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Exempla. L'ideale eroico nell'epica greca e romana
Queste pagine si propongono di guidare il lettore alla riscoperta dell'eredità spirituale europea: far conoscere e amare le radici culturali, il profumo e la bellezza dell'anima dell'Europa per riconoscere in essa, e attraverso essa, la nostra identità e intravedere gli orizzonti di un nostro auspicabile futuro che germogli dalle nostre radici. Dedicata alla Grecia e a Roma, questa antologia di testimonianze tratte dalle fonti antiche, tra le quali primeggiano Omero e Virgilio, è stata ordinata attorno ai valori ideali cantati dai vati e incarnati dagli eroi. Come la fiamma evoca dalla materia combustibile la potenza ignea in essa racchiusa, gli exempla contenuti in queste pagine possiedono il potere di suscitare il ricordo della nostra appartenenza culturale e spirituale, un ricordo capace di far fluire nella mente e nell'anima il vasto e profondo anelito a una vita votata alla bellezza, all'altezza, alla luce. -
Inganno Bannon
Si tratta di un volume collettaneo scritto da Maurizio Blondet, Andrea Marcigliano, Gianluca Marletta, Claudio Mutti, Raido, Rigenerazione Evola. Steve Bannon è davvero il paladino del sovranismo europeo e il padre nobile della destra degli anni duemila? Ci troviamo realmente di fronte ad un valido anti-Soros o soltanto dinanzi all'artefice dell'ennesimo progetto egemonico a stelle e strisce in chiave conservatrice anziché liberal? Questo volume collettaneo si propone di rispondere a questi interrogativi con l'obbiettivo di smascherare il malcelato inganno orsito da Steve Bannon, attraverso The Movement, per attrarre le forze populiste e sovraniste europee, in particolare italiane, condizionandole in chiave anti-eurasiatica, anti-islamica e filo-atlantista. Si tratta di un pamphlet di battaglia e di denuncia, o per meglio dire di un ""manifesto"""", volto a contribuire alla maturazione dei necessari anticorpi contro il virus dell'alt-right."" -
L' epica dei cieli e dei mari
La presente antologia raccoglie articoli pubblicati da Julius Evola tra il 1932 e il 1938 su L'ala d'Italia e L'Italia marinara, riviste che si occupavano, rispettivamente, di aviazione e di navigazione, uniti a un altro contributo a tema apparso su Il regime fascista. Da queste pagine emergono chiarificazioni e indirizzi per saper vivere e approcciare la pratica del volo e della navigazione con un'attitudine eroica, virile e olimpica, al fine di cogliere, in tutti gli aspetti dell'esistenza, una personale opportunità di arricchimento interiore. -
Appello ai giovani europei
Se Militia rappresenta il testamento spirituale di Léon Degrelle, Appello ai giovani Europei ne è il testamento politico. L’appello rivolto ai giovani della «nostra Europa», erede dell’Impero e rinnovata col sangue dei capi e degli eroi, ci richiama al rifiuto della piccola Europa dei «capiufficio» e dei «buffoni democratici» oggi vigliaccamente accampati a Bruxelles. In questo agile pamphlet vergato nel 1992, Degrelle scatta una ‘fotografia’, dalla forte carica premonitrice e di un’attualità inquietante, della crisi spirituale, prim’ancora che politica, sociale ed economica, del mondo e in particolare dell’Europa. «Resta qualche possibilità di salvare la situazione europea?». Con questo Appello Léon Degrelle indica la risposta, chiama al reclutamento e traccia la strada da percorrere per una ormai improcrastinabile «rivoluzione delle anime». -
Lo spirito del combattente
Questo libro, curato dall'Associazione Culturale e Sportiva Furor, vuole mettere in risalto l'aspetto nobile degli sport da combattimento, dalla Boxe al Taekwondo, dalla Kick boxing alla Muay Thai. Grazie alla prefazione di Alessio Sakara e ai contributi qualificati di Roberto Chiarella, Denis Conte, Carlo Di Paola, Nicola Gallo e Umberto Rodomisto, questo vademecum punta a far riscoprire, proponendo un approccio più consapevole al ring, il carattere educativo e formativo delle discipline da combattimento. -
Antivirus. Idee contro l'epidemia di disinformazione
