Sfoglia il Catalogo ibs040
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8961-8980 di 10000 Articoli:
-
Rapita
"La pioggia scendeva copiosa sui pochi presenti alla cerimonia. Le nubi fitte e il vento contribuivano a rendere ancora più cupo quel luogo già di per sé tetro. Il prete pronunciava la sua omelia funebre mentre i genitori della defunta, consolati dal calore dei pochi parenti e amici accorsi, si straziavano in un dolore inesplicabile. Una figura solitaria se ne stava defilata, ad una trentina di metri di distanza, fingendo di pregare dinnanzi alla tomba di un anziano che non aveva mai visto in vita sua..."""". Un nuovo appuntamento con il commissario Giovanni Maglione e con la criminologa Mascia Campisi, in questo secondo thriller di Luca Moricca." -
Racconti-amo. Concorso letterario 3ª edizione
Con la terza edizione del concorso letterario Racconti-amo, gli scrittori sono stati chiamati a raccontare storie di violenza nelle relazioni. L'idea è nata dalla collaborazione di Ponte di Carta e Valletta Edizioni con le psicologhe e psicoterapeute Alessia Fedeli e Viviana Fini, autrici della prefazione al presente volume, e dalla necessità di capire cosa porti gli esseri umani a usare la violenza nei loro rapporti con gli altri. -
Racconti in libertà
"Era figlio della vita triste. Quella fatta di stenti, di affetti strappati, di sentimenti tarpati e soffocati nella cassaforte del cuore, costretto a difendersi per continuare a battere. Quella stessa vita che si diverte a smentire chi crede che poi alla fine gli eventi si livellino, che torti e ragioni si equivalgano e tutto torni. Questo lo dicono i preti. La vita non è un'equazione a somma zero. La vita è profondamente ingiusta, questo è il suo fascino. Allora o ti inginocchi, preghi, e con la forza della fede accetti la realtà come una prova da affrontare per una ricompensa che verrà, oppure senza farti troppe domande, senza aspettarti chissà cosa, ti alzi al mattino e inizi.""""" -
Scusate ma ho 30 anni (Risposta a Serra in salsa di R)
Questo disarmante romanzo di Francesco Parigi tratta di alieni, anche se non c'entrano nulla il fantasy e gli extraterrestri. Semmai, al contrario, è di un'attualità che metti i brividi. Il disorientamento e l'emarginazione sono gli elementi fondanti della storia: giovani e meno giovani, alieni agli altri e pure a se stessi, accovacciati in un angolo con le mani a schermare gli occhi in attesa che l'uragano termini. Circondato da compagni di viaggio biliosi e disillusi, genitori iperprotettivi e capi di lavoro distratti e viscidi, spunta, come il bocciolo partorito da un cumulo di sterco, il falso giovane protagonista di questa vicenda a metà tra la farsa e il dramma. L'inclemente gragnuola che si abbatterà sulla sua esistenza lo indurrà ad ingegnare un progetto malsano e ardito, che alla fine saprà dare i suoi frutti. Un'opera fuori dagli schemi, caotica, amorale e a tratti sacrilega in cui frammenti di schegge andranno, di pagina in pagina, a comporre un mosaico che se osservato da vicino appare irriverente e surreale ma se analizzato a fondo tratteggia l'identikit di una generazione smarrita e monca. -
C'era un ragazzo che amava i Pooh e i New Trolls e altri racconti
Con questa raccolta Damiano Antonio Sofo mette a nudo la sua anima poliedrica, che il lettore ha già imparato ad apprezzare con ""La razza eletta"""" e """"Le more d'autunno"""". Nel suo stile inconfondibile tratta con la stessa serietà e con la stessa ironia i temi più disparati, grazie alla passione e l'arguzia di chi adora esistere. """"Soffro di libertà estrema. Mi danno nell'assenza di limiti ai pensieri, mi lascio aggredire da essi senza difese. Soffro dell'assenza dei rimpianti, per aver preso tutto ciò che volevo. Godo dei rimorsi che riesco a costruirmi, li assaporo e li metto in cassaforte, perché non scappino. C'è sempre bisogno di un sano rimorso, per me. Io sono impuro, un libertino, sono l'essenza dell'imperfezione e della dannazione. Perché adoro esistere."""" (dal racconto """"Raccordi angolari"""")"" -
