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Don Francesco Sanmartino. Parroco e Vicario Foraneo a Venaria Reale 1946-1962. Vol. 2
Don Francesco Sanmartino (1911-1983), professore, parroco, vicario generale e vescovo ausiliare del cardinale Michele Pellegrino: una vita speciale dedicata alla chiesa torinese. A settantacinque anni dalla sua nomina a parroco a Venaria Reale si riportano alla luce i suoi scritti già pubblicati nei bollettini parrocchiali, dal 1948 al 1962. Si tratta di una vera e propria miniera di informazioni ed insegnamenti che vanno al di là della sfera locale: gli argomenti trattati, la vastità del materiale, i valori affrontati fanno emergere la straordinaria figura di questo sacerdote che, con fiducia, si è lasciato guidare dal Signore in ogni istante della vita. Grande innamorato di Dio, devotissimo della Madonna, con determinazione e rettitudine, nell'arco di pochi anni, seppe rinnovare e trasformare la chiesa a lui affidata, lasciando un segno profondo nei suoi parrocchiani e nell'intera cittadinanza. La storia di quest'uomo e della sua comunità, anche a distanza di tempo, costituisce un prezioso modello di riferimento per tutti per costruire il futuro. «Signore, vorrei imitare la scopa! che non si lamenta mai; che accetta di stare nascosta negli angoli, nel buio e nel silenzio; che accetta di compiere qualunque servizio anche il più umile; che sta dove la metti; che si consuma per servire senza chiedere ricompensa. Signore, io accetto di imitare la scopa, anzi voglio imitare la scopa, ma io la ricompensa la voglio! E la mia ricompensa sei Tu, mia gioia e mio tutto». Don Francesco Sanmartino. -
Se uno mi vuol servire, mi segua. Istruzioni pratiche per aspiranti discepoli
A quanti intendono seguirlo, Gesù rivolge parole severe: considerino se sono in grado di affrontare una sequela che, tra le altre cose, mette in conto la disponibilità a perdere la vita; altrimenti conviene desistere (cfr. Lc 14,25-32). Prima di scegliere se seguire o meno il Signore, si deve quindi valutare con attenzione a cosa e quanto si è disposti a rinunciare pur di ricevere la ricompensa promessa ai discepoli. Leggendo queste pagine si potranno verificare i fondamenti delle proprie convinzioni circa ciò che si ritiene costitutivo di un'autentica sequela del Signore Gesù e – soprattutto nel caso ci si dovesse rendere conto che le proprie convinzioni poggiano su deboli o inconsistenti fondamenta – se si è disposti a cambiare la propria esistenza per poter stare dietro a Cristo conformemente a ciò che egli ha insegnato e voluto. -
Natuzza Evolo e l'aldilà
La mistica Natuzza Evolo (1924-2009), per la quale è in corso di svolgimento il processo di beatificazione, possedeva vari doni mistici, tra i quali la visione degli angeli custodi, di Gesù, della Madonna e dei santi, la bilocazione, le stimmate, l'emografia e la visione dei defunti. Grazie a quest'ultimo dono fu capace di consolare migliaia di persone colpite dalla perdita dei loro cari, di rassicurarle sulla salvezza di questi ultimi e di poterle informare sul loro stato di avanzamento spirituale nell'aldilà, rafforzandone la fede in Gesù, nella vita eterna e negli insegnamenti della Chiesa. Questo studio monografico riporta un'ampia raccolta di testimonianze e di prove di autenticità di questa singolare facoltà di Natuzza. -
Nella bottega del vasaio. Temi di formazione alla vita consacrata
Partendo da una visione integrale dell'uomo, tra ciò che è e ciò che è chiamato ad essere, il libro approfondisce alcuni temi legati alla formazione alla vita consacrata. Il primo tema riflette sull'importanza della Parola di Dio nell'iter formativo, alla luce dell'esortazione apostolica di Benedetto XVI Verbum Domini. Il secondo tema considera il contributo di Vladimir Lossky sulla vocazione dell'uomo, tra redenzione e deificazione. Infine gli ultimi temi sono: il ruolo della relazione nell'esercizio della leadership e la centralità dell'azione della grazia nella formazione, in riferimento ad un'esperienza concreta in cui si riflette sull'uso dei media digitali, sull'identità e sull'accompagnamento come occasione di crescita per educandi e educatori. -
