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Carteggio (1912-1933) e altri documenti
Il carteggio fra Martin Heidegger e Heinrich Rickert pubblicato qui per la prima volta in traduzione italiana contiene 43 lettere. Nella prima, del 13 dicembre 1912, lo studente Heidegger si scusa per la sua assenza ad un seminario di Rickert. L’ultima del 29 maggio 1933 è una lettera d’auguri di Rickert al nuovo Rettore dell’Università di Friburgo. Uno scambio epistolare che riguarda un’ampia e importante parte del percorso di vita e di pensiero di Heidegger e che ci aiuta a colmare alcune lacune nella sua biografia, gettando nuova luce sui suoi rapporti con la Chiesa Cattolica, con l’Università di Friburgo e con la filosofia dei primi anni del Novecento: non solo con il suo maestro e interlocutore Rickert, ma anche con Finke, Krebs, Husserl, Troeltsch, Lask e Jaspers. Oltre alle lettere, sono pubblicati nel volume anche otto documenti, fra cui la relazione di Heidegger, ""Domanda e giudizio"""", tenuta nel 1915 all’interno di un seminario di Rickert, e il giudizio di Rickert sulla tesi di abilitazione di Heidegger """"La dottrina della categorie e del giudizio"""" di Duns Scoto."" -
Dall'Olocausto al Gulag. Studi di cultura romena
Questo libro di Marta Petreu affronta in maniera documentata e coraggiosa gli spinosi problemi della storia della Romania e, soprattutto, della storia delle idee: la questione ebraica a partire dal XIX secolo fino alla soluzione finale, l’evoluzione ideologica di Rădulescu-Motru, le idee e le attitudini politiche della generazione ’27, le complicate relazioni di Eliade con i legionari, il comportamento di Noica alle prese con la polizia politica sotto il regime stalinista romeno, la traiettoria politica e rivoluzionaria di Gherasim Luca, e molti altri aspetti fondamentali che riguardano figure come Cioran, Ionesco e Sebastian. Basato sull’analisi minuziosa delle fonti storiche, questo libro è il risultato di una visione filosofica e morale unitaria: assumere lucidamente il proprio passato per rendere possibile l’avvenire. -
Elogio della traduzione impossibile. Studi romeni di cultura letteraria, linguistica e comparata
Tradurre non vuol dire soltanto trasporre tecnicamente una lingua in un’altra lingua, ma significa offrire la consistenza di un’immagine che dovrebbe corrispondere alla presenza ideale di un patrimonio comune delle diverse civiltà. La lingua dell’Europa è la lingua della traduzione. Si tratta quindi di restituire alla traduzione la sua difficoltà, le sue resistenze, la sua poeticità, cercando di conservare lo scarto fra il patrimonio culturale e la sua trasmissione, fra verità e trasmissibilità, fra scrittura e autorità. L’immagine che dà la letteratura romena nella sua cifra traduttiva, linguistica e intertestuale – attraverso Urmuz, Eugène Ionesco, Paul Celan, Gherasim Luca e altri scrittori – è quella di un sapere imprevedibile e poetico, che attiva la risonanza di molteplici voci. Il suo discorso, inteso nel senso della comparazione, insegna a intendere le differenze, a salvarle e non solo: ad amarle, e anche a volerne essere parte. Ciò ha una ricaduta anche sul piano etico. Una traduzione impossibile è una traduzione ospitale che sa accogliere l’altro in quanto tale opponendosi con tutte le forze all'ostilità e alla violenza dell’incontro. Un altro nome per dire la democrazia. -
Il giovane Hegel. La dialettica e le sue prospettive
Gli scritti giovanili di Hegel – pubblicati in Italia in forma integrale nel 2015 dalla casa editrice Orthotes – testimoniano la genesi e l'evoluzione del pensiero del grande filosofo tedesco. In essi si rintraccia il sorgere di un orientamento che – inizialmente marcato dall'adesione alla cultura illuministica e kantiana – si sviluppa progressivamente nella direzione della dialettica, cioè di quella legge della razionalità grazie alla quale fissare i rapporti tra i concetti. L’importanza degli scritti del giovane Hegel risiede quindi nella possibilità di rintracciare gli argomenti e i ripensamenti che condurranno Hegel, nella fase matura, a impiegare la dialettica non più solo come uno strumento del pensiero ma come il fine stesso della filosofia. I saggi qui raccolti arricchiscono, a partire da letture rigorose o da tagli prospettici, il dibattito contemporaneo intorno alla genesi e allo sviluppo della dialettica nel pensiero di Hegel. -
