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Meraviglie del creato, prove dell'anima, manifestazioni dello spirito
«L’anima umana è destinata a innalzare il suo sé divino alle manifestazioni dello spirito. Il cammino dell’anima umana è perciò di stare di fronte al mondo, vederlo come maya o illusione, sentire che all’interno di maya o illusione sono celate le meraviglie del creato, che la meraviglia si presenta come la prima prova e che le prove diventano poi sempre più difficili; l’anima può tuttavia conservare la sua forza, giungere a chiudere il cerchio e infine trovare nella manifestazione dello spirito la soluzione delle meraviglie del creato, la purificazione delle prove dell’anima.» -
Metamorfosi nel regno vegetale
L’autore ci aiuta a cogliere attraverso osservazioni qualitative alcuni tratti essenziali e archetipici che possono diventare delle vere chiavi di lettura di molti fenomeni che siamo stimolati a scoprire. La natura non è una realtà da sfruttare, ma la manifestazione di una profonda e concreta spiritualità che attende di essere conosciuta e valorizzata grazie a una trasformazione interiore dell’osservatore. -
Euritmia, linguaggio visibile
Quindici conferenze tenute a Dornach nel 1924. Sulla base della nuova edizione tedesca arricchita di documenti, immagini e articoli, il Corso di euritmia della parola presenta la seconda edizione italiana riveduta e completata. Lo spirito dell’euritmia come linguaggio visibile. Sull’essenza interiore dei suoni. La sensazione del suono nel gesto. Gli influssi del processo plastico del linguaggio sull’euritmia. Il linguaggio tra pensiero e sentimento. Sviluppo dei gesti a partire dall’entità umana. Il passaggio dal gesto dello spirito al gesto del suono. Gesti dello zodiaco e dei pianeti. -
Simboli e misteri
Nove conferenze tenute a Berlino dal 23 maggio 1904 al 23 ottobre 1905 che completano il ciclo di O.O. n 93. Pentecoste, la festa della liberazione dello spirito umano. Il contrasto fra Caino e Abele. I misteri dei Druidi e dei Drotti. La saga di Prometeo. Il mistero dei rosacroce. Il pensiero dell'evoluzione e dell'involuzione che sta alla base delle società segrete. Il Logos e gli atomi alla luce dell'occultismo. Il rapporto dell'occultismo con il movimento teosofico. Il rapporto delle conoscenze occulte con la vita quotidiana. O.O. n. 93. -
Vivere le festività con i bambini
Questo libro è pensato per portare ai bambini lo spirito delle festività cristiane e vuole essere un aiuto per viverle insieme a loro nel ritmo naturale dell’anno. Le immagini evangeliche contenute in questi racconti sono un dono prezioso e inesauribile tanto per l’adulto che le trasmette quanto per il bambino che le accoglie. Trentacinque racconti per accompagnare le feste di Pasqua, Ascensione, Pentecoste, San Giovanni, San Michele, Natale, Epifania e Passione. Età di lettura: da 7 anni. -
La prova dell'anima. Scene di vita a seguito de «La porta dell'iniziazione»
Rudolf Steiner scrisse quattro drammi-mistero: La porta dell’iniziazione nel 1910; La prova dell’anima nel 1911; Il guardiano della soglia nel 1912; Il risveglio delle anime nel 1913. Essi furono rappresentati per la prima volta a Monaco di Baviera solo per i soci della Società Teosofica tedesca – più tardi Società Antroposofica – rispettivamente il 15 agosto 1910, il 17 agosto 1911, il 24 agosto 1912 e il 22 agosto 1913, sempre con la regia dell’Autore e con attori non tutti professionisti. -
L'aurora e il centauro. Realtà e descrizione nell'era della tecnica