L' aristocrazia del delitto. Potere e rappresentazione della mafia in Sicilia. Le origini (1812-1894)
La dipendenza, non solo letteraria, tra le parole e le cose, è capitale per lo studio della mafia. Incidendo un tempo plurale, se indietro negli anni l'origine del fenomeno va collocandosi sulla linea della rottura ottocentesca con la fine solo teorica dei privilegi feudali, i luoghi della ricerca si rivelano nella definizione complessa delle liquide gerarchie di comando che hanno alimentato la formazione della questione meridionale e della questione criminale a partire da quelle aristocrazie di varia origine (prima nobiliare, poi borghese, finanziaria, istituzionale, ecc.) che nell'interesse di parte e nel bisogno di arginare l'avanzata dei diritti democratici moderni ha assoldato schiere di ""malandrini"""" e """"facinorosi"""" pronti a usare violenza. In queste immagini, il ripresentarsi continuo di ibride clientele, di comportamenti corruttivi, di aggressivi fronti economici, di conduzioni irresponsabili della giustizia, di saggi reazionari e repressivi, di linguaggi, rituali e modi sconsiderati di intendere l'uomo nella sfera pubblica, riafferma storicamente schemi di vita, sociali e culturali, e modi anomali di gestione dei poteri nella lunga durata divenuti strutturali."" -
Teoria dell'insurrezione
Il sangue e la violenza hanno costituito, per molti, un naturale paradigma della grande rivoluzione, l'orizzonte di significato entro cui collocare le traiettorie giacobine e sanculotte dei suoi uomini più noti. In questa prospettiva Marat assurge ad archetipo e modello del rivoluzionario dall'animo feroce e spietato, quasi irrazionale, vendicativo. La riedizione degli scritti, tuttavia, pone un quesito sostanziale: Marat è, in fondo, esclusivamente l'uomo della dittatura, colui che invoca la necessità del triumvirato romano, che stringe sino a soffocare le libertà degli avversari, che si arrovella e sbraita, sguazzante tra i fumi e il cruor delle devastazioni rivoluzionarie? Di certo, il montagnardo lavora per la formazione di una solida opinione pubblica attraverso una stampa e una pubblicistica passionalmente a contatto con la più varia fiumana popolare. La severità delle espressioni impiegate deriva dal timore della prossima illusione, da un pensiero che alla rivoluzione nulla chiede se non il riconoscimento degli ideali sociali e dei diritti sanciti dalla déclaration. È la motivazione esistenziale che lo muove a presentarsi quale intransigente coscienza del popolo francese. -
Avevamo ali per volare
In questa raccolta che assomma una serie non concatenata di poesie costruite negli anni, il segno della continuità narrante si ritrova nella nostalgia e nell'argine della memoria. Il sapere che appartiene al passato è il principio dell'accadere, la premessa della scrittura, nonostante il tempo poetico sia quello che ""annerisce"""". Il bello è nel dire che non è più, in un linguaggio che accorda un vissuto distante, che assaggia la volontà critica, che nella passione mostra un desiderio intimo e discreto di condanna. In queste immagini è il sopravvento del notturno, dell'imbrunire che coglie ancora la presenza dell'alba e della luce tersa, come nella continua rappresentazione di un """"autunno"""" ridondante che già afferra un """"inverno"""" """"alle porte"""" ripensando le estati e le primavere che furono. Nondimeno, la conoscenza di ieri è il testimone che passa: il senso del valore etico è predominante, persino nella dimensione, ingombrante, dei silenzi e dei non detti."" -
Tango, lunfardo e letteratura. Nuova ediz.
