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Testa, mani e cuore
Cosa è successo a via Canova? E che ci fanno assieme la cardarella e Jorge Luis Borges, la solidarietà e Murasaki Shikibu, la macchinista Giovanna e Italo Calvino? Le risposte in questo romanzo dai sentieri che si biforcano, che ha per protagonisti Libero e Cosimo, e la passione per il lavoro, la voglia di farlo bene a prescindere perché è così che si fa. ""Testa, Mani e Cuore"""" è il romanzo dell'Italia operosa, quella che dà valore al lavoro, che mette impegno nelle cose che fa. L'Italia che le sue rughe se le guadagna ogni giorno, grazie a ciò che sa e che sa fare. L'Italia che vuole tornare a regalare al mondo intelligenza, arte, tecnologia, bellezza. L'Italia del lavoro ben fatto, di Rinalda e del vocabolario, di Lorenzo e della piazza, del tempo e di Alvise. L'Italia che c'è, è vera, esiste, bisogna solo raccontarla. L'Italia che... se non ci salva lei non ci salva nessuno. Questa stessa Italia è narrata anche nel film diretto da Alessio Strazzullo disponibile gratuitamente su leviedellavoro.org."" -
Le forme della cittadinanza. Tra cittadinanza europea e cittadinanza nazionale
A distanza di vent'anni dall'istituzione della cittadinanza europea (Maastricht, 1992), questo volume si propone di riflettere sulla natura e sul contenuto di tale istituto che, come affermato dalla Corte di giustizia dell'Unione europea, è destinato ad essere lo ""status fondamentale dei cittadini degli Stati membri"""". L'indagine sul tema presenta evidenti elementi di peculiarità, considerato che l'idea di cittadinanza è tradizionalmente connessa all'appartenenza allo Stato/comunità politica nazionale. La cittadinanza europea, al contrario, rende necessario immaginare una diversa forma di appartenenza propria dello spazio politico europeo, non più esclusivamente dipendente dalla cittadinanza nazionale ma legata all'effettiva residenza nel territorio dell'Unione. La dimensione di appartenenza così definita non può non riguardare anche i cittadini di paesi terzi che vivono stabilmente nel territorio dell'Unione. La costruzione dello """"spazio di libertà, sicurezza e giustizia"""" costituisce il contesto nel quale è possibile declinare questo nuovo modello di appartenenza. Tuttavia, alla luce delle conseguenze prodotte dalla crisi economica e dalle esigenze di rafforzamento della sicurezza, le aperture che si erano manifestate agli inizi del nuovo secolo sembrano oggi ridimensionate."" -
Il nuovo quadro normativo dei comitati aziendali europei. La direttiva n. 2009/38 alla prova delle legislazioni nazionali
La presente pubblicazione, realizzata grazie al progetto del Segretariato per l'Europa della CGIL Micro - Managing Information and Consultation Rights Opportunities sostenuto dalla Commissione Europea, rappresenta una guida utile per l'esame e la conoscenza delle funzioni dei Comitati aziendali europei, soprattutto dopo l'adozione della Direttiva ""di rifusione"""" n. 2009/38 riguardante l'istituzione di un Comitato aziendale europeo, da poco recepita negli ordinamenti nazionali. Nel volume vengono infatti analizzate le opportunità offerte dalla nuova normativa, condizione indispensabile per una partecipazione attiva dei lavoratori e dei loro rappresentanti impiegati nelle imprese multinazionali europee. Dalle sessioni di lavoro del progetto, dalle testimonianze dei delegati che vi hanno partecipato attivamente, viene altresì la conferma che i Comitati aziendali europei sono divenuti nel corso degli anni uno strumento essenziale del confronto con le imprese e i gruppi di imprese transnazionali e che essi, in un contesto di globalizzazione crescente e di fronte alla crisi economica globale, devono essere sempre più coinvolti nell'anticipazione del cambiamento nelle imprese, al fine di prevenire o limitare le negative conseguenze dei processi di ristrutturazione."" -
