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Roma. Mobilità integrata per il bene comune
Questo è un ""libro aperto"""" indirizzato ai cittadini e agli amministratori. Tratta di quanto si potrebbe fare nella mobilità e per la mobilità con scelte politiche coraggiose e fuori dalle vecchie logiche. Rappresenta un contributo alla definizione di un piano di azione di breve e medio periodo. Sottolinea e sviluppa la necessità di integrazione. In copertina c'è un orologio. L'orologio rappresenta il tempo delle priorità. Le ore e i minuti sono le traverse di una ferrovia. L'orologio rappresenta l'anello ferroviario e dalle 9 alle 14 la parte di anello che deve essere chiusa. L'orologio rappresenta i tempi del cadenzamento orario dei servizi di trasporto. L'orologio segna quanto poco tempo rimane per il cambiamento. Ogni ora del quadrante segna un programma di integrazione e tutto parte dal ferro e dai binari."" -
Roma e lo sguardo. Figure per storie a venire-Roman perspectives. Images for future stories. Ediz. bilingue
Questo volume offre al lettore la possibilità di uno sguardo nuovo (e forse inaspettato) su Roma e sul suo patrimonio di storia, cultura e sapienza. Rende fruibile, quantomeno parzialmente, la fatale frammentarietà della narrazione di Roma, illustrata con esemplari immagini fotografiche affiancate da brevi didascalie, talora da quegli aneddoti peculiari dell'arguzia del popolo romano che implementano gli stimoli della fantasia... quasi che, di volta in volta, l'affascinante congerie urbana fosse percepita osservandola attraverso il foro della serratura. In questa inafferrabilità dell'intero insiste l'aporia di una metropoli che diviene orizzonte intrascendibile e inabbracciabile del nostro immaginario. Nel quale coltiviamo ancora la speranza che Roma, se non più raggiungibile nella sua sostanza, sia almeno evocabile nell'enigma dei suoi segni riposti. Questo gioco di rimandi e di slittamenti continui del senso è quanto il volume suggerisce, invitando infine il lettore a ricomporne uno suo, più ricco e complesso. -
Le ragioni del disegno-The reasons of drawing. Atti del 38° Convegno internazionale dei docenti della rappresentazione (Firenze, 15-17 settembre 2016). Ediz. italiana e inglese
La tradizione accademica fiorentina nell'ambito del ""disegno"""", quale mezzo per l'analisi, l'espressione e la figurazione dell'architettura e del suo ambiente, vanta per privilegio storico molti illustri rappresentanti. Ne sono testimonianza due antiche istituzioni: l'Accademia delle Arti del Disegno ed il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, dove sono raccolti esempi magistrali di disegni con caratteristiche e intenzioni mirate nella rappresentazione. Dunque le geometria degli architetti rinascimentali e gli studi della prospettiva del Brunelleschi e di Piero della Francesca hanno indicato una strada sapiente e che nel solco della tradizione si è evoluta in particolare nel concetto della rappresentazione, operazione mai disgiunta da una scientificità controllata e controllabile. Il Convegno UID Le ragioni del disegno parte da questa realtà per un confronto con la complessità degli strumenti attuali e la elaborazione degli esiti ottenuti impiegando le nuove tecnologie nelle elaborazioni grafiche ormai """"oltre"""" le convenzioni bidimensionali e tridimensionali. Questi prodotti sono spesso sorprendenti, ma talvolta risultano impoveriti nel lessico espressivo del disegno e nella costruzione corretta del necessario """"modello"""" di riferimento che permetta di indagare, di analizzare e conoscere la realtà materiale e le intenzioni immateriali contenute nella forma visibile. È nozione riconosciuta dagli esperti che approfondendo la costruzione di questi elaborati innovativi si ritrovino regole geometriche e analitiche sempre derivate da quella geometria ordinatrice di controllo e di ricerca che era ed è la base culturale del disegno. Il problema che si apre è la pluralità dei linguaggi e dei metodi scientifici di elaborazione che ogni campo, nel caso, tecnologico possiede e che occorre coordinare e saper bene interpretare verso le finalità prestabilite. Nell'ultimo dopoguerra l'area disciplinare del Disegno ha assunto una configurazione precisa, non solo didattica, ma teorica e di