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Cento anni e oltre. La testimonianza evangelica a Mombercelli
Un luogo di culto pubblico costituisce un riferimento stabile sia geografico sia storico. Non a caso la ricorrenza dei cento anni del locale - non della presenza evangelica perché quelli sono, come recita il titolo, oltre cento costituisce una buona occasione per ricostruire la memoria storica della comunità cristiana. -
T4T. Un discepolato Ri-Rivoluzionario. La storia dietro il movimento di fondazione di chiese con la crescita più veloce nel mondo e come ciò può accadere a casa tua
Partendo dallo spirito rivoluzionario del Nuovo Testamento, T4T è la scintilla che accende uno stile di vita ri-rivoluzionario del regno di Dio che: mobilita i cristiani a vivere la chiamata di Dio; prepara i credenti per uno stile di vita evangelistico; discepola i nuovi credenti in un'amorevole obbedienza a Cristo; moltiplica generazioni di discepoli, gruppi in casa e chiese; sviluppa rapidamente leader maturi per un movimento di fondazione di chiese ripieni dello Spirito e fedeli alla Parola di Dio. ""T4T espone la fondamentale, ma spesso disattesa attività del preparatore di discepoli che desidera vedere un movimento di fondazione di chiese. Questa è l'intensa, dedicata, continua formazione di discepoli. Raccomando caldamente questo libro a coloro che desiderano vedere Dio muoversi in modi meravigliosi tra un popolo"""" (Richard Schlitt, Direttore Internazionale OMF International)"" -
Che male c'è? I giovani e il fascino dell'occulto: musica, videogames e serie tv
Uno dei fenomeni più allarmanti che caratterizzano il mondo degli adolescenti è certamente l'aumento di interesse nei confronti delle pratiche magiche. Ma che male c'è a interessarsi dell'occulto? Spesso negli ultimi anni i mezzi di comunicazione hanno parlato di dischi che spingono alla violenza, al suicidio, all'uso di droga, all'adorazione del diavolo; di videogames diseducativi e di serie televisive pericolose per menti troppo giovani e fragili. Ma qual è la reale dimensione di questo fenomeno? La musica ha davvero un potere di tale portata?Un videogioco può realmente trasformarsi in un'arma di persuasione occulta? Un telefilm può indurre a compiere azioni sconsiderate? La questione dev'essere affrontata con grande equilibrio. Il motivo di questo saggio è di fornire al lettore nuovi elementi che permettano di vederci più chiaro in questa complicata vicenda. -
Studi sulla ceramica abruzzese-umbro-marchigiana. Atti del Convegno (Tolentino, 16 settembre 2011)
Argomenti: La sezione ceramica del Museo del Santuario di Tolentino - La manifattura Paci di Ascoli Piceno - Ceramiche a Matelica - La ceramica derutese del Seicento - Ceramica di Castelli - Ceramica dell'alto Lazio Il borgo di Sant'Agostino in Gubbio. Fornaci e botteghe ceramiche dal XV al XVIII secolo - Manifattura La Dorica di G. Antonucci. -
Santa Caterina d'Alessandria, icona della teosofia
Vita, culto e iconografia della megalomartire Caterina d'Alessandria, santa particolarmente venerata dagli agostiniani de dagli altri ordini mendicanti. -
L' impronta del leone. Simbologia del principe dei felini nell'arte d'Occidente e sue valenze nel pensiero di sant'Agostino d'Ippona
Il presente contributo si propone di investigare sulle radici iconologiche del soggetto del leone (Phantera leo, Linnaeus, 1758) a partire dalla sua fortuna nel mondo antico fino alla successiva adozione da parte della religione cristiana, ponendo nel debito risalto l'autorità del magistero di Agostino di Ippona e Girolamo di Stridone. -
Identità della forma. Gli eremitani agli albori e la serialità di un'architettura conventuale
Un itinerario proteso alla ricostruzione delle vicende formative dell'architettura eremitana nel primo secolo dalla Parva Unio del 16 dicembre 1243, la cui trama fu interpretata da eremiti penitenti e prelati intransigenti, frati in dissenso o in competizione e pii interpreti della Regola del padre Agostino, sullo sfondo della contrapposizione fra fazioni guelfe e ghibelline nell'Italia dei Comuni. -
L' illusion comique
"C'è un'allegria pessimistica? Se si, quella """"acida"""" di Schopenhauer vi appartiene. Non c'è un'oncia di tristezza in colui che scrisse """"Il Mondo come volontà e rappresentazione"""". Egli fu puro.""""" -
Il cuore a destra