Emarginati dal futuro. Il problema della scelta al termine delle scuole superiori
Per gli studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori elaborare una scelta circa il tipo di percorso da affrontare successivamente non costituisce un'impresa semplice. In parte la variabilità delle scelte compiute dai giovani può essere spiegata a partire dal tipo di scelte già realizzate, dallo status socio-culturale della famiglia di provenienza, dalle caratteristiche dell'offerta formativa dei contesti di riferimento. In parte essa sembra rispondere a logiche imprevedibili, spesso legate al valore che gli studenti attribuiscono ad esperienze personali vissute al di fuori del contesto scolastico e familiare. Emerge quindi l'esigenza di comprendere meglio come siano costruite le scelte dei giovani in relazione ai percorsi formativi e lavorativi ritenuti possibili al termine delle scuole superiori, quali siano le loro ragioni profonde di ordine sociale e culturale e le tattiche che le governano. Ciò significa non solo comprendere le strategie dei decisori, ma anche in che modo gli studenti costruiscono gli scenari e gli orizzonti all'interno dei quali le scelte vengono definite, ritenute sostenibili, messe alla prova dell'esperienza e in certi casi corrette sulla base di essa. La ricerca, i cui principali risultati sono presentati in questo volume, ha voluto indagare proprio le pratiche di scelta adottate dai giovani al termine delle scuole superiori, con l'obiettivo di cogliere le modalità attraverso le quali gli studenti elaborano una tessitura simbolica di significati e valori. -
Tra crisi e «grande trasformazione». Libro bianco per il Piano del Lavoro 2013
La crisi, eccezionalmente lunga e profonda, cambia i paradigmi stessi dell'attuale modello di sviluppo, con riflessi ancora più pesanti per un paese come l'Italia, caratterizzato da specifici e gravi problemi nella struttura economica, produttiva e sociale. Di fronte a ciò la CGIL ha avvertito l'esigenza di un Piano del Lavoro, a cui il Forum dell'Economia della CGIL (un gruppo di economisti, ricercatori e sindacalisti che intende rendere permanente e fruibile per la Confederazione una discussione plurale sugli avvenimenti dell'economia e del lavoro) ha pensato di contribuire con una estesa e innovativa riflessione collettiva volta a promuovere una nuova ""Grande trasformazione"""". Da questa scelta nasce il Libro bianco per il Piano del Lavoro. Ne è risultato un testo rigoroso, stimolante, non conformista, perché, citando Keynes, si sente """"la necessità di una nuova saggezza per una nuova era, nella quale dobbiamo apparire disubbidienti, pericolosi a quelli che ci hanno preceduto""""."" -
Le eresie medievali
La repressione dell'alterità religiosa ha accompagnato molta parte della nostra storia. L'avversione verso quanti hanno imboccato itinerari di fede diversi da quelli del gruppo maggioritario ha generato operazioni di censura, violente persecuzioni, guerre sanguinose. Questo libro offre uno sguardo d'insieme sulla storia delle eresie nell'Occidente medievale, lungo l'arco dei cinque secoli che seguirono l'anno 1000. Gli itinerari religiosi dei cosiddetti eretici e dei maggiori gruppi considerati ereticali vengono posti in relazione con lo sviluppo delle istituzioni preposte alla loro repressione, nel periodo compreso tra la riforma gregoriana e i primi processi per stregoneria nell'età moderna. ""Eresie"""" ed """"eretici"""" si profilano come categorie dai numerosi significati, entro le quali le autorità ecclesiastiche facevano confluire spinte ascetiche e rigoriste, proposte di radicalismo evangelico, espressioni di religiosità popolare non conforme o dissidente, ma soprattutto percorsi critici e manifestazioni di disobbedienza al papa e alla Chiesa di Roma."" -
Annali Fondazione Giuseppe Di Vittorio (2012). Vol. 12: Lavoro e sindacato nei 150 anni della storia d'Italia.
