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Fenomenologia e psicologia in Husserl. La «riduzione psicologica»
Il complesso rapporto tra fenomenologia e psicologia è una costante che in forme, tempi e modi diversi ha caratterizzato l'intero sviluppo della filosofia di Husserl. Con padronanza filosofica e filologica dei testi, a partire anche dall'analisi di manoscritti, il volume ricostruisce minuziosamente tale sviluppo, scegliendo in modo originale di utilizzare come filo conduttore dell'indagine la «riduzione psicologica», operazione metodica generalmente poco valorizzata nel panorama degli studi husserliani, che diventa qui, invece, chiave di lettura dell'intero percorso. Ne risulta una lettura inedita della fenomenologia di Husserl e del suo contributo all'indagine qualitativa dell'essere umano in filosofia e in psicologia. -
Quaderni del CIRM. Vol. 2
Prodotto del nutrito e variegato gruppo di lavoro che costituisce il Centro Interuniversitario di Ricerca sulle Metafore, i Quaderni del CIRM ne rispettano pienamente la natura eterogenea per provenienza disciplinare, interessi di ricerca, punto di vista sulla poliedricità dell'oggetto metaforico. In questo secondo volume, accanto a saggi focalizzati su aspetti teorici ed epistemologici, coesistono contributi centrati sulle evoluzioni diacroniche delle metafore, così come analisi contrastive e infine studi di caso in diverse tipologie testuali e discorsive. Altrettanto varia e significativa, la provenienza delle autrici e degli autori testimonia la vitalità di un progetto aperto ad approcci teorici e metodologici diversi. -
La cena picta. Osservazioni sull'Ultima cena prima di Leonardo
Dal VI secolo dopo Cristo sino al 1498, anno della probabile ultimazione del Cenacolo di Leonardo, sono state dipinte, scolpite, incise e realizzate in mosaico moltissime Ultime cene, tante di fattura elevatissima. Tali rappresentazioni offrono un panorama di sperimentazione interessante e complicato su diversi terreni: dall'interpretazione delle vicende riportate nei Vangeli alle scene di una convivialità antica, che sono caratterizzate, ad esempio, dalla disposizione a tavola degli invitati o dall'assortimento del cibo e delle suppellettili. Il libro censisce settantasei Ultime cene anteriori al 1498 e ne offre una schedatura completa, organizzata in base alla forma del tavolo e alla disposizione dei protagonisti. Tanti i grandi nomi della pittura intercettati: da Giotto a Duccio di Buoninsegna, da Pietro Lorenzetti sino a Beato Angelico, Andrea del Castagno, Ghirlandaio e Perugino. -
L'idea di persona in Dante. Corpo e identità
In questo volume, Heather Webb analizza il concetto di “persona” contenuto nella Commedia di Dante, rilevandone la natura etica. Nel corso dei capitoli, la studiosa si sofferma su alcuni incontri del Purgatorio e del Paradiso offrendo una prospettiva nuova e valorizzando rispettivamente la crescita ottenuta dai personaggi della seconda cantica e la pienezza della beatitudine celeste. Due stati che vengono espressi attraverso gesti e posture, sorrisi e sguardi. Tutti questi elementi caratterizzano il viaggio di Dante come un paradigma utile alla formazione e al mantenimento delle relazioni personali e sociali, aspetti fondamentali per giungere a una diretta (e completa) visione di Dio. -
Paradigmi del comico. Studi sulla Commedia dell'Arte
La Commedia dell'Arte è la grana essenziale del teatro italiano e il suo indiscusso archetipo che, come un rizoma, non smette di crescere e di accrescersi. Il volume propone voci, immagini, proiezioni della pagina più duratura e più diffusa del nostro teatro, depositate in fonti storiche (musicali, drammaturgiche, iconografiche) e colte principalmente nei suoi decenni aurorali, oltre la metà del Cinquecento. Sullo sfondo dei contesti culturali di appartenenza, si attraversano alcuni paradigmi del fenomeno teatrale dell'Arte (il ruolo pubblico delle attrici, il divismo, le maschere, le migrazioni artistiche, il mecenatismo, la concezione neo-stoica del riso, l'ostruzionismo ecclesiastico, il mimetismo fra uomini di scena e uomini di Chiesa) e si entra nelle pieghe della civiltà dello spettacolo più longeva e più interessante che mai sia stata prodotta. -
Ventotene: scoglio d'Europa. Nuova ediz.
