Sfoglia il Catalogo ibs035
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6321-6340 di 10000 Articoli:
-
Il settimo nome del bello ovvero della forma che l'amore dà alle cose
"La fede si può perdere per centomila ragioni; e, in generale, chi perde la fede è convinto, almeno nel primo momento, di aver fatto in cambio qualche guadagno; non foss'altro, quello della libertà di fare e dire certe cose che, prima, con la fede non riteneva compatibili..."""" """"Chi si sente sollevato dopo aver perso la fede, non sapeva in realtà che cosa fosse e non ne aveva mai fatto esperienza. Essa, infatti, viene sovente confusa con altro... Coloro invece che hanno davvero gustato la fede, hanno sentito il sapore rassicurante..."""" Tommasino Unzio, con la fede, aveva poi perduto tutto. Dal """"tesoro nascosto"""" di Canta l'Epistola, la novella di Luigi Pirandello, nasce un sentiero di ricerca religioso che unisce la tradizione ebraica, l'esegesi biblica, l'arte e la psicologia moderna. Un percorso tortuoso, sofferto, ma affascinante, rivolto ai giovani, per spingerli a interrogarsi, nel più profondo, sul tema unico e fondamentale dello scopo della vita, compiuto a più mani da un gruppo di docenti all'insegna dell'interdisciplinarietà. Partendo dalla negazione, per ritornare al Cristianesimo e, a sorpresa, ripartire per la via ecumenica. Coordinamento e testi di Roberto Travostino. Contributi tematici di: Anna Maria Canopi, Anna Bissi, Mariarita Marenco, Franco Segre, Sergio Givone, Luciano Manicardi, Giorgio Millerba, Paola Sciuto, Claudia Lizio, Eleonora Mandanici. Appendice di Storia dell'Arte a cura di Paola Sciuto." -
Sulla strada di Gerico. Animatori parrocchiali oggi
"L'Oratorio nasce sulla strada: il titolo lo dice in modo inequivocabile. Non un'apologia della strada in quanto tale ma della strada che - secondo il racconto evangelico - il discepolo deve percorrere per andare verso il Signore Gesù ma anche la strada che egli stesso è chiamato a percorrere se vuole seguire il Maestro nella sua missione. L'autore è in piena sintonia con l'Evangelii Gaudium: se Gerico indica le """"periferie esistenziali """" tanto richiamate da Papa Francesco, l'Oratorio si colloca all'interno di questo movimento (la """"strada"""") e se ne pone al servizio, come suo efficace strumento pastorale"""" (dalla prefazione di don Luca Ramello, direttore ufficio pastorale dei giovani dell'Arcidiocesi di Torino)" -
Favoloso! Quando le storie le raccontano i bambini
Matteo sa vedere anche le cose che gli altri non vedono. Come tutti i bambini ama ascoltare favole, ma anche raccontarle. Chi ha scritto una storia? Zia Cri, che le ha messe su carta, o Matteo che le ha ispirate, nutrite e ne ha inventato i personaggi e gli intrecci? Anche Zia Cri ha imparato la lezione: non si può far tutto e subito senza fermarsi mai. Di tanto in tanto occorre avere il coraggio di perdere un po' di tempo e ascoltare le storie dei bambini. ""Però ho dovuto faticare parecchio a farglielo capire"""", confida ancora oggi Matteo ai suoi amici. Età di lettura: da 5 anni."" -
L' autorità dell'amore. Maria Teresa di Gesù Gerhardinger
L'opera di suor Maria Teresa di Gesù Gerhardinger (1797-1879) non è una foresta di simboli oscuri che si mettano in marcia all'improvviso e senza motivo, bensì l'occasione, mai perduta, di una bontà, esplicita o nascosta, per pudore, e indirizzata in modo particolare agli adolescenti, ai ragazzi e alle ragazze per cui costituirà dei punti d'incontro e poi fonderà una scuola, trasformando a questo scopo un antico convento di Monaco. Gli innumerevoli conflitti con le autorità politiche del suo tempo, e con Bismarck innanzitutto, da lei mai cercati né tanto meno fomentati, sono invece lo spunto per improntare la propria vita alla parola del Vangelo, trasferendola nella storia del tempo, nel confronto con gli altri, dettato dall'amore per il prossimo. L'opera della fondatrice del Gerhardinum continua a Monaco, a Timisoara, e in alcune città degli Stati Uniti, dove le scuole con quel nome sono vive e attive. E questa è la migliore testimonianza della validità dell'iniziativa di suor Maria Teresa e delle sue continuatrici. -
