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I frutti del vento. Nuova ediz.
«Tracy Chevalier crea storie perfette, evocative di fatti precisi e di passioni universali, con il talento di chi sa far volare la realtà prendendola per mano» - Silvana Mazzocchi, la Repubblicarnrn«Un libro magnifico. Potente, evocativo, originale. L’ho amato molto» - Joanne Harrisrnrn«Ecco il magico tocco di Tracy Chevalier: evocare un’epoca intera attraverso lo sguardo particolare di personaggi perfettamente descritti» - The New York TimesrnrnNella prima metà del XIX secolo James e Sadie Goodenough giungono nella Palude Nera dell’Ohio, una landa desolata dove l’acqua puzza di marcio, il fango si appiccica alla pelle e ai vestiti e la malaria d’estate si porta via sempre qualcuno. In quella terra, tuttavia, James decide di costruire la sua casa di legno e di piantare i suoi meli: un magnifico frutteto di cinque file di alberi col piccolo vivaio in disparte. Un frutteto che diventa la sua ossessione, la prova, ai suoi occhi, che la palude, con il suo groviglio di boschi e pantani, si può domare.rnLa malaria si porta via cinque dei dieci figli dei Goodenough e spinge Sadie a bere troppa acquavite. Quando John Chapman, l’uomo che procura i semi delle piante alle fattorie, si ferma a cena, Sadie diventa incredibilmente ciarliera, e James la vede con altri occhi: scorge il turgore dei seni sotto il vestito azzurro, i fianchi rotondi e sodi nonostante i dieci figli. Ma poi non se ne cura. Finché, un giorno, la natura selvaggia non della terra, ma di Sadie esplode e segna irrimediabilmente il destino dei Goodenough nella Palude Nera, in primo luogo quello di Robert, il figlio dagli occhi d’ambra quieti e intelligenti, e della dolce e irresoluta Martha. Romanzo che si iscrive nella tradizione della grande narrativa americana di frontiera, I frutti del vento è un’opera in cui Tracy Chevalier penetra nel cuore arido, selvaggio e inaccessibile della natura e degli uomini, là dove crescono i frutti più ambiti e più dolci che sia dato cogliere. -
Venere lesa
La mobile vena narrativa di Paolo Maurensig si adagia in questo romanzo nel giuoco sottile e indecifrabile del conflitto amoroso. Sulla scena il maturo professor Deravines e la sua giovane e inquieta moglie Angèle; Giulio Colombi, uomo brillante e fragile, troppo amato dalle donne, e la sua fascinosa e trascurata fidanzata Flora. Due coppie insoddisfatte e un narratore, con alle spalle il fallimento del proprio matrimonio. Un quintetto tragico, l'intrecciarsi di voci accorate di un moderno Spoon River. Cinque personaggi in cerca di amore, ma dominati da un'infausta congiunzione astrale che regge le fila del loro destino, negando loro ogni possibile accesso alla felicità. Perché l'amore, che si nutre del possesso come della sottrazione, dell'attaccamento come della rivalsa, incomunicabile e privato come ogni dolore, trova il suo simbolo in una figura dell'astrologia, quella Venere ""lesa"""", cioè incrinata, afflitta, ferita, che allude a un'ansia immedicabile, all'impossibilità della durata, a un giuoco straziante che di eterno ha solo le regole che lo governano."" -
La luna e i falò. Ediz. integrale
Dopo anni trascorsi in America, Anguilla fa ritorno al paese natio nelle Langhe e coglie questa occasione per ripercorrere insieme all’amico Nuto i propri ricordi, dall’infanzia con le sue scoperte e avventure, all’età adulta, carica di cambiamenti e delusioni. Il peso delle proprie origini, i luoghi degli avi all’apparenza immutabili e il ritorno a essi si mescolano a temi dalla forte carica civile, nonché a un mondo simbolico, quello dei falò contadini e della luna, che vanno a creare un microcosmo di profondo lirismo e malinconia. Pubblicato nel 1950, a pochi mesi dal suicidio, La luna e i falò è considerato il culmine poetico di Pavese, un romanzo di ineffabile bellezza tanto amato in patria quanto tradotto all’estero, un’opera luminosa che merita ogni volta di essere scoperta e riscoperta. -
Ink. Una storia d'amore tra la Settima e la Main
