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Tre amiche e una rivoluzione. La storia di Maria Dalle Donne
Nel 1799 Maria Dalle Donne è la prima laureata in medicina dell’università di Bologna, la più antica del mondo occidentale. Studiosa brillante e illuminata, lavorerà come ostetrica e fonderà una scuola per levatrici. Lucia, colta e raffinata, è una chef ricercatissima, mentre Teresa, vulcanica e intraprendente, è una pasticciera e un’imprenditrice di successo. Le vite di queste tre amiche, così moderne e indipendenti, si intrecciano sullo sfondo della Bologna di inizio ’800, che si prepara all’arrivo del grande Napoleone Bonaparte... Età di lettura: da 11 anni. -
Il coraggio del futuro
“Sedermi alla scrivania del Direttore Generale del Meyer mi ha permesso di mettermi in gioco sotto molteplici aspetti. Mi ha insegnato a guardare al futuro, ad abbracciare nuove sfide, a sperimentare cosa significhi davvero leadership. A rialzarmi dopo ogni caduta. Mai avrei pensato, però, che un ruolo del genere mi avrebbe dato la possibilità di ricomporre una più intima dimensione esistenziale, che affonda le sue radici nel lontano 1970. Precisamente nel 15 ottobre 1970.”rnNell’intreccio fra vita personale e vita lavorativa sta la cifra dell’esperienza di Alberto Zanobini nei suoi anni di direzione dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. In queste pagine, infatti, l’incalzante rendiconto di intuizioni, decisioni, realizzazioni, occasioni culturali non è mai disgiunto da un pensiero profondo, connesso alle esperienze personali e familiari. Dal 2015, Alberto Zanobini ha adottato un approccio innovativo, frutto anche delle esperienze maturate all’estero e del confronto costruttivo con altre realtà d’eccellenza, rendendo possibili cose che prima non si sarebbero potute neppure immaginare: un sistema di accoglienza delle famiglie dei pazienti pediatrici; la creazione di nuovi spazi per l’ascolto, la crescita, la cura e lo sviluppo di buone pratiche; la scelta di rendere l’ospedale un luogo piacevole dove passare una lunga degenza, un luogo colorato, accogliente, umano. Ma soprattutto il Meyer è diventato, e deve continuare a essere, un luogo in cui chi lavora è orgoglioso di dare il proprio contributo, dove è possibile coniugare una grandissima competenza in ambito clinico con un approccio umanistico alla persona per raggiungere non solo un traguardo strettamente sanitario, ma anche una nuova dimensione globale di salute. “Nella collana ‘La cura’, le scienze medico biologiche, umanistiche, letterarie e visive si integrano per creare una nuova cultura per i pazienti, i professionisti e i cittadini. L’obiettivo è promuovere i diritti fondamentali della persona malata o in condizioni di fragilità e diffondere una visione globale della medicina, e di altre scienze della cura a essa integrate, che tenga conto anche dei bisogni psico-emozionali e spirituali, considerati parte inscindibile dell’intero percorso di cura e valori fondamentali del vivere sociale.” Gianpaolo Donzelli -
Encefalon. Le carte da gioco. Ediz. illustrata. Con Carte
"La storia si ripete: mai chiudere in gabbia chi ha le idee, perché se esce dal recinto le zampilla ininterrotte. Così è stato. Durante il primo lasso di indotta prigionia ebbi a che fare con alcune immagini sformate, ottenute grazie all'applicazione di fogli a riverbero approntati con Flavia Mastrella per far sì che durante le performance teatrali abbia sempre me di fronte. Solo che le lamine a contatto vennero puntellate fuori bolla e questo generò delle minuscole aberrazioni che liberarono i cavalli. Sui fogli estesi, all'incrocio di due rette, il ronzino galoppava con me in sella. Le prime carte antipunto. O quantomeno le prime carte dove il punto è secondario.""""" -
Se muoio prima di svegliarmi
