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Carteggio 1919-1973
La traduzione e curatela italiana dell’epistolario di Martin Heidegger e Karl Löwith – 124 lettere e cartoline redatte tra il 1919 e il 1973 e corredate da un’ampia introduzione storico-filosofica – offre oggi al lettore un inedito e decisivo documento circa l’intenso e al contempo discorde rapporto filosofico e umano tra il maestro e il suo primo allievo. I tentativi di Löwith di entrare in autentico contatto con un maestro la cui grandezza di pensiero rappresentava un ingombro invalicabile si rivelano per quello che erano, mostrano cose del passato / mai raggiunte, destinate a rinuncia (documento 122). La relazione tra i due si configura come un parricidio mancato e viene posta al termine del carteggio sotto una luce che attende. Non è dunque una riconciliazione quella che suggella l’epistolario, bensì la riconferma, sub mutata specie poetica, del carattere di apertura irrisolta di un rapporto già da sempre datosi esattamente nel modo in cui uomini isolati possono stare autenticamente insieme: nell’esistenza (documento 25). A campeggiare sullo sfondo è, ancora una volta, la metafora della Lichtung, la stessa metafora della radura di luce che aveva dato corpo filosofico alla discordia insorta a causa dei Saggi su Heidegger. -
Tra saggio e novella forme di scrittura critico-inventiva in Pirandello
Il libro di Mario Minarda affronta la questione delle contaminazioni stilistiche e formali tra lavorio critico e officina inventiva in Pirandello, riverberate sul versante della produzione novellistica. La ricerca costante di gure, temi, forme del discorso, attraverso cui valutare, sia a livello cronologico che intertestuale, l’incidenza delle esperienze teoriche nell’asistematica varietas delle novelle è, di fatto, l’orientamento seguito dall’autore. Se articoli, interventi su rivista, saggi accademici presentano situazioni di lettura non prive di gurazioni fantastiche e fabulazioni narrative, la prosa inventiva delle novelle pirandelliane è parimenti connotata da soluzioni formali quali l’autobiografismo, l’intensità dialettica, le biforcazioni metaletterarie, le modulazioni liriche con cui lo scrittore sviluppa un discorso umoristico, doppio. Matura così, in Pirandello, una riflessione profonda sulla scrittura e, al contempo, una prassi creativa costituita da ribaltamenti, sospensioni e paradossi, che svolgono un ruolo essenziale per esprimere dissonanze o discontinuità proprie della modernità novecentesca. -
Alessandro Stradella. Opera omnia. Serie III. Vol. 4: San Giovanni Battista. Oratori
La presente edizione dell'Opera omnia di Alessandro Stradella mira a soddisfare sia l'esecutore, sia lo studioso e lo studente di musica o della disciplina musicologica. Ogni volume presenta un'accurata partitura in notazione moderna al fine di facilitare l'esecuzione e lo studio; nella musica vocale viene acclusa anche l'edizione del testo letterario, sia in partitura che separatamente, indicando graficamente — dove necessario — la struttura poetica. L'edizione fornisce altresì informazioni sulle fonti del testo musicale e letterario e documenta tutti gli interventi editoriali. Ogni edizione critica è generalmente basata su un unico testimone musicale, con le varianti significative da altri testimoni documentate in «Apparato critico». Le indicazioni verbali della fonte riguardanti la musica sono riportate in tondo nell'edizione; quelle aggiunte dal curatore appaiono in corsivo. Le informazioni non riguardanti la musica tratte dalla fonte musicale o da una fonte letteraria sono anch'esse riportate in tondo nell'edizione. Nelle opere vocali di maggiore ampiezza, a ogni recitativo e movimento indipendente viene assegnato un numero progressivo per facilitare i riferimenti; ciò non si applica agli ariosi, semplici sezioni di