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Le sfide di oggi alla luce della teoria generale dei sistemi
La realtà attuale del mondo presenta caratteristiche del tutto nuove rispetto a quelle sperimentate in precedenza nella storia dell'umanità, per cui oggi noi dobbiamo trovare risposte nuove a domande nuove. La Teoria Generale dei Sistemi, frutto di una geniale intuizione di Ludwig von Bertalanffy, offre una originale visione unitaria di tutta quanta la realtà, poiché tutte le cose, atomi e molecole, stelle e galassie, vegetali e animali, individui umani e società, risultano essere sistemi, insiemi di elementi in interrelazione. Le leggi dei sistemi, che questo libro cerca di enucleare e descrivere, risultano comuni a tutte le realtà e di avere quindi una validità universale. Identifichiamo poi queste leggi generali dei sistemi come quelle che governano l'evoluzione, dal big bang iniziale ad oggi. Guardando così tutte le cose come sistemi e sistemi di sistemi in progressiva crescita qualitativa, vediamo illuminarsi di una luce nuova anche l'essere umano, le culture, i sistemi etici e quelli religiosi, così come la stessa storia nel suo processo attuale di mondializzazione. Questo libro vuole dunque offrire il risultato di un lungo lavoro di approfondimento in questa direzione, un'avventura esaltante in cui, davanti a qualsiasi realtà, scopriamo meravigliati che essa è un sistema, che può essere quindi spiegata con le leggi della Teoria Generale dei Sistemi aprendo all'umanità un futuro luminoso orizzonte. -
Non sono un pesce rosso. Se voglio posso cambiare, e in meglio
Come racconta, in un simpatico aneddoto di vita animale, Anthony De Mello: ""Una signora, volendo cambiare l'acqua della vaschetta dei suoi pesci rossi, li trasferì nella vasca da bagno per alcuni minuri. Era convinta che i pesciolini gioissero di quello spazio maggiore. Ma quando tornò a riprenderli, enorme fu la sua sorpresa nel vedere che nuotavano in tondo in un angolo, proprio in uno spazio corrispondente alle dimensioni della loro vaschetta"""". Un esempio molto emblematico se riferito e applicato alla nostra vita quotidiana."" -
Ottavo sacramento
"Spiccioli di senso e inni d'amore, nostalgie in essere e passioni in progress attraverso questa raccolta poetica di un ventennio nella vita di Claudio Cianfaglioni, poliedrica figura di studioso che esplora, come lui stesso ama dire, """"quelle zone di frontiera, al confine tra poesia, filosofia e teologia""""."""" (dalla prefazione di Gianni Maritati)" -
Dadi in tavola
“Dadi in tavola” è il libro che contiene il lavoro svolto dal 2011 dall’autore, Giuseppe Marzulli, biologo esperto in nutrizione umana, che ha ideato un metodo per elaborare menù dietetici bilanciati. Racconta l’autore: >. La dieta Dadi è una “dieta associata” ovvero una dieta in cui occorre costruire il “dado” ogni volta che si consuma cibo, così da realizzare nel piatto, nell’intestino e poi nel sangue dopo l’assorbimento, le giuste proporzioni tra i nutrienti: carboidrati, proteine e grassi. Il volumetto è un libro scientifico, destinato a professionisti ed esperti di alimentazione. Tuttavia il libro presenta dei capitoli con degli esempi utili ed accessibili a tutti, per poter assaggiare concretamente i menù bilanciati coi “dadi” e scoprirne gli effetti salutistici. -
San Costanzo Martire. Tra storia, fede, tradizione e religiosità nella comunità di Montorio nei Frentani
Scorrendo queste pagine si ha la netta percezione di entrare in uno sguardo d'amore, quello dell'autrice, che sa vedere dentro e oltre il fenomeno, sa cogliere in ogni cosa la vita che la origina e la conseguente bellezza che vi si esprime. A corredo di questo sguardo c'è una competenza, una professionalità che si fa ricerca storica attenta, aperta e intelligente che sa cogliere la devozione e i sentimenti che i fatti e i gesti esprimono. Si coglie come la vicenda dell'arrivo delle reliquie di San Costanzo Martire, la risposta di fede da parte del popolo di Montorio dei Frentani e la conseguente devozione attraverso la quale si è espressa e incarnata quella fede, nel tempo, si sono sedimentate nella coscienza collettiva degli abitanti di questo meraviglioso Borgo del Molise, e ne hanno definito l'identità. Identità che esprime un intreccio formidabile tra fede e vita e viene continuamente riaccolta e alimentata dall'annuale ripetersi della Festa."" (dalla Prefazione di Mons. Gianfranco De Luca - Vescovo di Termoli-Larino)"" -