Psicosi, isterismi collettivi, fiducia cieca nelle versioni ufficiali, prona e acritica fiducia negli 'esperti': l'emergenza per la pandemia da Covid-19 ha dimostrato - ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno - che il virus più pericoloso è quello che infetta la mente e i sentimenti dell'uomo, rendendolo pedina passiva e succube della sua esistenza, incapace di guardare con lucidità ad eventi sempre più rapidi e complessi, fuori dalla narrazione mainstream. Con questa raccolta di brevi interviste da parte di esperti, giornalisti e studiosi dei più diversi ambiti, vengono fornite idee, direttive e indicazioni per contrastare la macchina della manipolazione delle menti che, con l'entrata in scena del Coronavirus, ha incrementato la sua attività. -
Indirizzi per l'azione tradizionale
Gli articoli che compongono la nuova edizione di Indirizzi sono apparsi, a partire dal 1979, sulla rivista Heliodromos firmati con degli pseudonimi da Gaetano Alì. Oltre a quelli già pubblicati nella precedente, in questa terza edizione, riveduta e aggiornata, trovano spazio nuovi articoli dai contenuti politico-militanti, formativi e pedagogici, con una sezione dedicata alle ""riflessioni militanti"""". Nelle pagine di Indirizzi si possono cogliere le 'armi' appropriate per la conduzione del cammino tradizionale nel mondo moderno nonché le chiavi fondamentali per il destino dell'uomo e, soprattutto, dei giovani militanti che ancora aspirano, come è doveroso, alla vittoria della luce sulle tenebre."" -
Dalla geografia sacra alla geopolitica
L'obiettivo di questo lavoro, con il quale l'autore, riproponendo una nota nozione guénoniana, recupera il concetto di «geografia sacra», è innanzitutto quello di indagare la discendenza più o meno diretta tra geografia sacra e geopolitica, dove la prima sta alla seconda come, più in generale, la scienza sacra sta alla scienza profana. La ricerca condotta attraverso un lungo viaggio immaginario tra i continenti mira a riscoprire i temi sacrali della prima che, seppur celati o ignorati, rimangono intatti nella seconda. -
Lo spirito di Roma. In cinque episodi
I cinque episodi raccontati attraverso le immagini e le parole di Rutilio Sermonti ripercorrono la nascita e lo sviluppo della vocazione imperiale di Roma, dal solco tracciato da Romolo sino al passaggio del Rubicone di Cesare, rievocano le gesta di coloro che, come Caio Duilio, inaugurarono la missione romana nel mediterraneo, e riabilitano il contegno tenuto da uomini come Ponzio Pilato, nel suo cruciale appuntamento con l'imperscrutabile disegno divino. Pochi ma intensi e significativi attimi della storia romana capaci di illuminare il valore metastorico della sua missione, di cogliere alcuni passaggi salienti della costruzione di una civiltà che fu innanzitutto espressione di un modello umano prim'ancora che militare, politico e giuridico. -
Parla Degrelle! Le interviste censurate
Con Parla Degrelle! Viene ripubblicata la prima parte di due lunghe interviste che, nell'ottobre del 1976, il Generale Léon Degrelle rilasciò a Jean Michel Charlier per la televisione di Stato francese, la quale, dopo averne in un primo momento autorizzato la realizzazione, si affrettò presto a censurare le riprese impedendone la messa in onda. Già edite negli anni Ottanta da Sentinella d'Italia, in queste pagine Degrelle racconta, con l'ardore travolgente che lo contraddistingue, la sua esperienza di capo politico del Rex e le vicissitudini che, dagli anni della giovinezza sino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, lo portarono a essere uno dei protagonisti indiscussi dell'Europa del XX secolo. -
Augusto e l'impero