recitativo, né ai ritornelli relativi a un movimento vocale; la numerazione non viene applicata alle singole sezioni di una composizione strumentale. Vengono conservate l'altezza delle note, le alterazioni in chiave, le indicazioni di tempo e i valori delle note della fonte; ma le chiavi originali vengono sostituite da quelle invalse nell'uso moderno. Le stanghette di battuta sono state uniformate in conformità con le segnature di tempo; le battute sono state numerate e le note di revisione rendono conto delle situazioni significative di ripartizione irregolare delle stanghette di battuta. La notazione e l'uso delle alterazioni vengono modernizzati senza ulteriori commenti; le alterazioni soppresse sono segnalate in «Apparato critico», mentre quelle aggiunte dal curatore compaiono tra parentesi quadre. Le lezioni corrette o suggerite di altezze, valori, chiavi, ecc. appaiono nell'edizione, mentre le varianti del testimone sono riportate in «Apparato critico». Le legature integrate sono distinte dal segno tratteggiato, mentre quelle soppresse sono registrate in «Apparato critico». La cifra-tura del basso continuo viene modernizzata senza ulteriori commenti; non si aggiungono numeri, ma le correzioni sono segnalate in «Apparato critico». La fonte musicale è considerata anche come fonte primaria del testo letterario. Le differenze significative tra le lezioni della fonte musicale e quelle delle fonti letterarie sono segnate nelle «Varianti» all'edizione separata del testo. Le ripetizioni di parole dettate da esigenze musicali (non letterarie) non sono accolte nell'edizione del testo letterario. I testi sono stati modernizzati dove possibile. -
Ibridi delle orchidee spontanee della Sardegna
«Il GIROS (Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee) ha il piacere di presentare questa rassegna fotografica degli ibridi di Orchidaceae della Sardegna. L'ideazione e la realizzazione dell'opera sono dovute principalmente a Gianni Orrù, che da oltre 30 anni segue con passione la natura della propria terra e soprattutto studia e fa opera di protezione e divulgazione delle meravigliose orchidee che la popolano. Il fenomeno dell'ibridazione è particolarmente frequente tra le nostre Orchidaceae, soprattutto nel genere Ophrys. Gli ibridi sardi qui elencati assommano a ben 69 taxa, numero in probabile futuro aumento per le continue ricerche degli appassionati. Sotto questo aspetto le edizioni digitali rispetto a quelle cartacee hanno il vantaggio di poter essere aggiornate quasi in tempo reale. Di questi 69 taxa, 5 sono intergenerici (4 tra Anacamptis e Serapias e 1 tra Anacamptis e Orchis), il resto interspecifici: 9 di Anacamptis, 4 di Se-rapias, 1 di Epipactis, 2 di Orchis e ben 48 di Ophrys! Tra tutti questi, 8 sono inediti (perché dubbi o da definire ulteriormente), ma li abbiamo ugualmente messo in elenco. I testi a corredo delle schede ho voluto intenzionalmente limitarli alla nomenclatura ufficiale, storica e/o attuale ma sempre curata con attenzione, con l'aggiunta della descriptio o diagnosis in latino tratta dai protologhi: in diversi casi questa manca, perché - specialmente nei taxa più antichi - la descrizione era sommaria o in lingua straniera, comunque non apprezzabile. Le schede di ogni ibrido sono corredate da 2 foto in piccolo formato delle entità parentali, la cui nomenclatura in didascalia segue quella della seconda edizione 2016 della guida GIROS (*); eventuali di- scordanze con i nomi usati nei protologhi sono indicate nelle note. La parte del leone la fanno le immagini, come è giusto che sia, per le quali ringrazio tutti gli appassionati che hanno contribuito con le proprie foto (in gran parte soci sardi del GIROS). Oltre a loro, un grazie di cuore all'amica Maria Pia, non solo perché come sempre ci ha dato il suo sostegno e aiuto, ma anche per il rapporto umano che si è consolidato nel tempo, pur non conoscendola di persona. Infine ringrazio gli amici tedeschi Hennecke e Lorenz per avermi fornito alcuni protologhi, e ovviamente ancora grazie e complimenti a Gianni, senza il cui entusiasmo non avremmo avuto questo bel risultato!» (Mauro Biagioli) -
