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Frammenti della croce. Progetti dell'Atelier Paolo Zermani all'Accademia di Architettura di Mendrisio
Studi e progetti degli allievi dell'Atelier Paolo Zermani sul progetto: Il nuovo sopra l'antico. Uno spazio sacro in Italia. -
Tre architetture in Toscana. BBPR, Franco Albini e Franca Helg, Ignazio Gardella
Architetti della stessa generazione, provenienti dal medesimo ambiente culturale, a breve distanza di tempo l'uno dall'altro progettano e realizzano lungo la costa maremmana tre architetture riguardanti il tema della residenza per vacanze. La ricerca si propone di studiare e descrivere le tre esperienze cercando di comprendere come questi maestri del Novecento abbiano interpretato e tradotto, nei progetti a Castiglione della Pescaia, alcuni caratteri peculiari dell'architettura e del paesaggio toscani. Più precisamente il lavoro si configura come un approfondimento critico delle tre esperienze, nel tentativo di chiarire i differenti e originali contributi offerti in queste occasioni relativamente al tema più generale del rapporto fra contesto e architettura intendendo quest'ultima come manifestazione artistica originale, eppure indissolubilmente legata al paesaggio e alla tradizione culturale del luogo. -
Ritorno ad Heidegger. Ricordi di un messaggero della foresta nera
Questo libro è il racconto e appassionante come una detective-story dell'incontro con Heidegger e della consuetudine di colloqui che ne seguì, nella sua casa di Zahringen e lungo i sentieri della Foresta Nera. Messaggero del più grande e discusso pensatore del secolo in un momento di grande isolamento e condanna morale, Towarniki ci offre un romanzo di iniziazione (Julien Cracq): ovvero di formazione al cospetto del maestro. -
Almacuba
Rivoluzione. La parola che ti viene in mente quando pensi a Cuba. Ma la rivoluzione è fatta di cambi di rotta, strade che si incrociano e radicali cambiamenti di vita. Grace e Federico, i protagonisti di questa storia, che si incontrano sull'isola di Fidel nell'anno del cinquantenario de La Revolución (2009), vivono e affrontano il viaggio con occhi diversi, portandosi dietro un bagaglio famigliare che ne determina attitudini e desideri. Un romanzo scritto a quattro mani (Paola firma i capitoli pari nei panni di Grace, e Paolo Amir i capitoli dispari impersonando Federico), un'avventura dolceamara che racconta due vite e la Cuba del regime, in uno straordinario sfondo paesaggistico, storico e culturale, raccontato dal cuore (ma soprattutto dalla pancia) dei due autori. -
Il diavolo straccivendolo. Ediz. illustrata
«Orbene, in quel tempo, al diavolo capitò un'avventura singolare e spiacevole. Il diavolo ha l'abitudine di portare con sé le anime che gli appartengono in una gerla, come è raffigurato, con una forca e una gerla da straccivendolo sulla schiena, sul portone della cattedrale di Friburgo; il demonio trova e raccoglie le anime dei malvagi nei mucchi di spazzatura che il genere umano deposita accanto a tutte le grandi verità terrestri o divine»: racconto meraviglioso, medievale, ma anche ironico e buffo, Il diavolo straccivendolo è tratto da La Légende du beau Pécopin et de la belle Bauldour incluso da Victor Hugo nella sua raccolta di lettere fittizie (e immaginario diario di viaggio) Le Rhin (1842-1845). -
Rutilio avvenne nel ventesimo secolo
La prosa di Marina Cingi elegante e forbita, mai artefatta, è lo strumento che le permette di tracciare a snelle pennellate l'affresco di un periodo difficile della nostra storia, che ha presentato mutamenti improvvisi e traumatici: in tale quadro, come ben sottolinea Giulio Di Giulio nella sua prefazione, i veri protagonisti del romanzo non sono gli individui, ma gli état d'esprit della collettività. La facilitazione alla lettura dettata dalla scorrevolezza del linguaggio non deve però indurre a una disamina frettolosa del libro, si perderebbero profondità e talora arguzia di aggettivi o apposizioni meticolosamente studiati a rendere atmosfera e significato delle varie situazioni in cui il lettore viene agevolmente traghettato. I traghettatori del caso sono i fratelli Divari che la pensano ciascuno a modo proprio, ma si amano, si rispettano, si aiutano e il monito che ne esce è odio o risentimento per nessuno, carità per tutti, idolatria per personaggi o idealismi mai, ciò si potrebbe tradurre in sacrificarsi ove necessario sì, immolarsi no, è la filosofia di Rutilio, persona quadrata, uomo coraggioso, contrario d'istinto ai miti dell'eroe e dell'antieroe in accordo con Pirandello: ""È molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto; galantuomini si dev'essere sempre"""" Il testo è arricchito da immagini riferentisi alle epoche evocate, con particolare attenzione ai bei lavori della sorella Anna Cingi, valida pittrice e incisore del Novecento."" -