Emmie Elliot non aveva in programma di rimettere piede a Metlin, in California, e di sicuro non pensava di restarci. Era tornata nella sua città natale con una missione: vendere l'edificio che ospitava la libreria di sua nonna, prima di andare avanti con la sua vita. Tuttavia, le cose non vanno sempre secondo i piani e, quando Emmie cambia idea, decidendo di riaprire il negozio, serve qualcosa che attiri l'attenzione. Lei ha bisogno di una strategia e di… Ox? Miles Oxford non è il tipo a cui piacciono le proprietarie di librerie dal carattere riservato. È un tatuatore senza un negozio in cui lavorare e l'ultima cosa che desidera, dopo la fine di una relazione disastrosa, è frequentare qualcuna. Per Ox non bisogna mai mischiare lavoro e piacere, ma, dato che non prova alcun interesse per quella ragazza carina che gli ha fatto una proposta d'affari audace, è sicuro che non si ritroverà in situazioni imbarazzanti e complicate... giusto? Lei “vende inchiostro”. Lui lo usa per tatuare. Insolito? Sì. Tuttavia, una libreria/negozio di tatuaggi potrebbe essere il biglietto vincente per arrivare a ottenere quel successo che entrambi desiderano. A condizione che ci si concentri sugli affari. Soltanto sugli affari. -
Tornatore e la zampina di Ricciotto. Ediz. illustrata
Età: da 3 anni. -
La casa del buio. Ediz. a colori
Due fratelli gemelli di dieci anni, Martina e Francesco, vivono con i genitori gioiosamente in un paesino delle Dolomiti e amano il loro ambiente. Intorno alla loro casa ci sono altre abitazioni dove risiedono loro amici e compagni di scuola. Tutto procede tranquillamente finché un giorno Martina e Francesco iniziano a vivere due esperienze diverse e ciò modificherà le loro vite creando dei problemi. Il lavoro, illustrato dagli alunni delle classi quinte 2022/2023 della Scuola Primaria ""G. Pascoli"""" Istituto Comprensivo Pascoli Alvaro di Siderno (v. copertina) a cura delle loro maestre, fa emergere l'ambiente delle Dolomiti con le sue caratteristiche e il problema del bullismo, indicando un percorso per risolverlo. Il libro è diviso in due parti: la prima parte comprende il racconto dell'autrice, la seconda è completato da un apparato didattico semplice e preciso a cura delle maestre delle varie discipline. Età di lettura: da 7 anni."" -
Isabella. Amori, intrighi e veleni
Nell'aprile del 1347 Isabella Fieschi, consorte di Luchino Visconti, signore di Milano, si mette in viaggio navigando il Po verso Venezia, per assistere alla festa della Sensa, l'Ascensione, e far benedire il figlioletto Luchino Novello a San Marco. Tra le dame del suo seguito si nasconde una spia del cognato, l'arcivescovo Giovanni, che vede nella Fieschi una potenziale nemica. Mentre Isabella raggiunge Venezia e ritrova vecchi e nuovi amori, Luchino è impegnato nelle lotte che coinvolgono le potenti famiglie dell'Italia: Este, Della Scala, Gonzaga. Intanto, nel 1348, arriva la peste, che si propaga rapidamente per l'Italia, mietendo numerose vittime. Luchino, al quale sono giunte voci sulla condotta spregiudicata della moglie, le impone di rientrare a Milano, ma l'uomo morirà nel gennaio del 1349 e sarà il fratello Giovanni ad assumere il potere, estromettendo il figlio di Isabella dalla successione. Fra la donna e l'arcivescovo si gioca l'ultima decisiva partita, mentre la neve, copiosa, scende su Milano. -
Prossemica
«Prossemica» è una silloge che si interroga sul significato dello spazio che ci separa o ci unisce ad altre persone e anche a luoghi, cose, stati psichici, esplorando distanze, atteggiamenti e gesti per cercare una più profonda consapevolezza di sé. La posizione più significativa è quella delle relazioni umane, fatta di silenzi e ascolto, di partecipazione emotiva ma anche di scelte di isolamento, quando l'anima si chiude a riccio, per cercare l'equilibrio della propria dignità. Forse, è più facile trovare le giuste distanze tra noi stessi e ciò che ci circonda se realizziamo di essere parte della natura, che è più grande di noi e ci include, mentre difficili sono le relazioni umane, problematiche le relazioni intime, devastante la violenza di un padre, di un compagno. E come possiamo sentirci sicuri di fronte alla nostra immaginazione, all'equivoco di un amore che non è quello che sembrava, al rischio di mentire a noi stessi? Non c'è alcuna ricetta certa. In questo mondo assurdo e superficiale, possiamo soltanto cercare di accettarci e di vivere come meglio sappiamo, con la maggiore serenità possibile. -
