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CasermArcheologica (2017-2018). Vol. 1
CasermArcheologica è un percorso di rigenerazione urbana che sta riqualificando l'ex caserma dei carabinieri di Sansepolcro, all'interno di Palazzo Muglioni, edificio storico nel centro urbano. Grazie a uno straordinario movimento che coinvolge studenti delle scuole superiori, professionisti, imprenditori, istituzioni e fondazioni, l'Associazione CasermArcheologica ha riconsegnato alla città due piani del palazzo, abbandonato e inutilizzato dagli anni '90, ora di nuovo accessibile come centro dedicato alle arti contemporanee e spazio di lavoro per giovani professionisti. CasermArcheologica è un'architettura di comunità, un edificio pubblico che ha le sue fondamenta in tutti coloro che se ne prendono cura. Questo almanacco ne vuole raccontare il primo anno di vita. -
Destino moderno. Jürgen Habermas. Il pensiero e la critica. La metamorfosi della filosofia occidentale
Con ""Destino moderno"""" il filosofo dell'ateneo urbinate Antonio De Simone - attraverso """"ritratti di pensiero"""" disposti in una complessa tessitura sinfonica - analizza, ricostruisce e interpreta ulteriormente la storia intellettuale, filosofica e politica di uno dei pensatori più significativi che nella contemporaneità hanno fatto ingresso nel """"pantheon"""" della grande tradizione filosofica occidentale: Jürgen Habermas. L'autorein questo volume tratteggia i passaggi centrali mediante i quali si è formata e sviluppata la riflessione habermasiana a partire dagli anni Ottanta del Novecento sino ai suoi più recenti approdi tematici. Egli accede al mondo filosofico e politico di Habermas da angolazioni diverse sapendo che la sua identità soggettiva è critica, come nel moderno lo è stata quella di Hegel: due anime tedesche sempre attente ai mutamenti del palcoscenico umano della storia. Con questo libro De Simone non ha inteso tracciare soltanto una mappa, una cartografia del cammino di pensiero di Habermas, del dialogo e confronto che egli ha stabilito con altre figure filosofiche."" -
La fiaba prima della fiaba nella novella italiana dal Due al Seicento
Prima che la fiaba sia riconosciuta come genere letterario, i temi, le situazioni, i personaggi e gli stupori circolano nel mondo della novella. Un incontro felice e necessario. Fiaba e novella hanno in comune due aspetti: la narrazione è breve, l'azione veloce; tramandano in forma scritta il racconto orale. L'apparire del fiabesco nella novella sembra una velata poetica del narrare, una burla sul dire e il non dire, sul credere e il non poterci credere. La fiaba prima della fiaba è un'antologia di brevi narrazioni che tracciano le diverse scie del fiabesco disseminate lungo le maggiori opere della tradizione novellistica: il ""Libro de' Sette Savi"""", il """"Novellino"""", il """"Decameron"""" di Boccaccio, il """"Pecorone"""" di Ser Giovanni, le novelle di Sercambi, Il """"Paradiso degli Alberti"""" di Gherardi, la """"Favola"""" di Machiavelli, le """"Novellae"""" di Morlini, """"Le piacevoli notti"""" di Straparola, """"Il peregrinaggio dei tre giovani figlioli del re di Sarendippo"""" dell'Armeno, """"Le sei giornate"""" di Erizzo, """"La lucerna di Pona"""". Dodici capitoli che illustrano l'incubazione e la liberazione di un genere di racconto in cerca del suo spazio letterario."" -
Perdere tempo è guadagnare tempo. Elogio della lentezza al tempo dei click. Atti di convegno
Questo libro è il risultato di una giornata di riflessione sul valore della lentezza nella scuola e nella vita attraverso il contributo di esperti, insegnanti, genitori e figli. La scuola si dovrebbe contrapporre ai miti della velocità, dell'accelerazione e della competizione, che caratterizzano oggi la società del ""selvaggio web"""", in cui le regole sono ancora confuse e poco interiorizzate. Si assiste sempre di più al predominio di una dimensione virtuale, quasi un mondo parallelo nel quale ci stiamo sempre più rifugiando. In queste pagine non troverete risposte, ma domande e proposte, percorsi di vita, laboratori, piccoli semi gettati in un mondo reale, che speriamo possa tornare """"a quote più normali"""", come diceva l'adagio di una vecchia canzone di uno dei più rappresentativi cantautori italiani."" -
