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Poveri salari. Difesa dei contratti, peso del fisco e produttività ferma
Il salario è certo uno strumento di riconoscimento del lavoro, ma ha anche un valore equitativo e redistributivo, per cui una diseguale distribuzione dei redditi e della ricchezza costituisce, oltre che una inaccettabile ingiustizia, anche un freno per lo sviluppo. Per questi motivi nel libro si analizza, a partire dai primi anni duemila fino ad oggi, la dinamica delle retribuzioni lorde e nette in rapporto all'inflazione, alla produttività e più in generale ai principali aggregati economici che caratterizzano il sistema economico-produttivo italiano. Tale arco temporale evidenzia le debolezze strutturali del sistema Italia, a causa delle quali la crisi globale ha esercitato effetti pesantemente negativi sulla crescita, l'occupazione, la produttività, i salari e l'avanzo primario accumulati negli anni precedenti. Le radici della crisi globale affondano infatti nelle scelte compiute negli anni passati dai paesi più industrializzati e nell'impostazione teorica alla base di quelle scelte. E da li dunque che occorre ripartire per riequilibrare e riformare il modello di sviluppo. Ma benché le cause siano chiare, le contromisure strutturali volte a regolare la finanza, sanare gli squilibri globali e favorire l'uguaglianza attraverso il salario per rilanciare una solida ripresa e un nuovo sviluppo non sono ancora state intraprese. -
Immigrazione e sindacato. Lavoro, cittadinanza e rappresentanza. 7° rapporto IRES
Il fenomeno dell'immigrazione viene qui affrontato attraverso un'analisi specifica dedicata a tre concetti chiave: il lavoro, la cittadinanza e la rappresentanza. Da sempre quello delle migrazioni è un tema complesso in cui una molteplicità di attori e fattori è all'origine di importanti cambiamenti nelle società ospitanti, in quelle di transito e in quelle di origine. Non si può più continuare a valutare l'immigrazione come un evento casuale da gestire in modo ""emergenziale""""; si tratta di un fenomeno strutturale e, soprattutto, di un'importante risorsa per il nostro paese. Parlare di migrazioni, oggi, vuol dire parlare della nostra società, della nostra democrazia e del nostro futuro. In questo contesto il sindacato rappresenta uno dei principali punti di riferimento sulla tutela del lavoro e sui diritti di cittadinanza. L'azione sindacale, sia a livello nazionale sia a livello europeo, è posta al centro della maggior parte dei saggi contenuti nel volume, giunto ormai alla sua settima edizione. Prefazione di Fulvio Fammoni. Introduzione di Vera Lamonica."" -
Ludovico Ariosto
La figura di Ludovico Ariosto è caratterizzata dalla delusione, vissuta con distacco ma anche all'insegna di una malinconia ""storica"""". Il tramonto dei valori e la registrazione dello spregiudicato presente fa del poeta un testimone in prima linea alla pari di Machiavelli e Guicciardini, benché con diverse motivazioni di fondo. Questo soprattutto nel Furioso, ma anche nelle opere minori là dove felici spunti di critica della società, risolti in modi di stile e vivacemente rappresentati in prospettiva letteraria, contribuiscono a configurare l'intera opera di Ariosto lungo questa linea. Alla materia cavalleresca, Ariosto attinge come in un fondo comune in cui tanti poeti del suo tempo o a lui precedenti hanno trovato le tematiche centrali del loro poetare. Le continuazioni e imitazioni danno luogo ad un fenomeno che si potrebbe dire di """"multiautorialità"""": una categoria non teorizzata ma realizzata di fatto in un intrecciarsi di voci contemporanee e precedenti o seguenti quella di Ludovico."" -
Nuovi modelli di abitare e di produrre. La trasformazione del lavoro, del cantiere e della contrattazione nell'edilizia sostenibile
