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Come io vedo la filosofia e altri saggi
Tutti gli uomini, secondo Karl R. Popper, sono dei filosofi. Tutti hanno se non dei giudizi almeno dei pregiudizi filosofici. Tuttavia a questa fame di filosofia non sempre i filosofi accademici hanno dato risposte adeguate. Essi, infatti, si sono ammalati di specialismo e di scolasticismo, hanno peccato di immodestia e di oscurità. Nelle opere di Popper sono contenuti giudizi severi nei confronti di molti filosofi del Novecento e anche dei secoli precedenti. Da Platone a Marx, da Hegel a Wittgenstein, da Eraclito ai francofortesi, da La Mettrie a Fichte. Ma ci si imbatte pure in dichiarazioni di sostanziale consonanza con le tesi di un nutrito gruppo di filosofi, per lo più dei secoli passati: da Senofane a Locke, da Antistene a Montaigne, da Hume a Kant, da Erasmo e Peirce, da Epicuro e Lucrezio a Russel. Nel presente volume sono raccolti alcuni saggi popperiani che aiutano a ricostruire, in modo sufficientemente dettagliato, il panorama delle sue amicizie e delle sue inimicizie nel campo della filosofia. Da queste pagine Popper si presenta come un indeterminista, un realista, un empirista, un razionalista critico e, quindi, come un filosofo che non ama esistenzialisti, e marxisti, nichilisti e relativisti, fenomenologi e idealisti, deterministi e utopisti, scientismi e storicismi, statalisti e filosofi del linguaggio. -
Quale Italia. Prospettive e retrospettive
Chiudendo, nel gennaio 2000, il vol. dedicato al Novecento della sua Storia della letteratura italiana, costruita come un grande affresco dello sviluppo di letteratura, cultura e civiltà italiane, l'autore ha sviluppato alcune riflessioni su un'esperienza storica giunta, sullo scorcio del secondo millennio, a un ""varco"""" tra i più ardui e rischiosi dell'intero cammino: """"Tangentopoli"""". Pochi anni dopo, mentre ci si inoltra nel terzo, egli riprende le fila di quel discorso chiedendosi come l'Italia possa affrontare la nuova sfida di un mondo """"globalizzato"""". Di qui un'esplorazione del presente la politica, la giustizia, la scuola, l'università, impietosa e sconcertante, che mostra una dinamica negativa della quale sfugge a volte la portata devastante, e un'interrogazione sul futuro, che sarà possibile affrontare con prospettive di successo solo se si sarà ben focalizzato il presente, anche nella retrospettiva del passato, e solo se si troverà il coraggio di attuare le riforme che la sfida del post-moderno richiede. Una riflessione sull'Italia di oggi e di ieri, e su quale potrà essere domani, con una serie di rilievi per molti versi sorprendenti."" -
La donna faraone
Barca Busiride, figlio di Cartagine, assetato di transculturalismo e alla ricerca delle origini della sua civiltà, s'imbarca per una crociera sul Nilo, nella terra di Hatshepsut, la Donna Faraone d'Egitto, che ha sventato le congiure degli uomini e li ha governati. Il romanzo è stato insignito del Premio ""Comar""""."" -
La festa insanguinata
La vita di una tranquilla cittadina di provincia del Sud, negli anni '60, viene turbata, una mattina di un luglio terribilmente afoso, da un tragico fatto di sangue, proprio in occasione della festa più importante dell'anno per i suoi abitanti: la festa in onore della Madonna Protettrice della città. -
Politiche di sviluppo rurale. Metodi, strategie ed esperienze internazionali a confronto
Questo volume è il prodotto di una consolidata rete di studiosi internazionali che da tempo seguono e interpretano con grande attenzione l'evoluzione e le dinamiche delle politiche di sviluppo rurale in Europa e nel mondo; il confronto internazionale e interdisciplinare, l'utilizzo di metodologie di indagine differenti possono contribuire ad alimentare il dibattito corrente, fornire chiavi di lettura per comprendere le dinamiche in atto e indicare le principali traiettorie che emergono in particolare dalla ricerca. -