Da quando Alex è caduto da diciotto metri di altezza durante una arrampicata nella Gola di Avon, tutti credono che sia in coma e che difficilmente si sveglierà mai. Nessuno sa che è cosciente. Mentre la sua famiglia discute se interrompere le cure, e i suoi amici parlano di come la sua ragazza Bea debba andare avanti e rifarsi una vita, lui può solo ascoltare. Paralizzato e incapace di comunicare con chi gli sta intorno, Alex è tormentato dal senso di impotenza. Tanto più che comincia presto a sospettare che l'incidente che gli ha rovinato la vita non sia stato davvero un incidente. Del resto, più ci pensa e meno gli è chiaro come sia potuto scivolare, da scalatore esperto qual è. Ancora peggio, si rende conto che il responsabile è ancora a piede libero e che lui non è l'unico a essere in pericolo. Mentre ripercorre una serie di indizi del suo passato, Alex deve usare i sensi che gli sono rimasti per risolvere il mistero di chi ha cercato di ucciderlo, e cercare di proteggere coloro che ama, prima che decidano di lasciarlo andare una volta per tutte. -
In quieta anima felice
"Un canzoniere umile e a tratti silenzioso, composto in uno stato di felice e ritrovata solitudine; una solitudine quasi tutta meridionale, e perciò piena di luce, di forti contrasti - naturali ed emotivi - e soprattutto di vibrante memoria; una manciata di versi ispirati e motivati dalla disarmante bellezza del poco, dalla commozione e dal vivo stupore di fronte a un campo di ulivi, secolari, e prodigiosi, come sa essere la vita."""" Con queste parole l'autore descrive la sua prima raccolta lirica, un'opera che davvero raccoglie in sé - tra echi, citazioni esplicite e implicite, rimandi, suggestioni - un universo poetico che si vuole ampio, poroso, dilatato. Dalle atmosfere sospese di Luigi Ghirri alla poesia distillata di Eugenio Montale e Virginia Woolf, dai colori arsi di Vincent Van Gogh alla musica eterea di Claude Debussy: in queste poesie dal sapore antico, intimo, si registra una vicinanza - non scontata, faticosa, ma anche gioiosa - alla vita, alle piccole cose, e al dolore di ciascuno di noi." -
Il pensiero presente. Omaggio a Giulio Giorello
"Ho avuto una doppia fortuna. La prima: dei genitori che mi hanno spinto a pensare in modo autonomo e indipendente, lasciandomi la libertà delle letture più diverse, dagli albi a fumetti ai romanzi di avventure, e poi ai classici antichi e moderni, senza aver paura di quelli considerati (all'epoca) scandalosi, dall'Asino d'oro di Apuleio a Santuario di William Faulkner, a Lolita di Vladimir Nabokov o all'Ulisse di James Joyce. La seconda fortuna: un incontro già sui banchi del liceo Berchet con Ludovico Geymonat, diventato frequentazione assidua nelle aule della Statale. Filosofo e matematico insieme, ma anche antifascista militante e comandante partigiano, Geymonat aveva fatto rivivere a Milano discipline come logica, filosofia della scienza e storia della scienza, intese non come meri agglomerati di nozioni, ma come forme in cui si era storicamente dispiegato l'uso critico della ragione. Contestare e creare: questo dovete fare 'voi giovani', ci diceva allora."""" (Giulio Giorello) La straordinaria avventura del pensiero di Giulio Giorello, raccontata dalle voci e dalle testimonianze di chi lo ha incontrato e ne ha condiviso le appassionate esplorazioni tra filosofia, scienza e impegno civile." -
L' ospedale pediatrico: una comunità accogliente
Al centro del modello pediatrico della cura non c'è soltanto l'aspetto tecnico, medico, della salute, ma anche il tema della umanizzazione e dell'accoglienza. Quest'ultima si articola in molti e vari modi e comprende diverse attività: dal gioco all'insegnamento erogato in ospedale, dalla musica alla spiritualità, dal rapporto con la natura e l'orto alla pet therapy, dall'arte alla clown terapia. Soprattutto indica un atteggiamento di attenzione, di cura e di rispetto delle esigenze e dei bisogni dei pazienti più vulnerabili e delle loro famiglie, sia durante il ricovero che nelle delicate fasi del prima e dopo. Anche l'attenzione agli operatori, alle condizioni di