«Nel bosco...». Crescere bambini ed educatori in ospedale
Chi è il bambino? In particolare, chi è il bambino ospedalizzato? A partire da un ragionamento sull’etimologia della parola – che rimanda, nello specifico, all’idea di essere piccolo, che non parla; di creatura marginale e più vicina al naturale e all’animale, con cui condivide l’assenza di parola, che all’umano – sfruttando la metafora, cara alla tradizione fiabesca, dell’attraversamento del bosco e l’immagine di Pollicino, il volume si articola in una riflessione intorno alle categorie problematiciste della differenza e dell’inattualità dell’infanzia, che è tanto più, appunto, differente e inattuale, quanto più si trova a dover vivere esperienze traumatiche quali possono essere, appunto, la malattia e l’ospedalizzazione. A questa prima parte, che si articola intrecciando riflessioni pedagogiche a immagini letterarie, segue una seconda parte, dedicata più specificamente alla proposta di una pedagogia della cura in ambito ospedaliero pediatrico, incentrata sulla figura di un educatore, l’Educatore ospedaliero per l’infanzia, che, già oggetto di una prima riflessione da parte dell’autrice in un volume precedente: Bambini in ospedale. Per una pedagogia della cura [Anicia, 2015], viene in questa sede ulteriormente sviscerata, dapprima su un piano puramente epistemologico, in seguito attraverso il resoconto di un’esperienza condotta per tre anni presso i reparti di Pediatria e di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza degli Ospedali Riuniti di Foggia.Rossella Caso è PhD in Scienze Pedagogiche presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, ove tiene il Laboratorio di Pedagogia della lettura, del gioco e dell’animazione. Ha rivolto i suoi studi alla pedagogia dell’infanzia, alla pedagogia della lettura in età pre-scolare e scolare e in situazione di emergenza e alle interconnessioni tra femminile e letteratura per l’infanzia. Ha pubblicato articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali del settore. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Servizi educativi, genitori e bambini. L’esperienza di un servizio di conciliazione all’Università di Foggia, con Anna Grazia Lopez e Alessandra Altamura [Milano, 2021], e Bambini in ospedale. Per una pedagogia della cura [Roma, 2015]. -
Un inverno ad Hakkâri
Il viaggio fisico e interiore di un intellettuale di Istanbul, un professore di scuola, attraverso l'impervio Curdistan. Nel piccolo villaggio di Hakkâri, dove persino ""le valli hanno la conformazione di precipizi"""", il protagonista - lì per insegnare - scopre l'essenza della vita. Anche la comunicazione gli è interdetta e allora, piuttosto che insegnare il turco agli altri, il protagonista capisce che il metodo più semplice è imparare lui la lingua curda di quel popolo. E dunque questa terra aspra, diventa una grande scuola a cielo aperto attraverso cui il protagonista troverà la sua strada: concreta e spirituale."" -
Fondamenti di ingegneria clinica. Vol. 1
