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Intuizione memoria libertà nell'architettura. Ilario Fioravanti a Cesena e la lezione di Michelucci
Questo libro - scrive Cecchetti in apertura del saggio - non è e non vuole essere una monografia su Ilario Fioravanti, in particolare su Fioravanti architetto. È un tentativo di rileggere la storia delle politiche urbanistiche sul Centro storico di Cesena negli ultimi quarant'anni avendo come cartina di tornasole il nostro genius loci, di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita e il decennale della morte. Si tratta dunque di un saggio di critica applicata a un caso particolare, che ha l'ambizione di porre l'approccio progettuale di Fioravanti come contraltare alle scelte metodologiche fatte sulla parte antica della città dai settori di urbanistica e dei lavori pubblici del Comune di Cesena, fin dall'approvazione del Piano per il Centro storico nel 1978. Ma questo diventa, nel libro, l'occasione per ragionare su che cosa sia l'architettura in quanto arte applicata alla vita delle società umane. Dall'Unità d'Italia al secondo Dopoguerra inoltrato, Cesena fu oggetto di pesanti demolizioni, che hanno mutato indebitamente il volto del suo Centro storico: Borgo Chiesanuova, piazza della Libertà, il nodo delle tre cosiddette piazze, su questi punti era urgente un'opera di ricostituzione per sanare ferite profonde che ancora oggi appaiono ""vuoti"""" ingiustificabili. Fioravanti, in momenti diversi, ebbe modo di intervenire o di proporre soluzioni per due di questi poli: piazza e palazzo Almerici (con una proposta anche per l'intero comparto malatestiano), e piazza della Libertà. Rileggendo questo suo lavoro sul Centro storico si è finito, fatalmente, per parlare molto di Cesena, degli errori urbanistici compiuti in questi ultimi quarant'anni che si ripetono tuttora. L'esemplarità metodologica di Fioravanti non è frutto di belle teorie, ma la conseguenza di un imprinting che ricevette da Giovanni Michelucci, di cui fu un discepolo a Firenze, pur senza idolatrie. Di questo anche dà conto a suo modo il saggio, ponendosi una domanda che forse ancora oggi molti si fanno: che cos'è l'architettura? Dopo anni di professionismo e speculazione, di spettacolarismo e astrusi formalismi, occorre ritrovare la poesia nell'architettura, o per meglio dire la poesia dello spazio vissuto."" -
Memorie fluviali
Poesia come affabulazione, come transfert. Poesia come anabasi, come un riaffiorare della luce che si diffonde senza ostacoli e ci acceca, «furia bionda del grano». Scrivere rappresenta tale ossimoro: esporsi nel tentativo di nascondere le proprie idiosincrasie, le proprie aspirazioni, spacciare per maschera un ovale, privo di qualsiasi aura, sfuggito alla prospettiva degli specchi. Isabella Bignozzi approda alla sua seconda raccolta, pervasa di un'empatia quasi ascetica per una parola mai esibita, mai gridata, ma che si manifesta con delicatezza, con discrezione, scandendo momenti epifanici che non disdegnano il mormorio della preghiera, una fissità metafisica che risale verso voci mitiche spesso divergenti - da Celan a Cristina Campo -. Il suo «quaderno di spine» si configura come uno strumento atto alla registrazione di un journal atipico e rigoroso, in cui è possibile coniugare termini carpiti al linguaggio quotidiano con quelli derivanti dal suo apprendistato scientifico. -
Mappe del grande mare
È un trionfo di luce questa raccolta di Massimiliano Mandorlo, un inno alla gioia che si cadenza attraverso i momenti di una tetralogia che rivela la versatilità di un poeta che ha fatto della sensibilità e della discrezione i suoi stigmi peculiari. Il lavoro intertestuale e ipertestuale si impone attraverso un apparato di sezioni e sottosezioni riconducili a un ventaglio di tematiche che, nella loro marginalità, rappresentano adeguatamente le contraddizioni dell'uomo contemporaneo. Il ricorso a un versicolo di stampo ungarettiano ben si adatta a tale quête, contraddistinguendo un'affabulazione che, alla stregua di un'araba fenice, sembra risorgere incessantemente dalle proprie ceneri: «terra di canti / in te sprofondo / e grazie rendo // del mio esistere nel mondo». La grazia che trapela da questi versi si risolve a contatto con sequenze invise alla poesia gridata dei nostri giorni, che rimanda piuttosto a una dimensione favolosa come quella delle cartografie medievali, dove improbabili mostri dalle fauci spalancate custodivano confini equorei e terrestri oltre i quali non si poteva accedere. Così, per Mandorlo diventa naturale salmodiare sulle increspature di un'onda o ricostruire eliotianamente la vicenda dei Magi, disquisire intorno alle imprese del capitano Cook o rimirare deprimenti ed esaltanti scorci urbani attraverso gli occhi di finestre spalancate. Difficilmente si potranno dimenticare le punte acuminate della sua «primaluce», del suo «mareoltre». (p.d.p.) -
Paper men. Fuga dalla celebrità
Wilfred Barclay scappa. Rick Tucker insegue. Inghilterra, Italia, Grecia, Africa. Un giovane americano è alle calcagna di un vecchio inglese. Ma chi sono? Barclay è un autore di bestseller che non vuole raccontare la sua vita. Proprio lui, che di mestiere scrive storie, sottrae ai lettori la sua. Rick Tucker, sconosciuto studioso degli States, ha una sola missione: scrivere la biografia di Wilfred Barclay, burbero e alcolizzato scrittore. Deve espropriarlo della sua vita. William Golding, con il suo cinismo e umorismo selvaggio, ci racconta la celebrità a scadenza e il desiderio di apparire trent'anni prima dei social. -
Tredici centesimi. Sopravvivere a Cape Town
Azure ha gli occhi azzurri e la pelle nera, cose che non si perdonano a Cape Town. Si prostituisce per pochi dollari, in un mondo dove i bambini sniffano. Si lava con l'acqua di mare e viene pestato di botte solo per aver scambiato un mulatto per un nero. Bambini lasciati in balia di una giungla di cemento, dove vige la legge del più forte, dove le trappole hanno i sorrisi e la puzza dei soldi. Un libro crudo che non fa sconti, dove i pompini si mescolano ai tramonti. Tutti contro tutti, neri contro neri, segregazione razziale e apartheid per niente superata. Nessuno vorrebbe essere Azure, bambino con la speranza sbriciolata e rosicchiata dai topi. Preparatevi a un girone dell'inferno senza guida turistica. -
Loro siamo noi. Ediz. Made in Scampia Box
Un appello di Pennac a un'Europa che chiude le porte. Fermiamoci, zittiamo la TV che ci fa sentire sotto attacco. Disinneschiamo parole come ondata, invasione, minaccia e in questo silenzio guardiamoci indietro. L'Europa che ha vissuto le guerre, gli esodi e i genocidi non può essere sorda alle grida di chi viene fermato davanti a frontiere che non hanno più senso. -
La resa del leone
Mentre il mondo si infiamma per la guerra delle Falkand-Malvine, in un improbabile paese africano un console argentino si ritrova immerso in un intrigo internazionale. Soriano ci regala un festival degli equivoci. Surreale e potente, una sarabanda di personaggi folli. Un leader marxista nero, un profugo argentino, un sultano arabo ubriaco che lavora per Gheddafi, un terrorista irlandese che spaccia soldi falsi e una Rolls Royce col motore di una Leda. Cambiamenti e restaurazioni, un film chapliniano bagnato nella malinconia di un tango argentino. Semplicemente Osvaldo Soriano.rnImpaginato come un fotoromanzo con oltre cento immagini. -
Dall'Arso a Troisi. Storia e toponomastica di San Giorgio a Cremano
«Uno studio sulla toponomastica moderna di San Giorgio a Cremano. Una molteplicità di narrazioni che ci raccontano la vita dei cittadini che ne hanno fatto la storia, la cui memoria è conservata e tramandata nei nomi dei luoghi della città. Un libro che ci riporta alle storie di vite dedicate agli altri, come quella del maestro Guerra e delle sorelle D'Acunzo. O dell'agente di polizia Ciro Capobianco e del sindacalista Guido Rossa, uccisi dai terroristi. Ed ancora alle storie dei proprietari delle antiche Ville Vesuviane. A queste si aggiungono poi le storie di ospiti illustri della città (Canova, Tanucci, Righetti, Galante, Pessina, Mele, Stanziale, Noschese). O più recenti, inedite e finora sconosciute, di sangiorgesi partigiani caduti, di soldati morti nei lager, oppure ritornati dai campi di sterminio nazisti e dei tanti che non tornarono dalla Russia.» (Dalla presentazione di Patrizia Ferrione) Con un dizionario dei toponimi a cura di Marta La Greca. -