L' anticonformismo intelligente di Rodolfo Sonego
Raccontare l'anticonformismo intelligente di Rodolfo Sonego, uno dei maestri della commedia all'italiana, è quello che si cerca di fare in questo libro, risultato di un percorso ventennale di studi sullo sceneggiatore. La particolare ironia con la quale Sonego ha affrontato la figura dell'italiano medio, di cui Alberto Sordi è stato l.interprete più eloquente, è frutto anche del sodalizio nato nel 1954 tra lo sceneggiatore bellunese e l'attore romano. La fusione di due caratteri antitetici ma compatibili, ha permesso una descrizione coraggiosa e anticonformista della società italiana prima e dopo il boom economico. Seguendo una linea diacronica, il libro fonde vita e opere di Sonego, un viaggiatore del mondo e dell'animo umano, un antropologo innato che unendo umanismo e scienza alla sua innata curiosità, ha saputo descrivere, attraverso l'osservazione costante dell'individuo e la semplicità disarmante di uno stile narrativo privo di sovrastrutture ingombranti, la genesi e lo stato attuale dei mali che affliggono la nostra società contemporanea. -
Giovanni Pastrone. I sogni della ragione
Giovanni Pastrone (1882-1959) è stato uno dei principali protagonisti della storia del cinema muto. La sua personalità professionale e artistica, così prismatica e controversa, a seconda dei casi mitizzata o sminuita, banalizzata o strumentalizzata, resta ancora oggi di non semplice interpretazione. Artefice di Cabiria, il più influente film del primo cinema italiano, nella sua carriera di produttore ha sperimentato formule innovative come la serie comica, con André Deed (il celebre Cretinetti); il kolossal storico a lungometraggio, con La caduta di Troia; il film atletico d'avventura, con Maciste; il diva film nella sua variante più aggressiva e morbosa, con Il fuoco. Profondo conoscitore della tecnica cinematografica, efficiente e severo organizzatore, amministratore avveduto ma aperto al rischio, Pastrone è stato anche, e soprattutto, tra i maggiori registi degli anni Dieci: un artista dal grande gusto estetico e compositivo, dotato, per citare D'Annunzio, di uno «straordinario istinto plastico». Nelle sue regie, spesso attente a indagare gli aspetti più inquieti della femminilità, la razionalità e la fiducia verso la scienza s'intrecciano con un'inclinazione al barbarico, al pessimismo fatalista, all'irrazionale e al macabro, all'allucinato e all'onirico, quasi a suggerire una potente alchimia tra le certezze, in realtà inquiete, del positivismo e le pulsioni infiammate dell'estetica simbolista. -
I solitari. Scrittori appartati d'Italia
Quindici ritratti di scrittrici e scrittori italiani. Alcuni di enorme successo - come Gavino Ledda con ""Padre Padrone"""", Stefano Benni con """"Bar sport"""" e Lara Cardella con """"Volevo i pantaloni"""" - ma che poi hanno preferito abbandonare i riflettori; altri che hanno sempre scelto una vita appartata, anche se sono molto noti tra gli scrittori (i cosiddetti scrittori-per-scrittori), come Roberto Barbolini, col suo tipico baffo da moschettiere, o Gianni Celati, le cui opere sono addirittura raccolte nei Meridiani Mondadori. Ma abbiamo anche gente come Vitaliano Trevisan, attore dallo sguardo truce, capace di stilettate letterarie uniche. Bregola li ha conosciuti tutti e in questo libro racconta di incontri, aneddoti, capolavori, ma anche di tic, piccole debolezze e grandi virtù: ecco svelato il dietro le quinte di persone solitarie, che fanno dell'assenza la loro vitalità."" -
Borghesia violenta