Indefiniti e disuguali
La realtà è oggettiva, o esiste soltanto nella mente di ciascuno di noi? Difficile domanda, a cui nei secoli tanti filosofi hanno cercato di rispondere. I personaggi di questi racconti, invece, non sempre si pongono questo interrogativo, o almeno non tutti: non certo, nel racconto ""Il catalogo"""", l'assessore alla cultura di Pontemaso, Antonello Piropo, per il quale conta soltanto la convenienza politica, anche a scapito della verità, mentre il libraio Arcibaldo Torelli conclude che la Storia non è mai neutra e che spesso è in conflitto con la memoria. E il professore che ha sentito suonare troppe volte la prima ora, come si salva? Semplice: ama quello che fa, ma l'amore è sovente in conflitto con la realtà della scuola. """"Noi siamo quel che siamo stati, soprattutto nei primi anni di vita"""" osserva Pier Paolo nel racconto """"Un'altra storia"""". Senza il passato, non siamo nulla e la realtà è la sua storia con Vera. Ma è una realtà di coppia, non vale per gli altri. Chissà quale realtà osserva il cagnolino rappresentato nella """"Visione di Sant'Agostino"""" di Vittore Carpaccio? E qual è stata la realtà di Pico, il pesce rosso? Insomma, ognuno di noi si racconta il suo pezzetto di verità."" -
Su e giù dal Paradiso
Dopo decenni di osservazione, Dio traccia un bilancio del progresso compiuto dalla sua creatura più impegnativa e promettente: l'Uomo. Il risultato che ne deriva, però, è tutt'altro che lusinghiero, imponendo al Creatore un'amara e al contempo ironica (per il lettore) ulteriore riflessione sulle principali falle e sui provvedimenti più opportuni da prendere. Accompagnato da san Pietro e da Albert Einstein, Dio scende a Roma per osservare più da vicino la situazione e, di fronte a comportamenti di sistematico tradimento delle virtù che dovrebbero costituire un baluardo per la civiltà, Dio decide di intervenire in modo da svelare il vero Io di ciascun individuo. L'intervento ha esiti tragicomici in un ribaltamento surreale della realtà. Ancora una volta, però, Dio mostra tutto l'Amore per la Sua creatura non sottraendo all'Uomo quel ""libero arbitrio"""" che ne ha da sempre disegnato il Destino."" -
Gli dèi altrove
Fatya e Michela sono ragazze diversissime: una è dovuta scappare dal suo mondo, ma non voleva; l'altra vorrebbe farlo, ma non può. Le accomuna la loro condizione sociale: entrambe abitano nella periferia di Bologna e frequentano la stessa scuola. Due esperienze che lasciano il segno avvicinano le loro strade. Il destino però sembra atroce, e molto più grande di loro. In una Bologna suburbana e nascosta, dove il parkour è simbolo della vita, Michela e Fatya cercano il loro percorso, mentre gli adulti compaiono come figure invadenti e incapaci di comprenderle. Fa eccezione un'anziana suora, che si fa chiamare semplicemente Concettina, il cui incontro permette a Michela di entrare in contatto con l'enorme problema delle migrazioni, di cominciare un processo di maturazione interiore e di superare la sensazione di estraneità rispetto al contesto che la circonda; le domande che si aprono e le questioni religiose connesse fanno da sfondo al cammino delle ragazze verso la maturità, mentre il cielo appare inizialmente chiuso e vuoto, in un contrasto di esperienze terribili, di occasioni di crescita e di incontri capaci di segnare e trasformare la vita. -
La nemesi. Il pèlago
