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Il Signore non lascia mai dormire in pace
Fra Giacomo era felice quando poteva condividere tempo di qualità con le sorelle clarisse: era sua convinzione che la relazione tra frati e clarisse ha a che fare con l'essenza della vocazione francescana; si tratta di una realtà che coltivata e custodita nel modo appropriato può costituire anche oggi una parola nuova per la vita consacrata e per la Chiesa in generale. Queste pagine offrono un esempio affascinante di rilettura sapienziale della realtà quotidiana, di discernimento concreto e puntuale sulla vita fraterna alla luce della relazione con Dio. E aprono uno squarcio sulla vita interiore dell'autore, sulla sua profonda unificazione, che gli permette di indicare con chiarezza punti di forza e possibili debolezze nel vivere la vocazione francescano/clariana. -
Gli incunaboli della Biblioteca Francescana di Milano. Una storia di libri, luoghi e uomini dotti
«... Sui fondi ecclesiastici incamerati [attraverso le soppressioni] si fondò la gran parte della struttura bibliotecaria nazionale... Ma molti conventi riuscirono a salvare una parte cospicua dei loro libri e a conservarli nelle loro biblioteche, specialmente quando apparivano, già allora, rari e di pregio. Questi libri furono gelosamente conservati nei conventi di origine fino a che, nella seconda metà del Novecento, senza più timori di incameramenti, furono riuniti in conventi cittadini per essere anch'essi catalogati e messi a disposizione del pubblico nei diversi progetti nazionali ed internazionali di diffusione delle notizie bibliografiche sul Web, ricorrendo anche alle più recenti analisi bibliologiche. La strada seguita in Italia dalla gran parte dei libri appartenuti a conventi grandi e piccoli ci viene presentata, in forma esemplare e paradigmatica, da questa ricerca che Giovanna Bernini ha condotto su 55 incunaboli e tre cinquecentine ora presenti nella Biblioteca Francescana milanese di S. Angelo dei Frati minori della Provincia di sant'Antonio del nord Italia» (Dalla Prefazione del prof. Giorgio Montecchi). -
Il coraggio della fragilità. Armida Barelli testimone della grandezza della vita
Armida Barelli (1882-1952), singolare figura femminile a cavallo tra due secoli, verrà solennemente proclamata beata il 30 aprile 2022 nel Duomo di Milano. È l'occasione per cercare di comprendere la personalità e la multiforme attività di questa donna, insieme laica e consacrata, che ha avuto un ruolo essenziale nella formazione e nella promozione della figura femminile nella Chiesa del '900. I quattro contributi che compongono il libro ripercorrono le vicende della vita e delle innumerevoli opere nate grazie all'impegno e alla passione di questa donna che ha saputo trarre dalla fede il coraggio di non lasciarsi frenare dalla propria fragilità. -
Personae. Microstorie medievali di vita religiosa
«La medievistica religiosa è ben avvezza alla dimensione biografica: numerosissimi sono i profili dedicati a santi, a maestri del pensiero, a grandi personaggi della Chiesa; e a sante, scrittrici, mistiche di prima grandezza. Nell'ideazione di questo volume, ci si è chiesti se non fosse possibile applicare la stessa attenzione e gli stessi parametri a persone ""qualsiasi""""... Rispetto agli studi precedenti, il volume si propone di evidenziare la centralità della persona, intesa non solo come il prodotto e il risultato del suo stato sociale, ma come protagonista della storia in quanto individuo libero che agisce in un contesto storico rispetto al quale può operare delle scelte... Grazie agli scritti di molti autori, si è cercato di tracciare un affresco della vita religiosa medievale che tenga in considerazione molteplici punti di vista su persone appartenenti a diversi ambienti sociali: dal mercante sognatore al console convertito, dal bestemmiatore pentito al talent scout di santi, dalla vedova devota a quella prostituta, dalla ladra di reliquie alla serva eroica e così via...» Dalla nota delle curatrici A cura di Maria Teresa Brolis e Silvia Carraro con un'introduzione di Franco Cardini."" -
Regola di perfezione
La Regola di perfezione è il capolavoro che formò tutta la mistica del XVII secolo, servendo da manuale per due o tre generazioni di spirituali. Il libro subì però anch'esso la censura che, a fine '600, colpì tutti gli scritti sospetti di quietismo, e così scomparve praticamente dalla circolazione. L'opera propone come unica regola di perfezione cristiana l'obbedienza alla volontà di Dio, un'obbedienza che richiede l'annichilimento della volontà personale in un totale distacco. Obbedendo alla necessità, si vive ogni istante, ogni situazione come aspetti di una vita che è insieme contemplativa ed attiva, godendo della perfetta unione con Dio e quindi di una piena beatitudine. Questa nuova traduzione italiana ripropone, dopo più di tre secoli di oblio, questo capolavoro psicologico, che aiuta a conoscere sé stessi, e in questo modo rende possibile quella conoscenza di Dio che costituisce la felicità dell'uomo. -