Geografia dei bambini. Luoghi, pratiche e rappresentazioni
Perché abbiamo bisogno di una ""geografia dei bambini""""? L'importanza dell'orientamento nello spazio o dell'osservazione diretta, il ruolo sociale e politico della nostra disciplina all'interno della scuola, le connessione con i temi della cittadinanza e della sostenibilità: sono nodi discussi a fondo da diversi autori. Eppure, nel pensiero geografico contemporaneo, è emersa con forza la necessità di isolare un ambito di lavoro, indipendente dalla ricerca sull'insegnamento della geografia, indirizzato nello specifico allo studio dei luoghi, delle pratiche e delle rappresentazioni che """"costruiscono"""" le geografie dell'infanzia. La Children's Geography di matrice anglosassone si è affermata, innanzitutto, come un passaggio fondamentale per definire i bambini e le bambine non più come """"individui in transizione verso l'età adulta"""", ai quali fornire le coordinate per essere, un giorno, adulti capaci e responsabili, e, in seguito, si è convertita in uno strumento indispensabile per considerarli attori protagonisti dei luoghi che abitano tutti i giorni: la casa, la scuola e gli spazi pubblici. Questo libro si apre proprio con un'argomentazione a favore di questa autonomia e con la discussione del posizionamento intradisciplinare della """"geografia dei bambini"""". Prosegue proponendo un'applicazione dei principali nodi teorici della Children's Geography ai luoghi che maggiormente influenzano l'esperienza spaziale dei bambini e delle bambine..."" -
Fare di ogni individuo un caso
La relazione di caso è un documento in cui si riportano le osservazioni e le interpretazioni, scaturenti dagli interventi professionali, che delineano il profilo del soggetto analizzato. Un documento che intrattiene un rapporto stretto con la pratica diagnostica in campo medico, un tipo di scrittura su cui vi è poca consapevolezza negli educatori che la redigono. Quale tipo di «sapere» produce la relazione di caso? Qual è il suo oggetto specifico? Quali sono le epistemologie implicite sottese alle formazioni discorsive? Quali le latenze interpretative di chi scrive una relazione? Il volume illustra, attraverso un approccio archeologico, le implicazioni pedagogiche di un discorso che nel dispiegare il proprio potere di oggettivazione e di designazione del soggetto afferma una pretesa di «verità» scientifica. Il libro è rivolto agli educatori, per i quali questa lettura può rappresentare un prezioso supporto riflessivo rispetto ad una pratica a cui sono spesso chiamati nell'esercizio del proprio operato; ai pedagogisti, per un esercizio critico e consapevole delle diverse funzioni di II livello, sia in ambito socio-educativo che socio-assistenziale e sanitario; infine, il testo può rappresentare uno strumento utile per gli operatori professionali che lavorano in situazioni di problematicità, di marginalità e di devianza. -
Transformer. Le metamorfosi digitali delle imprese del Nord Est
Il volume rappresenta l'esito di una ricerca sociologica focalizzata a interpretare l'impatto dell'innovazione tecnologica nei processi organizzativi nell'ambito delle imprese del Nord Est. I destinatari di questo libro sono persone curiose di scoprire le caratteristiche delle tecnologie 4.0, le sfide del futuro e le criticità insite nei processi di accelerazione tecnologica narrate da chi si confronta quotidianamente con la complessità organizzativa e sociale prodotta dalle «macchine intelligenti». In special modo, l'attenzione è stata rivolta al cambiamento del profilo di competenze richieste ai lavoratori. Su questo aspetto si sono approfonditi i modelli organizzativi emersi durante il telelavoro. Infatti, a causa della pandemia, anche le aziende nordestine hanno dovuto modificare radicalmente i loro assetti organizzativi. Si rende quindi necessario cercare di capire quanto verrà mantenuto di ciò che è stato appreso e cosa si intenda modificare per adattare competenze e mansioni a nuovi modi di fare impresa che coincidono con la costituzione di diversi modelli di sviluppo economico e sociale. Questo lavoro si presenta in continuità con i temi sviluppati in Una grammatica della digitalizzazione. Interpretare la metamorfosi di società, economia e organizzazioni (Guerini 2020) curato da Daniele Marini e Francesca Setiffi. -
Progettare attività didattiche inclusive. Strumenti, tecnologie e ambienti formativi universali
