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L' officio del poeta. Studi su Antonio Minturno
La figura di Antonio Minturno oggi, grazie anche al consolidamento di alcune certezze in fatto di lingua e poetica, si è delineata ormai come centrale nel panorama del petrarchismo di medio e fine Cinquecento italiano e spagnolo; l'indubbia influenza esercitata su Torquato Tasso prima e Marino dopo (per tacere della sua presenza teorica in ambito musicale per tutto il Barocco), ci permette oggi di spostarlo tra quei ""Maggiori"""" della letteratura italiana che hanno influenzato con la propria opera non solo la poesia, ma anche la generale formazione estetica degli autori nelle diverse discipline, dalla poesia alla musica."" -
Il crepuscolo dei sogni
Come ti comporteresti, mosso da diverse sfumature dell'animo, rispetto a scelte difficili e sofferte? Quale passo faresti se ti trovassi in bilico sul ""crepuscolo dei sogni""""? Tutti noi abbiamo il ricordo di qualcosa che oggi faremmo diversamente. Una parola che avremmo voluto dire o forse tacere. Nel nuovo romanzo di Prandi c'è questa complessità di stati d'animo e sentimenti, cui fa da sfondo la Germania della seconda metà degli anni '60, dove un giovane immigrato italiano si muove, con quel misto di ingenuità ed entusiasmo, tra sfide e opportunità."" -
Profanatori
«Loro sono felici così. Sono felici proprio perché sguazzano nella loro ignoranza. Noi siamo il loro dio, un dio che mai metteranno in discussione perché hanno bisogno di affidarvisi. È così che funziona una mente limitata: necessita di direttive, di controllo. Di Dio.» Una figlia messa al mondo per sbaglio che da quando ha memoria sogna di scappare. Un ribelle costretto a fare i conti con un passato che non gli dà tregua. Un giovane erede sulle cui spalle mortali grava l'indebito peso del divino. Insieme, Mavi e Reven dovranno trovare il coraggio di opporsi al mondo e affrontare un sistema che mette gli uni contro gli altri, i padri contro i figli, gli amici contro gli amici. -
E giunsero nel borgo di Gaeta
L'autore ricostruisce strade, vicoli, bassi, botteghe, scorci sul mare e attraverso gli occhi di un forestiero, indeciso su dove andare, ci accompagna nella sua Gaeta, allora piccolo borgo di pescatori: ""Ignazio guarda alla sua destra: la città sul mare gli appare bellissima, il porto pieno di velieri e stormi di gabbiani che volano tra i pennoni degli alberi, con le vele chiuse; ancorate nella rada altre navi ancora. L'uomo dà un colpo all'asino e sceglie questa direzione."""" Con un genuino ed originale intreccio di cultura popolare e cronaca dell'epoca ci introduce in un passato ricostruito con fatti, date, episodi, luoghi, ambienti: canovaccio sul quale scorre la sua zelante penna di scrittore."" -
Ali di fantasia
Avventure ad alto tasso di adrenalina a bordo di velivoli che hanno fatto la storia della nostra Aeronautica. A bassa quota, nell'indaco del cielo o tra le candide nubi, le missioni di volo sono gli ingredienti principali nella vita di un uomo dell'aria e per lui sono una ragione di vita. Passione per il proprio lavoro, amori ed emozioni si intrecciano in una trama avvincente e ricca di colpi di scena. -
La mia parte di cielo
Un'opera autobiografica dedicata alla passione per il volo. Un sogno inseguito, desiderato e raggiunto da un ragazzo qualunque, un ragazzo che verrà sfidato dalla vita e che alla vita chiederà di volare con lui. Una narrazione avvincente che farà sognare il lettore trascinandolo in un viaggio nel cielo. -
Il volo dell'effimera
Adele, critica d'arte di Catania, è una single convinta che vive di storie passeggere, fino all'incontro con Alberto, proprietario di un albergo in Alto Adige, che le sconvolgerà l'esistenza. Quando poi il suo capo le affida un articolo sulla famiglia e le sue dinamiche, argomento a lei del tutto estraneo, si blocca davanti al foglio bianco ed entra in crisi. Prendendo spunto dalle famiglie che la circondano, tra dubbi ed emozioni contrastanti, si addentra nelle vite dei suoi amici, imbattendosi in realtà che mai avrebbe immaginato. Attraverso l'arte, la sua guida di sempre, riscoprirà, dietro quei volti, nuovi sguardi, ridefinendo i concetti di amore e amicizia, accorgendosi anche dell'importanza delle ombre, quelle responsabilità che lei aveva sempre voluto evitare. Percorrendo il cammino insieme a loro, riuscirà a ridipingere la sua vita, tra i chiaroscuri dell'amore. -
Rinasci
Le poesie che compongono questa raccolta costituiscono un accorato appello alla bellezza e alla sensibilità di chi, nonostante le difficoltà, sa donarsi e rinascere attraverso il prossimo. Parte dei proventi delle vendite del libro Rinasci di Katia Uttaro verranno donati alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Lazio Comitato Officium. -