La storia del tango è la storia dei sobborghi di Buenos Aires, storia dell'anima del popolo argentino, dei suoi Caffè, delle sue Accademie, dei suoi poeti. Oltre le frontiere, il tango sbarca in Europa, viene legittimato e osannato a Parigi, rientra in patria più che mai trionfante e glorioso. Eppure, il suo percorso è faticoso, problematico, tra molteplici difficoltà proiettato verso lo sviluppo di una nuova narrativa al servizio esclusivo della società e dei suoi strati più umili. E dunque è il cammino per un'Argentina in trincea, attraversata da una estrema voglia di riscatto, tra degrado ed emarginazione, incubi e visioni di libertà. Da attenti osservatori del quotidiano, i suoi autori cantano il malessere degli abitanti con cuore e intelligenza, lottano per l'affermazione dei diritti umani e della sovranità popolare con l'arma della loro arte. Diventano la voce dei più deboli, che in ogni poesia del tango ritrovano parte di una trama insieme personale e collettiva: passioni, emozioni, tradimenti, speranze, sogni, dolori e delusioni. Il lavoro è una breve disamina del genere dal punto di vista linguistico, letterario e sociale, con riferimenti a opere, personaggi, testi. -
Il brigante romantico. Ribelli e banditi del mondo nell'immaginario italiano del XIX secolo
Quella della dissidenza, della ribellione al potere, è una storia senza tempo e senza spazio: ripetitiva, logorante, utopica. Si racconta in ogni dove, in qualsiasi epoca. Seguirne le impronte, significa viaggiare per cinque continenti, osservare civilizzazioni, luoghi e ambientazioni molteplici, avventurarsi tra eroi e malviventi di ogni sorta, gente senza scrupolo, signori dalla mano violenta, dal potere arbitrario, liberatori, avventurieri, capipopolo. La stagione del romanticismo, di più, consente di immergersi intimamente nelle più appassionate storie di banditi, masnadieri, corsari, direttamente dalle pagine di narratori di grande suggestione, attraverso la letteratura, le riviste di geografia e viaggi, i giornali illustrati, le cronache, le tradizioni popolari. Ai confini dello stato e ai margini della società, del resto, oltre i semplici rigurgiti criminali, il brigante rappresenta la minaccia per eccellenza: la speranza di un sovvertimento delle condizioni generali di vita, l'incombente timore dello smantellamento delle gerarchie codificate, il senso della rivolta, dei sogni istintivi di uguaglianza e fraternità, di libertà dai padroni e dalla fatica insostenibile. -
La condizione dei carusi nella Sicilia dello zolfo. Questione sociale, priorità economiche e rimozioni ai margini della nuova Italia
Attraverso un fitto dialogo con la pubblicistica coeva, il volume cerca di ricostruire i momenti salienti del dibattito, che si svolse nei primi decenni postunitari, sulle condizioni di quelle schiere di giovani lavoratori impiegati nelle numerose miniere siciliane. Sfruttati oltre ogni limite, la loro vicenda compendiò quella di un difficile processo di State building che stentò a integrare tanto le aree periferiche quanto le marginalità sociali. -
Una periferia del moderno. Vescovi e secolarizzazione in Sicilia. Le conferenze episcopali regionali (1891-1920)
Il lavoro affronta un nodo fondamentale della storia della chiesa siciliana contemporanea, che già da tempo e da più parti avverte l'esigenza di studiare in modo approfondito la documentazione relativa alle conferenze episcopali regionali tenute dai vescovi nell'isola a partire dal 1891. Il punto centrale è l'avanzare del processo di secolarizzazione, inteso come estromissione della religione da ogni ambito della vita sociale, analizzato attraverso l'azione collettiva dei suoi prelati. Emerge, così, un quadro complesso della società isolana tra fine Ottocento e primo ventennio del Novecento, e ancora una Chiesa siciliana che sulla scia del magistero dei pontefici e conscia delle problematiche locali, tenta di fronteggiare le sfide e i cambiamenti epocali posti in campo dalla modernità. -
Realtà e metodo. Benedetto Croce e la storicizzazione della natura
I modi e gli sviluppi delle riflessioni crociane sul problema della natura costituiscono una tappa significativa della cultura filosofica contemporanea. Il saggio, a partire dall'analisi del processo di storicizzazione della Natura all'interno del pensiero di Croce, si pone sulla strada che dalle origini della scienza moderna a oggi testimonia le trasformazioni e le evoluzioni degli atteggiamenti dell'uomo rispetto al suo universo. -