Jellyfish. Blackwork design. Ediz. italiana, inglese e francese
Schema per ricamo Blackwork su griglia a quadretti. Dimensioni del ricamo: 390 x 140 punti. Punti utilizzati: Punto scritto. Materiale necessario per il ricamo: Tela da ricamo nera (lino o aida), mouliné sfumato, mouliné metallizzato, perline e paillettes. -
Il Bërgé
Una storia d'amore persa nella memoria dei monti e tra gli alpeggi delle Terre d'Acaia. Una storia che scorre nell'anima come il grande fiume. -
Sulle orme di Adamo. Alle radici della poesia di David Maria Turoldo
A 100 anni dalla nascita di David Maria Turoldo (Coderno, 22 novembre 1916 - Milano, 6 febbraio 1992), le sue poesie continuano a parlare al cuore dell'uomo con forza dirompente. In questo saggio l'autore, a partire dalla raccolta ""Io non ho mani"""", mostra come già in questa prima opera sia presente """"in nuce"""" tutta la poetica e la visione teologica che contraddistinguerà negli anni la produzione turoldiana. Ricerca dell'Assoluto e ricerca dell'uomo, sofferenza e speranza, rinuncia e liberazione sono le tematiche più evidenti che si sprigionano dall'anima del prete friulano che non esitava a definirsi «un maniaco di Dio»."" -
Nelle alte vie
La vita di un uomo, un sacerdote; la certezza e il dubbio di una vocazione; il sentiero che, dai cancelli chiusi di un seminario, conduce alle porte di una chiesa aperta fino a tarda notte. Don Gabriele è un uomo che domanda, che cerca risposte: fin da quando, non ancora sacerdote, evade dal seminario per fare esperienza concreta di quel Male astrattamente definito - e temuto - fra le mura sicure della propria cella. In una Torino notturna, avvolta dalle tenebre e dalle luci sgargianti dei locali, don Gabriele compie il suo personale pellegrinaggio ai margini del Male: un nightclub, i marciapiedi dove sostano le prostitute, un cinema per adulti. Senza mai prendervi attivamente parte. -
L' occhio della mucca. Ediz. per ipovedenti
Sono fiction, ma non sono fuori dalla realtà. Le situazioni paradossali, gli intrecci complicati, le situazioni sorprendenti sono figlie della capacità di osservare la vita, senza giudicare e senza stupirsi. Sono storie: erano lì, e il rabdomante le ha trovate. -
Il fiume, la cascina, la pianura. La figura di don Primo Mazzolari per un nuovo impegno politico laico cristianamente ispirato
Non affondiamo nella palude attuale senza resistere, ritroviamo il senso dei rivoluzionari per amore, con una tradizione originale e sempre nuova, che tanto hanno dato all'Italia e all'Europa, anche se certa narrazione giornalistica ne ha coperto la storia di fango e distorsioni. Forza, immischiamoci, sporchiamoci le mani e puntiamo in alto per non fregare e lasciarci fregare allo stesso modo il Paese, la Giustizia, la libertà, la Pace. -
Fantaxy
Può un Elfo fare il taxista? Sì, se ci troviamo a Torino: città magica per eccellenza. Saliamo sul suo taxi e seguiamolo nei suoi vagabondaggi. Ci accompagnerà a conoscere luoghi e personaggi di un Piemonte incantato, tra folklore, storia e leggenda. Il percorso si snoda tra la città di Torino e la valle di Susa, alla ricerca dei misteri di antichi popoli come i Goti e i Longobardi; e poi ancora tra il basso Piemonte e le valli alpine seguendo folletti come il Servàn e il Guenillon, le Masche e le Fate, gli Gnomi e i Nani delle caverne. Cinque racconti di Urban Fantasy che l'autrice costruisce come detective stories. -
