Sfoglia il Catalogo ibs040
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1941-1960 di 10000 Articoli:
-
Dolce per natura. Ricette di pasticceria naturale con l'esclusivo utilizzo di ingredienti sani e salutari come indicato dalle più importanti linee guida internazionali in campo salutistico
Pasticceria vegana, gustosa e salutare. Per realizzare le ricette contenute nel libro, Giacomo Pisanu, biochef di Lumen Scuola di Cucina Naturale, accompagnato dalla conoscenza in ambito salutistico della naturopata Milena Simeoni, direttrice e fondatrice di Lumen Associazione per la Medicina Naturale, ha svolto un lavoro di ricerca lungo e meticoloso: lo ha guidato nel tempo la passione per i dolci. La sfida, in questi anni, è stata la realizzazione di preparazioni di alta pasticceria che abbinasse la soddisfazione dei sensi con la tutela della salute. Il libro contiene ricette da utilizzare ogni giorno per colazioni, merende e spuntini salutari e preparazioni più elaborate, adatte ad un uso saltuario come compleanni, anniversari o altre occasioni speciali, sempre nel completo rispetto della salute. All'interno, prefazione e alcune ricette del prof. Franco Berrino, proposte nel Progetto Diana 5 - Studio di Prevenzione delle Recidive del Tumore al Seno Attraverso l'Alimentazione e lo stile di vita. -
Mantra per la salute. Con USB Flash Drive
Canta che ti passa. Il canto è una vera cura per l'anima. Concentrare la propria mente e il proprio spirito su canti ispirati e ciclici (mantra) non solo diminuisce il livello di stress ma genera un diffuso stato di benessere. Ogni manta canta di una virtù dell'anima e la vibrazione del canto aiuterà il lettore a riconnettersi con quella specifica dote e a manifestarla nella propria vita. Nove mantra scaricabili on-line con il supporto di un libro che propone: i testi dei mantra, alcune illustrazioni evocative inedite. Questi nove mantra sono nati dall'ispirazione di un gruppo di ""cantori"""" non professionisti dell'Associazione Lumen che, intrapreso questo """"viaggio nell'armonia"""" con fiducia e impegno, hanno creato nove melodie diverse in latino."" -
Il pettine senza denti
Antefatto. Sardegna, seconda metà del '400. Violante Carroz trova, sotterrati nelle campagne di Carbonara, una Madonna di marmo e un telaio d'oro. Carbonara, 1847. Stefanina con la passione per i rimedi curativi a base di erbe officinali, si oppone all'assenza di alternative alle consuetudini di una piccola comunità contadina. Cagliari, 1999. Eleonora, indaga sull'uso di proiettili all'uranio impoverito nel poligono militare di Quirra, impigliandosi in una rete creata inconsapevolmente da lei stessa. Villasimius, 2032. In una Sardegna travolta dagli sconvolgimenti climatici, Emiliano cerca di scoprire perché suo padre sia morto di leucemia sotto lo sguardo indifferente dei militari. Stefanina, Eleonora e Emiliano, una casa diroccata nelle campagne di Quirra e un pettine senza denti: passato e futuro si rincorrono, si sovrappongono e si risolvono in un crescendo di inquietanti rivelazioni, fatte di intrighi, equivoci e soprusi che si sviluppano e si confondono lasciando al lettore il compito di districarli. Eugenio Campus incrocia i destini dei protagonisti attraverso la descrizione di duecento anni di storia, dall'abolizione del feudalesimo al crollo delle Torri Gemelle, anticipando scenari sorprendenti in cui la Sardegna offre piccoli dettagli dell'avvenire che ci attende. -