Gli scritti di Pietro de Francisci, che in questa raccolta, alcuni dopo oltre un secolo, vedono nuovamente la luce, analizzano personaggi e fatti di quel convulso periodo della storia di Roma compreso tra le fratricide Guerre Civili e la costituzione del Principato augusteo. Dei due massimi protagonisti di quegli eventi destinati a cambiare il volto dell'Europa e la storia d'Occidente, Cesare e Augusto, l'autore ricorda e interpreta il significato delle imprese e di entrambi traccia il profilo caratteriale evidenziando le doti carismatiche, la vocazione riformatrice retta da una sapiente visione, politica ed etica, rispettosa del mos maiorum e, insieme, confacente alle nuove esigenze culturali, sociali e storiche. Di Augusto, cui in modo speciale sono dedicati i saggi di questa raccolta, de Francisci evidenzia il ruolo di continuatore della renovatio coraggiosamente intrapresa da Cesare, con la quale il giovane princeps doveva impugnare saldamente l'aratro per procedere alla nuova conditio Urbis che sarebbe stata innanzitutto rifondazione della coscienza romana. [Dalla Presentazione di Mario Polia] -
Tradizione è militanza
«Cosa è la ""tradizione""""? Cosa è """"tradizionale""""?» sono le domande che preliminarmente il militante della Tradizione è chiamato a porsi. Infatti, se il militante è colui che combatte per Amore, come può egli amare ciò che ancora non conosce ma da cui è magneticamente attratto? Ancora una volta è Mario Polia a indicarci la via, consegnando ai giovani militanti un breviario di fede e di lotta, inciso a parole chiare, dirette e semplici, forgiate dalle battaglie, dalle intuizioni e dalla testimonianza di una vita autenticamente consacrata alla tradizione. Una chiamata alle armi e un setaccio con cui saggiare le intenzioni e discernere le profonde e reali vocazioni dai facili e illusori entusiasmi. I punti di riferimento qui evocati dall'Autore guidano nell'assimilazione di una conoscenza che deve precedere e informare l'azione e indirizzano nella maturazione di quei semi d'oro che rappresentano il primo fondamento di una stabile, efficace e reale iniziativa militante e che sono in grado di germogliare con il sole di un'alba nuova, attesa dopo una lunga notte trascorsa vegliando alla luce delle stelle."" -
Quale progresso. Come lasciarsi alle spalle un'ideologia
Convinta dell'essenziale bontà del progresso, gran parte dell'umanità è decisamente coinvolta nel proteiforme culto del cambiamento. In effetti i presupposti che sono alla base dell'ideologia progressista non sono mai stati messi seriamente in discussione, né minimamente divulgati. Ormai è cosa urgentissima tirare in ballo tali presupposti e cercare di andare incontro alla reale verità. Nel presente saggio l'autore pone la questione da vari punti di vista. La penetrante chiarezza e freschezza delle immagini presentate al lettore non potranno che contribuire a una migliore e provvidenziale comprensione dell'illusoria fede nel progresso, sia nelle sue origini che nelle sue tendenze contemporanee. Il libro ha il dono di esprimere le verità più profonde della metafisica in un linguaggio semplice e gradevole, tale da sapersi distinguere dalla selva di pubblicazioni che affrontano - spesso in maniera confusa o complicata - la sfera della conoscenza spirituale. -
Léon Degrelle e l'avvenire di Rex
A distanza di un quarto di secolo, Cinabro Edizioni ripropone, in una nuova veste, Léon Degrelle e l'avvenire di Rex di Robert Brasillach, scritto nell'autunno del 1936, quando, da poco e in modo apparentemente imprevisto, sulla scena politica del Belgio irrompe un nuovo partito con un suo giovane capo. Il poeta e l'uomo d'azione, quasi coetanei - Degrelle era nato il 15 giugno 1906 e Brasillach il 31 marzo del 1909 - uniti dall'amore per la giovinezza, intesa quale amicizia e gioia di vivere e, senza dubbio e fino all'ultimo, intesa quale fierezza e speranza. Il primo indossò l'uniforme sul fronte dell'Est, il secondo si armò della potenza evocativa della parola. Ma, come ci ricorda Mario Michele Merlino, prefatore anche di questa seconda edizione dell'opera, per uno strano scherzo del destino, mentre il poeta Brasillach venne fucilato dai suoi compatrioti a guerra finita, l'uomo d'azione Degrelle riuscì a passare in Spagna dove si stabilì per il resto della sua vita. Questo breve saggio è dunque la narrazione evocativa dell'incontro di due strade, di due destini, di due giovani, attratti inesorabilmente da un unico comune sentire. -
A chi fa paura René Guénon?