Tecno-vulnerabili. Per un'etica della sostenibilità tecnologica
La biorobotica e la fabbricazione digitale dimostrano quanto convergenti siano le dimensioni della vita e della tecnologia. Siamo talmente immersi in mondi artificiali da esserne sostanzialmente modificati. Esigiamo ausili artificiali per essere autentici, per potenziare il nostro ego ma anche per allontanare la paura della sofferenza. Presto condivideremo il mondo con oggetti che comunicheranno tra loro in maniera indipendente da noi, e faremo esperienze di vita all’interno di realtà aumentate, utilizzando macchine scomponibili in singole parti che potranno essere riadattate a nuovi scopi. Si accorcerà così la distanza tra materia e valori, e i valori di una società saranno sempre più incorporati nelle realtà che fabbricheremo. In tutto ciò cambia anche l’idea di vulnerabilità che ci accompagna costitutivamente: non saremo più vulnerabili alle forze della natura oppure alle conseguenze imposte all’uomo da uno sviluppo tecnologico incontrollato bensì – nella futura società dello human enhancement tecnologico – diventeremo soprattutto vulnerabili agli schemi normativi e ai modelli sociali di giudizio di cui ci doteremo per mediare tra natura e tecnologia. -
Sentire e pensare. L'idealismo nuovo e la realtà
È questa la nuova edizione – in veste rivista e corretta – a distanza di oltre un secolo, di ""Sentire e pensare"""", prima opera in cui Donato Jaja sviluppa in maniera ampia e organica il suo sistema filosofico. Assieme alla ricerca speculativa, essa rappresenta uno dei momenti più alti della riflessione filosofica in ambito neoidealistico. Il pensiero di Jaja – spesso e a torto semplicisticamente considerato come un mero ponte di passo tra quello di Bertrando Spaventa e di Giovanni Gentile - resta di sorprendente originalità. Nell'opera qui presentata, frutto di anni e anni di ripensamenti, Jaja sviluppa una peculiare teoria del conoscere che rappresenta il nocciolo duro del suo idealismo nuovo. La radicale riforma della gnoseologia kantiana operata da Jaja raggiunge una profondità di lettura e analisi raramente raggiunta in altri autori. E costituisce uno dei nuclei fondamentali dell'idealismo italiano."" -
«La verità è ciò che ci unisce». Attualità del pensiero di Karl Jaspers
Nel mondo d’oggi, in cui le istanze veritative predominanti ‒ le scienze naturali e le fedi rivelate ‒ sembrano disposte a riconoscere valore alla filosofia solo se questa accetta di assumere una posizione loro subordinata, può il pensiero filosofico ‒ che da sempre incarna la tendenza dell’uomo a ricercare la verità e comprendere la realtà ‒ rivendicare ancora una sua specificità e una sua autonomia? È a fronte di questa questione decisiva che la prospettiva illuministico-liberale di Karl Jaspers ‒ psicopatologo e filosofo al contempo ‒ mostra tutta la sua attualità. Infatti, pur criticando ogni forma di scientismo, cioè ogni forma di fede superstiziosa nelle capacità del sapere scientifico di dare risposte alle questioni filosofiche di fondo (circa il senso dell’esistenza, i comportamenti morali e sociali, i modelli di vita buona, di giustizia, di felicità), egli si guarda bene, da un lato, dallo svalutare l’importanza della scienza e della tecnica. Dall’altro, pur senza negare la dimensione metafisico-religiosa dell’esistenza, non si fa scrupolo di mettere radicalmente in discussione la pretesa assolutistica delle religioni storico-positive di possedere la verità. -
Sociologia e sfide contemporanee
Il testo offre una riflessione sui compiti della sociologia davanti alle sfide odierne, tipiche di una modernità globalizzata. In particolare, sostiene, contro le derive di un’empiria priva di aperture teoriche, l’importanza di prospettive critiche ed emancipative di più ampio respiro. Vengono così affrontate le questioni legate alle nuove forme di individualismo, di partecipazione, di accelerazione, di legame sociale, all’interno di un quadro complessivo che la sociologia deve poter affrontare, nel tentativo di fornire una visione complessiva e coerente delle dinamiche sociali e politiche in atto. Il libro vuole essere uno strumento utile, innanzi tutto, per le nuove generazioni di sociologi e, più in generale, per chiunque sia interessato ad un primo approccio d’insieme sulle principali questioni del mondo contemporaneo. -