Studenti di medicina prossimi alla laurea, figli di magistrati o di politici, enfant prodige del cinema italiano. Sono tutti giovani promettenti i ""bravi ragazzi"""" del terrorismo italiano, ventenni eleganti, dalle facce pulite, dotati di buona retorica ma baciati dalla morte, che a cavallo tra gli anni '70 e '80, chi per puro caso o per adesione ideologica, chi per ribellarsi all'autorità paterna o per rispondere a una violenza subita, finiscono per dare avvio allo """"spontaneismo armato"""", per fondare gruppi e movimenti extraparlamentari, realizzare attentati, sequestri e rapine. Ventura e Barra ripercorrono, con una narrazione letteraria e cinematografica più che storica, le parabole politiche ed esistenziali dei """"figli ribelli"""" della borghesia italiana, insospettabili autori di un sogno eversivo che si tradurrà, la maggior parte delle volte, in tragedia. I militanti di Avanguardia Operaia, poi Giusva Fioravanti e Alessandro Alibrandi, tra i fondatori dei Nar, e così Marco Donat-Cattin, leader di spicco di Prima Linea, sono loro i protagonisti, rivoluzionari e borghesi, di questa stagione all'insegna della rabbia e del piombo: ad accomunare tutti, """"rossi"""" e """"neri"""", è infatti una violenza cieca, redentrice per alcuni, nichilista per altri, divenuta all'improvviso l'unico strumento a disposizione per distruggere l'avversario politico e ribaltare l'ordine costituito."" -
All'amico che non mi ha salvato la vita
Quando Hervé Guibert pubblica All’amico che non mi ha salvato la vita, nel 1990, è ormai divorato dall’AIDS, un male ancora mitologico, esotico, considerato alla stregua di una «roba che viene dall’Africa, malattia da stregoni, da ipnotizzatori». Il virus ha messo il giovane scrittore di fronte a un bivio: scrivere il romanzo infinito e consegnare il suo dolore alla letteratura francese, oppure ingerire due boccette di digitalina, abbandonandosi ad una morte “dolce” al costo di soli dieci franchi. Se Michel Foucault, l’amico e amante di una vita, qui ritratto nell’alter ego Muzil, aveva scelto la via del silenzio, allontanandosi dai riflettori già qualche anno prima della morte, Hervé sceglie la via della testimonianza, che inevitabilmente è anche quella dello scandalo, e si cimenta nella stesura del suo ultimo e più grande romanzo. Un diario intimo che spalanca le finestre sull’abisso della malattia, violando tutti i limiti del dicibile. Con uno stile iperrealista, confinante con la diagnosi, Guibert descrive il lento ma inarrestabile progredire dell’AIDS, il disfarsi del suo volto angelico, dei suoi riccioli biondi e di quello sguardo magnetico che avevano incantato i salotti parigini, a cui segue il dissolversi di amori e amicizie, di promesse e di buone intenzioni degli amici più stretti. In questa solitudine Guibert scopre i tanti volti dell’AIDS, qualcosa di più di una semplice malattia, «uno stato di debolezza e di abbandono che apre la gabbia alla belva che risiede in noi». E allora ecco la rivelazione, il ritorno a una condizione primitiva, animalesca, l’estensione della lotta contro una malattia che assedia, ripiega, colonizza le zone di un corpo ridotto a campo di battaglia. Infine la malattia nelle sue veste di esperienza profonda e singolare, poiché dando il tempo di morire, «dava alla morte il tempo di vivere, il tempo di scoprire il tempo e di scoprire infine la vita», e quindi la malattia come occasione, l’ultima, per catturare un bagliore di verità nell’esistenza, come possibilità di eternarsi nella scrittura, esponendo il proprio cadavere sin dalle prime pagine. -
L'impero del mai. Corea del Nord: realtà immaginazione e rappresentazioni