Accompagnamento spirituale e comunitario personale nella spirtualità dell'unità
L'obiettivo di questo studio è descrivere il tipo di accompagnamento spirituale che si dà nella spiritualità dell'unità evidenziando come esso sia al tempo stesso comunitario e personale. Tale accompagnamento si basa sulla pratica del comandamento dell'amore scambievole che porta a sperimentare la presenza del Risorto (di ""Gesù in mezzo"""" secondo l'espressione di Chiara Lubich): è lui ad operare da primo e vero accompagnatore nell'ordinaria vita di comunità. Come espressione di questo accompagnamento e a suo sostegno, si stagliano anche delle specifiche pratiche utilizzate per alimentare l'amore e l'aiuto reciproco tra le persone: il patto, la comunione delle esperienze sulla Parola di vita, la comunione d'anima, i colloqui personali, l'ora della verità. In questo modo la singola persona, per il suo cammino spirituale, riceve forza da """"Gesù in mezzo"""" presente sia nell'insieme della comunità sia nella multiforme varietà delle relazioni interpersonali. A questo accompagnamento ordinario interno alla vita comunitaria si affianca anche un accompagnamento che il singolo di tanto in tanto riceve da una persona esterna alla comunità e particolarmente qualificata. Questa relazione di aiuto è in linea con la spiritualità dell'unità perché basata anch'essa sulla presenza del Risorto tra accompagnatore ed accompagnato e perché, aiutando il singolo nel suo impegno personale a conformarsi sempre più a Cristo, favorisce anche il suo impegno a edificare, cioè a rendere sempre più visibile, la presenza di """"Gesù in mezzo"""" nella comunità di appartenenza."" -
Un nuovo modello sociale. Scritti di Mario Giostra
La reciprocità agapica, ispirata alla dottrina cristiana e all'insegnamento di Chiara Lubich, è il modello che dovrebbe guidare tutte le forme di relazione interpersonale. Mario Giostra (1960-2019), operatore nel settore delle tossicodipendenze, ha evidenziato nei suoi lavori come questo approccio originale possa generare risultati sorprendenti in ogni tipo di azione sociale. -
Crisi del cristianesimo. Saggio su religione e modernità
Che il cristianesimo sia in crisi, è opinione diffusa. Una crisi posta soprattutto dalla genesi storica della società moderna e dalla cultura storicista che ne caratterizza ampi tratti. Il libro dà conto delle differenti e divergenti risposte date dal pensiero cristiano alla crisi moderna, suggerendo che sia questo l'ambito in cui dovrebbe muoversi il dialogo ecumenico. -
Imeldific
Imelda Marcos è stata First Lady delle Filippine per ventuno anni, durante i quali si ritiene che lei e suo marito, Ferdinand, abbiano accumulato illegalmente un patrimonio di 24 miliardi di dollari, in parte ancora occultato. Il suo ""vizio"""" di avviare progetti architettonici ostentati, utilizzando fondi pubblici, è stato definito nel linguaggio comune """"Imeldific"""". Nel 1966, Ferdinand Marcos emanò il decreto esecutivo n. 60, per l'istituzione del Centro Culturale delle Filippine, e nominò il suo consiglio di amministrazione; il consiglio elesse Imelda come presidente, conferendole il mandato legale di gestire i fondi del neonato istituto. Il PCC è considerato il simbolo centrale del """"complesso di edifici"""" di Imelda Marcos, da lei stessa definito il """"santuario dell'anima filippina"""". Le sue colossali strutture in cemento di stampo modernista vennero progettate dall'architetto filippino Leandro Locsin. In queste pagine, Giovanna Silva esplora il patrimonio del Paese, illustrando fotograficamente il dialogo tra l'architettura e la storia."" -
