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Ombra. Ediz. illustrata
Una cantina buia e deserta può diventare, con un piccolo aiuto della fantasia, una giungla folta ed intricata con piante ed animali curiosi, a volte litigiosi ma sempre pronti a lasciarsi coinvolgere in nuove incantate avventure... Le illustrazioni di Suzy Lee - realizzate in carboncino, matita, acquerello, lacca spray e rielaborate digitalmente - accompagnano il lettore in una nuova e fresca esperienza visiva, di una spontanea semplicità e dal finale ironico e sospeso. Come per ""Mirror"""" e """"L'onda"""", anche in """"Ombra"""" gli elementi concreti dell'oggetto-libro entrano a far parte del racconto: la rilegatura centrale non è soltanto un indispensabile elemento costruttivo del volume, ma anche il confine immaginario fra il mondo reale e la fantasia. Mentre la storia di """"Mirror"""" si sviluppa in verticale e """"L'onda"""" adotta un formato ad album, in """"Ombra"""" Suzy Lee si accosta ad un'inedita rilegatura orizzontale, un nuovo singolare specchio fra realtà ed immaginazione."" -
Magari un che di formaggio. Grana Padano nella cucina di casa mia. Ediz. italiana e inglese
Abbinato a mostarde e confetture, cucinato da protagonista o coprimario, ma anche come semplice comparsa, il Grana Padano è per tradizione parte della nostra quotidianità in cucina. Questo libro lo racconta nella spontaneità delle numerose ricette giunte ai fornelli del concorso ""Grana Padano nella cucina di casa mia"""". Testimonianze di gente comune, idee ed intuizioni di non-professionisti che ci accompagnano dalla colazione al pranzo, e ancora dalla merenda alla cena (fermandosi prima, per un aperitivo a base di Finger food). Le ricette di questo volume sono state pubblicate così come sono state presentate dagli autori, senza emendarle delle loro coloriture colloquiali né uniformarle in schemi e lessico omogenei, per ritrovare quello stesso clima coinvolgente di festa e originalità creatosi proprio all'azienda di mostarde Le Tamerici a San Biagio (Mantova) nella giornata delle premiazioni."" -
Art in process. A work of persol. Ediz. italiana
Questo volume è dedicato al progetto ""A work of Persol"""", che ha coinvolto 17 giovani artisti di fama internazionale nell'intero processo di creazione di 17 opere d'arte espressamente per Persol, esposte al pubblico in presenza degli artisti in occasione di ArtBasel 2010. Diciottesimo e ultimo artista è Persol, creatore di opere d'arte e di abilità manuale attraverso i propri occhiali. Dall'ideazione all'opera finita, ogni momento del processo creativo degli artisti è documentato in questo libro attraverso interviste e fotografie, amalgamati in modo originale e personale dai disegni di Harriet Russell, che illustrano visivamente il legame progettuale fra la filosofia di Persol e la creazione artistica. Il ricco repertorio di testi e istantanee che accompagna da vicino ognuno degli artisti si trasforma così in una sorta di racconto per immagini dell'intero progetto, esplicitando la stretta correlazione fra il """"lavoro"""" dell'arte e il processo produttivo che compone con la stessa cura e meticolosità ogni occhiale Persol."" -
Cosa non va in questo libro? Ediz. italiana e inglese
