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Sprazzi di luce. Poesie di una detenuta politica
La pubblicazione delle sue poesie vuole essere il tentativo di dare voce a chi non ne ha mai avuta in Occidente e si esprime attraverso parole su carta per descrivere la propria condizione di essere umano sopraffatto ma non stanco né arreso. Dalle poesie traspare il volto di una donna che s'immedesima nella propria condizione ed in quella delle sue compagne di cella che sono madri, mogli ed amanti negate. Il verso di Milagros Chavez Gonzales è semplice e delicato. In tutti i suoi componimenti, troviamo frammenti di storie che ci portano a fare un lungo viaggio verso terre lontane ed inimmaginabili per un lettore occidentale. L'opera di questa donna-ribelle volge lo sguardo ad un tempo che non è solo passato ma è, insieme, anche presente e futuro. Ogni parola è un grido di dolore pregno della sconfinata bellezza di un animo libero e colmo di speranza, al di là di muri e di sbarre di ferro. -
Fuori dalla rete
In questo libretto, il Michele Cucuzza più aggiornato, autentico e completo, quello che, forse, gli ascoltatori televisivi si sono abituati a conoscere e frequentare più per allusioni e messaggi sotto traccia che per pronunciamenti diretti. -
Ali spiegate
Se la poesia traccia pennellate di parole per restituire emozioni, Marcella Falcone in questo eccelle. I suoi testi appaiono meditati, lavorati con cura, limati, accoppiati e scoppiati con arte, diversi dall'incontenibile profluvio di versi che caratterizza il poeta nelle caricature e nell'immaginario collettivo. La poesia è l'arte di usare, per trasmettere il proprio messaggio, tanto il significato semantico delle parole, quanto il suono ed il ritmo che si imprime alle frasi. Il testo poetico ha in sé alcune qualità della musica, trasmette emozioni e stati d'animo in maniera più potente di quanto possa fare la prosa. Marcella Falcone esprime in poesia argomenti diversi, toccando corde intime, sviscera passioni umane, privilegiando sentimenti universali. L'autrice vuole comunicare al cuore di tanti, dando voce a chi l'ha perduta, prestando le parole per comporre poesie che vorrebbe fossero di tutti. -
L' urlo in mare aperto
Sulla ""Stella dei Mari"""", una vecchia barca a vela rifatta per l'ossessione di Filippo, il deus dell'impresa, un gruppetto di amici è impaziente di partire per la traversata e raggiungere le Baleari, ma la tragedia li sorprenderà con il furore di una tremenda tempesta. Saranno allora il naufragio e la morte (non per tutti). Filippo ha mentito: privo di patente e di esperienza, impacciato davanti alle carte nautiche, ha sbagliato rotta, ha ignorato gli avvertimenti della radio, e come spinto da un demone misterioso, ha trascinato la sua donna e i compagni nelle braccia del liquido mostro, che inghiottirà con i corpi, il futuro di ogni possibile felicità..."" -
Kaleidoscopio
Divertente, leggero, contemporaneo, ""caleidoscopio"""" non è un romanzo nel senso letterale, bensì un dirompente flusso di pensieri comici, seri, dolorosi, sulla vita. Sulle orme del famoso serial """"Sex and the city"""", al quale l'autrice si ispira non solo nella trama, ma anche nello stile ironico e cittadino, questo volumetto trasporta attraverso le conclusioni alle quali è arrivata una trentenne romana, del terzo millennio."" -
La propaganda italiana nella Grande Guerra
Argomento di questo lavoro è la Grande Guerra 1914 - 1918. L'interesse non è quello di narrare la storia della Prima Guerra Mondiale, bensì di mettere in rilievo come la propaganda italiana dell'epoca, attraverso articoli di stampa, manifesti e cartoline illustrate ne trattava i principali avvenimenti. -
Perché no??
