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Storia delle Alpi 1500-1900. Ambiente, sviluppo e società
Avvalendosi di numerosi documenti e dati statistici, Jon Mathieu smentisce molti luoghi comuni che resistono ancora oggi anche in ambito storiografico, e dimostra come le Alpi non abbiano mai rappresentato un mondo alla rovescia rispetto alla pianura e men che meno un corpo estraneo rispetto all' Europa. Due sono in sostanza gli interrogativi cui questo ampio affresco storico intende rispondere. Il primo, di carattere economico, concerne le relazioni tra popolazione, sviluppo e ambiente alpino. Il secondo affronta in una prospettiva sociopolitica il complesso rapporto tra struttura agraria, società e sviluppo della civiltà moderna. -
Un uomo che sapeva
Ha cinquantasette anni. Vive in un piccolo paese di rue de Rivoli con Emily, sua sorella. In passato è stato medico, ora è al verde. Ma chi è davvero Maurice Lesca? Un galantuomo, un imbroglione o semplicemente un infelice? Un fallito o un uomo perfettamente consapevole di sé? Siamo in una Parigi dolce e brumosa, pullulante di vite e di incontri, animata da negozi e caffé e Maurice si aggira per le strade, osserva, ricorda, si interroga sulla sua estraneità, pensa alle occasioni perdute e sogna le occasioni che verranno, qualche volta parla con un'amica libraia, ascolta le sue delusioni, immagina di poterla aiutare. -
L' editore e i suoi lettori
Dall'autore all'editore e dall'editore al lettore. I passaggi che conducono dal manoscritto alla confezione del libro nei suoi molteplici aspetti: editing, immagini di copertina, risvolti, strategie e slogan pubblicitari. Un saggio sull'influsso che il lavoro editoriale esercita nella ricezione di un'opera letteraria, con testimoni che portano i nomi di Alfieri e Leopardi, Croce e Vittorini, Pavese e Calvino. I segnali, visibili e invisibili, attraverso cui l'editore chiama a raccolta la propria comunità di lettori. -
Il collega
Lunedì. La giornata del meccanico disoccupato Bernhard Greif comincia con un brusco risveglio, un incubo interrotto, un senso di pericolo. Gli altri inquilini del palazzo si svegliano riposati, 'pronti' ad affrontare la giornata. Attraverso una precisa scansione del tempo sul ritmo di piccoli eventi esterni regolari, attraverso la precisa organizzazione delle sue giornate e la frequentazione regolare degli stessi luoghi, Greif cerca di trovare una soluzione dignitosa alla sua condizione sociale. Lo accompagna nelle sue ben programmate peregrinazioni un fantomatico collega, la cui disincantata filosofia di vita offre a Greif un altro punto di riferimento, finché i loro destini coincideranno in un finale tragico e surreale. -
Castelli d'infanzia
Galeswinthe viene derubata della sua parte di eredità da un fratello. Costretta a vivere in un crudele esilio, lontano dalla casa della sua infanzia, questa donna misteriosa porta con sé il suo passato. E attraverso i ricordi e una tormentata vita interiore emerge a poco a poco la sfortunata epopea di una famiglia di viticoltori, anzi di un'intera comunità. La rovina ha due ragioni ben identificabili: l'invasione della filossera e la caduta dei fondi russi. Ma anche un sottile e micidiale conflitto tra eredi, le ipocrisie, i rancori nelle relazioni familiari. -
La morte di Dinah
Il protagonista, Jean Michelet, è un imprenditore parigino costretto al cinismo dalle delusioni della vita. Quando però riscopre un barlume di solidarietà e di amore, cerca di salvare la piccola Dinah, prostrata dalla tubercolosi in una casupola malsana situata a pochi passi dalla sua villa. Con un ritmo serrato, scandito da frasi asciutte e dialoghi scarni, il racconto propone un potente crescendo di disperazione in cui la semplicità della prosa contrasta con la complessività psicologica dei personaggi. -
Cento piccole storie crudeli e trentasei storie curiose
Amori primitivi, fantasmi che sorgono dalle pareti e dall'aria, dita che divengono lunghi artigli, vassoi pieni di ragni rossastri, mammut assopiti nella mente, libellule grandi quanto una mano, giumente con occhi di donna, cadaveri sanguinanti, gorilla che si presentano alla porta di casa... Le piccole storie di Corinna Bille sono fulminanti sequenze narrative in cui il reale più crudo diventa un elemento fiabesco e viceversa gli oggetti onirici improvvisamente si possono incarnare in corpi sensuali. Maestra nell'accostare atmosfere da incubo e felicità paradisiache, il tempo presente e l'eternità del mito, l'autrice ha una voce inconfondibile che annulla le frontiere tra animalità e umano, tra purezza ed erotismo, tra crudeltà e tenerezza. -