A Spinasanta le anziane gemelle Corallo portano avanti una bottega di zoccoli, conducendo una vita arida e priva di altri interessi. Alla loro morte la nipote Billonia, ""lèna come la mostarda quando non quàgghia"""" e zitella come loro, decide di disfarsene e di convertire l'attività in un'altra più confacente al suo talento imprenditoriale. Il basso maleodorante si trasforma così in una processione di braccianti e lavandaie che chiedono l'intercessione dei santi per i più disparati disturbi di salute. Anche il prete del paese, don Calò, si rivolge a Billonia e al potere taumaturgico dei suoi santini, ottenendo la sperata guarigione. Un giorno però la gretta e ordinata vita di Billonia viene turbata dall'apparizione di una straniera, Marìdda, che lentamente si insinua nella sua vita e nella sua attività sino a diventarne compagna inseparabile..."" -
Chi apre chiude. Dispacci e cimeli arenati nel web
Quando un docente universitario insofferente dell'accademia s'imbatte nelle infinite risorse del web, e soprattutto nella sterminata piazza dei social network, può capitargli di sperimentare inedite (e più libere e personali) forme di comunicazione, non solo con i suoi studenti ma anche con un pubblico più ampio di sconosciuti che presto diventeranno ""amici"""". Così lo """"stato"""" e le note di facebook gli offriranno un davanzale da cui ogni giorno affacciarsi per dire la sua sul mondo, per alternare detti e contraddetti, plausi e botte, paradossi e congetture. Un disordinato e appassionato diario in pubblico, insomma, in cui discutere di politica e di costume, di letteratura e di vita, ma anche d'altro e dell'Altro: se in queste pagine accadrà al lettore d'incappare in segrete memorie o in dubbiosi atti di fede, è perché l'autore è convinto che ogni ricerca dovrebbe anzitutto esporre e mettere in discussione l'effimera identità del ricercatore."" -
Viggilia franciscana
La figura di Calì, in modo incomparabile, simboleggia il nesso di congiunzione fra arte e vita poiché il linguaggio a cui consegna il segno di una rinascita è, al tempo stesso, forbito e primordiale. In fondo l'anima della cultura scaturisce da una scintilla primigenia per farsi, in ogni tempo, specchio di contemporaneità. E tale pratica Calì esercita con ingegno di finalità e originalità in ogni sua opera. Come in questi poemetti dove i personaggi, spogli da manti celebrativi, assurgono a soldati-guerrieri di liberazione, con la trama creativa che scorre al ritmo dell'invocazione come rimarca, con profonda e partecipe analisi, la lettura di Rosario Castelli. -
Canticu di' cantici
Il Cantico dei Cantici conquista, rapisce il cuore e induce a cercare, nei profumi dei suoi rigogliosi giardini, il sapore fresco delle parole e dei balsami, le beatitudini dell'amore e della vita. A volte mi sembra di percepire, di intuire, di toccare, quasi con mano, il mistero, profondo e inconfessato, del Cantico dei Cantici. È veramente compendio di tutti segreti del mondo, la chiave di tutte le conoscenze dell'uomo! Nei suoi versi è racchiuso l'intimo mistero della Salvezza dell'uomo. Non si capisce la Bibbia se non si capisce il Cantico dei Cantici. La storia d'amore dei due pastorelli è realmente il cuore pulsante della Bibbia. Nello stile del Cantico scopriamo il valore dell'amore, della vita e dell'umano sentire, dell'amore a un tempo corpo e anima, sensuale e spirituale, terreno e trascendente, umanissimo e divino.Anche il corpo è essenziale alla salvezza dell'uomo e con le sue intuizioni e definizioni spazio - temporali, partecipa a pieno titolo al processo salvifico dell'umanità.Tutto quello che non dicono le parole, lo racconterà, per sempre, il Cantico dei Cantici. -
Di madre in figlia. Vita di una guaritrice di campagna
Il libro è il racconto in prima persona che la centenaria donna Orazia, nata nel 1885 in un Comune della costa jonico-etnea, dove sarebbe morta a 101 anni, rese all'autrice in una serie di incontri culminati con l'ultimo, in occasione del suo centesimo compleanno. La notte di Natale del 1985, poi, la contadina guaritrice, consapevole di averle comunicato ""il sapere"""", volle conferirle anche """"il potere"""", ripetendole tutte le orazioni atte a recuperare la salute che qui l'Autrice svela.Si tratta di un documento prezioso che consente usi diversi e tutti allettanti per lo studioso, e non solo nell'ambito della storia delle tradizioni popolari: per la narrazione della vita di questa donna come documento da studiare dal punto di vista della storia sociale e della storia delle donne; per il lavoro compiuto dalla Fiume, studiosa di autobiografia e biografia, al fine di rendere visibile e porre al centro il """"percorso ai margini"""" di una donna nella società contadina del secolo scorso."" -
