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Steva il genovese. Anno Domini 1130
Steva (Stefano), Nour (Nora), Cesco, Giacomo, Alì, Olga, Matteo, Luca e Omar sono i giovani protagonisti di questa storia del XII secolo. Sono il simbolo di una gioventù che cerca di trovare il proprio posto nel mondo e ha dovuto maturare in fretta per sopravvivere agli inganni, ai tranelli e allo sfruttamento della loro salute, ingenuità, entusiasmo e vitalità da parte del mondo degli adulti. Li unisce tuttavia un collante meraviglioso che ha il sapore della primavera, si chiama amicizia e amore grazie al quale, allora come sempre, potranno combattere le armi della dialettica, delle leggi fatte ad hoc e delle false ideologie con le quali il “potere” si salvaguarda e si protegge. Genova, la galea, Damietta, Aqaba, Giaffa, Gerusalemme, Larnac, Laodicea e Tortosa sono le tappe di una misteriosa Via Crucis che i personaggi dovranno affrontare per arrivare alla meta. Della stessa serie “Genova nella Storia: “Le mura del Barbarossa”, “Simone Boccanegra” e “La Caduta di Costantinopoli”. -
Lupo non morde lupo
“S. improvvisa la vita da quando ne ha memoria. La affronta senza un piano preciso, sopravvivendo un giorno dopo l’altro. A. ha rinchiuso tutta sé stessa nella recitazione per vincere il vuoto che sente attorno, per soffocare la solitudine. Entrambi cercano di scappare da qualcosa, o più semplicemente da loro stessi. Si incontreranno nella terra di nessuno di una stazione, e prima che la giornata prosegua il suo corso, qualcosa, dentro di loro, fa incrociare i loro sguardi, rompendo una sorta di limbo. Nel loro rincorrersi, le radiografie delle paure che si nascondono dietro il desiderio di essere amati vengono illuminate da un istinto paragonabile a quello di un animale. Un predatore che riconosce un suo simile. Creare un percorso possibile, la scommessa di trovare un'anima affine: una speranza creduta perduta da tempo, in un mondo che sembra aver perso ogni colore”. -
Meccanica umana
“Meccanica Umana” è una raccolta di sei racconti; storie di persone e collaudi, di meccanismi che si inceppano, perdono un pezzo, vanno in cortocircuito, si guastano. I protagonisti si trovano al centro, fermi a cercare di capire, di fronte al tempo che vivono. Nessuna risposta, solo ingranaggi scoperti. Il filo conduttore che collega ogni racconto è un'esigenza, quella dei personaggi di doversi guardare dentro. Senza fingere o cercare scappatoie. Mente, cuore e corpo. Riconoscere i meccanismi interni che hanno smesso di funzionare. Scoprire il fattore umano, la forza dei legami. -
Magnifici palazzi, vicoli senza sole. Un viaggio tra strade, feste e sapori della Liguria al tempo di Napoleone
Nel settembre 1805 giunge a Genova un giovane doganiere francese, Jacques Boucher. Rimane nella Superba sino al 1808 e in questo arco di tempo indirizza ad amici e familiari numerose lettere, in cui descrive, con tono vivace, la società genovese dell’epoca. Gli argomenti toccati sono molteplici: dalle bellezze della regione, che egli visita in lungo e in largo, alle prelibatezze culinarie; dalla vita mondana del patriziato genovese sino alle manifestazioni della religiosità popolare. Osservatore attento e curioso, egli riesce a tracciare un quadro vivido della realtà che lo circonda, trasmettendoci l'atmosfera di un’intera società, con il folclore, le usanze, i costumi, e con i mutamenti e i travagli che in quegli anni l’affliggono. Non solo: egli ha anche modo di incontrare alcuni personaggi straordinari, come Girolamo Durazzo, Anna Brignole Sale, Niccolò Paganini e molti altri ancora. Le lettere descrivono dunque un “mondo” sorprendente, popolato da giacobini e conservatori, da marchesi e mercanti, da dame e cicisbei, da preti e sciantose. È la Genova delle dimore principesche, dei teatri, dei club aristocratici di cui il giovane diviene un assiduo frequentatore. Jacques Boucher ci consente di entrare in una Genova insolita, città turbolenta e caotica, eppure affascinante, viva, bellissima. -
Ne parlerò con mio fratello