L'edilizia sostenibile è una delle leve più importanti per affermare un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare l'attività economica con la tutela dell'ambiente e la qualità della vita collettiva. La ricerca ""Nuovi modelli di abitare e di produrre"""" analizza gli impatti socio-economici della trasformazione in chiave sostenibile del settore delle costruzioni, considerando gli effetti sulla produttività, l'occupazione, la qualità del lavoro e la contrattazione. Nella prima parte dello studio si descrivono le tipicità e criticità del comparto delle costruzioni, si delinea il quadro delle politiche a sostegno dell'edilizia verde, si identificano i profili professionali in evoluzione sia in termini di nuove figure e competenze sia analizzando il rapporto tra green building e condizioni di lavoro. Nella seconda parte si presentano gli studi di caso su imprese fortemente innovative sul piano tecnologico e organizzativo. L'analisi mostra lo stretto legame esistente tra innovazione e industrializzazione del ciclo produttivo, che comporta un diverso rapporto tra fabbrica e cantiere, con rilevanti conseguenze su tutte le fasi della progettazione, realizzazione e manutenzione di un edificio fino al modo stesso di abitare. Lo studio fornisce indicazioni e suggerimenti per la costruzione di una nuova politica di sviluppo del settore. Prefazione di Moulay El Akkioui. Conclusioni di Walter Schiavella."" -
Fausto Vigevani. Il sindacato, la politica
A dieci anni dal primo volume a lui dedicato, ""Fausto Vigevani. La passione, il coraggio di un socialista scomodo"""" (di Pasquale Cascella, Giorgio Lauzi, Sergio Negri, Ediesse 2004), e a undici dalla sua scomparsa, gli amici dell'associazione Labour Riccardo Lombardi hanno voluto impegnarsi in una nuova pubblicazione che ricordando Vigevani vuole offrire un'occasione utile per riflettere sui complessi e drammatici problemi di oggi. Ciò è infatti possibile per l'attualità del suo pensiero e delle sue intuizioni; per le anticipazioni che seppe proporre in campo sindacale e politico, sostenute da un'intelligenza acuta e lungimirante; per l'intransigenza etica delle sue scelte e la sua passione fortissima per un ruolo alto e nobile della politica: tutti valori, questi, a cui deve riferirsi con sicurezza il nostro paese per uscire finalmente dal declino. È illuminante a questo proposito un frammento del suo pensiero, tratto da """"Riflessioni sulla situazione politica"""" del giugno 2000: """"Il riformismo è debole, perché debole e incostante è il suo collegarsi ai valori. Ma ciò indebolisce la politica, la rende estranea, lontana, autoreferenziale. Da questa idea della politica, da questa sua crescente lontananza e autoreferenzialità, traggono origine il disinteresse se non l'ostilità da parte dei cittadini e l'astensionismo crescente degli elettori..."""" Introduzione diell'Associazione Labour Riccardo Lombardi."" -
Da Moro a Berlinguer. Il Pdup dal 1978 al 1984
Il sequestro del presidente della Dc Aldo Moro durò cinquantacinque giorni; il 9 maggio 1978 fu ucciso dalle Brigate rosse, lasciando il principale partito italiano senza l'unico dirigente che aveva una strategia nella fase dell'unità nazionale. L'agonia di Enrico Berlinguer avvenne durante la campagna per le elezioni europee, durò quattro giorni, dal 7 all'11 giugno 1984, privando il principale partito comunista dell'Occidente del segretario che lo stava portando alla percentuale più alta mai raggiunta, con la nuova strategia dell'alternativa democratica. In quegli anni fu parte della vita politica italiana ed europea un piccolo partito della sinistra, il Partito di unità proletaria per il comunismo che, fondato nel 1974, confluì poi nel Pci alla fine del 1984. Ne era segretario Lucio Magri. La prima parte del volume ripercorre le origini del partito negli anni sessanta e settanta, il Sessantotto e il gruppo del Manifesto, la strategia della tensione e il terrorismo rosso. La seconda parte prende in esame la vita politica e il contributo del Pdup dal 1978 al 1983, il pacifismo, gli albori dell'ecologismo contro il nucleare, l'affermazione dei diritti civili, la vertenza Fiat e il terremoto dell'Irpinia, lo scontro sull'aborto e la lotta contro i missili. La terza parte si concentra sul 1984, su quanto avvenne trent'anni fa a partire dallo scontro sulla scala mobile e dall'improvvisa scomparsa di Berlinguer, fino alla confluenza. Prefazione di Luciana Castellina. -
