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Sacro, mito, religione. Lettere a Mircea Eliade 1930-1962
Nel corso dell'ultimo quindicennio è andato via via aumentando l'interesse per l'Evola filosofo e interprete del pensiero filosofico, grazie soprattutto a studiosi accademici. Finalmente si è riusciti a concludere un progetto iniziato quasi vent'anni prima, quando nel 1992 dopo la caduta del regime di Ceaucescu riuscii ad avere da Ion Hobana, un caro amico romeno oggi scomparso, alcune copie dattiloscritte di una piccola parte di questo epistolario: vale a dire la traduzione con note e commento di tutte le lettere che Julius Evola scrisse allo storico delle religioni Mircea Eliade nell'arco di vari decenni. ""Recentemente è apparsa una nuova edizione riveduta e integrata della mia Rivolta contro il mondo moderno e penso di avervi menzionato anche il suo Traité. Ma a questo riguardo - e lo dico un po' scherzando - a lei si dovrebbero applicare delle Vergeltungen. Colpisce il fatto che lei abbia una estrema preoccupazione di non menzionare nelle sue opere alcun autore che non appartenga strettamente alla letteratura universitaria più ufficiale, di modo che presso di lei si trova p. es. abbondantemente citato quel gradevole buonuomo di Pettazzoni, mentre non si trova una sola parola non solo su Guénon, ma neppure su altri autori le cui idee sono molto più vicine a quelle che le permettono di orientarsi con sicurezza nella materia che lei tratta. Va da sé che questa è una cosa che riguarda solo lei, ma sarebbe il caso di chiedersi se, alla fin dei conti, imporre queste limitazioni 'accademichÈ sia un gioco che vale la candela... Spero che non me ne vorrà per queste osservazioni amichevoli."""" Julius Evola a Mircea Eliade, 31 dicembre 1951"" -
L'amore è crudele
"L'amore è crudele"""", medita e titola Paola Cordeschi: e tutti siamo del resto ben pronti ad assentire, a confermarlo, ivi compresa la metà almeno dei destini lirici d'ogni tempo e paese... L'amore non ha età perché le comprende, le supera tutte; ed è crudele perché include, in nome della passione che è divorante, ogni nuance anche fragile e dolcissima del sentimento... Il cuore ha vent'anni il corpo settanta; ma il cuore non sente ragioni, vuole ancora sognare. Voli immaginati, vissuti intensamente come fossero veri. Alla poesia resta forse il compito più arduo – carezzevole ed amicale – quello di consacrare, cantare, non rinunciare mai ai riti, al sogno e bisogno della bellezza, che è melodia sempre, anche quando resta silenzio; ed è incontro sempre, e condivisione: anche quando aspetta e pazienta, e aspetta ancora..." -
Il collezionista di sogni
Un saggio sul mondo onirico di Federico Fellini e sulla iconografia dei sogni del grande regista riminese si trasforma, nella pagina, in un thriller psicanalitico che indaga sul mistero junghiano dell'inconscio di personaggi borderline. Un ribaltamento dei generi della narrativa, che si sublima e si risolve però nella suggestione tradizionale dell'intreccio poliziesco, contaminato da epifanie che irrompono nella trama con la forza ambigua di fantasmi surreali. -
Antaios (1960-1970)
Fra gli specialisti, la collaborazione di Evola alla rivista tedesca Antaios era abbastanza nota, ma delle circostanze specifiche entro le quali tale collaborazione si svolse, fino a poco tempo addietro non si sapeva nulla. Si conosceva semplicemente il fatto che Evola vi aveva pubblicato cinque saggi abbastanza lunghi e che lo storico delle religioni Mircea Eliade e lo scrittore e filosofo Ernst Jünger figuravano come curatori della rivista. Questo volume ripropone e analizza questi brani poco noti di Evola. -
In coscienza
"In coscienza"""" è un viaggio nella crisi del nostro tempo, che ha investito religione e politica, morale e cultura. Viviamo una stagione senza memoria. Il potere si è trasferito: dalla politica all'economia; da questa alla grande finanza e, infine, alla tecnoscienza. Europa senza radici, religione senza fede, politica senza morale. La promessa di un futuro post-umano, estremo traguardo di un'antica illusione: la creatura che si fa creatore. In coscienza racconta la speranza che si riannodi il filo, che l'intelligenza prevalga sull'intellighenzia, che la politica recuperi dignità, autorevolezza e dimensione etica. In coscienza, sarà bene recuperare frammenti di verità, briciole di tradizione, chicchi di valori che restituiscano fragranza, senso e vita. Sarebbe imperdonabile l'omissione di soccorso all'umanità che sta rischiando di perdersi." -
Il viaggio di Bell
Il viaggio di Bel rappresenta ""un innovativo progetto ludo-educativo mirato a veicolare una didattica diversa, che non passi per i voti ma che permetta la crescita di ciascun allievo, tenendo conto dei suoi interessi e desideri, delle sue esigenze, propensioni e abilità""""."" -
Italia sovrana?
