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Architetture archeologie. Ediz. italiana e inglese
In questo libro è raccolta una selezione di progetti di Marco Navarra_Nowa caratterizzati da una cifra comune. Si tratta di piccole architetture pensate attorno a delle sezioni che generano e reggono lo spazio come archeologie interiori. Le sezioni tomografiche svelano e raccontano gli elementi generativi. Nella linea evolutiva di ciascun progetto fissano alcune ossature in una condizione di potenza. Racchiudono nella loro estrema sintesi una ""promessa di felicita"""", trattenendo il respiro per esprimere altri futuri. Le sezioni tomografiche materializzano il tempo come evoluzione e metamorfosi. Descrivono con precisione le preesistenze e, sovrapponendosi e comprimendosi l'una sull'altra, trascrivono le tracce del passato innestandole in un nuovo discorso. Le operazioni di scavo e dissezione, mettendo in opera misurati slittamenti di ciò che esiste e calibrati innesti di nuovi elementi, ricercano con insistenza e pazienza il piacere dell'abitare. Un piacere che si moltiplica riverberando le forme del tempo che ogni architettura riesce a svelare. Introduzione di Gian Luca Porcile."" -
Biella fa territorio. Leggere e agire nella comunità
Il tentativo della esplorazione fotografica e analitica è di estrarre la ""coscienza di luogo"""", un concetto complesso e ricco di significati che si sono stratificati nel tempo, nelle persone e nelle pietre. In questo volume la """"coscienza"""" esprime la mobile moltitudine del carattere, l'intrico nascosto e profondo, che connota il """"sentimento"""" di Biella e del suo territorio; esprime insieme il suo """"habito"""" e la sua disposizione alla trasformazione, la sua attitudine a plasmare gli inevitabili cambiamenti tecnologici e sociali in sviluppo responsabile e duraturo. Come afferrare - oggi, nell'era fluida e agitata della nuova globalizzazione - gli """"spiritelli"""" che abitano i luoghi? Quest'avventura teorica e pratica nel territorio indica una via."" -
Housing. Elisa Valero
Elisa Valero, architetto spagnolo con studio a Granada, ha inteso come la luce faccia parte degli ingredienti essenziali dell'architettura. Lei analizza l'azione della luce sui corpi e le cose percependola come un espediente tecnico che conviene soprattutto studiare e sperimentare, ovvero comprendere, piuttosto che incasellarne il tema nel regno del trascendente e dell'ineffabile, la qual cosa sarebbe un modo per neutralizzarlo. Nel suo lavoro c'è una difficile naturalezza che inizialmente rimanda ad un mondo di forme allentate e statiche, ma quando queste entrano in azione, cioè quando qualcuno attiva l'edificio e questo inizia ad agire come un diaframma che calibra la propria luce interna, tali forme si tendono, gli elementi materiali si profilano e mostrano la distanza che li separa; lo spazio assume la giusta misura e la tonalità che ne esige l'uso. E tutto questo si produce grazie al dono della luce. L'introduzione è di Carlos Martí Arís. -
La percezione dinamica dello spazio. Tre progetti di scuole
Nell'osservare la realtà che ci circonda la nostra percezione non si risolve in una mera registrazione passiva di dati, ma si attiva proiettando degli schemi che ci permettono di scindere gli infiniti aspetti di cui consta il mondo e di formulare delle ipotesi sulla base delle nostre aspettative. A partire dalla contemporanea visione epistemologica delle relazioni tra spazio, corpo e mente e dai più recenti studi in campo neuroscientifico, lo spazio non è solo sfondo delle azioni dei soggetti che con esso si confrontano, ma parte di un processo soggettivo di percezione-azione. Lo spazio fornisce affordances -occasioni di azione- e la sua interpretazione è sempre dipendente dalla nostra percezione in una prospettiva d'azione. La strategia progettuale comune a tutti gli interventi realizzati dagli autori è volta a strutturare uno spazio flessibile e disponibile alla sperimentazione e all'esplorazione attiva dei luoghi. Apprendere non significa solo raccogliere e memorizzare informazioni, ma acquisire la capacità di saperle selezionare, collegare, comprendere, applicare, integrare. Prefazione di Silvano Tagliagambe. -
