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Sottosopra
Ho scommesso la mia vita su ciò che non si vede: ho piantato le mie radici nel Cielo. -
Comacchio. Un borgo d'acqua
Tra mito e leggende, Comacchio è un borgo ricco di storia e cultura ma anche un centro indissolubilmente legato all’ecosistema naturale che lo circonda. Un vero e proprio “Borgo d’acqua” che acquista un fascino incredibile se ne cogliamo tutti gli scorci tipici della città lagunare, immersi nella densa nebbia lungo le pareti dei canali, o colpiti dal rosa acceso dei fenicotteri nelle Valli circostanti e dagli splendidi tramonti sulla laguna. Luce, calore e colore si fondono ai racconti mitici di un Borgo che mescola a un glorioso passato i resti di antichi popoli e grandi imperi commerciali. Comacchio è un piccolo squarcio nel tempo, una briciola di eternità fermata per sempre nella fitta rete di canali che lo contraddistingue. Tutto è ancora lì, tra i riflessi della luce sull’acqua che la sera sanno di magico. -
TraMonti dell'anima
«Il mio reparto è il luogo che non riconosco, ma mi fa stare sereno e senza dolore: poi se per me è casa di mia madre e per te un ospedale, fa nulla... continuo a fartelo credere e per me va bene lo stesso...» -
Città sommerse
"Mia città regalami quell’attimo quel bacio di mano raddoppiato dentro un pugno di nebbia.""""" -
Le voci di dentro
Le voci di dentro vogliono uscire, quelle di fuori entrare. E io non sono altro che la porta girevole, il doganiere di una frontiera impalpabile. -
Mamme M.I.A.. Mamme imprenditrici allattano. Storie di difficile conciliazione
Le donne sono una forza della natura: risolute, guerriere, sensibili e determinate; sempre pronte alla cura e al sacrificio. Quando diventano mamme, devono tirare fuori ancora più forza e determinazione per poter conciliare lavoro e maternità, perché troppo spesso sono lasciate sole, costrette a scegliere se allattare o lavorare, in una società che non dona loro il sostegno necessario. A farne le spese è l’allattamento, prezioso non solo nei primi mesi di vita ma con effetti benefici anche a lungo termine. Peccato che questo non venga tenuto in considerazione dalle leggi e dal mondo del lavoro che vuole le neomamme quanto prima di nuovo operative. Molte donne fanno i salti mortali per reinventarsi, continuare a lavorare e, nel frattempo, garantire alla creatura che hanno appena messo al mondo quell’oro bianco che è il latte materno. Le storie di difficile conciliazione presenti in queste pagine, partendo dall’esperienza dell’autrice, provano che tanto c’è ancora da fare per migliorare la conciliazione e per garantire il giusto sostegno alle neomamme, quindi alle famiglie. -
Pipò. Storia di un lombrico umano irriverente e istrionico
Dietro Pipò c’è la storia di un contadino ribelle. C’è un giovane bracciante, costretto a vivere tra la miseria e la malformazione fisica, ma c’è anche un ragazzo che è affamato di emancipazione e che sa cogliere l’occasione per abbandonare il suo badile e cavalcare il progresso della meccanica. Lo storpietto di paese, capace di suscitare pietà e ilarità, diventa intraprendente cavatore di pozzi e presto anche apprezzato artigiano. Una storia di riscatto sociale vissuta con allegria e creatività, e il rapporto con la campagna, un tempo inospitale, mai reciso. Tra momenti di esaltazione e profonda prostrazione, alternati a improvvise e pazze fughe lontano dalla città, in ultimo, il “pozzo” senza fine degli eccessi e delle sregolate abbuffate ingoierà purtroppo ogni speranza nel futuro, proprio nel momento in cui anche a Pipò sarebbe spettato sperimentare un più sereno equilibrio esistenziale. -
Centungiorni. Pelle di porcellana
Reparto di rianimazione: sul cornicione di una finestra c’è un borsellino rosso a contrasto col mondo esterno. Appartiene a una paziente ricoverata in una delle grandi stanze asettiche, illuminate da ingiallite luci al neon, che si gettano nel frenetico fiume dei corridoi popolati da medici e infermieri. È possibile distinguere i loro passi accompagnati dal rumore metallico delle barelle, che sfregano con le rotelle sul pavimento consumato. Indicano l’arrivo di nuovi pazienti che lottano per la vita e per rivedere i propri cari, contro un virus che spesso non lascia neanche il tempo di un’ultima parola. Ma è la speranza che riaccende i colori, e rende persino quelle grandi stanze un punto d’incontro; storie di vita che si intrecciano e diventano fondamentali testimonianze per ricordare e raccontare. La paziente del reparto di rianimazione ora si trova a pneumologia. Qualcuno la riconosce: ha la pelle di porcellana. -
La piccola principessa smarrita
