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Cuore di zingara
Rosanna, una bimba di tre anni, è il filo conduttore della storia di un clan familiare rom, fatto di personaggi straordinari, in prevalenza donne intrepide e appassionate segnate dall'esclusione e dalla presenza di un capo clan tragicamente dominante. Rosanna ci conduce tra i campi rom di Firenze, Roma e Torino. Scopriamo mondi altri, dove passato e futuro si annullano nel presente. Mondi fatti di suggestioni, di magia, di disperazione e... amore sublime. Per non dimenticare, la sezione del libro posta a premessa della peregrinazione di Rosanna, racconta la storia del Porrajmos, il genocidio del popolo rom nei campi di sterminio della Germania nazista e non solo. Postfazione di Maja Bova. -
Il lavoro che uccide. Storie di diritti traditi
Gianni era innamorato del suo lavoro. All'acciaieria era entrato da ragazzino, come saldatore, e poi aveva fatto una bella carriera. Carlo era un tipografo appassionato e creativo, il suo atteggiamento positivo era contagioso sia quando si maneggiava il piombo sia quando si operava al computer. Fiorenzo credeva di aver raggiunto la felicità definitiva il giorno in cui era stato assunto alla vetreria lungo il Naviglio: era sicuro che quello sarebbe stato il lavoro ""per la vita"""". Pietro è stato un dipendente capace e infaticabile che ha contribuito alle fortune mondiali dell'azienda per cui lavorava. Salvatore era un vigile del fuoco coraggioso, che ha sempre messo il bene altrui dinanzi al proprio. Daniele sentiva di aver """"svoltato"""" con l'assunzione nella fabbrica più ambita della sua valle... Tutti quanti amavano tanto le proprie famiglie. Tutti quanti hanno perso la vita per malattie provocate proprio dal loro lavoro. Qui si raccontano le loro storie """"da vivi"""". Prefazione di Morena Piccinini."" -
Cent'anni di Camera del Lavoro a Crotone. Itinerari storici del movimento sindacale crotonese (1914-2014)
"Leggendo le pagine di questi 100 anni di storia sindacale, si legge la trasformazione della società crotonese e della rappresentanza, attraverso un percorso di ricostruzione storica dei cambiamenti recenti e passati della CGIL di Crotone, avvenuti nelle diverse condizioni determinate di volta in volta dai tanti eventi che hanno caratterizzato la storia del Sud del nostro Paese, della Calabria e della nostra provincia: percorsi di trasformazione radicale della nostra società, legati anche alle innovazioni contrattuali e organizzative del lavoro agricolo e industriale, settori di più particolare rilievo per la nostra provincia. Oggi, nel mutato contesto economico e sociale che il paese vive e nella crisi che attraversa, anche la CGIL è al guado tra passato e futuro. E tutti, nel nostro piccolo, possiamo contribuire al salto. Nei 100 anni della CGIL che questo lavoro riassume, nella sua storia e nella sua memoria, stanno per noi le radici e la forza per saltare al meglio al di là del guado, nella CGIL crotonese che immaginiamo, che vogliamo e che, ne siamo certi, sarà. [...] Nei principi alla base delle lotte, negli orientamenti e nelle scelte, nelle ragioni delle vittorie e delle sconfitte di questi nostri 100 anni, stanno per noi i principi fondanti del modo di essere della CGIL Di tutto ciò questo libro racconta, e per quello che riguarda il futuro aiuta a riflettere"""". (dalla presentazione di Raffaele Falbo, segretario generale della CdL di Crotone)" -
Manuale per il corretto uso degli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa
L'utilità di questo manuale sta nell'aver predisposto una raccolta ragionata degli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa per cui vige l'obbligo della segnalazione. Uno strumento che vuole rendere più facile il compito dei delegati sindacali e degli operatori del patronato, nell'individuazione delle patologie di probabile origine lavorativa che potrebbero essere riconosciute. Gli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa sono tre e con Decreto del Ministero del Lavoro del 10 giugno 2014, sono stati aggiornati: Lista 1. Malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità; Lista 2. Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità; Lista 3. Malattie la cui origine lavorativa è possibile. Considerato che le malattie contenute negli elenchi sono centinaia, nel manuale le tre liste, mantenendo sempre la distinzione tra di loro attraverso tre diverse colorazioni, sono state però unificate in un'unica lista in cui tutte le malattie sono riportate in ordine alfabetico, segnalando per ognuna gli agenti e il codice identificativo. Ogni patologia può quindi essere immediatamente identificata e ricondotta alla lista di appartenenza e il manuale, così organizzato, si presenta come strumento di utile e facile consultazione per chiunque anche non esperto della materia. -