lavoro, alla facilitazione nei rapporti umani e sociali che l'ospedale richiede sono aspetti fondamentali e imprescindibili. Questa attenzione si riflette sulla governance, per quel che riguarda l'organizzazione delle attività, e sinergicamente sulla progettazione degli spazi, nei loro aspetti funzionali, ambientali, estetici. Questo volume, frutto di un dialogo tra operatori sanitari, sociali e architetti, raccoglie modelli di pratiche ospedaliere pediatriche italiane con lo scopo di contribuire a migliorare l'offerta di servizi e di fornire utili elementi di riflessione che possono interessare medici, assistenti, tecnici della programmazione, della gestione e della progettazione e tutti coloro che a diverso titolo sono coinvolti in politiche sociosanitarie destinate ai minori. E testimonia anche quanto siano attuali, complessi e fondamentali questi modelli di cura. -
I libri si sentono soli
"I libri vivono una vita propria che si incrocia con la nostra. Se li lasci abbandonati sugli scaffali per troppo tempo si intristiscono. Non basta comprarli e leggerli. Vanno vissuti, curati, consumati, soprattutto quelli che ti sono piaciuti di più o che ti hanno colpito, emozionato, magari turbato. Devi continuare a viverli anche dopo che hai finito di leggerli. I libri si sentono soli Luigi, come noi"""". Le parole di un padre al figlio passano il testimone di una biblioteca di famiglia e di tutte le storie che quei libri, raccolti per tre generazioni, hanno l'impazienza di raccontare. Luigi Contu le insegue con l'intuito del cronista e la grazia dello scrittore, in un'indagine che parte da un appunto perduto per dare vita a un appassionante viaggio che attraverso i libri conduce nella storia di una famiglia, intrecciata con le vicende italiane, dai primi del Novecento ad oggi. Tra epiche imprese di banditi sardi, pagine di diari in trincea, testi futuristi e una poesia ritrovata di Ungaretti, """"I libri si sentono soli"""" è un romanzo di avventure letterarie, per chi ama i libri e i segreti che nascondono." -
Le lacrime dei pesci non si vedono
Vittorio, voce narrante e protagonista, rievoca la sua vita e il suo passato da pescatore, a partire dal giorno in cui, nel paese dov'è nato, un misterioso fenomeno ""avrebbe posto fine alla notte"""". Ciò che al momento appare come un ammaliante sortilegio, ben presto si rivelerà in tutta la sua reale crudezza: è il 1949, l'inizio, per quei luoghi, di un'era industriale che in breve avrebbe mutato la vita di una comunità da secoli dedita alla pesca, all'agricoltura e al sale. Vittorio tenta di resistere alla metamorfosi del suo piccolo universo, intuendo che il benessere economico di quei primi anni avrebbe un giorno lasciato il posto a un ambiente sempre più contaminato e a un sempre più alto numero di vittime. Un'immensa distesa di pesci agonizzanti, a ricoprire l'intera baia e dovuta allo sversamento di sostanze tossiche, per il giovane pescatore sarà l'innesco per intraprendere un picaresco viaggio, alla ricerca dello """"straniero"""" che ritiene responsabile di quel disastro ecologico. Fra finzione e realtà, """"Le lacrime dei pesci non si vedono"""" è un romanzo avventuroso, una storia familiare ricca di colpi di scena e di rimandi al mito e alla storia. Vicende immaginarie, che rinviano a fatti veri dell'intera storia siciliana, quale nodo centrale per comprendere scelte politiche che hanno determinato il percorso spesso drammatico dell'isola, come dell'intera nazione."" -
Battiato. Cafè Table Musik