Già pubblicato in una prima versione, qui riveduta e aggiornata dall'autore, sulla rivista Heliodromos nel 2014, questo scritto si pone l'obiettivo di chiarire perché, detto con la chiarezza che questi tempi ultimi ormai richiedono, René Guénon, o meglio la Sua Opera, faccia paura a molti o forse a tutti. Come spiegato lucidamente dall'autore in questo agile ma incisivo saggio, l'Opera di Guénon fa paura perché, muovendo da una radicale e totale condanna della mitologia modernista, dall'individualismo all'illusione progressista, dallo scientismo al democraticismo, dal materialismo fino all'intera cultura moderna, colpisce tutti i 'sacrari' sui quali l'uomo moderno ha fondato i suoi illusori equilibri e le sue false ed erronee convinzioni. -
Disobbedienza civile
Pur di seguire ciò che la propria coscienza individuale ritiene giusto Thoreau ammette anche la disobbedienza alle leggi. Una lezione di coraggio, generosità e moralità che rimane attualissima ancora oggi. -
Palermo. Guida semiseria tra i vicoli del cuore
Questo libro è una dichiarazione d'amore a una città strepitosa, da colpo di fulmine. Vi condurrà per mano, mostrandovi ciò che non avete mai visto o che avete sotto il naso da sempre ma non conoscete veramente. Sulle tracce della Panormus punico-romana, della Balarm verde e lussureggiante degli Arabi, della Balermus dei grandi sovrani normanni. In giro nella città della Controriforma e dell'Inquisizione, del barocco abbagliante, della peste che ammorba e della devozione popolare che salva. Alla scoperta di uno dei centri storici più estesi d'Europa, negli antichi mandamenti, tra i suggestivi vicoli. Ci addentreremo nei Vicoli della bellezza, nei Vicoli della bontà e, ahinoi, anche nei Vicoli del malcostume, ovvero le tre parti in cui è articolato il libro. Nei meandri di palazzi sfarzosi, camere dello scirocco, cripte e passaggi sotterranei, chiostri e bagni purificatori, incontreremo cavalieri e nobili dame, conti farlocchi, monache mondane, giustizieri incappucciati e mummie, protagonisti di aneddoti storici o leggendari, dei quali ogni balata serba il ricordo. Sindrome di Stendhal e anche peccati di gola: nei Vicoli della bontà, ecco il trionfo della migliore tradizione culinaria, l'eccellenza siciliana e palermitana in particolare. Nei Vicoli del malcostume, ci imbatteremo invece in ciò che non fa onore a città: vezzi e difetti nostrani, di chi ha l'allergia alle regole civili, si gira dall'altro lato o semplicemente non riesce ad affrancarsi dall'atavica lagnusìa. Il segreto per amare Palermo? Una singolare autoterapia. -
Forms of education. Sugli spazi per la didattica contemporanea
Lo scopo del libro è di costruire una struttura architettonica di riferimento sulle questioni riguardanti gli spazi legati all’istruzione. Traccia l’evoluzione degli spazi architettonici per l’educazione, concentrandosi sulle profonde relazioni tra le idee alla base degli approcci pedagogici e la loro materializzazione architettonica. La scuola – il liceo, l’accademia ed i loro riferimenti storici – è stata spesso concepita come spazio costruito attorno alla rappresentazione di quello specifico modello pedagogico. Con l’emergere storico di modi non materiali di trasmissione della conoscenza è più urgente che mai il bisogno di rimodellare la concezione architettonica di questi spazi per venire incontro alle necessità contemporanee. -
We strike! Giovani che cambiano il mondo. Edizione 2018
Dieci giovani che nella loro vita ""hanno fatto Strike!"""". Differenti """"universi"""" che grazie alla terza edizione del progetto Strike! hanno potuto incontrarsi: dalla cucina al giornalismo, dall'impresa all'associazionismo, dalla musica alla fotografia. I giovani di Strike! sono lo specchio di molti giovani di oggi che stanno nel mondo, si vogliono affrancare dalla famiglia, vogliono fare famiglia, cercano uno o più lavori e vogliono essere felici. Perché in questo momento storico stiamo vivendo mediaticamente un """"imbruttimento"""" della società che mostra solo insicurezze, paure e innalza muri."" -
Diid disegno industriale. Ediz. italiana (2018). Vol. 64: Design after modernity
«Il numero monografico di Diid con il titolo Design after modernity, propone una riflessione sul tema della modernità e della sua attualità in rapporto alle questioni del progetto di Design, aprendo il dibattito sulla ricomposizione e la ri-articolazione del nostro tempo, oltre la nostalgia verso un passato che potrebbe diventare un rifugio e per fuggire da un futuro che si presenta come incerto, se non come minaccia. Dopo i grandi progetti collettivi, l'idea di progresso si privatizza in un presente onnivoro e apre una serie di questioni: quale è il destino del progetto in un tempo che rinuncia allo sviluppo progressivo della storia? Se il progetto dell'artificiale è la rappresentazione della nostra cultura materiale, quali sono le forme che riescono a interpretare ancora un progetto collettivo? Design after modernity intende indagare sull'attualità del progetto moderno e le sue espressioni contemporanee nel progetto di Design. Chiosando Amleto, che esclama ""Time is out of joint"""" dopo aver incontrato il fantasma del padre, se il nostro tempo è scardinato: """"che proprio io sia nato per rimetterlo in sesto?"""" Sarà il design a ricostruire un'idea collettiva di futuro?» (Loredana Di Lucchio, Lorenzo Imbesi, Sabrina Lucibello)""