Il cammino della dignità. Peripezie, fascino, manipolazioni di una parola
Come davanti ad una famosa pizzeria napoletana, c'è sempre ressa alla porta della parola dignità. Si tratti di magnificare la gustosità del ""fritto misto"""" o la prelibatezza della """"bottarga"""" o l'eleganza dell'""""abito ladino"""" o il decoro del """"mercato rionale"""" di Messina o la rispettabilità di piante e di animali, la parola chiamata a illustrare tutto questo bene è sempre la stessa: dignità. È polvere magica, per la cronaca cittadina, quella che emana dal suono e dal segno di questa parola, buona a trascinare nel prestigio e nell'eccellenza qualunque oggetto di pensiero si voglia abbinare ad essa. E in questa manipolazione la parola rischia di smarrire il suo proprio, più autentico significato; rischia di assumere una funzione tutta ed esclusivamente cosmetica, tipograficamente non dissimile da quella del carattere in grassetto o del punto esclamativo. Di fronte ad un tale scempio semantico e culturale non resta che mettersi a ripercorrere la storia di questa parola, la storia di un lungo cammino per vie, viottoli e sentieri sulle terre della filosofia, della politica, della letteratura, della religione, del diritto. Dignità ieri, dignità oggi. Ieri, a cingere di alloro gli eroi e i sapienti delle polis greche. Oggi, dote inviolabile, ma anche mandato etico imperativo, assegnati ad ogni essere umano... Prefazione di Gianfranco Bettin."" -
La famiglia omonogenitoriale in Europa. Diritti di cittadinanza e libera circolazione
I tempi ci hanno abituati a valutazioni politiche, sociali e giuridiche sul riconoscimento della coppia di persone dello stesso sesso, sul matrimonio egualitario, sulle unioni registrate, sui PACS, sulle civil partnership, ecc., ma non abbastanza si sa e si discute sulla condizione di figli e figlie delle rainbow family. Il volume, che può essere considerato un testo pilota per giuristi, analizza la dimensione giuridica delle famiglie omoparentali all'interno della UE e le difficoltà che queste incontrano nello spostarsi da uno Stato all'altro, dato che il riconoscimento di status familiare, l'accesso alle tecniche di fecondazione assistita, l'adozione e la tutela giuridica di figli e figlie variano in maniera rilevante all'interno dell'Unione. Esso propone quindi un'analisi delle fonti del diritto discriminatorio nella UE e degli strumenti di soft law, dei principi di Yogyakarta, della sicurezza sociale e della tutela del lavoro nei vari Stati, delle nuove policy aziendali, soffermandosi sul ruolo delle organizzazioni sindacali nazionali ed europee con i diversi livelli di contrattazione. Alla stesura del libro, che si apre con le testimonianze delle più importanti associazioni di interesse nel nostro Paese e in Europa, hanno collaborato, tutti senza compenso, giuristi del lavoro, accademici, esperti di previdenza e responsabili di importanti settori della CGIL, che ringraziamo. -
La prospettiva liberalsocialista. Uno sguardo sul futuro della sinistra
Tutto è in movimento. È in corso un cambiamento epocale negli assetti produttivi e sociali del mondo. Con effetti asimmetrici tra Oriente ed Occidente. È questo il risultato di un processo di globalizzazione dominato dalle grandi corporations in associazione con il comunismo schiavista cinese; il tutto aggravato nell'eurozona dalla politica di austerità imposta dalla Germania. La sinistra italiana ed europea ne è uscita fortemente indebolita, perdendo la capacità di guidare il cambiamento, perché bloccata nella difesa doverosa ma impotente dell'esistente. La via d'uscita è il passaggio all'economia della conoscenza, promuovendo un nuovo rapporto tra impresa, lavoro e sapere: passaggio obbligato per dare un futuro al Paese e in esso a quello dei giovani. Di una sinistra combattiva c'è un disperato bisogno di fronte ai grandi drammi sociali esistenti. Ma è anche necessario ammettere che deve essere una sinistra moderna, consapevole che, oggi, non bastano le sue sole forze, né è più sufficiente il conflitto di classe, che certo non scompare ma non è più in grado di far fronte al declino del paese. Bisogna oggi promuovere un clima di patriottismo repubblicano in cui le forze democratiche del lavoro e del capitale, della cultura e della scienza, danno vita a coalizioni per l'innovazione, lo sviluppo e la democrazia partecipata. Oggi nel PD convivono pensiero liberale, pensiero socialista e pensiero dei cattolici democratici... -