studio. Gli ambiti di interesse sono riconducibili alla elaborazione e determinazione degli elementi fondanti di ricerca progettuale nel senso più largo, dalla documentazione alla conoscenza critica, con l'uso del mezzo grafico quale veicolo insostituibile per chi, anche se in campi diversi, interviene a modificare, capire e conservare l'ambiente. La vitalità della ricerca si è poi trasferita nell'organizzazione della didattica con nuovi profili e declinazioni di successo. Questo connubio fra ricerca e docenza deve essere riconosciuto come testimonianza di vivacità della disciplina che ha saputo gestire tradizione ed innovazione e ha messo a disposizione, ad un livello alto, le proprie conquiste scientifiche in ambito didattico e interdisciplinare. Dalle considerazioni effettuate emerge il carattere di un'area che, orientata su obiettivi interdisciplinari, muove sempre dalle competenze specifiche del disegno. Va preso atto che si tratta di un'area assai ricca di contenuti e di tradizione scientifica e sperimentale che, ponendosi come campo di analisi la matrice formale e l'elaborazione di verifica, può diventare fonte di risultati che recuperano i fondamenti della rappresentazione e la elaborazione teorica della forma attraverso la sua scomposizione e riacquisizione nell'immagine, bidimensionale o tridimensionale che sia, nella sua accezione statica, dinamica e interattiva."" -
Dialoghi di filo. Produzione formazione creazione-Dialogues of thread. production training creation. Ediz. a colori
"Dialoghi di filo"""" propone un esempio concreto di modalità operativa nel campo del tessile, valorizzando le proficue connessioni esistenti tra il settore dell'Alta Formazione Artistica, le realtà produttive italiane e il mondo delle creazioni artistiche, settori che contraddistinguono la produzione Made in Italy. """"Dialoghi di filo"""" documenta la mostra curata da Livia Crispolti a Palazzo Morando dal 24 giugno al 27 novembre 2016, promossa nell'ambito di EXPO in città dal Comune di Milano I Cultura Servizio Musei Storici e organizzata dall'Archivio Crispolti Arte Contemporanea Roma in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Brera Milano. """"Dialoghi di filo"""" presenta i lavori tessili realizzati dagli studenti durante il corso di Cultura Tessile, tenuto da Livia Crispolti, presso l'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, assieme a ricostruzioni di abiti storici, di Maria Antonietta Tovini, e opere di Elisabetta Catamo. Tre ambiti operativi che in modo diverso utilizzano il materiale messo a disposizione da tre aziende protagoniste nel settore tessile - Alcantara"""", Dedar e Drearnlux""""." -
Hõbevalge. Sulla rotta del vento, del fuoco e dell'Ultima Thule
Nel libro ""Hõbevalge"""" (1976) ho presentato l'ipotesi secondo la quale il viaggio di Pitea fu provocato dalla caduta del meteorite di Kaali, sull'isola di Saaremaa. L'evento aveva avuto luogo un paio di centinaia di anni prima del viaggio di esplorazione di Pitea. Ma già allora Saaremaa era densamente popolata e sul Mar Baltico fioriva l'intenso traffico navale della prima epoca vichinga. Supponevo che la potenza catastrofica dell'impatto del meteorite potesse aver profondamente influenzato psicologia, lingua e usanze delle popolazioni delle coste del Baltico, dando vita a un'interpretazione mitologica locale. Ho presentato a sostegno di quest'ipotesi materiale linguistico, etnografico e legato al culto. Ma gli esempi non hanno lo stesso peso di una dimostrazione. Nel migliore dei casi conferiscono a un'ipotesi il diritto di esistere... Se non siete turisti, ma piuttosto viaggiatori, lasciatevi tranquillamente alle spalle il castello costruito cinquecento anni fa e fermatevi davanti a un campo che è stato coltivato ininterrottamente da duemila anni. Fategli una bella fotografia. Contiene una storia più grande, perché in esso vivono sia il passato che il futuro. La storia comincia laddove finisce la poesia. A volte si sfiorano... (L'autore)."" -
Anna Caruso. Sei se ricordi. Ediz. illustrata
