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Diari 1927-1928
1927-1928: un biennio cruciale nella vita di Joseph Goebbels. Arrivato a Berlino nel novembre 1926, quale nuovo Gauleiter, in questi due anni egli dovrà mettere in moto e sviluppare quella strategia che lo porterà ad affrontare il compito in assoluto più arduo: diffondere la Weltanschauung nazionalsocialista a Berlino - ""la città più rossa d'Europa, dopo Mosca"""", come lui stesso scriverà -, conquistare i cuori """"d'asfalto"""" dei berlinesi e, al contempo, rimettere ordine in un Partito allora allo sfascio. Reduce dai successi riscossi a Elberfeld, in quel Großgau della Ruhr che l'aveva visto imporsi come dirigente politico di prima grandezza e dove erano emerse le sue incredibili doti da oratore, il nuovo Gauleiter si trovò infatti dinanzi a uno NSDAP che nella capitale poteva vantare solo poche centinaia di iscritti ed era martoriato da continui attriti e rivalità interne. Ed ecco allora - come primo atto - l'opera di pulizia nei ranghi del Partito, cacciando via i facinorosi e i piantagrane che limitavano la loro attività alla continua critica interna, mettendo così a rischio la stabilità e l'esistenza stessa dello NSDAP berlinese. Immediatamente seguita dalla lotta vera e propria per Berlino, che si palesa fin da subito come lotta per la conquista delle roccaforti rosse. La strategia che Goebbels inaugurerà a partire da questo biennio 1927-28 è basata su alcuni punti cardine: conquista delle strade con il supporto delle """"camicie brune"""", ovvero degli uomini della SA - in prevalenza operai, disoccupati, sottoccupati, apprendisti e studenti, spesso provenienti dai quartieri popolari e persino usciti dalle file comuniste - che marciano nei quartieri rossi dalla città e che assumono sempre più l'aspetto di """"soldati politici""""; diffusione delle idee nazionalsocialiste, con continui incontri e conferenze nelle sale che solitamente ospitano gli incontri di massa del Partito Comunista; propaganda scritta, realizzata tramite manifesti e volantini (dove diventa fondamentale il contributo delle vignette satiriche di Hans Herbert Schweitzer, il disegnatore noto con lo pseudonimo di Mjölnir), e tramite """"Der Angriff"""", il giornale ideato da Goebbels (e il cui primo numero uscirà nel luglio 1927) che rappresenterà il punto più eccelso di questo lavoro di propaganda. Una strategia che si confermerà la carta vincente del Gauleiter di Berlino."" -
Oro o sangue. La via di uscita dal caos
«Dall'albeggiante giovinezza del nostro popolo si leva un'antica voce che sussurra della maledizione dell'oro rosso per cui muoiono re, eroi e nazioni. Un eroe nordico dai capelli biondi - così narra la portentosa leggenda - un tempo sopraffece gli oscuri poteri degli Inferi e rubò loro lo scintillante oro. Ecco che questi maledissero lui e quanti sarebbero venuti in possesso del tesoro. La nera maledizione si avverò terribilmente. Il radioso Sigfrido perì sotto la lancia di Hagen, demoniaca incarnazione della forza del male. Ma la maledizione dell'oro continuò a dispiegare i suoi effetti, generando passioni selvagge e crimini violenti, finché un intero popolo non affondò nel sangue e nell'orrore (...) Questo libretto è stato scritto per motivare questa lotta in tutta la sua profonda Weltanschauung e per rafforzare così il fronte del sangue combattente» -
Storia dei Longobardi
«Chi non conosce la leggenda longobarda di Alboino e Rosmunda? Chi ignora quale immensa influenza hanno esercitato proprio i Longobardi sullo sviluppo dell'arte in Europa? Tuttavia, troppo poco si sa di questa talentuosa tribù germanica, ed è dunque per questo che si deve essere particolarmente grati al professor Schaffran - noto per i suoi lavori sui resti dell'arte germanica in Italia - per essersi assunto la cura di presentare l'intera storia dei Longobardi dalla loro prima apparizione fino alla caduta del loro regno fondato da Alboino in Italia nel 774. Essa tiene conto non solo del percorso politico, bensì anche di quello culturale e artistico - l'opera è infatti corredata di ventiquattro pagine di illustrazioni - e, nello spirito della nuova concezione della storia, indaga le cause profonde degli avvenimenti alla luce di un'attenta analisi delle caratteristiche razziali e tribali dei Longobardi. Si potrà vedere come i pregi e i difetti di questa tribù abbiano influito sul suo destino, e si otterrà un quadro chiaro della costruzione del suo Stato e delle cause della sua caduta. ...» -
