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Ostriche rosse per Napoleone
Quando il cuoco fiorentino Igor Rogi arriva all'Elba il giorno di Natale, sa poco o nulla dell'amore clandestino tra Napoleone e Maria Walewska, e si trova a seguire le tracce di una vicenda che la storia ufficiale non ha mai svelato. A cavallo tra verità storica e finzione, si intreccia un racconto che dal 1814 attraversa i secoli per approdare all'oggi, con la scoperta di un antico ricettario di specialità elbane e non solo. Il nuovo libro di Fabio Picchi ha tutte le caratteristiche di una food novel, nella quale il cibo entra da protagonista. Ma poiché il personaggio di Igor altri non è che l'alter ego dell'autore, tra le pagine riaffiorano di continuo tracce del suo vissuto: all'Elba Picchi è di casa. I dialoghi con i pescatori e i bottegai dell'isola, i personaggi che dentro le loro cucine creano ""superbe"""" alchimie, le veleggiate lungo le coste con una vecchia lancia, i sapori, i profumi e le atmosfere del racconto hanno la rara autenticità che conferisce l'esperienza diretta di questo cuoco e affabulatore."" -
Lettere di Nicodemo. La vita di Gesù
In questo romanzo Jan Dobraczynski ci offre una narrazione dei fatti evangelici riflessa nella coscienza di un contemporaneo di Cristo, Nicodemo, citato solo tre volte nel Vangelo. Nella finzione letteraria, egli scrive lettere a un amico, Giusto, nelle quali alle vicende familiari - l'amore per la moglie Ruth, gravemente ammalata, destinata alla morte dopo una terribile agonia - si intreccia la storia dei suo incontro con Gesù. Nicodemo è l'espressione della nostra coscienza di moderni, ed in realtà il Cristo è presente e contemporaneo ad ogni generazione. Nostri si dimostrano i suoi dubbi, la sua simpatia per il Redentore frenata da riserve e da piccole viltà, il suo timore di un'adesione ai Maestro che metta in pericolo l'autonomia intellettuale. La parola conclusiva è all'amore del Redentore, veicolo di luce e di pace per l'anima di Nicodemo, indicazione ed esplicito invito al lettore.Il quadro di questa corrispondenza è storicamente e geograficamente attendibile. L'ambiente religioso e sociale, nelle discrete notazioni, è vivo e psicologicamente vero. -
Conversazione su Tiresia
Indossando i panni di Tiresia Camilleri, con la potenza del mito e la forza della sua narrazione, conferma l’incrollabile passione per il teatro, la formidabile cultura, e ci regala un’opera unica, preziosa.rnrn«Camilleri-Tiresia è un indovino cieco. Vede l’invisibile: quello che gli altri non possono o non vogliono vedere. Grazie alle sue doti di veggente, con l’opera letteraria distribuisce cerini che si accendono e fanno luce nella notte» - rnSalvatore Silvano Nigro, Il Sole 24 Orernrn«Ho trascorso questa mia vita ad inventarmi storie e personaggi, sono stato regista teatrale, televisivo, radiofonico, ho scritto più di cento libri, tradotti in tante lingue e di discreto successo. L’invenzione più felice è stata quella di un commissario. Da quando Zeus, o chi ne fa le veci, ha deciso di togliermi di nuovo la vista, questa volta a novant’anni, ho sentito l’urgenza di riuscire a capire cosa sia l’eternità e solo venendo qui posso intuirla. Solo su queste pietre eterne» - Andrea Camillerirnrn«Chiamatemi Tiresia. Per dirla alla maniera dello scrittore Melville, quello di Moby Dick. Oppure Tiresia sono, per dirla alla maniera di qualcun altro…».rnQuesto l’inizio folgorante della Conversazione su Tiresia, un racconto articolato che ricostruisce la storia del celebre indovino attraverso i secoli, con 63 versioni del mito declinato in età antica e moderna da scrittori, poeti, filosofi, drammaturghi.rnE discorrendo dell’indovino cieco Camilleri si abbandona al racconto, narra di miti e di dèi, di libri e scrittori, di uomini e donne, di teatro e personaggi, di sé e dell’oggi, di cecità e preveggenza, e lo fa nel modo mirabile che i lettori gli conoscono. Il destino di un protagonista letterario si snoda dalla tragedia greca - ben quattro raccontano la storia di Tiresia - a Omero, Dante, Eliot, Apollinaire, Primo Levi e tanti altri; persino Woody Allen lo fa apparire in un suo film. rnIndossando i panni di Tiresia Camilleri, con la potenza del mito e la forza della sua narrazione, conferma l’incrollabile passione per il teatro, la formidabile cultura, e ci regala un’opera unica, preziosa. -