Sogno paranoia godimento
"Sogno: è la stessa attività onirica a rimanere al fondo di ogni atto d’immaginazione, e questo non perché il sogno ci appaia come un modo particolarmente intenso d’immaginare, ma perché lo stesso atto immaginativo prende forma in quel momento sorgivo in cui riusciamo a sognarci sognanti (Riccardo Panattoni). Paranoia: abbattere l’Idolo significa essere colpevole senza perdono, restare in piedi sulla soglia, pietrificato dal dolore, ma vivo, vivo a discapito della colpa, e grazie a essa (Gérard Pommier). Godimento: il godimento ha bisogno di oggetti piccoli e sottili. Si incarna in lamelle, vescicole, membrane, parti di corpo. Si nutre di locuzioni, frammenti di linguaggio. La natura del godimento è scrupolosa, materica, tridimensionale."""" (Silvia Vizzardelli)" -
Essere, libertà, moralità. Studi su Antonio Rosmini
I saggi raccolti in questo volume hanno come filo conduttore la rosminiana unità sintetica delle tre forme dell’essere che si realizza pienamente nella persona come relazione costitutiva con l’infinito. L’indagine sui testi di Rosmini si rivela anche come un confronto tra il pensatore di Rovereto e alcuni episodi importanti della modernità e della postmodernità europea. Ne emerge la figura di un filosofo italiano capace di dialogare in modo competente con la stagione moderna (da Cartesio a Hegel) e disponibile per un confronto postumo con autori di primo piano della filosofia del '900 (tra tutti, Gentile e Lévinas). Rosmini rilegge la tradizione filosofica, rendendola feconda. Partendo dal nucleo metafisico fondamentale del pensiero rosminiano (il principio di cognizione), il volume passa a mostrare l’innegabilità di necessità e libertà come momenti dell’essere che non si escludono reciprocamente, fino ad aprire una prospettiva metafisica nel campo del sentimento e dell’affezione. La moralità è, dunque, il destino dell’essere e la libertà ne è un aspetto essenziale. -
L'inconscio coloniale delle scienze umane. Rapporto sulle interpretazioni di Jules Verne dal 1949 al 1977
A partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, il panorama culturale francese assiste a una vera e propria Verne renaissance. Ne sono artefici autori del calibro di Michel Butor, Roland Barthes, Michel Serres, Michel Foucault, Pierre Macherey, Jean Chesnaux e Michel de Certeau. Obiettivo generale è quello di sottrarre l'autore di ""Ventimila leghe sotto i mari"""" al genere letterario infantile. Nel perseguire questo nobile intento, però, gli autori dimenticano puntualmente di confrontarsi con la visione coloniale di Verne, e questo proprio nel periodo in cui la Francia, tra il 1947 e il 1962, incrudelisce la sua presenza in Algeria. La ricerca di Fabrizio Denunzio affronta per la prima volta due aspetti inediti di questa vicenda: mentre ricostruisce il colonialismo di Verne attraverso la disamina di romanzi geo-politici come """"Ettore Servadac"""" e """"Clovis Dardentor"""", dimostra la sua rimozione sistemica in tutte le interpretazioni avanzate dagli scienziati umanisti francesi. È questo rimosso che permette di parlare di un inconscio coloniale e consente di individuare la vecchia alleanza tra scienza e dominazione, cara all'Occidente europeo."" -
Karl Jaspers lettore di Cusano. Presupposti interpretativi ed esiti teoretici
Il costante impegno di ricerca speculativa di Karl Jaspers giunge a riconoscere nel pensiero metafisico di Niccolò Cusano un'autentica voce filosofica che comunica la possibilità di una rivalutazione dell'istanza antropologica mediante un percorso di crescita spirituale necessario nell'epoca contemporanea dello spaesamento esistenziale dell'umano. Jaspers rinviene in Cusano il concreto esempio storico del felice e fruttuoso connubio della dimensione pratica del vivere nel contesto delle realtà temporali del mondo e di quel continuo esercizio delle capacità spirituali lungo i sentieri della fede ai fini di un potenziamento delle capacità comprensive della mente. Attraverso il recupero del “concreto”, strutturalmente dipendente dalla dimensione metafisica della realtà, si compie un salto qualitativo di coscienza che invera l'agire etico in una prospettiva più alta di interpretazione del reale e di comprensione dell'uomo. -