Il nostro tempo è caratterizzato da un enorme sviluppo della tecnica. Solo un’analisi rigorosa della ragione scientifica può riconoscere gli aspetti fecondi per la civiltà futura. Le scienze dello spirito e della natura si devono confrontare per ritrovare un accesso alla realtà del mondo, oggi ridotta dalle esigenze del progresso delle “scienze positive” a mere descrizioni linguistiche, per lo più nella forma di algoritmi. Si è cercato di ricostruire la gnoseologia della visione goethiana del mondo, che Rudolf Steiner ha elaborato fino a coniugare la rigorosità delle scienze positive con la creatività tipica dell’arte. Steiner ha aperto in questo modo la strada alla ricerca di una nuova forma di scientificità in grado di cogliere, a partire dalla libera attività del soggetto esperiente, i vari livelli dell’essere naturale. -
Disegnare è imparare a vedere. Manuale pratico di esercizi
Un manuale pratico per gli insegnanti di classe delle scuole steineriane. Il libro propone una grande varietà di esercizi di forma o esercizi preparatori per i disegni alla lavagna. Nel libro vengono citati anche diversi brani riguardanti il disegno tratti dalle conferenze di Rudolf Steiner di pedagogia. Un libro che fa venire voglia di prendere in mano la matita e disegnare! -
Metamorfosi dell'anima. Sentieri di esperienza per l'anima. Vol. 2
Nove conferenze tenute fra il 20 gennaio e il 12 maggio 1910 presso la Casa degli Architetti di Berlino. Seconda parte del volume Sentieri di esperienza per l'anima. La scienza dello spirito e il linguaggio. Riso e pianto. Che cos'è la mistica? La natura della preghiera. Malattia e guarigione. L'uomo positivo e l'uomo negativo. Errore e follia. La coscienza umana. La missione dell'arte. -
Lancia. 7 storie straordinarie-7 extraordinary stories. Ediz. illustrata
Espressione di primo piano della più elevata tradizione automobilistica italiana, il marchio Lancia ha attraversato oltre 110 anni di storia tra folgoranti momenti di gloria e cadute disastrose. Questo volume, accanto alla successione dei modelli, molti dei quali proposti con servizi fotografici esclusivi, riporta una analisi accurata di tutte le vicende legate al marchio, con particolare attenzione alla più recente gloria sportiva, commentata in esclusiva dal celebre direttore sportivo Cesare Fiorio oltre che dai piloti Sandro Munari e Miki Biasion. Portata al successo dal grande Vincenzo Lancia, scomparso però ad appena 55 anni, la Casa torinese è stata rilancia nel dopoguerra dal figlio, l'ingegnere Gianni Lancia, con modelli memorabili e le vittorie in alcune tra le più importanti corse del mondo. Per ringraziamento la storia gli ha ingiustamente cucito addosso la responsabilità di una crisi, che aveva ben altre motivazioni. È una delle tante vicende romanzesche che hanno accompagnato la storia della Lancia, marca dalle forti passioni, che è sempre stata motivo di discussione. Fino ai fatti più recenti, che il volume riprende con una analisi accurata. -
Moto Guzzi forever. Storia e modelli-History and models. Ediz. italiana e inglese
Forse solo i più entusiasti, tra i tanti appassionati della Moto Guzzi, sono a conoscenza della affinità tecnica tra il motore 'monocilindrico' della '250' da corsa della Casa di Mandello e il V12 delle prime Ferrari. Una parentela sorprendente che si spiega con l'apprezzamento del grande tecnico Gioachino Colombo per il motore che Carlo Guzzi aveva ideato per la moto da corsa, ai vertici dei GP con i nomi di 'Albatros' e 'Gambalunghino'. Negli anni successivi alla fine della guerra, Colombo ha progettato il motore della prima Ferrari e ha tenuto conto dei concetti di Mandello: distribuzione ad albero a camme in testa, con bilancieri e molle delle valvole a spillo, misure di alesaggio e corsa, uguali tra loro nei valori o con minime differenze. Così, il