Coltivare la vite. Le varietà, le forme di allevamento, le cure dall'impianto alla raccolta
Un volume completo e al tempo stesso sintetico per orientarsi in un panorama quanto mai ampio quale quello della viticoltura e avviare con sicurezza di risultato una produzione di uva da tavola e da vino. L'analisi e la preparazione del terreno, la scelta delle varietà e le forme di allevamento in funzione del clima, della conformazione e della tipologia di suolo. La messa a dimora, le cure immediatamente successive all'impianto e quelle di ordinaria manutenzione e conduzione della vigna. La prevenzione e le cure delle patologie e dei parassiti. Il controllo della fruttificazione per quantità e qualità. I metodi di raccolta e di avvio alle fasi successive della filiera di produzione, conservazione, vinificazione, trasformazione. -
La pasta. Storia e cultura di un cibo universale
"Un libro vivace e ricchissimo che, ripercorrendo i tempi e i modi del fare pasta e del condirla in Estremo Oriente e in Occidente, offre complessi itinerari culturali e gastronomici"""". (Tullio Gregory, """"Il Sole 24 Ore"""") """"Un'opera importante, che collega la storia dell'alimentazione con la genetica, la botanica, la storia dell'agricoltura e la letteratura e indaga in trattati di geografi e in diari di grandi viaggiatori"""". (Titti Marrone, """"Il Mattino""""). Silvano Serventi è storico dell'alimentazione e delle pratiche alimentari francesi e italiane. Françoise Sabban è sinologa e studiosa di storia dell'alimentazione in Cina e in Europa." -
Scipione e Annibale. La guerra per salvare Roma
"Alla notizia della morte di Annibale, Scipione era stato colto da una sensazione presaga: non gli sarebbe sopravvissuto a lungo. Non gli era stato amico, il Cartaginese; era stato il più grande e il più nobile dei suoi nemici e le loro vite si erano intrecciate più e più volte, legate sempre con il filo doppio del destino, quasi che l'esistenza dell'uno traesse motivo e giustificazione da quella dell'altro."""" Scipione e Annibale: antagonisti, affini, speculari. Giovanni Brizzi racconta le loro vite tangenti in un saggio storico che ha il passo del romanzo." -
Sessantamila miglia a vela. Io, Bernard e il mare
Il 12 ottobre 1963 una barca a vela lascia il porto di Marsiglia. A bordo ci sono un uomo e una donna. Il nome della barca è Joshua, il comandante è Bernard Moitessier, l'unico membro dell'equipaggio è Françoise, una donna minuta - pesa solo quarantacinque chili, meno dell'àncora - e innamorata, che ha lasciato a terra i tre figli per andare incontro a un'avventura che entrerà nella leggenda. Comincia da quel giorno di ottobre la nuova vita di Françoise Moitessier de Cazalet: spinta dai venti del cuore, ha prima intrecciato la sua esistenza con uno dei grandi navigatori del XX secolo e poi saputo conquistarsi un posto di tutto rispetto nel gotha dei navigatori solitari. -
Da Enid a Guinevere. Le storie arturiane di Tennyson
Con gli ""Idylls of the King"""" Tennyson si colloca nel solco del revival medievalista. Tra gli elementi innovativi della materia arturiana, spicca l'attenzione prestata alla caratterizzazione dei personaggi attraverso l'approfondimento psicologico. Ed è su questo aspetto distintivo degli """"Idylls"""" che si sofferma principalmente il presente lavoro: una lettura del poema incentrata sulla ricomposizione di alcune sue figure femminili, da Enid a Ginevra. Anche quando il personaggio può richiamare una tipologia sociale o morale significativa per il contesto vittoriano la specificità del suo ritratto è tale da non appiattirlo mai in quel tipo. La sua ricchezza e la sua complessità gli danno """"profondità"""" e verità umana, rendendolo unico e nuovo."" -