Attraverso un racconto fatto di disegni e parole, le isole di Ventotene e Santo Stefano emergono con la loro storia secolare, con i colori delle case, la natura selvaggia, i profumi, i sapori e il vento che rafforza l'innata essenza mediterranea; con il mare, che da protagonista assoluto traccia il confine di queste piccole isole, quello stesso confine che il regime fascista impose a tanti «eroici combattenti per la libertà». Ventotene e Santo Stefano, scogli persi nel Mediterraneo, sono in realtà capaci di creare in chi le visita legami fisici e spirituali di rara intensità. Prefazione di Salvatore Santuccio. -
Il personal trainer. Soluzioni motorie attraverso il servizio a domicilio. Nuova ediz.
L'opera indaga la formazione e le certificazioni che deve possedere un personal trainer quando eroga soluzioni a domicilio al proprio paziente, che il più delle volte, in questi casi, è una persona anziana con patologie. Il professionista, per consentire un allenamento in sicurezza, deve innanzitutto valutare lo stato di salute del paziente attraverso un questionario anamnestico; per poi concentrarsi sulla postura, la composizione corporea, la capacità cardiovascolare, la forza e la flessibilità dello stesso paziente. Alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione e dell'attuale situazione sanitaria, è ragionevole ipotizzare, infine, che il personal trainer a domicilio sarà una figura professionale sempre più richiesta, che dovrà seguire un percorso peculiare rispetto alla altre figure dei trainer. -
U+D. Urbanform and design. Nuova ediz.. Vol. 19: Rilievi urbani-Urban Surveys
Il numero 19 della rivista si apre con l'editoriale del direttore, il professor Giuseppe Strappa, che presenta il modo con il quale il fascicolo affronta il problema del rilievo della città e del territorio. A seguire 27 contributi, divisi nelle sezioni “Riflessioni”, “Saggi e Progetti”, “Punti di vista” e “Recensioni e Notizie”. -
Musica dei tempi bui. Nuove band italiane dinanzi alla catastrofe
Difficile trovare tempi più bui di quelli che stiamo vivendo in questo sciagurato secondo decennio del nuovo Millennio, specie nel nostro paese dove la crisi finanziaria ha determinato un deserto tale da annientare il futuro di intere generazioni. Come sempre accade, è la musica a farsi interprete di questo disagio, e in questi anni sono numerose le proposte particolarmente efficaci e suggestive che si sono inoltrate nella catastrofe, a volte per reagire audacemente, altre volte per gridare la collera condivisa, altre volte ancora invece per venirne a patti. Se la popular music ha spesso avuto la tendenza di occultare la catastrofe, è anche vero che in diverse occasioni, come è prerogativa dell'arte matura, essa ha offerto formule di ""accettazione"""" che possono diventare opportunità di emancipazione e speranza per il mutamento. Il presente saggio propone una classificazione filosofica di alcune delle realtà musicali italiane più significative emerse negli ultimi anni, da Il Teatro degli orrori a Le luci della centrale elettrica, da I Cani a Il Pan del diavolo, dagli Offlaga Disco Pax ai Ministri, per evidenziarne le differenti modalità di risposta alla catastrofe."" -
Diritti e teorie morali. La prospettiva dei moral rights
I diritti hanno plasmato più di ogni altro concetto gli ideali normativi della contemporaneità, diventando la lingua franca attraverso cui formulare ogni questione di giustizia. Questo successo si è rivelato un’arma a doppio taglio: da un lato ha portato alla proliferazione incontrollata delle pretese e delle rivendicazioni; dall’altro, ha diluito l’originale sostrato giustificatorio dei diritti, impedendone l’assunzione come prima eticità globale. La potenza retorica del linguaggio dei diritti è indubbia. Ma dietro questa retorica si trova una nozione davvero in grado di apportare