Crisi e riforma del Parlamento. Con un Dialogo epistolare sulle istituzioni con Norberto Bobbio e un saggio di Luigi Ferrajoli
L'aspetto più impressionante dei saggi di Pietro Ingrao qui pubblicati, risalenti tutti al biennio 1985-1986, è la distanza abissale che essi consentono di misurare tra l'Italia di allora e l'Italia di oggi e, al tempo stesso, la loro straordinaria attualità. Distanza dall'Italia odierna e attualità di questi scritti dipendono dal fatto che i fattori di crisi delle istituzioni rappresentative in essi analizzati erano infinitamente meno gravi di quelli che stanno oggi svuotando e demolendo la nostra democrazia. E tuttavia essi sono tutti, in questi scritti di trenta anni fa, lucidamente avvertiti e denunciati, con incredibile lungimiranza. Nel passaggio da un corpo legislativo all'altro gli interessi corporativi hanno infiniti modi di far sentire la loro pressione. Domando: ma perché tutto questo? Perché non andare a una delle riforme ""più decisioniste"""" che si possono dare oggi e cioè a una camera unica? Ecco l'attualità della riforma."" -
L' edilizia scolastica. Un'emergenza abitativa. Con CD-ROM
L'edilizia costituisce oggi un drammatico problema di sicurezza nelle scuole. Assumerla come priorità, per i passati governi ed in particolare per l'ultimo governo Berlusconi, avrebbe comportato la realizzazione di interventi importanti anche per la crescita del Paese. Oggi, con il governo Renzi, questo tema viene ricollocato al centro dell'iniziativa politica e parlamentare. Il Presidente del Consiglio ha indicato un concreto metodo di lavoro. ""Il 2014 ha affermato - deve segnare l'investimento più significativo mai fatto da un governo centrale sull'edilizia scolastica"""". La richiesta di scegliere all'interno di ogni Comune """"un edificio scolastico e di inviare l'indicazione della scuola, il valore dell'intervento, le modalità del finanziamento previsto e la tempistica di realizzazione"""" viene così ad aggiungersi al fatto che in realtà il recupero e la cantierizzazione rapida delle risorse e dei progetti già esistenti rappresenti il terreno prioritario di intervento. Alla luce della nuova situazione, il libro documenta e analizza la vicenda dell'edilizia scolastica negli ultimi venti anni servendosi anche del recente importante lavoro di indagine realizzato dalla Camera dei Deputati. Il testo viene completato da un CD-ROM in cui si raccoglie tutta la normativa di legge e regolamentare, nazionale e delle Regioni, insieme ai resoconti delle audizioni parlamentari e ad altro qualificato materiale di documentazione."" -
Rapporto sui diritti globali 2014. Dopo la crisi, la crisi. Con CD-ROM
Il Rapporto sui diritti globali, che da 12 anni propone analisi e documentazione sulla globalizzazione in una chiave di lettura dell'interdipendenza dei diritti, è un volume con ampi contenuti e molti temi trattati. La struttura del Rapporto è articolata in macro-capitoli tematici in cui viene documentata la situazione relativamente all'anno in corso e vengono delineate le prospettive. L'analisi e la ricerca sono corredate da cronologie dei fatti, da schede tematiche, da quadri statistici, da un glossario, da una bibliografia e silografia, dalle sintesi dei capitoli e dall'indice dei nomi e delle organizzazioni citate. È uno strumento d'informazione e formazione per quanti operano nella scuola, nei media e nell'informazione, nella politica, nelle amministrazioni pubbliche, nel mondo del lavoro, nelle professioni sociali, nelle associazioni. Ideato e realizzato dall'Associazione Società INformazione ONLUS, è promosso dalla CGIL nazionale, con la partecipazione di ActionAid, Antigone, ARCI, Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA), Fondazione Basso-Sezione Internazionale, Forum Ambientalista, Gruppo Abele, Legambiente. Il libro con la sintesi dei capitoli e le introduzioni è accompagnato da un CD contenente l'intero Rapporto composto da 1095 pagine. -