La morte e la bambola
La piccola Michaela vive anni felici nella casa dei genitori adottivi, una famiglia svizzera alto-borghese e religiosa. Si sente amata e coccolata, anche se l'educazione è severa. Un giorno accade l'imprevisto e Michaela si troverà ad affrontare l'inferno di un collegio per bambine povere, tra soprusi e crudeltà. Sarà Olga, una bambola russa che la piccola ha portato con sé di nascosto, ad aiutarla nei momenti di massima disperazione: un talismano a cui Michaela affida le sue estreme possibilità di salvezza e di riscatto. E quando la tragedia sembra ormai compiuta, potrà contare anche sulla solidarietà delle compagne che un tempo le sembravano ostili. -
Tutti i nostri mercoledì
Il grande editore raccontato da se stesso: l'infanzia, le vacanze in montagna, le scuole, i maestri, un padre presidente della Repubblica, le prime esperienze di lavoro con i libri, la nascita della casa editrice, la guerra, il fascismo, gli amici perduti, da Leone a Cesare Pavese, da Vittorini a Calvino, i progetti, l'editoria degli ultimi vent'anni. Ricordi, pensieri e gusti di un protagonista della cultura italiana. In appendice un colloquio con Giulio Bollati. -
I giorni della lumaca
Una moglie sparita, uno stanco impiego in banca, un gatto che va e viene, una veranda in cui passare le serate a riflettere sui propri fallimenti, un fucile appena acquistato, un'infanzia che non si dimentica e un medico a cui raccontarla. In un'estate torrida, è questo tutto ciò che resta ad Attilio Pederzini, il cui cervello è abitato da colonie di formiche e la cui quotidianità è disturbata da un continuo odore di naftalina. Per fortuna c'è una lumaca, ferma sul muro della veranda, che elargisce consigli sull'esistenza come un vecchio saggio buddista. Con essa Attilio stabilirà un'intesa superiore, unico miracoloso appiglio nel suo naufragio esistenziale. -
Il congresso dei busti
Una nuova moda si diffonde nel mondo dei collezionisti d'arte: quella di possedere ed esporre in casa propria un busto vivente. Anche se mantenere una simile ""opera"""" richiede un certo impegno, bisogna riconoscere che non c'è nulla di più all'avanguardia per stupire gli amici e i conoscenti, magari sistemando il busto in mezzo alla tavola e imboccandolo durante la cena. I giornalisti si contendono le interviste con i protagonisti dell'ultimo, scandaloso fenomeno culturale. È in questo clima dichiaratamente morboso che un'agenzia di marketing riunisce cinque uomini-tronco """"originali"""" per allestire una manifestazione di risonanza mondiale. Succede così che Louis si ritrova a Parigi affidato alle cure della bella e premurosa Lucille..."" -
Giorni felici con Leonardo Sciascia
Roma 1983. Albergo Nazionale. Leonardo Sciascia siede in un salottino verde, ordina un caffè, poi comincia a parlare. Fu quello il primo incontro di Antonio Motta con Leonardo Sciascia. Da allora gli incontri si moltiplicano fino alla morte dello scrittore, avvenuta nel 1989. Motta rievoca quei memorabili ""giorni felici"""" in un vero e proprio racconto da cui la personalità, le malinconie e le passioni dello scrittore ormai anziano emergono attraverso i suoi gesti, i suoi silenzi, le sue stesse parole dette e scritte (nelle interviste e in alcune lettere che vengono qui pubblicate). Un ritratto in bianco e nero che rivela pensieri, ricordi, sentimenti e riflessioni inedite di uno dei maggiori scrittori del Novecento."" -
Di spalle
Wank, pittore non ancora quarantenne, in un'estate pingue e paralizzante attraversa un periodo di crisi. Non gli piace il suo lavoro di grafica ornamentale su compensato per le vetrine di un negozio. Ha pochi amici che non lo capiscono e che si rivolgono a lui per superare i loro problemi coniugali. Lo annoiano le cenette estive con i vicini di casa, invadenti e volgari. Non riesce a capire perché i negozi di scarpe offrano un campionario di sandali tanto ricco e preferisce uscire a mani vuote piuttosto che scegliere. Per fortuna c'è il piccolo Sämi, un ragazzino down che gioca sotto casa. Per fortuna ci sono i piccoli enigmi dell'esistenza che ancora riescono a stupirlo e l'ironia con la quale riesce a prendere in giro se stesso. -
Carùga blues