Il commissario Vega. Indagine di sola andata
I molti volti della vendetta, il labile confine tra bene e male, la verità come valore negoziabile, la precaria bilancia della giustizia, essenza e apparenza, l'omicidio gratuito o necessario, la regola del contrappasso, il compromesso con il nemico. In una Torino pulsante, densa di colori, tra albe e tramonti, tra sole e pioggia, tra oscurità e luce, il commissario Stefano Vega indaga insieme alla sua squadra. E più scaverà nell'inchiesta e rovisterà nei misteri dell'omicidio di una donna dalle molte sfaccettature - in cui sono coinvolti anche i servizi segreti - più scandaglierà la sua anima di uomo cinico ma altruista e di poliziotto caparbio ma disilluso. La menzogna è sempre una sconfitta per l'umanità. Vega rischierà la vita, in una tumultuosa indagine di sola andata, per scoprire la verità. Ma tenterà di cogliere anche un'opportunità. -
We care education. Riflessioni e proposte sulla scuola
La riapertura delle scuole in sicurezza è stato il tormentone dell'estate 2020. Tanta attenzione la scuola l'avrebbe meritata anche prima e, purtroppo, non c'è sempre stata. I problemi annosi della scuola, già ben radicati prima dell'emergenza Covid 19, sono emersi in tutta la loro gravità ed evidenziano ancor di più la necessità di investire seriamente e programmaticamente nella scuola. In Italia già prima della pandemia avevamo il tasso di dispersione scolastica era alto. Il Covid ha alzato i numeri. Dispersione scolastica, abbandono della scuola e soprattutto dispersione esistenziale. I ragazzi ci pongono domande radicali, ci cercano, ci chiedono: non possiamo abbandonarli. Non lasciamoli soli, facciamoci trovare. Non necessaria- mente fisicamente, ma come protagonisti dell'avventura educativa e di una pro- posta significativa, come esempio, come segno, come parola di vita, come punto fermo, sicuro e fiducioso. A questa situazione non si può immaginare di rispondere con delle regole, con degli appelli etici che si sono già dimostrati inefficaci. Essi non riescono a destare l'io dei nostri ragazzi, E senza la mossa dell'io non c'è esperienza educativa. Senza proporre un significato la realtà perde la sua attrattiva. Prefazione Milena Santerini. Postfazione Antonio Mazzi. -
Vola senza luce
Vladimiro, giovane disoccupato con problemi fisici, entra in uno strano centro per il lavoro, con l'intenzione di trovare impiego come muratore. Finirà invece di essere trasformato in vampiro per attirare turisti nella sua città priva di vere attrattive e in piena crisi economica. ""Vola senza luce"""" è una metafora horror della vampirizzazione del lavoro moderno, e affronta in modo ora esilarante, ora malinconico la condizione della gioventù in un mondo che non offre un futuro degno di questo nome, alla quale Vladimiro proverà in tutti i modi a ribellarsi."" -
Tutta colpa della metropolitana
Una storia di formazione e di crescita. Un diario, che parte dall'adolescenza, i primi amori, gli amici, la scuola, il liceo, l'Università. Il racconto del fallimento di una generazione. A fare da sondo al tutto, un quartiere di Roma, Cinecittà, dove la vita era diversa prima che la modernità entrasse nella vita dei suoi abitanti. -
Il secondo figlio. Accogliere, comprendere e favorire la seconda genitorialità . Nuova ediz.
Il saggio affronta da differenti punti di vista la tematica della seconda genitorialità, accompagnando il lettore con i contributi delle scienze sociali, della medicina e dell'arte, ma anche informandolo sugli aspetti pratici e normativi. Dalle storie di vita, alla preparazione del primo figlio al nuovo arrivo, alla gestione dei conflitti e degli imprevisti, tutto quello che c'è da sapere per accogliere tutti i figli con la stessa emozione del primo, e la serenità del secondo. -
Siamo al verde. Dalla crisi energetica alla sfida per l'ambiente. Nuova ediz.