La Corea del Nord tiene in scacco il mondo con le sue minacce. Se ne sa poco e Kim Jong Il è tra i leader più misteriosi. Eppure, a sorpresa, questo stato indecifrabile si rivela capace di suggestioni. Dalle riviste di moda e architettura ai fumetti, da James Bond ai videogames, sono sempre più numerose le immagini della Corea del Nord assimilate, trasformate e messe in circolazione nel mondo. Gli autori, come in un diario di viaggio, esplorano per la prima volta questo universo di ""rappresentazioni"""" e lo confrontano con la sfuggente realtà che appare quando si visita il paese. Indagano l'interazione con la Corea del Nord avvenuta lungo i due assi Nord/Sud, Est/Ovest: come la Corea del Sud percepisce la separazione dai """"fratelli del Nord"""" e la minaccia comunista tra cultura pop e boom economico? Quali sono le elaborazioni prodotte in Occidente sulla Corea del Nord?"" -
Aliens & Anorexia
Chris Kraus, una delle voci più sovversive della letteratura americana contemporanea, racconta qui le vicende surreali legate alla realizzazione del suo film Gravity & Grace. Una rete di insolite e folgoranti associazioni, che in un continuo slittamento di tempi e luoghi, di realtà e finzione, ci catapulta nei mondi alieni e alienanti dell'arte, del cinema indipendente, delle chat line erotiche, sulle tracce di soggetti borderline come la terrorista tedesca Ulrike Meinhof, l'artista Paul Thek, il produttore cinematografico Gavin Brice e la predicatrice del diluvio finale Ceal Davis. Fil rouge del percorso è l'esperienza dell'anoressia che, rielaborato alla luce del pensiero radicale di Simone Weil, si fa espressione estrema di rifiuto nei confronti del cinismo che la cultura dominante ci passa attraverso il cibo. Una corrosiva critica al sistema capitalistico, un caleidoscopio postmoderno in cui tutto diventa possibile, anche fare l'amore con un alieno... -
L' esperienza del panico. Trauma o possibilità del nuovo?
A partire dall'esperienza del panico, dalla sua fenomenologia e dalla sua logica, il testo ne sviluppa le diverse declinazioni: quella clinica, in particolare in relazione al disturbo da attacchi di panico e alla depressione; quella sociale, prendendo in considerazione la contemporaneità e le soggettività che l'attraversano; quella esistenziale, dove il panico intreccia l'angoscia e il tempo. Ognuna di queste declinazioni mantiene nel testo lo sfondo della direzione della cura, ossia la possibilità di fare dell'esperienza del panico l'occasione del nuovo e del cambiamento. -
Origine e mistero dell'arcobaleno
L'arcobaleno è un fenomeno della natura unico nel suo genere. Parla all'anima semplice, alla nostra immaginazione, al nostro senso del sacro, così come allo scienziato che ne cerca le cause, che studia la luce e le sue leggi. Theresa Verspohl ci introduce con un linguaggio semplice e diretto proprio in quell'area di fascino e di mistero che circonda il fenomeno dell'arcobaleno. Con l'aiuto del metodo di ricerca introdotto da Goethe scienziato, conduce il lettore fino al fenomeno primordiale della nascita del colore dall'incontro di luce e tenebra. Non mancano riferimenti all'opera di Rudolf Steiner, così come richiami alle antiche tradizioni, legati alla vita della natura e alla terra stessa vista come grande organismo vivente. -
Alieni a Rimini
Rimini, la metropoli balneare degli italiani, spiegata ai non riminesi da un extra-riminese di eccellenza: Lia Celi, giornalista e autrice satirica tra le più apprezzate e seguite in Italia. Con decine di illustrazioni di Roberto Grassilli, il libro racconta una delle città più dolci d'Italia a chi non la conosce o la conosce solo per stereotipi. ""Qualunque città può farti sentire un alieno, ma a Rimini, la capitale del turismo, sei alieno quattro volte tanto. Alieno rispetto agli indigeni, per i quali sei un turista che prolunga abusivamente il soggiorno. Alieno