"Siamo quello che ricordiamo - ripete spesso Anna Caruso - e saremo ciò che ricorderemo"""". La componente temporale è, quindi, necessaria ed essenziale per comprendere il complesso impianto narrativo e l'iconografia sofisticata che caratterizzano i suoi dipinti: il filtro del tempo, che trascorre inesorabile, sbiadisce i ricordi individuali fino a cancellarne l'immagine psichica e allontana ciascuno di noi dall'""""essere stato"""", trasformando lentamente le vicende autobiografiche in una riflessione più universale e omnicomprensiva sul significato della memoria." -
L' architettura del sacro in età romana. Paesaggi, modelli, forme e comunicazione. Ediz. a colori
"Un Museo, tra le altre sue molteplici finalità, ha l'auspicabile funzione di interfacciarsi con le Istituzioni, pubbliche e private, e la doverosa prerogativa di promuovere e facilitare azioni di ricerca, studio e divulgazione, che sappiano arricchire lo stato delle conoscenze sui beni che custodisce e sui contesti territoriali e urbani nei quali è inserito e che sappiano essere utili anche all'azione di tutela del patrimonio interno ed esterno alla stessa struttura museale. Il Convegno di Terracina """"L'architettura del sacro in età romana. Paesaggi, modelli, forme e comunicazione"""", svoltosi il 26 gennaio 2013, è stato realizzato grazie ai fondi della LR 42/97 della Regione Lazio. Fiducia e fondi ben riposti, poiché l'iniziativa nel suo complesso ha avuto un notevole successo: sia per la qualità dei relatori, sia per la grande affluenza di pubblico. Ne scaturisce un bel volume, a mio avviso utile per chi si avvicini agli specifici temi di archeologia terracinese e, più in generale, alle problematiche legate all'architettura templare di età romana."""" (Massimiliano Valenti, già direttore del Museo Civico Archeologico """"Pio Capponi"""" di Terracina - 2011-2014)" -
Maria Savino. Percorsi luminosi. Ediz. a colori
"Ritengo che Maria Savino possa essere annoverata tra gli artisti contemporanei più innovativi: la sua ricerca stilistica è in continua evoluzione e in costante trasformismo. Per questo sono convinto che in futuro la sua arte ci riserverà sorprese positive."""" (Gillo Dorfles)" -
Franco Maroni. Architettura e pluralità dei linguaggi. Ediz. a colori
Nel corso dei decenni Franco Maroni ha svelato la propria identità nello svolgersi di una plurale affermazione per una riconosciuta identità culturale che ne disegna il coerente percorso critico artistico e ne esprime la sincera predisposizione ad amare il mondo nella verità del proprio dimostrarsi. Nella sua arte Franco Maroni esprime un salubre empirismo che caratterizza il proprio lavoro di una laica disinteressata disponibilità all'ascolto, allo sguardo della complessità del mondo e verso il naturalmente piccolo o straordinariamente grande accadimento o elemento che svolge il concerto fenomenologico del vissuto quotidiano. -
Progetti per paesaggi archeologici. La costruzione delle architetture. Ediz. italiana, inglese e francese
Il volume Illustra la struttura tematica, l'organizzazione didattica, i luoghi e i progetti del seminario internazionale di progetto partecipato ARCILAB12. L'iniziativa organizzata dalla scuola di Architettura dell'Università di Cagliari si è svolta nel 2012 nei centri abitati di Ales, Morgongiori, Pau, Usellus e Villa Verde nell'ambito del programma transfrontaliero Maritimo Italia-Francia ACCESSIT finanziato dalla Regione Sardegna e indirizzato alla definizione di linee guida per i progetti per i paesaggi archeologici sul territorio regionale con specifico riferimento al miglioramento dell'accessibilità del patrimonio culturale. Sono state esplorate le potenzialità della valorizzazione e del miglioramento della fruizione di siti significativi sotto il profilo archeologico e paesaggistico dei territori del monte Arci, attraverso l'elaborazione di un progetto di rete territoriale e la costruzione in scala reale di un prototipo per ognuno dei centri coinvolti. L'obiettivo del seminario consiste in un'esperienza didattica complessa in cui la conoscenza dei luoghi e il progetto trovano sintesi convergendo nella pratica del costruire. -
Il colonnato di piazza S. Pietro. «Opera che fra le antiche poche ne ha pari, fra le moderne nessuna». Ediz. a colori