Finalmente il fiume
"Finalmente il fiume"""" racconta le vicissitudini di un uomo che per la paura di essere ucciso fugge lontano per nascondersi in una terra molto diversa dal suo mondo, dove scopre la ricchezza immateriale di un altro modo di vivere, nettamente contrapposto alle incongruenze e alla superficialità del suo. Decide di lasciare la propria vita e cominciare un nuovo percorso con una maggiore consapevolezza: ma possono il cambiamento e la distanza cancellare i ricordi e ridare serenità? """"Finalmente il fiume"""" è anche un romanzo che mette in discussione la più recente forma di intervento militare all'estero per stimolare una riflessione e interrogare le nostre coscienze." -
Malattie, medici e medicine nella Noto dell'Ottocento
La cultura scientifica siciliana fino alla fine dell'Ottocento non è rimasta estranea al movimento scientifico rinnovatore, nato con la Rivoluzione Francese, e la Sicilia s'inserisce perfettamente nel contesto europeo: è questa la tesi che l'autrice sostiene nell'opera partendo da una città, come Noto, che dal 1837 al 1865 è Capoluogo della Valle di Noto. Solitamente la cultura di questa città è stata analizzata in campo letterario-poetico, ma l'aspetto scientifico, e in particolare igienico e medico, è stato tralasciato. Vari i temi trattati in questo lavoro: epidemie e malattie, cultura e medicina a Noto nell'Ottocento; biografia e analisi delle opere dei più importanti medici netini del diciannovesimo secolo, quali Angelo Cavarra, Antonio Sofia, Giuseppe Conforti, Francesco Conforti e Carmelo Melfi; contatti e rapporti di queste personalità con illustri medici d'oltralpe: François Magendie, Guillaume Dupuytren, Alfred-Armand Velpeau, Armand Trousseau, Theodor Billroth, per non citarne che alcuni. Rilevante l'analisi dell'opera di Angelo Cavarra ""Des maladies de la femme"""", per la prima volta tradotta in italiano."" -
L' Iris di Firenze, fiore e stemma della città. Una lettura botanica del Giglio Fiorentino
Storia figurativa del Giglio Fiorentino, stemma della città di Firenze, secondo una lettura botanica che mostra la corrispondenza fra il giglio araldico e la specie botanica Iris florentina L., il cui nome risale all'utilizzazione del giaggiolo officinale coltivato in area fiorentina fin dall'antichità. Nel libro viene spiegato inoltre in che modo nella figura del Giglio Fiorentino entrino in gioco altre due specie a fiore bianco: l'Iris alba Savi e il Lilium candidum L., le quali hanno contribuito in maniera assai evidente ad ispirare la nascita e l'evoluzione grafico-artistica di quella vera e propria opera collettiva creata e ricreata da diversi maestri che si sono susseguiti nel corso dei secoli, fin dalla più arcaica rappresentazione presentata nel libro risalente alla tradizione preromanica. -
Pensieri sull'arte e ricordi autobiografici