Vincitore del Premio Andersen 2012, miglior libro fatto ad arteUn signora porta a passeggio il suo cagnolino, un clown legge un libro comodamente seduto in poltrona, un pompiere spegne un incendio e una bella casetta tutta bianca ci accoglie sorridente: cosa c'è che non va in questo libro? Nulla sembrerebbe! Ma aspettate di girare pagina ed ecco che il naso di quella distinta signora si trasforma nella bocca di una casa che scappa a gambe levate dal pompiere che, a sua volta, tiene un idrante che in realtà è il naso lungo lungo di un clown! E quell'elefante? È solo l'ombra di una poltrona vista da dietro e in quell'accogliente casetta c'è da diventare matti appesi a testa in giù al soffitto che però è anche un pavimento. In ""Cosa non va in questo libro?"""" una serie di rompicapo visivi fatti di pagine bucate, giochi di ombre e illusioni ottiche ingannano giocosamente la percezione visiva del lettore. Le forme geometriche hanno combinazioni infinite e ogni oggetto nasconde mille identità diverse. Girate e rigirate il libro, mettetevi a testa in giù e fatevi guidare dalle rime di McGuire per prendere al volo le sorprese che si nascondono fra le pagine. Età di lettura: da 5 anni."" -
TDM6 design. La sindrome dell'influenza. Ediz. italiana e inglese
La capacità di assimilazione, la curiosità e il desiderio di confrontarsi con altri linguaggi e altre culture per avviare nuovi progetti e nuove elaborazioni frutto di un'influenza continua e costante, sono caratteristiche fondamentali del design del nostro paese ed è proprio a questa attitudine che è dedicato Design. La ""Sindrome dell'Influenza"""", il volume a cura di Pierluigi Nicolin, che accompagna la sesta edizione del Triennale Design Museum."" -
Workman stencil. Ediz. italiana, inglese e giapponese. Con stencil
Ci sono mobili da spostare, autobus da guidare, sabbia da spalare, carriole da spingere e camion da scaricare. Ma chi farà tutto questo lavoro? Non ci sono gli operai! In ""Workman stencil"""" Taro Miura ci invita a fare la nostra parte, a prendere in mano lo stencil che accompagna il libro e a creare degli indaffarati omini al lavoro. Perché le cose, si sa, non si fanno da sole. Dopo """"Ton"""", """"Arnesi"""" e """"Lavori in corso"""", con questo libro interattivo e con il suo stile inconfondibile, Taro Miura torna per raccontare ai bambini il mondo affascinante dei lavori manuali. Età di lettura: da 7 anni."" -
Face to face book
In un'epoca in cui i rapporti diventano inesorabilmente virtuali e l'amicizia sembra un concetto da social network, con ""Face to Face Book"""" Martí Guixé ci invita a ritrovarci fisicamente, seduti fronte a fronte. Per interagire, per guardarci in faccia, per disegnarci a vicenda. I libri di Martí Guixé non sono quasi mai soltanto libri: sono divertenti provocazioni, dialoghi giocosi con il lettore-disegnatore in cui il gioco diventa spunto di riflessione. Ancora una volta Martí Guixé ci invita a sperimentare senza rischi e a seguire le regole della nostra originalità, con un nuovo libro """"da fare"""", divertente, ironico e leggero."" -
Tessere spazi-Weaving spaces
"Questo libro racconta di intrecci di colori che si mescolano ai principi della prospettiva, della forma che dialoga con lo sguardo, della luce che si declina con le gradazioni dei materiali. Ma racconta soprattutto di un disegno, di un progetto che è fatto della materia dei sogni a cui mani sapienti hanno dato geometrie, linee, proporzioni, concretezza del visibile."""" La scelta dei tessuti e la sperimentazione progettuale, sempre in bilico tra tradizione e innovazione, sono diventati marchi distintivi di tutte le creazioni Paola Lenti, un'azienda in cui progetto artistico e lavoro artigianale s'incontrano in un reciproco sconfinamento, in un confronto continuo di saperi, metodi ed esperienze. Tessere spazi esamina attraverso suggestioni e accostamenti visivi i concetti chiave di un modo unico di progettare. L'idea non solo imprenditoriale di dare visibilità al bello, all'armonioso, si riflette a livello visivo e tattile nella grafica e nell'aspetto del volume. Legati dal filo Lenti i concetti analizzati si espandono, rimandano a immagini e riflessioni, formando una tela, un tessuto multidisciplinare di idee." -
Disegnare nello spazio. Ediz. illustrata