Étienne Gilson. Metafisica dell’actus essendi e modernità
Étienne Gilson (1884-1978) è stato uno storico della filosofia e, in particolare, uno degli studiosi più autorevoli del pensiero medievale. I suoi esordi, con opere sulle fonti scolastiche di Cartesio, lo condussero alla scoperta di un nuovo orizzonte filosofico. Per primo, infatti, comprese che nel passaggio dall’antichità al medioevo si era verificato un sostanziale mutamento della metafisica a opera di Tommaso d’Aquino. Il fulcro di questo passaggio risiedeva nella nozione di Dio presentata nel Libro dell’Esodo. Una fonte extra-filosofica influiva così sulla filosofia al punto tale da squarciare la lettura dell’essere in chiave prettamente essenzialistica, facendo emergere una metafisica dell’actus essendi. Il lavoro storiografico divenne così apripista di un impianto genuinamente teorico che consacra il filosofo francese come pensatore significativo del Novecento. A partire dalle conquiste tommasiane e attraverso un adeguato confronto con le espressioni più importanti della filosofia moderna e contemporanea, il pensiero di Gilson si presenta quale possibile alternativa sia alla linea idealista della modernità sia ai vari decreti di fine della filosofia. -
Metabolismo e spazio simbolico. Paradigmi mediali della Sicilia contemporanea
Il tema del metabolismo e dello spazio vengono qui affrontati dalla prospettiva degli studi culturali. I saggi contenuti in questo volume contribuiscono a dare un quadro attuale degli sviluppi e delle forme culturali nella Sicilia contemporanea, qui intesa come laboratorio dove osservare dinamiche di vita caratterizzate da una medialità specifica. Si tratta di un principio di produzione iconico-mitologico caratterizzato da scarti differenziali che si producono tra i media per accordi e contrasti. Il volume tematizza in maniera transdisciplinare una produzione del senso che rivela il paesaggio e l’immaginario in quanto spazio sociale. Affiora così una logica biopolitica secondo la quale visibilità e presenza promuovono la gestione della vita e ripartiscono lo spazio comune. -
Studi gentiliani
Giovanni Gentile, il maggior filosofo italiano del primo Novecento, è da dimenticare, come taluni vorrebbero? Per nulla, bisognerebbe rispondere. L’apparato categoriale da lui costruito genialmente, nonostante la sua (relativa) semplicità speculativa, è forse la maggiore leva di forza per intendere ancora il nostro tempo. Anche quello della Rete e dei “social network”, dove trionfa un contenuto sterminato che Gentile avrebbe sicuramente relegato nel ruolo di “pensiero pensato”. Il fatto è che Gentile, ostracizzato per i suoi legami con il fascismo, tutto sommato estrinseci, ci appare oggi, una volta smaltite le nebbiose e spesso ingiuste polemiche nel dopoguerra intorno alla sua eredità intellettuale, come il Maestro insuperato della grandezza del “pensiero pensante”. E anche come colui che offre ancora le ragioni più profonde per intendere appieno la natura inviolabile della nostra umana dignità. Questo libro, soprattutto dedicato alla logica e alla religione di Gentile, non è tuttavia un’apologia dell’attualismo; ché anzi l’attualismo sottopone ad una analisi serrata e senza sconti di sorta, per indicarne “ciò che è vivo e ciò che è morto”. -
Studi jaspersiani. Rivista annuale della società italiana Karl Jaspers (2018). Vol. 6: Il dialogo interreligioso
Come mettere in dialogo le fedi religiose di fronte alle chiusure dogmatiche e a invalicabili muri identitari? Come pensare a uno spazio – a un Logos – che leghi, che funga da ethos accomunante, da punto di traducibilità delle fedi? Queste domande, queste problematiche, questi motivi sono all’origine della riflessione sviluppata nel sesto fascicolo della Rivista di Studi Jaspersiani dedicato a Il dialogo interreligioso. Saggi di: Omar Brino, Roberto Celada Ballanti, Roberto Garaventa, Angela Giustino, Stefano Marabelli, Rita Mei, Chiara Pasqualin, Tolga Ratzsch, Paola Ricci Sindoni, Kurt Salamun, Edoardo Simonotti, Stefania Tarantino, Domenico Venturelli, Bernd Weidmann, Mario Wenning. -