«Il termine ""sovranismo"""" è divenuto predominante a seguito del ruolo passivo che l'Italia subisce nell'Unione Europea e quello che manifesta nei confronti con le altre potenze, mediterranee e extraeuropee. Con quest'opera l'autore ripercorre sinteticamente la storia d'Italia dal primo Regno con tal nome costituito da Napoleone fino all'epoca contemporanea evidenziando come spesso le aspirazioni e i legittimi riconoscimenti dell'Italia siano stati negati od ostacolati dalle altre potenze. Nel libro sono esaminate anche le ostilità verso le politiche d'indipendenza economica ed energetica nazionale, svolte a suo tempo dall'Eni di Mattei e dalle Partecipazioni Statali, da parte delle altre potenze. Un'attenzione particolare viene poi riservata alle ricorrenti eliminazioni fisiche o politiche – di quelle personalità italiane che hanno agito per difendere l'interesse nazionale.»"" -
Voglia di volare
Un libro che con la poesia delle immagini e parole che trasformano l'immaginazione in realtà, accompagna il lettore attraverso un viaggio interiore che diventa quello di tutta l'umanità, abbracciando culture e vedute diverse, accomunate dallo stesso bisogno di volare oltre i propri confini geografici e spirituali. -
Dittatura e monarchia. L'Italia tra le due guerre
Il disordine europeo conseguente alla prima guerra mondiale registra la fine di quattro Imperi: austroungarico, tedesco, russo, ottomano. In Italia, la crisi del sistema parlamentare sfocia nell'avvento di Benito Mussolini alla guida del governo, e poi per varie tappe nell'affermazione di un regime a partito unico. Numerose sono le sfide, interne e internazionali, che si presentano nel cosìddetto ""Ventennio"""": delitto Matteotti, Patti lateranensi, depressione del 1929, imprese coloniali, guerra civile spagnola, legislazione razziale. Con la seconda guerra mondiale, dopo l'iniziale non belligeranza, segue l'allineamento con la Germania di Adolf Hitler, fino al collasso del regime fascista. In tale variegato contesto si pone la questione del rapporto tra dittatura e Monarchia. Cosa intendere per """"diarchia""""? Come si articola il dualismo di Stato e partito? La dittatura è stata autoritaria o totalitaria? Quale ruolo ha svolto la Corona, e a quali scopi, nella fine del regime e nel mutamento dell'alleanza bellica? Si può parlare di una """"fuga"""" del Re? Qual è il significato della Resistenza? Come si conclude la storia della Monarchia?"" -
Papa Francesco. Un pensiero al giorno
In questo suo lavoro, scopo di mons. Stenico è quello di riunire i pensieri di Papa Francesco, con i concetti espressi in un anno, e partire da essi per argomentare sui temi di ordine generale del Cristianesimo, sondando anche nelle sue contraddizioni (in merito al magistero e alla sua applicabilità ad esempio). Con un linguaggio ben impostato, ma comprensibile e assolutamente scorrevole, in una forma quasi di diario e cronachistica, per ogni giorno dell'anno sono riportati dichiarazioni e pensieri del santo padre ricavate da eventi quali l'Angelus o l'udienza generale, ma anche da interventi in merito alla dottrina apostolica. Si discute su molteplici temi, quali l'amore e la fedeltà nel matrimonio, ma anche ad esempio su quelli che sono i valori propugnati dai vari comandamenti. Interessante è anche l'Introduzione dell'opera, sempre di mons. Stenico. In essa si fa un'analogia tra Videre Petrum e Audire Petrum da giustapporre alla figura del Papa: «Queste riflessioni consentono di estendere quasi per analogia a questo volume l'espressione audire Petrum! L'intento di questa composizione, infatti, è proprio quello di ascoltare Pietro nel suo successore, il Papa Francesco, e immergersi nel suo magistero». Infine, si ricorda che: «Il volume ha lo scopo sommesso di far conoscere i grandi temi della fede e della vita cristiana sui quali si è pronunciato e si pronuncia il Santo Padre Francesco». -
Una storia d'amore per l'amore e la vita