L'Annale, dedicato al tema Lavoro e sindacato nei 150 anni della storia d'Italia, propone una selezione di ricerche di giovani studiosi che si confrontano sul tema lavoro e sindacato mettendo a fuoco il ruolo centrale che esso ha svolto nella storia del paese. I saggi analizzano il rapporto tra storia del movimento operaio e sindacale e storia nazionale seguendo percorsi molteplici, che vanno dalla storia locale agli itinerari biografici di dirigenti sindacali, alla dimensione internazionale dell'organizzazione, al rapporto sindacato-emigrazione, all'associazionismo popolare all'indomani dell'Unità. I diversi nodi problematici sono collocati all'interno di una riflessione più ampia sulla genesi, i caratteri e le questioni irrisolte dello Stato nazionale italiano, infine, nella sezione Strumenti viene affrontato il tema delle fonti proponendo, da un lato, una breve storia del canto sociale in Italia, dall'altro, una guida ragionata della documentazione sindacale consultabile sul web. Come sottolineato nell'introduzione, ""i contributi risultano ricchi e stimolanti proprio per la diversità dell'approccio metodologico e dell'impianto di ricerca. Essi non intendono suggerire una lettura organica ed unitaria del rapporto tra storia del paese e associazionismo sindacale, ma piuttosto si configurano come piste di ricerca che aprono ad ulteriori e molteplici approfondimenti""""."" -
Genere e responsabilità di impresa
La strada del rilancio sociale ed economico, come dimostra anche la rinnovata filosofia di intervento della prossima programmazione comunitaria 2014-2020, passa attraverso l'attivazione delle risorse esistenti: umane, sociali, territoriali. Una delle strade da percorrere è quella tracciata dal Piano d'azione sulla Responsabilità sociale di impresa, dove si individuano le variabili strategiche di sviluppo, tra le quali il ""genere"""" è forse la più significativa. Infatti, è attraverso la promozione di azioni mirate alle pari opportunità tra uomini e donne da parte delle aziende nei territori di riferimento che si possono misurare il grado e l'intensità della coesione sociale, le caratteristiche del modello di sviluppo disegnato e soprattutto la capacità di superamento dei vincoli che, a livello locale, incidono sulla piena e completa parità tra i sessi nei contesti lavorativi e sociali. D'altro canto è proprio attraverso una maggiore attivazione delle risorse femminili sia esterne che interne ai mercati di lavoro che si può imboccare la strada della crescita sociale ed economica. Le autrici del testo riflettono sulla necessità di analizzare a livello empirico le buone prassi esistenti e, a partire da esse, di tracciare linee guida utili a chi intende avviare, riconoscere e valorizzare le azioni, interne ed esterne all'impresa, che mirano al miglioramento del benessere organizzativo. Prefazione di Anna Lisa Alviti."" -
Rapporto sui diritti globali 2013
Il Rapporto sui diritti globali, che da 11 anni propone analisi e documentazione sulla globalizzazione in una chiave di lettura dell'interdipendenza dei diritti, è un volume unico a livello internazionale per ampiezza dei contenuti e dei temi trattati. La struttura del Rapporto è articolata in macro-capitoli tematici dove viene documentata la situazione relativamente all'anno in corso e vengono delineate le prospettive. L'analisi e la ricerca sono corredate da cronologie dei fatti, da schede tematiche, da quadri statistici, da un glossario, da una bibliografia e sitografia, dalle sintesi dei capitoli e dall'indice dei nomi e delle organizzazioni citate. È uno strumento fondamentale d'informazione e formazione per quanti operano nella scuola, nei media e nell'informazione, nella politica, nelle amministrazioni pubbliche, nel mondo del lavoro, nelle professioni sociali, nelle associazioni. Ideato e realizzato dall'Associazione Società INformazione ONLUS, è co-promosso con la CGIL nazionale, in collaborazione con ActionAid, Antigone, ARCI, Comisiones Obreras (CCOO) della Catalogna, Coordinamento Nazionale delle Comunità di Acco-glienza (CNCA), Fondazione Basso-Sezione Internazionale, Forum Ambientalista, Gruppo Abele, Legambiente, Sbilanciamoci! -
Dove vanno le primavere arabe?