qualcosa di importante o di unico da un punto di vista normativo, oppure i diritti sono soltanto uno strumento particolarmente efficace di «marketing» politico-morale? Obiettivo di questo libro è quello di descrivere e misurare lo spazio che i diritti possono avere all’interno di una teoria morale: anzitutto analizzando quali siano le caratteristiche strutturali e funzionali originali di questa categoria normativa; secondariamente investigandone le possibilità di utilizzo in una teoria morale complessa. I risultati saranno poi impiegati per indagare le condizioni di possibilità, le funzionalità, le caratteristiche, i pregi e i difetti di una teoria morale basata sui diritti. -
Le ragioni dell'irrazionalismo
Si può dire che il contenuto di ""Le ragioni dell'irrazionalismo"""" sia l'individuazione e la profonda, appassionata analisi di quattro disgrazie che segnano la condizione dell'uomo rendendogli il mondo inospitale, ostile. La prima disgrazia è il dominio dell'irrazionalità e dell'assurdo, inteso come il caos in cui, su ogni questione, si confrontano posizioni diverse senza alcuna possibilità di stabilire quale fra esse sia quella che rappresenta la ragione e la verità. La seconda disgrazia è la strutturale ingiustizia del reale, che nel mondo degli uomini si modula come sistematico ricorso alla violenza per troncare il diverbio fra le parti contendenti, che non è risolubile sul piano della pura discussione razionale. La terza disgrazia è la noia indotta dalla ripetitività della storia, che non fa registrare alcun vero progresso in quanto ripropone sempre le stesse situazioni, solo appena alterate di volta in volta da variazioni di secondaria importanza. L'ultima disgrazia è l'impossibilità per l'uomo di determinare gli eventi, i quali sono rimessi a una casualità che, oltre a eludere i tentativi umani di controllarli, non li indirizza verso la realizzazione di un Fine/del Bene."" -
«Una donna per amico». Dell'amicizia in generale e dell'amicizia delle donne
Non è escluso che il valore da sempre accordato all'amicizia possa anche oggi avere effetti benefici sul nostro senso civico, se solo riuscissimo a sostituirla alle molte diffidenze da cui invece siamo animati. L'invito è quello di riscoprire l'amicizia attraverso i suoi ""ingredienti"""", cioè il bisogno di raccontarsi, la condivisione degli ideali, la gratuità e il rispetto, la libera scelta, il legame forte che la caratterizza (anche in una società liquida), l'eguaglianza e l'amore stesso. Con questa riscoperta dovrebbe essere anche superato il pregiudizio che ha dominato la scena della tradizione, e al quale non ha resistito nemmeno l'aperto e lungimirante Montaigne, circa l'incapacità da parte della donna di nutrire vere e proprie amicizie. Qui non si tratta affatto solo di """"letture"""", ma anche di """"ascolti"""" sagaci, utili a capire, per esempio, perché Lucio Battisti si """"malediceva"""" dopo aver scelto """"una donna per amico""""."" -
I modi dell'amicizia
Anche un Falò, che va progressivamente spegnendosi, e una Luna pur essa prossima al tramonto condividono un sentimento di amicizia. I due amici filosofi Ferraris/Falò e Varzi/Luna passano in rassegna definizioni classiche senza ritrarsi davanti a complicate questioni metafisiche, ma anche concordando sulla centralità degli individui. La conversazione si concentra intorno ad alcuni modi dell'amicizia: anzitutto la gratuità, la diversità e la semplicità. L'amico infatti non si aspetta nemmeno la reciprocità del rapporto, l'amico è diverso dall'altro, anche se ne condivide gli intenti. E quando si ritenesse che l'amicizia è la cosa più importante al mondo, non si dovrebbe dimenticare che un amico, che antepone la verità all'amicizia, è capace almeno di pugnalare di fronte, come Bruto fece con Cesare, e non alla spalle. -