L'ingegnere clinico è una figura professionale relativamente nuova che, all'interno dell'ospedale, svolge il ruolo di consulente, specialista e responsabile della sicurezza e manutenzione della strumentazione biomedica, fungendo allo stesso tempo da anello di congiunzione tra il medico che utilizza l'apparecchiatura e l'industria che la produce. Con la sua ventennale esperienza maturata sia nel mondo della medicina che in quello della ricerca scientifica del settore, l'Autore espone in forma chiara ed esauriente molti degli aspetti relativi alla progettazione, al funzionamento ed all'impiego delle apparecchiature mediche utilizzate nella pratica clinica. Un particolare spazio è dedicato alle apparecchiature radiologiche analogiche e a quelle recentissime digitali ""filmless"""". Frequenti sono inoltre i riferimenti alla fisiologia umana. Il volume è rivolto principalmente agli studenti dei corsi di strumentazione biomedica ma sarà un indispensabile riferimento anche per gli ingegneri clinici nello svolgimento della loro professione e per i medici che desiderino approfondire le loro conoscenze a livello tecnologico, cui spesso è legata la certezza della diagnosi."" -
Alpha Test. Cattolica. Esercizi commentati. Per l'ammissione a Medicina, Odontoiatria, Professioni sanitarie dell'Università cattolica del sacro cuore di Roma
Negli ultimi anni il test di ammissione all’Università Cattolica di Roma prevedeva domande principalmente di logica e, in misura minore, di cultura religiosa e inglese.rnPer la prova 2018/2019 sono previsti anche quesiti di fisica, chimica, biologia e cultura generale.rnLa nuova edizione 2018/2019 di questo volume tiene conto di questa importante novità e propone centinaia di esercizi su tutte le materie su cui verte il test, incluse quelle scientifiche.rnTutte le domande sono risolte e la maggior parte seguite da un commento esaustivo, che illustra il metodo e le strategie di risoluzione più rapide ed efficaci, offrendo un richiamo essenziale della teoria richiesta.rnCompleta il volume una simulazione della prova ufficiale, per verificare la propria preparazione. -
I Beatles e i Genesis in Canavese. Storia della musica beat & pop in Canavese dal 1962 al 1974
Il Canavese come Woodstock? No. Più semplicemente, tra storia vissuta e leggenda minima, il percorso di una generazione di musicisti e appassionati che, sospinta dai miti d'oltremanica e d'oltreoceano, va alla ricerca di una propria dimensione, facendo assurgere il limitato territorio canavesano ad esempio del fermento artistico respirato negli anni Sessanta in tutta Italia. Gianpiero Madonna è nato nel 1953, vive e lavora a Castellamonte, in Canavese. -
Come un incubo e come un sogno: memorialia e moralia di mezzo secolo
Questo lavoro è una memorialia di mezzo secolo di storia di un economista libero, come l’autore ama definirsi, ma anche la moralia che ne ha tratto. rnrnLe vicende interne e internazionali intercorse tra la prima crisi della bilancia dei pagamenti italiana del 1963 e la Grande recessione iniziata nel 2008 sono state definite “un incubo”, termine mutuato dall’Ulisse di Joyce. Esse si sono incrociate con le numerose vicende personali dell’autore che, essendo inattese e ricche di conoscenza, lo inducono a definirle per lui “un sogno”. Lo scopo del lavoro è di trarre da questo incontro di fatti e di esperienze insegnamenti utili per affrontare problemi di natura economica di interesse generale, ma anche di presentare la sua produzione scientifica e riflettere sul significato avuto dalle sue scelte di vita, dalla Banca d’Italia, alla cattedra universitaria, alla presidenza di banche e imprese, dalla direzione generale di importanti ministeri, al Governo del Paese da Ministro dell’Industria. Dalla dovizia di studi ed esperienze trae due conclusioni sul perché l’Italia si dibatta in una grave crisi di crescenza e di identità: l’eccessiva ricerca della rendita da parte dei cittadini, che la politica asseconda, e la sistematica violazione della “regola della legge” a causa di una cultura individuale e sociale difettosa. La terapia che suggerisce travalica i temi dell’economia e approda ai lidi della scuola e dell’educazione, ritenute l’unico veicolo per consentire di raggiungere un’Italia e un’Europa migliori. -
Gli italiani di Tito. La Zona B del territorio libero di Trieste e l'emigrazione comunista in Jugoslavia (1947-1954)