Nella Terra di Magione. Mutamenti urbanistici e sociali nell'Ottocento
Un viaggio nella Magione ottocentesca in perenne mutamento, che si adatta e cambia aspetto a contatto con le nuove tecnologie, restituendoci l'immagine di un vero e proprio organismo vivente fatto di strade, edifici e monumenti. È questa la sensazione che si prova nel leggere questo libro frutto di un laboratorio triennale di storia che ha coinvolto alunni della scuola secondaria di 1° grado ""Giuseppe Mazzini"""" di Magione. Attraverso i molteplici documenti d'archivio consultati, come ad esempio quelli relativi alla """"Ferrovia del Trasimeno"""", al palazzo del Comune, al Teatro Mengoni o agli istituti scolastici, i giovanissimi ricercatori, coadiuvati da chi li ha guidati in questo percorso attraverso lo spazio e il tempo, hanno riportato alla luce numerosi aspetti di vita comunitaria e i luoghi a essa dedicati. Dalle carte e dalle planimetrie emerge un passato che sembrava ormai dimenticato, portando con sé gli aneddoti, le emozioni e lo spirito di un intera cittadina che si apprestava ad affrontare la modernità del nuovo secolo."" -
La lunga via del ritorno. I prigionieri alleati in Umbria (1943-44)
Durante la seconda guerra mondiale l'Umbria fu attraversata da migliaia di prigionieri di guerra alleati. Chi erano e da dove venivano? C'erano quelli diretti ai campi del nord Italia, in Germania o in territori controllati dai tedeschi, che erano stati presi prigionieri in nord Africa o sui fronti di Anzio e Cassino. C'erano quelli venuti in camion aperti dal campo PG 54 Fara in Sabina, a nord di Roma, per costruire i campi PG 77 a Pissignano e PG 64 a Colfiorito, oppure per sostituire i lavoratori italiani nelle fabbriche di cemento e mattoni, detenuti nei campi PG 115 a Morgnano o PG 115/3 a Marsciano. C'erano gli appartenenti ai SAS (Servizi Aerei Speciali) paracadutati per svolgere missioni speciali. C'erano aviatori americani i cui aerei erano stati abbattuti nei cieli umbri, alcuni dei quali riuscirono a sfuggire alla cattura, e soldati evasi dai campi o dai treni, che tentavano di raggiungere le loro linee o la Svizzera neutrale, camminando lungo l'Appennino. La sorte di questi prigionieri spaziava dalla morte alla salvezza. Per alcuni di loro l'Umbria è stato il loro ultimo o penultimo luogo di riposo. -
Circo(scritto)
A ?partire dal fascino delle attività circensi e muovendo da una personale percezione-esperienza del simbolo rappresentato da Francesco d'Assisi (e seguaci), Circo(scritto) propone un viaggio all'interno della storia, della cultura e dello stesso misticismo che contraddistinguono il territorio umbro. La narrazione è frutto dell'incontro di elementi eterogenei e tuttavia convergenti verso un fondamentale amore per la vita: apertura, impulso alla positività, senso della solidarietà, sogno di pace universale, desiderio di conoscere gli altri, contagio gioioso del mondo dei bambini, condivisione del bene comune, volontà di spingersi al di là della costrizione di questa o quella etichetta sociale. La storia principale, che a sua volta riporta alla luce altre storie carsiche, è di fatto un mosaico di storie dei diversi personaggi che vengono narrati e illustrati. Il lettore è così invitato a ragionare su alcune declinazioni pratiche del valore del prossimo, della fratellanza e della comunità, ma anche sull'importanza di non celare a se stesso, per convenienza o superficialità, il dolore, la sofferenza e la disperazione degli ultimi e dei senza voce. Età di lettura: da 10 anni. -
Vivere. Poesie e riflessioni indomite
"In Angela Kosta la poesia è fatta anche di silenzio: una parte di questo diventa parole con versi fluidi, liberi, che si affrancano da ogni vincolo metrico, a tratti osa nella forma apparendo persino in azzardo innovativo; una parte tace per dare essenzialmente sfogo al groviglio di emozioni e all'insieme di vibrazioni che si sprigionano dall'animo umano, vivificando e rigenerando."""" (Dalla Prefazione di Elena Caruso)" -
Potere & morte. Le matite di Canetti