primo V12 di Maranello arrivato ai fatidici '3000 cc', era un 'Guzzi' moltiplicato per 12: stesso alesaggio e stessa corsa (68x68 mm) e ovviamente identica cilindrata unitaria: 246,8 cc. È una delle tante storie curiose, contenute in questo volume che affianca il racconto delle vicende che hanno caratterizzato la cronologia del marchio (ben cinque importanti avvicendamenti societari, dall'iniziale connubio tra Carlo Guzzi e la famiglia genovese Parodi, fino all'ingresso nel Gruppo Colaninno), alla descrizione di tutti i modelli usciti dalle mitiche 'officine' di Mandello del Lario, da strada e da corsa. Fenomeno tipicamente italiano, profondamente legato alla personalità del prodotto, Moto Guzzi non ha mai creato moto banali: migliorando continuamente tecnica e stile, senza però tradire l'originalità. Fedele al motore bicilindrico a V di 90°, concepito per il 'turismo veloce', Moto Guzzi è riuscita a dimostrare che anche con quella tecnica tipicamente 'stradale' potevano essere affrontate le corse. Lo conferma il racconto particolareggiato dell'epopea delle gare per moto 'derivate di serie' degli Anni '70 e delle ancor più clamorose vittorie nella 'Battle of the Twins' di Daytona, nel primo decennio di questo secolo. -
Stanguellini. L'altra modenese da corsa. Ediz. italiana e inglese
Il primo dei 10 capitoli previsti dal volume è un po' una provocazione. Ricorda infatti come una ""piccola"""" Stanguellini Sport 1100, grazie a una eccellente tenuta di strada, abbia battuto la nuova e ancora acerba Ferrari a motore a 12 cilindri di 1500 cc, in alcune corse della stagione 1947, quella d'esordio per la neonata Casa del Cavallino. Lo """"sgarbo"""" ricevuto da un marchio, altrettanto modenese e ugualmente impegnato nella costruzione di vetture Sport, seppure di cilindrata ridotta, ha certamente infastidito Enzo Ferrari, che comunque non ha avuto nulla da ridire. Aveva troppo rispetto e amicizia per il """"Mago"""" Vittorio Stanguellini, fin da quando quest'ultimo si faceva vedere negli ambienti agonistici modenesi in compagnia del padre Francesco, pioniere del motorismo locale. Una grande famiglia, quella degli Stanguellini di Modena: nella seconda metà dell'800, Celso, padre di Francesco Sr., aveva fondato una azienda per la costruzione di timpani da orchestra ad accordatura meccanica brevettata. Da lì, alla """"meccanica"""" delle automobili il passo è stato breve: Francesco Sr. diventa il primo rappresentante della Fiat a Modena, mentre il figlio Vittorio allarga in seguito l'accordo con la Casa torinese, ma la passione e la capacità tecnica lo portano anche alla preparazione e alla costruzione di vetture da corsa già all'inizio degli Anni '30. Vittorio ci sa fare e mette assieme un piccolo impero, basato soprattutto sulle Sport 750 e 1100: l'officina di viale Moreali e in seguito quella più grande di via Schedoni, diventano un riferimento a livello mondiale, dal '58/'59 ribadito con la costruzione delle vetture di Formula Junior (quella che poi diventerà Formula 3), destinate ai piloti in ascesa. La Staguellini F. Junior con motore Fiat 1100 elaborato da 90 Cv e 200 km/h è la più diffusa e vincente auto della affollata categoria. Il regolamento della """"Junior"""" imponeva però che il motore derivasse da un'auto di serie, seppure con ampia possibilità di elaborazione. Essendo legato alla Fiat, negli Anni '60 Vittorio Stanguellini, ormai affiancato dal figlio Francesco Jr., realizza alcune monoposto di Formula Junior (tra le quali la moderna """"Delfino"""") e poi di Formula 3, con motori derivati dalle """"1300"""" e """"124"""" della Casa torinese. Grazie al copioso materiale di archivio del marchio (fotografie e documenti), il volume ricostruisce nei dettagli la storia della Casa dalla """"esse"""" blu in campo giallo (i colori di Modena), compendiata dal ricco Museo, allestito a suo tempo da Francesco e ora impeccabilmente curato dalla figlia Francesca: quinta generazione degli Stanguellini """"da corsa"""". Un capitolo del volume è proprio dedicato al Museo ed è in pratica una """"visita guidata"""" alle auto e alle curiosità che ospita. Le stesse auto, perfettamente restaurate, sono state fotografate all'esterno in modo scenografico e si possono ammirare nel """"portfolio"""" unito allo stesso volume."" -
Il codice De Silva. Dietro le quinte del car design-Behind the scenes of car design. Ediz. italiana e inglese
Come nasce lo stile di un'automobile? Come si arriva al vertice della divisione ""Design"""" di una grande Casa automobilistica, settore continuamente sotto il """"fuoco amico"""" dell'intero staff dirigenziale, presidenti e amministratori delegati compresi, perché lo stile si presta alle interpretazioni più disparate? A queste domande risponde Walter De Silva, Designer di indiscutibile fama, con esperienze al vertice in un numero impressionante di marchi: Fiat, Alfa Romeo, Audi, Seat, Volkswagen, Skoda, Lamborghini, Bentley e Bugatti, oltre che con contatti dirette in Ducati e Porsche. Una lunga vicenda, raccontata da De Silva in forma brillante e spontanea, dando al lettore l'impressione che l'autore sia riuscito a trasferire sulla carta la propria capacità espressiva nel Design, compresi gli stati d'animo, il pathos, umori e malumori, che hanno caratterizzato la genesi delle tante automobili che ha firmato. Sensazione rinforzata dalla pubblicazione, accanto al testo, di numerosi disegni originali dell'autore. Il racconto di De Silva, procede agile grazie alla frammentazione in episodi, molti dei quali vedono protagonisti l'autore e nomi celebri del gotha motoristico mondiale, come gli ingegneri Ghidella e Cantarella (protagonisti del complicato periodo attraversato dal Gruppo Fiat negli ultimi anni dello scorso secolo), l'Avvocato Agnelli e il fratello Umberto, Sergio Marchionne e i vertici del Gruppo Volkswagen, dove comandava un monarca geniale e assoluto, il professor Ferdinand Piëch, nipote di Ferdinand Porsche. Colui che ha voluto """"assolutamente"""" De Silva nel Gruppo. Di scena naturalmente tutti i celebri modelli del designer milanese, come i prototipi Alfa Romeo Proteo e Nuvola e le berline 156 e 147. Lunghissimo l'elenco dei modelli studiati per il Gruppo VW, tra i quali brilla l'Audi A6 """"terza generazione"""", sulla quale ha debuttato la celebre calandra definita """"single frame"""", dal disegno coraggioso, che abbraccia l'intera zona anteriore e che da allora (2004) caratterizza l'intera produzione della Casa di Ingolstadt. Sono ricordi di giornate di successo ma anche di battaglie per affermare le proprie idee, in un vero """"romanzo dell'automotive"""", che ha per protagonista il Design, ma non solo! Prefazione di Flavio Manzoni"" -
Ducati. Il libro ufficiale Ducati corse 2022. Ediz. italiana e inglese
Rivivi i momenti più emozionanti della stagione 2022 e le imprese in pista di Pecco Bagnaia, Jack Miller, Alvaro Bautista e Michael Ruben Rinaldi con la nuova edizione del Ducati Corse Official Yearbook. Gara dopo gara, le più belle immagini dalle piste di tutto il mondo, le classifiche e i contenuti extra dei campionati Mondiali MotoGP e Superbike. -
1972-2022: Dallara, 50 volti per 50 storie. Ediz. illustrata