Pagine scomode. La rivista «Astrolabio» (1963-1984)
I cinquant'anni dalla nascita de ""L'Astrolabio"""", la rivista fondata da Ernesto Rossi e diretta da Ferruccio Parri, offrono l'occasione per ripercorrere un tratto significativo della storia recente del nostro Paese attraverso la lettura e l'interpretazione degli avvenimenti politici, sociali, culturali (nazionali e internazionali) che la rivista ha fornito. Negli oltre vent'anni della sua vita, dal 1963 al 1984, """"L'Astrolabio"""" ha rappresentato un punto di riferimento per un'area dell'opinione pubblica riformista e del mondo politico in generale; le sue pagine sono state veicolo di battaglie importanti, testimonianza di un impegno civile e politico erede della cultura azionista da cui sia Rossi che Parri provenivano. Se oggi è di qualche interesse ricordare quegli anni è anche perché essi presentano delle analogie con il passaggio politico che l'Italia sta attraversando. Allora, all'inizio degli anni Sessanta, il nascente centro-sinistra aveva suscitato grandi aspettative perché segnava una cesura con quasi un ventennio di politica centrista dominata dalla Democrazia Cristiana; oggi l'attenzione e le aspettative sono per un'altra cesura, quella con il ventennio berlusconiano, occasione da non perdere per restituire alla politica e alle istituzioni democratiche la dignità smarrita. Il presente volume e la connessa digitalizzazione della rivista costituiscono un progetto complessivo che nell'intenzione del curatore è volto a salvaguardare un frammento significativo della nostra memoria."" -
L' articolo 3. Primo rapporto sullo stato dei diritti in Italia
"La tutela e l'effettività dei diritti umani non è affare esotico che riguarda lande e continenti lontani. Al contrario, è bene partire da noi, prima di andare in giro per il mondo a predicarne il valore e l'urgenza. L'articolo 3 è un resoconto e un progetto politico. Il progetto politico della Costituzione repubblicana e del principio d'uguaglianza scritto in nome della dignità e dei diritti di ogni essere umano."""" (dalla prefazione di Luigi Manconi) I temi: Disabilità e persona. Omosessualità e diritti. Il pluralismo religioso. Rom, sinti, caminanti. Dallo ius migrandi all'integrazione. Fuggiaschi, profughi e richiedenti asilo. L'accesso alla giustizia. Habeas corpus e garanzie. Prigionieri. Libertà di espressione e di informazione. Dati sensibili, riservatezza e oblio. La tutela dei minori. Istruzione e mobilità sociale. Libertà femminile e autodeterminazione. Diritto alla salute e libertà terapeutica. Garanzie del lavoro e garanzie del reddito. Protezione dell'ambiente e vita buona." -
Asili nido e qualità del servizio. Tra vincoli e nuove possibilità valutative
L'investimento formativo nei primissimi mesi dell'infanzia è stato da tempo riconosciuto dalla letteratura scientifica come i un elemento fondamentale per lo sviluppo del capitale umano, e - insieme - come fattore che condiziona la capacità di rottura delle catene di riproduzione della disuguaglianza sociale. I bambini che fin da piccoli frequentano strutture di ""childcare"""" dimostrano maggiore capacità di ascolto, di concentrazione nello studio, maggiori abilità nello stabilire relazioni amicali e di cooperazione con i pari e nello sviluppare creatività nel gioco e nella didattica. Nello stesso tempo, è provato che un vasto e diffuso tessuto di offerta di servizi alla prima infanzia previene l'esclusione sociale, incide sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, sui loro tassi