Moderno costruito esistente visitato
Il libro presenta l'esplorazione di cinquantaquattro architetture del Novecento che mettono in relazione le parole ""Moderno"""", """"Costruito"""", """"Esistente"""" e """"Visitato"""". Per """"Moderno"""" si intende appartenente a quel periodo di sviluppo culturale, sociale e tecnico del Novecento che cambiò il volto dell'architettura promuovendo concetti quali la corrispondenza tra forma e funzione, l'impegno sociale, la costruzione industrializzata e la configurazione di uno spazio infinito. Per """"Costruito"""" si intende un manufatto eretto realmente che verifica la propria presenza materiale in rapporto alle idee che l'hanno ispirato. Per """"Esistente"""" si intende la sopravvivenza degli edifici e la verifica della tenuta al tempo. Per """"Visitato"""" si intende la testimonianza diretta delle architetture attraverso il confronto tra le percezioni personali e la narrativa che le ha accompagnate. I casi analizzati appartengono al periodo """"canonico"""" del Moderno che va pressappoco dai primi anni del Novecento alla sua messa in crisi negli anni Sessanta."" -
Nomos. Principi di architettura
Nel sondare la relazione esistente tra progetto e fondamento architettonico, il nomos introduce potenzialità significative e ri-significative dei luoghi e dei contesti. Interpretato come ordine preconcetto da imporre alla realtà, o come legge derivante dall'osservazione dei fenomeni esterni, il nomos stabilisce principi di radicamento spazio/temporale e moti legati all'alterazione identitaria. Il valore che la contemporaneità riesce ad attribuire a tale condizione diviene il presupposto di un nuovo equilibrio critico. Un nuovo scenario che per definirsi compiutamente richiede l'osservazione attenta e silenziosa dei percorsi suggeriti dalle pratiche dell'arte e dell'architettura, in grado di intuire le direzioni di sentieri invisibili o solo debolmente segnati. Per interrogarsi sul ruolo del ""principio architettonico"""", sia quale fattore ordinatore inverato nel progetto di architettura, sia quale presupposto per avviare un'evoluzione elastica della realtà costruita, il presente lavoro associa alla riflessione teorica l'esperienza interpretativa di dieci progetti/installazioni, chiamati a inverare altrettanti pensieri trasformativi all'interno dello spazio archeologico delle Grandi cisterne romane della città di Fermo."" -
Pietra Linguaggio Architettura
La pubblicazione risponde a un duplice obiettivo. Da un lato evidenziare come l'impiego della pietra in architettura, come di qualsiasi materiale in qualsiasi disciplina, sia soprattutto un problema espressivo, ossia di conoscenza e corretto uso di un linguaggio. Dall'altro riscontrare come la pietra, un materiale antico e, almeno per la civiltà occidentale il più illustre dei materiali, abbia nuovamente trovato, alle soglie del terzo millennio, nuovi e stimolanti spunti per ulteriori sviluppi creativi; sviluppi basati sull'applicazione delle più avanzate conoscenze sia in tema di strumenti progettuali che di tecniche realizzative. Ossia, come sempre, passato e futuro che dialogano nel presente. -
MOS Casa No. 1-17. Ediz. italiana e inglese
Il volume presenta diciasette case progettate dallo studio newyorkese MOS Architects. ""La casa intesa come una piccola città rappresenta per i MOS un articolo di fede. I MOS pensano urbanisticamente attraverso la scala architettonica, nella convinzione che anche il più piccolo progetto residenziale parli a un'idea più ampia del collettivo. Ma l'idea della città non è tanto quella della metropoli densa e frammentata degli inizi del ventesimo secolo quanto quella della condizione di campo disperso manifestatasi fra la fine del ventesimo e l'inizio del ventunesimo secolo: più Los Angeles che New York o Berlino. I MOS lavorano con un vocabolario di forme elementari, assemblate in modo apparentemente indifferente, operano con forme e tecniche conosciute ma dispiegano quelle forme e tecniche in modi inaspettati. Questo conferisce al loro lavoro rilevanza e presenza nel mondo, e una vita al di là della disciplina (dall'introduzione di Stan Allen)."" -