Con le sue illustrazioni, piene di ironia e intelligenza, Harriet Russell ci porta in un viaggio nello spazio, tra pianeti, stelle e comete, al di là della cintura asteroidale. Cos'è lo spazio? Dove comincia? Dove finisce? Ma davvero finisce? Cos'è una galassia? E un buco nero? Quanti anni avrei se fossi nato su Marte? Un viaggio fatto di domande e risposte che ci aprono universi nuovi (e non per modo di dire!). Indossiamo le tute spaziali, pronti per il decollo in 3, 2, 1... Età di lettura: da 6 anni. -
Linee. Ediz. illustrata
Tutto inizia con un linea, poco importa se tracciata con la matita sul foglio o con la lama dei pattini sulla superficie di un lago ghiacciato. Con questo nuovo silent book Suzy Lee sfuma ancora una volta i confini tra realtà e finzione, tra disegno e racconto. La divertente storia - solo in apparenza semplice - di una piccola pattinatrice che sfreccia e piroetta sul ghiaccio crea un gioco di rimandi tra il tratto dell'autore e le evoluzioni del personaggio, svelandoci la dimensione giocosa del disegno. Età di lettura: da 5 anni. -
Socio-social-design. Ediz. illustrata
Nel 2018 nasce Design for Migration, la piattaforma online che raccoglie le esperienze progettuali più interessanti a supporto e racconto della questione migratoria in Europa. A distanza di un anno prende vita questo libro che raccoglie i progetti più interessanti: quelli che, esplorando lo spazio tra socio e social design, mostrano come sia possibile includere categorie vulnerabili, trasformare le relazioni all'interno di una comunità, provando a decostruire quei muri invisibili che troppo spesso attraversano la nostra società. -
Martí Guixé. Interior and exhibition
In tutte le opere di interior ed exhibition design messe in mostra in queste undici stanze, Martí Guixé sostituisce alla deliberata ricerca di uno stile un modo inconfondibile di giocare con le cose del mondo e con le parole che lo connotano, per ridare significato e senso a ciò che facciamo, ai luoghi che abitiamo, tenendosi lontano dalle suggestioni facili e dagli ammiccamenti alle mode. Nascosti sotto il velo di un'apparente innocenza, i suoi progetti e il modo di comunicarli dischiudono nuovi mondi e creano stupore. Nel suo caso sembra appropriato parlare di conceptual design, un'attitudine rivolta, come in certa arte, ad affrancare il lavoro dell'artista dalla sottomissione al materiale, per rivolgere l'attenzione alla concettualizzazione dell'immagine e alla ricerca del vero senso delle cose che ci circondano. Le undici stanze sono tematiche, ciascuna ospita opere o progetti ritenuti omogenei per l'approccio concettuale sotteso e per la declinazione progettuale proposta: un modo, forse il solo possibile, per ordinare i lavori irriducibili a ogni tipo di facile classificazione di uno dei più geniali designer contemporanei. -
Imago 1960-1971. Ediz. illustrata
Con i suoi quattordici numeri pubblicati tra il 1960 e il 1971, «Imago» è un'impresa editoriale che non si lascia racchiudere in facili definizioni: un'avventura culturale nella Milano degli anni Sessanta, che in questo volume a cura di Giorgio Camuffo viene per la prima volta raccontata e documentata per intero. Nata dall'incontro tra il progettista grafico Michele Provinciali e Raffaele Bassoli, titolare della Bassoli Fotoincisioni, «Imago» è formalmente una rivista aziendale, prodotta per mostrare quanto di meglio è al momento reso possibile dalle tecniche di riproduzione di immagini e testi. Ma è anche un'«isola felice» di libera sperimentazione, dove figure del mondo dell'arte e della comunicazione visiva - tra cui Max Huber, Giancarlo Iliprandi, Bruno Munari, Remo Muratore, Armando Testa, Pino Tovaglia - dialogano con nomi importanti della critica artistica e della letteratura, come Dino Buzzati, Piero Chiara, Giuseppe Pontiggia, Mario Soldati. «Imago» diventa così testimonianza del ruolo dei grafici tra boom economico