La verità delle primavere arabe è in gran parte ancora da scrivere. Non servono né interpretazioni rassicuranti, né improprie generalizzazioni. È necessario, piuttosto, attrezzarsi con lenti che sappiano leggere e interpretare la specificità dei conflitti, la loro autonomia, il loro intreccio. A distanza di più di due anni dall'esplosione delle rivolte, gli autori del volume (giornalisti, giuristi, storici, filosofi) propongono un bilancio aperto e problematico dei mutamenti in corso, interrogandosi sulle straordinarie sfide che le rivoluzioni scoppiate dall'altra parte del Mediterraneo pongono non solo all'Europa ma anche all'islamismo politico. -
La discorde amicizia. Lettere sulla sinistra
Il libro raccoglie uno scambio epistolare tra Fausto Bertinotti e Riccardo Terzi, tra la nascita del governo Monti e le elezioni politiche del 2013, il cui significato vuole essere, come dice il titolo ""La discorde amicizia"""", la necessità per la sinistra di organizzarsi come un campo plurale, nel quale sappiano convivere e intrecciarsi le diverse culture politiche. Il comune punto di partenza è la chiara percezione della sconfitta culturale e sociale che la sinistra ha subito, a partire dagli anni '80, con il conseguente cedimento strutturale di tutti i suoi tradizionali punti di forza. Occorre quindi un lungo lavoro di ricostruzione, ed è su questa prospettiva che si confrontano, in un dialogo serrato, i due rispettivi punti di vista, cercando di individuare una possibile via di uscita dalla crisi. Alla fine il confronto si allarga, con il contributo di Michele Prospero, e il libro si propone di provocare una più larga riflessione critica nel vasto e accidentato campo della sinistra."" -
Immigrazione e diritti violati. I lavoratori immigrati nell'agricoltura del Mezzogiorno
La ricerca da cui il volume trae origine ha documentato le condizioni di vita e di lavoro dei braccianti stranieri nell'agricoltura meridionale non solo facendo luce sulle situazioni più gravi ma mostrando anche come interi segmenti dell'agricoltura ricca del Mezzogiorno (sono pochi gli immigrati che lavorano nell'agricoltura marginale appenninica) si fondino in modo strutturale sul lavoro sfruttato dei braccianti stranieri. Nel volume viene anche indagata la vita quotidiana dei lavoratori immigrati nelle baraccopoli che nascono durante i periodi delle grandi raccolte cercando di mostrare come in queste ""comunità stagionali"""" si ricreino spazi di convivenza comunitaria in condizioni di vita estreme dove, nonostante tutto, resistono legami di solidarietà umana e di mutuo aiuto."" -
L' evasione spiegata a un evasore. Anche a quello dentro di noi
L'evasione spiegata a un evasore (e all'evasore dentro di noi) è un dialogo tra un piccolo evasore fiscale e un tributarista. Alla base è l'idea di discutere il problema dell'evasione fiscale affrontando i principali argomenti - morali, politici ed economici - ai quali, di solito, si ricorre per giustificare il mancato pagamento delle tasse, il rifiuto di rilasciare una ricevuta o uno scontrino. Il dialogo non è solo il confronto tra due differenti punti di vista ma si spinge oltre. Dalla discussione nasce infatti una proposta, nascono le soluzioni che potrebbero essere adottate per voltare pagina e costruire tra i cittadini un nuovo patto di lealtà fiscale per il bene comune. Soluzioni ricavate dall'analisi dei tentativi fatti per sconfiggere il fenomeno dell'evasione fiscale in Italia e per restituire fiducia ai cittadini sulla possibilità di costruire un sistema fiscale equo, semplice e non invasivo. Soluzioni che partono dalle politiche fiscali adottate in altri Paesi, dove il livello dell'evasione, anche se non azzerato, è notevolmente ridotto rispetto a quello italiano. -
La «Tipo» e la notte. Scritti sul lavoro (1978-1996)
