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Tantra oggi
Il Tantra è per eccellenza l'atto creativo, il gesto magico reso potente dal desiderio. Desiderare è ""poter fare"""", possibilità di rendere reale un'idea, un'aspirazione, altrimenti destinata a spegnersi progressivamente alle prime difficoltà. Non serve a nulla attendere il """"momento opportuno"""" - quel momento è adesso - né aspettarsi che il cambiamento arrivi dall'esterno. Certo, le circostanze mutano di continuo, perché l'intero universo è in movimento, ma il soggetto che può scegliere di trasformarsi, di migliorare, siamo noi. Noi che possiamo credere in qualcosa, noi che possiamo rispettare e custodire la Terra, noi che possiamo indirizzare il futuro. Il Tantra non è una dottrina, né tanto meno un sistema di regole e precetti da seguire. Al contrario, si presenta come un modo di guardare alla vita che prefigura il sopravvento di un principio creativo, in grado di """"fotografare"""" il presente come unico tempo reale - lo spazio dell'azione - e trasformarlo con un potente atto consapevole. Si tratta di un'opportunità straordinaria, una visione matura e adatta ai nostri tempi che sembrano ormai non più sopportare il peso di troppi secoli di sofismi e imposizioni. Questo libro presenta i fondamenti di questa antica conoscenza proprio alla luce di una visione moderna, tanto più attuale in quanto il Tantra fornisce le soluzioni più adeguate e di pronta applicazione ai problemi di conflitto, solitudine, inadeguatezza, paura e senso di fallimento che più affliggono l'uomo contemporaneo. Un invito all'azione creativa e al cambiamento. Un nuovo modo di crescere, di imparare, di amare, per non sentirsi più soli."" -
Pratica esercitativa dei moduli con difesa a 4-3-3, 4-4-2, 4-5-1. DVD. Con libro
Moduli e schemi minimi di manovra da assembiare in azioni collettive per organizzare la pratica agonistica secondo il modulo base classico del 4-4-2 e, conservando la linea difensiva a quattro, in 4-3-3 e 4-5-1. -
Roma in bici. Vol. 2: Roma centro sud.
Guida agli itinerari e alle piste ciclabili per muoversi in città su due ruote. Percorsi ciclabili che si snodano lungo le strade e fra i parchi di Roma, illustrati da una scheda tecnica, descrizioni, profili altimetrici e mappe dettagliate. Ed in più annotazioni storiche ed artistiche sui monumenti, le chiese e le ville che si incontrano lungo il cammino. -
StradaMilano
Stradario aggiornato con tavole dettagliate a colori del Comune di Milano e di 47 comuni dell'Hinterland rilegate a spirale, con le uscite delle tangenziali, le linee metro, le stazioni ferroviarie etc. Contiene elenco stradale, notizie, indirizzi e telefoni utili della città come alberghi, ristoranti, teatri, musei, chiese, cinema e locali. -
Il movimento operaio negli Stati Uniti d'America 1783-1892. Corrispondenze dal Nord America
Rivoluzionario in Germania nel 1848-1849, comunista, amico e compagno di Marx ed Engels, Friedrich Adolph Sorge emigrò negli Stati Uniti nel 1852 impegnandosi per lo sviluppo del movimento operaio nel Nuovo Mondo. Tra il 1890 e il 1895 Sorge ripercorre, in una serie di ""Neue Zeit"""" le vicende del movimento operaio americano dal 1783 al 1892."" -
L' economia cinese. Una prospettiva millenaria
Tratteggiata sullo sfondo di una storia millenaria, la radiografia statistica della Cina di Angus Maddison illustra la formidabile accelerazione di crescita dello scheletro economico del gigante. Nel quarto di secolo tra il 1952 e il 1978, anno di avvio delle riforme di Deng Xiaoping, il PIL cinese (in dollari ""internazionali"""" del 1990) si è moltiplicato per tre volte e il PIL pro capite per quasi due. Nel quarto di secolo successivo, dal 1978 al 2003, i due valori si sono moltiplicati rispettivamente per sei e per quattro volte e mezza. L'autore prevede che la Cina, anche rallentando la sua andatura, raggiungerà il PIL degli Stati Uniti dopo il 2015 e lo supererà di un quarto entro il 2030, pur rimanendo un paese """"relativamente povero"""", con un PIL pro capite pari ad un quinto di quello americano nel 2015 e a circa un terzo nel 2030. Milioni di produttori, ogni anno, vengono separati dalla produzione dei mezzi di sussistenza: la massa dei salariati e dell'esercito industriale di riserva si dilata."" -
