro sociale
La ricerca della qualità è da sempre perseguita in tutti i settori dell'attività umana. Oggi rappresenta una richiesta pressante nel mercato, sia per coloro i quali usufruiscono di servizi, sia per chi li eroga. Negli ultimi anni sono molti i fattori che hanno posto in evidenza l'importanza della dimensione scientifica nei processi di valutazione della qualità, anche nel campo del lavoro sociale. Certamente la sistematizzazione delle scienze del Servizio sociale dentro un quadro di riferimento specifico, l'applicazione dell'approccio sistemico relazionale al processo di aiuto e non da ultimo il riconoscimento dell'assistente sociale tra le professioni intellettuali, sono fattori che hanno contribuito a evidenziare questa urgente necessità. Chiedersi cosa significa valutare, vuol dire porsi il problema delle variabili in gioco, con l'obiettivo di stabilire un confronto proficuo tra teoria e attuazione pratica delle attività, accreditando qualità agli interventi. È fondamentale che gli assistenti sociali diventino ricercatori che investono sulla qualità per organizzare e dare senso all'oggetto della propria professione e all'assetto disciplinare a cui fanno riferimento. -
A scuola di prevenzione. Applicare il D.Lgs. 81/08 nella scuola e insegnare la sicurezza
A scuola di prevenzione affronta ambedue questi due aspetti: la prima parte di esso affronta gli argomenti giuridico-normativi e presenta metodologie di valutazione dei rischi ed esempi applicativi delle stesse nelle scuole, compresi i piani di emergenza, la formazione e gestione delle squadre di Emergenza, i percorsi informativi e formativi destinanti ai lavoratori. Nella seconda parte si presentano alcune esercitazioni specifiche pensate per sensibilizzare gli studenti a un argomento, quello della salute e della sicurezza, tanto difficile da trattare in età adulta, quando i comportamenti sono ormai consolidati. Le schede, che racchiudono attività esperienziali, sono arricchite da indicazioni utili al conduttore, come ad esempio le informazioni per identificare i destinatari dell'esercitazione, le istruzioni e le tracce per i commenti. Parte normativa aggiornata alle modifiche introdotte dalla L. 98/2013 ""Decreto del Fare"""". Con la prefazione di Rocco Vitale, presidente AiFOS."" -
Cosa dovrei dire? Una guida per il terapeuta per risponere alle domande dei pazienti
Scritto per aiutare i terapeuti a considerare le domande dei pazienti come un utile strumento per il lavoro clinico, ""Cosa dovrei dire?"""" esplora i quesiti che ciascun professionista prima o poi si sente porre dai propri pazienti. Linda Edelstein e Charles Waehler, autori del libro e terapeuti esperti, mostrano come le risposte alle domande dei pazienti possano plasmare un clima terapeutico che favorisce la scoperta e la crescita personale. Strutturato in capitoli tematici il libro è scritto in tono colloquiale ed è ricco di esempi personali tratti dall'esperienza decennale dei due terapeuti, spaziando dal tema della religione al sesso, dal denaro ai sogni. """"Cosa dovrei dire?"""" propone come gestire domande spesso scomode o imbarazzanti per il terapeuta come ad esempio: Lei prende appunti? Posso leggerli?, Perché cambiare è così difficile? Dove va in vacanza? Il potere della terapia risiede nella libertà che offre ai pazienti di parlare di qualsiasi argomento. """"Cosa dovrei dire?"""" ci spiega come queste domande, a prescindere da quanto difficili o disarmanti sembrino, possano rappresentare un valido supporto piuttosto che un elemento di rottura della relazione paziente-terapeuta."" -
Tradimento per tutti. Perché se ne parla tanto
Scrivere sul tradimento è quasi una sfida. Psicologi, poeti, filosofi, astrologi, giornalisti hanno formulato moltissime ipotesi sul perché la maggior parte di noi, nonostante scelga di unirsi in coppia, scivoli inesorabilmente nell'infedeltà. Da Medea a Madame Bovary, da Pirandello a Ozpetek - passando dalle storie di Luca, Annamaria e persone comuni - il teorema sembra sempre lo stesso. Qualcuno è convinto che amare significhi meritarsi l'interesse dell'altro a condizione di erogare una venerazione sconfinata; qualcun altro invece, pretende un costante rifornimento d'attenzione come se il valore di se stessi si percepisse attraverso il sacrificio e l'abnegazione del partner. Questo incastro dipendenza-narcisismo si ripresenta da sempre come fondamento di una dinamica mai risolta. L'autore, attraverso l'indagine psicologica e divertendosi a spiare il mito e ciò che la letteratura racconta, individua quanto le radici dell'infedeltà si fondino su questo sventurato connubio. Il libro è ricco di esempi tratti anche da casi reali. L'adulterio appare in tutti i tipi di relazione, in tutte le epoche, ceti sociali e culture: come a dire che il tradimento è per tutti, senza eccezione. -