di fecondità, sulla conciliazione tra l'assunzione delle responsabilità private familiari e l'adempimento delle obbligazioni associate al lavoro remunerato. A questo portato di """"positività"""" delle strutture di servizio per la prima infanzia non sembra aver corrisposto una relativa ridefinizione dell'agenda politica nel senso dell'investimento sull'estensione e l'innovazione dei servizi: i dati confermano quanto ancora il paese sia distante dalla soglia minima di partecipazione del 33% decisa a Lisbona nel lontano 2002. Nello stesso tempo, il dibattito sulla valutazione della qualità nei servizi alla prima infanzia è molto ricco ma, spesso, non si dimostra capace di cogliere la molteplicità dei livelli coinvolti..."" -
Il manuale dei diritti sociali. Il patronato del terzo millennio
Il volume, frutto della collaborazione tra FINCA nazionale e l'Associazione Bruno Trentin - ABT, costituisce un riferimento informativo sistematico di natura analitica, fondato su un quadro interpretativo di vasto respiro delle evoluzioni, degli assetti e delle prospettive dei sistemi istituzionali e delle tutele relative alla protezione sociale del lavoro e a quella sociale complessivamente intesa e arricchito da una documentazione ragionata di riferimento. Il volume si articola in tre parti. I saggi della prima sezione hanno lo scopo di ""leggere"""" lo stato del welfare europeo alla luce delle principali trasformazioni intervenute negli ultimi anni ed evidenziano i tipi di evoluzione, gli stalli e i confronti intorno al modello sociale europeo. La seconda parte è dedicata all'analisi dei diritti sociali in Italia e in particolare alla ricostruzione delle configurazioni attuali e delle principali tappe dei processi di riforma per i tre ambiti di policy coincidenti con l'azione di tutela propria del Patronato: la previdenza, l'assistenza, la salute e la sicurezza sul lavoro. Infine la terza sezione contiene delle schede analitiche che illustrano l'istituzione e l'evoluzione delle principali prestazioni di assistenza e tutela proprie del Patronato da attuarsi a sostegno dei cittadini che ne facciano richiesta, considerata la loro non sempre immediata accessibilità e piena fruibilità."" -
Monza e Brianza, nata sotto una cattiva stella. Vita, morte e miracoli di una provincia durata cinque anni
Maurizio Laini: ""La CGIL di Monza e Brianza ritiene che con o senza interfaccia istituzionale la dimensione del sistema socio-economico territoriale andrà presidiata e rafforzata. Di sicuro un tratto identificativo del territorio che ha contribuito a fare la storia di Monza e Brianza è la cultura della sua gente, la gerarchia dei suoi valori, detti e praticati, il costume"""". Luigi Losa: """"È calato il sipario sulle Province, anzi sulla Provincia di Monza e Brianza. In maniera ineluttabile, senza alcun sussulto, quasi si trattasse di un soggetto con encefalogramma piatto, ormai senza speranze, al quale si aspettava solo di staccare la spina, non si sa nemmeno quanto dolorosamente, posto che ormai tutti se n'erano fatti una ragione"""". Domenico Guerriero: """"Cosa resterà di questa esperienza amministrativa? Cosa ha fatto la Provincia in questi cinque anni in termini di investimenti, opere pubbliche, strategie di lungo termine?"""". Dario Allevi: """"Anche grazie alla Provincia la Brianza delle imprese ha dimostrato di saper resistere ed innovare, la Brianza dei lavoratori di reinventarsi il futuro, la Brianza della scuola di riprogrammare l'offerta formativa in base alle necessità del mercato, la Brianza della cultura di crescere vivace nonostante i tanti tagli, la Brianza della mobilità di lavorare insieme sul tema delicato delle infrastrutture, la Brianza della solidarietà di confermarsi campionessa del volontariato e tanto, tanto altro ancora""""."" -
Invisibili? Donne latinoamericane contro il neoliberismo