«La strada è una lingua d'asfalto che ti guida fra le colline della Val Ceno. Sembra non portarti da nessuna parte, o volerti smarrire con un paesaggio che a tratti si ripropone alla stessa maniera. E invece a un certo punto, incorniciata dal finestrino dell'auto, come un'oasi in un deserto ecco apparire una scritta gialla, di un giallo luminoso pronto a sfidare anche le giornate di nebbia più fitta. Sorge orgogliosa fra ciuffi d'erba, e sembra esser stata sempre lì negli anni, nata dalla terra. Reca la scritta ""Dallara"""". Qui inizia la nostra storia che, come tutte le storie, ha il suo protagonista. E allora, se si è fortunati, lo si può intravedere in lontananza: è un uomo che scende da un'auto. I passi spediti e lo sguardo fiero lo portano verso un edificio, la cui facciata è fatta di specchi che riflettono le nuvole quando fa bel tempo. È Giampaolo Dallara, e varca la soglia di quella che è la sua creatura. Sono cinquant'anni oggi che si dedica a lei con pazienza e dedizione e la vede crescere stando al suo fianco ogni giorno, supportandola nei momenti di difficoltà e gioendo delle conquiste. Proprio come nelle migliori storie d'amore. Una storia così meritava di essere raccontata, narrando per immagini e parole le avventure di una azienda costruttrice di automobili senza che queste ne fossero le protagoniste. Siamo partiti da un foglio bianco che ha viaggiato con noi per l'Italia, l'Europa e perfino l'America. Ci ha seguiti fedele e curioso, percorrendo chilometri al nostro fianco per andare a bussare alla porta di cinquanta personaggi, proprio come gli anni della Dallara, che potessero così raccontarcela. Ha accompagnato i ricordi e le vicissitudini dei protagonisti custodendo paziente i loro segreti preziosi e facendoli parlare senza distinzione alcuna, senza una scala gerarchica che potesse indurre il lettore a fare differenze fra un dirigente, un operaio o un pilota. E così sono nati i ritratti in bianco e nero, in grado di regalare immagini senza tempo né collocazione geografica e per questo eterni, come le storie di chi si è messo in posa per noi dopo averci donato un pezzo della sua vita. Questo progetto è stato una vera sfida ma anche una sorpresa, a tratti inaspettata. Perché ci si lascia travolgere dai racconti e si ride, ci si commuove, si ricorda il passato sospirando, ma anche il futuro sognando. Si rimane increduli pensando """"questo non può essere vero"""", e invece lo è. La Dallara ha saputo dare tanto a chi le è amico, ed è facile lasciarsi prendere per mano in questa avventura. Come in un romanzo, o in un film. Ma anche, in fondo, come nella vita. E allora, che sia un viaggio indimenticabile per voi lettori, come lo è stato per noi.»"" -
La Ferrari di «Furia»-The Ferrari of «Furia». Ediz. illustrata
La storia della Ferrari, raccontata in diretta dall’ingegnere Mauro Forghieri, protagonista del periodo più appassionante tra quelli legati alle vicende del Cavallino. Si parte dall’inedita “Nota caratteristica” del giugno 1960, sorta di “pagella” (con valutazioni in Intelligenza, Attitudini, Disciplina, Attaccamento al lavoro, Cultura), che concludeva i tre mesi di prova, fino alle dimissioni dello stesso ingegnere il 27 maggio 1987, un anno prima della scomparsa del grande Costruttore di Maranello. Sono gli anni della grande crescita della Ferrari, della sfida con la Ford nelle gare endurance, della mitica 312T portata al massimo livello da Niki Lauda, del passaggio ai motori turbo con Gilles Villeneuve. Tante vittorie (54 GP iridati e 11 titoli iridati F.1 tra “Piloti” e “Costruttori”), tutte con progetti firmati dall’ingegnere Forghieri, “uomo-ombra” di Ferrari e testimone di tutto quanto accadeva in fabbrica e sui campi di gara. Un autentico “Romanzo della Ferrari”, diviso in 41 capitoli, unico perché dettato e autorizzato dal Grande Ingegnere che ci ha purtroppo lasciati il 2 novembre 2022. -