Cultura e territorio. I sistemi culturali territoriali. Con CD-ROM
La cultura, nella sua accezione più ampia, e il territorio rappresentano sempre più il binomio sul quale fare leva per definire visioni originali di sviluppo ambientalmente compatibile e socialmente sostenibile. Ciò vale in particolare per l'area euro-mediterranea, nella quale le espressioni materiali e immateriali delle culture del passato che connotano fortemente i territori richiedono nuove interpretazioni e creative integrazioni con il presente. Il Progetto DELTA, Sviluppo dei Sistemi Culturali Territoriali (cofinanziato dalla Commissione Europea, programma Euromed Heritage II), coordinato dall'IMED-lstituto per il Mediterraneo, è stato il contesto in cui attori chiave delle due rive del Mediterraneo si sono confrontati e hanno collaborato per costruire una cultura condivisa della gestione delle risorse culturali locali. Il volume presenta i risultati di questa sperimentazione centrata sul processo necessario al riconoscimento, alla costituzione e all'attivazione dei Sistemi Culturali Territoriali, evidenziando criteri, metodologie e strumenti di identificazione, valutazione, pianificazione e gestione per la valorizzazione integrata, la messa in rete e lo sviluppo di qualità delle risorse del territorio. -
Conflitti e interazione in famiglia
Che cosa si intende per conflitti? In quale modo vengono affrontati e gestiti all'interno della famiglia nel corso delle conversazioni quotidiane? Partendo da queste domande, il volume descrive alcuni aspetti dei conflitti verbali tra genitori e figli preadolescenti, con l'idea che tali situazioni costituiscano una parte essenziale della vita familiare. Accanto a riferimenti teorici e metodologici generali, particolare attenzione è dedicata all'analisi di dati conversazionali nell'ottica della psicologia culturale. -
Dalla englishness alla britishness, 1950-2000. Discorsi culturali in trasformazione dal canone imperiale alle storie dell'oggi.
Il titolo del libro che qui si offre allo studio e al dibattito contiene già i semi dell'analisi complessiva: una riflessione di taglio culturalista sul periodo più recente della vita culturale in Gran Bretagna, in un'epoca di profonde trasformazioni e inattesi ibridismi. Il discorso parte da premesse metodologiche ben definite e si radica nella consapevolezza degli eventi storici e della loro portata innovativa. Esso conduce il lettore attraverso una rassegna di testi di significativa rilevanza politica e culturale, suggerendo strategie flessibili per la comprensione della contemporaneità e mirate all'elaborazione di un'azione pratica nelle interrelazioni del mondo globale. Dotato di apparati bibliografici e storiografici, il libro - nato e sperimentato in anni di didattica in équipe alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Milano - si configura come strumento aperto a usi e applicazioni molteplici, sempre sotto il profilo degli studi culturali. -
L' inchiesta sociale in Italia
Nel secondo dopoguerra si sviluppa in Italia una diffusa attività di ricerca non accademica legata al bisogno di comprendere la realtà sociale di quegli anni, in profondo mutamento, e soprattutto la condizione delle classi subalterne. Si studiano così i contadini, le comunità locali, gli emigranti meridionali e veneti, gli immigrati nelle grandi città industriali. Il metodo è quello dell'inchiesta, dove ricerca e pratica sociale, lavoro scientifico e impegno per un radicale cambiamento sociale si intrecciano. La pratica dell'inchiesta, ponendo in primo piano la condizione umana e la soggettività delle persone, analizzate nella loro quotidianità, mette a confronto l'approccio dello studioso con il punto di vista espresso direttamente dai soggetti interessati. -
Il problema di Platone. Un'introduzione storica alla filosofia della matematica