L' imperfetto
Dove finisce il confine? Dove inizia la fine? Da interrogazioni inquietanti, dentro percezioni sottili, si alimenta e si muove questa raccolta poetica. In un silenzio assorto si sciolgono parole brevi, sentimenti sofferti, trattenuti stupori. E affiora una pena di fondo per il tanto che turba e lacera un tempo confuso. I mutamenti dell'ora e delle stagioni, la grazia dell'amore e dell'amicizia, la consapevolezza cercata si manifestano nella misura del tono, nella chiarezza della voce prossima alla confidenza. E l'imperfetto del titolo come opposto alla perfezione, che è sogno della mente già vocato all'impossibile, significa anche il tempo del passato: che si nutre del ricordo e lo travalica per fluttuare in una malinconia come insieme di estraneità e di appartenenza. Così, in un tessuto di trame leggere, di versi veloci, Innocenzo Carbone accosta il bene della poesia e lo consegna. -
Il mare di Senofonte
Quest'ultima raccolta di Isidoro Aiello si pone in linea di continuità con la sua produzione precedente. Il poeta osserva, registra e riflette sul mondo con lucidità e disincanto, trovando un correlativo oggettivo nel paesaggio mediterraneo che con la sua luce netta e i suoi echi parla di bellezza ma fa emergere anche verità. Le liriche prendono spunto da un pensiero o da una precisa situazione: in un caso come nell'altro l'ispirazione si ancora ad immagini molto concrete nella tradizione dell'ultimo Montale o di Cattafi. -
Corrispondenze
Una corrispondenza fatta di ""segni"""" che solo due pittori, possono instaurare. Catalogo con testi di Ruggero Savinio e Marco Di Capua."" -
La prova del bianco
La raccolta di questi pensieri di Anna Vasta è il frutto di una riflessione inesorabile sulla poesia e sulle tensioni dell'esistenza che solo la poesia può portare. -
Quattro scrittori quattro Sicilie
Nel dicembre del 1952 ""L'Illustrazione Italiana"""" stampò un numero monografico dedicato alla Sicilia, sottoscritto da intellettuali, scrittori e politici di diversa estrazione e sensibilità. Sedici contributi si prefiggevano di esplorare l'Isola da differenti prospettive e rispondevano alla necessità, tanto sentita negli anni Quaranta e Cinquanta, di riscoperta e conoscenza dell'Italia, nella fattispecie delle sue propaggini eccentriche e meridionali. Tra gli scrittori che hanno partecipato a questa iniziativa collettiva in questo volume riportiamo i testi di Carlo Levi, Ercole Patti, Giovanni Comisso e Corrado Sofia."" -
Alle onde al vento
Questa silloge presenta una specifica identità. E, trattandosi di un'opera prima, sorprende altresì per le diverse connotazioni che vi si possono cogliere: la ricerca di un linguaggio che rifugge l'appiattimento per dare massima dignità alla parola che diviene proiezione di accadimenti sostanziali; il ventaglio di problematiche che incrocia i sentimenti di sempre senza lasciarsi avvinghiare dalla retorica; e, ancora, l'andamento della scrittura sostenuto da una musicalità interna che trasfonde melodia di sferzanti indagini e interrogativi. -
Qualcosa anch'io
Sotto il segno di Sciascia, da cui proviene il folgorante aforisma in epigrafe, in questo volumetto Luisa Adorno ricama parole dense di destino e di bellezza. Si tratta di due lettere immaginarie, rivolte l'una a Ferdinando Scianna, l'altra ad Angelo Scandurra, a commento di alcune fotografie: di alto valore artistico quelle scattate da Scianna, di carattere privato o comunque occasionale le altre, ma tutte espressive per un discorso che, sotto apparenza divagante e minimalista, aspira a cogliere l'entelechia come avrebbe appunto detto Sciascia - di un viso, di un gesto, di un luogo. Su queste immagini lo sguardo si appunta, mentre la mente insegue ricordi, traccia bilanci, illumina significati. Riafferra il tempo perduto. Vede quello che non è possibile vedere: perché è scomparso, o perché richiede un terzo occhio, un occhio speciale. Come si legge in chiusura della lettera a Scandurra, a proposito dell'amata casa di Valverde e della sua meravigliosa terrazza: ""se la notte è bella, si possono vedere le luci delle lampare. Questo nelle foto non c'è, ma noi lo sappiamo"""".""