Il volume affronta il tema della progettazione didattica inclusiva, evidenziando la trasformazione culturale di una scuola sempre più accogliente nei confronti di alunni con differenti bisogni, in specie con disabilità, sia per quanto riguarda le competenze metodologiche degli insegnanti, sia per quanto attiene la loro capacità di intessere relazioni educative. I modelli didattici attuali contemperano prospettive con tensioni differenti: l'esigenza di tenere conto dei bisogni di formazione di alunni con particolari fragilità e quella di far raggiungere a tutta la classe gli obiettivi prefissi. Emerge in sintesi uno spostamento in atto del baricentro formativo della progettazione didattica da inclusiva a universale. I principi inclusivi guida della didattica scolastica sono espressione di ragioni culturali e scientifiche che hanno modificato il sistema scolastico italiano, da un curricolo separato per gli alunni con disabilità a uno integrato nel sistema. Individuando come inclusivi modelli didattici a più forte centratura sulla partecipazione attiva degli alunni, i contributi del volume declinano temi quali l'allestimento di ambienti formativi universali, le metodologie e gli strumenti efficaci per l'inclusione (cooperativismo, peer tutoring, narrazione, gioco, robotica educativa), con un focus particolare sulla dimensione digitale e tecnologica. Per la prospettiva e i temi trattati il volume ha come destinatari insegnanti in formazione e in servizio, sia curricolari sia di sostegno. -
Storia dell'integrazione europea. Nuova ediz.
L’unificazione dell’Europa si è avviata dopo la seconda guerra mondiale a partire da forme di integrazione economica. Sono diverse le fasi che hanno scandito tale processo: dalla messa in comune del carbone e dell’acciaio alla moneta unica, fino ai tentativi di costruire l’unione politica e di far parlare l’Europa con una sola voce sulla scena internazionale. Una necessità che si è resa urgente, in particolare, a seguito degli avvenimenti in Afghanistan e Ucraina. Morelli e Sondel-Cedarmas descrivono l’evolversi dell’integrazione europea alla luce del confronto tra l’approccio sovranazionale, diretto a limitare la sovranità degli Stati e a riconoscere poteri effettivi alle istituzioni comuni, e quello intergovernativo che, al contrario, ha voluto difenderne le prerogative sovrane. La decisione di unificarsi è stata una necessità derivante dalla constatazione dell’incapacità degli Stati di affrontare divisi le sfide da fronteggiare: la ricostruzione post-bellica, la crescita economica, l’aiuto ai paesi in via di sviluppo, le relazioni con le superpotenze. Nonostante contraddizioni e limiti, l’Unione europea è una delle realizzazioni più rilevanti nella storia del continente in quanto ha garantito la pace, consolidato la democrazia, assicurato un ragguardevole livello di benessere ai cittadini. -
Il valore pedagogico della divergenza
La «pedagogia della divergenza» rappresenta un costrutto teorico originale che intende valorizzare gli strumenti interpretativi, progettuali e metodologici sviluppati negli ultimi anni nell'intervento educativo in contesti della marginalità e della devianza sociale. Parallelamente, affonda le proprie radici teoriche negli studi postcoloniali, intersezionali e sulla liminalità, nella epistemologia della complessità, nella pedagogia critica e problematicista, nell'approccio dell'empowerment. Questa nuova prospettiva intende dare consistenza alla volontà di considerare gli elementi di differenza, su cui vengono costruiti processi di discriminazione, in quanto opportunità, per valorizzarli come risorse e non più come ostacolo all'inclusione ed emancipazione dei soggetti. Recentemente, l'approccio pedagogico ha affiancato quello delle scienze sociali e psicologiche nello studio della devianza e si sono moltiplicate ricerche e pubblicazioni, grazie alle quali si è andato via via costituendo un paradigma di studio specifico e una definizione accurata degli ambiti di intervento. Questo volume, dunque, è un primo tentativo di consolidare il valore pedagogico della divergenza come campo epistemologico, nel quale la pedagogia può dare un contributo trasformativo rivolto alle pratiche, oltrepassando l'analisi dei fenomeni, per dispiegare il proprio potenziale sia nell'intervento sociale sia sul piano generativo. Prefazione di Pierangelo Barone. -
Sotto controllo. Il governo internazionale delle migrazioni e le prospettive dei corridoi umanitari