Questioni di intermittenza. Progetto e costruzione nei paesaggi dell'acqua
Il volume affronta il tema critico del cambiamento climatico e le nuove istanze cui il progetto di architettura è sottoposto provando a proporre uno sguardo retrospettivo verso i principi di gestione e di cura del paesaggio ereditati dalla tradizione, depositari di una millenaria cultura in cui la gestione dell'emergenza era assorbita nelle pieghe della lunga durata. La coincidenza tra dissesto idrogeologico e dissesto insediativo contemporaneo rappresenta una delle questioni di partenza di questo volume che affianca all'individuazione e lo studio delle tecniche tradizionali un'indagine sulla definizione di metodologie e strumenti per un progetto di cura del paesaggio attraverso rinnovati codici sintattici e operativi per un progetto realistico e cosciente sui luoghi. L'uso sapiente delle risorse a disposizione costituisce la nuova sfida del progetto contemporaneo. L'ineludibilità del cambiamento climatico e i nuovi imperativi categorici dell'adattamento necessitano una risposta pronta delle tecniche a riguardo, con una nuova attenzione verso una dimensione specifica al sito e ecologicamente responsabile. -
Unici e ripetibili. 4 progetti alla prova della pratica
Il volume racconta quattro storie ordinarie di progetto. Ognuno di questi progetti ha avuto l'ambizione di produrre un oggetto unico e curato nei minimi dettagli perché disegnato e costruito dalle stesse quattro mani di progettisti/costruttori all'interno di una pratica design/build. Come si può immaginare, questa ambizione si è rivelata non realistica alla prova della pratica. ""Unici e ripetibili"""" è un tentativo di fare chiarezza, retrospettivamente, sulla tensione fra proiezione e contingenza, fra narrazioni e promesse, fra l'azione che si esaurisce nel breve tempo e i più lunghi processi di costruzione di competenza."" -
I libri degli architetti
Il volume raccoglie le numerose recensioni che l'autore ha pubblicato sulle riviste di architettura negli ultimi due anni. Esse rispecchiano la disponibilità a capire le ragioni del lavoro degli altri e a dedicare tempo e attenzione alle voci più diverse. Molti dei volumi recensiti sono monografie dedicate ad architetti quasi dimenticati: è il caso dei libri su Vittorio Garatti, Michele Busiri, Gianni Pettena. L'argomento prevalente è però la città che attraversa oggi un momento drammatico in cui alla massiccia presenza dell'architettura pubblica monumentale corrisponde il dramma delle periferie invivibili e della incapacità delle classi dirigenti di programmarne la rigenerazione. La prefazione è di Paolo Portoghesi. -
Francesco Colonna antiquario. Viaggio nel cantiere dell'Hypnerotomachia Poliphili
L'Hypnerotomachia Poliphili è un testo dal fascino soggiogante e dagli infiniti motivi d'interesse. Tra i molti misteri che avvolgono l'opera e il suo autore spiccano la passione per l'antico, l'interesse per l'architettura, l'egittomania, la personalissima e visionaria cultura archeologizzante. Questo volume approfondisce questi aspetti gettando nuova luce sulla sfuggente e discussa personalità di Francesco Colonna. Portare l'attenzione sul particolare rapporto contenitore-contenuto, sulla restituzione che l'immaginazione dell'autore quattrocentesco propone degli ambienti tanto fervidamente e dettagliatamente descritti rappresenta uno dei filoni principali di ricerca. La visione dell'antico su cui Colonna poggia il suo racconto non deriva soltanto da una pur notevole ed estesa cultura letteraria: si rivela la costante presenza d'una cultura iconografica e architettonica basata su studi mirati, su indagini autoptiche di monumenti antichi, sulla conoscenza di testi epigrafici, rilievi istoriati, immagini numismatiche. Il volume accompagna il lettore in un viaggio che ripercorre il metodo di lavoro dell'elusivo autore del più affascinante libro del XV secolo. -