Dmitrij Bystrolëtov (1901 – 1975) è stato una spia sovietica, ma anche medico, giurista, artista, poliglotta, oltre che eccellente scrittore. Nel 1938 fu vittima delle ""purghe"""" staliniane, sottoposto a interrogatori e torture e condannato a 20 anni di prigionia nei gulag. Rilasciato nel 1954, continuò a scrivere le sue memorie, sotto forma di una corposa trilogia dal titolo """"Il banchetto degli immortali"""", disponendo che la prima edizione di quest'opera dovesse essere pubblicata in Russia, cosa che fu impossibile per quasi 40 anni. Nel 1993 il nipote Sergej Milašov pubblicò nel 2012, l'intera opera. Per la prima volta al di fuori dei territori dell'ex Unione Sovietica, Tripla E ha pubblicato i primi due volumi, """"Ipoteca sull'immortalità"""" e """"Quattro metamorfosi"""", a cui fa ora seguito il terzo volume, «Il pèlago», tutti con traduzione e note di Alberto Zisa, pubblicazioni che ci permettono di capire meglio che cosa siano stati i gulag siberiani e la situazione dell'Unione Sovietica nel periodo staliniano attraverso lo sguardo di Bystrolëtov, rimasto sempre, nonostante tutte le sofferenze, un sovietico convinto."" -
Testimoni privilegiati. Una Saint-Etienne per l'ispettore Corsini
In una città che non ha mai dimenticato gli orrori dell'occupazione nazifascista, all'inizio degli anni '80 uno storico vercellese, Aristide Cernusi, avvia una ricerca il cui scopo è dimostrare che alla fine della guerra di liberazione non tutti i partigiani avevano consegnato le proprie armi. A sostegno della sua versione dei fatti, un vecchio partigiano gli consegna un revolver Saint-Etienne 1892, avuto in dono durante la Resistenza da un partigiano francese, e una scatola di proiettili, raccomandandogli di non rivelarne l'esistenza, perché collegato a un segreto inviolabile. Molti anni più tardi, nel mese di settembre del 2016, in una palazzina di via Marco Polo, la vedova di Aristide Cernusi viene massacrata da un individuo che ruba la Saint-Etienne 1892. L'ispettore Corsini e i suoi collaboratori mettono a soqquadro Vercelli, indagando dagli ambienti malavitosi della città fino al mondo accademico. Un'indagine a tutto campo, per acquisire gli elementi utili ad individuare il responsabile dell'efferato omicidio e i suoi possibili complici, che svelerà anche il segreto collegato al misterioso revolver. -
Storia della bigiotteria italiana. Ediz. italiana e inglese
"Storia della Bigiotteria Italiana"""" è un volume per conoscere un importante comparto del Made in Italy. Dall'Unità d'Italia ai primi anni del nuovo millennio, il percorso intreccia stili e tecniche, tradizione e innovazione, svelando un mondo di sperimentazione e di sofisticato divertimento. Nella bigiotteria, moda, arte, design, artigianato e storia sociale si fondono, esprimendo il gusto di una collettività attraverso le sue molteplici espressioni culturali. Parlare di bigiotteria italiana significa raccontare la storia delle abitudini e dei costumi di un popolo che da sempre si adopera nel plasmare un codice creativo sotto l'egida della bellezza. Presentazione Stefano Papi. Introduzione Doretta Davanzo Poli." -
Le nature morte di Geo Poletti. Una collezione milanese. Ediz. a colori
La collezione di nature morte del pittore e collezionista milanese.rnrnIl volume presenta la collezione di nature morte di Geo Poletti (Milano 9 aprile 1926 – Lenno 13 settembre 2012), pittore e collezionista, grande conoscitore, famoso per la sua capacità di scoprire opere di straordinaria importanza che comparivano sul mercato o trovava fra gli amici studiosi e nelle diverse collezioni. Con lui, attribuzionista di vaglia, si confrontavano Roberto Longhi, Giovanni Testori, Gian Alberto Dell’Acqua e via via tutte le generazioni più giovani degli storici d’arte. rnLa sua collezione di 25 nature morte del Seicento e Settecento (comprendenti dipinti di Bernardo Strozzi, Evaristo Baschenis, Giacomo Ceruti) è sempre stata conservata nelle sue case e viene qui documentata per la prima volta nella sua interezza. Questo catalogo la analizza scientificamente, rielaborando le attribuzioni di Geo Poletti; è così possibile confrontare l’attribuzione del vecchio conoscitore con quelle degli studiosi coinvolti. Il catalogo presenta inoltre una rassegna di significative testimonianze redatte dai numerosi storici dell’arte che ancora oggi ricordano Geo Poletti. rnMa la sua figura viene ricordata anche nella sua attività artistica. Così, oltre alle nature morte della sua collezione, il catalogo consente di osservare anche le opere da lui dipinte, cogliendo in esse quel tema della contemporaneità in cui la stessa opera d’arte antica trova una sua nuova identità. -
