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Abbracciarsi sul ponte di Brooklyn
Fishere disegna un mosaico interiore di impressionante vitalità, dove l’incontro tra culture è capace di riscrivere le più comuni leggi umane sulla famiglia, l’amicizia, l’amore.Tutto è pronto per la cena. Il professor Darwish è nel suo appartamento di New York e attende l’arrivo dei sette ospiti che ha invitato per festeggiare il ventunesimo compleanno della nipote Salma. E mentre è intento a riordinare la sua biblioteca, i suoi ospiti si mettono in viaggio per raggiungerlo, chi da altri sobborghi della città, chi dal Canada, chi da Miami. Ognuno viene da solo, ma tutti hanno in comune le stesse radici, ben piantate in Egitto, e una vita trascorsa a definire la propria identità, in un dialogo continuo tra Oriente e Occidente. Lungo la strada la giornata si infittisce di incontri, imprevisti, contrattempi. E segna un’importante tappa lungo il cammino della ricerca di sé. -
Giugno
Tre personaggi alle prese con disavventure apparentemente lontane si muovono sullo sfondo di una tragedia annunciata, nel livore che l'Unione Sovietica respira mentre osserva un'Europa scossa dalla seconda guerra mondiale. Misa, brillante studente di Letteratura e aspirante poeta, all'improvviso si ritrova sbattuto fuori dall'università, e tra i goffi tentativi di rimediare al guaio in cui è incappato finisce a fare l'inserviente in ospedale. Ma la fonte principale delle sue pene, così come delle sue gioie, sono le donne: l'angelica Lija e la passionale Valja. Anche Boris, professione giornalista, è perennemente diviso tra la moglie e l'amante, la prima giocosa e ardita, l'altra verginale e devota. Un'ambiguità che pervade non solo le relazioni amorose ma la sua stessa personalità, nella quale si nasconde un lato pericoloso, se non addirittura letale. Ed ecco che fa la sua comparsa Ignatij Krastygevskij, un bizzarro studioso convinto di poter usare il linguaggio per influenzare il mondo intero e piegarlo al suo volere. Dmitrij Bykov intreccia storie dal sapore insieme comico e amaro, restituendo il clima di un'epoca in bilico tra guerra e pace. -
I domani di ieri
Ali Bécheur tratteggia il rapporto per eccellenza, quello che lega un figlio al proprio padre, un uomo a un ""assente sempre presente"""" con cui, prima o poi, si devono fare i conti. Con cui, prima o poi, ci si deve riappacificare.rn«Fin da subito si ha l’impressione che nel romanzo ci sia molto di autobiografico, non soltanto per il minuzioso dettaglio con cui Ali Bécheur descrive il rapporto padre–figlio, con annotazioni e osservazioni che non possono che apparire vissute in prima persona. C’è anche che il figlio somiglia molto all’autore stesso, come lui appassionato di politica e letteratura, esattamente come lui diviso tra due culture; o, meglio, ricco di due culture, quella araba e quella francese.» - Isabella Bossi Fedrigotti, La LetturarnrnSin da piccolo Ali è abituato allo sguardo severo del padre, una lama incombente capace di farlo sentire sempre inadeguato. Figura enigmatica e rigorosa, Omar può fregiarsi di una storia personale piena di glorie, scandita dalle battaglie della Tunisia verso la libertà e l'indipendenza: il riscatto dalle umili origini grazie all'eccellente educazione al collège Sadiki, le contestazioni del primo Novecento contro il protettorato francese, una carriera forense spesa in difesa dei compatrioti insorti contro i colonizzatori. Ma la sua intransigenza ha segnato il figlio per tutta la vita: come si può esistere di fronte a un padre così monumentale? E come lo si può ricostruire una volta scomparso?"" -
«Testimoni dell'ingegno». Reti epistolari e libri di lettere nel Cinquecento e nel Seicento