Lars Fredrikson. Ediz. illustrata
Published on the occasion of Lars Fredrikson's retrospective exhibition at the Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain in Nice, organized in collaboration with the Nouveau Musée National de Monaco and the artist's son, this book is the first monograph dedicated to the radical Swedish painter, draftsman, sculptor, and precursor of sound art (1926-1997). Over his long career the artist produced a vast and multidisciplinary corpus of works that aimed to question our perception - the borders between the visible and the invisible, presence and absence, inside and outside. The publication plays on the multiple rebounds and echoes in Fredrikson's works, in particular his nonlinear approach to art, his bodily exploration of vibrations, and his constant aim to grasp the invisible waves and frequencies that surround us - to render palpable the unseen that is actually right before our eyes. -
1 Million Roses for Angela Davis. Ediz. inglese e tedesca
"Un milione di rose per Angela Davis"""" era il motto di una campagna di solidarietà nata nella Germania dell'Est tra il 1970 e il 1972 a sostegno di Angela Davis, filosofa americana, femminista, comunista e rivoluzionaria del Black Power, accusata di terrorismo in California. Il movimento ha saldamente ancorato l'""""eroina dell'altra America"""" nella memoria culturale di un'utopia sociale ormai scomparsa, e che dopo la sua assoluzione l'ha accolta come ospite di Stato. Da parte sua, Angela Davis sperava in un movimento internazionalista che promuovesse una democrazia socialista, femminista e non razzista, l'antitesi delle sue esperienze di violenza e oppressione in quanto donna nera negli Stati Uniti. Questo momento di speranza costituisce il punto di partenza storico per la mostra all'Albertinum di Dresda (2020-21), che presenta materiali d'archivio, ritratti di Davis realizzati da pittori statali della DDR e opere di artisti contemporanei incentrate sulle questioni per le quali la filosofa si è battuta all'epoca, e che ancora oggi presentano un carattere d'urgenza." -
Mug cakes al cioccolato. Pronte in 2 min al microonde!
"Chi può resistere al cioccolato alzi la mano! Al latte, bianco o fondente, in qualunque forma si presenti è sempre un compagno graditissimo che risolleva il morale anche nelle giornate più buie. In versione mug cake forse non l'avrete ancora sperimentato, ma ci vuole così poco che sarebbe un vero peccato non affondarci il cucchiaio! Servono solo cioccolato di buona qualità, un paio di altri ingredienti sempre in dispensa, una mug (una tazza alta e stretta, non è niente di misterioso o complicato!) e un forno a microonde. E in cinque minuti avrete un dolce morbido e avvolgente da gustare sul divano, magari accoccolati sotto una coperta, con il vostro libro preferito, la tv accesa, una musica rilassante in sottofondo o quello che più vi piace. Insomma, non bisogna essere sempre iperattivi e multitasking... a volte va bene anche una sana, sanissima pigrizia! Quando ci vuole, ci vuole! Lasciatevi ispirare dal libro e scegliete la versione che più vi seduce in questo momento, date una bella mescolata e via, il gioco è fatto. Gustatevi la vostra mug cake in santa pace, poi ne riparliamo.""""" -
Giacobini di provincia. Diario dell'esilio di Giambattista Franchi di Veroli e lettere di Onofrio Fiani di Torremaggiore