Neoliberismi e azione pubblica. Il caso italiano
L'attuale crisi economica e finanziaria globale ha stimolato un intenso dibattito scientifico, oltre che politico, sulle cause della crisi stessa e sulle possibili risposte. In questo quadro si è aperto un confronto sulle politiche orientate al mercato e alla competitività, con particolare riferimento alle caratteristiche e al destino del paradigma di azione pubblica di tipo neoliberista, che si è imposto nel mondo a partire dalla metà degli anni settanta del secolo scorso e che dura fino ad oggi. Ma quali tipi di politiche neoliberiste si sono affermate in Italia in questo stesso arco temporale? Con quali differenze e similitudini nei diversi settori di intervento? E cosa spiega la perdurante egemonia degli interessi e delle idee del neoliberismo in Italia? Al fine di rispondere a queste domande, il libro ricostruisce sistematicamente, con un'impostazione critica e di tipo comparativo, le forme assunte dal neoliberismo italiano in differenti ambiti e scale di azione pubblica: bilancio e finanza pubblica, mercato del lavoro, welfare state, istruzione, programmi per le smart city, uso dello spazio urbano, sicurezza nelle città. -
Sviluppo del turismo sostenibile. Cambiamenti sociali e acquisizione di competenze
La scarsa attenzione che in passato è stata dedicata al turismo non ha permesso di individuare e delimitare l'oggetto della disciplina normativa e, dunque, di giungere ad una tempestiva ed efficace regolamentazione del comparto. A lungo ritenuto una materia di scarsa consistenza giuridica, solo negli ultimi decenni la considerazione dell'alto rilievo economico e sociale del fenomeno ha portato ai primi tentativi di identificazione del suo ambito concettuale; tentativi che, il più delle volte, si sono risolti in elementi di confusione e frammentazione piuttosto che nella predisposizione di reali strumenti utili ad un'organizzazione fruttuosa. Il volume prende spunto dalla complessità legata ai problemi ambientali e allo sviluppo sostenibile con l'obiettivo di aprire un percorso culturale sempre più centrato sulla sostenibilità, e perciò in grado di assumere politiche efficaci volte a superare quei problemi. Viene così in evidenza come la strada maestra da percorrere debba condurre, più che a generiche politiche basate sull'imposizione di vincoli e norme generali, pure necessari, a un effettivo e consapevole coinvolgimento degli attori sociali rivolto alla condivisione di concetti e linguaggi relativi all'ambiente e all'assunzione di specifici sistemi di indicatori ambientali e di sostenibilità. Prefazione di Fulvio Fammoni. Introduzione di Franco Martini. -
Coniugare al presente. L'ottantanove e la fine del PCI. Scritti (1989-1993)
"Io non vivo e non vedo quella identità, quel sentirmi comunista, come una fuga nel sogno (per quanto anche il sogno aiuta a sapere e a combattere; aiuta persino gli scienziati a scoprire). Io lo vedo piuttosto come una angolazione, un punto di vista (orizzonte, lo ha chiamato Cesare Luporini) che mi aiuta a leggere il presente, e comprendere politicamente, socialmente quel che debbo fare oggi, e il domani per cui lavorare. [...] Tenere aperto l'orizzonte verso beni che non sono misurabili con il metro del mercato, e nemmeno con quello della parità e della giustizia sociale, mi ha permesso di comprendere l'incommensurabilità del bene 'natura'[...] Pensare, e verificare in concreto, che la giustizia quando dà, o vorrebbe dare, a ciascuno secondo il suo lavoro, contiene un limite, perché il diritto astratto non comprende l'intero arco delle differenze tra individui. L'orizzonte del comunismo mi ha aiutato a comprendere la rivoluzione politica del movimento femminista, lo svelamento della differenza sessuale. E questo ha prodotto uno spostamento pratico, un mio agire politico diverso, [...] qui e ora [...]."""" (Pietro Ingrao)" -