Delicati e travolgenti allo stesso tempo, questi componimenti poetici di Irene Previti Flesca e Ignazio Barbuscia, ci regalano e ci parlano di piccole alchimie coraggiose, del tentativo di cogliere l'ineffabile profondità di un momento, in pochi versi. -
La politica e il coraggio. Teodoro Buontempo 16 anni in Campidoglio
Centrale del Latte, Ama, Amnu, Agenzia della Casa di Rutelli, Piano regolatore, Atac, Acea, Cotral: non c'è una battaglia che Teodoro Buontempo, in qualità di consigliere comunale, presidente del Consiglio comunale e parlamentare, non abbia fatto, per denunciare, stanare e colpire le lobby, le caste (molto spesso di sinistra) del latte, del cemento, dei rifiuti, del verde, della sanità, dei trasporti, del commercio, che hanno saccheggiato Roma, ai danni della città e dei romani. Una vera e propria guerra quotidiana (nel libro si fanno nomi, cognomi e relativi giri economici) ""sempre dalla parte della gente e dell'Italia"""", condotta nel nome e nel segno di una destra (anche a dispetto delle stesse caste di destraa), capace di combattere per i diritti, la vera democrazia, la giustizia sociale, dando priorità al bene comune, agli interessi generali e alla superiorità delle istituzioni . Una scelta di vita per Buontempo, praticata e vissuta con passione e dedizione sulla sua pelle, fin dai primi anni della militanza politica. Una risposta concreta e molto attuale, all'arroganza tecnocratica, alle degenerazioni della partitocrazia e all'antipolitica montante."" -
Anni di ieri e giorni di oggi
Sagace, divertente, ironico e soprattutto di un'attualità disarmante questo volume di vignette di uno dei disegnatori più creativi e conosciuti del panorama della satira politico-sociale italiana, se non altro per aver disegnato su testate storiche come ""Il Travaso delle idee"""" e """"Il Borghese"""", dalla sua nascita fino ai nostri giorni."" -
Giorgio Almirante. Maestro della parola e dell'anima
Felice Borsato, giornalista, storico e scrittore, incontrò Giorgio Almirante all'inizio degli anni Cinquanta dello scorso secolo e tornò a lavorare con lui venticinque anni dopo, consulente della propaganda del Msi, realizzando, nel 1975, il primo ed unico Almanacco della Destra. È alla terza esperienza libraria con Giorgio Almirante, avendo pubblicato con ""Nuove IdeÈ un primo lavoro nel 2004 e un secondo nel 2008, entrambi esauriti. L'autore, ben conoscendo la drammatica vicenda post bellica della Venezia Giulia, ha messo l'accento sull'operazione 'terre di confinÈ che vide il parlamentare missino impegnato nei celebri discorsi dei record di Montecitorio che rimangono ancor oggi, a venticinque anni dalla morte di Giorgio Almirante, un caposaldo culturale e politico della Camera dei Deputati. Per la prima volta viene approfondito il periodo iniziale di Almirante nella Capitale, quando in via Milano 70, partecipò attivamente al lancio de Il Secolo d'Italia. Implicitamente, emerge il confronto con l'allievo prediletto di Almirante, Gianfranco Fini, coinvolto nello scandalo della eredità Colleoni, oggi non più parlamentare. «Felice Borsato, giornalista, storico e scrittore, incontrò Giorgio Almirante all'inizio degli anni Cinquanta dello scorso secolo e tornò a lavorare con lui venticinque anni dopo, consulente della propaganda del Msi, realizzando, nel 1975, il primo ed unico Almanacco della Destra. È alla terza esperienza libraria con Giorgio Almirante, avendo pubblicato con Nuove Idee un primo lavoro nel 2004 e un secondo nel 2008, entrambi esauriti. L'autore, ben conoscendo la drammatica vicenda post bellica della Venezia Giulia, ha messo l'accento sull'operazione 'terre di confine che vide il parlamentare missino impegnato nei celebri discorsi dei record di Montecitorio che rimangono ancor oggi, a venticinque anni dalla morte di Giorgio Almirante, un caposaldo culturale e politico della Camera dei Deputati. Per la prima volta viene approfondito