Paolo Dall'Oglio e la Comunità di Deir Mar Musa. Un deserto, una storia
Nei lontani anni Ottanta un giovane Paolo Dall'Oglio si imbatte per caso in un antico monastero sperduto fra le montagne nel Qalamun siriano a circa 1500 metri di altitudine, a metà strada fra Damasco e Homs. Quel luogo e la spiritualità che ne emana diventano la missione del giovane gesuita che ha, oltre alla vocazione, l'idea di un punto di incontro fisico e simbolico fra Oriente e Occidente. Nel corso di lunghi anni la visione teologica e spirituale di padre Paolo ha coinvolto un gran numero di persone, le ha colpite, cambiando il corso delle loro esistenze. Dal 1982 il monastero di Mar Musa al-Habashi, ovvero di San Mosè l'Abissino, è diventato un saldo punto di riferimento per il dialogo islamo-cristiano ed è passato attraverso numerose trasformazioni, sopravvivendo alla guerra, alla minaccia dell'Isis e al rapimento del suo fondatore avvenuto a Raqqa il 29 luglio 2013. Da allora, di lui non si hanno più notizie. Questo libro ne racconta la storia attraverso la voce dei protagonisti. Ciascuna di queste testimonianze narra un viaggio nel cuore della fede, dell'accoglienza e dell'amore verso l'Islam. È un viaggio carico di umanità spesso difficile e sofferto ma sempre accompagnato da una profonda comunione spirituale all'interno della Comunità e guidato dalla fede. È un viaggio iniziato per mano di padre Paolo, ma che non è finito con la sua scomparsa. Al contrario. In questi scritti la Comunità rinnova un voto di fede che trascende le vicende storiche per rimettere al centro il pensiero del suo fondatore. Oltre le testimonianze dei monaci, delle monache e dei laici che a vario titolo hanno fatto parte di questa storia, dodici lettere di padre Paolo accompagnano il racconto. Questo libro ci racconta e ci spiega molte cose, dando giustamente lo spazio principale alle testimonianze personali di tutti i membri della Comunità che ne fanno parte finora, o di altri che hanno partecipato più profondamente al suo cammino nel corso degli anni. Paolo è presentissimo, come origine, guida e ispiratore di questa straordinaria avventura, e anche con le sue lettere. Ma non c'è solo lui. Ed è proprio per questo che la Comunità c'è ancora. (Padre Federico Lombardi s.j.) -
Ascolta: scoprirai chi sei. Una monaca legge la Bibbia con giovani alla ricerca di senso
Chi sono io? Che senso ha la mia vita? Ciascuno di noi si fa queste domande, specialmente un giovane davanti al futuro. Se è vero che scopriamo noi stessi solo in una relazione autentica di amore, chi può illuminarci se non il Padre che ci ha creati uno per uno, sognando per noi un compito unico? Il nostro Dio ci parla di Sé e nella Sua Parola leggiamo la storia di amore che intreccia con noi, nel suo sguardo riconosciamo il nostro volto interiore e intravediamo ciò che da noi spera e attende. Queste pagine di lectio divina nascono dal dialogo - sempre colmo di stupore e di gratitudine - di una monaca con alcuni giovani alla ricerca del senso della loro vita. -
L' ABC della vita comunitaria. Elementi per costruire una comunità simpatica
Queste pagine nascono dal desiderio di raccontare la ricchezza dello stare insieme così come ci ha indicato nostro Signore Gesù. L'ABC del titolo sottolinea, attraverso un gioco di parole, l'importanza dell'Attenzione, della Benedizione e della Condivisione in seno a qualsiasi comunità cristiana. L'obiettivo è di far scoprire o riscoprire ai cristiani il valore e la gioia del vivere insieme come fratelli. A partire dalla presenza di Cristo in mezzo a loro, i membri di una comunità si presentano al mondo come inconfondibile segno di solidarietà e come progetto di un comune - mai individuale o intimistico - progetto di santità, scaturente dal desiderio di prendere le distanze dalle seduzioni del male per diventare operatori di bene e di pace. La comunione fraterna è, di per sé, un forte segno di evangelizzazione e quindi testimonianza che non smette di stupire ed aprire i cuori a Cristo. «Si vede che questo libro nasce da una esperienza vissuta, perché tocca molti punti che solo i contatti umani e l'esperienza del vivere insieme possono portare alla luce. Io stesso vi ho imparato molto». (Padre Raniero Cantalamessa). -