rispetto ai turisti, che ti vedono come un indigeno un po' tonto perché non sa mai dare indicazioni stradali esatte. In breve tempo diventi alieno anche per i tuoi figli, che crescono con un accento diverso dal tuo e si lamentano di non poter mai passare il Natale con gli amici perché bisogna andare a trovare i nonni lontani. E quando i tuoi vecchi amici ti vengono a trovare, scopri che anche loro ti guardano come un alieno: ora appartieni a quel bizzarro e affascinante pianeta chiamato Rimini, dove pare non esistano forme di vita intelligente, ma solo forme di vita esagerata...""""."" -
The Decameron by G. Boccaccio. Brother cipolla. Chichibio. Calandrino and the heliotrope
Giovanni Boccaccio (Certaldo o Firenze, 1313 - Certaldo, 1375) fu un grande poeta e scrittore. Fra le altre opere, compose il Decameron (dal greco antico ""dieci giorni""""), che racconta la storia di dieci giovani che si rifugiano fuori da Firenze per sfuggire ad una terribile epidemia di peste e trascorrono le serate raccontando a turno una novella. In questo volume abbiamo selezionato tre novelle che trattano il tema dell'intelligenza, concepita ora come astuzia e prontezza d'intuito con le quali frate Cipolla e Chichibìo riescono a cavarsela dagli impicci, ora come ingegnosità nell'escogitare delle spassosissime burle ai danni degli sciocchi e creduloni come Calandrino. Età di lettura: da 10 anni."" -
Il cristianesimo orientale
Il libro presenta molto sinteticamente i dati essenziali della storia della separazione fra cristianità d'occidente e d'oriente e della specificità spirituale, liturgica e teologica del cristianesimo orientale, nell'intento di mostrare come l'unità e le differenze siano reciprocamente compatibili, malgrado l'infelice vicenda che nel secondo millennio ha diviso e contrapposto le chiese cristiane d'occidente e d'oriente. -
Quello che i denti raccontano di te
Oggi si parla molto delle parti del corpo come portatrici di messaggi della dimensione più profonda della mente. I denti non fanno eccezione: come ci spiega la dottoressa Caffin, dentista, osteopata e agopuntore, essi conservano la memoria di eventi della nostra vita, di stati emotivi; quando un dente ci duole, in realtà sta... ""parlandoci"""" di una parte di noi che non vogliamo o non sappiamo vedere. Il primo libro con le chiavi d'accesso ai messaggi psico-emotivi di cui i denti sono depositari. Fondandosi su ricerche universitarie, sull'osteopatia e sull'agopuntura, questa dentista francese ha scoperto che i denti conservano la memoria psico-emozionale della nostra vita, e un mal di denti è un messaggio ben preciso per portare alla nostra coscienza una faccenda irrisolta e nascosta nel subconscio."" -
Che cos'è una società?
In questo saggio breve e brillante pulsa il cuore dell'intera opera di Gabriel Tarde, il grande rivale di Durkheim, il filosofo amato da Bergson, l'ispiratore del Canetti di ""Massa e potere"""" e poi di Gilles Deleuze e di Felix Guattari. Che cos'è una società? La risposta suona ancora sorprendente quanto rivelatrice: non un tessuto di relazioni economiche né un insieme di legami giuridici, ma """"una forma di sogno, un sogno su comando e un sogno in azione. Non avere che idee suggerite e crederle spontanee: tale è l'illusione del sonnambulo come dell'uomo sociale""""."" -
Voglio un merlo indiano
La maina è un uccello molto popolare per la sua abilità di imitazione dei suoni e dei rumori. Per la sua corretta gestione è fondamentale la conoscenza delle sue caratteristiche e delle sue necessità. Informarsi sulla giusta alimentazione, offrire gli spazi adeguati negli ambienti idonei, gestire le relazioni con gli altri membri della casa, prevenire i potenziali pericoli e saper riconoscere i segni di malattia.