C'era un tempo nel quale a sinistra il lavoro veniva sempre prima di tutto senza che ciò suscitasse clamore o divisione. Anzi, il lavoro è sempre stato un valore specifico e unitario di tutta la sinistra, una sua ragion d'essere. In Italia, a partire dal dopoguerra, il lavoro e i lavoratori hanno visto crescere il loro peso grazie all'aumento dei salari, dei diritti, del welfare, della democrazia sostanziale. Con l'affermarsi del neoliberismo, però, dalla fine degli anni Settanta, il lavoro, con tutte le sue implicazioni, viene pesantemente sconfitto. Questo volume raccoglie le riflessioni di Pietro Ingrao sul tema del lavoro proprio in quest'epoca. A partire dal famoso discorso pronunciato da Presidente della Camera alle Acciaierie di Terni, per i trent'anni della Costituzione, fino alle trasformazioni che hanno caratterizzato il lavoro a fine secolo, passando per lo sciopero della FIAT nel 1980 e gli anni del riflusso, l'insieme di scritti e discorsi di Pietro Ingrao qui presentati, a distanza di anni, mostra ancora tutta la sua valenza analitica e anche profetica. Con un saggio di Stefano Rodotà -
Uomini e navi. Fincantieri, storia di un'azienda di stato
Questo libro a più voci sulla storia del porto di Genova intreccia diverse componenti di racconto: il cantiere, i suoi uomini e le sue navi, le politiche governative e la legislazione, le scelte imprenditoriali, ma anche le tante trasformazioni dell'Italia nell'arco di un secolo. Scritto con lucidità e passione documentaria e civile, ""Uomini e navi"""" aggrega più registri: cronaca giornalistica, notazione politico-economica, reportage, racconto sociale, dando voce ai lavoratori portuali che sono stati i veri protagonisti di queste vicende, sin dai tempi dei fondatori del cantiere Taylor e Prandi a metà Ottocento. Con un'ampia partitura composta dalle testimonianze dei protagonisti, ognuno dei quali narra e fotografa un'epoca - da Amleto Valenti, assunto negli anni trenta e delegato sindacale della Fiom, al beatnik Pietro Apostoli, diventato comunista alla Fincantieri, fino a Eugenio Restani, cassaintegrato che racconta la crisi e il declino industriale -, Alessandra Fava ricostruisce un pezzo di storia della cantieristica italiana, tra epica novecentesca, memorialistica operaia e disincanto del presente."" -
Lezioni per Pietro Ingrao
Il volume raccoglie cinque lezioni magistrali tenute dagli autori, tra il 2006 e il 2013, su invito del Centro per la riforma dello Stato nel giorno natale di Ingrao. Gli argomenti trattati riguardano temi e questioni che illuminano aspetti interessanti ed attuali della complessa figura e dell'opera di Ingrao, affrontati nel più ampio orizzonte della cultura e delle vicende di mezzo secolo. Mentre Camilleri e Olivetti approfondiscono tratti eminenti della personalità di Ingrao - Camilleri il suo ricorso al dubbio come metodo, Olivetti gli anni della sua formazione e la rilevanza della sua ricerca poetica - Sanguinea si interroga su ""Come si diventa materialisti storici"""", Barcellona riflette su """"L'epoca del postumano"""" e Tronti svolge una intensa meditazione su """"Persona e politica"""". Il libro, nella variazione delle voci diverse e nello spirito d'una appassionata apertura intellettuale, contribuisce a precisare e indicare situazioni e problemi che assumono consistente rilevanza nel contesto dell'attuale dibattito politico e culturale."" -
Razzismi, discriminazioni e confinamenti
Il volume trae origine dal convegno internazionale ""Razzismi, discriminazioni e confinamenti"""", che ha avuto luogo presso il Polo Universitario di Agrigento il 17 e il 18 gennaio 2013. L'incontro e il dialogo tra importanti studiose e studiosi, italiani e stranieri, e responsabili di Associazioni ed Enti che operano nel campo del contrasto del razzismo e delle discriminazioni, hanno consentito di approfondire le modalità e le trasformazioni che i mutamenti dell'economia e le derive razziste stanno producendo nella società nell'epoca della globalizzazione, declinando queste tematiche secondo diverse prospettive."" -
Si sente in fondo? Avventure dell'ascolto