Riconversione: un'utopia concreta. Idee, proposte e prospettive per una conversione ecologica e sociale dell'economia
Imprese che falliscono, distretti industriali che chiudono, emergenze ambientali e sanitarie diffuse su tutto il territorio nazionale e centinaia di migliaia di posti di lavoro persi o a rischio. È possibile uscirne e come? È possibile, necessario e urgente attraverso processi di conversione ecologica che tengano assieme dimensione ambientale e aspetto sociale delle produzioni. Dalla ristrutturazione delle linee produttive al tipo di prodotti, dagli acquisti verdi agli appalti, dalla transizione energetica alla ricostruzione di filiere locali, dal chilometro zero al consumo condiviso, dalla formazione permanente dei lavoratori alla rigenerazione di spazi in degrado: un'antologia di riflessioni teoriche, strumenti concreti ed esperienze in marcia per riconvertire il modello economico rendendolo sostenibile, giusto e redistributivo. Presentazione di Naomi Klein. -
I nostri granai. Gli archivi storici, le biblioteche e i centri di documentazione della CGIL
Attraverso il racconto e l'analisi di molte esperienze del Sistema degli archivi storici, biblioteche e centri di documentazione della CGIL il volume esamina diversi aspetti come il rapporto tra la cultura e il mondo del lavoro con le relative metamorfosi delle strutture interne, degli apparati e dei dirigenti; la crescente attenzione verso la soggettività e la dimensione privata delle persone protagoniste della storia e dell'identità collettiva della CGIL; la ricerca di percorsi conservativi utili a fare emergere sia i fatti sia ciò che è invisibile del mondo del lavoro, a partire dalle speranze degli uomini e delle donne. Gli archivi storici, le biblioteche e i centri di documentazione della CGIL sparsi in tutto il territorio nazionale non sono musei e non si limitano a proporre il ""patrimonio culturale"""" della Confederazione, ma sono contemporaneamente istituzioni di cultura e di garanzia che contribuiscono al benessere locale e alla convivenza. Fondare, organizzare e sostenere archivi storici, biblioteche e centri di documentazione è """"come ammassare riserve"""" per affrontare il """"duro inverno"""" del pensiero, come ci ricorda Marguerite Yourcenar in """"Memorie di Adriano"""", ed è utile per comprendere e migliorare il presente."" -
Un' altra scuola. Diario verosimile di un anno scolastico
Oramai da alcuni anni la scuola è sotto assedio, minacciata da chi la dovrebbe curare, difendere e governare, ovvero dai ministri che si succedono uno dopo l'altro e che invece si limitano a tagliare fondi e al contempo, quasi per un paradosso, aumentano il carico di lavoro degli insegnanti. Nella percezione largamente diffusa predomina un'immagine caricaturale dell'insegnante: patetico, psicopatico, lavativo, grigio, triste, ignorante. Ma è davvero così? Davvero tutti gli insegnanti che avete incontrato nella vostra vita scolastica erano così? Non vi è mai capitato di incontrare uno o più insegnanti stimolanti, affettuosi, comprensivi, colti, allegri, esigenti? Esiste un'altra scuola, fatta di insegnanti che progettano percorsi innovativi, si prendono cura dei loro allievi, studiano, si aggiornano, costruiscono relazioni affettive. Ma di questa scuola nessuno parla, forse perché non fa scandalo o non fa ridere. Così come esiste una scuola di studenti intelligenti, curiosi e desiderosi di mettersi alla prova. Ci sono insegnanti che si dannano l'anima, che si svegliano la mattina all'alba per preparare le lezioni, che vanno a letto a notte fonda per correggere verifiche, che tentano in tutti i modi di appassionare al sapere e alla vita gli studenti, che si fanno carico dei loro dolori. ""Un'altra scuola"""" è il diario verosimile di un anno scolastico che si può leggere come un romanzo. Verosimile perché non tutto è avvenuto nel medesimo anno e nello stesso istituto..."" -
Per un ritratto di Pietro Ingrao
Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Casino dei Principi di Villa Torlonia, 18 aprile - 10 maggio 2015). Con scritti di Silvia Litardi e Rossana Rossanda e una conversazione tra Pietro Ingrao e Alberto Olivetti. Le fotografie sono di Sergio Castellano. -