Ristampa dell'opera autobiografica scritta dallo scultore Giovanni Duprè e pubblicata per la prima volta nel 1879 a Firenze col titolo ""Pensieri sull'Arte e Ricordi autobiografici"""". Giovanni Duprè fu docente di """"perfezionamento"""" presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Ebbe fra i suoi committenti più illustri e affezionati il Granduca di Toscana Leopoldo II; e poi, nel neonato Regno d'Italia, nella cui prima capitale realizzò il colossale monumento a Cavour, fu membro del Consiglio Superiore di Belle Arti presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Il libro, che ha conosciuto in più di centotrent'anni due edizioni (ancora vivente Giovanni Duprè) e oltre 40 ristampe, esce oggi liberato dai refusi depositatisi nel corso del tempo e da una serie di errati posizionamenti di paragrafi presenti fin dalla prima edizione. La ristampa esce con il patrocinio della Fondazione Amalia Ciardi Duprè, ente che cura, tra l'altro, anche un Museo d'Arte in via degli Artisti n. 54r a Firenze; il Museo ingloba anche lo studio-laboratorio della scultrice Amalia Ciardi Duprè, pronipote dell'autore del libro e autrice della presentazione della ristampa pubblicata dal Valico Edizioni."" -
La luce nel fosso. Leopardi a Napoli
Da una parte la Napoli ottocentesca, impasto di riti del cibo e devozione ai santi, bordelli e tabernacoli; luogo ove tutto si incrocia: mare, malattia, camorra, sudiciume, leggi; grumo denso e insondabile; pulsare misterioso. Dall'altra lui, il piccolo conte gobbo, l'erudito, la mente più acuta del secolo. Incontro fatale e paradossale, occasione di un'ambigua partita tra festosità ignara della plebe e lucido argomentare del filosofo; intenta, l'una, a vivere la vita, l'altro a mostrare come essa danzi insensata sull'orlo di un fosso, di cui la luce ci oscura la vertigine. -
Introduzione al mondo. Notizie minime sopra gli spacciatori di felicità
Avendo udito da certi scienziati che il mondo manca di profondità, venditori e fabbricanti di oggetti si proposero allora di ricoprirlo. Detto fatto, la superficie fu pavimentata, riempita di cose e disseminata di altoparlanti. ""Città dell'allegria"""", venne chiamata. Liete del baccano, che impediva di sentire alcunché, masse ebeti di umani presero ad accalcarsi. Alcuni per comprare, altri per guardare, altri solo per applaudire. Il peggio venne quando, abbagliati da un sorriso di """"bocca"""", i più scelsero come sindaco il padrone degli altoparlanti. Venuto da un oltremare antico, lo sguardo fisso, tutto questo vide, il """"viaggiatore""""; e volle informare il mondo che il dritto ha sempre il suo """"rovescio""""; e il mare, sempre un'altra """"sponda"""". Una fenomenologia del presente e dei suoi impazzimenti osceni, una caustica esplorazione del pensiero """"breve"""" e del """"comunicare banale""""."" -
E allora? Dialogo. Nuova ediz.
Analisi della società, paragonando due mondi, Posillipo e la Lomellina, propri dell'autore. Dalle pagine emergono l'acutezza di indagine, la passione critica e dialettica, l'interesse per la società e le sue contraddizioni, l'impegno e la coerenza dell'attività politica e culturale caratteristici dell'autore. Il tutto viene filtrato attraverso l'intelligenza dell'ironia, che ridimensiona i limiti dell'esistenza: ""serio ma non serioso"""" soleva definirsi l'autore, che ci lascia la testimonianza di una pur combattuta fede nel """"progresso"""" dell'umanità, basata sul rinnovamento culturale."" -
Un volgo disperso. Nuova ediz.
La città di Vigevano travolta e umiliata dalla crisi economica e dal fallimento della politica. Storie di persone invisibili, di lotta per la difesa di diritti del lavoro, al salario, ad un minimo di dignità e rispetto -
Ulisse Marazzani. Riflessioni sulla contemporaneità del socialismo municipale. Nuova ediz.
