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Crittogrammi
"Crittogrammi"""" è un percorso poetico iniziatico e rivelatore, sorretto da un profondo sentire e da un sistema filosofico di grande respiro. Il poeta dialoga con le realtà, anche minime, cogliendo lumi di sapere e di consapevolezza in ogni cosa che vive. Il tempo della poesia, il suo incedere pacato e arguto, scandiscono una conversazione con le molte dimensioni del reale che si traduce in una sconfinata giovinezza dell'uomo. (Dal risvolto di copertina di Nicola Russo)." -
Sulla fragilità
"Nel libro di Niccolò Nisivoccia la fragilità nasce e muore aprendo e poi chiudendo infinite aree tematiche. Un carosello di immagini che sgorgano dal cuore della fragilità e rendono la lettura di questo testo una bellissima avventura dialogica. Ci si sente chiamati di immagine in immagine a recuperare significati perduti, nascosti, dicibili, indicibili, visibili ed invisibili e si è quasi storditi da questa vertigine di figure che ci accompagnano dopo ogni lettura"""". (Dal risvolto di copertina di Eugenio Borgna)." -
Trame del silenzio
"Sono versi che procedono per fotogrammi, quelli di Giulio Di Dio. Lampeggiano in un album poetico dall'impronta epigrammatica che però non si sottrae alla costruzione di uno sguardo attento e indagatore, sicuramente allenato dalla formazione medica. Forse la verità abita agli antipodi, sembra suggerire il poeta, e l'inizio e la fine tendono a coincidere nei passaggi/sequenza di una giovane stagione di vita, già incappata in perdite e sottrazioni ma con i sintomi di un'identità che tende al destino..."""" (Dal risvolto di copertina di Anna Buoninsegni)" -
Le amanti del Loin-Près
Dalle Marie dei Vangeli alle beghine e alle mistiche del Medioevo, da Simone Weil a Cristina Campo, da Clarice Lispector ad Anna Maria Ortese, alle indomite visionarie di ieri e di oggi, questo libro-conversazione intreccia numerosi percorsi di creatività e di fede, e registra ardimenti concettuali ed espressivi che furono e sono doni esclusivi e attitudini privilegiate delle donne. -
Variazioni sul vuoto
È intorno a questo paradosso che medita Niccolò Nisivoccia nelle pagine che state per leggere: si interroga sul valore dello zero, sul senso del vuoto, sulla potenza minore del nulla che c'è, e sulla potenza maggiore del nulla che non c'è. Non stupisca: il poeta, lo scrittore, da che mondo è mondo, sono sempre stati attratti da questo movimento; come in trance subiscono il fascino di questo vortice. Anche Niccolò Nisivoccia corteggia il medesimo ciclone. -
Screziature della porcellana
«Angelo Santangelo pubblica ""Screziature della porcellana"""". Il titolo enigmatico di questa nuova poetica indica la composita materia delle 49 liriche distribuite in cinque sezioni, nelle quali ricorre un'originale semantica della liquidità sovente commista ad altre sostanze naturali o culturali. Ognuna delle cinque sezioni si apre con un esergo tratto da alcuni poeti coi quali Santangelo intimamente dialoga.» (dal risvolto di copertina di Rosalba Galvagno)"" -
Postuma
"Postuma"""", come l'intera scrittura bilingue dell'autore, non è un libro con dei versi castigliani a fronte d'altri italiani; configura invece due percorsi, autonomi ed interdipendenti: gli 'originali' castigliani sono la 'bozza' per le poesie italiane, che a loro volta diventano bozze per le 'versioni' spagnole; accade che i versi castigliani risultino riscritti da quelli italiani. S'inseguono le tracce di una parola interstiziale tra le due forme, senza escludere delle 'variazioni', che si scambiano a vicenda i ruoli di originale e versione." -
Francesco Contrafatto