Sembra quasi una fiction. Questo libro descrive perfettamente quello che può essere l'amore passato sotto il setaccio delle esperienze adolescenziali, che poi sono quelle che formano e scandiscono i ritmi della vita. l'amore viene visto come un primo gioco di atteggiamenti e di sguardi, fatto di detti e non detti, di tutta una serie di inesperienze anche nel capire questo nuovo totalizzante sentimento. La storia è composta da una serie di racconti di incontri con ragazze, vissuti in modo particolare durante gli anni del liceo. In prefazione l'autore dice, per spiegare cosa sia il più nobile dei sentimenti: «Amare è un sentimento nobile che sconvolge l'animo, il pensiero, il cuore fino a togliere il fiato in certe ore del giorno e della notte, con lo sguardo all'infinito a immaginare l'impossibile configurato in pensieri contraddittori, che creano felicità o dubbi atroci. […] un sentimento di tale elevatura da sfiorare la follia, una condizione dell'animo e del pensiero di assoluta perdizione […]» -
L'amore è musica. Canzoniere d'amore per un uomo immaginato
«Raziocinare, discettare sull'amore – è impresa eroica, impennata volitiva e forse dissennata, destinata a perdersi. Farne materia quasi d'un trattato lirico: iterare, auscultare, monitorare (si usa dire oggi) il proprio cuore come fosse il centro esatto d'una malattia gloriosa e insondabile, spudorata eppure giudiziosa... Questo osa fare, ardire, Paola Cordeschi, e con una felicità creativa, inventiva (come se s""inventasse il palpito), sempre ammirevole, sempre intrigante, dissacrante, a volte più au-toironica – a volte sconvolta e stravolgente. Camminare sui vetri dell'amore mi costringe ad aprire le dita, mostrare i palmi inermi. Dolorose lezioni di umiltà: nessuna mia virtù ti coinvolge. Cedere il passo a qualcosa di meno, accettare di perdere ciò che mi è più prezioso. Non mi ero mai arresa.»"" -
Eros, magia, sacro in Julius Evola
«Quando ""Metafisica del sesso"""" uscì nel 1958, venne accusato di """"pornografia"""" ed il suo autore di essere """"il teorico dell'orgia"""" dai cattolici e dalla destra più perbenista. Se fosse apparso per la prima volta nel 2018 sarebbe stato accusato dalle neo-femministe di MeToo di essere scritto da uno """"sporco maschilista"""", dai seguaci della teoria del gender da un """"misogino"""" e dai LGBT da un nemico dei """"diversi"""". Il che deve considerarsi un vanto per Evola, quello di non essere stato capito ieri e di non essere capito oggi. Evidentemente, annullandosi gli opposti giudizi negativi, le sue idee risultano in ogni caso controcorrente e raggiungono lo scopo prefissato, quello di fare chiarezza e offrire una teoria generale dell'eros adatta so-prattutto a un mondo, quello attuale, che in questo ambito vive la più totale confusione nell'indifferenza.»"" -
Africo. Storia e leggenda
L'autore realizza una complessa e inedita ricostruzione storico letteraria di Africo, comuna in provincia di Reggio Calabria -
La responsabilità delle macchine
In questo saggio scientifico articolato in due capitoli preceduti e seguiti da introduzione e conclusione dell'autore si tratta in modo sapiente e preciso, attraverso una prosa lineare e ben scritta, dello spinoso tema del diritto delle Intelligenze artificiali. Avvalendosi di una nutrita e referenziata bibliografia, nonché di un excursus storico, l'autore parte dall'analisi dello stato attuale delle stesse , il cui impiego sempre più vasto e sofisticato(si pensi all'ambito civile, medico e militare) ha imposto un dibattito etico-giuridico nazionale, nel quale si è inserito anche il Vaticano. Si tratta dell'urgenza di definire la personalità giuridica dei robot e, di conseguenza, di regolamentare le responsabilità civili e penali che derivano dall'uso di macchine sempre più sofisticate che, seppur non ancora dotate di riflessione, decisione, autodeterminazione ed emozioni, tuttavia, sono sempre più non solo automatiche, ma anche autonome e quindi in grado di agire in modo svincolato ed autonomo rispetto all'algoritmo dell'ideatore. Pensiamo, ad esempio, al bagarinaggio on line o alle disattivazioni dei sistemi di sicurezza finalizzati a rapine, ma anche, sottolinea l'autore, non