Sociologia e vita quotidiana. Sulla costruzione della contemporaneità
Questo libro propone una riflessione intorno al tema “sociologia e vita quotidiana”, intendendo la vita quotidiana come una chiave di lettura epistemica, teorica e metodologica, e non come una semplice specializzazione delle scienze sociali, ossia la sociologia della vita quotidiana. Il volume intende rivisitare il tema “vita quotidiana” al di là dei suoi campi di ricerca più consolidati, legati alle prospettive fenomenologica, interazionista e drammaturgica, indagando in particolare le riconcettualizzazioni e il rinnovamento di tematiche più convenzionali per lo studio del quotidiano – come la spazio-temporalità, l’abitare, l’ordinario, le routine e il senso comune – ma anche tematiche più collaterali come la cultura materiale e il rapporto con gli oggetti, il mutamento sociale e il possibile, il simbolico, il ruolo dell’eurocentrismo, del pluralismo culturale e delle prospettive sviluppate dagli studi postcoloniali. -
Teorie del soggetto. Soggettività, identità, coscienza nel pensiero moderno e contemporaneo
Assistiamo oggi al tramonto della soggettività? Oppure le dinamiche del mondo in cui viviamo devono portarci a una rivalutazione della ricchezza di ciò che siamo (e siamo diventati), in vista di una più profonda appropriazione delle radicali trasformazioni che ci coinvolgono? Un simile interrogativo s’impone con l'urgenza specifica che è propria della meditazione filosofica la quale pure naviga in uno stato di crisi identitaria, perdita di prospettiva, indebolimento del proprio senso. Gli studi qui raccolti affrontano la problematica sul soggetto riconoscendone sia le istanze genealogiche che le implicazioni più strettamente teoretiche. Partendo dall'imprescindibile fondazione della soggettività moderna operata da Cartesio, viene tracciato un percorso di riflessioni che, dalle tematizzazioni spinoziana e kantiana del soggetto umano, attraversano i concetti di libertà e di corporeità, la critica dell'idealismo, la teoria del soggetto, i temi dell'univocità e della singolarità, dell'alterità e della coscienza, e si spingono fino agli esiti decostruttivi ed ermeneutici della soggettività contemporanea. -
Ciò che appare nello specchio. Docetismo e metafisica dell'immagine in Henry Corbin
L’eredità più riconosciuta di Henry Corbin è quella dell’orientalista che ha fatto scoprire insospettate e ricche tradizioni spirituali-filosofiche dell’Iran shī’ita. Nel presente lavoro ci si è sforzati tuttavia di tenere assieme l’opera dell’esegeta e del fenomenologo della religione con quella del filosofo teoreticamente in grado di interrogare da un altro luogo i percorsi della metafisica occidentale sui temi centrali dell’essere e dell’“essere immagine”. Per esplicita ammissione, si può parlare di un’insolita prospettiva “docetista”, intesa come fenomenologia di specchi e icone, come metafisica immaginale capace di dare spessore a immagini in continua trasfigurazione dal visibile all’invisibile e viceversa. Le tradizioni religiose a cui si riferisce Corbin fanno infatti dell’immaginale la dimensione in cui hanno luogo i fenomeni spirituali. Sarebbe la rimozione di questo piano ad aver determinato, in Occidente, lo scacco di un nichilismo passivo, ostaggio del “paradosso del monoteismo” che, in ultima analisi, è sempre un’ontoteologia senza teofania. -
Voce Ipnosi Immagine
"Voce: L'insegnamento è un'arte proprio perché in esso è possibile, attraverso la voce, dare corpo sessuale anche all'estrema astrazione del pensiero."""" (Ettore Perrella). """"Ipnosi: Singolare è quel punto in cui tutta la veglia o tutto il sonno del mondo precipitano o si sollevano in se stessi, solo così divenendo tutta la veglia del mondo, tutto il sonno del mondo. (Federico Leoni). """"Immagine: Solo se sappiamo che quello che vediamo è un'immagine, possiamo provare interesse per lo spettacolo che essa ci offre."""" (Felice Cimatti)."