«Registrando i progressi recenti degli studi sull'epistolografia di Antico Regime, Paolo Procaccioli concludeva con un invito ad «assecondare un contesto tanto favorevole» e ad «arricchirlo con proposte di analisi che consentano una penetrazione sempre più consapevole - sempre più criticamente consapevole - dell'oggetto e del fenomeno». A neanche un anno di distanza dalla pubblicazione di queste parole, raccolgo qui una corposa e corale risposta a quell'invito: risposta di cui è bene illustrare storia, ragioni, modi. Il titolo, anzitutto: ""Reti epistolari e libri di lettere"""", nella consapevolezza, ormai dato acquisito, che lo studio delle prime vada unito allo studio dei secondi. L'intento con cui è nata la base dati Archilet, quando ancora - almeno per l'epistolografia - le Digital Humanities erano ai primordi in Italia, era quello di rendere tracciabili i commerci epistolari, ricostruendone in rete la rete: così, lo studio di prima mano delle lettere ha offerto una messe di dati interrogabili in più direzioni, con un incremento decisivo per la conoscenza non solo e non tanto dei flussi epistolari, quanto dei contenuti e delle informazioni. La struttura della base dati, però, ha fatto sì che le singole unità epistolari venissero, appunto, 'singolarizzate', con l'esito di mettere in secondo piano tutta una serie di aspetti riconducibili all'originaria pertinenza delle unità individuali a un insieme collettivo, dotato di una struttura e di una sequenza, risultato di una selezione e di un'orchestrazione consapevoli. Il libro di lettere, insomma, dopo essere stato scorporato per analizzare una a una le singole missive, è tornato prepotentemente a farsi sentire, chiedendo di essere ricostruito e interpretato, di essere riconosciuto nel suo ruolo di portavoce di significati ulteriori, che sbalzano in rilievo non i contenuti ma le architetture, l'immagine da offrire ai nuovi destinatari - diversi e più numerosi di quelli cui in origine erano dirette le lettere -, il ruolo e l'immagine dell'architetto, sia egli l'autore o un curatore. [...]». (dalla Premessa)"" -
Alessandro Paveri Fontana. Lettere famigliari
Il volume porta all'attenzione dei lettori l'inedita raccolta epistolare allestita quasi in limine vitae dal marchese Alessandro Paveri Fontana (1603-1655). L'autore era stato uomo di corte dei duchi di Parma e di Piacenza. Coinvolto nella caduta in disgrazia del segretario di stato Giacomo Gaufrido e segnato nello stesso periodo da molte altre traversie, era stato poi costretto a un «volontario esilio» tra Roma e Bologna, tra il 1653 e il 1654, prima che un parziale ritorno in gratia principis gli consentisse il rientro in patria. La silloge si presenta con i caratteri formali tipici dei florilegi epistolari secenteschi, ma abbraccia un orizzonte tematico forse più vasto del consueto, anche in ragione della scarsa propensione dell'autore a sopprimere gli argomenti più scabrosi, che un letterato professionista avrebbe forse tenuto fuori dalla propria scelta. Ne emerge pertanto un quadro molto articolato dell'orizzonte mentale di un nobiluomo del XVII secolo, guidato da un lato da un forte sentimento religioso, ma anche sostenuto da un profondo senso della distinzione e da un'elastica morale, tale da concedergli ampia libertà di pensiero e di manovra per esempio in materia di provocato aborto, di monacazione forzata, di amore extraconiugale. -
Fra trionfi e sconfitte: la «politica della santità» dell'Ordine dei Predicatori. Ediz. multilingue
Nei suoi otto secoli di storia l'Ordine dei Predicatori ha sviluppato una 'politica della santità', dando corpo ad un originale disegno politico di costruzione e promozione del proprio ""santorale"""", che ha contribuito efficacemente ad affermare la propria identità e il proprio carisma. La promozione del culto e l'attivazione dei processi di canonizzazione sono serviti, inoltre, a salvaguardare l'unità di un Ordine religioso che ha conosciuto una diffusione davvero mondiale. Tuttavia, molti sono stati i processi iniziati e non andati a buon termine e non tutti i santi/e preconizzati/e hanno raggiunto la gloria degli altari (""""trionfi e sconfitte""""). Perché? E perché alcuni/e sono diventati/e santi/e nonostante l'indifferenza o la malcelata ostilità delle autorità centrali dell'Ordine e altri/e non lo sono diventati/e nonostante queste ne avessero autorizzato l'avvio e fortemente supportato l'iter canonico? Queste sono solo alcune delle domande alle quali i contributi di questo volume hanno cercato di rispondere."" -
Human flourishing: reflections from the Catholic tradition in Central Europe. Ediz. integrale
Prefazione Marian Kuna. -
Responding to the global pandemic as a systemic crisis-Rispondere alla pandemia globale come crisi sistemica. The economy of Francesco as a new paradigm-L’economia di Francesco come nuovo paradig...