San Giovanni della croce. Una luce antica per la spiritualità contemporanea
"Giovanni della Croce si presenta come un teologo atipico, tra quelli che per parlare di Dio preferiscono ricorrere al linguaggio della poesia, piuttosto che a quello della definizione dogmatica, riallacciandosi così a un'antichissima tradizione che vede in Efrem il Siro uno dei migliori esempi, non a caso dichiarato dottore della Chiesa universale poco prima di Giovanni, nel 1920. Due teologi che prediligono l'immagine, il paradosso, la metafora, come peraltro il loro Maestro che, catturato dalle realtà più semplici e quotidiane, ne faceva parabole del Regno. Maria Tondo, nelle appassionate pagine che seguono, entra in dialogo con questo gigante del passato, non per volgersi indietro, ma quasi per invitarlo a dialogare con il nostro mondo, con le sue sfide e le sue opportunità. Intessendo così un dialogo di riconoscenza, in cui l'autrice dice di voler rendere conto di un incontro avvenuto tanti anni or sono, ma ancora vivo e fecondo."""" (Dalla Prefazione di Sabino Chialà)" -
Il racconto di un prigioniero di guerra
Augusto Pignatelli, classe 1886, è stato uno dei soldati, più di un milione, mobilitati dall'Italia durante la Prima Guerra Mondiale. È stato uno dei circa 580.000 uomini catturati dai nemici al fronte e diventati prigionieri di guerra. Non è stato uno di quelle migliaia di prigionieri che non hanno fatto ritorno, morti di malattie allora incurabili o di stenti nei campi di prigionia austriaci. Ma è stato anche un uomo che ha donato un grande affetto ai genitori e ai fratelli, che ha amato la sua Vittoria, che ha pianto per i figli morti poco dopo la nascita, che ha conservato la sua umanità e i suoi valori nell'orrore della guerra. E lo ha raccontato. Lo ha confessato a delle pagine scritte e riscritte, consegnandoci una preziosa memoria di uomini, luoghi e tempi che non ci sono più, ma che hanno ancora tanto da insegnarci. -
Incontri...
Un incontro è un dono. Un incanto. Non sempre la sola vicinanza di due esseri viventi origina incontro. Occorre di più. Bisogna essere disposti a mettersi in gioco. Le riflessioni qui offerte vorrebbero essere un contributo affinché ciascuno possa donarsi la magia dell'incontro con l'altro. Presentazione Tiziano Pegoraro. -
I detti del saggio. Pensieri sussurrati.... Ediz. illustrata
Don Lorenzo Vecchiarelli sintetizza la sua lunga attività, delineando un percorso inedito sulla traccia di un'interpretazione simbolica, utilizzando al meglio le infinite sfumature del linguaggio di Dio. Tramite il testo diviso in due parti: I detti del saggio e Pensieri illuminanti, don Lorenzo pone quesiti e massime che inducono alla riflessione nitida, netta, spingendoci a legittimi interrogativi. Tale proposta letteraria formulata per essere inserita nella vita quotidiana e sperimentare la forza di una crescita, coinvolge l'essere umano in un progetto divino che parte dal basso, dal piccolo. Sia dai disegni che compongono il testo che dalle numerose frasi - molte delle quali scritte pazientemente a mano - da tale opzione fondamentale si deduce il rapporto intimo e personale instaurato con Dio. -
Nel silenzio il sussurro di una voce. L'itinerario spirituale di Bartolo Longo