L'opera del catanese Francesco Contrafatto, pittore, scenografo, scultore, potrebbe essere ricordata ad un unico ciclo intitolato ""Etneide"""".Le sue opere sospese tra realismo e incanto di momenti, sono un invito al viaggio in quel brano di terra siciliana governato dall'imprevedibile stato d'animo del vulcano... .(Dal testo di Massimiliano Pappalardo)"" -
Asbestos
"...Molly - Alberto - attratti dal segnale nascosto"""": le prime tre sezioni di questa raccolta paiono già miniare qualcosa come una visitazione. Poiché qui è questione di grembi che si toccano, di consanguinei, e del concepibile e dell'inconcepibile. Minuscoli i loro nomi, come minuscolo è quel che, al segnale, trasalisce nell'invisibile... (dalla prefazione di Irene Santori)" -
«Diamoci verso». Visioni, pratiche e ricognizioni della poesia in Sicilia
Con grande partecipazione di poeti, critici e studiosi non soltanto siciliani durante il convegno ""Diamoci Verso. Visioni, pratiche e ricognizioni della poesia in Sicilia"""" svoltosi nell'ambito della prima edizione del Festival di Poesia Paolo Prestigiacomo, si danno alle stampe gli Atti: da Piccolo a Cattafi, da Basso a Scandurra, sino ai poeti più giovani, siciliani e non, un affresco della poesia contemporanea che non intende vivere (o spegnersi) solo sulla carta."" -
Eppuru i stiddi fanu scrusciu
C'è un'urgenza non procrastinabile in questa raccolta di Pietro Russo. L'esigenza di lasciare «scapicollare le parole» condensandole dal riverbero della lingua madre catanese - sopraggiunta improvvisa e indiretta da accumuli di momenti, di persone, di ricordi - all'interno di un universo poetico che, se da un lato è scandito dalle certezze insormontabili delle leggi di Natura, dalle disillusioni di un «cuore che si spaventa della luce» - deluse oramai tutte «le speranze e i cori» di matrice leopardiana -, un mondo entro cui l'io lirico riversa pure gli echi amari delle sue letture bibliche (L'Ecclesiaste su tutte); dall'altro è invece animato dall'Amore - «l'ombra che cresce più alta» - che si piega per la sua stessa forza a criterio di ogni cosa, sostenuto da una forza espressiva in cui si insinuano però anche la Storia e le vicende degli ultimi, e inclina questa poesia verso esiti fortemente civili pur seguitando a sfolgorare e ardere dentro una passione in cui la parola, genuinamente impastata dentro il ripido dettato ritmico del dialetto, riesce a dare straordinaria testimonianza di sé: finalmente «casa in questa lingua». (dalla prefazione di Giuseppe Condorelli) -
Nero residuo
...Forse la verità è che Laura Fortin ci aiuta a elaborare molti lutti dimenticati, a dipanare il viluppo del dolore con uno stile raffinato ed essenziale, con la finezza del tratto e la sintesi barbarica delle sue distorsioni che bruciano di materia vibrante nella sua pittura, ma che si sublimano nella linea tagliente e affilata dei suoi disegni. (...) A tale proposito scrive bene Roberto Deidier: «Interno, specchio del tempo. / Pendoli riflessi su fughe vuote. / La parete è una finzione», una finzione dove le ferite non sanguinano, ma dove il male è ancora più lancinante. (...) Possiamo scoprire dunque che all'interno di queste carceri d'invenzione esiste una sola salvezza possibile: quella offerta dal gesto ostinato e reiterato che lascia un segno sulla pagina o sul foglio, (...) redimendoci grazie all'azione paziente e chirurgica di un segno che si fa verso e di una poesia che si tramuta in pittura. ... (dalla prefazione di Lorenzo Canova) -
Amoremiporti 2014. Lune di miele e matrimoni via
Viaggiare in due, condividere emozioni, culture e paesaggi. Scegliere dove andare, quanto stare, come arrivare, cosa vedere. Uno sguardo approfondito sul mappamondo delle destinazioni da sogno, vicine e lontane. Amoremiporti (anche online) è al fianco di innamorati e futuri sposi. Perché ""la meta da sogno"""" è unica per ciascuno di noi e ancora di più per ciascuna coppia."" -
Baleari. Maiorca, Minorca, Ibiza, Formentera