Sulla letteratura. Shakespeare, James, Kafka, Beckett
Sulla letteratura raccoglie quattro saggi di Zizek su William Shakespeare, Henri James, Franz Kafka e Samuel Beckett. Zizek inscrive il testo letterario all'interno del proprio setting teorico, applicandovi alla sua maniera il dispositivo lacaniano. Se da un lato si tratta di porre la letteratura in analisi, tentando di fare emergere le questioni rimosse del discorso letterario, dall'altro lato, attraverso la ""cosa letteraria"""", Zizek porta alla luce molti tra i nodi più tipici del discorso psicoanalitico, come la relazione inesauribile tra soggetto e pulsione, il tabù dell'incesto, la dinamica di oblio-autoinganno, l'après-coup. E spingendosi ancor più in profondità nell'analisi, Zizek tocca il senso stesso della letteratura come forma di pensiero politico: quale rapporto si instaura tra filosofia e letteratura, oppure tra psicoanalisi e letteratura? Quali sono, oggi, le reali possibilità emancipatrici della letteratura? Possiede ancora la letteratura qualche residua capacità di trasformazione del soggetto?"" -
L'arcipelago deserto. Il cinema sperimentale giapponese
Sebbene in Giappone la nascita del cinema sperimentale e Underground non sia recente - essa risale a un film assurdo e singolare come Kurutta ippêji (1926) di Teinosuke Kinugasa - soltanto nei primi anni Sessanta si chiarisce il percorso di una vocazione che, dopo un lungo travaglio teorico interiore, diviene consapevole dei propri mezzi espressivi e del significato insito nei suoi archetipi concettuali. Sono gli anni della nouvelle vague nipponica e molti registi, indipendenti e non, seguono la via della sperimentazione e della ricerca formale dando vita a una vera e propria rivoluzione estetica. I registi d'avanguardia oltrepassano la logica diegetica per giungere a una concezione strutturale del cinema come sistema di relazioni semantiche, testando il libero uso dei materiali e spingendo la ricerca verso la realizzazione di un formalismo puro - caratterizzato dalla disposizione iconica del materiale espressivo - che veicola la loro critica sociale. Questo libro racconta una storia lunga mezzo secolo, dove il cinema diventa occasione di rinnovamento culturale, per svincolarsi da una tradizione incapace di parlare alle nuove generazioni. -
Gabriel Tarde. Sociologia, psicologia, filosofia
Nei Princìpi della filosofia dell'avvenire (1843) Feuerbach ricostruisce la genealogia dell'idealismo, mostrando il legame tra teologia e forme filosofiche sostenuto già nelle Tesi provvisorie per una riforma della filosofia. Tuttavia non si ferma ad una lettura, pur geniale, della storia della filosofia, ma prospetta una nuova soluzione del problema ontologico che eviti il vuoto di soggetto in cui incorre la logica di Hegel: l'essere non è solo pensato ma esperito come altro rispetto al pensiero. Feuerbach propone una nozione positiva della sensibilità, uno sguardo rinnovato che pone la causa del desiderio umano nel campo del visibile. Andare oltre Hegel non significa infatti recuperare il concetto romantico di sentimento, ma riconoscere la positività del reale. Nei Princìpi Feuerbach si interroga sugli effetti a lungo termine della verità. Il destinatario di questo manifesto filosofico non è l'uditorio universitario ma l'umanità futura. Qui l'universalità emerge come piano dell'intersoggettività. Solo dopo aver destituito l'Assoluto come soggetto, l'uomo incontra l'altro come simile: finito nella sua esistenza corporea, ma infinito nel genere in quanto umanità. -
Cos’è l’ebraismo? Un’interpretazione per il presente