È il mondo delle voci e dei suoni, con al centro la radio, l'oggetto di questo libro eccentrico quanto può esserlo la prospettiva dell'ascolto. Una cronaca in due tempi dove convergono elementi diversi per raccontare trasformazioni e possibilità di uno strumento alleato della complessità e delle domande dell'uomo, capace di formare comunità, inventarle, distruggerle, consolarle. Un primo movimento in studio, negli ambienti fantasmatici delle sale di registrazione, riflette sul senso dell'ascolto, oggi, in Occidente, a partire dall'esplorazione sonora del paesaggio italiano a opera dei maggiori scrittori delle ultime generazioni, per approdare alle scene di un radiodramma vivente incontrato negli scompartimenti di un treno o nell'istallazione sonora di un albergo dove rivive lo splendore acustico del passato. La seconda parte in viaggio, quando dalla provincia italiana l'autore allarga la sua esplorazione fino alle strade della Bosnia, agli slum di Nairobi, all'India dei musicisti itineranti. Come se allontanandosi, ci avverte, andando in luoghi dove l'ascolto è meno corrotto, tutto diventi più evidente e possa venire a depositarsi sui fondali del nostro desiderio di capire in maniera permanente. La scrittura di Pavolini, concentrata sulla ritmica discreta dell'ascolto, trae sostanza e forma proprio nello smarcarsi dall'autocompiacimento, tenendo però fermo il punto di partenza autobiografico e interiore. Prefazione di Goffredo Fofi. -
La storia dimenticata. La storia della Sicilia dal dopoguerra ad «oggi» attraverso la vita di un uomo che ha dato tutto se stesso
Le lotte dei contadini, dei minatori, degli operai fanno parte di quella ""storia dimenticata"""", lontana anni luce dalla realtà quotidiana dei nostri giorni. Molti giovani non conoscono gli avvenimenti che si sono succeduti appena pochi anni fa: le lotte sostenute dagli operai per l'affermazione dei propri diritti e di quelli di cui, oggi, tutti godiamo. Ma a ben guardare la nostra storia, quella dei nostri giorni, riaffiorano, con tutta la loro drammaticità, gli stessi problemi, le ansie e le speranze descritte in questo libro. Il lavoro, la crisi della società e la sua frammentazione, la necessità di dare nuova vitalità ai valori della fratellanza, della solidarietà e dell'impegno sociale hanno spinto l'autrice a mettere insieme i vari tasselli di una vita, quella di Luigi Infuso, vissuta con passione e determinazione tra i lavoratori, con la condivisione dell'intera famiglia. Perché non si può costruire il futuro se non si conoscono le proprie radici. Prefazione di Leoluca Orlando."" -
I consigli di gestione e la democrazia industriale e sociale in Italia. Storia e prospettive
Il volume ripubblica gli atti di un importante convegno sui Consigli di Gestione tenuto a Milano nel febbraio del 1946, presieduto da Giovanni Demaria, rettore dell'Università Bocconi di Milano e presidente della Commissione economica per la Ricostruzione. Atti che furono pubblicati a suo tempo dal CER (Centro Economico per la Ricostruzione), presieduto da Antonio Pesenti, autorevole dirigente comunista, economista e docente universitario, ministro nei governi Bonomi, oltre che presidente della Commissione per lo studio dei problemi del lavoro, costituita presso il Ministero della Costituente diretto da Pietro Nenni. In un Paese solitamente immemore delle proprie luci, anche di quelle più vivide, il volume intende rendere il giusto riconoscimento al coraggio e allo sforzo generoso di coloro che si impegnarono prima nei CLNA (Consigli di liberazione nazionale aziendali) e poi nei Consigli di Gestione, per la salvezza e la conduzione dell'apparato produttivo italiano. Una vicenda da cui trarre anche utili insegnamenti per la difficile, complessa, ma inevitabile problematica della democrazia industriale. Gli Atti del Convegno sono preceduti da una puntuale ricostruzione storica della vicenda da parte di Stefano Musso. Presentazione di Susanna Camusso.