I giorni dell'uomo
"I vigili lo issarono a forza sul mezzo, consegnandogli la chiave di casa, dopo aver richiuso accuratamente la porta e le sue ultime speranze di restare. Lui scoppiò in un pianto silenzioso, mentre i muri sparivano dietro agli alberi e Giulia gli prendeva una mano, accarezzandola intensamente come aveva già fatto quando scoprirono quella reggia"""". In questi racconti, Sergio Martini affronta il tema della perdita del filo che lega un uomo al passato e al difficile percorso per rinascere. Senza giudicare e senza dover necessariamente mescolarsi, accettare, condividere. Immigrati e piccoli asiatici sfruttati, rom e tossicodipendenti sradicati, si mescolano in un quadro che ricorda l'Hazel di Vicolo Cannery, o gli sconfitti di Furore. L'autore ci porta per mano tra il fetore delle stazioni ferroviarie e degli accampamenti. Tanto delinquenti e beoni, quanto virtuosi e santi. Semplicemente uomini in cammino, nei loro giorni peggiori, alla luce della speranza di albe migliori." -
Polvere? No, grazie!
"Nel tempo della velocità, dei sentimenti che corrono così tanto che i cuori rimangono troppo spesso indietro, della solitudine che annebbia la mente e spinge verso l'effimero, c'è bisogno di allenare lo spirito. Per scoprire il senso vero della vita, per sapere che non siamo barche alla deriva senza bussola e incapaci di usare il timone. La deriva porta alla paura e spesso conduce al naufragio. In un mondo segnato dall'indifferentismo, penso che la grande ricerca continui a essere quella di un'altra acqua, capace di dissetare tanti cuori assetati e inariditi. Credo che, oggi come sempre, l'uomo abbia sete di Dio. Tante cose riprendono vita in questo libro: la lectio, il Rosario, la vita di Domenico, la stessa vita contemplativa. Il testo non spolvera la fragilità della polvere di diverse centinaia d'anni, ma fa riprendere vita al tesoro di una lunga e bella tradizione. La direzione spirituale domenicana deve portare a una libertà personale di scelta tra le diverse possibili strade; non spinge compulsivamente verso un cammino"""". (Dalla prefazione di fr. Rui Carlos Antunes op Promotore Generale del Laicato Domenicano)" -
Nel giardino di Eden
Potrebbe sembrare un viaggio nel tempo. Invece non è così. Questa raccolta è un viaggio nell'altrove. In un mondo reale che è esistito e che esiste tutt'ora nei versi, nella memoria e nella vita dell'autore. È il Sud in tutta la sua esuberanza di umanità, filtrata da occhi bambini, ancora capaci di stupore e meraviglia. È il Sud che dice secoli di fede, sapienza e filosofia, dove, nell'abbraccio «profondo del paese sale e si contorce il suono di un clarino». -
Disegnami una fiaba
Si è mai visto un libro illustrato senza illustrazioni? Certo, eccolo qui! Zia Cri racconta le fiabe, a voi il compito di disegnarle e colorarle. Ogni fiaba un disegno. E poi? E poi non si può dire come va a finire, altrimenti che sorpresa è? Anche Zia Cri ha imparato la lezione: non si può far tutto e subito senza fermarsi mai. Di tanto in tanto occorre avere il coraggio di perdere un po' di tempo e ascoltare le storie dei bambini. -
Il segreto della lancetta