La storia e l’analisi della vita contadina del nostro Paese ed in particolare delle Marche, dagli anni ’50 in poi. È il racconto della vita di due fratelli che hanno condotto un’esistenza parallela, con una differenza di età di 4 anni. Prima la scuola elementare multi-classe, poi i vari collegi e il seminario, quindi il ritorno alla vita secolare, prima a Parigi poi a Genova. Storia di contadini, di mezzadri, di preti e di frati pedofili, di maestri di scuola e di vita vissuta a stretto contatto con la terra prima e con la città poi. Alla fine il ritorno all’amata terra ed a una vita sana e ad un’alimentazione vegetariana e vegana, non più per necessità ma per scelta. Tutto ciò in uno scambio di corrispondenza a distanza tra i due fratelli Piero e Licio Frattari. -
Tracce di cambiamenti
Sette racconti, sette tracce come canzoni di un concept album che racconta di personaggi alle prese con piccoli o grandi cambiamenti, tra Genova, la musica rock e la voglia di osservare il mondo attorno. Sette racconti che prendono in prestito il titolo da altri autori ma che inventano trame che non hanno nulla a che vedere con i testi originali. -
Piogge fuori posto
«Il mio prozio, Charles Hoy Fort, studiò a fondo il fenomeno delle piogge anomale. Ovvero precipitazioni dal cielo di “cose” davvero singolari, quali latte, fuoco, sangue, pietre, sostanze ignote all’uomo... e altra roba come uova, frutta e animali: rane, pesci, addirittura mucche.» «Mi prendi per scemo, Kyle? Esistono cose di questo tipo? E come mai noi uomini della strada non ne sappiamo un cavolo?» «Beh, tutti i fenomeni “scomodi” da spiegare sono poco noti al grande pubblico... ma la cosa e stata riscontrata in tutto il globo terrestre, fin dal passato più remoto. Fort, caso per caso, riportò meticolosamente la fonte, la rivista scientifica dove aveva trovato la descrizione dell’accaduto. E catalogò 25.716 eventi apparentemente impossibili! Ma i Fenomeni Fortiani continuano anche ai giorni nostri, che credi?» Kyle Harness, nipote ed erede di Fort, indagando sulle teorie dello zio, vedrà la sua vita sconvolta da un orribile segreto… -
Digiuno, autofagia e longevità. Come rinnovare le cellule per vivere più a lungo in salute
Nuova edizione arricchita ed aggiornata con le ultime straordinarie scoperte scientifiche sulla regolazione dell’autofagia cellulare, sui cibi o alimenti autofagici e sui fattori di prevenzione dell’invecchiamento umano. Un classico tra i classici, un long seller sul digiuno e l’autofagia in una nuova versione del testo arricchita e aggiornata con i risultati delle ricerche più recenti sull’invecchiamento umano e sulla sua diretta relazione con il fenomeno dell’autofagia cellulare. Sono inoltre indicate e spiegate alcune nuove semplici strategie dietetiche basate sui cibi autofagici (da affiancare alla pratica del “digiuno intermittente”), per stimolare in modo perpetuo il benefico “riciclo” interno delle nostre cellule, prevenendo così l’invecchiamento stesso e le principali patologie ad esso correlate. Ritardare l’invecchiamento e mantenersi sani è il sogno non solo di nutrizionisti, medici e altri esperti della salute, ma anche della maggior parte delle persone comuni. La Scienza ha infatti scoperto e decifrato un meccanismo biologico fondamentale, l’autofagia cellulare (premiato nel 2016 con il Nobel per la Medicina e la Fisiologia conferito al giapponese Yoshinori Ohsumi) in grado di porre rimedio ai danni indotti alle nostre cellule (e quindi al nostro organismo) dallo stress ossidativo, il nemico subdolo alla base di tutte le patologie che ci colpiscono e direttamente responsabile del nostro invecchiamento. L’autore indica i vantaggi in termini di salute e di longevità che possono derivare dalla pratica periodica dei cicli “digiuno intermittente-rialimentazione”, dal consumo abbondante dei vegetali attivatori degli enzimi autofagici e da periodi di regime alimentare a restrizione calorica. -
Loro
La vita di Nemo Corchi non si può certo definire perfetta: tra sedute dalla psicologa, battibecchi con una ragazza di cui non sa più cosa pensare e una visione del mondo a dir poco disfattista, il ragazzo è perenne-mente in lotta con se stesso. Finché cinque divinità ancestrali non decidono che i tempi sono maturi per dare l’avvio a una contesa unica nel suo genere: la posta in gioco è la sopravvivenza della realtà stessa - o meglio, di una tra le tante… I guai di Nemo, per usare un eufemismo, non sono che all'inizio. -
Pioggia di poche nubi. «Ed altre gocce di poesia»
Il volume è una raccolta, originariamente romanzo in prosa, iniziata a Gennaio 2016, e non ha una data di fine stesura. La rivendicazione dei lati estetici della vita, l'invocazione ad altri poeti, la manifestazione di sentimenti sovversivi e l'espiazione del dolore. Un canto nostalgico all'angoscia di quei giorni senza sole. -