Organizzazione e lavoro nel porto di Savona
Il porto di Savona ha una storia che abbraccia nel suo insieme oltre cinque secoli, di cui gli ultimi due meritano sicuramente l'attenzione di chi voglia soffermarsi sui mutamenti indotti dalla produzione capitalistica e dalla grande industria. Eppure, se si eccettuano alcuni lavori ormai classici, essa è pochissimo conosciuta dalla cerchia più vasta del pubblico e poco indagata, soprattutto per gli aspetti sociali e dell'organizzazione del lavoro al momento della svolta industriale fra l'Ottocento e il Novecento. Per quanto esistano decine di riferimenti all'argomento, per quanto spunti ed osservazioni si trovino in opere di diversi autori, si può dire manchi ancora un lavoro organico sulla storia di questa realtà produttiva che trasforma se stessa mentre la città si trasforma. In questo senso si può dire che il lavoro di Lello De Cicco offre una visione nuova della realtà portuale savonese, con particolare riguardo alla storia di coloro che sulle banchine hanno lavorato nel carico e nello scarico delle merci. -
L' internazionale italiana fra libertari ed evoluzionisti (1872-1880)
Ai socialisti-libertari italiani dell'epoca della Prima Internazionale spetta senz'altro il merito di aver saputo, dopo le cocenti delusioni patite con l'epilogo sabaudo delle precedenti battaglie risorgimentali, riprendere il cammino della lotta guardando al socialismo. Quegli esponenti non seppero tuttavia spogliarsi completamente del loro passato. Educati ad un senso eroico della vita, non seppero trasformare l'assalto in assedio. Succubi di una tradizione culturale e psicologica che premiava l'azione sulla riflessione, la declamazione al ragionamento, la posa al lavoro minuto ed anonimo, finirono con il consegnare il nascente movimento operaio italiano ad un altro decennio di egemonia ideologica democratico-borghese, nella sua variante socialista-utopista. Il tempo dell'ingresso nella penisola del socialismo scientifico era destinato ad allungarsi ancora indefinitamente. Di quell'esperienza e di quegli uomini, di quelle speranze e di quelle delusioni, di quei sacrifici e di quegli errori tratta questo secondo volume delle ""Biografie individuali e collettive del movimento operaio italiano borghese e proletario""""."" -
Investimenti e sviluppo economico a Genova alla vigilia della prima guerra mondiale
Nella sua storia quasi millenaria Genova si presenta, secondo Fernand Braudel, come un ""sismografo ultrasensibile che registra ogni vibrazione del vasto mondo"""". In quest'opera - pubblicata in prima edizione nel 1969-73 - Giorgio Doria affronta, con notevole ampiezza e profondità d'analisi, le tappe dello sviluppo capitalistico genovese lungo tutto il corso dell'Ottocento sino alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Nel ricostruire le vicende dei gruppi, delle famiglie e delle frazioni a livello locale emerge nettamente, scrive Giorgio Doria, il carattere di una """"borghesia genovese"""" segnata dal """"costante sforzo di servirsi dello Stato e dei pubblici poteri come usbergo"""", dai suoi """"eterni ondeggiamenti tra un liberismo, più verbale che sostanziale, ed un'ansiosa ricerca di solidi ripari protezionistici"""". Ne risultano un terreno d'indagine e un metodo di studio esemplari, un materiale tanto prezioso quanto attuale per affrontare molti dei nodi e degli interrogativi ancor oggi cruciali in uno dei gangli vitali del trasporto e, più in generale, del cuore industriale del Vecchio Continente, impegnato nella corsa a perfezionare la sua condizione di Europa-potenza."" -
Cronache politiche e movimento operaio nel savonese (1850-1922)