"Sono convinto che nell'attuale crisi economica, sociale e di valori sia ormai urgente poter regalare alle nuove generazioni, nel vuoto di questi tempi difficili, un sogno, una visione, una utopia di cui esse sentono ancora un bisogno irrinunciabile e per la cui realizzazione valga la pena di vivere e di lottare"""". Carlo Santagostino." -
Un comunista a Vigevano. Viaggio dell'anima per non dimenticare
L'autore si racconta e narra, con ironia e nostalgia, un'intera esistenza. Pagine che percorrono sessant'anni di storia cittadina e nazionale e dalle quali risaltano, le figure dei compagni di vita e di lotta e le vicende che hanno costruito l'identità di Vigevano. -
Le isole ecologiche. Un tema di architettura
Nell'ambito del grande problema del riciclaggio dei rifiuti, le ""isole ecologiche"""" occupano un posto di particolare interesse: per i cittadini, perché queste aree sono destinate a stare dentro la città, in prossimità degli altri spazi che ospitano la vita quotidiana degli abitanti; e per gli architetti, perché a loro tocca il compito di dimostrare che anche questi luoghi possono essere elementi di qualificazione dello spazio della città. Per questo motivo, all'interno di uno dei Laboratori di Sintesi finale della Facoltà di Architettura dell'Università di Napoli """"Federico II"""", circa trenta studenti, per circa tre mesi, hanno lavorato su questo tema, sotto la guida di docenti di varie discipline (progettazione urbana, progettazione architettonica, urbanistica, tecnica delle costruzioni, tecnologia). L'incontro con la città di Nocera non è stato casuale: già da tempo le questioni ambientali, e al loro interno quella dei rifiuti, sono state messe, in questa città, in primo piano: con una intelligente sottolineatura della complessità di una problematica che non può avere soluzioni verticistiche ma deve lavorare sul coinvolgimento della cittadinanza, anche attraverso una sensibilizzazione sulle questioni culturali che la problematica dei rifiuti solleva."" -
Com'eravamo. Un secolo di vita a Nocera inferiore tra ricordi immagini testimonianze
Cent'anni di vita cittadina, da fine Ottocento al 1980 circa, rivisitati attraverso documenti d'archivio, testimonianze dirette e ricordi degli autori, e corredati dalle immagini che l'invenzione del dagherrotipo di Louis-Jacque-Mandé Laguerre e del calotipo di William Henry Fox Talbot, prima, e l'arrivo del primo apparecchio fotografico Kodak realizzato da George Eastman, poi, avevano cominciato a rendere possibili anche nel nostro piccolo paese già sul finire del XIX secolo. Il divenire della città e il suo sviluppo urbanistico; le arti e i mestieri: gli spasari, i venditori ambulanti, il banditore, i capitani d'industria, i contadini; i cinema e i teatri; la fiera del settembre nocerino; gli avvenimenti storici: l'emergenza del secondo conflitto mondiale, il dopoguerra e gli anni della speranza; la ricostruzione di una passeggiata avvenuta nel 1947 ""da Santa Monica alla Marrata"""" e un giro per le periferie di allora; i nocerini in musica; i nocerini e lo sport; politici e amministratori; i toponimi e i nomi dei cortili; proverbi e modi di dire locali; le abitudini e le tradizioni culinarie; soprannomi e personaggi; piccole storie di vita."" -
Montevergine di Arnesano. Il sito, la chiesa e il culto della Vergine Madre
La pubblicazione è un saggio che cerca di chiarire la vicenda di un tempio di campagna dedicato alla Vergine Madre, attraverso la ricostruzione storico-paesaggistica dei luoghi a nord est di Arnesano. Nella prima parte il quaderno affronta il tema dei contesti socio-economici, temporali e territoriali, in cui si consuma la vicenda della chiesa. Vicenda che trova proprio negli assetti ambientali una valida giustificazione alle sue notevoli dimensioni, oltre ché alla sua stessa costruzione. La seconda parte del saggio, invece, approfondisce i temi che riguardano la venerazione mariana nei nostri luoghi, e, al contempo, cerca di dare risposte accettabili sul perché di uno specifico culto rivolto alla Madonna di Montevergine. Il tutto in un quadro generale che non disdegna di fondare le risposte sulla base di attendibili elementi storici. -