Di cosa parla la matematica? E se parla di una qualche realtà, come possiamo osservarla e conoscerla? È il problema sollevato da Platone, che accompagna da sempre la filosofia e anima molte discussioni odierne. Questo libro ne ripercorre la storia giungendo a ricostruire il dibattito attuale attraverso le risposte di Aristotele, Proclo e Kant, il logicismo di Frege e Russell, il formalismo di Hilbert, il platonismo di Gödel. -
In cammino nel paesaggio. Questioni di urbanistica e di geografia
Possiamo pensare e praticare oggi una geografia e un'urbanistica che non si fondino su un'idea di spazio che riduce le cose a soli oggetti? Come ripensare un processo di urbanizzazione fuori dalle logiche di una crescita senza fine e senza senso? Come dare spazio a un abitare fuori da relazioni predefinite e immutabili tra casa, famiglia, lavoro e luogo e riscoprire il valore di un ""esterno"""" fuori da ogni fobia per il vivere insieme, ma anche da arcadiche nostalgie di comunità coese? Nel rumore, nella velocità, nella luce, nella personalizzazione e individualizzazione degli edifici e degli oggetti possiamo riscoprire il valore di uno spazio aperto da esplorare con il nostro corpo in movimento, di uno spazio di silenzio, di rallentamento, di penombra? Domande aperte, ma che possono trovare risposta o anche solo essere formulate in una geografia e in un'urbanistica che non rinuncino alle loro dimensioni interpretative, critiche e poetiche. Alla stesura del volume hanno collaborato Federico Zanfi (cap. 6), Elena Granata (capp. 7 e 8), Paola Pucci (cap. 9)."" -
Lettere 1941-1963
Il carteggio si compone di circa centocinquanta lettere, scritte tra il 1941 e il 1963 da due delle principali figure del pacifismo italiano del dopoguerra. Edmondo Marcucci, studioso di Tolstoj, nonviolento e vegetariano, fu, infatti, uno dei principali collaboratori di Aldo Capitini nell'organizzazione degli innumerevoli eventi pacifisti (conferenze, convegni, manifestazioni, creazione di associazioni e movimenti) che si svolsero tra la metà degli anni quaranta e l'inizio dei sessanta, fino alla prima marcia della pace Perugia-Assisi nel settembre del 1961 e alla costituzione, l'anno successivo, della Consulta della pace. -
Omosessualità, eguaglianza, diritti. Desiderio e riconoscimento
Il volume propone una disamina delle principali questioni legate alla protezione delle persone omosessuali e della loro vita familiare. Gli autori presentano e riorganizzano il materiale proveniente dall'esperienza giuridica italiana, internazionale e comparata, affrontando la questione omosessuale nell'ottica dell'intreccio tra dignità, libertà e riconoscimento. L'analisi, particolarmente sensibile al rilievo giuridico della concreta esperienza di vita dei soggetti coinvolti - compresi i minori -, non rinuncia al necessario approfondimento delle implicazioni teoriche delle questioni trattate, nella convinzione che sia ormai maturo il tempo per includere nell'immagine costituzionalmente rilevante della persona anche la dimensione di vita rappresentata dall'orientamento sessuale. -
La qualità della vita in una società in trasformazione. Vita urbana, salute, partecipazione
Il concetto polisemico di qualità della vita ha avuto alterne fortune in molte discipline e in sociologia non sempre il suo utilizzo ha trovato piena accoglienza. Nel dibattito attuale e alla luce delle importanti trasformazioni che hanno riguardato le nostre società, l'espressione occupa una posizione centrale per la sua capacità di interpretare la complessità dei fenomeni in corso. Il volume propone un confronto stimolante e articolato su più temi, offrendo un panorama delle diverse prospettive teoriche e aprendo a ulteriori e originali linee di ricerca. L'intrecciarsi dei piani e delle categorie di analisi conferma la necessità di una lettura non riduttiva delle questioni affrontate a favore di contaminazioni multidisciplinari, indispensabili per un rinnovamento epistemologico. -
La ricerca qualitativa nelle organizzazioni. Nuova ediz.