Teste tedesche di razza nordica. Ediz. integrale
Nel 1926, i lettori tedeschi di riviste völkisch e di igiene razziale furono invitati a presentare degli scatti dell'uomo o della donna ""nordico"""" ideale. L'editore J.F. Lehmann sponsorizzò il concorso che contava come giuria studiosi quali Eugen Fischer e Hans Günther. Nel 1927 fu quindi pubblicato Deutsche Köpfe nordischer Rasse con un'introduzione di entrambi i membri della giuria e cinquanta tra cui quella del vincitore. dei vincitori e dei vincitori. «Ogni idea di bello e di nobile è condizionata dalla razza. Quando una razza esemplare scompare, quel che dapprima verrà a verificarsi sarà confusione, mancanza di modelli - di cui il nostro tempo è un esempio -; dopodiché, con la """"vittoria delle culle"""" di un'altra razza, verrà gradualmente a emergere un nuovo esempio». Hans F. K. Günther"" -
Il potere del sangue. Nel divenire dei popoli. Ediz. integrale
Se si dovesse indicare ciò che rende particolarmente istruttiva la lettura di Die Macht des Blutes im Werden der Völker di Karl Ludwig Lechler, non occorrerebbe dilungarsi oltre misura; basterebbe soffermarsi esclusivamente sui seguenti tre aspetti. L'autore. Laureato in medicina, igienista razziale, ma soprattutto Gauamtsleiter del Rassenpolitische Amt dello NSDAP nel Württemberg-Hohenzollern. Una posizione preminente, la sua, nella struttura gerarchica, e un ruolo fondamentale quale istruttore e divulgatore. Il contesto. La realtà da sempre prevalentemente contadina del suddetto Gau, a quei tempi definito il ""granaio del Land"""", il che spiega i frequenti rimandi nel testo a Richard Walther Darré e le molte citazioni dai suoi principali scritti. Il fine. Questo libro è un interessante esempio di che cosa si intendesse nel Terzo Reich per lettura della storia da un punto di vista razziale. Prestando una particolare attenzione soprattutto alle pubblicazioni di Hans F. K. Günther e di Ludwig Ferdinand Clauß, l'autore ci offre una panoramica che spazia attraverso i millenni, dall'uomo preistorico alle prime migrazioni di popoli, dai Goti ai cavalieri medioevali, per culminare infine in quel """"laboratorio"""" che, secondo Lechler, spiega in miglior modo e chiarisce l'effetto delle diverse anime razziali su un popolo: la Spagna."" -
7º piano
Åsa studentessa di Belle Arti, incontra Nils che ha tutte le caratteristiche dell'uomo ideale: protettivo, gentile, attento. Nils, però, è anche gelosissimo. A poco a poco la gelosia diventa delirio narcisistico e Nils, in una lenta discesa nel dramma della violenza domestica, obbliga Åsa a rinunciare a tutto: vita sociale, amici, opinioni, gusti, storia personale, annientandone l'identità. La violenza psicologica diventa a poco a poco violenza fisica. Prefazione è di Loredana Lipperini. -
Sotto
Sotto racconta la vita di due sorelle gemelle cresciute nella comunità ebraica del Lower East Side di New York all'inizio del XX secolo. Durante l'adolescenza le sorelle prendono strade diverse: Fanya lavora per una donna che pratica aborti clandestini, mentre Esther, affascinata da danzatrici di burlesque, diventa una prostituta, poi un'attrice affermata. I destini delle due sorelle si separano del tutto. Leela Corman in questo volume descrive con umorismo yiddish le difficoltà delle popolazioni immigrate in America fino alla vigilia della Grande Depressione. Uno spaccato della storia sociale americana, un quadro per immagini della cultura ebraica a New York, un libro sull'emancipazione femminile. -
Si cambia! Joséphine. Vol. 3
Questa volta Joséphine cambia! L'abbiamo lasciata alla prese con un amore ""vero"""", tra mille paure e aspettative. Il nuovo anno si apre con una grande sorpresa che metterà completamente a repentaglio le abitudini della nostra single incallita. Joséphine si ritroverà di fronte non a una ma a due decisioni da prendere, per una svolta definitiva. Capitolo finale della trilogia firmata da Pénélope Bagieu."" -
Non è bella ma...