1951. Resoconto da Parigi. Una voce dai Gulag, sempre soffocata dai «suoi»
Nell'immediato dopoguerra, Norimberga processava gli ideologi della ""superominità"""", i pianificatori del Reich Millenario, gli artefici della razza pura che avrebbe dominato il mondo. I popoli europei tiravano un sospiro di sollievo dopo l'immane incubo per un buco nero nella propria storia. In quel preciso clima, il 27 dicembre 1946, con l'articolo-appello Il caso Berger, un uomo dava corpo all'invocazione d'aiuto di milioni di esseri umani, ancora prigionieri in campi di concentramento di uno dei Paesi vincitori, l'Unione Sovietica. Con decenni d'anticipo rispetto a Solzenitsyn e a Salamov, Julij Borissovic Margolin rivelava l'esistenza dei Gulag, sia per mezzo della sua penna sia con la personale testimonianza: New York, alle Nazioni Unite nel 1950; Parigi, al processo David Rousset-Lettres Françaises, nel 1950-51; Bombay, al Congresso Mondiale degli Operatori Culturali nel 1951. Ma in casa, in Israele, non lo ascoltavano, e nel resto del mondo, salvo rarissime eccezioni, l'autore resta ancora oggi un illustre sconosciuto."" -
«Finalmente salvo!...». Memorie di un ebreo polacco sopravvissuto a 11 lager nazisti
Nell'estate del 1946 Artur Dimant veniva rilasciato dal campo di detenzione britannico di Atlít, in Palestina, con un permesso di soggiorno nel Paese. Quel fatto segnava la conclusione definitiva del continuo sballottaggio da un campo di lavoro (e poi di concentramento) ad un altro, che l'autore di queste memorie aveva dovuto sopportare, riuscendovi per fortuna, nei territori del Reich, a cominciare da Auenrode (autunno 1940), attraverso Auschwitz-Birkenau (autunno 1943) fino a Bergen-Belsen: dodici campi in tutto. Ma la situazione nel nuovo Paese non era poi molto diversa. Infatti, quando nel 1948 ebbe termine il mandato britannico e fu proclamato lo Stato d'Israele, immediatamente vi fecero irruzione gli Arabi di Palestina e gli eserciti di tutti gli stati arabi confinanti. Artur Dimant diviene cittadino israeliano e traduce in ebraico il suo nome e cognome: Ariel Yahalomi. ""I Tedeschi avevano cercato di distruggermi. In Palestina non cambiava molto, anche se adesso imbracciavo un'arma per difendermi. Ero appena uscito da una situazione disperata ed eccomi finito in un'altra simile, di nuovo a rischio altissimo. Ancora la guerra, e tutto lo scempio che essa comporta""""."" -
Piste di lacrime. Siberia e ritorno
"Il racconto di Aurelia prende avvio con una descrizione dai toni aulici della città natia, Pinsk, un luogo che rimarrà per sempre nel cuore e nella memoria dell'autrice... Da questa magnifica cittadina abitata da Polacchi, Ebrei, Armeni, Ucraini, gente di diversa provenienza culturale ma accomunati dall'atteggiamento cordiale e da 'uno spiccato senso dell'ospitalità', in una gelida notte del 1940, Aurelia è strappata al calore e alla sicurezza della sua casa dai soldati sovietici e, insieme ai fratellini e ai nonni, caricata su carri bestiame è condotta in Siberia... Per la giovane Aurelia si spalanca un inferno di tormenti, privazioni, malattie e sofferenze accelera bruscamente quel processo di maturazione umana che, in condizioni normali, avrebbe richiesto anni e anni di tempo... Le pagine che seguono ricche di fascino, di descrizioni accurate di luoghi geografici e spazi temporali diversi l'uno dall'altro, conducono il lettore con un linguaggio semplice, privo di orpelli letterari, a conoscere una tragedia immane che non si può dimenticare."""" (Cosí scriveva nel 2013 Giorgia Greco nella sua recensione delle memorie di Aurelia Raszkiewicz)" -
Sensori elettrici. Principi e applicazioni
l volume è rivolto agli studenti delle Facoltà di Scienze e di Ingegneria nonché a tutti coloro che per motivi scientifici, tecnici o professionali hanno la necessità di approfondite conoscenze riguardanti i sensori e trasduttori elettrici. Sono affrontati i concetti fondamentali di fisica dei semiconduttori, gli amplificatori operazionali come prima interfaccia tra il sensore e lo strumento di misura, e con un taglio spiccatamente applicativo, la realizzazione di circuiti stampati e l'interfacciamento tra sensori e computer.