il periodo iniziale di Almirante nella Capitale, quando in via Milano 70, partecipò attivamente al lancio de Il Secolo d'Italia. Implicitamente, emerge il confronto con l'allievo prediletto di Almirante, Gianfranco Fini, coinvolto nello scandalo della eredità Colleoni, oggi non più parlamentare. Felice Borsato, giornalista, storico e scrittore, incontrò Giorgio Almirante all'inizio degli anni Cinquanta dello scorso secolo e tornò a lavorare con lui venticinque anni dopo, consulente della propaganda del Msi, realizzando, nel 1975, il primo ed unico Almanacco della Destra. È alla terza esperienza libraria con Giorgio Almirante, avendo pubblicato con 'Nuove IdeÈ un primo lavoro nel 2004 e un secondo nel 2008, entrambi esauriti. l'autore, ben conoscendo la drammatica vicenda post bellica della Venezia Giulia, ha messo l'accento sull'operazione 'terre di confinÈ che vide il parlamentare missino impegnato nei celebri discorsi dei record di Montecitorio che rimangono ancor oggi, a venticinque anni dalla morte di Giorgio Almirante, un caposaldo culturale e politico della Camera dei Deputati. Per la prima volta viene approfondito il periodo iniziale di Almirante nella Capitale, quando in via Milano 70, partecipò attivamente al lancio de Il Secolo d'Italia. Implicitamente, emerge il confronto con l'allievo prediletto di Almirante, Gianfranco Fini, coinvolto nello scandalo della eredità Colleoni, oggi non più parlamentare.»"" -
Senza arte né parte
«Che c'entra l'arte contemporanea con la destra sociale? E quali sono i problemi della cultura italiana? Ce lo svela Davide Tedeschini in 20 suoi articoli pubblicati sul ""Giornale d'Italia"""", qui raccolti in un unico tomo. Diversi gli argomenti toccati: dal revisionismo della Storia dell'arte all'ecorelativismo, dall'architettura dei """"non luoghi"""" all'arte sacra contemporanea, dal multiculturalismo all'arte delle banche, dagli artisti stranieri a quelli italiani. Tessere del puzzle della grande cultura italiana, da ricomporre rispetto ai concetti di """"Patria, Dio, Famiglia"""", e quindi di sovranità, diritto alla casa, istruzione, lavoro, libertà, giustizia. l'Arte e la cultura si nutrono di un enorme impegno economico statale, consumato da scuole, musei, editori, televisioni: il suo studio sforna storici dell'arte, professori, artisti, architetti, giornalisti; volti televisivi che a un'attenta analisi non producono interesse se non a loro stessi, rivelandoci che il problema è più politico che estetico, trasmutato nella retorica della voracità del potere. """"Senza arte né parte"""" non è un classico saggio del """"900, ma ne evoca l'autorità narrando la mera attualità: una scelta che anziché renderlo subito obsoleto, ne assicura l'assenza dagli scaffali del pensiero unico, mettendone in luce la singolarità.»"" -
Foibe ed esodo. L'Italia negata
Il volume è la ricostruzione del percorso che ha condotto al riconoscimento da parte dello Stato italiano di una pagina di storia quella delle foibe e dell'esodo. Presa di coscienza che si è concretizzata nel 2004 con l'istituzione del ""Giorno del ricordo"""", ogni 10 febbraio, di cui quest'anno cade il primo decennale. Alla luce di questo anniversario il testo è anche un reportage di quanto in questi primi dieci anni si è fatto e quanto ancora è da fare. Contributi di personaggi illustri legati alla causa, fotografie spesso inedite, schede storiche e tecniche con dati inconfutabili fanno di questo lavoro una sorta di dossier adatto a chi vuole conoscere e capace di fornire numerosi spunti a chi, invece, intende approfondire il dramma della nostra """"Italia negata""""."" -
Diritto, politica e società nel Mezzogiorno d'Italia dal Viceregno spagnolo all'Unità