Lungo i sentieri della vita. Frammenti di quotidiana umanità nella narrazione psicoterapeutica
La vita è un grande crogiuolo, che raccoglie infinite occasioni di contatto e rapporto umano, di partecipazione emotiva e di coinvolgimento affettivo: nel bene come nel male, nella felicità come nella sofferenza, nella salute come nella malattia. Questo volume tocca i fondamentali temi dell'esistenza, percorrendo ora l'uno ora l'altro dei tanti sentieri. L'amore, l'amicizia, la coppia, i figli, il potere, il tempo, la morte, il dolore, il piacere, il corpo, l'anima, la conoscenza e l'essere vengono raccontati, ricordati e meditati lungo il percorso psicologico dell'autoconsapevolezza e della realizzazione di sé. -
Il lavoro possibile. Metodo progettuale per il benessere e la produttività delle imprese
Esistono tanti modi per progettare uno spazio, tanti quanti i diversi approcci possibili. Questo libro introduce un modello progettuale dei luoghi di lavoro ovvero un nuovo modo di ""fare progetto"""". Si tratta di un modello integrato che unisce i saperi e le competenze di tre materie apparentemente distanti tra loro: l'architettura, la sicurezza sul lavoro, il marketing. Questi strumenti, quando ben combinati, permettono di progettare non solo la fisicità degli spazi bensì anche l'organizzazione e gestione dell'intero luogo di lavoro, con lo scopo di creare ambienti belli e confortevoli, sani e sicuri, stimolanti e produttivi che assicurino al tempo stesso il benessere del lavoratore e di conseguenza la miglior performance aziendale. Il libro illustra anche alcuni casi indagati, esemplari di aziende che già sono sulla """"buona strada"""" verso un modello progettuale di questo tipo e si pone come volano per la diffusione di questo modo di """"fare lavoro"""", che è possibile."" -
Bella Costituzione. Madri e padri costituenti crescono
Dopo ""Bellezza femminile e verità"""" e """"A tavola con Platone"""" Serena Ballista e Judith Pinnock presentano un nuovo testo, anch'esso nato dall'esperienza di laboratori scolastici che le due autrici hanno progettato e condotto per Libera e ANPI. Questa volta il tema è la partecipazione attiva delle giovani generazioni alla vita sociale, culturale e politica del Paese. Il testo è un libro-quaderno, fortemente interattivo, che accompagna chi legge alla scoperta di come la nostra Costituzione sia nata e di come permei la vita quotidiana di ognuno, facendo appello ai giovani perché evochino dentro di sé lo spirito dei partigiani e delle partigiane che ci hanno permesso di godere di una democrazia che non va mai data per scontata. Il libro è ricco di schede, rimandi bibliografici, esercitazioni, e si presta ad essere una guida anche per insegnanti che vogliano proporre il percorso nelle proprie classi."" -
Il training autogeno. Tecnica e metodo fra psicoterapia e psicologia della salute
Il libro descrive e spiega il Training Autogeno: cosa e come, perché e quando, a chi e con quali risultati. Il testo parte dal classico contributo di Johannes Heinrich Schultz (livello inferiore e livello superiore) innovandolo con l'aggiunta del livello analitico e del livello meditativo. Il TA viene qui presentato in una veste ampliata e creativa nei ""significati"""", sfruttando le sue intrinseche potenzialità suggestive e la sua collocazione nell'ambito della psicologia immaginativa: ne deriva una chiave di lettura per cui la tecnica classica medico-psicologica viene valorizzata da un largo contesto filosofico-culturale e da feconde aperture di stampo eclettico-integrato. Teoria e metodo, finalità e applicazioni vengono illustrati, dando dimostrazione della possibilità sia di curare sia di costruire un personale percorso di vita."" -
Il maschio violento. Interrompere la spirale della violenza ed evitare recidive
Il volume raccoglie l'esperienza pluriennale e la riflessione teorica di un gruppo di ricercatori che approcciano il fenomeno terribile della violenza maschile nella coppia da tre prospettive coordinate: la riflessione filosofica, la matrice evoluzionistica, le dinamiche trattamentali. Il libro vuole offrire uno sguardo nuovo sulle effettive possibilità di trasformazione del maschio violento superando la logica emergenziale e il paradigma vittima-carnefice, mettendo in luce come la rielaborazione dei significati nelle relazioni affettive sia la strada maestra per interrompere la spirale di violenza ed evitare recidive. I capitoli ruotano attorno alla consapevolezza che l'uomo che agisce violenza può sviluppare una serie di competenze cognitive, affettive e relazionali che possono portarlo a rileggere le proprie responsabilità e a superare la violenza come modalità espressiva.