Le organizzazioni sono diffusamente concepite come realtà oggettive, che possono essere conosciute e descritte dai ricercatori attraverso leggi generali di funzionamento: date queste premesse, si tende a prediligere un approccio quantitativo nella loro analisi. Il volume ribalta tale paradigma, proponendo una realtà organizzativa che può essere adeguatamente compresa attraverso un processo di sviluppo congiunto dei significati e delle interpretazioni fra ricercatori e attori del contesto sociale studiato. 1110EIl libro analizza e discute le premesse ontologiche, epistemologiche e metodologiche della ricerca qualitativa. Esamina quindi in una prospettiva critica le principali tecniche di raccolta dati, in particolare osservazioni e interviste etnografiche, e di analisi degli stessi, avvalendosi di riferimenti tratti da studi di rilevanza internazionale ed elaborando approfondimenti tematici. Emerge l'opportunità offerta da questo tipo di ricerche e, al contempo, la necessità di andare oltre una descrizione, magari avvincente, dei fenomeni rilevati per costruire piuttosto una teoria sul campo che spieghi categorie e relazioni, senza precluderne la trasferibilità a contesti diversi. -
Paesaggi del trauma
La Grande guerra e la Resistenza hanno prodotto un terremoto nella letteratura: esprimere il nucleo indicibile di una violenza di tale portata attraverso i vecchi canoni non era possibile. Per la prima volta nella storia dell'umanità milioni di individui sono stati messi di fronte ad armamenti di enorme potenza distruttiva e un nuovo, feroce modo di combattere si è imposto, mutando il rapporto tra uomo e natura per sempre. La rappresentazione del paesaggio ne ha risentito fortemente. Nella Grande guerra, come dimostrano i testi di Emilio Lussu o Renato Serra, la condizione del soldato al fronte sembra riflettere una frattura incomponibile tra uomo e ambiente. Nella Seconda guerra mondiale invece, col ritorno del soldato-partigiano nell'alvo della natura, si riaffacciano immagini di un paesaggio a misura umana, come nelle pagine di Beppe Fenoglio, Luigi Meneghello, Giovanna Zangrandi, Angelo Del Boca: protettivo e adatto a una nuova alleanza con gli uomini. “Paesaggi del trauma” indaga un nutrito corpus di diari e memorie che l'autore sapientemente fa dialogare con i testi che parlano delle recenti guerre nell'ex Jugoslavia, narrate da Mathias Énard in “Zona”, opera in cui le immagini di violenza del XX secolo vengono proiettate nello scenario della storia europea. -
Renoir, mio padre
In questo libro, frutto di lunghe conversazioni e di un'appassionata immersione nei ricordi di tutta una vita, il regista Jean Renoir è riuscito a raccontare, con lo stile rapido e ironico e insieme con la delicatezza che saranno poi la cifra del cinema di Truffaut, la storia di suo padre, fissandone per sempre, come solo un grande pittore avrebbe saputo fare, i gesti e i pensieri più quotidiani e segreti. Ma chi era veramente Pierre-Auguste Renoir? Quell'uomo semplice, sbrigativo, che nell'aspetto ""aveva qualcosa di un vecchio arabo e molto di un contadino francese"""", che non poteva fare niente che non gli piacesse, che odiava sopra ogni cosa il progresso e aveva per la donna un culto incondizionato, restava per suo figlio un mistero. Un mistero che queste pagine non cercano di svelare ma solo di commentare: """"Potrei scrivere dieci, cento libri sul mistero Renoir e non riuscirei a venirne a capo"""".""