Il giovane Bartolo Longo, di origini pugliesi, si recò a Napoli nel 1862, per frequentare la Facoltà di giurisprudenza dell'Università Federico II. In questo ambiente accademico, «influenzato da filosofi immanentisti e positivisti, si era allontanato dalla fede cristiana diventando un militante anticlericale e dandosi anche a pratiche spiritistiche e superstiziose» (Benedetto XVI). Dopo la sua conversione a Cristo, avvenuta il 29 maggio 1865, Bartolo iniziò un intenso cammino ascetico. Un giorno del mese di ottobre del 1872, mentre era a Valle di Pompei, in preda a una crisi spirituale-vocazionale, in un clima di assoluta quiete intorno a sé, ascoltò nel cuore alcune parole che provenivano da Dio. Nel silenzio udì il sussurro di una voce che gli diceva: «Se cerchi salvezza, propaga il rosario». Queste parole si scolpirono nella sua anima e lo spinsero verso la «decisione suprema» per Dio. L'evento, collocato all'interno di un percorso spirituale molto intenso e particolare, rappresenterà per Longo un elemento di straordinaria importanza in quello che possiamo qualificare come il suo cammino di «marianizzazione esistenziale», che lo condurrà alla piena conformazione a Cristo. -
Sentinelle. Custodi gli uni degli altri
Questa breve raccolta di poesie-preghiere si ispira ai temi della cura del Creato e della maternità, caratterizzata da un costante parallelismo albero-madre: entrambe parole simbolo di vita, di crescita fisica e spirituale, di solidità, di bellezza. Ecco spuntare mandorli sentinelle, cipressi oranti, oasi di palme «dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo». E semplice e spontanea s'innalza l'invocazione al Creatore, che ha reso alberi e madri partecipi del mistero della vita insieme a Maria, Mamma di tutti. Lungo tutto il percorso, di giardino in giardino, il lettore è coinvolto costantemente in prima persona (Sotto la loro larga chioma I ti accolgono ad ogni età / con il tuo carico di paure); è chiamato ad ascoltare alberi e madri e ad imparare a vivere in modo responsabile. Un invito rivolto a ciascuno di noi a farci custodi degli alberi, delle madri, custodi gli uni degli altri. -
Per un dialogo... Oltre
Il volume raccoglie le conversazioni a distanza realizzate dall'autrice tramite un blog online negli ultimi quattro anni. Una lista d'interrogativi, ai quali Dora risponde con pacatezza e puntualità mettendo a frutto la sapienza acquisita nei lunghi anni di contatto con una molteplicità di persone e di eventi, e che riesce a trasformarsi in uno scambio reciproco di esperienze di vita. Questo dialogo ci inoltra in uno spazio aperto di questioni relative all'educazione e all'autoeducazione, nella famiglia e nella scuola, nella vita sociale e politica; si sofferma con le persone che vivono condizioni di sofferenza, solitudine, infermità, sia per l'età, sia per la pandemia; non rinuncia a rispondere sinceramente a varie esigenze di carattere religioso e di crescita personale. Così che, poco a poco, il lettore non tarderà a scoprire qualche suggerimento per la sua propria vita. -
Santa Rita noi ti preghiamo
Il libro propone varie forme in cui esprimere la devozione a Santa Rita da Cascia: i tradizionali «quindici giovedì», litanie, suppliche, preghiere, rosario, via crucis, oltre a note sul Santuario dedicato alla santa in Torino. -
Salmi. Nel canto l'Amore. Partiture. Avvento Natale. Anno liturgico A
Una raccolta di salmi musicati per le celebrazioni, ma anche per la pastorale giovanile, per i campi, per i ritiri, per i momenti di preghiera. Testi e accordi, spartiti per pianoforte, chitarra, flauto, violino e violoncello più i collegamenti per le tracce audio e le basi musicali. Brani realizzabili da musicisti di ogni livello. Cantare è un'esigenza del cuore, per esprimere la gioia e condividere la tristezza, per dire l'amore e piangere la solitudine, per custodire il desiderio e condividere il dolore. Nel canto troviamo l'amore, nel canto doniamo l'amore. -
Amatevi finché morte non vi separi. Il matrimonio: scelta per uomini coraggiosi e donne veramente libere