Venti ritratti di donne - tra cui Twiggy, Kate Winslet, Franca Valeri, Iris Apfel, Winona Ryder e Lady Gaga - che si sono distinte nel mondo della moda e dello spettacolo anche se qualcuno aveva detto loro: ""Non ce la farai mai, non sei abbastanza bella"""", almeno secondo i canoni di una bellezza decisa a tavolino, stereotipata o condizionata dalle tendenze del momento. Per fortuna qualcun altro ha capito che ognuna di loro aveva qualcosa di speciale e ha dichiarato: """"Non è bella... ma..."""" intravedendo con lungimiranza il potenziale nascosto dietro quelle piccole o grandi imperfezioni. Negli anni del body shaming e della rivendicazione della body positivity, questo libro è un inno all'unicità, al talento, alla personalità."" -
Love story book
La capacità di risanare le ferite affettive può essere appresa. ""Love story book"""" è un percorso creativo che guida il lettore alla comprensione e al superamento del proprio dolore proponendo attività terapeutiche stimolanti. Passo dopo passo gli esercizi suggeriti consentono di scoprire il terreno in cui affonda la fragilità emotiva fortificando la consapevolezza delle eredità affettive che spesso impediscono di affrontare l'amore, e la sua conclusione, in modo maturo. Esercizi fantasiosi aiutano a sciogliere i """"nodi"""" della sofferenza e incentivano riflessioni sulla modalità di instaurare rapporti amorosi evidenziando la responsabilità personale nella costruzione di legami disfunzionali. L'inventiva e la sensibilità dell'autrice del libro, esperta nel tema della Love Addiciton, permettono di compiere un profondo viaggio fino al cuore del problema, motivando il lettore al desiderio di guarire e di ritessere nuovamente le trame della propria esistenza. La compilazione di questo """"eserciziario d'amore"""" dovrebbe essere seguita da un confronto con un esperto."" -
Giuseppe Garibaldi. Storia della sua vita narrata al popolo da un ufficiale garibaldino 1883
Pubblicato nel 1922 quando già il Fascismo da movimento politico si è trasformato in partito (9 novembre 1921), ma quando ancora non ha subito quella svolta autoritaria che porterà all'abolizione delle libertà democratiche e alla realizzazione di una dittatura autoritaria, questo testo ""Giuseppe Garibaldi: storia della sua vita raccontata al popolo da un ufficiale garibaldino"""", ci fa rivivere le gesta del grande condottiero direttamente dalla voce di un testimone oculare."" -
Favuli morali
Le Favuli morali sono un'opera di Giovanni Meli, uno dei massimi rappresentanti della letteratura siciliana tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento. In queste l'autore colpisce obiettivi di ordine politico, religioso ed ideologico, anche se la sua polemica sociale non va al di là di un filantropismo paternalistico contrario ad ogni soluzione radicale. Capace di raffigurare il mondo degli animali con estrema minuziosità, il poeta traduce in versi la realtà senza cadere in asprezze letterarie, né tanto meno in un gusto retorico. Va altresì notato che nelle Favuli morali il gusto arcadico delle precedenti opere è definitivamente superato a favore di un linguaggio più fresco ed originale, più nuovo, armonico e capace di entrare in contatto con un pubblico che non è soltanto aristocratico, ma anche borghese, e con dei lettori non solo di elevata, ma di media cultura. -
Nel paese della Zàgara. Novelle siciliane