Il 1861 vedeva il primo impianto a Savona di uno stabilimento siderurgico. La fabbrica strappava alla campagna migliaia di contadini per farne salariati, spingeva all'aumento della popolazione urbana e costringeva all'ampliamento del perimetro della città. Sorgeva la ""questione sociale"""", come si diceva all'epoca: nascevano le prime organizzazioni di resistenza operaia, cui seguivano i primi sindacati, e, nel 1890, si progettava per la prima volta la costituzione di una Camera del Lavoro cittadina. Sarebbero passati dieci anni perché quel primo tentativo andasse a compimento, perché il movimento operaio, qui come altrove, doveva fare i conti con la sua recente formazione, con le ideologie piccolo borghesi del suo passato cittadino, con i propri ritardi. Si aggiungevano le pesanti condizioni di vita e di lavoro e l'aspra reazione delle classi al potere. Ma, con il tempo sarebbe maturata una coscienza comune a superare il particolarismo del rapporto fra il singolo operaio e il padrone. La posizione politica avrebbe preso posto accanto alla rivendicazione sindacale. È la realtà che il libro indaga e descrive, documentandola fin nei particolari."" -
L' URSS e la teoria del capitalismo di Stato. Un dibattito dimenticato e rimosso (1932-1955)
Oggi non fa più scandalo la tesi che dietro il ""falso socialismo"""" dell'URSS si celasse il capitalismo di Stato. Continua a circolare però l'idea giustificatoria che all'epoca si fosse legittimati a """"non sapere"""". Il primo merito di queste pagine è quello di demolire tale forma di autoassoluzione: sin dai primi anni '30 del Novecento politici e teorici di diverse ispirazioni avevano già chiaramente delineato quel falso, chi voleva capire """"aveva capito"""". Il mito del socialismo in un solo paese, avallo della spartizione imperialistica di Yalta, segnò la sconfitta profonda del movimento comunista internazionale. Nessuna risalita da quell'abisso era possibile senza prima aver sciolto quel nodo. Ma per poter divenire fondamento strategico della ripresa di un movimento comunista internazionalista ciò doveva essere unito alla previsione che Lenin aveva tracciato, come variante strategica, in caso di sconfitta della Rivoluzione d'Ottobre: l'inevitabile trascinamento nello sviluppo capitalistico dell'intero continente asiatico. Una previsione che ha oggi l'inoppugnabile riscontro dei fatti e che di quella ripresa è alla base."" -
Cospirazione per l'egualianza detta di Babeuf
Filippo Buonarroti scrisse la ""Cospirazione per l'eguaglianza detta di Babeuf"""" negli ultimi anni di una vita interamente votata alla causa comunista. La riedizione della sua opera principale, nel 250° anniversario della nascita, va oltre l'omaggio, certo dovuto e voluto, alla infaticabile coerenza del grande rivoluzionario e comunista pisano. Nel giudizio di Marx ed Engels la congiura degli Eguali fu, nel 1796, """"uno dei primi tentativi del proletariato di fare valere direttamente il suo proprio interesse di classe"""". La ricostruzione della cospirazione babuvista ad opera di uno dei suoi capi costituisce adeguatamente introdotta dai testi di Michel Vovelle e Gastone Manacorda - un ausilio indispensabile alla conoscenza delle profonde radici storiche del comunismo moderno."" -
La casa dello studente di Genova. Una pagina della Resistenza. Con CD-ROM
Fu nella prima metà degli anni Settanta che un gruppo di studenti internazionalisti si propose di squarciare la fitta coltre di silenzio e tenebre entro cui da decenni erano avvolte la storia e la memoria della Casa dello Studente, uno dei capitoli più tragici ed eroici del grande libro della Resistenza genovese. Per ben ventisette anni, dai giorni appena seguenti la Liberazione, quelle pagine erano state consegnate all'oblio. E quando i giovani del Comitato Direttivo della Casa decisero di riportarle alla luce oltre alla scoperta e all'apertura al pubblico delle celle e del ""sotterraneo dei tormenti"""" - provvidero a pubblicare una prima ricostruzione degli eventi, da riprendere e completare nel tempo. Questo lavoro vuole oggi onorare quell'intento, nella convinzione che il messaggio proveniente da quelle vicende lontane resta quanto mai vivo ed attuale, soprattutto per le nuove generazioni poste di fronte ai dilemmi di un incerto e non rassicurante futuro."" -