L'autrice, in questo romanzo, evita fin da subito le trappole della narrazione ""istruttiva"""" rendendo subito esplicito il suo intento. Infatti, lo scenario in cui si svolgono le azioni dei personaggi del racconto, bambini delle scuole primarie, è subito noto al lettore: siamo in una famiglia """"allargata"""" dove uno dei piccoli, Triba, è giunto in Italia con i """"barconi"""" ed è stato accolto dalla famiglia. Ma anziché indulgere in riflessioni di tipo sociologico, l'autrice butta subito i personaggi nel vivo dell'azione, li fa esplorare il mondo, li infila in un funerale e da lì al colmo di una torre, in un susseguirsi di colpi di scena che fanno dimenticare l'iniziale sospetto istruttivo, senza però rinunciare all'indicazione di fondo (allusa, ormai, a quel punto della storia) che indica l'integrazione come progetto. Insomma, si parte con la """"morale"""" e si finisce con la narrazione. E il tutto funziona."" -
Dialoghi d'Acaia 2018. Esperienza di giovani, esperienza d'Europa
Non capita spesso che sul finire dell'estate tredici giovani, mai incontratisi prima, si recludano volontariamente per quattro giorni di vita comunitaria in pieno stile benedettino, all'insegna dell'ora, lege et labora. Un intenso rapporto tra la fede e le grandi questioni culturali, universitarie, politiche e giuridiche del nostro tempo. Legati dal filo rosso della tradizione cristiana che, dai santi Agostino e Tommaso fino ai giorni nostri, porta a riflettere attraverso gli strumenti della quaestio e del dialogo, si sono interrogati sul tema della comunità. Questa è la loro testimonianza. -
Maschere giapponesi. La collezione Proserpio-Japanese masks. The Proserpio collection. Ediz. bilingue
Le origini del teatro N? sono pressoché impossibili da rintracciare, affondando quest'arte le proprie radici nella più remota antichità. In un'epoca moderna in cui l'arcaico e introspettivo mondo del teatro N? sembrerebbe destinato a scomparire, vengono ancora costruiti teatri per le rappresentazioni, e continua ad attirare migliaia di appassionati da tutto il mondo. Il dramma N? si svolge su un palcoscenico interamente costruito in cipresso giapponese, che si presenta essenzialmente vuoto; non sono previsti né cambi di scena, né particolari effetti. È perfettamente in linea con gli ideali di semplicità che sottendono al N?, ma al contempo nasconde il cosiddetto ""culto del non detto"""", del solo accennato, del sottinteso."" -
Pinerolo. Mille anni di storia. Vol. 1: Dalle origini al XIX secolo.
Forse in ragione della sua complessità e per esser sempre stata un territorio di frontiera tanto geografico quanto sociale, economico e politico, Pinerolo è stata oggetto di un'attenzione storiografica che ha prodotto opere di differente tonalità e di assoluta rilevanza. Scritti diversi nello stile e nelle finalità, ma in ogni caso opere dall'impianto rigoroso, alcune distese lungo un arco cronologico ampio, altre limitate ad ambiti tematici o temporali più circoscritti. Eppure qualcosa mancava. Un'opera unitaria ma corale, dove le voci degli storici fossero accomunate da un forte senso di «responsabilità» verso il lettore, nella consapevolezza che la cultura è unità inscindibile di studio, scrittura, interpretazione e recezione. Un'opera dunque accessibile a tutti, che rileggendo la tradizione storica e storiografica di Pinerolo fosse in grado di riproporla ai lettori già pienamente consapevoli della densità temporale del ""proprio"""" luogo, ma non meno a pubblico nuovo, ampio, magari intercettando l'imprevedibile curiosità dei giovani."" -
I sentieri del Nizhar
«Ma quanti altri attacchi avrebbero potuto neutralizzare? Quante altre minacce sventare? Era praticamente impossibile saperlo, come era impossibile prevedere il punto esatto dove sarebbe caduta una foglia in una giornata ventosa». Sette eletti, dodici doni, infiniti sentieri e una sola meta per offrire alle Terre dell'Alto Ovest una possibilità di salvezza e un futuro. Dopo i racconti de ""La Compagnia dell'Oste"""", gli Inkiostri si confrontano con il romanzo fantasy e portano alla luce un mondo arcano, antico e inesplorato.""