È davvero possibile governare le migrazioni? Da dove nasce la nostra aspirazione a controllare un fenomeno tanto sfuggevole quanto inevitabile? Gianluca Gerli cerca di dare risposta a queste e ad altre domande, interrogandosi sulla volontà di regolamentazione di questa caratteristica umana indistricabilmente legata alla storia europea, e che affonda le proprie radici nella contemporaneità. Per comprendere come, perché e a quale prezzo si sia giunti a considerare il controllo sulla mobilità degli individui un vero e proprio obiettivo politico. Emergono così una serie di questioni centrali per la nostra epoca, in cui, in seguito alla pandemia, la vita delle persone è sempre più drasticamente condizionata da nuovi limiti alla libertà di movimento. Gli avvenimenti trattati si intersecano a doppio filo con la nascita e l'evoluzione della figura contemporanea del rifugiato, rispetto al cui ruolo il programma dei Corridoi Umanitari e la recente questione dei profughi ucraini pongono nuovi e pressanti interrogativi. -
Persuasione digitale. Come persone, interfacce, algoritmi ci influenzano online
Sentiamo spesso parlare del potere dei media digitali sulle nostre vite, ma quasi mai si va a fondo sui meccanismi, sulle pratiche di tale influenza e sulle reazioni delle persone a essa. “Persuasione digitale” analizza le dinamiche persuasorie realizzate dal digitale nel nostro quotidiano, soffermandosi su tre livelli, distinti ma interdipendenti, di azione: quello delle persone, delle interfacce e infine degli algoritmi. Scopo del libro è fornire un quadro lucido delle tante dinamiche di persuasione che viviamo nel nostro rapporto con il digitale: dal ruolo degli influencer sui social, al funzionamento delle interfacce nel condurci, più o meno placidamente, a certe scelte e azioni, fino al modo in cui gli attori che oggi si occupano di Intelligenza Artificiale lavorano per renderla uno scenario plausibile, accettabile e anche desiderabile del nostro quotidiano. Attraverso l’analisi di tali meccanismi, sono messi a fuoco alcuni fattori degli effetti dei media digitali contemporanei, ricordandoci quanto in questo processo il nostro ruolo sia fondamentale perché inserito in un contesto dinamico, interattivo e multidirezionale. Conoscere il potere dei media digitali oggi significa, quindi, individuare anche le nostre responsabilità e possibilità nel co-modellarne le direzioni. -
Didattica della scuola. Spazi e tempi per una comunità in ricerca
La didattica della scuola è quel punto di vista educativo e pedagogico sul reale che ha come oggetto della riflessione e dell'azione proprio l'istituzione scolastica, intesa non solo come sistema complesso di relazioni ma anche come oggetto fisico, reale, concreto, che prende forma a partire dall'intenzionalità educativa e formativa dei suoi abitanti. Il volume ha lo scopo di aprire un dialogo tra didattica e diritto per mettere a fuoco gli spazi e tempi della scuola, al fine di riconoscerla come una comunità in continua ricerca tra eventi da regolare, norme da seguire, ideali e valori da incarnare. L'ispirazione che guida tutta l'architettura del volume è il libro Pedagogia della scuola di Cesare Scurati, maestro e punto di riferimento umano e professionale degli autori. A venticinque anni dalla sua pubblicazione, l'attenzione si concentra oggi sul ruolo chiave della scuola come progetto aperto: «La scuola è una istituzione aperta e flessibile, una comunità culturale la cui finalità educativa opera nei riguardi di tutti i soggetti che vi partecipano» (Scurati 1997). Le traiettorie che guidano verso la generazione di tale apertura e flessibilità si ordinano intorno alla progettazione condivisa del fare scuola. Si parte dal concreto: dove siamo, come stiamo, quanto ci stiamo e perché, per delineare i contorni di una scuola che si percepisce come comunità culturale in ricerca sulla progettazione dello spazio fisico in cui avviene il fatto didattico ed educativo e su una nuova organizzazione del tempo scolastico, non più affidata agli automatismi e tecnicismi imperanti ma sostanziata da profonda professionalità pedagogica. -
Riformare i vinti. Storia e critica delle riforme liberal-capitaliste
A partire dalle recenti crisi finanziarie, la parola «riforma» è entrata nel lessico comune quale immagine evocativa di austerità e malessere economico, specialmente per le classi lavoratrici e una parte del ceto medio. Ma a cosa si riferisce esattamente quel termine? Attraverso un approccio critico, che parte dalla genesi della rivoluzione industriale, il volume analizza le origini storiche del riformismo liberal-capitalista, inteso come strumento di assimilazione delle economie periferiche a favore degli interessi economici e politici delle élite e degli Stati egemonici - Gran Bretagna prima, Stati Uniti poi - tra il XIX e il XXI secolo. La riforma si configura, perciò, come uno strumento riconducibile a un chiaro sostrato ideologico, dietro il quale si celano precisi interessi di classe nonché valori politici e culturali ben definiti. Uno strumento funzionale, dunque, a promuovere istituzioni socio-economico-finanziarie, norme e stili di vita tipici di un ordine economico liberal-capitalistico, che vede nell'accumulazione del capitale, nella ricerca del profitto e nella trasformazione sociale alcuni dei suoi valori fondanti. -