"Franco Battiato ha attraversato molti luoghi differenti lungo l'arco del suo percorso musicale, durato oltre quarant'anni. Tuttavia, all'interno di questo ampio cammino, la produzione che va dalla fine del 1974 a tutto il 1978 rimane ancora oggi troppo poco conosciuta. Durante gli ultimi venti anni ho sollecitato più volte lo stesso Battiato e alcuni dei musicisti che avevano partecipato alla realizzazione di questi album in modo da poter ritrovare qualcosa di scritto, ma senza risultati: nessuno ricordava che fine avessero fatto i materiali originali. Nel 2021, il ritrovamento di alcune partiture ha gettato una luce diversa sullo sviluppo autorale di Battiato, che abbandona il suo amato sintetizzatore con cui ha realizzato i primi dischi da solista per esplorare a fondo l'universo sonoro degli strumenti acustici: il pianoforte, la voce e il violino. Questo libro vuole gettare uno sguardo dettagliato sulla produzione sperimentale di un compositore che si è sempre rifiutato di utilizzare il proprio talento in maniera prevedibile, evitando di dare importanza alle aspettative sia dei critici che del pubblico. Anche quando il successo lo aveva raggiunto, egli ha sempre proposto a chi lo seguiva delle scelte controcorrente. Nessuno sapeva mai cosa aspettarsi da lui e questo era indubbiamente uno dei suoi punti di forza."""" Dall'introduzione di Carlo Boccadoro Un saggio che ci accompagna, con competenza e acume, alla scoperta di un Battiato inedito e ancora poco conosciuto, nel quale riscontriamo però tutti quei tratti di estro, lungimiranza e genialità che abbiamo imparato ad amare nelle sue canzoni." -
Il distruttore di sogni
S. è uno scrittore di successo e il suo romanzo più importante, Il distruttore di sogni, sta per diventare un film firmato da un celebre e rinomato regista. Benché S. sia stato coinvolto nella stesura della sceneggiatura, tuttavia si mostra distaccato, quasi disinteressato alla trasposizione del suo romanzo, perché la sua mente torna sempre al ricordo di Giulia, la donna che sei mesi prima, dopo due anni di relazione, lo ha abbandonato. Trascorrono i giorni e il ricordo di Giulia, costante, ossessivo, porta S. a ripercorrere ogni momento della loro storia: quando l'aveva incontrata casualmente la prima volta, quando lei gli aveva chiesto di parlarle del romanzo le aveva rivelato la prima verità inconfessabile, chi c'era dietro la protagonista del famoso romanzo. Una mattina, all'improvviso, Giulia rientra nella vita di S. che, felice come non mai, vorrebbe sapere dove sia stata in quei mesi, ma la donna rimane vaga. In realtà, la Giulia che torna da S. è mossa da desideri contrastanti, cerca di metterlo alla prova, di sondarne l'animo, di smascherarne le menzogne, nel tentativo disperato di ricomporre, anche lei, i pezzi di una storia che in qualche modo sembra appartenerle. Durante un viaggio in Francia, che dovrebbe servire a Giulia per superare un trauma infantile, una verità che S. non può neppure immaginare investe la coppia come un terremoto, portando con sé il furore della vendetta e tutto il peso del passato. Un romanzo intenso, radicale, coinvolgente, che narra la tragedia di un uomo che si scopre metaforicamente cieco malgrado tutta la sua intelligenza, incapace di interpretare la realtà di cui è egli stesso protagonista e vittima del suo narcisismo; e la lotta disperata di una donna contro se stessa, in difesa di una identità negata, derubata, messa in crisi. Ma anche un libro sul potere della letteratura: capace di cambiare le carte e di riscrivere la storia, assegnando a ciascuno la parte che gli spetta, restituendo la voce a chi l'aveva perduta. -
L' arte dell'esperienza
L'arte dell'esperienza è una riflessione necessaria sulla funzione pubblica dell'attore, ossia sull'importanza della rappresentazione dell'esperienza umana. È un libretto d'istruzioni che spiega in modo semplice e diretto i meccanismi intimi e filosofici che legano interprete, personaggio e spettatore. Rappresentare l'esperienza umana tramite la recitazione non è utile solo per divertirci o appassionarci con quello che vediamo su un palco in teatro, o su uno schermo, non è d'interesse collettivo solo come specchio emotivo e identitario, cosa che d'altra parte, già di per sé, sarebbe sufficiente. L'esperienza della recitazione può essere anche un potentissimo strumento didattico e pedagogico. Recitare aiuta ad acquisire competenze emotive fondamentali. Gli attori sono operai delle emozioni; i loro strumenti, i loro mattoni, sono i sentimenti umani e l'alfabetizzazione emotiva - imparare a conoscere, riconoscere e gestire le nostre emozioni e quelle altrui - è il primo passo per recitare bene, ma anche per risolvere gravi urgenze sociali come bullismo, discriminazioni, violenza di genere e razzismo. -