Cosa hanno in comune sei donne latinoamericane approdate a Roma in cerca di un futuro migliore con le guerriere dell'acqua di Cochabamba, le indigene zapatiste o le Madres de Plaza de Mayo? Cosa lega la migrazione ai grandi movimenti sociali sviluppatisi in America Latina nel nuovo secolo? Entrambi sono una reazione al neoliberismo spietato che a partire dagli anni '80 ha stravolto le società e le economie di un intero continente, entrambi sono fenomeni caratterizzati da un forte protagonismo femminile. Le testimonianze delle migranti e i saggi su quattro eventi emblematici della lotta al neoliberismo in America Latina, contenuti in questo libro, sono accomunati dal fatto che le protagoniste sono spesso donne ordinarie e invisibili, impegnate in modi diversi in una lotta quotidiana contro un sistema economico che le sfrutta in patria e all'estero, ma anche contro il maschilismo e il patriarcato, l'esclusione e la marginalità. Questo libro è un percorso di esplorazione nell'universo femminile dell'America Latina, nelle identità create dai processi migratori, di ribellione e di emancipazione, e nelle rappresentazioni o (non) rappresentazioni che la società crea di queste donne protagoniste del cambiamento sociale. Il quadro che ne emerge è quello di un continente in fermento e di donne cariche di risorse immense, coraggio e dedizione, ma anche di solitudine e mancanza di riconoscimento. Prefazione di Alessandra Riccio. Postfazione di Gustavo Esteva. -
Le nuove generazioni nei nuovi spazi e nuovi tempi delle migrazioni
Nel volume sono raccolti i principali risultati emersi dall'esperienza del progetto EBASCO, che ha avuto tra le sue finalità lo studio delle attuali tendenze migratorie. Per raggiungere tale obiettivo sono stati individuati testimoni privilegiati ed esperti della materia, oltre a diversi protagonisti del mondo giovanile. Il confronto con questi soggetti ha consentito di registrare il salto di qualità verificatosi negli ultimi anni nelle esperienze migratorie internazionali e in particolare in quelle riguardanti l'Italia. Allo studio delle nostre storiche comunità all'estero e al nuovo peso assunto dalle ricerche sulle immigrazioni straniere in Europa e in Italia si sono aggiunte riflessioni più approfondite sulle nuove migrazioni verso l'estero rappresentate da giovani istruiti, spesso laureati e comunque già consapevoli di vivere in nuove società tutte da scoprire. Il volume analizza i termini della questione migratoria nelle sue diverse forme: oltre al contributo di studiosi della materia che delineano gli aspetti emergenti e più generali della questione, sono presenti alcuni saggi di questi giovani e sono riportate esperienze militanti più direttamente collegabili ai territori nazionali. In questo modo i confini degli obiettivi iniziali sono stati ampliati e dilatati. Infatti i vari contributi sono stati raccolti tenendo conto della complessità dei nuovi spazi e tempi delle migrazioni attuali. -
Contrattare è facile (se sei capace)
La contrattazione collettiva o negoziazione sindacale può essere definita come un processo molto complesso che si propone di produrre degli accordi per migliorare le condizioni di lavoro, ridistribuire le risorse a disposizione e anche ridurre i conflitti nei luoghi di lavoro. Partendo dalla constatazione empirica che il conflitto è un aspetto ricorrente nelle relazioni tra le persone e che le dinamiche conflittuali sono proporzionalmente crescenti in rapporto alla complessità delle organizzazioni economiche e sociali, la negoziazione è un metodo razionale ed efficiente per comporre i conflitti esistenti, inoltre può suscitare un consenso diffuso sulle complesse scelte e decisioni che le organizzazioni aziendali devono assumere per sopravvivere. Tuttavia l'efficienza e la razionalità del processo negoziale non sono scontate e sono molti i rischi che si corrono senza una adeguata esperienza e un metodo consolidato di gestione del negoziato. Ad esempio, l'immagine riportata in copertina sembra raffigurare una spirale, ma in realtà rappresenta una serie di cerchi concentrici. Questa illusione dimostra che la percezione della realtà non è sempre oggettiva, che può essere distorta dai nostri stessi processi mentali. A maggior ragione lo stesso può accadere nelle relazioni sociali, come la contrattazione. -