Tra il 1947 e il 1954 la Zona B del Territorio libero di Trieste (Tlt) fu al centro di mutamenti geopolitici, trasformazioni culturali, sociali e demografiche legate alla conclusione della Seconda guerra mondiale, al quadro internazionale e alla questione confinaria, che con la firma del Memorandum di Londra raggiunse un suo punto dí definizione pressoché conclusivo. Se la prima fase dell'esodo giuliano-dalmata ha oramai trovato una stabile collocazione nel panorama storiografico nazionale, minore risalto hanno avuto le vicende della popolazione italiana della Zona B, rimasta per quasi un decennio sotto l'amministrazione jugoslava. Le politiche adottate dai poteri popolari, le linee di intervento del governo italiano, l'esodo, la condizione degli italiani rimasti dopo il passaggio dell'area alla Jugoslavia e il loro difficile mantenimento di un'identità culturale e nazionale, rappresentano i principali segmenti della ricerca, che approfondisce anche le tematiche legate all'emigrazione dei comunisti italiani in Jugoslavia. Un passaggio analizzato attraverso l'esperienza degli operai monfalconesi e dei militanti che, spinti dall'ideale e dalla volontà di partecipare attivamente alla costruzione di una società socialista, decisero di varcare il confine per trasferirsi nel paese di Tito. Qui, dopo la scissione del Cominform e la loro scelta di schierarsi a favore di Stalin, conobbero il volto più crudo del comunismo jugoslavo che, per alcuni di loro, coincise con una lunga prigionia nei lager titini. Agli altri non restò che rientrare in Italia. Un rientro traumatico, scandito da isolamento, difficoltà economiche, diffidenza e silenzio. Assordante fu quello imposto dal Partito comunista italiano, determinato a porre le loro vicende sotto un fitto cono d'ombra, che questo lavoro ha l'ambizione di contribuire a scalfire. -
La danza nel cuore delle cose
Un libretto contenente 50 poesie in lingua tradotte in italiano di Elizabeth Jennings, poetessa inglese, popolarissima nel suo paese, praticamente sconosciuta in Italia, se si eccettua una decina di poesie pubblicate in ""L'acqua e la rosa"""" (Milano 2005) di Domenico Pezzini. I temi più ricorrenti nei suoi versi sono il mondo delle relazioni, la natura e il paesaggio, l'arte e la musica, la fede e le sue feste. Molti versi sono attraversati da una grande positività, dalla gioia che deriva dal contemplare la sorprese della creazione, nella convinzione che, come recita il titolo tratto da un verso dell'ultima raccolta, """"la danza è nel cuore delle cose""""."" -
Piccola guida al nuovo lezionario ambrosiano
A partire dalla prima domenica di Avvento del 2008 (16 novembre), verrà introdotto il nuovo lezionario ambrosiano, che segnerà una forte diversificazione del rito della Chiesa ambrosiana rispetto al resto della tradizione latina. Inoltre, è stato rivisto anche il calendario liturgico ambrosiano, differente da quello romano per diversi aspetti. Il testo presenta al ""fedele dell'ultimo banco"""" le caratteristiche e le novità del nuovo lezionario ambrosiano. L'autore del volume può essere considerato uno dei padri della riforma e rende particolarmente autorevole il volumetto. Un primo contributo di una serie di sussidi dedicati alla liturgia ambrosiana, in abbinamento allo strumento """"Celebriamo la Messa"""", che da anni aiuta i fedeli nella partecipazione alla liturgia festiva."" -
Bestiario medievale. Animali simbolici nell'arte cristiana. Ediz. illustrata