Appartengono al periodo 1801-1808, tra fiducie, speranze e delusioni, le lettere, finora inedite, di Onofrio Fiani da Torremaggiore (dove era nato il 10 settembre 1761, sacerdote dal 24 novembre 1785, accademico Sabezio e professore di diritto nell'Università di Castro) a Giambattista Franchi de' Cavalieri di Veroli, esuli in Francia per le loro idee giacobine. Dopo aver dimorato insieme nei mesi d'esilio trascorsi nel 1801 a Milano, Onofrio rientrò in patria alla fine di quell'anno, continuando a scrivere all'amico Giambattista, che solo il 2 settembre 1805 intraprese l'avventuroso viaggio di ritorno verso Roma, le cui tappe concludono le pagine di un quaderno in forma di diario da lui iniziato nel 1799. Un destino diverso avrebbe poi riguardato i due compagni d'esilio: dopo un breve ritorno all'insegnamento, Fiani si ritirò infine a Lucera, dove morì il 14 febbraio 1821, ormai debilitato nella psiche e minato nel corpo. Giambattista, invece, grazie anche alle sue competenze giuridiche e amministrative, contribuì al riassetto dello Stato pontificio: primo Gonfaloniere a Veroli, Commissario alle strade e, più tardi, Commissario di guerra durante i moti di Pontecorvo. -
Riflessi della grande guerra tra ciociaria e alta terra di lavoro
L'ampia regione compresa tra Ciociaria e Alta Terra di Lavoro, prima che l'istituzione della provincia di Frosinone ne ridisegnasse nel 1927 le attuali configurazioni amministrative, partecipò alle vicende della Grande Guerra come tutto il resto dell'Italia. Non fu teatro di azioni militari, come sarebbe tragicamente avvenuto nei mesi cruciali dell'occupazione tedesca del '43-'44, conobbe tuttavia e sperimentò sulla pelle della propria popolazione. già provata dal terribile terremoto della Marsica del 13 gennaio 1915, ogni aspetto e conseguenza della mobilitazione generale del mese di maggio 1915. -
La funzione e il valore della metamorfosi nella Commedia di Dante
"Cinque anni con Dante. Verso il settimo centenario (1321-2021)"""". In compagnia di Dante è possibile esplorare l'universo umano e i moti del suo manifestarsi nella storia. Di qui la proposta del Centro di Studi Sorani, al di là di ogni confine di spazio e di tempo, se universale è il patrimonio del poema. Marcello Carlino apre e condurrà il cammino. L'ispirazione nacque ascoltandolo parlare della metamorfosi nella """"Commedia"""". E fu lo spunto del viaggio, in movimento, come il lettore già """"vedrà"""" attraverso le pagine di questo primo saggio, donde la trasformazione diviene dramma vitale alla ricerca del paradiso perduto e da ritrovare. (Dalla Premessa di Luigi Gulia)" -
La similitudine nell'architettura della «Commedia» di Dante
In retorica la similitudine appartiene alla specie delle figure di pensiero, incaricate tanto di compiti ornamentali, quanto, e soprattutto, di un servizio di promozione e di approfondimento della conoscenza. Nella Commedia di Dante non sorprende, dunque, che se ne contino tantissime e che la loro distribuzione valga a costruire un impianto architettonico a forte tenuta. Volte a colpire la fantasia del lettore, coinvolgendolo nel racconto, o a fornirgli alcune preziose informazioni; prestate a riconvertire alla comune esperienza quotidiana, così da poterne fare espressione, la terribilità, la grandiosità e l'ineffabilità degli spazi, degli eventi e dei personaggi incontrati nel viaggio ultraterreno; icastiche o riccamente articolate e dense di teatralità, esse sono una conferma della straordinaria capacità di rappresentazione di Dante e della gamma amplissima di funzioni e di valori del suo poema. Il libro ne ricapitola la logica e il sistema e ne individua provenienza, ambiti, caratteri prevalenti, non mancando di accostare, in analisi testuali di dettaglio, quelle più semanticamente intense, quelle più suggestive. -
Arti a convito nella Commedia di Dante