Il rischio stress lavoro-correlato nel settore metalmeccanico. L'opinione dei rappresentanti sindacali
La salute, secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è uno stato di completo benessere, fisico, mentale e sociale. Negli ultimi dieci anni le leggi e gli accordi tra le parti sociali hanno rafforzato gli obblighi per la tutela della salute dei lavoratori dando sempre maggiore importanza alla prevenzione dei rischi psicosociali. In particolare, il decreto legislativo 81/2008 impone a tutte le imprese l'obbligo di effettuare la valutazione del rischio stress correlato al lavoro, secondo quanto previsto dalle indicazioni della Commissione consultiva permanente. Questo tipo di rischio e i conseguenti danni sono infatti all'origine di molte malattie professionali, di molte disfunzioni organizzative e di vere e proprie patologie fisiche come quelle del sistema cardiovascolare. La prevenzione e l'adozione di misure correttive sono indispensabili per avere un lavoro più produttivo e di qualità, un migliore dispiegarsi delle relazioni industriali ed interpersonali, un maggiore benessere e soddisfazione per chi lavora e minori spese per il sistema sanitario nazionale e per l'INAIL. L'Associazione Bruno Trentin, per conto e con il supporto della CGIL nazionale e della FIOM CGIL, ha condotto una ricerca - di cui si presentano qui i risultati - per capire lo stato della valutazione del rischio stress nelle aziende metalmeccaniche in Italia. Prefazione di Sebastiano Calleri. Introduzione di Maurizio Marcelli. -
Prevenire i tumori professionali. Una priorità per la salute sul lavoro
Nell'Unione europea, ogni anno, circa un milione e duecentomila persone muoiono di cancro. Si stima che tra 65.000 e 100.000 di queste morti siano direttamente causate dalle condizioni di lavoro, mentre molti altri tumori sono dovuti all'inquinamento ambientale provocato dalle attività delle imprese. Non si tratta di fatalità. Sono morti che possono essere evitate. Salvo in pochi casi, come la condanna e poi l'annullamento del processo all'ex proprietario dell'Eternit, per la produzione di cemento-amianto, i tumori professionali non vanno in prima pagina. Certo, il loro corteo di sofferenze, di angoscia e di vite spezzate colpisce principalmente gli operai e i lavoratori più precari, in moltissimi settori in cui sono usate sostanze cancerogene: dalle costruzioni, all'industria manifatturiera e ai servizi, alle pulizie. Si tratta di una delle più grandi ingiustizie sociali della nostra epoca, da combattere come qualsiasi altra ineguaglianza. L'azione sindacale è la leva di una lotta efficace contro i tumori legati al lavoro, ma si rivela difficile perché si scontra con potenti interessi. Questa pubblicazione vuole contribuire al dibattito pubblico e fornire strumenti di analisi e d'intervento per aiutare i lavoratori e le loro organizzazioni a far indietreggiare il flagello dei tumori occupazionali. -
Il protagonismo delle donne in terra d'Islam. Appunti per una lettura storico-politica
Un eccentrico ""testo di storia"""", che parte dalla centralità della realtà delle donne nel mondo musulmano. Mondo musulmano che non è certo un tutto unitario. Il movimento emancipatorio delle donne per i diritti nell'ambito famigliare e sociale, il """"femminismo di Stato"""", il """"femminismo islamico"""", sono fenomeni trasversali a questo mondo vastissimo, ma vanno collocati in contesti storici e geografici molto diversi tra loro. Le storie dei singoli paesi - i cui confini sono sempre mutati, dalla stagione degli Imperi al periodo coloniale e post coloniale - si assomigliano e si diversificano, dall'Egitto alla Siria, al Maghreb; altri sono casi a sé, come, per diverse ragioni, la Palestina, la Turchia, l'Iran; altri ancora vivono drammi senza fine, come l'Iraq, l'Afghanistan, la Somalia, e sono attraversati da contraddizioni profonde, come il Pakistan e la Penisola araba, fino a casi ancora poco conosciuti come l'Indonesia. Queste diverse storie vengono ricostruite intrecciandole con le condizioni di vita e il protagonismo delle donne, ma non senza aver prima illustrato l'islam, i suoi testi, la sua storia, le divisioni religiose. Oggi la situazione è drammatica, ma, secondo le autrici, sarebbe sviante credere che ciò non renda ancor più combattivo e propositivo il protagonismo delle donne musulmane che questo libro vuole illustrare."" -