La mia Postumia ed altre antiche vie nelle valli Bisagno e Polcevera e tra Voltri e Nervi
L’individuazione del percorso genovese di un’antica consolare romana di nome Postumia, la ricerca sul territorio di una strada concepita e disegnata come opera unitaria dai tecnici latini specialisti della materia. Il mondo, dove prima di noi hanno camminato altri uomini, nasconde ancora affascinanti segreti. In quel mondo, su quelle vie, le più vicine alle nostre case ma lontane nei tempi e nella memoria, questa guida accompagna i camminatori maggiormente volenterosi alla scoperta di antiche leggende e millenarie verità. -
Cà di Bòtâss. Casa Bottazzi Albinea - Reggio Emilia 1575-2016)
Le donne, i contadini, il lavoro dei campi, i cambiamenti, infanzia e vecchiaia, voci e paesaggi qui consonanti nell’armonia delle diversità e in nome del comune amore per questa terra emiliana e per i suoi abitanti. Tre cugine raccontano all’unisono il loro sentire e le loro memorie relative ai luoghi segnati dalla presenza dei Bottazzi, loro antenati materni. Adriano Corradini, presidente della Pro-Loco di Albinea svela con la sua premessa storica quanto la famiglia non ha saputo conservare nella memoria. Un modo di sentirsi ancora famiglia nonostante l’età avanzata e le perdite di molti dei loro cari. Un monito amorevole per figli e nipoti dettato dalla volontà di lasciare buona memoria di sé, la vera eredità, quella memoria che i luoghi conservano gelosamente e che solo occhi amorevoli possono risvegliare. -
Venditore 4.0
Obiettivo di questo manuale è dimostrare che il mercato e le aziende hanno bisogno non di venditori ma di consulenti commerciali. Questo è il mestiere e la professione del futuro. Per vendere è necessario conoscere il prodotto/servizio, il mercato, le basi della psicologia e della comunicazione, le tecniche di negoziazione. Questo è il vademecum della vendita professionale, con figure, sintesi e livelli di lettura che favoriscono l’apprendimento. Un “tascabile”, da tenere a portata di mano, risultato di esperienze “sulla strada” e docenze in aula. I contributi di Valeria Maione sull’approccio di genere nella vendita e di Emanuele Picogna sull’attività del network marketing nascono dalla consapevolezza che tali temi sono imprescindibili dall’evoluzione dell’odierna economia. -
Raccontare allunga la vita a noi e alle storie. Un libro-laboratorio sulla narrazione
Frutto di esperienza di laboratorio collettivo e cooperativo, il libro si offre come riflessione sul valore e sul senso di raccontare e raccontarsi e come strumento di lavoro per promuovere il “gioco narrativo”. Ogni capitolo riferisce esperienze e porta esempi concreti, utilizzabili come stimoli e spunti per ritrovare e trasmettere il piacere di dare e di ricevere un racconto. Le schede propongono esercizi e giochi, suggeriscono pretesti esplorativi e guidano al recupero e al consolidamento della capacità umana di creare e trasmettere storie. È un saggio sull'immaginazione, sul senso delle storie, sull'importanza dell'ascolto e della complicità nella relazione umana, ma è anche un manuale per inventare, trasformare e rigenerare storie, per essere efficaci nell'esprimere e nel comunicare, per trasmettere memorie e fantasie che sono componenti fondamentali della crescita personale, della formazione e della continuità fra le generazioni. -
Pietre grigio (di) Genova
Che la poesia, oltre che un momento lirico, sia un atto fisico, emerge in modo esemplare dal lavoro di Rossi. Fisica e tangibile, infatti, Genova è insieme materia prima, sfondo e vocabolario vivo dei suoi versi. Fisica, dunque, è la visione stessa di Rossi la cui poesia, prima ancora che genere letterario, è rappresentazione dell'umano attraverso il quotidiano; è fatica e intima distillazione dello sporco raccolto per strada; l'esito di una infinita serie di passi; con la cadenza del verso e le pietre (calpestate, ammirate, rubate) si facciano pagina e inchiostro. Pietre, dunque, come pretesto e scenario per perdersi e scoprirsi diversi alla fine di ogni passeggiata. -
Soluzioni di continuità
“Sono i ricordi, l’assenza, l’abbandono, a comporsi sul foglio nell’intento di dare forma al sentire. Sono immagini fantastiche, invettive canzonatorie, flussi catartici, a inseguirsi fra le parole nel desiderio di comunicare emozioni. Nove testi senza un legame apparente, se non quello di suscitare la curiosità e il piacere di essere letti”. All’interno 2 cartoline. -