La guida porta alla scoperta delle quattro isole della Spagna, lambite dall'eterna primavera del Mediterraneo. Maiorca, con Palma capitale del turismo e le spiagge più esclusive; Minorca, dove sopravvivono le antiche tradizioni; Formentera, con le tranquille spiagge tormentate dal vento; Ibiza, l'isola della trasgressione e del divertimento più sfrenato. Per ogni isola la guida presenta l'ambiente, la storia, i villaggi e una sezione dedicata alle spiagge; inoltre tutte le indicazioni per muoversi sulle isole, fare shopping, mangiare e divertirsi. -
Rivista Rolling Stone. Numero 8, Agosto 2018
L'attore si mette a nudo nella cover story di agosto, tra eccessi, paranoie e conti in rosso. Poi la musica di Camila Cabello, Frah Quintale, Autechre e Superorganism e ancora un capitolo speciale dedicato al cinema, da Terry Gilliam a Joaquin Phoenix.rnrn“«E così sei qui per sentire la verità», chiede, mentre il suo cuoco personale Russel gli serve un bicchiere di rosso d’annata. «È piena di tradimenti»”. La cover story del nuovo numero di Rolling Stone è ambientata di notte, fra le sale buie della villa londinese di Johnny Depp, dentro le ombre che attanagliano l’attore tra nubi di vino, sigari di marijuana e un perenne Peter Pan che sembra ormai l’inquietante ritratto di se stesso – “un logoro Dorian Gray”, scrive Stephen Rodrick.rnrnUn incontro fissato dopo uno scambio di oltre 200 mail: “Vieni a Londra: Johnny Depp vuole mettersi a nudo riguardo ai suoi conti in rosso”. Abbiamo inseguito l’attore nelle tane del coniglio della sua mente, vivisezionando le paranoie e le ossessioni che stanno trascinando la sua “esistenza da fantasilandia” nelle sue spire più oscure, dopo che un patrimonio di circa 3,6 miliardi di dollari sembra quasi evaporato – “75 milioni di dollari spesi per 14 case, 3 milioni per sparare in cielo con un cannone le ceneri dell’amico Hunter S. Thompson o i 30mila dollari mensili per il vino” le più eclatanti. «Non è affatto vero che spendo 30mila dollari al mese in vino, sono molti di più», ribatte Depp con il ghigno che non ha mai perso.rnInsieme al dolore raccontato da Johnny Depp, sul nuovo numero di Rolling Stone in edicola ad agosto anche la Gomorra Trap di Vale Lambo e Enzo Dong, due “angeli” chiamati a ‘redimere’ un’infanzia che non hanno scelto attraverso le rime, ponte d’incontro tra Secondigliano e il mondo, tra il passato del neo-melodico e il futuro di una generazione illusa, raccontata nelle metriche del rap. Tantissima musica, con la nuova regina del pop americano Camila Cabello, la next big thing italiana Frah Quintale o le stelle fisse dell’elettronica, gli Autechre, i millenial Superorganism o le 100 canzoni più belle del millennio.rnrnE ancora, un capitolo speciale dedicato al cinema, tra l’incontro con “il genialmente cretino” Terry Gilliam o quello con Joaquin Phoenix, per la sua ultima metamorfosi nel nuovo film di Gus Van Sant. Siamo poi volati a Hollywood, per l’ultimo colossal Marvel, Ant-Man, per tornare fra i canali di Venezia insieme alle nuove promesse del cinema italiano e Michele Riondino, “madrino” della prossima Mostra del Cinema.rnrnNon poteva mancare la politica, con la nostra campagna #chitaceècomplice che continua in un viaggio digitale nel ventre della Bestia, il software usato dalla Lega e Matteo Salvini per orientare la propaganda online. Fake news create ad hoc, pregiudizi rimpinzati da like e condivisioni e tutto quanto si nasconde dietro big data plasmati sul filo della legalità, come racconta Alessandro Orlowsky, uno dei primi e più influenti hacker italiani. -
Israele e Territori Palestinesi