This multi-author book is a response to the exhortations from Pope Francis to consider the Covid-19 pandemic as a sign of crisis in the current economic system, marked by unacceptable social inequalities and severe damage to ecosystems, yet also representing an opportunity to better understand the interconnected-ness of these systems and to envision new paradigms for their radical transformation. Our aim is for a multi-disciplinary analysis of the pandemic in order to expose the systemic features of this crisis, linking health in all its human and social dimensions with the economy and the natural environment. We also seek to envision new paradigms that support and enflesh the so-called “Economy of Francis,” which posits a holistic vision of relations between people, and between humans and creation. Questo libro multiautore nasce dalle recenti esortazioni di Papa Francesco a considerare la pandemia Covid-19 come un segno di crisi del sistema economico attua-le, segnato da disuguaglianze sociali inaccettabili e gravi danni agli ecosistemi, ma anche come un’opportunità di trasformazione radicale. Si intende realizzare un'analisi multidisciplinare della pandemia per mettere in rilievo gli aspetti sistemici di questa crisi, collegando la salute in tutte le sue dimensioni umane e sociali con l’economia e l’ambiente. In questo modo, si intendono anche tracciare nuovi possibili paradigmi che possano supportare ed incarnare la cosiddetta “Economia di Francesco”, che propone una visione olistica delle relazioni tra uomini, popoli e creato. -
Il giorno del Giudizio. Commento spirituale alle lettere di San Paolo ai Tessalonicesi. Ediz. integrale
Il presente volume vuole essere un esame approfondito di due lettere di San Paolo che presentano notevoli spunti di riflessione su argomenti che toccano da vicino alcuni tra i maggiori problemi di ordine morale ed esistenziale: la lotta tra le forze del bene e quelle del male, il senso della sofferenza e delle prove della vita, il valore della fede in Cristo, la via della salvezza, il giudizio finale, il trionfo di Cristo, l'avvento del Regno alla fine dei tempi. Certamente il tema escatologico costituisce il motivo dominante delle due lettere e si innesta nel fine parenetico e consolatorio delle epistole. La comunità di Tessalonica è provata dalla persecuzione, dall'ostilità e dall'avversione dell'ambiente in cui vive. L'Apostolo vuole infondere fiducia e coraggio. Esorta alla pazienza e alla fermezza, invita ad operare con sollecitudine per la diffusione del Vangelo, incita all'esercizio delle virtù cristiane per una vita integra e santa che sia di testimonianza e di sprone alle altre comunità e al mondo, e non tralascia di lodare i Tessalonicesi per i traguardi lusinghieri che hanno raggiunto nella vita spirituale e nella testimonianza evangelica. Rinfranca quindi gli sfiduciati e i dubbiosi rassicurandoli della venuta prossima del Signore e del ricongiungimento con i fratelli che nel frattempo hanno lasciato questo mondo. Le due lettere sono dunque percorse da una vena di speranza e da un anelito verso la patria beata e l'eterna unione con Cristo. Si avvicina sì il giorno del giudizio, ma coloro che vivono secondo l'insegnamento di Gesù nella fede e nella carità, non hanno nulla da temere, il giudizio finale sarà una sentenza di benevolenza e l'annuncio del premio atteso e sperato da chi con solerzia e fedeltà ha accolto e vissuto il Vangelo di Cristo e ha vinto le forze del male e delle tenebre con la luce intramontabile dell'Amore e della Verità del Signore Gesù. -
Nel soffio dello Spirito. Raccolta degli articoli apparsi sulla «Rivista di ascetica e mistica»