Fra gli esseri viventi comparsi sulla faccia della Terra, l'uomo è quello che ha provocato nell'ambiente naturale i cambiamenti più vistosi, in certi casi irreversibili, in altri difficilmente riconducibili alle condizioni originarie. Negli ultimi decenni abbiamo assistito a enormi cambiamenti in campo dell'innovazione tecnologica che hanno visto l'uso indiscriminato delle risorse naturali, un progressivo aumento della popolazione umana e una profonda regressione nelle condizioni della natura inconciliabili con un seppur minimo concetto di sostenibilità delle risorse disponibili. Cosa possiamo fare per cambiare questo trend? -
L'è sera. Liriche nel dialetto del vivere in Romagna. Testo italiano a fronte
Il volume, in dialetto romagnolo e traduzione a fronte, è diviso in quattro sezioni: Un: zent 'd Rumagna (uno: gente di Romagna); Du': tra campagna e zità (Due: tra campagna e città); Tri: l'amor in Rumagna (tre: l'amore in Romagna); Quatàr: l'è sera (quattro: è sera). L'autore ci propone tra personaggi, situazioni e tradizioni uno spaccato di vita aperto alla quotidianità della sua Romagna, ponendosi in modo critico di fronte alla realtà senza mai porgersi a giudice, ma raccontando e raccontandosi in modo critico di fronte alla sua terra che sa regalare ancora tante emozioni. Da agricoltore riesce, con i suoi versi, anche a far emergere le sfumature di una campagna che stiamo perdendo troppo in fretta e con essa i suoi simboli, i suoi ritmi, le sue gioie e i suoi dolori. E' soprattutto in E' zòch ad Nadèl, L'e' sera, o Un fil d'òli in cui emerge l'uomo nel vivere quotidiano, tra gesti e riti della tradizione di un tempo. Traduzione a cura dell'autore. -
Lettera da Kupjansk
"Lettera da Kupjansk"""" è un romanzo dove accanto allo svolgersi degli eventi che sono lontani nel tempo (la guerra di Russia), l'autore interviene raccontando di sé stesso. Mentre sta parlando della famosa ritirata dal Don, non può fare a meno di confrontare tutto quel freddo, quella tragedia con il fatto che lui sta scrivendo questa storia al caldo con il gatto vicino in una bella casa e lo scrive proprio per far vedere due piani diversi dell'essere, del soggetto dell'esperienza. Piani che si mescolano continuamente, che non si possono separare. Come a dire che la vita non si ferma ed è questo il senso del gioco continuo tra passato e presente. Un movimento tra salvezza e morte, tra esistenza e dolore, tra il bene e il male che insieme costituiscono il nodo indissolubile dentro il quale l'autore e i lettori vivono e che l'arte del romanzo tende a non sciogliere definitivamente, immergendoci in mondi paralleli." -
Curiosità sui mostri. Come conoscerli e farci amicizia. Ediz. illustrata
Ci sono tanti mostri che affollano le fantasie dei bambini, ma se non fossero poi così mostruosi come sembrano? Con questo manuale imparerete a conoscerli meglio e a farci amicizia, perché tutte le paure, anche quelle più profonde, possono essere superate grazie alla conoscenza! Età di lettura: da 4 anni. -
I demoni di Urbino. Il nuovo mentore
Ci siamo. I Demoni sono pronti a colpire definitivamente Urbino e la famiglia di Matteo Sesti. Ma chi si cela dietro la maschera del nuovo Mentore? Dopo la morte del Professore scopriremo chi guida la setta che per anni ha condizionato le vite dei protagonisti della saga che ci ha tenuti col fiato sospeso, e che trova in questo capitolo conclusivo, il suo gran finale. -
Il ritorno di Vichi
Vichi ignora che, dopo le avventure vissute nel Regno, la sua vita sia ora più che mai in pericolo. Tornata sulla Terra, dovrà chiedere l'aiuto dei vampiri per compiere la missione che le è stata affidata. Riparte da qui la storia della nostra “piccola” maga, che vedrà di nuovo coinvolti pirati, vampiri e altri simpatici animali. Scritto da Mattia Panduccio, Il ritorno di Vichi promette di tenervi incollati alla pagina come fu per la Profezia dell’Encyclicon. Una lettura avvincente per i ragazzi di ogni età. Età di lettura: da 11 anni. -
Nuvola. Perdersi per poi ritrovarsi
Un'accogliente libreria, il profumo del mare. Angela riceve una lettera anonima e dà il via ad una ""stanza della corrispondenza"""" dove storie ed emozioni di persone sconosciute vi daranno il coraggio di riflettere, sorridere e sognare. Non resta che entrare nella libreria e perdersi..""