Educare al mare. Riflessioni, esperienze e progetti per un'appropriazione cognitiva, affettiva e critica degli spazi oceanici
Il nostro pianeta si chiama Terra ma, nonostante il perdurante atteggiamento terracentrico degli umani, la vita su di esso dipende in gran parte dal mare. Proprio per questo l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha promulgato per la decade 2021-2030 il Decennio delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile il cui scopo è quello di stimolare la ricerca scientifica sulla parte liquida del pianeta e di divulgarne la conoscenza. Promuovere la conoscenza del mare significa permettere a un vasto pubblico di farlo proprio in modo cognitivo e affettivo, stimolare il senso di cittadinanza oceanica che ci fa sentire responsabili nei confronti di quella che è la parte più estesa e al tempo stesso la meno conosciuta della superficie terrestre. Si tratta non solo di conoscere ma di educare. Il presente volume propone al lettore una serie di contributi che illustrano esempi di politiche educative, tra cui quelle possibili attraverso lo sport, l’analisi dell’efficacia di alcuni metodi didattici, la possibilità di utilizzare strumenti nati con finalità ludiche per scopi formativi e divulgativi e il resoconto di esperienze educative significative. Ciò che li unisce, infine, non è solo l’essere riferiti al mare ma anche lo spirito autoriflessivo e critico che li anima. -
Tutto è potenza. La competizione tra le grandi potenze nell'era post-bipolare
Durante la parentesi della guerra fredda, Stati Uniti e Unione Sovietica svettarono pressoché incontrastati sul sistema internazionale e diedero vita a una governance strategica concordata, il bipolarismo, in grado di creare, malgrado una contrapposizione ideologica e politico-militare totale, una forma peculiare ma funzionante di ordine internazionale. Con il collasso dell’ordine bipolare, grammatica e logica della politica internazionale iniziarono a mutare profondamente. Oggi, archiviata la ventennale parentesi unipolare di marca statunitense, una governance strategica concordata tra le tre principali potenze dominanti stenta a prendere forma. Stati Uniti, Russia e Cina spiccano quali forze interessate principalmente ad accumulare risorse della potenza per presidiare le proprie porzioni del sistema internazionale e «tenere la posizione» nella gerarchia del potere ma tutte e tre si mostrano sempre più reticenti a svolgere un ruolo egemonico, cioè di «timonieri». Unico antidoto, questo, al caos strategico globale nel quale il mondo sembra inesorabilmente precipitato e all’antropotenza, l’estinzione della specie umana a causa di una competizione sfrenata proprio tra queste potenze dominanti che tutto possono, tutto vogliono, tutto compromettono e che tutto contaminano, pur di conquistare e trionfare. -
La muerte del tango. Breve historia política del tango en Argentina
Risultato di una lunga ricerca sul campo e di una fortunata trasmissione radiofonica in onda dal 2009 su Radio Nacional de España, questo libro intende indagare uno dei più grandi miti del Novecento argentino: il tango. Qual è stato il suo contributo alla costruzione del mito dell'identità nazionale argentina? Quali gli artefici, gli adepti e i ministri del suo culto? La storia del tango finisce per confondersi con quella di un paese, l'Argentina, alle prese con i fantasmi del proprio passato, alla ricerca di una identità in costante divenire. -
L' armonioso artificio. Crisi del gusto musicale nel Settecento europeo. Estetica e poetica in Antonio Eximeno
Antonio Eximeno (Valencia, 1729 - Roma, 1808) - filosofo, matematico, letterato, musicologo - godette in vita di una breve ma intensa notorietà per la sua polemica contro la tradizione teorica del ""contrappunto artifizioso"""". In questa polemica ebbe, tra gli altri, un antagonista di grande prestigio, il francescano Giovanni Battista Martini; ma raccolse anche il consenso di Niccolò Jommelli ed altri autorevoli teorici e compositori italiani, e adesioni significative anche in Francia e in Inghilterra, dal Journal des Sçavans alla Monthly Review. Poi, cambiati in un rapido giro di anni il clima culturale e il gusto musicale, le questioni affrontate da Eximeno persero di attualità e la sua polemica fu dimenticata.""