La Terra contesa da Egizi e Nabatei, Fenici e Filistei, Greci, Romani, Bizantini, oltre a Israeliti, Musulmani, Cristiani desiderosi di dominare la porta commerciale sul Mediterraneo, di sfruttare le miniere di rame o i terreni fertili della valle del Giordano, oggi è un Paese che pur esercitando un forte richiamo religioso, ha da offrire molti altri interessanti aspetti. Paesaggi desertici e colline verdeggianti fanno da sfondo a vestigia storiche e a un'eccellente rete di servizi per la visita di luoghi dove il passato convive con un brillante, dinamico e innovativo futuro. Ma anche questo, poi, soccombe alla maestosità spirituale delle preghiere ritmate ai piedi del Muro, sui tappeti della moschea di Al Aqsa o nella Grotta della Natività. Momenti nei quali si sente più forte il fascino di questa terra dove cristiani, musulmani, ebrei, tutti, almeno una volta dovrebbero andare alla ricerca delle proprie radici spirituali. -
Indonesia, Malaysia, Singapore, Hong Kong, Macao
La guida è divisa in cinque sezioni: ""viaggiare"""" con tutte le informazioni per arrivare e spostarsi, per organizzare il viaggio (dormire, shopping, tempo libero), itinerari a tema, a tempo e con la famiglia; """"conoscere"""" per avere una panoramica su geografia e ambiente, clima, storia, costume e società, popolazione, lingua, religione, economia, arte e cultura; """"cucina"""" con tutte le usanze e tradizioni, specialità gastronomiche, ricette, curiosità culinarie e prodotti tipici; """"itinerari"""" per sapere cosa vedere località per località, con una parte introduttiva per suggerire spunti e suggestioni da non perdere e un itinerario ideale; """"pagine verdi degli alberghi"""" con le soluzioni di tutti i tipi per tutte le tasche."" -
Cuore-Amore e ginnastica
"Cuore"""". Uno dei testi più famosi della letteratura per ragazzi. Pubblicato i dall'editore Treves nel 1886 è stato il libro più letto e venduto in Italia per moltissimi anni. È il diario dei giorni di scuola in una terza elementare nella Torino del 1878 di un ragazzo di famiglia borghese, Enrico Bottini. Oltre al diario e al racconto della vita quotidiana con i compagni di classe, indimenticabili, come Garrone il gigante buono, il malvagio Franti e il bravissimo Derossi, ma anche Crossi, Nelli, Stardi, Coretti, e molti altri, con una fortissima differenziazione di classi sociali, vi sono due altri livelli di lettura: le lettere dei genitori e della sorella di Enrico, con la loro etica pedagogica e sabauda, e i racconti mensili dettati dal maestro Perboni e inseriti nella narrazione, emblemi per sempre del patriottismo risorgimentale. """"Amore e Ginnastica"""". È l'""""altro"""" De Amicis: un lungo racconto malizioso e ricco di humor, dove si racconta della passione incontrollabile di don Colzani, prete di modi e apparenze ma non di fatto, per la prorompente """"larga di spalle e stretta di cintura"""" quanto irreprensibile signorina Pedani, infervorata solo dal nuovo verbo universalistico della Ginnastica e della Patria. Un amore sensuale e ridicolo ambientato in un palazzo di Torino abitato da borghesi ingarbugliati tra invidie e provincialismo, con una sorpresa finale inaspettata." -
Rivista Rolling Stone. Numero 12, Dicembre 2016
Miriam Leone e il meglio della TV italiana sul nuovo Rolling Stone.rnrnAbbiamo riassunto 60 anni di tv italiana nei 25 programmi più importanti, originali, indimenticabili, scelti da una super giuria. Madrina d'eccezione, la miss diventata star di alcune delle migliori serie in circolazione, come ""1992"""" e """"Non uccidere""""rnrnProtagonista della cover story, madrina dello speciale dedicato alla televisione, Miriam Leone, classe 1985, protagonista nelle fiction 1992, Non uccidere, e nei film In guerra per amore e Fai bei sogni, ha appena finito di girare 1993 e sta per cominciare le riprese della seconda stagione di Non uccidere. «A scuola alle recite mi davano sempre la parte della Madonna. Muta. Ho detto alla maestra: fatemi fare casino», racconta Miriam Leone in una lunga intervista, accompagnata dalle foto scattate da