Quando una fiaba è preziosa, significa che può aiutare qualcuno. Significa, insomma, che non è una favola qualunque, ma uno strumento potente, in grado di stimolare grandi e piccini a pensare, a identificarsi con l’altro e imparare a scegliere tra il bene e il male. Non poco, in un mondo che spesso confonde l’amore con il potere. La piccola principessa smarrita è perciò un sentiero per andare alla scoperta di chi vogliamo essere: buoni o cattivi, re, regine, principi o principesse, maghi o gnomi, fate e folletti traslati, con le loro peculiari qualità, nella vita che decideremo per noi stessi. Una storia che contiene il passaggio dall’infelicità della violenza alla gioia della realizzazione di sé, tra lotte, incantesimi da spezzare e vere e proprie metamorfosi, dove troveremo il racconto dei nostri limiti, ma anche la spinta a scovare sempre nuove vie d’uscita e meravigliose possibilità. Per tutte queste ragioni apriamo La piccola principessa smarrita, leggiamola insieme, ci farà bene. -
Il mondo com'è
La sua generosità, quella sì, l’avevo ben compresa, come le lacrime che le solcavano il viso, come il senso da dare a quell’amore che all’alba se ne era già andato via, lasciando in me il sapore aspro dell’oblio. -
Soli all'uscita
Speciale è solo vivere. Eccezionale altalena di incanto, rapimento, disgusto e squallore tra ciò che vorremmo e ciò che siamo: soli all’uscita, di fronte all’ultimo tramonto del sole. Perché la vita è proprio questo: essere soli, unici e irripetibili e resistere – sempre e comunque – ai colpi bassi, ai facili compromessi, alla disperazione di una condizione svantaggiata. Resistere è la parola chiave di questa raccolta di storie, galleria di personaggi dalle insospettabili risorse, che in un modo o nell’altro si oppongono, cercano un riscatto, assorbono gli urti della vita e non solo: sviluppano la capacità di ricostruire un ambiente, individuale, sociale e fisico, dove poter vivere bene. Uomini e donne decisi a ricostruire la loro vita, personaggi che, come risvegliati da un torpore durato un’eternità, alzano di nuovo la testa, mentre una falce di luna, non più oscurata dalla vegetazione, segna finalmente una direzione ben precisa. -
Il Battesimo di Cristo. Museo Campano di Capua. Storia conservativa e restauro
Il saggio, che riepiloga il progetto di restauro dell'opera raffigurante Battesimo di Cristo conservata presso il Museo Campano di Capua, rappresenta una delle tante proposte di valorizzazione del patrimonio artistico frutto di sinergia tra pubblico e privato. Il restauro della tela si è configurato non solo come momento di recupero di un testo pittorico reso quasi illeggibile dall'incuria e dai danni del tempo, ma è stata anche occasione per ripercorrere le tappe che hanno accompagnato il dipinto nei secoli. -
Stiamo tutte bene
È l’ultima domenica di febbraio. La neve scende a piccoli fiocchi e ricopre come un manto bianco le strade di Roma. Si veste di una forma che non le è propria, attecchendo in un ambiente insolito, poi si ammassa e compatta, mostra il suo candore. Tutto si ferma. Tre donne sono bloccate nella stessa casa ma nessuna sbircia dalla finestra; è la neve che rimane spettatrice silente dei segreti mai confessati e che ora iniziano a trapelare. L’odore caldo delle pizzette lascia spazio a quello del pesce carbonizzato. Le bocche sono piene di parole, di vino e cibo di una cena finita ancor prima di iniziare. Le donne si muovono attraverso i pregiudizi facendo capolino in cucina e poi sul divano, testimone di tante serate trascorse e della loro amicizia. Come la neve è destinata a sciogliersi al sole, ognuna di loro dovrà sciogliere le tante bugie raccolte negli anni, affrontando per prima se stessa. -
Arrivò la sera tanto attesa
Un’apparente quotidianità si posa come un velo sulle stanze di un imponente palazzo storico fiorentino. I suoi abitanti, per la maggior parte residenti da anni immemori, a mala pena si incrociano per le scale, persi nel limbo delle loro vite. Da un appartamento al secondo piano si diffondono le note di un notturno di Chopin. Al terzo, tutto tace. In una stanza in penombra, qualcuno non riesce a dormire. Un mazzo di chiavi giace sul comodino; lo sguardo corre su una chiave brunita, lunga e antica, che sgomita tra le altre in attesa di essere adoperata. È quella che condurrà alle soffitte, dietro le cui porte, sospeso nel tempo, si cela quanto di più caro si possa avere: i ricordi. Saranno proprio questi ad aprire la serratura del cuore degli inquilini, lasciando uscire sentimenti inesplorati, emozioni recondite e impolverati scampoli di verità. -
Il Portavento
Insieme alla piccola Carla costruiremo la casa dei sogni. Basteranno pochi legnetti, tanta carta colorata e un filo stretto intorno al polso per prendere il volo insieme al Portavento, il posto dei sogni col vento dentro! Potete fidarvi, il portavento avrà un sacco di cose da insegnarvi! Età di lettura: da 3 anni. -
Cristina di Svezia a Roma. Il cantiere dell'immagine tra mito e storia