Un vicolo stretto come un budello, dove sembra concentrarsi tutta la miseria ""anche se allegra"""" del piccolo paesino, una dozzina di ragazzi che, dopo essersi aggirati per le vie per guadagnare qualche soldo con dei lavoretti, verso mezzogiorno si ritrovano a giocare, urlare, ad accapigliarsi. Ed ecco arrivare Mastro Vito il Banditore con una notizia che lascia tutti esterrefatti, sconvolge e """"mette sossopra"""" la piccola comunità: il sindaco impone l'obbligo scolastico. Liddu Spiga, Cicciu Malerba, Tanu Sbrizza sono alcuni dei personaggi che animano questo racconto, cui se ne aggiungeranno, nelle altre novelle, tanti altri. E sullo sfondo la campagna siciliana (Mineo, in provincia di Catania, e le sue contrade), colorata dalle vigne, dagli oliveti, dagli aranceti, dalle piante di mentastro e di ampelodesmo, con i suoi prodotti tipici: dall'olio al pecorino con il pepe, dalle olive nere in salamoia alla minestra di fave, dall'uva ai broccoli neri, dai fichi secchi alla cicoria."" -
Memorie sulla filosofia d'Empodocle gergentino. Domenico scinà 1838
Nelle ""Memorie sulla vita e filosofia di Empedocle gergentino"""", al quadro della filosofia empedoclea, con le sue quattro """"radici"""" primordiali, enunciata con linguaggio poetico, lo Scinà affianca le alte gesta cittadine dell'""""illustre gergentino"""", narrate con particolare schiettezza, e, allo studio degli animali e dei vegetali (ad Empedocle si deve la scoperta della traspirazione nelle piante), aggiunge le opinioni astronomiche del filosofo... Da professore di fisica sperimentale lo Scinà del resto non può non sottolineare che ad Empedocle, per l'importanza da lui data alla pratica e agli esperimenti, si deve la nascita proprio di questa scienza, che empedoclea è la newtoniana dottrina dei colori e che, nei confronti del filosofo siciliano, siamo debitori della teoria che in natura nulla si crea e nulla si distrugge..."" -
Cronologia dei re d'Italia da Odoacre a Umberto I. Compilata dal professore di storia P. F. durante il regno di Umberto I
La ""Cronologia dei re d'Italia"""" contiene le settantasette biografie dei sovrani d'Italia a partire da Odoacre fino a Umberto I (manca solo quella di solo Vittorio Emanuele II, ancora principe ereditario alla stesura di questo testo, e quella di Umberto II)& illustrate da un medaglione inciso della figura a mezzo busto. Stampato a Codogno dalla Tipografia Editrice Cairo, che già dal 1789 avevano intrapreso la produzione ed il commercio editoriali, quest'opera è una vera rarità perché dell'Archivio della tipografia Cairo non si hanno tracce. Numerose erano state le migliorie e le innovazioni tecnologiche applicate nei loro laboratori, come ad esempio la galvanotipia e l'adozione di macchine Marinoni, ma soprattutto quella che aveva destato l'attenzione era stata l'invenzione della stereofeidotipia, ad opera di Gaetano Cairo."" -
Dizionario geografico-statistico siciliano-italiano-latino dell'isola di sicilia e delle sue adjacenze. Vincenzo Mortillaro 1847
Il Dizionario geografico-statistico ai nostri occhi si presenta come un piccolo, ma prezioso scrigno in cui ritrovare dati interessanti e notizie preziose soprattutto circa l'etimologia dei nomi non solo delle città e delle isole siciliane, ma anche delle sue montagne, dei suoi fiumi, dei suoi laghi, dei suoi golfi, delle sue grotte. Del resto lo stesso Mortillaro è consapevole dell'importanza della sua impresa e non pecca certo di modestia quando afferma che in questo Dizionario si trovano ""tutti i dati statistici più interessanti che riguardar possano la Sicilia, rinvenendovisi indicati, col suo nome siciliano non solo, ma col nome latino, e con quello italiano le città tutte al presente esistenti, e financo i Comuni aggregati e alcuni dei principali siti, le montagne primarie, i più interessanti fiumi, e laghi, e taluni dei golfi, e delle grotte e delle castella che meritano speciale attenzione"""" e che questo lavoro soddisfa """"più ai bisogni del secolo che non il lessico topografico dell'Amico compilato pei soli archeologi - più che il Dizionario di Sacco, che mai non pervenne in credito - più di quello di Ortolani""""."" -