Un ""bestiario"""" sorprendente e affascinante. Questo libro racconta, in modo chiaro ma affascinante il significato simbolico delle numerose e diverse rappresentazioni """"zoologiche"""" che affollano gli edifici sacri e le pagine miniate dell'età medievale.rnrn""""Che cosa vengono a fare nei vostri chiostri quei mostri grotteschi? Che cosa significano qui scimmie immonde, leoni feroci, bizzarri centauri che sono uomini soltanto a mezzo? Perché quelle tigri maculate? Perché cacciatori che soffiano nei corni?"""" - San Bernardo di ChiaravallernrnLeoni, cervi, serpenti, draghi, sirene... Sulle facciate delle nostre cattedrali, come nei chiostri dei monasteri o sulle pagine di antichi codici, è tutto un brulicare di creature animali, reali o fantastiche, mansuete o feroci. Un """"bestiario"""" sorprendente e affascinante, ma che oggi non riusciamo più a """"leggere"""" e a interpretare con immediatezza. Questo libro racconta, in modo chiaro ma affascinante - anche attraverso un ricco e originale apparato di immagini - il significato simbolico delle numerose e diverse rappresentazioni """"zoologiche"""" che affollano gli edifici sacri e le pagine miniate dell'età medievale. Riscoprendo un linguaggio complesso e misterioso, ispirato ai testi biblici e ai Padri della Chiesa, ma anche alla tradizione classica e alle credenze popolari, che si serve dei simboli e dei segni della natura per parlare delle cose celesti. Perché, come scriveva Alano di Lilla nel XII secolo, """"ogni creatura del mondo funge per noi da specchio della nostra vita, della nostra morte, della nostra condizione ed è segno fedele della nostra sorte""""."" -
Le stelle di Natale. Bibliotechina natalizia
Età di lettura: da 6 anni. -
La Chiesa in Cina. Un futuro da scrivere
Il 22 settembre 2018 la Sala Stampa vaticana ha comunicato la firma di un accordo provvisorio tra la Repubblica popolare cinese e la Santa Sede sulle modalità di nomina dei vescovi cattolici.rnrn«Oggi, senza nulla tralasciare del tesoro spirituale delle comunità cattoliche locali, e specialmente facendosi carico delle gravi sofferenze e incomprensioni vissute dai cattolici cinesi nel corso di tanti anni, siamo chiamati a fare memoria e, insieme, a scrivere una pagina nuova per il futuro della Chiesa in Cina» - card. Pietro Parolinrn«L'accordo di settembre 2018 fra Repubblica popolare cinese e Santa Sede è un segno, un segno di speranza, un segno di pace in un mondo in cui continuano a costruirsi muri, specialmente tra Occidente e Oriente» - p. Antonio SpadarornrnrnrnCome sottolinea p. Antonio Spadaro, direttore della rivista La Civiltà Cattolica e curatore di questo volume, «non si tratta della conclusione di un processo, ma del suo reale avvio», voluto con determinazione da papa Francesco, «il quale ha più volte espresso sia la sua ammirazione per la Cina sia il desiderio del superamento degli ostacoli verso un dialogo solido ed efficace». Grandi sono le opportunità di questa situazione nuova e i contributi di studio e di approfondimento raccolti in questo volume - scrive il card. Pietro Parolin nella Prefazione - «aiutano e superare la logica delle facili contrapposizioni, a cogliere la reale complessità della sfida culturale, sociale e religiosa della Cina di oggi, e a sciogliere progressivamente i nodi che ancora impediscono la gioia di un incontro fecondo». -
I salmi dei Vespri pregati con sant'Agostino
Quanto più ci si addentra nella preghiera dei salmi, tanto maggiormente se ne gusta la freschezza e la ricchezza, e si comprende perché la loro recita facesse vibrare di profonda commozione l'animo di Agostino: «Quali grida, Dio mio, non lanciai verso di te leggendo i salmi di Davide, questi canti di fede, gemiti di pietà contrastanti con ogni sentimento d'orgoglio!... Quale fuoco d'amore per te non ne attingevo! Ardevo del desiderio di recitarli, se potessi, al mondo intero» (Confessioni 9,4,8). È proprio vero che «Dio, per essere ben lodato dall'uomo, ha cantato lui stesso la propria lode e in tanto l'uomo ha trovato come lodarlo in quanto Dio s'è degnato lodare se stesso» (Esp. Sal. 144,1). Con questo lavoro sui salmi dei Vespri delle quattro settimane della Liturgia delle Ore, che completa il precedente sui salmi delle Lodi, padre Ferlisi si propone di far conoscere e gustare a coloro che pregano i salmi (sacerdoti, religiose e laici) i ricchi contenuti del commento di Sant'Agostino. Di ogni salmo egli dà prima una visione d'insieme; poi presenta in maniera ordinata e sintetica il rincorrersi dei tanti temi e digressioni-catechesi in cui si articola il discorso del santo. Infine suggerisce un possibile messaggio del salmo. -