Opera che fra le antiche poche ne ha pari, fra le moderne nessuna, e che difficilmente può essere eguagliata dalle future: con queste parole, alcuni decenni dopo il suo completamento, Domenico Bernini presentava il Colonnato vaticano, esaltandone l'eccezionalità storica. Proprio la convinzione che la corretta comprensione di quest'opera 'unica' fosse possibile solo affrontandone organicamente lo studio, indagandone cioè contemporaneamente i molti aspetti e significati, ha orientato il pluriennale lavoro di ricerca che è alla base di questo volume. Superamento della logica del contributo settoriale, rigorosa analisi di fonti note ed inedite (tra cui i modelli lignei, finora non esplorati), ricostruzione su nuove basi dell'iter progettuale ed esecutivo, scavo analitico dei diversificati problemi — economici, organizzativi, funzionali, strutturali — che il Bernini e la sua équipe hanno dovuto affrontare nell'arco di oltre dieci anni, interpretazione dei temi architettonici caratterizzanti (come le motivazioni alla base del Colonnato, i complessi rapporti tra Alessandro VII, il Bernini e Virgilio Spada, il confronto con la cultura architettonica cinquecentesca, l'incompiuta vicenda del terzo Braccio): questo l'insieme dei motivi del volume, che si propone di favorire una più estesa comprensione di uno dei massimi capolavori della cultura barocca europea. -
Impresa Cultura. Creatività. partecipazione, competitività. 12° rapporto annuale Federculture 2016
Riforme organizzative, nuovi assetti di governance, incremento di risorse, incentivi fiscali, sostegno alla qualità progettuale, maggiore collaborazione con le imprese e dialogo con i cittadini. È innegabile che il settore della cultura, dopo anni di immobilismo, è tornato al centro del dibattito e dell'iniziativa di governo. Molti meccanismi che apparivano irrimediabilmente bloccati sono stati rimessi in moto e la cultura sembra finalmente avviata a ricoprire un ruolo centrale nelle politiche per lo sviluppo del Paese. Si delineano, dunque, nuovi scenari che innovano sistemi di governo, modelli di gestione, ruoli e rapporti tra diversi livelli di responsabilità, con ripercussioni in numerosi ambiti che suscitano, al tempo stesso, aspettative e opposizioni. Proprio in questo contesto in movimento è necessario un contributo di analisi che evidenzi criticità e opportunità dei percorsi di riforma in atto, indirizzando il dibattito verso una nuova definizione di bene culturale che, fondandosi sul cardine dell'interesse pubblico e sulla partecipazione dei cittadini, superi rigidità ormai appartenenti al passato. Il 12° Rapporto Annuale Federculture interviene nel dibattito fornendo una fotografia ampia e dettagliata delle dinamiche in atto nel settore culturale, attraverso contributi autorevoli e attuali e un aggiornato apparato statistico. -
Memoria Fidei. Archivi ecclesiastici e nuova evangelizzazione. Atti del convegno (Roma, 23-25 ottobre 2013). Ediz. a colori
Il Convegno Memoria fidei: Archivi ecclesiastici e Nuova Evangelizzazione, tenutosi a Roma, presso la Sala San Pio X, dal 23 al 25 ottobre 2013, aveva come intento quello di mostrare il ruolo degli archivi ecclesiastici - intesi come luoghi di custodia della memoria della vita della Chiesa - nel contesto delle sfide della Nuova Evangelizzazione. Nei tre giorni di studi, che hanno visto una numerosa e attiva partecipazione di archivisti e studiosi, si è evidenziata la funzione pastorale di questi ""giacimenti di testimonianze"""", perché la loro fruizione - nella prospettiva della destinazione universale degli archivi ecclesiastici e dell'incomparabile patrimonio storico che custodiscono - permette di attingere alla molteplicità e ricchezza delle esperienze del passato, quali fonti ispiratrici per un nuovo slancio nell'annuncio della """"Buona Novella"""" al mondo contemporaneo. L'appuntamento, organizzato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede in collaborazione con altri enti ecclesiastici e civili, è coinciso anche con il quindicesimo anniversario dell'apertura alla libera consultazione degli studiosi degli archivi storici del Sant'Uffizio e della Congregazione dell'Indice, avvenuta nel gennaio 1998 per iniziativa e sotto l'impulso del cardinale Joseph Ratzinger, in quel tempo prefetto del suddetto Dicastero. L'iniziativa nasce con vocazione di continuità, come si augurava nel suo saluto inaugurale, S.E. Mons. Carlos Azevedo, Delegato per i Beni culturali del P.C. della Cultura: «Il Pontificio Consiglio della Cultura auspica che la proposta di un foro stabile di collaborazione degli archivi presenti in Vaticano e in Roma diventi realtà e possa servire tutta la Chiesa con atti e orientamenti»."" -