L' alfabetiere del dire e del fare con l'ambiente
Se la natura e l'ambiente permeano ogni aspetto della nostra esistenza e da essi non si può prescindere per vivere e progredire, le lettere dell'alfabeto rappresentano il necessario primo bagaglio di conoscenza da acquisire per connettersi e comunicare con chi è altro da noi stessi. Il mescolarsi dei lemmi dell'alfabeto in tutte le lingue del mondo consente di mettere insieme suoni, parole e significati diversi che, affidati alla voce, all'emozione e all'intento comunicativo creano un messaggio unico, ma al tempo stesso universale. In questo Alfabetiere, disegnato dai bambini, ogni singola lettera è associata a una parola e poi a un concetto che declina tematiche ambientali, perché il fine ultimo è quello di promuovere la cultura del rispetto e della cura dell'ambiente stesso. Età di lettura: da 12 anni. -
Tibernalia. Progetti per il fiume Tevere a Roma
Tiberinalia è un racconto rituale lungo il Tevere; è il tentativo di ristabilire un'antica e sperata alleanza tra un fiume e la sua città attraverso l'architettura. Assecondando il naturale scorrere delle acque, nel tratto compreso tra le due principali rapide che si oppongono alla navigabilità fluviale, e che al tempo stesso individuano gli estremi di un itinerario sicuro per il transito di piccole imbarcazioni, l'alveo fluviale viene popolato da presenze architettoniche discontinue e dialogiche, organizzate da una coreografia debole e sparsa, ma capace di riattivare il ruolo unificante del fiume. Tra Ponte Milvio e l'Isola Tiberina, tra i numerosi ponti che ritmano la linearità sinuosa del fiume, tra le sponde terrazzate dai circoli sportivi e le dure verticali dei muraglioni trova spazio una successione di architetture/pensiero, volutamente non-finite, sulle quali il fiume può riflettere immagini di una vitalità in parte promessa, in parte perduta. -
La forma e lo spazio della città antica: Akragas e Herculaneum
Questo libro mira allo studio della morfologia e della spazialità delle città antiche di Akragas e di Herculaneum, utile alla comprensione e al progetto della città contemporanea. La ricerca, riflettendo sulla natura degli spazi costruiti e non-costruiti del grande artefatto architettonico costituito dalla città antica, osserva e analizza, tramite un approccio interscalare, il rapporto tra la morfologia urbana e la tipologia edilizia, nonché la forte relazione con le forme del suolo e la spazialità urbana. Il libro è arricchito non solo da cartografie storiche utili a comprendere l'evoluzione della forma urbis, ma anche, e soprattutto, da ridisegni che isolano e mettono in luce le informazioni necessarie ad analizzare la forma e lo spazio delle due città. Le relazioni tra forma, tipologie e spazi della città antica possono ancora fornire utili indicazioni per ritrovare sistemi d'ordine, e stabilirne di nuovi, all'interno della condizione sovente irrisolta della città del nostro tempo. -
Confronti sul progetto. Testimonianze sull'architettura tra storie, idee, progetti, maestri e committenti
L'idea di questo volume nasce dalla volontà dei curatori di raccogliere le testimonianze di ventisette architetti, di diversa formazione e provenienza, riguardo al loro rapporto con il ""tavolo da disegno"""", e al loro modo di accostarsi alle problematiche del progetto, dalle richieste della committenza, alla soluzione dei condizionamenti imposti dagli inevitabili vincoli, alle scelte di carattere strutturale, funzionale e formale. Le interviste hanno coinvolto i seguenti architetti: Luigi Acito, Aldo Aymonino, Fernando Antonio Baldassarre, Pepe Barbieri, Carlo Berarducci, Federico Bilò, Filippo Broggini, Michele Cannatà, Luigi Centola, Vincenzo Corvino, Paolo Desideri, Cherubino Gambardella, Alfonso Giancotti, Felicia Lamanuzzi, Filippo Lambertucci, Antonella Mari, Fabio Mazzeo, Gianluigi Mondaini, Luca Montuori, Giulio Pane, Raynaldo Perugini, Carlo Ratti, Pino Scaglione, Toti Semerano, Armando Sichenze, Carlo Terpolilli, Giovanni Vaccarini."" -