Dal tardo Rinascimento al Settecento illuminista. Figure, questioni, permanenze e discontinuità letterarie
Il volume propone un'articolata riflessione in prospettiva storico-letteraria sulla polarità tra continuità e fratture nel rapporto della moderna civiltà illuministica con le sue profonde radici umanistico-rinascimentali individuando e analizzando nodi cruciali, questioni e temi specifici, talvolta declinati in un proficuo dialogo tra molteplici saperi, nel mutare dei contesti e dei codici semantici e comunicativi. La riflessione trova spazio nelle pagine introduttive al lavoro ed esplicito riscontro in alcune opere e, in generale, nell'itinerario intellettuale e letterario di tre autori di area meridionale (Nicolò Franco, Paolo Pacello, Giuseppe Maria Galanti), significative voci delle due straordinarie stagioni oggetto di indagine, impegnati, in modi diversi, in un progetto di rinnovamento e rigenerazione della realtà sociale e in un arduo confronto dialettico con il potere politico-religioso. -
Giuseppe il falegname
Se Dio l'ha scelto come padre deve essere un tipo in gamba.E se Maria lo ha scelto come sposo allora si tratta davvero di un uomo straordinario. Dunque chi è Giuseppe? Chi si nasconde sotto l'aspetto di un semplice falegname di Nazaret? Un discendente di Davide che vive insieme a Gesù molto di più dei più fedeli apostoli, parla con gli angeli, siede a tavola con Dio? Che cosa ha visto, ascoltato, sognato? Come ha insegnato, faticato, combattuto? La nostra storia è un sentiero di parole che ha il sapore delle avventurose ballate medievali e ci conduce per le strade della Palestina alla scoperta di questo oscuro e splendente falegname, di questo padre di famiglia e maestro d'arte, un uomo che ha il senso della realtà e la dignità di un re. Con i suoi occhi vediamo i misteri più alti divenire meravigliose storie di questo mondo, fatte di legno e pietra, fatica e pensieri, nascita e morte, coraggio e fantasia, sudore e allegria. Una pièce teatrale in forma di poema. -
Masters of fashion. Ediz. illustrata
Una carrellata di ritratti dei più celebri ""maestri della passerella"""", in un viaggio fra i mostri sacri dell'haute couture e del prèt-à-porter, dalle origini ai giorni nostri: dalla classe senza tempo di Coco Chanel allo spirito aristocratico ma innovativo di Elsa Schiaparelli, a cui si attribuisce l'invenzione della sfilata come oggi la conosciamo, sino al glamour di Tom Ford e alla creatività visionaria e alternativa di Alexander McQueen, il volume passa in rassegna tutti i maggiori stilisti del secolo scorso e di quello appena iniziato. Attraverso i contributi di un esperto del settore, corredati da immagini, racconti e aneddoti curiosi che svelano il dietro le quinte di alcune delle più celebri passerelle, rivivono magicamente le vite, le personalità e le creazioni immortali dei nomi più noti del mondo della moda, personaggi che con il loro estro, la loro fantasia ed energia e il loro innato senso di eleganza hanno lasciato un segno indelebile, dando vita a uno stile inimitabile. Ripercorrendo con testi e immagini le loro esperienze, viene tratteggiata l'evoluzione della moda e illustrato il modo in cui la sua rappresentazione si è modificata attraverso l'introduzione della sfilata, cioè la presentazione della nuova collezione in un'atmosfera resa suggestiva dal ricorso alla musica o all'arte: è qui che trova il suo culmine un percorso lungo e laborioso, un'intera stagione di creatività.""