Haute couture. Dettagli di moda. Ediz. multilingue
Il Victoria&Albert Museum possiede una delle collezioni di moda più straordinarie al mondo, che attraversa ben quattro secoli. Dai pizzi alla lingerie, dalla sartoria su misura all'alta moda, questa collezione così ricca è una fonte imprescindibile di ispirazione e ricerca per appassionati e studiosi del mondo della moda. Questo libro offre una prospettiva unica e particolare sulla straordinaria collezione del museo. La creatività e la semplicità della moda sono colte appieno nei dettagli catturati con un'attenzione quasi forense da una serie di scatti appositamente commissionati al fotografo Richard Davies. A complemento delle fotografie, i disegni dalla linea precisa di Leonie Davis mostrano gli abiti per intero. I primi piani offrono una prospettiva diversa rispetto al modo in cui solitamente osserviamo gli abiti. Qui la moda si rivela come una composizione di dettagli raffinati, microcosmi artistici che illustrano l'arte dello stilista e del sarto, dal polsino ricamato di una rendigote ottocentesca a un orlo dalla finitura impeccabile, o un abito da donna interamente adornato da piume iridescenti, tutte cucite a mano. Fra le trame della moda è possibile intravedere anche le pietre miliari che hanno segnato il progresso tecnologico, dallo sviluppo dei nuovi tessuti e dei processi di tintura all'invenzione della macchina per cucire. -
Popolocrazia. La metamorfosi delle nostre democrazie
I populismi sono una febbre, non la malattia.rnrnIn America il miliardario Donald Trump, inviso all’establishment del suo stesso partito, viene nominato Presidente. In Gran Bretagna vince la Brexit nonostante le forze politiche e quelle economiche fossero per il ‘remain’. A Parigi il Front National di Marie Le Pen è avversato da tutte le formazioni tradizionali ma cresce. In Italia vince il Movimento 5 Stelle, il vessillo degli anti-sistema. Un filo rosso tiene insieme tutto questo: il rifiuto, anzi addirittura l’odio verso le classi dirigenti. Non solo verso la casta politica, anche quelle social-imprenditoriali, economiche, finanziarie, aziendali, accademiche, intellettuali, mediatiche. Ci siamo dentro tutti.La similitudine fa tremare i polsi, ma ricorda il sentimento diffuso negli anni ’20 e ’30, il periodo che prepara le dittature totalitarie e la seconda guerra mondiale. Questo non vuol dire che sono la stessa cosa, bensì sottolinea come nella storia ci siano momenti in cui esiste armonia e convergenza tra élite e popolo e altri in cui c’è divorzio.Eppure per quanto sconfitte, le élite sono indispensabili. Non c’è alternativa. E riesumarle vuol dire modificare la composizione della classe dirigente, uscire da questa oligarchia che si riproduce in continuazione e ristabilire quella uguaglianza dei punti di partenza. Non prima però di aver ricomposto una serie di fratture profonde: tra chi ha un certo grado di istruzione, ed è favorevole a una società aperta, e chi no; tra i giovani e gli anziani; tra le periferie e i centri delle città.Il Movimento 5 Stelle in Italia è riuscito meglio degli altri a cavalcare la frustrazione sociale, la rabbia degli esclusi. La forbice della disuguaglianza si è talmente allargata da risultare insopportabile. Da qui parte l’odio che può assumere gli aspetti di una rivoluzione politica di ampiezza storica che supera gli steccati della distinzione classica tra destra e sinistra per proporne una nuova tra forze ‘nel sistema’ e forze ‘anti-sistema’. Eppure esiste ancora una differenza ideale, filosofica tra una sinistra che pensa che le disuguaglianze vadano corrette con l’intervento pubblico e una destra per la quale si correggono solo con l’azione del singolo.I populismi sono una febbre, non sono la malattia. Pongono il problema del funzionamento della democrazia e questo potrebbe costringerci a migliorare le nostre procedure democratiche. Potremmo, in definitiva, considerarla un’opportunità. -