Il filosofo e la contraddizione. La filosofia della storia di Hegel nella cultura tedesca
Oggi, quanto in passato, le domande intorno alla natura dell'uomo, alla sua storia, al significato del suo percorso millenario, fanno parte integrante e ineliminabile del modo stesso di pensare l'essere umano. In questo viaggio, che muove da Hegel a Ranke, Droysen, Dilthey, Hartmann, il saggio si addentra nel conflitto, nella complessità e nella pluralità fenomenica della realtà storica. -
Sessanta giorni
Sessanta giorni di isolamento, di assenza di spazio, di libertà. Alberto De Angelis ti racconterà la sua storia personalissima che si svolge in sessanta giorni. Tu, invece, in sessanta minuti puoi farti il regalo di un'esperienza particolare: questi sono i minuti necessari per leggere, o meglio vivere, il libro di Alberto. È un viaggio dal quale ritornerai con sguardo e linguaggio rinnovati. Dopo sessanta minuti, quella storia sarà anche la tua. Perché negarsi un regalo? -
Il vissuto e la balena
Dalla nota di Paolo Crepet il racconto di Brhan Tesfay ""Il vissuto e la balena"""" si legge in vari modi e a vari livelli, come uno spartito, e se sei un direttore di orchestra, il tuo ascolto sarà diverso da quello di un profano. In questo libro ognuno può trovare la propria bozza di nota, e con un po' di fortuna anche il proprio spartito da interpretare, per rinnovare il proprio canto, racconto. (...)"" -
La contessa Matilda di Canossa e Iolanda di Groninga
"Il nono centenario della morte di Matilde di Canossa (1045-1115), celebrato con una nutrita serie di commemorazioni e convegni nelle sue terre (a Modena, Bondeno, Reggiolo, Lucca, San Benedetto Po) e con due importanti mostre, una a Firenze nella Casa Buonarroti (Matilda di Canossa, 1046-1115. La donna che mutò il corso della storia) e l'altra addirittura negli Stati Uniti, in Virginia (Matilda of Canossa and the Origins of the Renaissance), portano alla ribalta uno dei personaggi più potenti (i domini della «Grancontessa» andavano dal Lazio al Lago di Garda) - e anche chiacchierati - del nostro Medioevo."""" (Dall'introduzione di Paolo Orvieto)" -
Alida
"Alida è un romanzo che va letto sotto molteplici piani. Un primo e significativo riguarda il personaggio principale, la complessità della sua figura; un secondo piano può essere dato dagli spazi che si percorrono; un terzo dall'intreccio fra religione e credenze, un ultimo ancora dalle relazioni e dalle differenze sociali. La protagonista assume prima di tutto un aspetto mitico perché è incompresa, irraggiungibile, ma è anche una figura misteriosa, magica, trasgressiva. Tutti la temono, incute rispetto ed è lontana,inafferrabile. Si colloca ai limiti della sua appartenenza di genere perché spesso assume forza, tenacia e durezza di uomo fino alla estrema e violenta difesa della sua identità fisica."""" (Dalla nota di Raffaele Taddeo)" -
Alida
"Alida è un romanzo che va letto sotto molteplici piani. Un primo e significativo riguarda il personaggio principale, la complessità della sua figura; un secondo piano può essere dato dagli spazi che si percorrono; un terzo dall'intreccio fra religione e credenze, un ultimo ancora dalle relazioni e dalle differenze sociali. Alida è un personaggio multiforme che viene proposto in un percorso di crescita e di evoluzione; non sembra però configurarsi come personaggio di un romanzo di formazione, perché in questo caso generalmente l'esito è l'accettazione da parte del protagonista dei valori espressi e codificati nella comunità d'appartenenza o di scelta. La protagonista assume prima di tutto un aspetto mitico perché è incompresa, irraggiungibile, ma è anche una figura misteriosa, magica, trasgressiva."""" (Dalla nota di Raffaele Taddeo)" -
Specchi sbagliati
Nella stessa piazza, in tempi diversi, Vittoria, anziana, si trova a rivivere la propria vita in quella dell'adolescente Jasmin, l'empatia è la relazione naturale del loro essere anche vicine di casa. Lei è la cantante di un gruppo rock in cerca del proprio suono, del proprio corpo. ll romanzo si apre con una tagliente pennellata sul mondo adolescenziale di oggi.