«Si tratta di un lavoro di ricostruzione storico-giuridica e politica che non ha trascurato alcuna delle fonti ancora reperibili dopo lo scempio di gran parte degli archivi del Regno di Napoli. l'opera ha un duplice scopo: scrivere una vera e veridica storia del ""Regno del Sud' facendo finalmente giustizia delle menzogne propagandistiche che per anni hanno avvilito questa terra ed i suoi governanti ed illustrare, dall'XI secolo in poi – cioè dall'arrivo dei primi ca-valieri normanni, tra i quali si trovavano i de Jorio – il contributo di questa famiglia allo sviluppo del Mezzogiorno. Di fronte alla obliterazione, manomissione e falsificazione della storia nelle quali l'autore si è imbattuto, frutto dell'abile propaganda di Cavour e dei suoi successori, egli si è trovato di fronte ad un bivio: dire o ignorare, e dunque passare avanti. Questo solo apparente dilemma, che gli si poneva davanti, lo ha risolto decidendo di dire tutto quello che risultava dalle fonti storiche senza nulla omettere o trascurare, anche a costo di non essere compresi da una """"cultura"""" ormai omologata su tristi e pesanti falsità ripetute iterativamente per circa 160 anni» (dalla prefazione di Filippo de Jorio)"" -
Allergie. Manuale per i pazienti
Questo libro ha lo scopo di fornire informazioni generali ai pazienti sulle allergie. Al tempo stesso non è destinato a fornire consulti medici specifici. Le informazioni contenute nel libro non intendono, in alcun modo, sostituirsi al consulto, alla diagnosi ed al trattamento del proprio Medico di Medicina Generale e/o del proprio Specialista di fiducia. Da parte dell'autore sono stati messi in atto tutti gli sforzi per rendere i contenuti chiari, aggiornati e facilmente comprensibili dal pubblico più vasto possibile. La mMedicina, però, è una scienza in costante evoluzione e, quindi, dopo qualche tempo dalla pubblicazione, i concetti espressi potrebbero essere superati o, addirittura, non più validi. -
Famiglia,matrimoni, sessualità
È da quasi due secoli che l'esperienza familiare è oggetto di aspre contestazioni. Esasperando una lettura individualistica e non relazionale dell'uomo, i critici della famiglia giungono frettolosamente a concludere che della famiglia sia doveroso allentare i vincoli costituitivi, per giungere a rimuoverli del tutto. Ma come pensare di poter rinunciare alla famiglia, se è proprio dal fatto che l'uomo è un animale familiare che dipende l'identità del genere umano, cioè l'identità di ciascuno di noi? -
Ascesa e declino dell'Unità d'Italia
Durante il Risorgimento non sono mancate proposte di costruzione dello Stato nazionale mediante forme di federalismo per aggregazione, che però non potevano avere successo per ragioni storico-politiche che il presente volume richiama. Il Regno d'Italia nasce così come Stato unitario, e affronta le grandi sfide della prima metà del XX secolo: depressione economica, crisi della democrazia, regime fascista. Con il secondo dopoguerra la Repubblica percorre la strada di un regionalismo che mostra crescenti cedimenti verso un federalismo per disaggregazione, in una stagione ove più che mai alla Nazione serve coesione istituzionale e civile per operare come soggetto credibile nella scena europea e globale. -
Aldo Moro. L'attesa
«Giambattista Baldanza meditava da anni questo dolce e caro libello con cui parla a noi e insieme colloquia con se stesso, col ragazzo che era e in fondo resta, pulsa emozione in cuore, nei secoli fedele... Cinque capitoli per sorvolare, andare da quelle lezioni universitarie ai 55 giorni di prigionia, dalla strage della scorta e dal rapimento Moro del 16 marzo 1978, con la sua 500 L blu di ragazzo, in giro per gite metropolitane e pranzi di nozze, assieme a tutti gli altri sani, volenterosi (che pregi antiquati!) ragazzi di famiglia come lui, amici e figlioli che si amavano, crescevano, mettevano a loro volta su famiglia... [...] Il Moro di Giambattista Baldanza - secco e fluente, necessario e sorprendente - è tutta un'evocazione lirica, tenue e radiosa come il motto sapiente...». (dalla prefazione di Plinio Perilli) -
Integrazione (im)possibile?