Pensa solo al salto. Un libro per ragazze
La vita delle donne scorre attraverso tappe decisive e momenti di svolta. Ma l'appuntamento più emblematico con il destino si concretizza in un metaforico salto in avanti: un cambiamento necessario a rivoluzionare se stesse. Protagoniste di questo libro sono ""ragazze"""" antesignane e fondatrici, libere e audaci, che nel corso della loro vita - e nei secoli - hanno saputo dare esempi fondamentali di realizzazione di sé e delle proprie aspirazioni. Donne del mondo dell'arte e della letteratura, come Virginia Woolf, Gertrude Stein, Lady Mary Wortley Montagu, Grazia Deledda, Christine de Pizan, Jane Austen, Alba Gian Ferrari e Mary de Rachewiltz, che si sono misurate con il loro tempo, i pregiudizi sociali, le ambizioni personali, i progressi della scienza, la vocazione letteraria o artistica, la relazione con gli altri. Ma hanno dovuto fare i conti soprattutto con se stesse e con il loro """"giardino segreto"""", custode esclusivo di sentimenti, pulsioni, vittorie e sconfitte. Eletta Flocchini ci conduce in un viaggio che attraversa le vite di alcune grandi protagoniste della storia, un percorso avvincente come un romanzo, costellato di nuovi inizi e imprese eroiche femminili, che trovano realizzazione e compiutezza in una precisa dimensione, lontano dai clamori, a contatto con la natura e con la vera essenza di sé."" -
La versione di Ivan. Storia di un resistente negli anni del populismo
Ivan Scalfarotto, da attivista, parlamentare, membro del governo, è stato protagonista e testimone diretto di alcune delle più importanti battaglie politiche degli ultimi dieci anni: dalla legge sulle unioni civili approvata tra mille ostilità al percorso accidentato della riforma costituzionale, dal naufragio del DDL Zan alla tumultuosa ascesa e caduta dei Governi Conte. Fedele a una passione per le idee e i diritti da difendere che gli è costata in più occasioni violenti attacchi dagli oppositori, e anche diverse salve di fuoco amico. Oggi che da alcune di quelle battaglie sono nate leggi dello Stato, e sono cresciute nuove sensibilità, Scalfarotto ripercorre la cronaca politica di questi anni, ne svela i retroscena inediti, e soprattutto invita ad avere il coraggio di un pensiero diverso per affrontare i tempi difficili che stiamo vivendo. ""Al mondo chiuso e costruito sulle paure dei populisti e dei sovranisti, dobbiamo contrapporre un'idea speculare e alternativa. È la Repubblica, quella disegnata dalla Costituzione: una società aperta e mobile, inclusiva e accogliente, laica, fatta di diritti e di doveri, che celebra le proprie differenze come una ricchezza e rimuove gli ostacoli che si frappongono all'uguaglianza tra i cittadini. Un Paese consapevole delle proprie possibilità e capace di farne l'uso migliore."""" (Ivan Scalfarotto)"" -
Coppie. Storie di desiderio e trasgressione
Giuseppe Cruciani racconta senza pregiudizi, con ironia e molta curiosità, quegli oggetti instabili che sono le coppie. Due persone che stanno insieme camminano come un equilibrista sul filo, ogni sbandamento può provocare una caduta fragorosa. Eppure, molti schivano gli inciampi e trovano in un’altra persona un punto di stabilità: talvolta con facilità, altre volte, come in questo libro, seguendo percorsi imprevedibili. In questi “comizi d’amore” contemporanei, Cruciani raccoglie le storie di coppie giovani e mature, vicine o a distanza, ne racconta i capricci, le sorprese quotidiane, il sesso e l’amore, gli eccessi e le abitudini. Un inedito prontuario contro il logorio della coppia moderna, che sfida anche gli argomenti degli scettici più accaniti. -