Un romanzo che racconta le lacerazioni della società italiana nel passaggio verso una modernità di massa mal digerita, colma di contraddizioni e di assurdo, eppure ricca di creatività. Carùga-Carugati è il protagonista di un grande amore incompiuto, Clara è la bellissima che non tramonta e che vent'anni dopo torna a farsi viva. Si troveranno finalmente? Salderanno il loro debito giovanile? Attorno a loro riemergono le figure del vecchio socialista deluso, del cieco che finisce nei tombini della metropolitana, dell'ex idraulico che apre una gelateria e si fa leghista, e ancora troviamo il benpensante che frequenta le bische, l'anarchico dandy, la siciliana immigrata che scrive romanzi porno, i preti, le beghine di paese. -
Il vagone delle vacche
"Il vagone delle vacche"""", scrisse lo stesso Hyvernaud, """"si può definire come il diario di un prigioniero del dopoguerra - un uomo qualsiasi - intrappolato in un lavoro meschino, in frequentazioni modeste e in ricordi banali, schiavo della sua città"""". In effetti, se il primo romanzo evocava l'esperienza nei campi di concentramento tedeschi, il secondo libro di Hyvernaud racconta il ritorno dei prigionieri e il tentativo di adattarsi alla vita ordinaria. Ne viene fuori un repertorio delle bassezze umane, del conformismo, delle gelosie, dell'ipocrisia, dell'ottusità bovina che affliggono la vita civile e il mondo letterario del dopoguerra, tra assurdo e cinismo." -
In questa vita
Quattro racconti sui destino che prima ci asseconda e poi si prende gioco delle nostre vite. La storia di Marta, ""trentenne di una bellezza scontrosa e intermittente"""" che interroga i morti per trovare una via d'uscita. La storia d'amore, scombinata dal vento, tra un sarto affetto da nomadismo e un'austera signora del Nord che, al contrario di lui, detesta gli imprevisti. La storia dei """"soldati senz'armi"""" che se ne vanno lasciandoci in custodia le loro tracce, la loro memoria, per esempio uno scatolone di libri. La storia di Sonia e della sua vita non giocata, piena di segni, angeli, tendine di organza e polvere. Discorsi interrotti, ripresi e intrecciati in un libro malinconico e a volte perfino crudele, come certe ballate di Georges Brassens."" -
Lacrima
Il ""Ricovero dei poeti"""" è un bar fuori moda di una cittadina di provincia, frequentato soprattutto da clienti fissi, ognuno con i propri orari e le proprie abitudini. C'è Claudio, il libraio, e c'è Mari Ann, la ladra di libri. C'è Giano, che si occupa sotto mentite spoglie della posta dei lettori di una rivista prestigiosa, c'è Abel, docente vicino alla pensione ma ancora corteggiato da qualche studentessa... E c'è Ute, la cameriera, che scrive un diario notturno e alla quale nulla sfugge: i lineamenti scavati di Mari Ann, il vittimismo del libraio, l'ambigua personalità di Giano, l'aria assorta di Abel."" -
In gioventù il piacere
Orvil Pym ha quindici anni e studia in collegio. Sua madre è morta, suo padre è tornato dall'Oriente e ora si appresta a passare l'estate con i tre figli in un vecchio albergo sul Tamigi. Adolescente solitario e incompreso, Orvil vive il vuoto lasciato da sua madre oscillando tra profonda malinconia, desiderio d'avventura e immaginazione sfrenata. Odia la spavalderia e l'arroganza del fratello maggiore Charles; nelle sue piccole fughe quotidiane lungo il fiume si imbatte in strani personaggi. La sua vita scorre tra tentazioni, paure e sorprese: Orvil sa già che cos'è la colpa, non conosce ancora il piacere ma vorrebbe sperimentarlo, è attratto più dal proprio sesso che dall'altro, eppure ne fugge, osserva e si lascia osservare. -
Qualunque sia il nome
È la storia di una ribellione contro il silenzio e la falsificazione degli affetti quella narrata da questa intensa e compatta raccolta di poesie. Una storia che comincia da lontano nella forma di un dialogo con le generazioni passate e che assume poi, nella seconda parte del libro, una dimensione corale, quasi politica nell'urgenza delle sue rivendicazioni. Una storia drammatica, dunque, ma anche liberatoria, creativa, come ogni ribellione che riesca a sconfiggere o a venire a patti con il proprio nemico: un nemico che per la forza dei legami di sangue, può anche annidarsi dentro di noi. -
Forse stiamo diventando pazzi. Lineamenti di fanatismo comparato
"Vorrei raccomandarvi un libro davvero straordinario: il breve libro di Ulla Berkéwicz """"Forse stiamo diventando pazzi"""" è una delle opere più originali e profonde sulla crisi del mondo contemporaneo che io abbia letto da molto tempo a questa parte. Non si tratta né di un saggio accademico né di un appello puramente emotivo, ma di una rara combinazione tra un punto di vista straordinariamente lucido, una voce che racconta le proprie esperienze in modo molto personale, e una precisa, coraggiosa descrizione dell'attuale confusione religiosa e ideologica in Europa, in Medio Oriente e altrove."""" (Amos Oz)"