Gallipoli. Laboratorio di progettazione. Ediz. illustrata
Il momento qualificante la collana è quello del progetto. Essa pertanto non si presenta come un prodotto monolitico, ma, di volta in volta, prende in considerazione o un singolo progetto, documentandolo in tutte le fasi di elaborazione, o un architetto, del quale cerca di mettere in risalto le peculiarità progettuali attraverso la lettura di una o più opere significative, oppure, infine, esamina occasioni particolari che vedono il concorso di contributi disciplinari diversi su di un tema dato. Ciò che dà unità a ciascun volume della collana è la stretta adesione al tema, che si configura come momento emblematico nell'ambito della cultura architettonica contemporanea. In questa ottica assume significato particolare anche la ""costruzione"""" stessa di ciascun volume, che tende a proporsi come un """"progetto"""" fornito di proprie autonome caratteristiche, che riflette, nella sua forma, i contenuti che esprime e rappresenta. La collana privilegia l'area progettuale piuttosto che quella esecutiva, che viene comunque documentata nei limiti in cui rientra nel luogo della rappresentazione in quanto momento complesso di idealità e progettualità. Inoltre, in tal modo, si vuole innescare un processo di progressiva estensione delle tematiche che, a partire dal """"dettaglio"""", giungono a mettere a fuoco la personalità complessiva di un architetto, o la singolarità di un tema, o la pluralità di letture di un'occasione progettuale. Attraverso i testi critici introduttivi si compie quella lettura storica che, centrando il tema dell'opera nella ricostruzione teorica dell'operazione progettuale, consente di stabilire quella continuità necessaria, affinché ciascun """"progetto"""" non si ponga come oggetto isolato, ma piuttosto come elemento a partire dal quale tratteggiare un quadro complessivo, e non antologico, nel quale si colloca un momento particolare della ricerca architettonica. È evidente anche il senso didattico dell'operazione, che fornisce veri e propri materiali di studio, sulla genesi di diversi progetti, dallo schizzo all'architettonico, cercando di rendere il più esplicita possibile la metodologia sottesa da ciascuna opera. Un altro elemento caratterizza questa collana, tutta rivolta al contemporaneo: la volontà di svelare e mettere in scena anche quegli aspetti onirici e surreali, e tuttavia """"testimonianze"""" tra il pubblico e il privato dell'attuale dimensione culturale, che caratterizzano in modo particolare una condizione della ricerca, e, dunque una produzione per la maggior parte condannata all'ineffettualità. L'eloquenza del disegno, in cui predomina il rifiuto del compromesso, mentre individua un luogo teorico del progetto, ne sottolinea un rigore morale che, in anni recenti, ha pagato il prezzo di una non voluta emarginazione dai luoghi della decisione. L'illustrazione, innanzitutto teorica, si propone anche come momento di documentazione sull'opera complessiva di questi architetti contemporanei, attraverso l'integrazione dell'apparato bio-bibliografico con il regesto delle opere, che contestualizza il progetto in una panoramica antologica che lo ripropone all'interno di una ricerca complessiva."" -
Trame e tele. Storie di prigioni, nascondimenti e ribellioni
Il libro ci parla delle prigioni dell'anima: subdole, impalpabili, persino accattivanti... di donne e di uomini che cercano di spezzare le catene per recuperare l'originaria ed incompresa libertà di agire nello spazio e per il tempo che è dato vivere. Nel percorso ci accompagna anche lo sguardo creativo e fecondo sull'arte come ambito di conferimento di senso, in continuo divenire. E la fede interviene a dare spessore alla verità delle storie: tiene conto dell'uomo sedotto e schermato dall'errore o dal peccato, fa sentire una presenza dentro una assenza, schiude lo spazio di Dio nell'uomo... -
Stornelli e sonetti in moderato dialetto romano