Giovanni Gastel.rnrnMa in questo numero c’è molto altro oltre la TV: l’intervista a Alessandro Di Battista, uno dei personaggi chiave del Movimento 5 Stelle; Moby ci racconta il suo nuovo album; Pop X, il collettivo musicale che non sappiamo bene come descrivere al suo primo disco; Viggo Mortensen su Capitain Fantastic, la storia di un padre che vive isolato dalla società insieme alla sua famiglia; quello “strano” di Tim Burton, al ritorno alla regia con Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali; Rkomi, il giovane rapper di Calvairate con talento da vendere; Chef Rubio sul suo biopic di Natale; Tinie Tempah ci racconta Londra, il suo disco, e il suo (ottimo) rapporto con la moda. E poi Clint Eastwood e Tom Hanks sul film Sully, Alicia Keys, Paolo Conte, The Chainsmokers, Dj Khaled e molto altro…"" -
Gli speciali di Rolling Stone. Hip Hop
Cento canzoni per raccontare una storia partita quarant'anni fa nel Bronx e che da allora non si è mai fermata, passando fra le mani di Grandmaster Flash e il microfono di Biggie e 2Pac, dai Beastie Boys e Public Enemy fino a Eminem e Kanye West.rnrnL’hip hop è nato 40 anni fa nel Bronx quando i primi dj radunavano la gente nei parchi per ballare, spesso attaccando la spina dei loro giradischi ai pali della luce. In poco tempo quella musica è diventata fonte di energia di una rivoluzione che, partendo dagli eroi della old school come la Sugarhill Gang o Grandmaster Flash, passa dall’atteggiamento radicale dei Public Enemy e dei Niggers With Attitude e dagli innovatori come Dr.Dre e Kanye West, fino a diventare una delle forme d’arte più espressive nella Storia americana. L’hip hop è il linguaggio della cultura pop e un genere musicale in grado allo stesso tempo di far partire una festa o una protesta, di far ballare le persone e di farle dialogare. «Nella sua mas- sima espressione», ha detto Chuck D quando i Public Enemy sono stati introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2013, «l’hip hop fa la cosa giusta».rnrnRolling Stone si è occupato di hip hop fin da quando era un fenomeno underground delle città di New York, anni prima dell’esplosione su MTV e del dominio delle playlist radiofoniche. Questo speciale raccoglie i migliori articoli pubblicati in un decennio, cominciando da un report del 1983 sulla scena di Afrika Bambaataa e della Rock Steady Crew. Contiene anche le storie di band e artisti ormai classici come Public Enemy, Dr.Dre, Snoop Dogg, Missy Elliott, Beastie Boys e Kanye West, due tributi a 2Pac e Biggie (firmati rispettivamente da 50 Cent e Pusha T), il profilo definitivo su Jay-Z uscito nel 2005, quando il miglior rapper al mondo era diventato presidente della Def Jam Records, e una cover story su Eminem del 1999 (quando era ancora l’emergente Marshall Mathers), in cui RS lo ha seguito durante un viaggio in ecstasy da un concerto in un club di Staten Island fino alla sua città natale, Detroit, raccontando nei dettagli l’infanzia difficile che lo ha portato a scrivere rime così innovative e disturbanti.rnrnE poi c’è la cosa più importante: nel 2012 abbiamo chiesto a 33 artisti ed esperti, da Rick Rubin a Busta Rhymes, da Nas a Tom Morello, di scegliere i loro brani preferiti per una cover story sulle 50 migliori canzoni hip hop di sempre. Per questo speciale abbiamo allungato l’elenco a 100, basandoci sugli stessi voti del sondaggio precedente. La classifica ora copre dal 1979 al 2011 e comprende praticamente tutto, dai beat di strada dei Run-DMC alle rime samurai dei Wu-Tang Clan, fino al ritmo globale moderno e radical-chic di M.I.A.rnrnÈ un elenco che rappresenta al meglio quella irrequietezza che è l’essenza stessa dell’hip hop. Come dice Questlove nella sua introduzione alla Top 100: «Un devoto dell’hip hop della mia età ha seguito delle regole come fossero leggi per poi...