"Potere & morte. Le matite di Canetti"""" è un libro in cui Davide D'Alessandro affronta direttamente, nell'ermeneutica di uno degli autori di riferimento per la sua personale Bildung filosofica, il potere e la morte come temi centrali di una scrittura espressa in maniera originale in """"Massa e potere"""" e nei magistrali aforismi racchiusi nell'opera """"Il libro contro la morte"""". Canetti fissa il potere, come Hobbes, senza infingimenti, fantasie o pregiudizi. Non avrebbe mai imparato a conoscerlo realmente, se non l'avesse esercitato e se non fosse anche divenuto la vittima di tale esercizio. Ma Canetti fissa anche la morte, le oppone la più strenua resistenza proprio mentre non tanto sul fronte, quanto sui viali alberati e splendenti dell'Europa, la gente continua a morire. Da una parte, l'istinto di morte, la pulsione di morte; dall'altra, l'avversione alla morte. Canetti lavora per eliminarla, per estinguerla, per cancellarne ogni residua potenza, per abbatterla. L'unico, ultimo omicidio da promuovere è uccidere la morte. Canetti darebbe la vita per uccidere la morte." -
Candele dei sentimenti-Velas de los sentimientos
"Dopo anni di viaggi mi ritrovai in Perugia, città del centro Italia, luogo a me familiare, amata e odiata allo stesso tempo, fu li che una sera rividi 'il poeta pakistano'. Migliaia di fiumi passano sotto lo stesso ponte chiamato vita, nel rincontrarlo, invece, ho rivisto la stessa corrente d'acqua, la stessa portata impetuosa: quella di un uomo che non si stanca di ricordarci che la poesia è un antidoto all'inaridimento del cuore. 'Candele di sentimenti', così si chiama nell'edizione italiana, è una raccolta di poesie intensa. Forse è il caso di dirlo, impetuosa. Egli è un messaggero di sensibilità, ed è per questo che ho deciso di aiutarlo a tradurre 'Velas de los sentimientos'. Ho cercato di dare il mio contributo all'eliminazione di quelle barriere che dividono gli uomini; una di queste è linguistica, e a quella ho tentato di porre rimedio io. Per quelle del cuore, lasciamo parlare Umeed. Buona lettura a tutti."""" (Marco Lapenna)" -
Puente Calavera. Ediz. spagnola e italiana
"I versi del sanguigno messicano e dell'appassionato salentino sono un inno alla sensibilità, sono un impeto creativo che trascina e travolge il lettore in un mondo contemporaneo e romantico, urbano e classico allo stesso tempo. Sono la forza della parola che sfida le leggi del tempo e che piega città, luoghi, natura e amore al servizio di due penne dotate di un talento unico: quello di costruire mondi di fantasia appoggiandosi alla realtà. [...]"""" (Matteo Grandi)" -
E torno a leggerti
"Perugia e Assisi sono infatti le città della nostra regione che il poeta ama di più, e chi leggerà le sue poesie si renderà conto dell'influsso che esse hanno avuto nella sua ispirazione poetica. L'antichità e la spiritualità di tutti i luoghi dell'Umbria lo hanno affascinato e commosso"""". Franco Venanti" -
100 anni di automobili a Perugia. Storia della famiglia Chiuini-De Poi
È raro che la storia cittadina s'intersechi così profondamente con le vicende private di una famiglia di imprenditori. Ma, nel caso delle famiglie Chiuini-De Poi, la circostanza riveste carattere di eccezionalità. Non si tratta, infatti, di essersi distinti nella creazione o nella produzione di un bene di consumo, ma di aver maturato un'intuizione che si rivela in grado di orientare il costume, la vita civile, le relazioni sociali. Insomma: di dare gambe alla città nel seguire un trend nazionale e mondiale. A Perugia, la storia dell'automobile si identifica totalmente con le vicende umane e imprenditoriali delle famiglie Chiuini-De Poi: un privato che diviene pubblico e si fa storia. -
Oggetti e viaggi in terre lontane. Orazio Antinori, Franz Binder e Giovanni Miani: collezioni a confronto