e conte stazione, delle tendenze artistiche dell'epoca, del rapporto che si sviluppa in quegli anni tra industria e cultura. Le fotografie che documentano ogni stampato mettono in luce la straordinaria varietà dei lavori che «Imago» racchiude, oltre all'importanza della dimensione fisica ed ""esperienziale"""" dei contenuti, mentre i numerosi racconti e aneddoti trasmettono lo spirito che ha animato questo progetto artistico collettivo. Oltre ai capitoli analitici dedicati alle singole uscite, il libro approfondisce diversi aspetti del mondo di «Imago», dai suoi protagonisti al contesto storico, fino alle relazioni con l'arte e la grafica, attraverso i contributi di Giorgio Camuffo, Carlo Vinti, Maddalena Dalla Mura, Mario Piazza, Marta Sironi e Nina Bassoli e le interviste ad Andrea Bassoli e Leonardo Sonnoli."" -
DI-DA Non solo una didascalia
Le didascalie nei musei sembrano non soddisfarci mai. A tutti noi è capitato di lamentarcene. Questi dispositivi, seppur sembrino minuti dettagli, sono tanto determinanti quanto dibattuti. Condizionano il progetto espositivo, influiscono sull'esperienza di visita. Ma come devono essere per lasciare il segno? Quando intervengono e a chi parlano? Esistono regole nel crearle? Ilaria Bollati e Marta Spanevello indagano il tema, rivolgendosi ad esperti provenienti dal mondo dell'arte, del design, del cinema, della musica, della psicologia, della comunicazione, tra cui Paola Antonelli, Ludovico Einaudi, Shirin Neshat, Massimo Recalcati, Andrée Ruth Shammah, Bill Sherman. A partire dai contributi degli esperti intervistati, le autrici mettono in scena sette conversazioni immaginarie, dialoghi mai esistiti che raccontano di una pluralità? di visioni, sguardi e voci sul tema. Nessuna regola o prescrizione certa, ma spunti e domande per una maggiore consapevolezza. -
Cultura e società digitale. Filtri e dosi raccomandate
Cosa è la cultura? A chi ci riferiamo quando parliamo di pubblico? è corretto ricorrere a tutti i costi all'uso di dispositivi digitali? Il libro ambisce a scardinare alcune convinzioni diffuse sul significato di cultura e sul suo consumo. Apre nuovi sguardi sulla mutua conoscenza tra istituzione e pubblico. Indaga le modalità di utilizzo e effettiva utilità degli espedienti tecnologici in ambito museale. Supera gli assolutismi a favore o contro l'introduzione del digitale nei musei e invita a modulare la dimensione tecnologica con prontezza e lucidità. Pagina dopo pagina, si dipana in esempi e illustrazioni. Cerca di rendersi accessibile; racconta concetti complessi, offrendo prospettive poco convenzionali capaci di nutrire la ricerca con le reali implicazioni della pratica progettuale. -
La Collezione Adler di libri sovietici per bambini 1930-1933. Due architetti nella terra dei Soviet
Per anni una valigia malconcia di pelle marrone rimane chiusa in soffitta. Dentro, come in tutte le belle storie che si rispettino, c'è un tesoro: 257 libri sovietici per bambini, di cui 170 in russo, 84 in ucraino e 3 in yiddish, quasi tutti pubblicati fra il 1930 e il 1933. Una collezione straordinaria che si deve a due giovani architetti, Hans Edward Adler e Hedwig Feldmann, che nei primi anni '30 lavorarono - per un breve ma fondamentale periodo - in Unione Sovietica. Dalla casa di famiglia a Colonia, i libri arriveranno in Inghilterra (dove la coppia si trasferisce, in fuga dalla Germania nazista) e saranno riscoperti nel 1986, quando la figlia Susan libera l'appartamento dei genitori. La collezione Adler, che Susan McQuail (nata Adler) ha donato nel 2020 alla Biblioteca Braidense di Milano, è testimonianza di un periodo unico nella storia del Novecento: ogni volume ci svela un aspetto dell'URSS dopo la Rivoluzione d'Ottobre e ci parla del ruolo cruciale della letteratura per l'infanzia nella cultura sovietica. Tra le ""storie d'avanguardia"""" pensate per formare i nuovi cittadini, la collezione comprende edizioni rare di maestri come Vladimir Lebedev, Vera Ermolaeva e Aleksandr Dejneka, oltre a un prezioso gruppo di libri ucraini, fino ad oggi terra incognita anche per i ricercatori più devoti."" -