Critica del monetarismo e dei derivati di credito
Dalla ""bolla dei tulipani olandesi"""" del Seicento alla """"bolla della Compagnia dei Mari del Sud"""", fino alla """"grande bolla"""" del 1929, alla """"bolla di Internet"""", e quindi alla """"bolla dei mutui sub-prime"""": il termine """"bolla"""" viene utilizzato per spiegare le vicende economiche più diverse. Tuttavia la """"bolla"""" tecnologica è scoppiata con il tradizionale crollo dei listini azionari, mentre la """"bolla"""" dei mutui è avvenuta sul terreno delle emissioni obbligazionarie. La prima si è sviluppata sul piano del capitale di rischio, la seconda sul piano del capitale di debito. L'appiattimento interpretativo in cui è incorsa tanta parte dell'analisi economica mette in ombra le cause di fondo e impedisce di trovare una via d'uscita dalla crisi. La soluzione viene cercata nello spostamento di risorse dal settore pubblico al settore privato, ovvero dalla spesa pubblica ai mercati finanziari, ma dobbiamo riconoscere che dopo sette anni dall'inizio della crisi tutto ciò non ha portato i benefici attesi. L'analisi dei nuovi strumenti di finanza derivata, indagati alla luce delle teorie che hanno portato alla crisi, costituisce la trama di questo volume."" -
E la borsa e la vita. Distribuire e ridurre il tempo di lavoro: orizzonte di giustizia e benessere
Sofferenza sociale, minacce ambientali, crisi economiche ricorrenti... la necessità di profondi cambiamenti del ""modello di sviluppo"""" è ormai consapevolezza diffusa, ma in quale direzione? La risposta ortodossa è da decenni la stessa: più lavoro. I sindacati lo invocano per aumentare l'occupazione, le imprese lo impongono allungando e intensificando le prestazioni dei dipendenti. Però il lavoro è sempre di meno: la riduzione dell'orario """"medio"""" è già in atto da decenni in tutti i paesi avanzati, tuttavia si traduce in una crescente polarizzazione tra sottoccupati e sovraoccupati, con effetti drammatici per entrambi. Se dunque l'uovo di Colombo sotto gli occhi di tutti consistesse nella risposta opposta: meno lavoro? Meglio: nella distribuzione equa di un lavoro in diminuzione, ma più efficiente, dignitoso e utile alla collettività. Il testo esplora questa possibilità, alla ricerca di una possibile quadratura del cerchio tra punti di vista solo in apparenza inconciliabili: un sindacato capace di rinnovarsi, movimenti sociali che coniugano idealismo e pragmatismo, attori economici innovativi e responsabili. Chiamando la politica al suo ruolo dimenticato di indirizzo dell'economia. Prefazione di Stefano Fassina."" -
Il progetto costituzionale dell'uguaglianza
È la forza delle cose che ha riportato al centro dell'attenzione, non solo italiana, il tema dell'uguaglianza: anzi delle disuguaglianze, perché questo è il dato ormai registrato impietosamente fino al suo punto estremo, il rapido aumento della povertà in gran parte del mondo. La domanda, allora, è se sia possibile ricostruire una società degli eguali. Nel nostro ordinamento costituzionale esistono appigli formidabili volti in questa direzione e in grado di contrastare l'impressionante crescita delle disuguaglianze sociali. L'articolo 3 in particolare mantiene una forza in grado di incidere profondamente sulla realtà odierna. Centro di nuovi conflitti e motore di lotte democratiche che rivendicano un ripensamento degli assetti economici e sociali, il tema dell'uguaglianza esige un serio confronto intellettuale. A questo sono rivolti i saggi pubblicati nel volume per iniziativa della Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco. Prefazione di Stefano Rodotà.