Marco Zacchera è un uomo, che nei fatti («primo viaggio missionario in Africa nel novembre del 1980. Mi installai nel nord del Kenya, a Loyangallany – sul lago Turkana – in una missione della ""Consolata"""" di Torino per insegnare a pescare alla tribù degli Ol Molo e da allora ho passato tanti mesi della mia vita in Kenya o in Burundi, Uganda, Ruanda, Mozambico, Madagascar e in tanti altri paesi africani toccando con mano situazioni disperate. Con i """"Verbania Center"""" ho contribuito a realizzare ospedali, scuole, dispensari, cooperative ed occasioni di sviluppo cercando di dare una mano a tutti, indipendentemente dalla lingua o dal colore della pelle») ha dato prova di aiutare – e, quindi, di conoscere in maniera approfondita, come testimonia l'articolazione e la completezza del suo piano dell'opera – le realtà di quelli che una volta si definivano i """"dannati della terra"""", ovvero le popolazioni del terzo e quarto mondo, esclude dalla distribuzione sbilanciata e sperequativa delle ricchezze del pianeta. Egli si definisce innanzitutto un cristiano, dunque un uomo che per ragioni dottrinarie e morali, l'unica """"razza"""" che egli riconosce è dichiaratamente quella umana. Tuttavia, Zacchera non si perita di sfidare il politicamente corretto, il buonismo, l'ipocrisia della religione umanitaria ed egualitaria sostenuta dai media al servizio del sistema basato sul pensiero unico. A lui, i problemi piace guardarli in faccia, senza ipocrisie e senza infingimenti, e i fenomeni migratori dal terzo e quarto mondo verso i paesi più sviluppati e benestanti di problemi ne pongono parecchi, come testimoniato in quest'opera il cui titolo, non a caso, è costituito non da una affermazione categorica e apodittica, bensì da un interrogativo: Integrazione possibile? È rivolto a tutti, in particolare agli amanti delle problematiche politiche e sociali dell'attualità mondiale."" -
Crescere un'anima
L'autrice ci presenta un volume in prosa in cui, in maniera colloquiale, espone una sua personale riflessione di carattere esistenziale sui ""perché"""" e sui """"come"""" della vita. L'atteggiamento con cui si pone l'autrice è curioso e profondo, non si tratta di riflessioni semplicistiche ma di un tentativo molto coraggioso di guardare ai meccanismi con cui si dispiega la vita ai nostri occhi e dietro ai nostri occhi, con continui riferimenti, a supporto delle sue argomentazioni, agli strumenti intellettuali, scientifici e spirituali in possesso dell'uomo (spaziando, quindi, dalla filosofia e la letteratura, alla fisica quantistica, l'alchimia, la psicologia del profondo e le concezioni spirituali/religiose tanto occidentali quanto orientali). Non è solo una speculazione teorica ma il fine """"pragmatico"""" e sotteso all'intero volume è il vivere bene e in piena coscienza di sé: il """"vero"""" vivere."" -
Brevi storie di vino e donne
«Forse la donna in generale ha incontrato tardivamente l'universo vinicolo, in tutti i ruoli che questo riserva, ma ciò non toglie che donna e viticultura si corrispondano da sempre e finalmente si siano ritrovate alla luce del sole. Sono convinta che le donne che producono vino, congiungendo in ciò lavoro e passione, sappiano trasferire nel frutto della loro opera tratti femminili, tracce materne, senso della ciclicità, incubazione, attesa, sapienza lunare, voglia di donare, desiderio di vita. Sono convinta che ciò qualificherà e renderà inconfondibile il vino nato dalle donne, dalla storia delle donne intessuta di coraggio, ottimismo, speranza e amore.» (dalla prefazione di Maria Rita Parsi)