In che cosa è l’ebraismo? Emil Fackenheim ci offre una esaustiva presentazione e una appassionata introduzione all'ebraismo. Vengono affrontate a partire dalla considerazione in cui si trova “l’ebreo di oggi”, importanti questioni, come l’antisemitismo, il sionismo, la relazione fra l’ebraismo e le altre religioni, questioni ripercorse alla luce di episodi centrali della storia ebraica oltre che delle problematiche sorte nel Novecento. Il volume è così rivolto alle giovani generazioni, quelle che necessitano ancora risposte da chi le ha precedute, ma è dedicato soprattutto a quella comunità vitale di ebrei sparsi in tutto il mondo (amcha) e che costituisce il punto di riferimento costante nella riflessione dell’ultimo Fackenheim. Quella comunità che si chiede con forza cosa sia o cosa resti dell’ebraismo dopo quella catastrofe universale che è stata la Shoah e dopo quell'evento storico che è stata la fondazione dello Stato di Israele. Eventi che richiedono con forza un approfondimento da parte di ogni ebreo e ogni uomo, se è vero che è impossibile non fare i conti con la propria umanità, dopo quanto accaduto nel corso del secolo scorso. -
Mega-Marx. Studi sulla edizione e sulla recezione di Marx in Germania e in Italia
Il presente volume offre un’ampia e aggiornata panoramica sulla edizione e sulla recezione delle opere di Marx in Germania e in Italia. Nel complesso esso si propone di delineare un quadro, se non certo esauriente, almeno indicativo e affidabile della vivacità e della molteplicità di interessi della Marx-Forschung tedesca e italiana, soffermandosi in particolare sulla grande importanza dei numerosi materiali inediti – pubblicati per la prima volta nella nuova Marx-Engels-Gesamtausgabe (MEGA2) – per leggere l’“intero” Marx e per collocarlo nel suo tempo, che è anche − e a fortiori − il nostro tempo. -
Etica dell'economia. Idee per una critica del riduzionismo economico
Il dibattito su etica ed economia è antico quanto è antica l’economia, non certo quanto è antica l’etica: quando si cominciò a riflettere in Occidente sull’economia, l’etica c’era già, perché l’etica è antica quanto la filosofia. Si può dire che solo con la modernità l’economia ha assunto una dimensione imponente, almeno in Occidente. Tanto imponente da pretendere di invadere il vecchio territorio dell’etica, da cui una volta dipendeva. Adam Smith, si sa, era un filosofo morale. Oggi l’etica e l’economia vivono un rapporto conflittuale. L’economia capitalistica avanzata sente l’etica come un impaccio alle proprie strutture, dominate dal capitale finanziario. L’etica, viceversa, sente l’economia come una minaccia ai “fondamentali” della vita pratica degli esseri umani. Si può meglio gestire questo conflitto, più o meno tacito? O anche superarlo? Questa è una delle sfide più importanti del nostro tempo. Perciò abbiamo qui provato a dare qualche contributo al tema da entrambi i versanti. -
Studi jaspersiani. Rivista annuale della società italiana Karl Jaspers (2016). Vol. 4: Jaspers e il Novecento
“Jaspers e il Novecento”, il tema cui è dedicato il quarto numero di «Studi jaspersiani», è un tema vasto, che chiama in gioco autori, correnti di pensiero, eventi politici, nonché la significativa storia di un secolo complesso. Proprio in virtù di questa complessità abbiamo inteso analizzare il rapporto tra Jaspers e il “secolo breve” secondo due direttrici: l’eredità che Jaspers ha raccolto, insieme con la realtà nella quale si è trovato ad operare e a farla agire, e l’eredità che ha lasciato. Su questa eredità si è tornati a riflettere nei decenni successivi alla sua morte e ancora oggi si continua a riflettere, forse con maggiore libertà rispetto agli anni ancora troppo segnati dalle vicende della guerra e dalle polemiche cui Jaspers diede vita per il suo atteggiamento spesso provocatorio: dallo scritto sulla questione della colpa, alla decisione di abbandonare la Germania, fino ai suoi attacchi al marxismo e alla corrente freudiana. Di qui, dunque, la scelta di riprendere il rapporto tra Jaspers e il Novecento nei due sensi, tra sguardo sul passato e apertura sul futuro.