"Nonostante abbia già avuto ampia approvazione di un critico che in materia è ben più accreditato di noi tre, il noto Pasquinotto, Carlo Pavia ha desiderato incontrarci di fronte alla consueta birra, impreziosita da vari manicaretti, per presentarci in anteprima assoluta il suo nuovo lavoro sotto forma di menabò. Ci si aspettava, come al solito, arte, archeologia, sotterranei e via dicendo, ovvero tutto ciò di cui lui, l'autore, si occupa da decenni ma stavolta ci ha stupito veramente perché descrive in dialetto romanesco 50 momenti di vita vissuta. Sono, questi, per la maggior parte comici sebbene non manchino i riflessivi e uno solo fortemente commovente...""""" -
L' ex deposito ATAC Vittoria. Progettazione partecipata a Roma
Il recupero e il riuso dei beni pubblici dismessi o sottoutilizzati è sempre più strategico e urgente. L'individuazione dei nuovi usi di questi beni dovrà avvenire attraverso percorsi partecipativi e tramite la sperimentazione di nuove forme di autorganizzazione e gestione dei loro spazi, che potranno accogliere anche alcune attività a carattere privato. L'alienazione dei beni del patrimonio pubblico non rappresenta quasi mai il modo migliore per risolvere i problemi economici dello Stato o degli enti che ne sono i proprietari. L'ex-deposito ATAC Vittoria di piazza Bainsizza, a Roma, non fa eccezione: piuttosto che essere (s)venduto ai privati per ""fare cassa"""", dovrà essere recuperato e riusato secondo le indicazioni delle linee guida prodotte dai cittadini dei quartieri più direttamente interessati. Il libro, oltre alle linee guida, illustra in dettaglio le proposte progettuali che alcuni abitanti, con l'aiuto di specifiche tecniche di progettazione partecipata, hanno elaborato in coerenza con le linee guida medesime. Il libro esamina infine alcune nuove forme di partenariato pubblico-privato e di finanziamento che sono alternative a quelle più usuali (come il project financing), che l'amministrazione - con la collaborazione dei cittadini e dei tecnici che ne hanno sostenuto l'azione - potrà utilizzare per realizzare e gestire gli interventi prefigurati."" -
Il galateo degli anni d'argento per non invecchiare e rimaner preziosi
Questo libretto, un po' ironico e un po' serio, ideato per accompagnare le persone in età avanzata nel periodo dell'esistenza che non si vorrebbe mai affrontare, è stato pensato dall'autrice, che è nata e vive a Roma da ben ottant'anni, per alleggerire gli inconvenienti e apprezzare le risorse che gli anni assommano. L'esperienza le ha regalato il piacere di esprimere con sincerità ciò che ha osservato. La speranza l'ha lasciata sognare e quel che ha scritto ne è testimonianza. La facile lettura aiuta l'interpretazione dei concetti che riassumono un adeguato stile di vita. -
Design e innovazione tecnologica. Modelli d'innovazione per l'impresa e l'ambiente. Ediz. a colori
La sezione Design e progettazione tecnologica, Dept, del Dipartimento d'architettura di Pescara ha promosso, in questi anni, specifiche attività formative e di ricerca che hanno privilegiato una riflessione e un'azione progettuale sinergica tra le discipline del Disegno industriale e della Progettazione tecnologica dell'architettura. Il libra propone una riflessione critica, sia su scenari, metodi e strumenti di supporto alle attività d'ideazione, elaborazione e valutazione, sia sul repertorio di studi, prodotti, ricerche professionali e sperimentazioni didattiche riferite a cinque filoni tematici: Metodi e strumenti di progettazione, Valorizzazione delle risorse locali, Sostenibilità, Innovazione e industria, Comunicazione. È rivolto ad architetti, designer, operatori dell'industria e studenti dei corsi di laurea in Architettura e in Disegno industriale che svolgono attività di ricerca e progettazione orientate a generare cambiamento e innovazione nei settori dell'Architettura e del Design. -
Simona Liberati. Opere recenti. Ediz. a colori
[...] L'arte di Simona Liberati è in costante divenire. Le immagini sono energicamente delineate e fissate e tuttavia è molto accentuata, in quest'artista, l'idea della folgorazione visiva, una folgorazione che scaturisce da una mano e una mente ben organizzate e strutturate e non è del tutto un caso che ella venga da una formazione di architetto e abbia per la dimensione tecnica un'attenzione ben più capillare di quanto si possa credere alla prima, osservando i suoi lavori. Claudio Strinati