Il volume raccoglie una serie di scritti che l'autrice ha pubblicato in diversi momenti sulla «Rivista di Ascetica e Mistica». I temi sono molto diversi, ma uniti da un unico filo conduttore: la Mistica, intesa nel senso più ampio come esperienza profonda e autentica del divino e come presenza viva dello Spirito operante nell'intimo della coscienza e del cuore dell'essere umano. Attraverso l'esame della vita e del pensiero di personaggi quali Paolo Giustiniani, Elisabetta della Trinità, Tilde Manzotti, Valeria Carta, Teresa d'Avila, Giovanni della Croce e Caterina da Siena abbiamo un panorama esteso della spiritualità cristiana nei suoi vari aspetti. Due articoli dedicati l'uno al rapporto tra l'estasi e la contemplazione, l'altro alla metafora corpo/carcere impreziosiscono la raccolta con la trattazione di argomenti particolari che ci aiutano ad entrare nelle implicazioni teologiche e filosofiche dell'esperienza mistica. Un libro che eleva l'anima alla conoscenza dei più alti valori dello spirito e di alcune personalità che in modo esemplare li hanno saputi incarnare. -
La vegetazione nella Bibbia. Piante, fiori, erbe. Ediz. integrale
La vegetazione - in tutte le sue varie forme - è un'espressione della vita, che deriva a sua volta dal concetto biblico di creazione, proprio alla Bibbia. Le piante infatti sono organiche e viventi e quindi nel testo sacro appaiono come immagini della forza vitale del cosmo. Nel Salmo 1, nella dialettica vita-morte, si scelgono immagini di piante per descrivere la qualità del vivente. Il salmista dice: l'uomo pio è «come un albero che su rivi d'acqua è piantato, che dà i suoi frutti ad ogni stagione, le cui foglie mai appassiscono» (Sal 1,3c). E il profeta Geremia soggiunge: «L'uomo che confida in Jahve» è «come albero piantato presso l'acqua, verso il ruscello spinge le sue radici; non se ne accorge quando giunge il calore e permane verde il suo» (Ger 17,7-8). In territori privi d'acqua e aridi, le piante non solo sono immagine di vita, ma anche metafora della crescita, contrapposta alla stagnazione. Il profeta Isaia, per esempio, paragona Jahve, che semina «la giustizia e la lode» al modo in cui «la terra produce i suoi germi e il giardino fa germogliare i suoi semi» (Is 61,11). E il Cantico dei Cantici, inno alla primavera, descrive il quadro di come «riappaiono i fiori sulla terra [...] il fico emette le sue gemme e le in fiore eano profumo» (Ct 2,12-13). E il profeta Hoseaea parla di piante che sbocciano, germogliano e fioriscono (Os 14,5-7). Le piante inoltre significano «abbondanza». È quanto descrive il profeta Ezechiele: «Sul torrente, sulle sue sponde, cresce di qua e di là ogni albero da frutto, le sue foglie non avvizziscono mai né si esauriscano i suoi frutti; essi maturano ogni mese», in armonia di quanto si afferma in Deuteronomio: «Poichè Jahve, tuo Dio, sta per introdurti in una terra di frumento, orzo, viti, fichi e melograni, terra di oliveti» (Dt 8,7-8). Le metafore delle piante infine si proiettano nelle similitudini della vita umana. (Estratto dell'Introduzione). -
Con cuore semplice
«Con Cuore semplice» è una raccolta di poesie di carattere prevalentemente religioso, come i titoli di tre delle quattro sezioni suggeriscono: «Inni sacri», «Preghiere», «In memoriam». Con semplicità di spirito e nella più schietta sincerità di cuore, con uno stile estremamente comunicativo e confidenziale le liriche esprimono il sentimento religioso più profondo e la ricerca dei più alti valori dello spirito. Nella sezione ""Affetti"""" l'Autore esprime i sentimenti più puri e più profondi vissuti nei legami umani e nella contemplazione della natura. Con uno stile semplice ed essenziale, con una particolare attenzione alla levigatezza e alla musicalità del verso questo volume ci regala momenti di toccante lirismo e spinge a scandagliare il significato dell'esistenza umana e a scrutare il mistero infinito dell'universo."" -
Agiografie domenicane