Al volante della mia vita
«L'idea di questo libro è nata tre anni fa, quando il tumore con cui combatto da quindici anni mi ha messo KO, costringendomi a cinque mesi di ospedale. La luce che entrava da quella finestra era troppa: il bisogno di condividere è prevalso sulla paura. Il filo conduttore del libro però risale a molto prima di quell'episodio; così ho pensato di condurvi in questo piccolo viaggio interiore, che vede l'essere protagonisti della propria vita e il sapersi al tempo stesso affidare, abbandonandosi in volo, come due rovesci della stessa medaglia. Auguro a tutti noi che questo viaggio possa essere di ispirazione per rileggere le nostre vite e ritrovare quelle sfumature che testimoniano come in tutto ci sia stata bellezza, e tanto, tanto amore!» (l'autrice) -
Berlinetta Boxer. The legend. Ediz. inglese
Alcune automobili sono destinate a entrare nella hall of fame prima ancora della presentazione. Come la Ferrari BB (Berlinetta Boxer), non a caso accostata a un'altra celebre B.B. per il fascino e immagine graffiante: la diva francese Brigitte Bardot. La Ferrari BB non è però solo una meravigliosa gran turismo che incanta a prima vista. Sono numerosi i motivi di interesse legati a questo eccezionale modello di Maranello, ampiamente raccontati in questo esclusivo volume, ricchissimo di dettagli e curiosità inedite, particolarmente curato anche sotto l'aspetto grafico: grande formato, fotografie in massima parte appositamente realizzate, con 9 vetture a disposizione (delle tre serie previste), oltre alle versioni ""corsa"""". La BB è stata prima Ferrari stradale a motore posteriore a 12 cilindri di elevata potenza: un passaggio non semplice per Maranello, come spiegano nel volume l'ingegnere Piero Ferrari (sua la prefazione), all'epoca giovanissimo e già integrato nella fabbrica creata dal padre, e l'ingegnere Leonardo Fioravanti, autore dello stile per la Pininfarina e responsabile dello sviluppo assieme agli uomini del Cavallino. La BB è ugualmente celebre per il motore a 12 cilindri a V di 180°, scelta inusuale, ideata dall'ingegnere Mauro Forghieri per il formidabile motore “312” di F.1. L'evoluzione e le affinità tra le due unità sono raccontate dallo stesso grande ingegnere modenese, mentre lo sviluppo dei prototipi è affidato ai ricordi di altri due protagonisti di primo piano: il pilota Arturo Merzario e il notissimo """"re dei collaudatori"""", Dario Benuzzi, per quasi 50 anni impegnato alla guida delle Ferrari, F.1 comprese. Altro commentatore di quel periodo, il carrozziere Franco Bacchelli, responsabile dello sviluppo della versione da corsa """"Le Mans"""", ricordata attraverso le 29 vetture ufficiali realizzate, anche con i ricordi dell'ex-pilota Maurizio Flammini. Prefazione di Piero Ferrari."" -
Via col ventre. Piatti chiari, amicizia lunga
Quanto si deve sapere sul mangiare e sul bere, raccolto in una serie infinita e divertente di battute, citazioni, freddure, storielle, aneddoti, da consigli sul bon-ton, quiz e dubbi gastronomici, strafalcioni nei menu, ordinazioni demenziali nei ristoranti, e siglato da un comico glossario enogastronomico. -
Medaglia d'oro all'architettura italiana 2009-Gold medal for italian architetcture 2009. Catalogo della mostra (Milano, 17 ottobre-18 novembre 2012)
La Triennale di Milano, con il Premio Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana giunto alla IV Edizione, continua a porre l'attenzione al mondo dell'architettura e al suo ruolo di luogo di incontro per l'intera filiera delle costruzioni, valorizzando il patrimonio di progetti, idee e tecnologie del nostro Paese.