Amori e guerra
“La poesia di Claudio Pozzani si presenta con questa immediatezza surreale, con un pensiero ribelle e libero, dove l’atto di parola è ancora visto come rigenerazione del mondo e non come trastullo salottiero. L’utopia/distopia del progetto poetico: l’animus, pragmatico e onirico di Pozzani, medita la ricostruzione del mondo attraverso la poesia” (Marco Ercolani). “Pozzani danza sulla pagina con il ritmo della sua voce da poeta blues, canta narrando, sincopando, altro che rapper, è un trovatore dell’età del rock. Incontenibile sulla scena, la sua poesia vive anche, in pieno, sulla pagina, la fa muovere, la fa tornare viva, frusciante” (Roberto Mussapi). -
L'abbecedario della lingua italiana
L’abbecedario della lingua italiana è un valido strumento per imparare la corrispondenza grafemico-fonemica e la corretta ortografia delle parole. Questo strumento di supporto alla didattica è stato realizzato per le esercitazioni di gruppo o in classe. Il testo di esercitazione è acquistabile anche separatamente, e il titolo è “Il corsivo alla base dell’apprendimento. Metodo educativo psicomotorio”, di Rossana Lanari e Viviana Federici di Martorana, stesse autrici del saggio di metodologia “Perché il corsivo nella didattica?”. Attraverso la creazione delle parole con le apposite letterine mobili, proposte nel carattere corsivo maiuscolo e minuscolo, sarà possibile formulare anche brevi frasi che verranno composte nelle tre tasche interne e poi copiate sul quaderno, mirando all’autonomia del bambino nel processo di apprendimento. Grazie alla sua dimensione e alle sue fattezze, l’abbecedario invita la ricerca delle lettere scritte in ordine alfabetico, stimolando l’aspetto psicomotorio della coordinazione oculo-manuale durante l’operazione di recupero e riposizionamento delle tesserine. L’abbecedario è formato da un corpo principale, che andrà assemblato con l’aiuto di semplici istruzioni, e nel quale verranno inserite le letterine mobili, ognuna nella tasca corrispondente. Pensato come uno strumento di lavoro in ogni sua attività didattica, l’abbecedario sarà utilizzato dal bambino e dalla bambina sia a casa sia a scuola. -
Andy Warhol VIP Society. Ediz. a colori
Dalla serigrafia iconografica di Marilyn al ritratto di Mick Jagger, dalla ormai celebre e assoluta Campbell’s al partenopeo Vesuvius, dalla serie dei ritratti di drag queen Ladies and Gentlemen alle raffigurate fiabe dello scrittore Hans Christian Andersen, fino alle polaroid di celebrità come Ron Wood, Silvester Stallone, Grace Jones, oltre ai ricercati self portraits. La Galleria EF Arte e la Fondazione Mazzoleni presentano presso il Centro Congressi di Porto Cervo dal 10 giugno al 17 settembre 2017 una selezione di opere scelte rappresentata da serigrafie su tela, serigrafie su carta, disegni, polaroid, acetati, interview, molte provenienti da importanti collezioni italiane. Il mondo di Andy Warhol, interamente racchiuso nelle sue icone, nei suoi ritratti, trasmette una testimonianza concreta di uno status-symbol costituito da amicizie, conoscenze e quant’altro; una VIP Society alimentata da una circoscritta e superflua mondanità che a partire dagli anni Settanta trova sfogo in luoghi “elitari” come lo Studio 54 di New York, il locale del momento per eccellenza frequentato da divi del cinema, artisti, protagonisti del mondo della musica, imprenditori della moda, molti dei quali ritratti dall’ormai celebre e timido Andy. -
Gianfranco Bruno pittore
Il volume, con saggio introduttivo di Vittorio Sgarbi e testi di Claudio Nembrini e Ruggero Savinio, presenta l’opera pittorica, ai più sconosciuta, di Gianfranco Bruno. Dedicatosi inizialmente quasi esclusivamente alla pittura si impegna in seguito, sempre più assiduamente, nella critica d’arte che diverrà nel tempo la sua attività “ufficiale”, senza che questo gli impedisca tuttavia di proseguire con continuità il suo percorso artistico. “Nei disegni e nei pastelli della sua diuturna ed ossessiva produzione creativa si ritrovano i motivi e gli artisti da lui seguiti e amati, da Munch a Bonnard, da Sickert a Pirandello, da Soutine a Varlin, da Odilon Redon a Franco Francese, da Klee a Morlotti, da Rubaldo Merello a Fieschi, in una prodigiosa capacità mimetica e insieme restituzione originale”. (Vittorio Sgarbi).