La celebrazione dell’arrivo di Cristina di Svezia a Roma è parte di una straordinaria iniziativa mediale. Immagini e testi raccontano lo splendore della regina che rinunzia al trono della maggiore potenza luterana per diventare cattolica. La tesi, certo non scontata, diventò l’unica verità in ambiente cattolico. Papa Alessandro VII la accoglierà munificamente, per celebrare il trionfo politico e religioso sull’Europa protestante. Cristina però persegue altre strade, vuole affermare il proprio status, eccezionale in Europa, di unica regina sui iuris, dalla regalità originaria, prerogativa dei re ma non delle regine consorti. Avendo costruito un’immagine decennale di “regina virile”, dopo l’abdicazione Cristina di Svezia si proietta ancora nello spazio pubblico, e in grande anticipo sui tempi, costruisce un’immagine che va oltre ogni confine di genere. -
Il segreto del pellegrino
Che sia tra antichi nobili casati, che sia moderna o accada proprio oggi, che sia addirittura nascosta dentro di noi o tra le pagine di un romanzo, la guerra è sempre la stessa: maledetta, ingiusta, tragica. Come lo scontro che, per decenni e con alterni destini, contrappose le famiglie dei Malatesta e dei Montefeltro, i cui discendenti potranno ritrovare la strada verso casa proprio grazie a ""ll segreto del pellegrino"""". Ma c’è qualcosa di più, che non si mostra direttamente alla vista: per essere guerra deve essere combattuta. E la storia di questo romanzo ce lo insegna; ci insegna cioè che la vita altro non è che una lotta; che lottare per la propria identità e le proprie radici è come essere in guerra con se stessi, prigionieri che solo l’anima di un vero cavaliere può liberare. Una storia mistica, inaspettata, fatta di incredibili colpi di scena, scoperta ed evoluzione quando è l’anima che scende in campo, fiera e delicata, schiva e gentile, modesta e invadente. Non è mai un compromesso o una via di mezzo. È tutto questo all’ennesima potenza."" -
La Via Lattea
Cos’è La Via Lattea? Roma, il Paradiso o il lembo di Lucania che cancella il tempo e ridisegna i confini dei personaggi di questa storia? C’è Giorgio, fotografo fiorentino trapiantato a Roma che sopravvive “prestando gli abiti ai morti”, c’è Pedro, Apollo di periferia nato giostraio e divenuto gigolò ma soprattutto c’è Molly, la youtuber di successo che porta con sé l’eredità criminale della famiglia Testaccio, tre generazioni aggrappate alla terra più fertile e dura d’Italia, un regno magico popolato di corvi, nibbi e segnato dalle liquirizie che stordiscono i sensi. Attraverso un racconto polifonico, fatto di flashback e dialoghi serrati, da una Roma estiva in piena crisi di governo a una Lucania quasi edibile con odori e colori selvaggi, il destino itinerante di Molly e della sua famiglia chiude il cerchio della sopravvivenza con un geniale progetto turistico che riscatta nella masseria di famiglia ogni piaga generazionale. Il lirismo della città eterna coi quartieri intrecciati “come ceste di vimini” si coniuga all’arazzo pastorale di Nova Siri e Policoro attraverso un erotismo traboccante come una vasca da bagno ricolma di Aglianico. -
Lezioni di religione
Quello della Scuola è un mondo magico: per chi lo ama, non è paragonabile a nessun altro. E' magico se si possiede una grande voglia di dare, di essere tramite di sapere per gli allievi che non si limitano a guardare, ascoltare, capire, condividere o alzare barriere… sono esseri in crescita e cambiano sotto ai nostri occhi. Su tutto questo riflette il protagonista di Lezioni di religione, Don Emilio, mentre percorre la distanza tra la sua abitazione e la scuola. Su tutto questo riflette mentre i suoi ragazzi a confronto con 42 lezioni di religione sui generis, per farli cimentare con la loro capacità di elaborazione scritta: proponendo quindi un tema, formulando un'ipotesi, conducendo il pensiero verso la sua dimostrazione in maniera comprensibile, oltre che interessante per il lettore. Le 42 lezioni di religione che Don Emilio ci regala sono perciò una sfida da raccogliere, un esperimento formativo ancor prima che letterario, una proposta intellettuale per fare in modo che i ragazzi possano capire in tempo ciò che vogliono e possono ottenere da se stessi. -
Tu sei un traditore
Tu sei un traditore è un romanzo che non si vive in nessun luogo, solo dentro sé stessi. I dubbi esistenziali, i sentimenti, il percorso di formazione del giovane protagonista non saranno infatti altro che un modello offerto al lettore, un sentiero già tracciato, un modo per rispecchiarsi e quindi conoscersi. Perché guardarsi allo specchio non è sempre futile, a volte cambia la vita. Cercare il vero traditore sarà, in ultima analisi, la misteriosa indagine di questo romanzo, tra avventura e thriller, ma non solo. In un luogo irreale, incantato e suggestivo dal sapore antico, è lungo e impervio il sentiero per arrivare a conoscersi; fortunatamente Andrea potrà contare su molte persone che gli camminano a fianco o che incrociano per caso la sua strada. Anche se lui, alle coincidenze, non ci crede ancora.