Vittorio De Sica
A 120 anni dalla nascita (Sora, 7 luglio 1901), Visioni Corte International Short Film Festival dedica al grande attore e regista Vittorio De Sica, uno dei padri del Neorealismo, una monografia che rientra in uno speciale omaggio nella decima edizione della manifestazione. Il secondo volume della collana Visioni di Cinema presenta al grande pubblico la lunghissima carriera da attore, prima di teatro e poi sul grande schermo con più di 150 film, e a seguire quella da regista con 36 lungometraggi. Il presente volume - realizzato grazie ai contributi di Giuseppe Cozzolino, Alessandro Izzi, Domenico Livigni, Gordiano Lupi e Roberta Verde - racconta alcuni aspetti della personalità eclettica di Vittorio De Sica, un autore da far scoprire alle nuove generazioni. -
La costruzione del mattino
Il desiderio più grande di Domizia Vivaldi, dodicenne col pallino dell'ufologia, si avvera una calda notte di aprile quando, affacciata alla finestra della sua cameretta, scorge nel cielo uno strano oggetto luminoso. Inizia da qui un'avventura indimenticabile che ci condurrà nei suoi risvolti fantascientifici e fiabeschi, ma anche sinistramente enigmatici. Chi è davvero Ilsismi nove-quattro-uno, lo stralunato e gentilissimo alieno che ha prelevato Domizia? E Cinquecentesimi, un vagabondo dal passato terribile, cosa c'entra in questa vicenda? E Antonio Maria Vivaldi, scrittore di successo in perenne crisi esistenziale, riuscirà a riabbracciare sua figlia apparentemente svanita nel nulla? Se la piccola Domizia scoprirà finalmente il mistero degli Ufo, e noi con lei, non è detto che mille altri misteri non siano destinati a restare in cerca di riscontro. Perché come sempre nei romanzi di Coppola nulla è mai come sembra, e ogni domanda ha bisogno di attendere l'ultima pagina prima di trovare - forse - risposta. Una storia nella storia nella storia, dove la vera protagonista è la speranza, o l'illusione, di sfiorare il significato stesso di vivere attraverso la scrittura. -
Il mistero di Cotignac. La fine dei templari tra storia e invenzione
Francia. Inizi del XIV secolo. Dopo aver bollato la strage perpetrata nel piccolo villaggio di Cotignac come opera di magia e apostasia compiuta dai templari di Lorgues, re Filippo IV ne sfrutta il clamore per affossare non solo l'aspirazione teocratica di papa Clemente V, ma anche l'ordine templare al cui patrimonio il monarca ambisce. A dirimere l'enigma è chiamato dal papa l'illuminato, devoto e probo fra Gerolamo, medichus dell'abbazia di Thoronet. Aiutato dallo sfacciato Jacques de Molay, cavaliere del papa, il monaco si troverà al centro degli eventi che agitano la Francia in quell'inizio di secolo. -
Sfumature
"'Sfumature' è un'opera in cui la gioia e la tristezza, la vita e la morte si mescolano e si intrecciano senza essere nettamente distinguibili. I testi rispecchiano perfettamente il significato del titolo scelto, strofa dopo strofa. Sembra a tratti una storia, un racconto ad episodi legati però dalle stesse atmosfere e chiavi interpretative. Gli argomenti trattati sono disparati, i versi sono costruiti in modo libero, privi di metrica classica, ricchi di metafore e rappresentazioni figurate. Leggendoli, nonostante risultino sintetici e con descrizioni essenziali, si ha la sensazione di avere tra le mani il copione di uno spettacolo teatrale. Il giovane autore sfoggia un ricco florilegio di riflessioni esistenziali sulla bellezza, sulla caducità della vita, sull'amore e sulla morte. In tutta la raccolta prevale un'intonazione intimista e autobiografica, la natura, i colori sono temi cari e tornano ricorrentemente in tutte le sfumature."""" (Dalla prefazione di Anita Napolitano)" -
Il fardello del coleottero
Il protagonista di questo libro, Francesco Barzellotti, romano, rappresenta l'intellettuale degli anni '80 che, deluso dalla sinistra giovanile, per reazione rivolge la sua attenzione alla gaudente ricerca dei piaceri materiali della vita. Impiegato nel settore pubblico, frequenta l'ambiente di una TV privata, dove ha lavorato anni prima. I suoi amici principali sono Enzo, un leader della contestazione degli anni di piombo, ormai dedito soltanto ai piaceri sessuali, e Alberto, che mira a diventare regista cinematografico. Li seguiamo nelle loro vicende, nelle loro speranze, spesso deluse, e nel difficile rapporto con le regole del gioco dettate dall'altro sesso, ormai emancipato, e alle quali, per sopravvivere, non resta al maschio null'altro che adeguarsi passivamente. -
Grafite fra le righe, diamanti e matite. Pensieri, riflessioni, emozioni... Note