Surfing crisis. Teorie e progetti per tempi difficili
La recente crisi globale ha evidenziato la correlazione fra ambiente costruito e gli effetti perversi della speculazione. Tale correlazione trova le sue ragioni profonde nella diffusione di un sistema biopolitico totalizzante: la razionalità neoliberista dei primi anni Settanta. In quel contesto venne a degradarsi il modello economico, politico, culturale e sociale dei ""trenta gloriosi"""" a cui il modernismo aveva fornito la configurazione spaziale. Tuttavia, le contraddizioni di un sistema ecumenico erano già sfociate in opposizioni critiche provenienti da varie discipline, tra cui quella architettonica dove le reazioni ai dogmi modernisti sembrarono confluire nella tragica parabola tafuriana. La crisi recente ha impostato la condizione professionale nel divario fra i grandi studi internazionali e una miriade di piccoli professionisti in """"regime di sopravvivenza"""". L'affermazione di nuovi o riesumati approcci progettuali, come il contenimento creativo dei costi e delle risorse, è accolta come una salutare alternativa alle logiche dominanti, mentre competitività al massimo ribasso e sfruttamento imposto dall'ottimizzazione degli utili sono le loro più efficienti tattiche operative."" -
Terzo Paradiso
Il Paradiso Terrestre è un'architettura concessa ad Adamo ed Eva. Il Giardino di Eden è spazio temporaneo che misura il rapporto tra uomo e naturale. La ribellione dei custodi, o ipotesi d'autonomia, porta alla conoscenza del bene, del male, quindi alla perdita di Eden. Secondo Paradiso è ricordo del primo, copia deforme, che sostituisce lo spazio perduto con un feticcio, si interroga sul rapporto tra uomo e naturale, entrambi i termini rimangono in sede d'origine; il progetto di architettura genera risposte. Terzo Paradiso scardina rapporti, i termini sono ormai fuori sede: naturale è artificiale, artificiale il nuovo naturale. L'architettura del Terzo Paradiso chiede di essere rappresentata. -
La pietra e la luce. Chiesa Immacolata Concezione a Monticchio Sgarroni, Basilicata
Il rapporto tra la tradizione costruttiva montana, giustapposto alle tecniche, ai materiali ed alle forme proprie della contemporaneità, sono stati i temi architettonici sviluppati nella realizzazione della Chiesa dell'Immacolata Concezione a Monticchio Sgarroni; uno spazio sacro che vuole far emergere il carattere identitario della locale ""comunità"""" cristiana, ma, al contempo, offrire ai pellegrini o ai semplici turisti che decideranno di visitare questo angolo della Basilicata, di vivere, nella fraternità e nel decoro, momenti di intima spiritualità. Nella Chiesa dell'Immacolata Concezione, infatti, tutto concorre all'armonia tra umano e divino, tra natura e spiritualità; ogni elemento è un inno all'infinita Bellezza nella consapevolezza che la Chiesa istituzione, composta da pietre vive, ha bisogno, oggi più che mai, di chiese edificio in cui la sintesi tra estetica, poietica, canonicità ed ecclesialità sia espressione di arte, architettura e fede da trasmettere alle generazioni future."" -
Forme in costruzione. Idee per un'architettura collettiva
Il libro raccoglie una selezione di progetti elaborati all'interno di seminari progettuali del Corso di Laurea in Architettura del Politecnico di Bari. Questi lavori propongono e declinano alcune idee per il progetto di un edificio collettivo, indagando i valori di un'architettura pubblica. La necessità di conformare e identificare caratteri diversi per i luoghi della riunione collettiva ha guidato il pensiero di queste riflessioni progettuali, sviluppate dialetticamente nel rapporto tra la concezione dello spazio e l'ideazione delle sue figure strutturali, tra le logiche compositive e costruttive della forma architettonica.