solo ai robot attanti , a quelli oggetto di reato, come nel caso dello stupro robotico e consideriamo le posizioni finora tenute dal Parlamento Europeo al riguardo. Per quanto si stia cercando già dal 2015 e poi nel 2017 e nel 2018 di trattare la questione, tuttavia non esiste, al momento, nessun riconoscimento del problema in ambito penale; si è tentato qualcosa di più in ambito civile, ma in modo tiepido e senza reali soluzioni (v. il tentativo di Hallevy), motivo per cui l'Europa rischia di restare indietro rispetto, ad esempio, alla Corea e alla Cina, con conseguenti ripercussioni sul mercato globale. Siamo, purtroppo, ancora lontani, in ambito europeo da una vera e propria strategia legislativa nell'ambito della robotica, settore analizzato per ora principalmente a livello di dichiarazioni di policy. La soluzione sarebbe allora quella di procedere ad un'accurata analisi dello stato attuale del diritto per gestire la robot liability ed evitare conseguenti responsability gap rispetto alle macchine più intelligenti. La creazione di una soft law con l'istituzione di un comitato di esperti e la distinzione dell'ideatore dell'algoritmo e del produttore colmerebbero nel Parlamento le lacune relative alla tutela dei soggetti lesi per l'omissione dei limiti comportamentali nell'algoritmo stesso. In questa trattazione moderna ed efficace di un argomento nuovo ed urgente l'autore tocca anche il problema della telechirurgia che, se da un lato ha introdotto numerosissimi vantaggi, dall'altro necessita, tuttavia, dell'istituzione dell'assicurazione e di un fondo lesi da parte dell'Unione Europea. -
Emozioni al tempo del Coronavirus
C'è tanto nella poesia di Rosa Romano Toscani. Amore, sconforto, speranza, incertezza. E poi il coraggio della consapevolezza. Il climax dell'intera raccolta si snoda su tappe ancora in divenire. Emozioni al tempo del Coronavirus. Chi racconta è parte della storia. Una trama a medio raggio. Completa, non definitiva. Il condizionale è d'obbligo. Ce lo ricorda l'autrice stessa: La perdita reale di ciò che accaduto, di morti e di sopravvissuti, potrebbe essere una spinta a rivolgere l'amore e la creatività verso nuove mete, a neutralizzare le tendenze autodistruttive per lasciare il posto alle pulsioni di vita. Da queste considerazioni sono venute alla luce poesie che nascevano spontanee, man mano che gli stimoli prodotti dal mondo esterno risuonavano all'interno, creando una necessaria elaborazione di un dolore cosmico. Poesie, appunto. Fotografie di un trauma in corso d'opera. Un work in progress drammatico e necessario. Il campo di battaglia: la vita ai tempi del cambiamento, dei morti e delle costrizioni. Ma uccidere il padre in un periodo di guerra non è necessario (cit). Non deve esserlo. Ecco allora che io resto a casa perché Ci serve del tempo. Fuggito dal grembo Materno, Nascosto, Rubato, Perduto. Ci serve del tempo. -
Storie di dinamite
L'esperto di esplosivi non è uno specialista in guanti bianchi che interviene con la sua valigetta con quattro candelotti di dinamite e due detonatori, si reca sul luogo di lavoro un'ora prima dell'esplosione, piazza due carichette in qualche angolo e se ne va, strapagato, un minuto dopo. Lo sa bene Danilo Coppe, noto esplosivista, che ha lavorato appeso a una parete rocciosa, sotto piogge torrenziali, al freddo pungente, al caldo torrido, immerso nel fango o in acque torbide. Dieci appassionanti racconti dai risvolti inaspettati, narrati da chi li ha vissuti in prima persona. -
Viaggio in Veneto lungo le rotte del tempo