Francesco, il santo del Padre nostro
San Francesco è stato definito ""il santo del Padre nostro"""": i suoi biografi più volte sottolineano come egli non si stancasse di pregarlo, assaporandone ogni parola e facendone il cuore della sua meditazione. Nelle riflessioni che seguono, centrate sulla preghiera che il santo di Assisi ha lasciato sul Padre nostro, possiamo ascoltare la voce di Francesco che prega e riflette sulle parole del Pater, così che le sue intuizioni possano servire anche a noi per dare respiro alla nostra preghiera, proprio come lui ha fatto. Francesco si rivela un'ottima guida per fare del Padre nostro il cuore del nostro stesso pregare, secondo l'insegnamento di Gesù."" -
La questione francescana
«Il vigoroso incremento che da molt’anni ormai hanno preso gli studi francescani, conforta non soltanto gli eruditi, ma tutti quanti, nella gran famiglia umana, tendono ad elevarsi ognor più nelle regioni del bene. Perché san Francesco d’Assisi nella storia è pur uno di quei rari “spiriti magni”, come Socrate, Mosè, il Buddha, Confucio, – e Gesù Cristo a tutti incomparabile, – che hanno edificata, rinnovata, redenta l’umanità, con i loro insegnamenti e più con l’esempio della vita...rnIl san Francesco di san Bonaventura non è punto il san Francesco di fra Leone, e nessuno dei due si accorderà con l’altro di Tommaso da Celano. Non occorre dimostrare, come per noi rimanga di capitale importanza il ritrarre con precisione la vita e lo spirito dell’Assisiate, da cui l’età moderna attende nuova forza psichica, per raggiungere gli eterni ideali della civiltà cristiana». -
Vir desideriorum
Il tema del desiderio ha assunto oggi un ruolo importante per la comprensione dell'uomo; ma anche per i pensatori medievali il desiderio costituiva un elemento centrale nella definizione dell'umano, sebbene le categorie utilizzate possano sembrare molto distanti dalle nostre. Questo libro percorre la produzione teologica di Bonaventura da Bagnoregio (T 1274) per mostrare il ruolo importante del desiderio nella visione antropologica del dottore serafico. La spiritualità e il pensiero francescani, infatti, sono sin dall'origine orientati a sottolineare il versante affettivo dell'interiorità, cogliendo il desiderio e l'amore come tratti distintivi della nostra natura fatta a immagine e somiglianza del creatore e redentore. -
Libertà e fraternità nell'esperienza e nella teologia francescane
La Chiesa e il mondo guardano a Francesco di Assisi come ad un uomo libero, in pace con se stesso e riconciliato con gli altri, testimone della fraternità e della libertà cristiane, che rendono capaci di uscire da se stessi ed aprirsi ad ogni essere creato. L'Autore ci accompagna in questo studio a soffermarci su queste due tematiche tipicamente francescane: la vita libera secondo il vangelo e le relazioni fraterne, che sono state oggetto della sua tesi in Teologia dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana. -
Dante e Francesco
«Atti del convegno: 9 OTTOBRE 2021. Nel 2021 si celebrava l'ottavo centenario della morte di Dante; anche l'undicesimo Convegno annuale di Pozzuolo Martesana (MI) ha voluto ricordarlo con i diversi contributi:""Tra Francesco e Dante: il Sacrum commercium beati Francisci cum domina Paupertate"""" (P. Canali, ofm); """"Guido da Montefeltro: un francescano all'inferno"""" (P. Bartesaghi); """"Dante al bivio: tra la superbia di Ulisse e l'umiltà di Francesco"""" (E. Fumagalli); """"San Francesco e i superbi"""" (M. Ballarini). L'approccio a partire da sguardi e interessi diversi (teologia, storia, letteratura, spiritualità...) è un contributo per riuscire a cogliere in profondità i legami tra queste due grandi figure medievali.»."" -
Dalla parte degli spirituali
Negli anni tra il 1323 e il 1326 frate Angelo Clareno redasse la sua opera più importante: il Liber Chronicarum sive tribulationum Ordinis fratrum Minorum. Nella sua Cronaca racconta il primo secolo di vita dell'Ordine dei Minori da una prospettiva particolare, quella dei cosiddetti Spirituali, quei frati che sostenevano che il messaggio rivoluzionario di Francesco fosse stato tradito dopo la sua morte. La Cronaca si presenta quindi come un documento straordinario, che merita di essere conosciuto, studiato, approfondito, per capire quali sono le motivazioni che giustificano la contestazione all'incredibile sviluppo dell'Ordine francescano nella Chiesa e nella società medievale. -
A immagine del Figlio
Tra i molteplici testimoni e maestri di antropologia cristiana che si sono succeduti lungo i secoli, ce n'è uno particolarmente capace di parlare al cuore e alla mente degli uomini e delle donne di oggi: si tratta di san Francesco d'Assisi. Non è tanto la sua dottrina a esporre il mistero di Cristo e dell'uomo; è soprattutto la sua vita, e soltanto di riflesso le sue parole. Nel libro che presentiamo si fa emergere dagli Scritti e dall'esperienza spirituale di Francesco una visione antropologica coerente e originale, saldamente ancorata alla rivelazione biblica e alla tradizione cristiana. -