In un tempo antecedente a quello di cui si parla, gli oggetti che oggi ammiriamo nei musei, indipendentemente dalla loro tipologia e specializzazione, facevano parte di un vissuto quotidiano e avevano una propria e specifica funzione. Con l'ingresso nei musei hanno poi acquistato un altro status, un'altra funzione e un altro significato. Sono diventati degli oggetti-testimoni, espressione di un altro tempo, altri fatti e a altre storie. Collezionisti europei come Antinori, Miani e Binder, hanno scelto di raccontare attraverso gli oggetti da loro raccolti in Africa Centrale il loro viaggio, creando in questo modo un ponte tra l'Europa e l'Africa. Abbiamo a che fare con collezionisti che nascono quasi per caso e che decidono di portare a casa dai loro viaggi, oggetti in grado di testimoniare la loro presenza in quei luoghi. Collezionisti che prima di tutto sono viaggiatori, esploratori, naturalisti, commercianti che con le loro pratiche e curiosità hanno preceduto la nascita dei musei etnografici. -
Leonardo da Vinci. Le radici umbre del genio
"In questo breve e piacevole libro-intervista gli autori ripercorrono in modo leggero ma al contempo rigorosamente scientifico - evento raro in un saggio di storia dell'arte quale in realtà è - la travagliata storia delle importantissime ricerche fatte dallo storico dell'arte Luca Tomìo che gli hanno consentito di collocare Leonardo in Umbria e nel Ternano nell'anno 1473, aprendo così nuovi ed impensabili scenari e prospettive di ricerca sulla figura del Genio Universale e sul Rinascimento in Umbria"""". (Dalla prefazione di Federico Bona Galvagno)" -
Rilke e Heidegger. L'«Angelo» e il compito dei «mortali» nelle Elegie Duinesi
È Rilke poeta nel tempo indigente? Questa la domanda che Heidegger si pone in Wozu Dichter...?, lasciandola però senza risposta. Se il saggio del '46 oscilla tra la marcata presa di distanza e l'involontario tradimento dell'innegabile fascinazione che la poesia rilkiana esercita sul filosofo, in un componimento poetico della tarda maturità, Heidegger sembra riconoscere a Rilke la dignità di autentico poeta epocale. La ragione dell'iniziale rifiuto di qualsiasi affinità con il poeta praghese è da ricercare sia in scrupoli di carattere biografico quanto nella sovrapposizione della poesia rilkiana alla filosofia di Nietzsche. Così le forzature che operano nell'interpretazione heideggeriana del pensiero nietzscheano si riflettono anche su quella riservata alla poetica di Rilke, inquadrati entrambi in una lettura che finisce per metterne in luce solo i tratti metafisici. Il presente lavoro propone una lettura delle Elegie Duinesi volta a evidenziarne le tematiche affini al pensiero heideggeriano. -
Lo sbarco e il formaggio. Lettere di Clara Mariotti e Gaspare Casagrande (1941-1945)
«[...] È sera, sì: ma mai del tutto, dicono Clara e Gaspare in queste pagine costantemente orientate al futuro, al progetto, alla vita da costruire e ricostruire. Molto, moltissimo hanno da dirci. Gaspare e Clara, come quel giorno in cui unirono le loro vite per la vita: due personaggi e due ragazzi, imprevedibilmente storici, involontariamente poetici, inconsapevolmente eterni.» (dalla Presentazione di Isabella Farinelli) -
Un anno dopo. Racconti e storie per Igea
"Un anno dopo. Racconti e storie per Igea"""" raccoglie alcuni brevi saggi scritti a partire dal mese di febbraio del 2017, in parte pubblicati ne """"Il Banditore di Amelia"""", e idealmente, intende essere un racconto intimo, non lineare, per Igea. È proprio il mese di febbraio del 2017 lo snodo: l'ultimo breve saggio scritto dall'autrice, lasciato in quel vecchio tavolo da cucina coperto da un panno nella camera buia di via della Repubblica. Sono piccole storie e piccoli racconti che si configurano a metà strada fra una letteratura fatta di sillabe sussurrate e una saggistica scientifica divulgativa, personale e collettiva allo stesso tempo: è personale e intima perché, nell'assenza, cerca il contatto con il genitore, anzi con i genitori, che non ci sono più, è collettiva perché avvolge, come se fosse Igea, Amelia, l'Umbria meridionale, la città e le sue genti." -
Numeri. Il baule dei giochi di Isabella
Dall'autrice del mondo di Felicity Bell, un album per i bambini più piccoli, per imparare i numeri assieme ai simpatici giocattoli di Isabella. Età di lettura: 2 anni. -
Contrari. Il baule dei giochi di Isabella
Dall'autrice del mondo di Felicity Bell, un album per i bambini più piccoli, per imparare i contrari assieme ai simpatici giocattoli di Isabella. Età di lettura: 2 anni.