«Friends», amanti e la Cosa Terribile
"Salve, il mio nome è Matthew, anche se potreste conoscermi con un altro nome. I miei amici mi chiamano Matty. E dovrei essere morto."""" Inizia così l'avvincente storia dell'acclamato attore Matthew Perry, che ci accompagna in un viaggio che va dalla sua infanzia, segnata dal desiderio di emergere, al raggiungimento della fama e poi alla dipendenza e al recupero, dopo essere stato in fin di vita. Prima delle frequenti visite in ospedale e dei periodi di disintossicazione, c'è stato un Matthew di cinque anni, che viaggiava da Montreal a Los Angeles dividendosi tra i genitori separati; un Matthew di quattordici anni, stella del tennis canadese; un altro Matthew ancora, che a ventiquattro anni ha ottenuto l'ambitissimo ruolo da co-protagonista nel cast della serie più attesa del momento, allora chiamata Friends like us (divenuta poi famosa in tutto il mondo col titolo di Friends)... e molti altri ancora. Nelle pieghe di una storia straordinaria che solo lui poteva scrivere - e con la voce appassionata, esilarante e calorosamente familiare che lo caratterizza -, Matthew Perry racconta senza reticenze la famiglia che lo ha cresciuto (e che lo ha anche lasciato a se stesso), il desiderio di riconoscimento che lo ha spinto verso la fama e il vuoto interiore, che non poteva essere colmato nemmeno dalla realizzazione dei suoi sogni più grandi. Ma racconta anche la pace che ha trovato nella sobrietà, e come ha vissuto l'immenso successo di Friends, condividendo aneddoti sui suoi compagni di cast e sulle altre star che ha incontrato lungo il cammino. Schietto, consapevole e venato dall'umorismo che abbiamo imparato a conoscere, Perry descrive in modo vivido la sua battaglia contro la dipendenza da alcol e droghe e il motivo per cui, nonostante avesse apparentemente tutto,, nulla riusciva a renderlo felice. """"Friends, amanti e la Cosa Terribile"""" è un memoir intimo e illuminante, che offre una mano tesa a chiunque stia lottando per la sobrietà. Brutalmente sincero, divertente e a tratti tragico... Prefazione di Lisa Kudrow." -
Collemammole
Storico dell'arte di chiara fama, Alessandro Marabottini nutriva numerosi altri interessi, coltivando la pittura e la scrittura. È infatti autore anche di opere narrative quasi tutte inedite. Tra esse spicca questo corposo romanzo storico dal sapore autobiografico, che ha come sfondo la villa di Colleramole - nel romanzo Collemammole - situata sulle colline dell'Impruneta nei pressi di Firenze. Da qui ha origine la saga della casata dei Guidotti, a partire dal neobarone Ippocrate fino ad arrivare a Guido, suo ultimo discendente e voce narrante. Le vicende della famiglia non sono solo legate alla villa ma a numerosi altri luoghi, dall'Africa alla Scozia e, per restare in Italia, a Livorno e a Messina - città di origine di uno dei rami della famiglia - che nel romanzo viene ampiamente descritta nelle tragiche circostanze del terremoto del 1908. Ma Collemammole resta il punto di ancoraggio di una vicenda familiare e personale, il luogo dove i destini si intrecciano nello scenario dell'Italia post-risorgimentale, e dove, attraverso le microstorie dei tanti personaggi che qui si avvicendano, si raccontano diverse guerre, l'avvento della dittatura fascista e gli sconvolgimenti sociali avvenuti tra la metà dell'Ottocento e il secolo successivo. Pubblicato in occasione del decimo anniversario della morte dell'autore, scomparso nel 2012, questo romanzo inedito, dall'animo classicheggiante ed eroico, arriva in libreria in una edizione corredata da dipinti autografi e fotografie. -
L' arte dei prodotti eccellenti. Incantare i clienti con l'esperienza di un marchio di qualità aumentata