Le indelebili tracce
Il libro riporta gli interventi tenuti nella giornata di studi in ricordo di Michelangelo Cagiano de Azevedo, svoltasi a Bagnoregio a quarant’anni dalla sua morte.rnrnI partecipanti hanno ricordato l’instancabile lavoro dell’archeologo, sia nella ricerca che sulla cattedra di archeologia medievale, disciplina da lui introdotta nell’ordinamento universitario italiano, presso l’Università Cattolica di Milano.rnrnPromotore dell’iniziativa è stato il Centro Studi Bonaventuriani di Bagnoregio, che lo ha avuto Presidente per lunghi anni, su impulso di Sua Eminenza MONS. FORTUNATO FREZZA, da poco nominato cardinale da papa Francesco. -
Mandami dove vuoi
Il 30 aprile 2022, nel Duomo di Milano, è stata beatificata Armida Barelli: la Chiesa ha riconosciuto che la sua vita, autenticamente cristiana, può essere proposta a modello per tutti. Ma chi è questa donna che, vissuta fra Ottocento e Novecento, ha contribuito al cambiamento di un'epoca? Il libro di Roberta Grazzani vuole dare una risposta agile a questa domanda, offrendo un profilo di Armida Barelli che colga gli elementi essenziali della sua vita, presentandoli in modo accessibile a quanti non la conoscono. -
Tu
Il quinto volume della raccolta delle opere del Prof. M. Malaguti offre una intensa e acuta meditazione sulla singolarissima natura di Dio e sulla sua rilevanza nell’esistenza dell’uomo. È una parola semplice e profonda, altissima e familiare, quella che Malaguti pone al centro di questa meditazione, una parola fra le prime ad apparire sulle labbra di una vita appena sbocciata e anche fra le prime ad essere rivolta a Dio. Questa parola è TU.rnSe Dio è infinita perfezione nel suo essere, l’uomo scopre la propria autenticità nel suo essere contingente; ma la distanza dell’uomo nei confronti di Dio non comporta distanza di Dio nei confronti dell’uomo! -
Alpi e storie di alpi della Valle Morobbia
In questa pubblicazione è presentata la storia di 18 alpeggi della Valle Morobbia. Per ognuno di questi sono riportate foto storiche, una scheda informativa e vari informazioni inerenti l'ubicazione, lo stato delle costruzioni e l'evoluzione indicante con quali e quanti animali era caricato. Per ogni manufatto vi è pure un racconto con disegni e novelle eseguite dagli allievi della valle. Testimonianze risalenti alla metà degli anni Venti provenienti da una raccolta di scritti sulla valle eseguiti dagli allievi della scuola pluriclasse di Riscera (anni 1926-1927). -
Martas geschenk. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
Incöö. Poesie in dialetto
La domanda di sempre: dove stiamo andando? L'oggi delle piccole cose, fatto di contraddizioni, ingiustizie e di tanto assurdo. Ciò che forse non vogliamo vedere. La condizione umana forzatamente dolorosa, forzatamente gaia. ""Come mille anni fa il merlo appollaiato sul ramo del fico, ci osserva, sbatte le ali, fischia poi vola via""""."" -
Sgrammit: quaderno rosso docente «La punteggiatura»
La guida per l’insegnante è divisa in due parti: la prima, che offre un inquadramento teorico di base sulla natura della punteggiatura, sulla sua evoluzione nel tempo, sulle sue funzioni e sui principali nodi critici della scrittura dell’italiano di oggi, senza dimenticare tutti i riferimenti bibliografici per approfondirne la conoscenza; la seconda, che presenta le istruzioni dettagliate per usare in tranquillità e con la massima efficacia tutte le proposte didattiche, con riferimenti puntuali al Piano di studio della scuola dell’obbligo. -
Cinquanta 3000 Ticinesi. Il Ticino più vicino al cielo
Sono circa 600 le montagne ticinesi, ma ci sono anche molte guglie, o quote e creste che non hanno nome sulle Carte Nazionali, che però la gente del posto o gli alpigiani e i cacciatori conoscono con un toponimo antico. In questo volume sono descritte le 50 montagne più alte. Quarantuno sono le montagne ticinesi che superano i 3000 metri; sette sono quelle che si trovano a poca distanza dal confine ticinese e sono facilmente raggiungibili dal nostro territorio; a una cima manca solo un metro per arrivare ai 3000, mentre un'altra, anche se li supera, non è più citata sulle Carte Nazionali. Quanto sarebbe noioso il Ticino senza valli, boschi, torrenti, cascate, laghetti, e l'assoluta bellezza e semplicità delle montagne... Sono sempre andato in montagna cercando di non lasciare tracce del mio passaggio, come se fosse un giocare agli indiani. In montagna non lascio segni, non lascio firme, non lascio impronte, non lascio in giro niente, cerco di non calpestare piante o schiacciare formiche o altri insetti, evito rumori inutili... ma sono un ladro scaltro che sa aspettare pazientemente, incallito e inguaribile, un ladro di immagini! E questo libro ne è la prova.