Il pesce d'Aprile. Giuseppe Pitrè 1891
L'opera, è una sintesi della variegata personalità di Giuseppe Pitré, dello scrittore che, nell'indagare l'origine dell'antica e arcana usanza degli scherzi del primo giorno del mese d'aprile, tradizione avvolta nella suggestione del mito, guarda non solo alle tradizioni popolari siciliane, ma anche a quelle italiane e straniere. Il lettore potrà trovare in questo testo un esempio della grande capacità di questo scrittore di confrontare culture anche molto distanti tra di loro e potrà notare come usanze, che a prima vista potrebbero sembrare molto diverse, siano messe direttamente a confronto. -
I siciliani nelle guerre contro gli infedeli del secolo XVI
Salvatore Salomone Marino (Borgetto, Palermo 1847-1916) medico e studioso della Sicilia, fondatore con Giuseppe Pitré dell'Archivio per lo studio delle tradizioni popolari (1882), e deciso assertore del metodo storico, nei ""Siciliani nelle guerre contro gl'Infedeli nel secolo XVI"""", vuole smentire la tesi, fino a quel momento accreditata, che voleva la vittoria di Lepanto del 7 ottobre 1571, che arrestò l'espansionismo turco nel Mediterraneo, dovuta alla Spagna, e rivendica alla sua isola natia il merito e l'onore dell'impresa. Fu a Messina che la grande flotta della Lega si concentrò, fu il Regno di Sicilia che apprestò galere, armi, e non solo soldati, ma Cavalieri e Titolati, che lasciando agi e famiglie, corsero sotto la Santa Insegna """"aspirando gran titolo di onore che darà l'essersi trovati a quella giornata""""."" -
Leggende storiche siciliane (rist. anast. 1866)
Vincenzo Mortillaro nelle Leggende storiche siciliane (1866) racconta la Storia di Sicilia con la grande capacità dello storico attento alle fonti e servendosi di una quanto mai ricca e preziosa bibliografia, ma nello stesso tempo come un abile romanziere capace di attirare l'attenzione del lettore con la descrizione di paesaggi, di scene, di volti e di fondere con la più cristallina narrazione le figure umane al paesaggio, e il paesaggio alla storia. Con una leggerezza del linguaggio, più tipica del mondo contemporaneo che di quello dell'Ottocento in cui egli vive, lo scrittore ""dipinge"""" a volte con luminosi e brillanti colori, altre a fosche tinte, le vicende che si succedono dal XIII al XIX secolo avvincendo colui che segue la trama del racconto. Il libro è stato illustrato per la CmdEdizioni dal pittore napoletano Aniello De Biase."" -
Vita di Santa Rosalia
L'opera Santa Rosalia scritta dal P. Pietro Sanfilippo della Compagnia di Gesù, in questa nuova edizione con la presentazione di S.E. Cardinale Paolo Romeo Arcivescovo Emerito di Palermo, si presenta come un documento indispensabile non solo per comprendere il modo in cui si è sviluppata la venerazione e imposto il culto di questa figura agiografica, ma anche per capirne la sua reale consistenza. Ha fonti autorevoli e attendibili tra le quali quelle dei gesuiti Giordano Cascini (1565-1635) e Ottavio Gaetani (1566-1620), del papa Urbano VIII (1568-1644) e dell'abate e storico siciliano Rocco Pirri (1577-1651).