L’agiografia fu un tipo di scrittura sacra praticata dai Domenicani con particolare assiduità e impegno, anche allo scopo di trasmettere ai fedeli contenuti dottrinali e morali altrimenti incomprensibili nei termini dell’alta teologia dei maestri. Duplice è il percorso tracciato dai dodici saggi pubblicati in questo volume. In primo luogo esso delinea una nuova proposta interpretativa del corpus delle fonti di Domenico di Caleruega, per poi mostrare come, l’immagine del Padre diventasse norma di vita, esempio di santità molto presente nella memoria e nella devozione dei suoi frati. -
Sogno e legittimazione. Ger 1,11-16 alla luce della letteratura accadica. Verso la revisione di un genere letterario. Ediz. integrale
Di fronte alla vastità del compito esegetico la Pontifica Commissione Biblica sostiene la necessità di una cooperazione interdisciplinare tra specialisti in diversi campi onde evitare quegli inconvenienti eventualmente apportati da rigide specializzazioni. Alla luce di ciò in questo volume è mio desiderio mostrare come una scienza profana quale l'assiriologia possa agevolare nella comprensione di testi veterotestamentari. -
ll ministero di Gesù nel Vangelo secondo Matteo. L'unità tra «dottrina» e «pastorale». Ediz. integrale
Il presente saggio esamina il rapporto tra «dottrina» e «pastorale» nel ministero di Gesù nel Vangelo secondo Matteo. Con l'uso del metodo narrativo si analizzano il punto di vista e la cristologia dell'Evangelista, la trama del suo Vangelo, la caratterizzazione del personaggio principale (Gesù), il ruolo dei personaggi, per chiarire che il titolo di «Maestro» riferito al Nazareno non è separato dalla sua azione di promozione di «percorsi di discepolato». Matteo propone Gesù come «Maestro» di sequela perché guarisce, libera, predica, dialoga, disputa, chiama alla conversione e invita i suoi interlocutori ad aderire al suo progetto di salvezza e a decidersi per il Regno. Questa sua scelta pastorale rivela un insegnamento su Dio e delinea un «volto» di Dio, che senza staccarsi dalla tradizione, mette in crisi gli antagonisti. -
Le ragioni della speranza che è in noi. Un percorso di teologia fondamentale: fondamento e credibilità della fede cristiana. Ediz. integrale
Lo scopo del testo è quello di mostrare il fondamento della speranza cristiana, la fede, e a mostrare le condizioni che rendono quest’ultima credibile e quindi degna di essere accolta e vissuta, nel momento in cui si traduce in speranza per gli uomini e le donne di ogni epoca storica. Esso è rivolto a chi è lontano dal mondo della fede, sia perché non credente, sia perché credente di un’altra religione o confessione cristiana, sia perché battezzato ma non credente, sia perché battezzato credente ma non praticante. Ma è anche rivolto a coloro che da tempo hanno scelto di seguire Gesù il Signore e che desiderano camminare in una conoscenza maggiore sull’oggetto e sulle ragioni della propria fede. -
La Salette. Il Mémoire e l'impegno sulla parola di Maria, luce e sale per l'attualità
La Salette, parola profetica è segreto ineffabile, ecco l'oracolo che Raissa e Jacques ci fanno ascoltare finalmente, sulle orme di Melania Calvat e Massimino Giraud, a traverso queste pagine finora celate. ""Vedete l'Europa in subbuglio, la società sull'orlo della rovina!,"""" proclamava già il vescovo di La Salette. """"Chi ci ha preservato, chi ci preserverà da disgrazie ancora più grandi, se non Colei che è venuta dall'alto sui nostri monti, per piantarvi un segno di raduno e salvezza, un faro luminoso, un serpente di bronzo..."""" (P. de Bruillard, Lettera pastorale della fondazione del santuario, 1° maggio 1852) Cresciuta nell'infelice Mariupol, fuggita nel 1940 dall'Europa della Shoà, Raissa ha incarnato in cuore suo, e nel poema Pietà da lei dedicato a Maria, """"Colei che piange"""", icona della Misericordia di Dio che intenerisce e salva. Jacques, invece, ha raccolto la divina indignazione della Figlia di