L' androgino tra noi
L'androgino è uno degli archetipi che hanno formato la storia dell'umanità; il libro indaga sulla figurazione attuale di un mito che ha attraversato i secoli e le culture più diverse. Il tema dell'androgino oggi descrive una tendenza che, nelle sue più differenti espressioni, si sta rivelando molto presente. Le autrici e gli autori del libro colgono l'androginia nelle sue esplicite presenze, nella politica, nella moda, nello spettacolo, nei differenti linguaggi culturali, letteratura, arte, cinema e altro ancora, ma anche negli stili di vita, nelle scelte personali, relazionali e culturali. L'androgino è tra noi: immagini tradizionali di femminilità e maschilità vengono continuamente erose e nello stesso tempo esasperate, esibite, proposte a modello; le vite di donne e uomini si avvicinano, condividono spazi e tempi in forme impensabili per il passato; si moltiplicano le ricerche di identità sessuali, che rifiutano ogni stabile definizione, propongono l'ambiguità o l'ambivalenza come scelte di vita, mescolano ironicamente i modelli, si mostrano ormai refrattarie a ogni integrazione univoca e binaria. E al contempo viene messa in discussione una possibile onnipotenza dell'androgino sul proprio corpo. Differenti punti di vista si confrontano con queste tendenze: dal pensiero femminista, alle nuove riflessioni maschili, al pensiero lesbico, gay e queer. -
Campo di grano con ciminiera. Il lavoro in Italia nel secondo dopoguerra: il Sannio
Il lavoro, con il suo portato di speranze e fatiche, conduce a ripensare un elemento essenziale nella vita degli individui e, osservato nella sua evoluzione, diviene per noi oggi specchio dei cambiamenti di vita individuale e collettiva. In questo volume si analizza la storia delle attività produttive, del movimento sindacale e dei lavoratori, aprendo finestre su alcuni aspetti chiave dello sviluppo del Mezzogiorno e del Sannio. Quest'ultimo, area interna ed impervia della Campania, in poco più di un decennio, tra gli anni Sessanta e Settanta, subì una repentina trasformazione. Il passaggio da società prevalentemente agricola a società postindustriale fu talmente radicale e accelerato che in alcuni casi polverizzò le stesse memorie, bruciando tappe e scansioni di modelli economici tradizionali, lasciando poco tempo al tessuto sociale per la loro sedimentazione e comprensione e producendo forti elementi di lacerazione, come l'intenso flusso migratorio dai piccoli centri rurali. Il tema del lavoro viene affrontato in un'ottica interdisciplinare, affinché uno sguardo multiplo possa aiutare a meglio comprendere la complessità dei fenomeni e le interconnessioni che sfuggono ad approcci settoriali. L'analisi storica, economica e sociologica si intreccia così con l'etnomusicologia, l'iconografia e la cinematografia, recuperando l'esperienza dei mondi senza scrittura, fatti di livelli espressivi e di registri linguistici diversi... -
Primo riformare le pensioni. Lavorare per vivere e non vivere per lavorare
La riforma Fornero non è stata né equa né sostenibile. Non è stata equa perché ha fatto pagare ai lavoratori a basso reddito un prezzo spropositato tra prolungamento della permanenza al lavoro e prelievo contributivo: i lavoratori, quelli manuali ma non solo, non ce la faranno a lavorare fino a un'età così avanzata e le aziende preferiranno liberarsene. Si prospetta un futuro terribile per milioni di lavoratori: ben altro che gli esodati! D'altra parte ha lasciato sacche di privilegio e ha persino migliorato i requisiti per l'accesso alla pensione dei lavoratori della fascia più alta di reddito. Dunque a pagare sono soprattutto le donne, gli operai, i parasubordinati, i precari e i lavoratori stranieri. E non è sostenibile perché non ha messo in sicurezza i conti dell'INPS non avendo risanato i fondi in passivo cronico e avendo scaricato sull'INPS il debito accumulato dalla gestione pubblica. Occorre quindi riformare profondamente il sistema tenendo conto dei mutamenti demografici, della nuova famiglia e delle caratteristiche del mercato del lavoro. La solidarietà, anche alla luce dei profondi mutamenti avvenuti nelle famiglie, non potrà che essere pubblica, pena l'insostenibile abbandono degli anziani a se stessi. L'Europa ci mostra esempi, a cominciare dalla Germania, per ripensare un welfare equo e sostenibile.