Terzo saggio della serie ""Verso il settimo centenario (1321-2021). Cinque anni con Dante"""". La consapevolezza che la grandiosità senza pari della narrazione del viaggio ultraterreno richiede una poesia totale, capace cioè di rimettere in gioco i generi noti e di potenziare a fini di persuasione e di conoscenza linguaggio e stile, spinge Dante ad arricchire la sua opera, che ha forti connotati di plurilinguismo, con gli apporti proveniente dalle altre arti: si tratta di temi, di suggestioni, di atmosfere che vengono rimodulati e tradotti in scrittura. Marcello Carlino, l'autore del saggio, preleva e interpreta, attento a definire contesto e funzione, alcuni campioni che hanno valore esemplare e che provano questa speciale strategia compositiva, in cui ancora una volta Dante è maestro. A parte la costruzione scenica, che depone per una marcata teatralità del poema, l'esposizione delle allegorie e il colore, fatto variare di toni e di timbri lungo le tre cantiche, testimoniano del rilievo riservato alle arti visive, in specie quelle figurative. La musica, poi, ha occorrenze numerose, scandite sulle partizioni codificate da Boezio."" -
Artisti e viaggiatori del XVIII-XIX secolo a Casamari e presso San Domenico di Sora. Dal paesaggio del Grand Tour all'industrializzazione di inizio Ottocento nel Distretto di Sora
Rassegna ampia e sistematica della produzione pittorica e grafica - nota, poco nota e soprattutto inedita - degli artisti viaggiatori inglesi, francesi e tedeschi, che tra Sette e Ottocento hanno frequentato il territorio compreso tra Sora, Arpino, Isola del Liri, caratterizzato dalla presenza dei fiumi Liri e Fibreno. Le bellezze naturali esercitavano un forte richiamo in uno dei percorsi principali che da Roma conducevano a Napoli, rivelanndo il fascino architettonico e spirituale di vetusti monasteri benedettini (le abbazie cistercensi di Casamnari e di San Domenico risalenti all'XI secolo, centri - tra alterne vicende storiche - di vita religiosa e di impulso sociale: l'una riecheggiante nell'etimo la figura di Caio Mario, l'altra edificata nel sito riconducibile alla casa natale di Cicerone, ambedue personaggi dell'agro arpinate, emblematici della civiltà romana). L'attenzione si è concentrata sugli artisti e sugli ambienti culturali di Roma, Napoli e Parigi ritenuti fondamentali per l'efficacia divulgativa di opere divenute tramite di propagazione della conoscenza di un ambiente ricco di acque e di salti, dalle grandi potenzialità per la moderna industrializzazione. -
I giorni dell'angoscia. Veroli e il terremoto del 1915
"Del violento terremoto della Marsica, che colpì anche Veroli il 13 gennaio 1915, e dei successivi giorni di angoscia, restano i racconti tante volte sentiti e tramandati; rimangono le diverse abitazioni del centro storico che mostrano le catene di ferro utilizzate per rafforzare le pareti in muratura; permangono i ruderi di via Vergine Maria, via Pietra Lata, via Santo Stefano, presso il borgo medievale di Santa Croce, che ancora testimoniano il furore dell'evento. E poi parlano i documenti conservati negli archivi e le immagini dell'evento. Nelle foto storiche si coglie la forza del sisma che """"insacca la città"""", ma allo stesso tempo è possibile osservare sempre la presenza di uomini, donne e tanti bambini. È il segno della speranza che, pur di fronte al disastro indicibile, è pronta ad indicare la strada da intraprendere. Veroli seppe rialzarsi soprattutto per il coraggio e la determinazione dimostrati dalla sua gente. Allora ci fu uno sforzo collettivo che oggi appare come un atto di eroismo. Il libro è dedicato alle vittime del terremoto del 1915 e a coloro che fecero risorgere la città""""." -
Mostri, diavolerie, espressionistiche vedute d'inferno nella Commedia di Dante
Un repertorio strabiliante di immagini fantastiche e visionarie affolla l'Inferno di Dante. Figure d'invenzione, corpi, luoghi, linguaggi sbalzano caricati di teatralità tragica, a volte venata di comicità e spesso tinta di grottesco, e danno voce ad un potente, modernissimo realismo espressionistico. Indice: 1. Il potente realismo dell'Inferno: appunti sparsi per una possibile premessa. 2. Figure di mostri con pedigree: la parte esemplare di Caronte. 3. Altre deformità, altri ibridi orrorosi. 4. Il canto del drago volante. 5. Un campionario di diavolerie. 6. Altre teatralità di genere comico; e la cattiveria di Dante. 7. Corpi da pulp in uno spazio di impianto espressionistico.