Design without project. Ediz. bilingue
Nel 2012 l'antropologo Octavi Rofes ha redatto un acclamato manifesto in cui preannunciava la morte del progetto come via di fuga dalla banalità del design contemporaneo. In Design without Project, dopo un decennio di crisi ininterrotte, Rofes rilegge il suo manifesto e lo attualizza, spingendosi al di là del progetto per proporre forme di pratica alternative nel mondo del design di oggi. Design without Project è molte cose allo stesso tempo: è il resoconto di un mese convulso della storia recente, una teoria delle pratiche culturali e una serie di appunti di critica del design. Celebra il tipo di design che rifugge dalle banalità più recenti, come gli eccessi dell'ottimismo tecnologico e della futurologia distopica, la condivisibilità dei contenuti di Instagram e la trovata della coltivazione dei funghi. DwP è un artefatto di possibilità sconosciute e inesplorate. Da usare a proprio rischio e pericolo! -
Oltre la misura
Nei lavori di Lorenza Sannai, un'attenzione particolare viene data alla direzione della pennellata, a come la superficie dipinta, rigata dalle setole del pennello, risponde alla direzione della luce. Le sue opere esprimono una sensibilità che avverte inconsciamente il suono delle trasformazioni, una musica percepibile non dall'orecchio ma dall'occhio: sono schegge di colore che sfuggono a composizioni razionali e dialogano invece con le emozioni dell'artista, svelando le molteplici possibilità dell'esistenza oltre la misura della geometria. Nel libro d'artista Oltre la misura, le immagini dei dipinti sono accompagnate da un testo dell'artista e dai contributi di Annarosa Buttarelli, Cristina Costanzo e Anna Oggiano. -
Committenze contemporanee
La Galleria Borghese, tra i massimi musei di arte antica in Italia, ha accolto per oltre un decennio mostre di artisti contemporanei nei suoi spazi. Committenze Contemporanee, questo il titolo del programma espositivo ideato e seguito da Anna Coliva, è nato dal desiderio di aggiornare all'oggi la committenza del cardinal nepote Scipione Borghese (1577-1633), signore della bellezza e del lusso, concepteur e padre del museo Borghese. Fra il 2007 e il 2019 la Galleria Borghese ha voluto produrre nuovamente le condizioni per continuare a vivere attraverso le opere di artisti del tempo presente: vedovamazzei, Giulio Paolini, Hans Op de Beeck, Nedko Solakov, Georg Baselitz, Candida Höfer, Mat Collishaw, Daniele Puppi, Zhang Enli sono stati chiamati a intervenire con proposte dedicate che hanno rinnovato la visione del luogo. Il libro racconta le nove mostre in ordine cronologico, con un ricco apparato di immagini che mostrano le opere allestite nel padiglione dell'Uccelliera o nelle sale della Galleria; ciascuna mostra è presentata dalle parole di Anna Coliva, approfondita dal curatore ospite e, in alcuni casi, da una testimonianza dell'artista stesso, e si chiude su dittici fotografici. -
Italo Zuffi 96-22
Ricostruendo il percorso artistico di Italo Zuffi dal 1996 al 2022, questa monografia raccoglie una serie di contributi critici sotto forma di conversazioni, una selezione dettagliata delle sue opere e un'ampia sezione biografica corredata da un'antologia di testi che ripercorrono in modo analitico la sua carriera. Il libro, a cura di Caterina Molteni, è pubblicato in occasione della mostra ""Fronte e retro"""", a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri, in programma a Bologna, tra il MAMbo e Palazzo De' Toschi, tra gennaio e maggio 2022.""