Ha ancora senso sposarsi o è meglio prendersi un cane, un gatto, un porcellino d'India? La tesi del libro è che sposarsi sia sensatissimo e richieda due grandi alleati: la fede in Dio e fiumi di ironia. Grazie all'ironia, una moglie può ridere di tutto e soprattutto di se stessa e delle sue scoperte, come il potere salvifico delle uova, non tanto per l'anima, quanto per gli affamatissimi familiari, quando è tardi e non c'è niente di immediatamente commestibile per cena. L'autrice, malgrado la sua vita sconclusionata, in cui fa il bucato di notte e nei week end, manco fosse un hobby, ha scoperto il segreto della felicità coniugale e da allora va ripetendolo a tutti: «Amatevi finché morte non vi separi». Per riuscirci, sconsiglia di perdere tempo aspettando il principe azzurro o Mr Giusto e invece incoraggia ad arruolare alla causa del matrimonio un brav'uomo, ovvero un classico esemplare maschile, capace di fare una sola cosa per volta, di dire sempre la frase sbagliata e di non trovare mai niente nei cassetti, ma disposto a farsi muro, per proteggere sua moglie e amarla come la propria carne. Per contribuire alla riuscita del matrimonio si consigliano alle mogli un regolare training di esercizi di perdono e tecniche di accoglienza e allenamento alla gratitudine, accettando di passare sopra al fatto che il marito non sia perfetto. Se Dio si è fidato abbastanza degli sposi da fargli amministrare il sacramento del matrimonio, a loro spetta fidarsi di Lui, che li ha abbinati per la loro felicità, confidando che sarebbero riusciti a tenere tutto insieme. -
Manuale per catechisti disperati
Questo manuale intende aiutare ad annunciare il cuore della rivelazione cristiana in maniera semplice, chiara e divertente, ma mai irriverente. È scritto anzitutto per chi fa catechismo. A volte succede di non essere riusciti a preparare un incontro con i ragazzi. Il Cielo non voglia di trovarci davanti a loro abbozzando qualcosa e… pregando di uscirne fuori lo stesso in qualche maniera! Per questo motivo le 26 lezioni sono già pronte per l'uso. Basta leggerle insieme nel gruppo: spiegano, mettono in evidenza cosa bisogna ricordare, prevedono i momenti di divagazione e distrazione necessari. Non intendono sostituirsi ai corsi tradizionali e istituzionali, ma essere un valido strumento di sintesi e di supporto per ordinare il percorso che il giovane cristiano in formazione necessita di conoscere. È scritto quindi per chi vuole approfondire la propria fede. Partendo proprio dall'inizio, dall'ingresso in chiesa, come la prima lezione vi invita a fare. È scritto per chi vuole ricominciare da capo: a volte non ci ricordiamo tutto e facciamo confusione. Che differenza c'è ad esempio tra un cardinale e un vescovo? E tra un monaco e un frate? È scritto infine per chi è curioso e cerca di capire in questa maniera particolare come mai ci siano persone da duemila anni attratte dalla persona di Gesù e dalla Chiesa. -
L'apocrifo necessario. Sul riscrivere. Bibbia, teologia, letteratura
La riscrittura è un fenomeno presente nella stessa Bibbia e poi opera di tanti, credenti e non credenti. Il fatto letterario è noto; il riscrivere invece non è mai stato messo a tema, perché materia inafferrabile per modi, intenti e risultati. Questo volume se ne fa carico, propone piste di lettura e traccia linee di dialogo tra il fronte teologico e quello letterario. Una buona riscrittura biblica deve saper inquietare, toccare nel profondo, coinvolgere, animare. Non tutti i lettori accettano un tale trasporto e non tutti i testi sanno trasportare. Ma di fronte ai tanti dubbi che ancora avvolgono il magma eterogeneo che abbiamo tentato di maneggiare, di una cosa siamo certi: è riscrittura la parola capace di resurrezione. -
Carta, forbici e Gesù nel cuore. Din Don Art. Ediz. illustrata
“Il libro che hai tra le mani è un prezioso cammino da fare insieme con la tua famiglia, con i tuoi catechisti, con il tuo gruppo... Ti accompagnerà lungo l'anno liturgico e vi troverai delle bellissime idee per approfondire la Parola di Dio. Ti renderai conto che per essere artisti basta veramente poco: carta, forbici e Gesù nel cuore! Scoprirai che una preghiera può essere scritta sui petali di un fiore, e sarai tu a costruirlo! Oppure che i 10 comandamenti possono essere trascritti sulla tastiera di un cellulare per tenerli sempre bene a mente. Buona lettura e buon lavoro!” (Giovanni Muciaccia). Età di lettura: da 6 anni.