"Il lettore si troverà immerso in uno zibaldone di pensieri, emozioni, stati d'animo che, in un andamento riflessivo e discorsivo, vede disinvoltamente alternate poesia e prosa. I versi di questa silloge recano traccia di voli felici e insieme pensosi, di interrogativi necessari, di rispecchiamenti nell'altro da sé; giochi di specchi tanto inevitabili quanto transitori, guadi di un fiume che sfocia nell'essenza: 'Quell'immagine che lascio vuole essere una nudità'. Ci si potrebbe chiedere se il prosimetro della Di Sarro si traduca in un diario esclusivamente privato e personale: così non è. Nel fluido dispiegarsi dell'enunciato, che si appella a valori universalmente sentiti, balugina un io che si apre al noi, diramando i propri passi sulle impronte di altri esseri umani. Un percorso che merita di essere riconosciuto e condiviso."""" (Dalla presentazione di Francesca Innocenzi)" -
Nostalgie in un treno chiamato tempo
"La scrittura di Antonio Montagna rivela, fin da una prima lettura, una grande attenzione al lessico, mista a una versificazione sempre musicale ricca di elisioni, inversioni e accavallamenti. Lo stile poetico corrisponde perfettamente al titolo """"Nostalgie in un treno chiamato tempo"""". Ecco, Catullo aveva le nugae Montagna ha le nostalgie; termine che in generale stabilisce un tipo, un canone di poesia e, in questo caso, diventa la Poesia di Montagna.Continuando ad analizzare il titolo ci troviamo di fronte al concetto di treno: elemento limitato e chiuso nel quale persone vengono portate da un punto a un altro. Si fa un viaggio nello spazio insieme ad altre persone, potendo ammirare paesaggi meravigliosi,godendo della compagnia degli altri viaggiatori. L'ultima parte del titolo: tempo ci fa capire che il viaggio che si compie non è prettamente spaziale bensì temporale: da uno ieri a un oggi, sempre inafferrabile."""" (Carlo de Ambrogio)" -
L' eredità di Don Felipe. Una storia riminese
Nel 1927 Filippo emigra in Perù, abbandonando a Rimini la moglie Vanna e il figlio Arturo. Alla sua morte, nel 1950, lascia metà della sua consistente eredità a Carmen, una figlia adottiva, e l'altra metà ad Arturo, che per motivi di salute non andrà mai a rivendicare la sua quota. Trentanove anni dopo, nel 1989, Giacomo, figlio di Arturo, parte per il Perù sulle tracce del nonno. Torna deluso e da quel momento la sua vita non sarà più quella di prima. Nel suo quarto romanzo, Renzo Gorini dipinge il quadro di una famiglia della borghesia riminese, attraversando cento anni di storia. -
Parlami di te
Francesca ha poche certezze: Simona, l'amica inseparabile con cui ha condiviso le giornate e le amarezze degli anni più bui; Stella, il cucciolo meticcio di cane che le ha riempito la casa di affetto e calore; cuffie e microfono, strumenti del mestiere, inseparabili compagni delle sue trasmissioni radiofoniche. Non ha un'esistenza serena. Grava su di lei un passato carico di drammi familiari nebulosi, che non sono solo cattivi ricordi, ma presenze inevitabili e inseparabili della sua vita quotidiana. ""Parlami di te"""" ci accompagna nei meandri psicologici ed emozionali di una giovane donna, nel suo impervio ma ineludibile cammino alla ricerca di scomode e lontane verità, quell'unico e stretto sentiero che solo la può condurre dalle macerie al riscatto."" -
Gabbia no. Poemetto collettivo in terza rima
La poesia ha un suo spazio al di là e al di sopra dei poeti? Da questa domanda sono partiti i promotori del poemetto ""Gabbia no"""" nel tentativo di convogliare le energie singole nella cornice di un progetto comune. Il Covid-19 è stato un pretesto, in questo davvero pandemico, che ha catalizzato l'attenzione dei trentatré partecipanti. Ma l'esperimento potrebbe ripetersi anche per altri temi. Magie dell'endecasillabo in terza rima. Poesia che prende forza ad ogni trapasso d'epoca. Per dirla con Montale: """"Rimarrà forse un grido, quello della terra che non vuole finire""""."" -
Le nuove avventure di Parolino
"Questo è un libro per bambini che può essere letto anche dai grandi per entrare nel mondo dell'innocenza, nel mondo della infanzia e per capire la visione della realtà, della quotidianità da parte di chi è ancora pieno di ingenuità, di chi si apre alla vita anche con gioia. Parolino non è più un bambino piccolo ma non è ancora un adolescente... è in quella stagione di mezzo in cui si fa di tutto per crescere senza abbandonare però i propri sogni e le proprie certezze..."""" (Anna Elisabetta Lombardi) Età di lettura: da 10 anni." -
Vorrei morire d'inverno
"Un poeta vero è un artista della parola che scava immagini e dipinge sogni. Che sperimenta non coi concetti, ma con le infibrate ombreggiature dell'Io e dell'Inconscio... E ci lascia, ci affida poi magari un adagio modernissimo, con la grazia acuminata dell'esempio incorrotto"""". (Dalla prefazione di Plinio Perilli)"