In un'ottica contemporanea, in cui le aziende mirano al raggiungimento di obiettivi di guadagno in tempi rapidi e perdono di vista il senso della pazienza e della cura, i marchi italiani spiccano per la loro capacità di creare prodotti di qualità superiore, in grado di resistere sia alla concorrenza del mercato che all'usura del tempo. Perché? Lo spiega, in queste pagine, Riccardo Illy, presidente di Polo del Gusto. Anche in un'era di forte concorrenza sul mercato, infatti, il Gruppoilly è rimasto ai vertici dell'industria del caffè semplicemente utilizzando gli ideali e i valori chiave del business italiano: una ricerca della qualità e della eccellenza, che non è disposta a scendere a compromessi per competere sul prezzo; una attenzione alle tecniche tradizionali, alla storia del prodotto e del marchio, capace al tempo stesso di adottare l'innovazione quando si dimostra vincente; e un impegno nella creazione di un prodotto che ""faccia bene"""" non solo a produttori e consumatori, ma a tutta la filiera dei lavoratori, al Paese e al pianeta, in un'ottica - sorprendentemente moderna - di rispetto e tutela delle risorse. In una parola: Incanto. Attraverso il suo esempio emblematico, e raccogliendo le testimonianze dirette di altre aziende a conduzione familiare che hanno fatto, e ancora fanno, la storia del business italiano e internazionale (si pensi a Riva 1912, Domori, Pintaudi, Mastrojanni, Bisazza, Zegna, Agrimontana, Damman Frères e molti altri), Riccardo Illy ci conduce all'interno della sua attività, mostrando al lettore le sue carte vincenti e descrivendo, con amore e passione, cosa significa fare impresa e farla bene secondo gli standard aziendali italiani che hanno portato il sogno di suo nonno a diventare una realtà apprezzata in tutto il mondo."" -
Fede, speranza e carneficina
In oltre quaranta ore di conversazioni private con il giornalista Seán O'Hagan, Cave si immerge nel suo mondo interiore per riflettere su ciò che davvero muove la sua vita e la sua creatività. Affrontando temi come fede, arte, musica, libertà, lutto e amore, questo volume ripercorre con sincerità la vita di Cave, dall'infanzia a oggi: i rapporti sentimentali, l'etica del lavoro e la sua profonda trasformazione negli ultimi anni. ""Fede, speranza e carneficina"""" è lo slancio di speranza e ispirazione di un artista visionario."" -
Nanda e io. I miei anni con Fernanda Pivano
«Aveva un braccio al collo, ma sentiva che il mondo le dava ancora ascolto. Rivolse come sua abitudine lo sguardo oltre il soffitto alla ricerca delle parole e mi dettò senza dubbi o esitazioni un articolo che rivelava il fallimento dei suoi sogni, ma non dell’entusiasmo di chi quei sogni ancora li aveva. Diceva che negli spazi sotto la luna, dove quei ragazzi avevano parlato di fiori e fatto l’amore, qualche anno dopo si era finiti a parlare di come far arrivare l’acqua calda nelle soffitte. Si era finiti a parlare di rinunce e del pericolo dei sogni. Del prezzo del petrolio e delle armi. Poi Nanda mi guardò negli occhi. “La storia la fate voi ragazzi con i vostri capelli lunghi, figli di puttana che non siete altro!” A lei, che i beat li aveva conosciuti molto bene, non restava che augurare a noi, nuova generazione di giovani sconsolati, di fare almeno qualcuna di quelle azioni libertarie.» È con dolcezza e grandissima stima che, in queste pagine, Enrico Rotelli racconta Fernanda Pivano: lo fa in qualità di suo assistente – lo è stato dal 2004 – ma soprattutto con la veemenza di un giovane non ancora trentenne che, di fronte a un futuro incerto, sogna l’avventura della rivoluzione e della letteratura. È stato al suo fianco negli ultimi anni, aiutandola nella stesura dell’opera forse più importante di tutte: la sua autobiografia. E ora, in questo toccante memoir che ha il sapore di un romanzo di formazione, rivive quegli anni, i viaggi, gli incontri con i migliori geni di un’epoca passata ma non per questo perduta, anzi sempre viva e vibrante di generazione in generazione, e compone così il ritratto – intellettuale e profondamente umano – di una delle figure più autentiche e dirompenti della letteratura italiana.