Dal radicalismo borghese al socialismo operaista. Dai congressi della Confederazione Operaia Lombarda a quelli del partito Operaio Italiano (1881-1890)
Nel 1882 prendeva vita a Milano il Partito Operaio Italiano. Nel volume il lettore trova documentata, attraverso le biografie di circa 300 fra i suoi militanti, la vita di una forza organizzata che arrivò ad avere tra i 30.000 e i 60.000 affiliati, un centinaio di sezioni impiantate per lo più nel Nord Italia, e un settimanale - Il Fascio operaio - diffuso in 2.000-3.000 copie, con punte di 10.000. Con il POI a Milano e gli scioperi degli anni Ottanta dell'Ottocento il movimento operaio italiano partecipa a un ciclo di lotte operaie di cui è possibile cogliere un connotato europeo, con gli scioperi tra i docker di Londra, i minatori in Renania, nella Saar, in Sassonia. Ma la coscienza di classe non riuscì ad andare oltre il carattere puramente ""economico"""". Il terreno """"teorico"""" visto come un fardello era il limite che imprigionava questi infaticabili uomini pratici, di ferrea fedeltà alla causa, ma bruciati dall'esperienza dottrinaria dei mazziniani e degli anarchici. Ciò che mancò al movimento operaio italiano fu il """"Che fare?"""", ossia teoria, strategia e militanza rivoluzionaria che potessero bilanciare o far fare un salto politico all'economicismo."" -
Un socialismo di rito ambrosiano-emiliano. I congressi costituenti del partito socialista italiano. 1891-1893
Raccogliamo in questo volume quasi trecento biografie dei protagonisti dei tre congressi costituenti del PSI, tra il 1891 e il 1893. Il Congresso Operaio Italiano, a Milano nell'agosto del 1891, aveva dato vita al Partito dei Lavoratori Italiani. Il primo congresso di questa organizzazione, svoltosi a Genova nell'agosto del 1892, è considerato l'atto fondativo del socialismo italiano. I primi anni Novanta del XIX secolo aprono un periodo storico di grande complessità, si prepara la fine dell'era di Francesco Crispi e sono in incubazione mutamenti e tensioni che sfoceranno nella crisi di fine secolo. Non può essere compito di questo studio una trattazione storica di quel periodo, una ricostruzione ordinata alla luce della scienza marxista della politica resta da fare. Anche i problemi d'analisi delle forme politiche del socialismo in Italia sono questione che travalica il compito di un'opera prosopografica. Rimane che la ricognizione delle biografie degli uomini che ne furono protagonisti ne è un presupposto importante. -
Battaglie per la rivoluzione francese
La Rivoluzione francese e la teoria comunista sono strettamente legate da profonde ragioni. È in quel grande evento storico che affondano le radici del ""socialismo francese"""", che costituisce, secondo la felice definizione di Lenin, una delle """"tre fonti e tre parti integranti del marxismo"""". È nel corso della Rivoluzione francese che Gracco Babeuf organizza la sua """"congiura degli Eguali"""", primo tentativo genuinamente proletario di prendere il potere. È sempre in quella cesura storica che prende vigore e si tempra l'idea che """"libertà, uguaglianza e fraternità"""" siano parole vuote finché esiste una classe sottoposta allo sfruttamento economico. Su questo concetto si sviluppano le varie scuole di socialismo utopistico cui Marx ed Engels daranno poi il fondamento scientifico. Inoltre lo svolgimento della più grande rivoluzione borghese è stato per lungo tempo l'unico riferimento su cui Marx ed Engels potevano impostare e verificare le proprie ipotesi di strategia per la rivoluzione proletaria, e perciò entrambi la studiarono a fondo."" -
Gruppi anarchici d'azione proletaria. Le idee, i militanti, l'organizzazione. Vol. 1: Dal fronte popolare alla «legge truffa»: la crisi politica e organizzativa dell'anarchismo.