Gerusalemme, """"schierata come armata"""" (Cant 6,10) contro gli idoli delle genti, è l'ipocrisia dei farisei. Oggi la guerra colpisce l'Europa ricca, e più che mai i scandali strappano le maschere. Guarderemmo verso la Montagna dello Spirito, ammonitrice e risanatrice? (Sal 121,2) Consumata dalla carità, da questo """"monte"""" Raissa prese il volo il 4 novembre 1960. Il 28 aprile 2013, festa di altri due apostoli mariani, marca il cinquantenario della morte, tutta francescana, di Jacques. Pubblicare il suo coraggioso manoscritto, che ebbe P. Garrigou Lagrange per censore, è pregio dell'Angelicum e dei domenicani romani alle soglie della ricorrenza. L'impavidità dei fanciulli di la Salette, Lourdes e Fatima, restii alle preferenza di persone, contagiò nel 1918 i sposi davvero convertiti, che attraversarono l'Europa in guerra per portarlo in Vaticano. """"Svegliare i dormiglioni"""" fu l'impegno romano che Maritain volle ancora svolgere, nel 1945, aiutato da Massignon (p. 607). Adesso, nel terzo millennio, lasciamoci pure interpellare, sul modo divino. Indifferenza e tiepidezza sono i contrari di Dio: le voci del suo amore sono gridi e ansimi (Is 42, 13-14)."" -
Roma e la risposta delle donne alla crisi. Dall’inizio del Cristianesimo ai giorni nostri
I saggi del volume esaminano da una prospettiva spirituale, socio-politica e culturale le storie di donne, nate o trasferitesi a Roma, che hanno affrontato coraggiosamente le crisi del loro tempo dall'inizio del Cristianesimo ai giorni nostri. -
Se canti... m'incanto. Repertorio di canti, testi ritmati e filastrocche per attività musicali e psicomotorie rivolte all'infanzia dal Nido alla Primaria
Questa pubblicazione vuole essere un contributo pratico alla didattica e pedagogia musicale, alla musicoterapia e alla logopedia, arricchendone lo specifico repertorio e materiale operativo già in uso, quindi è rivolta ad insegnanti di propedeutica musicale, didatti specializzati in metodologie Dalcroze, Orff, Kodàly, Gordon, Suzuki, operatori musicali a vario titolo, musicoterapeuti, logopedisti, educatori del Nido, della scuola dell'Infanzia, agli insegnanti della scuola Primaria che troveranno nella terza parte alcuni spunti per attività musicali interdisciplinari e, non ultimo, anche ai genitori e futuri genitori, che potranno trovare, nei testi, idee da aggiungere al proprio repertorio di canti e filastrocche utilizzate nella quotidiana relazione con i propri figli. Il repertorio è pensato per attività musicali e psicomotorie rivolte all'infanzia (0-10 anni) e comprende: Canti in varie tonality; Canti con metriche usuali e inusuali; Filastrocche; Suggerimenti operativi per ciascun brano. -
Tutti i Lieder e i lavori corali. Con testo originale a fronte. Ediz. bilingue
La comprensione dell'incredibile varietà di forme espressive e del carattere dei lieder di Franz Schubert dipende in gran parte anche dalla conoscenza dei testi. Perciò sono molto lieto che con l'apparizione di questo libro ora l'accesso all'universo dei lieder di Schubert sia sostanzialmente facilitato a molti amici della musica."" Questa infatti è la prima traduzione italiana completa delle composizioni vocali di Schubert: la necessità di un'opera come questa nasce in primo luogo dall'amore per i lieder. Questa passione ha prodotto un forte desiderio di comprendere a fondo il contenuto dei testi, vere e proprie composizioni poetiche dovute alla penna di autori, tra gli altri, del calibro di Wolfgang von Goethe e Friedrich von Schiller. Delle poesie di questi due autori è possibile reperire traduzioni in italiano, ma che dire delle liriche prodotte dai numerosissimi altri poeti sconosciuti ai più? Ritengo che la cosa possa essere di interesse anche per gli altri appassionati e in generale per tutti coloro che, pur apprezzando la musica, non hanno mai osato avvicinarsi al genere.""