«Giuseppina Palo, da anni, eterna ragazza, fanciulla e poi donna devota, maternale di poesia, vede, salva la lirica ovunque: nei paesaggi che una vacanza attraversa come se li scoprisse, l'inventasse d'incanto; o nell'eco suadente e cadenzato di una musica che ha liberato a nome di tutti, di ogni giovinezza o beat generation, e la mente e il cuore. E noi addormentavamo le nostre sembianze sotto le stelle. E quando il tempo esigeva una lontananza io alzavo stanca le ali e seguivo la linea del sole ... È un viaggio continuo, il suo, di cui ancor più ci convincono le nuvole, che il sereno troppo azzurro. Stupisce e consola, questa dedizione fedele alla poesia, al placebo o antidoto del verso: questo colloquiare fitto della vita con sé stessa, con noi stessi, affratellati tutti in destini comunque intrecciati o paralleli... Poesia d'Amore. Sempre e comunque. Senza sterili intellettualismi, ma profusa di una dedizione al Sentimento, ai sentimenti tutti, che fa quasi a pugni con la moderna, contemporanea ricerca di una poesia oramai abrasa, frantumata d'ideali, centrifugata tra malesseri e disillusioni costanti tra l'Io e il Mondo (per questo Giusy mi ricorda poeti o profondamente semplici e assoluti: penso a Sbarbaro, a Betocchi, allo stesso Turoldo... o poetesse meravigliosamente auratiche, in cui il dolore è sempre un tragitto, una parte medesima, trattenuta e sospesa, della gioia... E penso su tutte a Antonia Pozzi, ma anche a Daria Menicanti, Fernanda Romagnoli, Anna Maria Ortese, la stessa Merini...).» -
Sintesi di storia d'Italia politicamente scorretta
«Mentre dal 1861 sino a tutto il periodo fascista, la classe dirigente ha cercato di mediare i propri interessi di classe nell'ambito dell'unità nazionale, talvolta del nazionalismo, dopo il 1945 e dopo l'inserimento del nostro paese nell'area egemonica statunitense, le cose sono progressivamente cambiate. Con questa lettura politicamente scorretta Marco Rossi ci fornisce una storia d'Italia dal 1945 sino ai nostri giorni, completamente diversa dalla vulgata che si legge nei libri di storia. L'Italia del boom economico danneggia gli equilibri europei, gli anni Settanta ""di piombo"""" con il terrorismo e le stragi e il progetto del """"compromesso storico"""" si spiegano nell'ambito di un conflitto globale tra USA e URSS e pure di un parallelo conflitto tra Italia e Gran Bretagna e Francia, Mani Pulite tra il 1992 e il 1995 diventa un golpe, che annulla la classe dirigente politica italiana ostile all'Euro e alla privatizzazione dell'IRI e delle grandi Banche di Stato, infine la normalizzazione dell'Italia globalizzata di Berlusconi, di Prodi e di d'Alema segna quasi la fine di ogni reale indipendenza italiana, assieme al suo declino economico. L'ennesimo golpe di Monti del 2011 rappresenta la fine dell'indipendenza e l'estremo servaggio italiano ai poteri forti del turbocapitalismo internazionale, oltre che l'inesorabile impoverimento del paese. In questo scenario l'1% più ricco degli italiani fa affari d'oro ed è complice dell'asservimento internazionale dell'Italia al turbo-capitalismo, mentre l'altro 99% della popolazione (ceti medi e popolari) perde continuamente le posizioni economiche e sociali, così la frattura tra la classe dirigente (l'1% più ricco) e il popolo ( il 99% meno ricco ) si fa sempre più grande, nascono così il populismo e il sovranismo, sia di destra che di sinistra, come espressione politica e di protesta del popolo contro la volontà della classe dirigente italiana e mondiale.Lo stato nazionale, che sembrava un ferro vecchio della storia passata, ritorna invece prepotentemente ad assurgere a insostituibile strumento politico per difendere gli interessi e le identità del popolo ( il 99% meno ricco ), mentre l'1% più ricco vorrebbe definitivamente distruggere tutti gli stati nazionali.»"" -
Figure e percorsi della politica
Questo libro si propone come una bussola per orientare su alcuni dei più grandi temi della riflessione politica. La società è una aggregazione di individui o di famiglie? Cosa intendere per sovranità? Come distinguere libertà degli antichi e dei moderni? La politica è al tramonto? Competenza e tecnocrazia sono sfide per la democrazia? Si può parlare di guerra giusta, e quando? Cosa ha rappresentato la Rivoluzione francese nella storia europea? Quali i percorsi per realizzare l'unità d'Italia? E il ""compromesso storico"""" tra cattolici e comunisti aveva un senso? Su questi e altri interrogativi si sviluppa un dibattito tra l'autore e figure significative del pensiero classico e della cultura contemporanea.""