Tra il 1949 e il 1957 si consuma all'interno dell'anarchismo italiano una frattura, figlia della crisi politica e ideologica maturata dalla sconfitta degli anni '20 e '30. Una delle esperienze meno conosciute di quel periodo sono stati i Gruppi anarchici d'azione proletaria: un gruppo di militanti aggregati intorno a P.C. Masini, il principale ispiratore e responsabile della nascita dei Gaap, che voleva costruire un'organizzazione politica di ""quadri"""", un """"partito"""" libertario con una prospettiva internazionalista/libertaria, classista e consiliarista. La parabola si chiuderà dopo il fatidico 1956 (rivolta d'Ungheria) quando si fonderanno con i Gruppi d'azione comunista - movimento dissidente comunista ispirato da G. Seniga - formando il Movimento della Sinistra comunista. L'opera sarà composta da tre tomi, i primi due contenenti una selezione degli atti e dei documenti dell'organizzazione, il terzo le biografie dei militanti e simpatizzanti che formarono il nucleo di questo """"ardito"""" esperimento politico."" -
Gruppi anarchici d'azione proletaria. Le idee, i militanti, l'organizzazione. Vol. 3: militanti: le biografie, I.
Tra il 1949 e il 1957 si consuma all'interno dell'anarchismo italiano una profonda frattura, figlia della sua crisi politica e ideologica maturata dalla sconfitta degli anni Venti e Trenta. Una delle esperienze forse meno conosciute di quel periodo storico furono i Gruppi Anarchici d'Azione Proletaria. La scelta del gruppo di militanti che si aggregarono intorno alle figure chiave di Pier Carlo Masini e Arrigo Cervetto fu quella di voler costruire un'organizzazione politica di ""quadri"""", un """"partito"""" libertario con una prospettiva internazionalista/libertaria, classista e consiliarista. La loro parabola si chiuderà dopo il fatidico 1956 (Rivolta d'Ungheria) quando questa esperienza si fonderà nel Movimento della Sinistra comunista. In seguito dal """"gruppo originario"""" già presente nei G.A.A.P. prenderà vita Lotta Comunista. Questo volume, il terzo dei tre tomi di cui si compone l'opera pubblicata in coedizione da Edizioni Biblioteca Franco Serantini ed Edizioni Pantarei, presenta le biografie dei militanti e simpatizzanti che formarono il nucleo di questo """"ardito"""" esperimento politico."" -
Scritti. Novembre 1867-luglio 1870
Gli scritti di Marx ed Engels qui raccolti coprono il periodo fra novembre 1867 e luglio 1870. Emergono le loro esperienze di militanti e dirigenti dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori, tra cui gli scritti attinenti la polemica nei confronti di Bakunin e dei suoi seguaci, nel tentativo di limitarne l'influenza sull'Internazionale. Molti testi di Engels sono destinati alla Germania, su questioni specifiche dell'Internazionale e del mondo del lavoro. Una menzione particolare meritano gli scritti di entrambi sugli scioperi sostenuti dall'Internazionale dei lavoratori e artigiani a Ginevra alla fine degli anni Sessanta. Una parte fondamentale concerne l'Irlanda, cui Marx ed Engels dedicarono ricerche e riflessioni, riflettendo sui rapporti di carattere coloniale che l'Inghilterra prima e la Gran Bretagna poi intrattennero nei confronti del ""sister Kingdom"""", mettendo in luce le spoliazioni delle terre, lo sfruttamento delle risorse umane e materiali, le sopraffazioni e l'oppressione."" -
Scritti. Ottobre 1871-novembre 1873
Il volume raccoglie gli scritti di Marx ed Engels compresi fra ottobre 1871 e fine 1873, quando essi sono impegnati nelle attività del Consiglio generale dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori. Vi sono testi a firma congiunta, come la ""Prefazione"""" all'edizione tedesca del 1872 del """"Manifesto del partito comunista"""", le """"Risoluzioni"""" del congresso generale svoltosi all'Aja, l'ampio pamphlet """"L'Alleanza della Democrazia Socialista e l'Associazione Internazionale dei Lavoratori"""", steso nella polemica contro gli """"anti-autoritari"""". Vari gli interventi di Marx a nome dell'Internazionale, i contributi di Engels su questioni legate ai dibattiti internazionalisti, sulla situazione sociale in Germania e Austria, sugli strumenti del capitale per condizionare l'esistenza dei lavoratori al di fuori della sfera produttiva. Molti scritti sono dedicati alla Spagna e all'Italia, tra cui quelli specificamente destinati al pubblico italiano, come le polemiche con Giuseppe Mazzini.""