Imparare l'aritmetica con il superabaco. Attività e strategie visuo-spaziali per i primi anni della scuola primaria. Con gadget
Il SuperAbaco è un innovativo abaco in base 10 chiuso che non ha differenziazione di colore per unità, decine e centinaia: solo la quinta pallina di ogni asta è più scura. Ispirato a un antico strumento cinese e coerente con i più recenti modelli teorici, il SuperAbaco permette di acquisire in tempi brevi velocità di calcolo aritmetico, perché favorisce l'elaborazione semantica del numero, rispettando il limite percettivo grazie al colore più scuro della pallina corrispondente al 5; sollecita la competenza sintattica attraverso le tre astine che distinguono unità, decine e centinaia; sviluppa la competenza lessicale, richiedendo di verbalizzare sempre i numeri che si vanno a registrare e i risultati parziali che via via si ottengono. Il SuperAbaco e il libro-quaderno per l'alunno a cui è allegato si prestano a essere utilizzati soprattutto nelle classi prima e seconda della scuola primaria per insegnare: i numeri dallo 0 al 999; l'addizione e la sottrazione (con e senza passaggio di decina); la moltiplicazione. Nelle classi successive lo strumento può essere ripreso per lavorare su equivalenze, migliaia e decimali. -
Italiano per competenze nella scuola secondaria di primo grado. Didattica laboratoriale, proposte operative e compiti di realtà
La metodologia laboratoriale intreccia mediazione didattica e operatività, permette una programmazione trasversale e diversificata, stimola la cooperazione e la condivisione, incoraggiando un atteggiamento attivo di ricerca nei confronti della conoscenza sulla base della curiosità e della sfida. Il risultato è una scuola che si pone l'obiettivo di rendere competenti i suoi allievi, organizza situazioni di apprendimento affinché ognuno di loro possa osservare, ricercare, fare ipotesi, progettare, sperimentare, discutere, argomentare le proprie scelte, negoziare con gli altri e costruire nuovi significati, per risolvere autonomamente e con responsabilità compiti di realtà. Le caratteristiche specifiche della scuola secondaria di primo grado, con insegnanti diversi per le varie discipline, sembrano costituire talvolta un ostacolo alla sua piena applicazione, che prevede un approccio olistico e multidisciplinare alle proposte apprenditive. Gli autori mostrano come sia possibile proporre modalità innovative di progettazione nelle quali la competenza da acquisire diventi il risultato di una pratica, di una riflessione e di una interiorizzazione del processo di apprendimento sperimentato, in linea con le Indicazioni nazionali Miur. “Italiano per competenze nella scuola secondaria di primo grado” offre agli insegnanti percorsi didattici completi e flessibili per il curriculum di italiano delle tre classi, con dettagliate indicazioni e spunti di approfondimento. -
Capovolgiamo la scuola. Le cinque leve Flipnet per un nuovo sistema educativo
C'è un nuovo modo di fare scuola che sta rivoluzionando la didattica e i cui risultati straordinari sono già visibili in molte classi, in Italia e all'estero: è la classe capovolta (flipped classroom), che ribalta il metodo tradizionale abolendo le lezioni frontali, trasferendo a casa il momento di studio e di ricerca e in classe quello di discussione e rielaborazione. Dopo ""La classe capovolta"""" (Edizioni Erickson), che introduceva al metodo delineandone le caratteristiche, Maurizio Maglioni fornisce con questo libro, a tutti i docenti, il manuale d'uso per la sua applicazione. Numerosi esempi di proposte pratiche spiegano come costruire checklist di autovalutazione, creare compiti autentici e webquest, progettare didattiche multilivello e personalizzate, realizzare attività cooperative, attingere a tutte le possibili risorse della rete per portare nelle proprie classi il flipped learning.""